CGIL: DOPO LA STANGATA SUL TRASPORTO FERROVIARIO, LA GIUNTA MARSILIO DECIDE DI AUMENTARE ANCHE LE TARIFFE DEL TRASPORTO PUBBLICO SU GOMMA

 

Che fine ha fatto la risoluzione approvata a novembre anche dal centro destra e che prevedeva l’estensione del biglietto unico su base regionale?

 

 

Con un trafiletto fatto passare quasi in incognito ed a margine del comunicato stampa della Regione con il quale sono stati formalizzati i provvedimenti adottati dalla Giunta Marsilio nella seduta del 26 giugno, abbiamo appreso (a dir vero da pochissimi organi di stampa) che “Su proposta dell’Assessore Regionale Umberto D’Annuntiis, è stato approvato l’adeguamento al tasso di inflazione delle tariffe del trasporto pubblico locale su gomma con specifico riferimento ai servizi urbani, suburbani e interurbani e alla tariffa “Unico” applicata nell’area metropolitana Chieti-Pescara”.

DOPO GLI AUMENTI DEL 35% SUL TRASPORTO FERROVIARIO ORA TOCCA AL TRASPORTO SU GOMMA – Provando più semplicemente ad interpretare questo scarno comunicato e per il quale soltanto a distanza di 24 ore lo stesso Assessore D’Annuntiis ha chiarito quale sia effettivamente il campo di applicazione del provvedimento, quale sia la decorrenza temporale degli incrementi tariffari e soprattutto quale sia l’entità degli aumenti in termini percentuali, è stato svelato quanto ai più era apparso alquanto scontato, ovvero che ci sarà un’ulteriore stangata sui cittadini abruzzesi che fruiscono di un servizio pubblico.

Un provvedimento che colpisce quell’utenza del trasporto pubblico che notoriamente è composta da cittadini a basso reddito, pensionati, studenti e che si va a sommare ai 10 anni di costanti rincari per il trasporto ferroviario che la stessa Giunta Marsilio ha concordato con Trenitalia, prevedendo nel Contratto di Servizio un aumento del costo dei biglietti che sarà del 15% nel 2025 e poi di un ulteriore 5% a cadenza biennale fino al termine del contratto di servizio, cioè il 2033. Il che significa per i pendolari abruzzesi  che sceglieranno di viaggiare in treno, un incremento complessivo del 35% rispetto alla spesa attuale del biglietto o dell’abbonamento che si acquista.

Aumenti che sanno davvero di beffa se pensiamo ai continui appelli rivolti alla cittadinanza affinché si privilegi e si utilizzi maggiormente il mezzo pubblico che costituisce ancora oggi la migliore opzione per ridurre l’inquinamento atmosferico. Per non parlare della scarsa attenzione che sia la politica regionale che le stesse imprese di trasporto riservano alla diffusa evasione tariffaria generata da chi viaggia sprovvisto di biglietto.

 

 

QUANDO LE STANGATE CAMBIANO COLORE…

E’ un provvedimento che davvero ci indigna, soprattutto se rammentiamo le reazioni altrettanto indignate di coloro che oggi governano la Regione e che dai banchi dell’opposizione gridavano allo scandalo quando ad aumentare le tariffe erano “gli altri”. Memorabili alcune affermazioni dell’epoca che ci permettiamo di riportare integralmente ….. “Purtroppo non siamo riusciti a evitare questa ennesima stangata a carico degli abruzzesi e in particolare delle fasce più deboli della popolazione – tuonavano esponenti del centro destra e che oggi governano la Regione – Sono state messe le mani nelle tasche dei cittadini” Eppure anche quelli dell’epoca erano aumenti legati all’adeguamento al tasso d’inflazione…

LE QUATTRO PROPOSTE DELLA CGIL E DELLA FILT

Volendo tuttavia mettere da parte le strumentalizzazioni politiche, la Cgil e la Filt provano a formulare le seguenti proposte costruttive in grado di ovviare ai deleteri aumenti tariffari decisi dal Governo Regionale:

