Polizia Ferroviaria: in due giorni, nelle stazioni ferroviarie di Marche, Abruzzo e Umbria, 3 daspo, una denuncia e un minore rintracciato.

Nelle ultime 48 ore 3 daspo urbani, 1 denuncia e 1 minore rintracciato dalla Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie delle Marche, Umbria e Abruzzo.

Polizia di Stato foto Archivio

 

3 persone sono state allontanate dalla stazione di Ancona in stato di ebrezza, con la notifica del provvedimento di Polizia del daspo urbano.

Un cittadino italiano è stato denunciato a Pescara, perché responsabile del furto di un bagaglio ai danni di una viaggiatrice.

Rintracciata nella stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto una minore, che si era allontanata da una comunità di Ascoli Piceno.

L’attività operativa, resa ancora più accurata per la particolare situazione legata all’emergenza Covid-19, ha consentito, dall’inizio del mese, di sottoporre a controllo 3.781 persone, di cui 12 indagate in stato di libertà. 850 le pattuglie impegnate in stazione e 104 quelle automontate,impiegate prevalentemente su itinerari e stazioni prive del presidio fisso di Polizia Ferroviaria.




Alla scoperta del Parco della Majella con il nuovo sito 

Venerdi 26 giugno dalle ore 11, presso l’Aurum di Pescara, verrà presentato il nuovo sito istituzionale del Parco Nazionale della Majella (www.parcomajella.it).

L’evento vedrà le introduzioni del Presidente Lucio Zazzara e del Direttore Luciano Di Martino, successivamente i delegati degli uffici marketing e promozione dell’Ente illustreranno il funzionamento operativo del sito da loro realizzato mettendo a punto una struttura su misura per le esigenze del territorio.

“Si tratta di una vera e propria vetrina espositiva della cultura e natura del Parco Nazionale della Majella – spiegano –  I visitatori, oltre a poter esplorare le sezioni dedicate a tutti gli aspetti del Parco, potranno interagire anche grazie al collegamento diretto con le pagine social del Parco della Majella (Facebook, Instagram, Youtube) dove il Parco è particolarmente attivo.

L’elemento di maggior interesse è senz’altro la possibilità di conoscere e prenotare direttamente dal sito tutte le iniziative settimanalmente organizzate dai centri informazioni e centri di visita dislocati nel territorio del Parco insieme a 15 centri informazione, 5 aree faunistiche, 2 giardini botanici ed oltre 800 km di rete sentieristica dedicata all’escursionismo, alla mountain bike e all’equiturismo.

Il nuovo sito, quindi, propone in modo semplice, intuitivo ed interattivo ogni iniziativa mediante un centro unico di prenotazione per chi vuole vivere un’emozionante esperienza alla scoperta del Parco della Majella.

Le potenzialità di aumento delle funzionalità sono tantissime e l’obiettivo è quello di offrire a tutti gli operatori del parco la possibilità di poter usufruire di questo strumento fino a confezionare pacchetti integrati di servizi”.

Nel frattempo, il procedimento per il rilascio del marchio di qualità del Parco è giunto in fase conclusiva e le strutture che verranno riconosciute potranno usufruire dei canali di promozione del parco, compreso il sito istituzionale.




Pescara. In bici dalla Sicilia all’Alto Adige passando per l’Abruzzo

Pescara, 20 giugno 2020 – “Mi piace Pescara, con il suo centro pedonalizzato e la possibilità di muoversi in bicicletta. Resterò a godermela tutta la mattinata prima di riprendere il mio viaggio”. Queste le parole che Francesco Accardo ha rivolto a Elio Torlontano, console d’Abruzzo del Touring Club Italiano, che con una piccola cerimonia lo ha accolto in Largo Mediterraneo, davanti alla Nave di Pietro Cascella.

Oltre a raccontare ogni giorno con parole, foto e video le impressioni sui luoghi visitati e le persone incontrate, Accardo gira video col drone che saranno trasmessi dalla rete TV Marco Polo e prende appunti di viaggio che trasferirà in un libro in cui racconterà la scoperta delle bellezze d’Italia, ma anche le problematiche affrontate nel viaggio in bicicletta.

In ogni tappa va anche alla ricerca di opere d’arte pubblica contemporanea. A Pescara ha scelto di fotografare e filmare col drone il “Giardino Incantato” realizzato da Franco Summa, l’installazione permanente che sorge nel complesso residenziale OperA, accanto al Tribunale, di cui subito ha postato le immagini sul profilo Facebook della Galleria Siotto di Cagliari che cura questo aspetto dell’impresa.

Raggiunta Palermo in nave dalla sua Cagliari, Accardo è partito in bicicletta per risalire l’Italia fino alla Valle Aurina, in Trentino Alto Adige, spinto dal desiderio di mettere in atto un’idea di viaggio a impatto zero, con un ritorno al legame tra l’uomo e il territorio in cui vive e si muove, alla riscoperta della lentezza e dei mezzi semplici. È un’idea a cui stavo pensando già da tempo e, dopo quello che è accaduto quest’anno, con l’emergenza per il Covid-19 – ha detto Accardo – ci tenevo particolarmente a realizzarla proprio adesso, facendo qualcosa di significativo per il cicloturismo. Ho cercato di pensare a qualcosa che potesse essere fattibile per chiunque e che permettesse di riscoprire il turismo nelle regioni italiane”.

L’idea si è concretizzata nel progetto “Tramonti”, organizzato dalla Fondazione di ricerca ‘Giuseppe Siotto‘ con il patrocinio di MiBACT, Regione Sardegna, Comune di Cagliari e Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane (AICI) e il sostegno della rete territoriale del Touring Club Italiano che offre consigli sull’itinerario da seguire e aiuti organizzativi.

Francesco Accardo ha già ripreso il viaggio: stasera sarà a Bussi sul Tirino, il 21 alla Rocca di Calascio da dove saluterà il solstizio d’estate, il 22 percorrerà l’altopiano di Campo Imperatore e a sera scenderà a L’Aquila che visiterà il giorno seguente. Lascerà l’Abruzzo il 23 mattina diretto ad Amatrice.

Il Touring Club Italiano – Club di territorio di Pescara continuerà a seguirlo sulla sua pagina Facebook @ClubditerritoriodiPescara.

Allegate foto dell’accoglienza a Pescara.




GIORNATE FAI ALL’APERTO E PER L’OCCASIONE SVELA I GIARDINI DI PALAZZO MORONI A BERGAMO Sabato 27 e domenica 28 giugno 2020

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano
presenta le

 

 

Ol

Sulmona (AQ), Eremo di Sant’Onofrio al Morrone

tre 200 luoghi aperti in più di 150 località d’Italia

 

Visite a contributo minimo – da 3 o 5 euro – con prenotazione online obbligatoria

su www.giornatefai.it (da consultare anche per eventuali modifiche di programmazione)

fino a esaurimento posti ed entro venerdì 26 giugno alle ore 15.

Il numero di ingressi per visita è limitato e previsto in gruppi ristretti

per rispettare le normative di sicurezza

 

È piacevole e istruttivo aggirarsi in mezzo a una vegetazione che non si conosce.

Le solite piante, come qualsiasi oggetto che ci sia noto da tempo, non ci suscitano alcun pensiero,

e a cosa vale guardare senza pensare?

Johann W. Goethe, Viaggio in Italia

 

Parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano, giardini pubblici da riscoprire e giardini privati segreti che si svelano al pubblico, da una sequoia gigante sopravvissuta al disastro del Vajont nel 1963 fino al semenzaio che ogni anno produce il verde urbano della città di Roma: sono solo alcuni dei luoghi che si potranno visitare in questa edizione speciale delle Giornate FAI, che assume un’inedita veste “all’aperto”, sabato 27 e domenica 28 giugno 2020 in oltre 200 luoghi in più di 150 località d’Italia, su prenotazione e nel rispetto delle norme di sicurezza, grazie all’infaticabile spinta organizzativa dei gruppi di volontari delle delegazioni FAI sparsi in tutto il Paese. Un’iniziativa per risvegliare la curiosità e l’intelligenza dinnanzi a ciò che ci circonda, per interrogarci – come scrive Goethe – su ciò che abitualmente vediamo ma non conosciamo se non in superficie, e che vedrà protagonisti anche tutti i Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano, per l’occasione anch’essi concentrati su proposte “all’aperto” declinate sul patrimonio verde. Infine, durante le Giornate FAI all’aperto verranno svelati per la prima volta al pubblico, a pochi mesi dall’accordo tra il FAI e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, gli imponenti Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, oltre quattro ettari di verde tra le mura della Città Alta: l’omaggio del FAI alla città che ha drammaticamente sofferto l’emergenza sanitaria e che necessita di ritrovare il benessere e la bellezza che solo la natura può offrire.