  1. Si azzerino gli aumenti tariffari previsti nel settore dei trasporto pubblico (gomma e ferro) utilizzando le “scandalose prebende” distribuite dal Governo Regionale, senza prevedere nemmeno l’attivazione di un bando pubblico, attraverso l’emendamento Omnibus di fine anno ad oltre duemila beneficiari per un totale di 18 milioni di euro;
  2. Si intervenga urgentemente sul Governo nazionale e sul Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini affinché sia lo Stato che fino a prova contraria finanzia ancora il trasporto pubblico locale (visto che l’autonomia differenziata non è ancora diventata operativa), ad adeguare urgentemente al tasso d’inflazione il previsto Fondo Nazionale dei trasporti con il quale si distribuiscono le risorse per il trasporto locale alle regioni a statuto ordinario. Il fondo eroga per il 2024 poco più di 5 miliardi di euro (e ne occorrerebbero almeno 6 per finanziare adeguatamente il settore) e di queste risorse appena il 2,69%, corrispondenti a poco più di 138 milioni di euro, finiscono all’Abruzzo. Risorse insufficiente per una Regione dove persistono aree interne e spopolamento.
  3. Si estendano su base regionale i benefici del biglietto unico, così come il Consiglio Regionale si è impegnato a fare con le diverse risoluzioni approvate a fine della precedente legislatura, ponendo fine ad una assurda discriminazione tra territori e cittadini abruzzesi che va avanti dal 2004 e che determina svantaggi per i cittadini delle aree interne che pagano le imposte al pari degli altri abruzzesi.
  4. Si introducano al pari di altre realtà regionali, agevolazioni tariffarie e finanche la gratuità del trasporto pubblico per i cittadini a basso reddito e in generale per tutti gli studenti che frequentano istituti scolastici abruzzesi.

Pescara, 27 giugno 2024

Carmine Ranieri – Segr. Gen.le Cgil Abruzzo Molise

Franco Rolandi – Segr.Reg.le Cgil Abruzzo Molise – Resp. Infrastrutture trasporti

Aurelio Di Eugenio – Segr Gen.le Filt Cgil Abruzzo Molise




Italia–Croazia: al via il nuovo progetto Blueslinks

Il Flag Costa dei Trabocchi tra i partner dell’iniziativa a sostegno dell’innovazione e del miglioramento delle competenze professionali nei settori della blue economy

 

C’è anche il Flag Costa dei Trabocchi tra gli 8 partner del nuovo progetto “Blueslinks”, acronimo di Blue Economy New Skills, finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia. L’iniziativa, partita ufficialmente nei giorni scorsi con il primo meeting a Cesenatico, avrà una durata di 30 mesi per concludersi a settembre del 2026. Obiettivo del progetto è quello di promuovere processi di innovazione e specializzazione smart nei settori della blue economy con azioni volte a individuare i bisogni emergenti, migliorare l’innovazione e il rapporto con la ricerca nelle aziende target – quali l’acquacoltura, la pesca artigianale, il pescaturismo e la nautica – e favorire l’incontro tra domanda e offerta tra PMI e persone in cerca di lavoro nella blue economy.

Il progetto Blueslinks intende, quindi, affrontare alcune delle problematiche riscontrate dalle imprese nei settori tradizionali della blue economy come la necessità di innovazione, il sostegno allo sviluppo di nuove competenze e professionalità, una maggiore collaborazione tra università, ricerca e imprese, obiettivi da raggiungere attraverso una complessa serie di azioni.

Le fasi iniziali prevedono la costituzione di un “Innovation Hub Network” nei settori della blue economy e delle opere marittime, attività di indagine e analisi dei bisogni e scambio di buone pratiche ed esperienze innovative delle piccole e medie imprese anche attraverso la creazione di focus group. Tali attività sono propedeutiche all’individuazione di un piano d’azione che porterà alla realizzazione di attività informative e di supporto alle imprese per favorire percorsi innovativi di sviluppo. Per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, verranno realizzati anche eventi come l’attivazione di un punto informativo, l’organizzazione di hackathon e di career day.

Nel corso del progetto sono previste anche azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento rivolte alle scuole e alle giovani generazioni, attraverso sessioni informative e visite di studio.

Il partenariato è composto da 8 partner italiani e croati: per la parte italiana, Delta 2000 Agenzia di Sviluppo Locale (capofila), Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani, Confcooperative Veneto, Flag Costa dei Trabocchi e Università del Salento e, per la parte croata, l’Università di Dubrovnik, l’Agenzia per lo Sviluppo della Contea di Zara Zadra Nova e l’Associazione Argonauta. Il budget totale del progetto è di 1.702.334 euro, di cui 1.361.867 euro finanziati dal FESR attraverso il Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg Italia-Croazia.