 

Questa nuova edizione delle Giornate FAI si carica di un significato speciale ed emblematico: il momento storico che stiamo vivendo ha imposto a tutta la collettività di riorganizzarsi e reinventarsi, e il FAI è pronto per tornare a offrire al pubblico una ricca e intensa esperienza di visita, nel rispetto della massima sicurezza per tutti, cogliendo l’occasione per mettere al centro della propria proposta il patrimonio “verde” all’aperto di natura, ambiente e paesaggio del nostro Paese. Il FAI persegue dalla nascita l’obiettivo di riavvicinare gli italiani alla natura e al paesaggio, per riscoprire e coltivare una “cultura della natura” e per favorire la conoscenza del patrimonio verde dell’Italia, a cominciare dai suoi Beni. La nostra missione si basa sul principio che “si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”: comprendere la natura, dunque, si rivela il modo per educarci a “proteggerla”. Oggi per un italiano sembra più facile riconoscere un monumento o una celebre opera d’arte che non le specie degli alberi intorno a noi, ma entrambe sono conoscenze fondamentali per un uomo colto e per un cittadino responsabile che abbia a cuore la tutela dell’immenso patrimonio italiano di arte e natura. Ecco perché il FAI dalla crisi generata dalla pandemia ha cercato di cogliere un’opportunità e per la prima volta, dopo 35 edizioni di Giornate FAI, presenta un programma di aperture interamente dedicato al rapporto tra Cultura e Natura, coinvolgendo i Beni e i territori in cui operano, nell’ambito della missione del FAI, le sue Delegazioni. Sarà sorprendente guardare l’Italia con occhi nuovi, e scoprire tutte le sue molteplici sfumature di “verde”.

 

Prendere parte alle Giornate FAI è anche un modo per partecipare alla missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione, che negli oltre due mesi e mezzo di chiusura ha interrotto tutte le attività, dalle visite nei Beni ai cantieri di restauro, agli eventi nazionali. Ora il FAI è ripartito, per questo, oltre al contributo minimo – 3 euro per chi è già iscritto al FAI, 5 euro per i non iscrittirichiesto all’atto della prenotazione online, tutti i visitatori potranno iscriversi al FAI con le quote agevolate (riduzione di 10 euro) presso tutti i luoghi aperti e i Beni della Fondazione.

 

L’elenco dei luoghi visitabili durante le Giornate FAI all’aperto offre al pubblico una variegata selezione di monumenti “verdi” e tutti all’aperto, tra cui diversi “Luoghi del Cuore” del patrimonio naturale e paesaggistico (promossi dal censimento in corso), inclusi itinerari o passeggiate nel verde urbano, campestre o montano (anche in relazione al “Progetto Alpe” recentemente lanciato dal FAI per promuovere la conoscenza e la frequentazione dell’Italia interna sopra i 600 metri).

Ecco alcune segnalazioni:

* Tra gli alberi monumentali: la Sequoia del Vajont a Longarone (BL), 33 metri di altezza e 160 anni di età, tra i pochi sopravvissuti alla tragedia del 1963 che ha raso al suolo il paese con oltre 2.000 vittime, o il Platano di Vrisi a Curinga (CZ), 18 metri di circonferenza del tronco, piantato secondo la tradizione dai monaci del vicino monastero medievale di Sant’Elia Vecchio;

*Tra le aree naturalistiche: la Riserva naturale del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi (TE), un tratto di costa incontaminata, tra dune e calanchi, salvata dalla cementificazione grazie a un gruppo di volontari, oggi guide della riserva;

*Tra i borghi storici da scoprire: Monesteroli a La Spezia, a picco sul mare in fondo a una scala di 1000 gradini, senza elettricità o metano, vive solo grazie a energie rinnovabili. Sito tra i più votati del censimento in corso de “I Luoghi del Cuore”, sarà meta di una camminata in collaborazione con il CAI; Borgo Universo a Aielli (AQ), borgo medievale spopolato a 1000 m slm, che ha ritrovato nuova vita grazie a un progetto di coloratissima street-art;