«Siamo estremamente soddisfatti di essere tra i protagonisti di questo nuovo progetto che, dopo gli ottimi risultati della precedente esperienza con il progetto “Sushi Drop”, vede il nostro Flag confrontarsi ancora una volta con un qualificato partenariato italo-croato», commenta il presidente del Flag Costa dei Trabocchi, Franco Ricci. «I diversi settori della blue economy, a cominciare proprio dalla pesca e dall’acquacultura, passando per l’ittiturismo e la nautica in generale, nel nostro territorio, hanno grandi potenzialità che vanno però sviluppate nel modo giusto. C’è bisogno di formazione per sviluppare competenze e professionalità, così come è necessario creare una rete virtuosa tra tutti gli attori, pubblici e privati, per poi incentivare l’incontro tra la domanda e l’offerta. Solo in questo modo possiamo perseguire da un lato l’obiettivo di innalzare i livelli di innovazione e competitività delle nostre piccole e medie imprese, dall’altro quello di accrescere l’occupazione, soprattutto per i nostri giovani».  




Le “Passeggiate per gli Abruzzi” di Ferdinand Gregorovius in Senato

 di Ferdinand Gregorovius.

Mario Ianieri.

Ferdinand Gregorovius nacque a Neidenburg, Prussia Orientale, 1821 e morì a Monaco nel 1891 fu uno storico tedesco. Vissuto a lungo in Italia è noto per le sue dotte escursioni che costituiscono ancora oggi gli scritti più affascinanti e poetici della letteratura di viaggio.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.




Lions Club Chieti I Marrucini posiziona un raccoglitore per occhiali usati nel Policlinico di Chieti

Chieti – Giovedì 27 giugno, nella hall dell’Ospedale Clinicizzato SS. Annunziata di Chieti, è stato collocato un nuovo contenitore per la Raccolta degli occhiali usati, service storico del Lions Club Chieti I Marrucini.

La dottoressa Flavia Pirola, Direttore Sanitario Aziendale, e il dottor Fernando Di Vito, Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero, hanno confermato la disponibilità a ospitare il contenitore e hanno presenziato alla sua sistemazione, al fine di renderlo quanto più possibile accessibile ai visitatori del nosocomio.

Il Lions Club Chieti I Marrucini aderisce da circa venti anni a questo service, nel rispetto del nuovo orientamento al riciclo e alla lotta allo spreco: si tratta di una raccolta di occhiali non in utilizzo che, una volta catalogati e risistemati, vengono distribuiti nei paesi in via di sviluppo o in situazioni di necessità.

Con un gesto semplice, come rovistare nei cassetti e recuperare un occhiale inutilizzato e portarlo dove è collocato un contenitore dei Lions – sia esso il policlinico di Chieti o uno dei centri ottici partner dell’iniziativa – è possibile migliorare la vita di qualcuno che non è nella condizione di acquistare un paio di occhiali. Inizialmente i destinatari del service erano paesi in via di sviluppo o in gravi necessità per guerre o cataclismi, ma sempre più frequentemente sta emergendo la necessità di aiutare persone fragili presenti nel nostro paese.

«Ringrazio di cuore il dottor Di Vito e la dottoressa Pirola per avere offerto uno spazio al nostro raccoglitore» ha detto la dottoressa Orietta Pelliccioni, Presidente del Lions Club Chieti I Marrucini. «Con grande onore e piacere il Lions Club Chieti I Marrucini si è a sua volta reso disponibile per future collaborazioni con la Asl, con attività volte al benessere dei bambini della neuropsichiatria infantile, stabilendo così un sodalizio tra Lions e istituzioni ed enti della nostra città».




Notte romantica de I Borghi più belli d’Italia. Il Presidente Di Marco: “Grande adesione da parte dei Borghi abruzzesi e molisani all’appuntamento più dolce dell’anno che celebra l’amore in ogni sua forma. Ad Abbateggio rivive la storia dello scampato sfollamento di Roccamorice nella rappresentazione di Tommaso Menna”

 

La Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia si è affermata negli anni come uno degli eventi più amati e seguiti nel panorama turistico-culturale e di intrattenimento del nostro Paese, attirando ogni anno una media di 500.000 visitatori nei borghi che partecipano. La dimostrazione dell’interesse e dell’apprezzamento dell’evento è data dall’alta adesione: infatti, anche quest’anno quasi 200 borghi dell’Associazione hanno organizzato questa serata speciale. Anche per gli amministratori locali, le Pro Loco e le associazioni dei trenta Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise, la Notte Romantica ha rappresentato un’importante occasione per promuovere e valorizzare i propri borghi certificati, attrarre flussi turistici e sostenere l’economia locale – dichiara Antonio Di Marco, presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise. Il romantico evento è uno strumento fondamentale anche per comunicare le numerose possibilità di turismo sostenibile, lento ed esperienziale che questi “gioielli” dell’Italia Nascosta offrono.

 

Abbateggio ha scelto di celebrare la Notte romantica dei Borghi più belli d’Italia con lo spettacolo “E mo gna facemme?” (E ora come facciamo?), atto unico in due tempi dedicato allo scampato sfollamento del paese di Roccamorice, in provincia di Pescara, firmato dall’autore Tommaso Menna e andato in scena ieri sera.

“Un tributo emozionante e partecipato, una serata all’insegna della storia e dell’attaccamento alle proprie origini – commenta il presidente Di Marco –. Lo spettacolo, che nasce dall’esigenza di tramandare fatti che appartengono alla storia di Roccamorice e di tanti i territori abruzzesi alle prese con le vicissitudini  della guerra, ha una quantità e densità di significati che si trasforma agli occhi dello spettatore per diventare storia universale, attraverso il teatro che allarga i confini della narrazione. Il testo, recitato in dialetto, ricorda i fatti del 19 gennaio del 1944, quando a Roccamorice i tedeschi che occupavano il paese già da qualche mese, ordinarono l’evacuazione di tutta la popolazione. Nel giro di un paio di giorni, tutti avrebbero dovuto lasciare le proprie case, ogni cosa e andare chissà dove. Questa eventualità gettò nella disperazione tutta la comunità roccolese che decise di appellarsi alla Madonna delle Grazie per evitare la triste sorte. Sotto la neve raggiunsero la chiesa parrocchiale di San Donato in processione, implorando la grazia. Il giorno dopo, inaspettata, arrivò la revoca dell’ordine di sfollamento. Tutta la vicenda si svolge dall’interno di una casa del centro storico di Roccamorice, tra la Vigilia di Natale del 1943 e il 19 e 20 gennaio 1944, con i tedeschi in paese e la vita quotidiana che deve di necessità continuare, dovendo fare i conti con questo ospite indesiderato: fino all’evento di gennaio che è insieme drammatico e grandioso. Un senso di precarietà che ha solcato la storia di tante comunità abruzzesi e che si esprime bene nel titolo, “E mo gna facemme?” che rende lo spaesamento vissuto, ma è sintomo di reazione, una qualità che accomuna gli abruzzesi di qualsiasi parte della regione. L’uso del dialetto è una forma di memoria di emozioni vissute e, al contempo, tutela delle nostre origini, ripropone l’antica parlata di Roccamorice perché proprio attraverso la bellezza, il colore, la ricchezza semantica di quella espressione presero forma le inquietudini, i dubbi, le angosce e anche gli entusiasmi di quei giorni”.




Bolognano (PE). Artisti in Vigna stupisce e conquista il pubblico

 

In tanti alla 1° edizione dell’esclusivo evento della Cantina Zaccagnini di Bolognano (PE), che ha unito le sorprendenti performance dei migliori artisti di strada con la degustazione di vini.

 