*Molti i monumenti all’aperto: Eremo di S. Onofrio al Morrone e Santuario romano di Ercole Curino a Sulmona (AQ), la grotta che nel XIII secolo fu umile rifugio dell’eremita divenuto Papa Celestino V, accanto ai resti di un santuario del III secolo a.C.; Villaggio operaio Pirelli a Milano, un sobborgo di 26 villette costruite nel 1920-1923 per i lavoratori della Pirelli secondo un modello romantico di città-giardino e una concezione ottocentesca di casa-azienda;

*Tra i musei d’arte immersi nella natura: Art Park La Court a Castelnuovo Calcea (AT), progetto di land art firmato da Emanuele Luzzati con sculture contemporanee tra i vigneti delle Langhe e del Monferrato, Patrimonio dell’UNESCO; Giardino e Collezione Gori-Fattoria di Celle a Pistoia (PT), una collezione privata di 80 opere d’arte ambientale in un parco-museo premiato tra i più belli d’Italia nel 2019;

*Tra i giardini urbani, parchi pubblici da riscoprire a Torino, Genova, Bologna e Taranto, e imperdibili l’Aranciera e il Semenzaio di San Sisto Vecchio a Roma, dove dal 1810 si coltivano le piante per il verde pubblico di Roma, comprese le azalee di Trinità dei Monti, tra viali alberati, serre e un’aranciera neogotica, in un angolo di verde urbano sconosciuto tra il Celio e le Terme di Caracalla;

*Si visiteranno inoltre molti orti botanici a Roma, Trieste, Livorno e Sanremo (IM), dove si trova il Centro di Ricerca CREA di Orticoltura e Florovivaismo: nel giardino ottocentesco di una villa liberty dove i genitori dello scrittore Italo Calvino fondarono nel 1925 la Stazione Sperimentale di Floricoltura, per fornire supporto scientifico all’allora nascente floricoltura industriale sanremese.

 

Altrettanto ricca è la proposta di visita nei Beni della Fondazione, cui si aggiungono ora i Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, che il FAI apre per la prima volta – e definitivamente – ai visitatori. Un’apertura anticipata eccezionale fortemente voluta dal FAI (in attesa dei necessari restauri all’interno e all’esterno del palazzo che inizieranno nell’autunno 2020) che dopo un primo parziale intervento di pulizia e manutenzione rende fruibile alla cittadinanza il più grande parco storico privato di Bergamo: un polmone verde e suggestivo nel cuore della città, con i suoi terrazzamenti tipici dei giardini all’italiana, le aiuole fiorite e le siepi potate, e una grande ortaglia un tempo produttiva, con prati, viti su pergole, alberi da frutto e un tipico roccolo. Un nuovo Bene del FAI, un luogo di benessere ritrovato con vista panoramica sullo sfondo delle Alpi Orobie, che vuole contribuire alla ripresa della città gravemente colpita dalla pandemia.

I Giardini di Palazzo Moroni saranno aperti su prenotazione da effettuare online: il 27 giugno, gratuitamente per il solo personale sanitario, e il 28 giugno, a contributo libero per i soli cittadini di Bergamo; dal 1° luglio i Giardini saranno regolarmente aperti al pubblico (mercoledì, giovedì, venerdì dalle 14.30 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 19) acquistando il biglietto online.

 

Nei Beni della Fondazione saranno organizzate visite guidate speciali, proposte di attività incentrate sul “patrimonio verde”: attraverso piccole lezioni di botanica e visite accompagnate da esperti agronomi o giardinieri, il pubblico potrà scoprire peculiarità e rarità, aneddoti e curiosità sulla natura curata e protetta nei Beni FAI, tipica o rara, spontanea o coltivata, autoctona o importata, storica o attuale, incolta o produttiva, addomesticata e modellata ad arte, soggetto e ispirazione per sculture e affreschi, per letteratura e poesia, per progetti di ricerca scientifica e per modelli sperimentali di sostenibilità ambientale, salutare e ricreativa, per il corpo, per la mente e per lo spirito. I contenuti delle visite, elaborati per questa occasione speciale, diverranno materia di una proposta permanente del FAI che così inaugura, accanto al tradizionale racconto storico e artistico dei suoi Beni, un racconto di taglio botanico, naturalistico e paesaggistico, con particolare attenzione ai temi ambientali.

 

Ad esempio, Villa del Balbianello sul Lago di Como racconterà il “verde violentato”, la natura forzata dalla mano dell’uomo in forme innaturali e ardite, dal grande leccio potato “a ombrello” al ficus ripens che avvolge in una spirale le colonne della Loggia Durini; l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce è testimone invece di un “verde malato”, a causa dell’epidemia di Xylella che da anni affligge gli ulivi del tipico paesaggio pugliese; un progetto di uliveto sperimentale intrapreso dal FAI e diretto dal CNR, contribuisce alla ricerca sulle soluzioni a questa pandemia del mondo naturale. E ancora, possiamo definire “verde d’archivio” quello raccontato al Castello di Masino a Caravino (TO) attraverso i documenti storici custoditi negli archivi della sua Biblioteca, che hanno permesso al FAI di ricostruire un labirinto settecentesco e di reimpiantare uno storico vigneto del locale vitigno “Erbaluce”. A Monte Fontana Secca a Quero-Vas (BL) si racconta il “verde eroico”, di un doppio eroismo: quello di un pascolo senz’acqua (fontana-secca), che il FAI ha ripopolato delle locali vacche burline grazie a moderni abbeveratoi mobili, e quello dei soldati che su questi prati combatterono durante la Grande Guerra. Villa Panza a Varese racconta invece un “verde architettato”, un giardino perfettamente equilibrato, tra geometrici parterres e boschetti romantici, che fonde nell’armonia dello spirito del luogo un susseguirsi di progetti diversi e di grandi opere strutturali.

In Sicilia, sull’isola di Pantelleria, il Giardino Pantesco di Donnafugata rappresenta nella sua tipicità un “verde primigenio”, il prototipo del giardino, costituito da un solo albero di arancio protetto da un muro a secco in pietra lavica, che ne garantisce la sopravvivenza secondo un antichissimo metodo di coltivazione. Il “verde spirituale” sarà infine quello raccontato dal Bosco di San Francesco ad Assisi, dove un sentiero nel bosco invita i “pellegrini del XXI secolo” a meditare sull’armonia tra Uomo e Natura predicata dal Santo e che ha ispirato l’artista Michelangelo Pistoletto, autore dell’opera di land art Terzo Paradiso qui realizzata per il FAI, che simboleggia una sintesi ideale tra Natura e Cultura.

 

PRENOTAZIONE ONLINE OBBLIGATORIA

entro e non oltre Venerdì 26 giugno alle ore 15 sul sito

WWW.GIORNATEFAI.IT

– fino a esaurimento posti –

Per partecipare alle Giornate FAI all’aperto sarà richiesto un contributo per il FAI.

Tutti i fondi raccolti saranno destinati alle attività istituzionali della Fondazione.

La raccolta contributi avverrà prima dell’evento all’atto di prenotazione con la richiesta di un contributo per il FAI minimo (tramite carta di credito e paypal), per iscritti FAI a partire da 3€, per non iscritti a partire da 5€.

 

medici, infermieri e personale sanitario

Il FAI ringrazia tutto il personale sanitario per il coraggioso impegno profuso nel corso dell’emergenza Covid-19 regalando l’iscrizione ordinaria da effettuarsi durante gli eventi nazionali o presso i Beni della Fondazione

 

*****

MODALITÀ DI VISITA IN SICUREZZA

Nel rispetto delle normative, il FAI ha adottato misure che permettano al pubblico di partecipare all’evento nella massima sicurezza. Le visite si svolgeranno solo su prenotazione in determinati turni, a gruppi ristretti. Una volta prenotato il turno di visita, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e le norme da rispettare: oltre all’obbligo di presa visione dell’informativa sulla sicurezza, si ricorda l’obbligo di indossare la mascherina durante la visita, di mantenere il distanziamento sociale di 1,5 metri, di disinfettare le mani con gli appositi gel situati all’ingresso del percorso e di attenersi in generale alle indicazioni date dal personale e dai volontari, seguendo le informative poste all’inizio del percorso. Si chiede di rinunciare alla visita qualora, nei 14 giorni antecedenti, la persona abbia avuto una temperatura corporea superiore ai 37,5°, e/o abbia presentato qualsiasi sintomo influenzale, e/o abbia avuto contatti con persone risultate positive al COVID -19. Il FAI, nell’ambito dei protocolli di sicurezza adottati per la prevenzione dal contagio da Covid – 19, si riserva inoltre la facoltà di rilevare all’ingresso la temperatura dei visitatori tramite appositi dispositivi.