Arte e magia, le cime dell’Appennino sullo sfondo baciate dalle luci del tramonto, il paesaggio decorato di vigneti, e tantissime persone giunte da varie località dell’Abruzzo ed oltre, per immergersi nell’atmosfera incantata e coinvolgente creata dagli spettacoli dei migliori professionisti italiani ed internazionali dell’arte di strada. La prima edizione di Artisti in Vigna, il 14 giugno sulla grande terrazza open air e gli spazi verdi della Cantina Zaccagnini di Bolognano (PE) ha conquistato il pubblico, in uno scenario in cui l’arte si lega indissolubilmente alla produzione vinicola. Da 40 anni, la Cantina Zaccagnini ha intrapreso un percorso che l’ha resa punto di riferimento culturale per artisti, musicisti e letterati, tra eventi, mostre, installazioni e una galleria unica che accoglie opere di Joseph Beuys, Mimmo Paladino, Pietro Cascella e tanti altri. Contesto arricchito dalle performance sorprendenti di Artisti in Vigna, che hanno attirato numerosi buongustai dei preziosi vini con il “tralcetto”, i quali hanno potuto degustare i calici in modo itinerante, tra famiglie con bambini e spettatori di ogni età, ma anche street food, brindisi e prelibatezze. Accolto dalle note scoppiettanti della brass band italiana Mabò Band, il pubblico si è lasciato trasportare in un vortice di suoni e di meraviglia. In particolare, quando è comparso il pianoforte volante di Piano Sky a 4 metri d’altezza: un’esibizione sognante. Ed hanno sorpreso senza dubbio gli effetti speciali fra giochi di fuoco, led e giocoleria della compagnia Lux Arcana, alle prese con un racconto ideato con arti marziali ed originali coreografie. L’incanto ha avvolto grandi e piccoli, quando l’artista Thomas Goodman ha inondato di sogni il cielo con le sue giocose bolle di sapone, fra gag e improvvisazione. Divertimento allo stato puro, poi, con i colpi di scena di Mr Bang, bravissimo clown che ha coinvolto gli spettatori in uno show spensierato ed esilarante. Stupore per le acrobazie incredibili del cileno Mr Dyvinetz, con la sua esclusiva ruota Cyr. In un’area bambini e persone di ogni età si sono scatenati con i giochi di strada di Cai Mercati, sfidandosi con i giochi di legno costruiti artigianalmente, invenzioni, ombre e luci, animazioni che hanno rievocato le antiche feste di paese, quando la socializzazione avveniva in piazza. Artisti in Vigna si preannuncia il primo di una serie di appuntamenti. La manifestazione è coordinata da Gigi Russo di InStrada, pioniere dei più importanti festival di arte di strada in Italia.

Per scaricare le immagini di Artisti in Vigna, link Drive: https://bit.ly/ArtistinVigna2024

 




ARROSTICINO, COLDIRETTI NON INDIETREGGIA SULLA DOP ABRUZZESE. SALVARE LA ZOOTECNIA DI QUALITA’ E LA SCELTA DEL CONSUMATORE

“Ribadiamo che l’unico modo per tutelare contemporaneamente l’economia pastorale abruzzese e le esigenze del consumatore è il riconoscimento della denominazione di origine protetta dell’arrosticino. Intorno a questa eccellenza della produzione regionale si sta facendo una grande confusione, su cui è necessario fare chiarezza. Ribadiamo con fermezza che la Dop è l’unico marchio comunitario che garantirebbe l’utilizzo di carne veramente abruzzese con risultati e vantaggi per tutto il settore zootecnico e del consumatore finale che deve poter scegliere di mangiare un prodotto fatto con vera carne abruzzese e non semplicemente macellata o confezionata in Abruzzo”. In merito alla diatriba sull’arrosticino – e sulla necessità di privilegiare la Dop all’Igp – Coldiretti Abruzzo conferma la propria posizione. E ribadisce che “si tratta di una battaglia etica, una battaglia sulla trasparenza che mette al centro l’importanza dell’origine degli alimenti che hanno fatto grande la nostra tradizione agroalimentare”. Insieme a Coldiretti, un partenariato costituito da Associazione regionale Allevatori che ha stilato una relazione in cui vengono elencati i vantaggi legati alla Denominazione di origine protetta, l’Istituto zooprofilattico sperimentale e Spiedì srl, industria leader del settore. Nella relazione dell’Ara, viene smontato il castello di “svantaggi” elencati dai contrari alla Dop e viene sintetizzato il disciplinare della denominazione che comporterà in particolare:

  • la delimitazione dell’area geografica di allevamento coincidente con il territorio
  • regionale e le aree dell’Italia centrale storicamente legate alla pastorizia e alla transumanza
  • la delimitazione dell’area geografica di trasformazione e lavorazione delle carni e la produzione di arrosticini coincidente con il territorio regionale
  • il raggiungimento di parametri qualitativi elevati dovuti alle caratteristiche della materia prima utilizzata e alle limitazioni adottate in fase di lavorazione
  • l’utilizzo di sole carni ovine, e l’assenza di ingredienti diversi, nel rispetto della tradizione tramandataci dai nostri pastori

“Attualmente – dice Pietropaolo Martinelli allevatore e presidente di Coldiretti Abruzzo – il prodotto simbolo della nostra pastorizia si basa sull’importazione massiccia di carni ovine estere, più facili da reperire e lavorare, con il risultato sconcertante che più di tre arrosticini su 4 hanno provenienza straniera, soprattutto Francia, Spagna, Irlanda, Germania e Europa dell’est. L’unico marchio che garantirebbe l’utilizzo di carne abruzzese e italiana. È una questione di trasparenza, il consumatore deve poter scegliere e gli allevatori devono essere messi in condizione di continuare una tradizione amata ed apprezzata in tutto il mondo e di produrre i veri arrosticini, non semplici spiedini. Ci spiace che Confagricoltura – oltre a dimenticare che Coldiretti e Ara sono state le prime a salvaguardare il comparto con la richiesta di una misura che compensasse una PAC punitiva nei confronti del settore ovicaprino – si sia schierata a favore dell’Igp presentandolo come la panacea di tutti i mali. La realtà è ben diversa e non serve un esperto per capire che l’eventuale accantonamento del riconoscimento della Dop sarà il colpo di grazia per i pochi allevatori rimasti che devono fare i conti con una profonda crisi e una drastica diminuzione dei ricavi anche a causa di concorrenza sleale”.




Notte dei Serpenti: Aperta la Call per Volontari Automuniti di Pescara e Provincia

Pescara, 18 giugno 2024 – La Notte dei Serpenti, uno degli eventi più attesi dell’anno, è alla ricerca di giovani volontari automuniti della provincia di Pescara per collaborare alla realizzazione del grande spettacolo che si terrà il 20 luglio 2024. Questa è un’opportunità imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza immersiva e formativa nel mondo dello spettacolo.

Ruoli Disponibili:

Runner: Supporto logistico e gestione delle commissioni
Collaboratori Backstage: Assistenza dietro le quinte durante le prove e lo spettacolo
Accompagnamento Artisti: Supporto e accompagnamento per gli artisti durante l’evento
Catering: Aiuto nella preparazione e distribuzione dei pasti per il team e gli artisti
Supporto Generale alla Produzione: Varie mansioni necessarie per il successo dell’evento
Requisiti:

Essere automuniti o possedere un motorino o qualsiasi altro mezzo di locomozione
Periodo di Impegno:
Dal 6 al 21 luglio 2024. Le disponibilità dei volontari saranno valutate per determinare il periodo e le mansioni specifiche.

Perché Partecipare?

Un’opportunità unica per vivere un’esperienza totalizzante nel settore dello spettacolo
La possibilità di lavorare a stretto contatto con professionisti del settore
Un ambiente dinamico e stimolante che arricchirà il tuo bagaglio personale e professionale
Nota Bene: La partecipazione è volontaria e non prevede compenso economico.

Come Candidarsi:
Se sei interessato a questa straordinaria opportunità, compila il modulo di candidatura al seguente link: https://forms.gle/SB9CA9eXkmF9yokj6

La scadenza per l’invio delle candidature è il 25 giugno 2024 a mezzanotte. Non perdere questa occasione di essere parte di un evento indimenticabile!

Fai sentire la tua voce e partecipa alla Notte dei Serpenti, un evento che ti lascerà ricordi indelebili e ti permetterà di entrare nel mondo dello spettacolo dalla porta principale. Diffondi la notizia e cogli al volo questa opportunità!




Scuole superiori, formazione regionale e università telematica da oggi a Sambuceto

Inaugurata la nuova sede degli istituti Nikola Tesla alla presenza dell’amministrazione comunale

Inaugurata ieri, giovedì 13 giugno, una nuova realtà didattica a Sambuceto: gli istituti “Nikola Tesla” di Chieti approdano con una nuova sede in via Trento 7.

“Quello che ci mancava”, questa la voce unanime del sindaco Giorgio Di Clemente, dell’assessore Paolo Cacciagrano e degli altri esponenti dell’amministrazione comunale di San Giovanni Teatino presenti alla cerimonia con classico taglio del nastro e consegna di una targa all’amministratore degli istituti Tesla Alessandra Muraglia e al responsabile Stefano Castellano. Presenti il coordinatore didattico Candida Stigliani, il personale amministrativo e i docenti dei due indirizzi di studio:  il liceo delle scienze umane e l’istituto professionale servizi per la sanità e l’assistenza sociale.