 

***

Le Giornate FAI all’aperto 2020 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate. Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo del materiale plastico. FinecoBank, realtà leader nel trading online e nel Private Banking, è il prestigioso Main Sponsor dell’evento perché da sempre sostiene il valore del patrimonio. Rekeep, principale gruppo italiano attivo nel facility management e amica amico del FAI dal 2018, che sostiene l’evento in qualità di Sponsor. Grazie anche a Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, dell’azienda Leonardo, che valorizza il patrimonio archivistico-museale industriale, Golia Herbs che sostiene gli eventi verdi, Nespresso, nuovo importante sostenitore della Fondazione. Infine grazie a DHL Express Italy, che rinnova per il sesto anno consecutivo il suo sostegno al FAI in qualità di Logistic Partner.

 

L’iniziativa si svolge con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per la collaborazione la Commissione europea, da alcuni anni partner delle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza in Italia. Si ringraziano, inoltre, Regione Lazio, Regione Toscana e Provincia Autonoma di Trento per il contributo concesso.

Anche in questa edizione speciale di Giornate FAI il Servizio Pubblico Rai conferma il proprio impegno per i beni culturali e paesaggistici italiani. Il FAI in questi anni è riuscito a raggiungere tanti sfidanti obiettivi anche grazie alla costante collaborazione della Rai che non è solo un broadcaster, ma un partner narrativo fondamentale nel racconto del nostro patrimonio storico artistico, naturalistico e paesaggistico a tutti gli Italiani.  Le nostre storie, le storie del FAI diventano così anch’esse patrimonio di tutti.

 

Grazie di cuore alle 128 Delegazioni, ai 97 Gruppi FAI, ai 96 Gruppi FAI Giovani e ai 4 Gruppi FAI ponte tra culture, che anche in questi mesi difficili non hanno mai perso l’entusiasmo e la passione che da sempre li contraddistingue. Grazie a tutti i gruppi di volontari sul territorio che sono riusciti a organizzare le aperture di luoghi eccezionali, a quelli che collaborano con i Beni del FAI e a tutti coloro che a vario titolo stanno supportando questa iniziativa; un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione alla Protezione Civile e ai suoi volontari, e all’Arma dei Carabinieri per il loro contributo alla sicurezza dell’evento. Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari degli oltre 160 luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni, e le 150 amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa, comprendendone l’importanza e il significato di ripartenza.

 

 

FAI – Fondo Ambiente Italiano

 




Abruzzo. GIORNATE FAI ALL’APERTO: le località della nostra regione

GIORNATE FAI ALL’APERTO
Sabato 27 e domenica 28 giugno 2020
Oltre 200 luoghi aperti in più di 150 località d’Italia

Aielli (AQ), Borgo Universo

Visite a contributo minimo – da 3 o 5 euro – con prenotazione online obbligatoria
su www.giornatefai.it (da consultare anche per eventuali modifiche di programmazione)

fino a esaurimento posti ed entro venerdì 26 giugno alle ore 15.
Il numero di ingressi per visita è limitato e previsto in gruppi ristretti

per rispettare le normative di sicurezza

Roseto degli Abruzzi (TE) riserva-naturale-del-borsacchio_Foto www.guidedelborsacchio.it FAI