Grande entusiasmo per un grande progetto di investimento sul capitale umano. Scommettere insieme – scuola e territorio – sulla possibilità di rendere più fruibile il diritto allo studio e alla formazione. Gli istituti Tesla, come scuola superiore, come ente di formazione regionale accreditato e come polo territoriale dell’università telematica eCampus offre il proprio contributo per soddisfare la richiesta di una formazione continua, utile e necessaria alla crescita culturale, sociale ed economica di questo territorio geograficamente strategico e in forte espansione.    




La Legge sulla Caccia della Regione Abruzzo finisce davanti alla Corte Costituzionale. Il Tar dell’Aquila ha accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dalle associazioni venatorie abruzzesi circa la modifica apportata dalla Regione Abruzzo alla legge sulla Caccia.

Si tratta in particolare dell’articolo 3, comma 3, della Legge
regionale numero 11 del 9 marzo 2023 che ha introdotto un
nuovo metodo di calcolo (metodo D’Hondt) della
rappresentatività delle associazioni all’interno dei COGES
(Comitati di gestione) degli ATC (Ambiti territoriali di caccia).
Una novità che ha generato una netta riduzione, talora di
esclusione, di molte realtà venatorie in seno ai COGES con
relativo implemento della rappresentatività di una
associazione, cioè la FIDC (Federazione italiana della
Caccia).
Contro la modifica hanno presentato ricorso al Tar diverse
associazioni venatorie, comprese l’Associazione
Liberacaccia Abruzzo, Enalcaccia P.T. e Arcicaccia comitato
regionale per l’Abruzzo per il tramite degli avvocati Manola
Di Pasquale, Lorenzo De Gregoriis e Jacopo Ambrosini.
Secondo i ricorrenti il nuovo metodo di calcolo della
rappresentatività è in contrasto con gli articoli 2, 3 e 117
della Costituzione. Si tratta di violazioni dei principi di
uguaglianza, rappresentatività e competenza statale in tema
di ambiente che il Tar ha ritenuto fondate al punto da inviare
gli atti alla Corte Costituzionale.
La vicenda giuridica si inserisce nell’ampia materia di
gestione della caccia. E’ utile chiarire alcuni aspetti del
sistema.
Il territorio regionale destinato alla caccia programmata è
suddiviso in Ambiti Territoriali di dimensioni subprovinciali
gestiti da organi direttivi in cui “deve essere assicurata la
presenza paritaria, in misura pari complessivamente al 60%
dei componenti, dei rappresentanti di strutture locali delle
organizzazioni professionali agricole maggiormente
rappresentative a livello nazionale e delle associazioni
venatorie nazionali riconosciute, ove presenti in forma
organizzata sul territorio. Il 20% dei componenti è costituito
da rappresentanti di associazioni di protezione ambientale
presenti nel Consiglio nazionale per l’ambiente e il 20% da
rappresentanti degli enti locali” (legge 157/1992).
La Regione Abruzzo ha disciplinato gli ATC nella legge n.
10/2004 che per quanto concerne la composizione dei
comitati di gestione prevede: sei rappresentanti delle
associazioni venatorie riconosciute ed operanti in Provincia;
sei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole;
quattro rappresentanti delle associazioni di protezione
ambientale; quattro esperti designati dalla Regione e dai
comuni interessati. I rappresentanti delle associazioni sono
sempre stati designati, come previsto dalla legge stessa, in
base al principio della rappresentatività a livello Provinciale,
tra i soci delle associazioni riconosciute a livello nazionale
che abbiano un numero di iscritti pari ad almeno un
quindicesimo dei cacciatori residenti nella Provincia in cui
ricade l’ambito. Gli altri rappresentanti sono stati sempre
designati in base al principio della rappresentatività a livello
provinciale.
Nel 2023 la Regione interviene modificando solo la
selezione dei rappresentanti delle associazioni, nel senso
che il numero complessivo dei cacciatori residenti a livello
provinciale va ora ripartito per il totale dei seggi attraverso il
metodo D’Hondt.
Da qui i ricorsi di quelle associazioni venatorie che hanno
visto una drastica e sproporzionata riduzione della propria
presenza nei COGES, con conseguente incremento invece
dei rappresentanti della Federazione Italiana della Caccia.
«Dal Tar arriva una prima importante risposta verso un
provvedimento della Regione evidentemente sbilanciato e
che lede i diritti delle minoranze. Riteniamo le violazioni
gravi e attendiamo ora la pronuncia della Corte
Costituzionale» commentano gli avvocati Di Pasquale e De
Gregoriis.