I LUOGHI VISITABILI IN ABRUZZO

Palena (CH)
Santuario Madonna dell'Altare ed Eremo Celestiniano. L’imponente monastero della Madonna
dell’Altare si erge sullo sperone di roccia sovrastante l’eremo Celestiniano nel luogo dove nel 1235 e frate
Pietro Angelerio, futuro papa Celestino V, visse da eremita la propria totalizzante esperienza di fede e
misticismo.
Geosito e Sorgenti dell'Aventino. Le acque cristalline del fiume Aventino, che attraversano il borgo di
Palena, hanno la loro sorgente nella località Capo di Fiume. Giungono dalla vicina area “Quarto di Santa
Chiara”, dove nel periodo del disgelo delle nevi si forma un grande lago che si estende placido su tutta l’area.
A pochi metri dalle sorgenti è collocato l’importante geosito.
MOM e Area faunistica. In un’ala del convento di S. Antonio è ospitato il “MOM: Museo dell’Orso
marsicano”, una realtà museale tutta incentrata sulla figura dell’Orso Marsicano, compreso nella fauna
protetta Italiana. L’orso trova a Palena un habitat eccezionale, caratterizzato dalla compresenza di faggi,
abeti e agrifogli.
Castello Ducale. La prima testimonianza che attesti l’esistenza del Castello risale all’anno 1136. Sorto su un
antico tempio dedicato a Cerere, dea della terra e della prosperità, fu eretto su un enorme sperone roccioso.
Si articola su tre livelli con un giardino pensile e un terrazzo panoramico.
L’antica Gualchiera. Sito adibito alla follatura delle pezze di lana, si erge lungo la sponda nord del fiume
Aventino. Venne eretto nel 1826 delle famiglie Recchione e Falcocchio, imprenditrici di spicco nel settore
tessile.
Complesso Monastico di Sant'Antonio: Chiesa e Chiostro. Il complesso monastico di Sant’Antonio si
sviluppa nell’area dell’antico convento di S. Cristinziano: comprende l’area del convento, con tutti gli
ambienti utili alla vita della comunità monastica, e la chiesa.
Borgo di Ripa Teatina (CH)
Percorsi presenti sul passato. L’Antico Borgo di Ripa Teatina. La partenza sarà da piazza Martiri
d’Ungheria, quindi si costeggeranno le mura esterne dell’antico Castrum, si ammirerà l’ingresso del tunnel
sotterraneo e attraverso la Porta Orientale si giungerà nel borgo per ammirarne le bellezze storico artistiche.
Torino di Sangro (CH)
Cimitero monumentale Britannico. Il Cimitero militare britannico di Torino di Sangro fu progettato
dall'architetto inglese Louis de Soissons che progettò anche il vicino Cimitero militare canadese, nei pressi di
Ortona. È gestito e curato in ogni dettaglio dalla Commonwealth War Graves Commission (CWGC) e
accoglie le spoglie di 2617 militari provenienti da territori del Commonwealth britannico caduti nel corso
della seconda guerra mondiale, durante la battaglia per lo sfondamento della linea Gustav sul fiume Sangro,
nel novembre-dicembre 1943.
Aielli (AQ)
Borgo Universo. Ad Aielli, “balcone della Marsica” a 1.030 mslm, affacciato sul “lago fantasma”, le pareti
diventano tele e i vicoli si trasformano in galleria d’arte. Il borgo antico, incastonato su uno sperone del
Sirente –Velino, subì un drastico cambiamento dovuto al terremoto che nel 1915 devastò la zona e rese
necessario lo sviluppo di un nuovo centro abitato verso valle, Aielli Stazione, dove sorge la Chiesa di San
Giuseppe con vetrate di Chini. L’idea di trasformare Aielli in un museo a cielo aperto con opere di street art
è nata nel 2017 come progetto di riqualificazione.

Sulmona (AQ)
Eremo di Sant’Onofrio al Morrone. L'eremo, risalente al XIII secolo, è il luogo più intimamente connesso
alla vicenda di Pietro da Morrone, diventato papa con il nome di Celestino V e successivamente canonizzato
come San Pietro Confessore. Oasi di pace e di spiritualità, ospita la grotta che fu il primo umile rifugio
dell'eremita.
Santuario italico romano di Ercole Curino. L'area archeologica è una delle più importanti aree sacre
d'Abruzzo ed è caratterizzata da una poderosa struttura a terrazze artificiali che organizzano gli spazi sacri
digradanti lungo il pendio montano. Edificato in età ellenistica, conobbe fasi di vita e di ricchezza fino alla
metà del II secolo d.C.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Riserva naturale del Borsacchio. La Riserva Naturale del Borsacchio nasce nel 2005 per salvare uno dei
rari tratti di costa incontaminata dal cemento di un villaggio turistico. Da allora la riserva è curata da un
gruppo di volontari oggi riuniti nelle "Guide del Borsacchio". È un'area di 1100 ettari diviso fra mare, crinali
e calanchi.
Pineta Villa Mazzarosa Devincenzi. Una pineta piantata circa cento anni fa che rappresenta l’emblema di
una macchia mediterranea. Il viale dei Lecci era il sentiero a mare dei Devincenzi prima, dei Mazzarosa poi.
La Pineta è un luogo storico di Roseto dal grande valore culturale e paesistico. Il viale di Lecci è costituito da
un centinaio di esemplari, alcuni di notevoli dimensioni, aventi carattere di “monumenti naturali”.
Per consultare l’elenco completo dei luoghi visitabili in ABRUZZO, per informazioni,

prenotazioni ed eventuali cambiamenti di programma:

https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-

luoghi-aperti/?regione=ABRUZZO




Progetto Abruzzese per il National Geographic. Le moderne tecnologie a salvaguardia delle specie a rischio estinzione

Il falconiere Giovanni Granati

Presentato oggi un progetto di collaborazione con il National Geographic da
parte del responsabile animali selvatici dell’Associazione
ambientalista “L’altra Italia Ambiente” nonché falconiere
Giovanni Granati, già impegnato in altri progetti internazionali in ambito
della salvaguardia dei rapaci.
Dopo aver partecipato a Febbraio al Symposium della NWRA (National Wildlife
Rehabilitation Association) in Texas ed aver ricevuto l’Award Living
with the Wildlife (vivere con gli animali selvatici) per il film Overland
Movie (di cui è protagonista) a Marzo in Montana all’ International
Wildlife Film Festival, Granati ha impegnato il periodo del lockdown per
sviluppare, in collaborazione con esperti nel settore
dell’elettronica, un sistema innovativo per poter gestire gli animali
selvatici in riabilitazione in totale libertà.
In pratica, spiega Granati, partendo dai rapaci detenuti regolarmente in
cattività e quindi nati in allevamento, ho potuto sviluppare l’idea di
questo monoala che prende il nome dal primo aereo da ricognizione
costruito ed impiegato durante la battaglia di Fleurus del 1794,
l’Entreprenant.
I rapaci vedono in questo piccolo mezzo una potenziale preda e quindi la
inseguono cercando di raggiungerla. La particolarità di questo strumento è
che può agire fino a 15 km di diametro sincronizzandosi con i micro GPS
che vengono portati dai rapaci volati liberi.
Per la realizzazione di questo progetto, Granati è in collaborazione con
l’azienda italiana BSPlanet- Bitrabi leader per il settore dei GPS che
per l’occasione sta sviluppando un innovativo GPS con durata della
batteria illimitata. Il gps consentirà di monitorare i parametri dei
rapaci tenuti in libertà e non più all’interno di strutture per la
riabilitazione, in particolare la loro posizione.
Grazie alla rilevazione della posizione del rapace, l’Entreprenant in
automatico raggiungerà il punto in cui si trova il soggetto compiendo dei
voli circolari intorno a lui per attirare la sua attenzione. Una volta che
il rapace sarà partito e si sarà messo all’inseguimento dell’
aeromodello, l’Entreprenant tornerà nella posizione di partenza
potendo scegliere tra vari scenari di inseguimento in base al grado di
allenamento del rapace trattato.
Il fine, spiega Granati, è sempre stato quello di riuscire a rivoluzionare
il concetto di recupero della fauna selvatica che attualmente obbliga a
detenere i rapaci selvatici feriti e in fase di riabilitazione,
all’interno di strutture o box contenitivi. Capite bene che, essendo
predatori e quindi con una muscolatura specializzata all’inseguimento
(falchi, astori, ecc), il contenimento obbligato fa si che la loro
muscolatura si atrofizzi e quindi una volta reintrodotti portati a morte
certa. Si stima che attualmente almeno il 50 % dei rapaci che vengono
reintrodotti muore entro i primi 10 giorni.
Per il progetto sono seguito da alcuni professionisti del settore che mi
hanno assistito già in altri frangenti, la Professoressa Pia Lucidi che si
occuperà della parte etologica e comportamentale dei rapaci, il Dottore
Veterinario Gianmaria Antonazzo e la dott.ssa Francesca Cichella per lo
sviluppo del progetto e le attività di comunicazione e marketing.
Per il progetto, conclude Granati, verranno utilizzati 3 falchi lanari,
regolarmente detenuti e nati nel mio allevamento. Un evento raro
concretizzato in pieno lockdown per la prima volta in Abruzzo




Parco Nazionale della Majella, il progetto Volontariato diventa realtà

 

Sono 24 le Associazioni che hanno aderito in modo volontario all’invito del Parco Nazionale della Majella ad adottare un sentiero, un percorso per mountain bike o un tratto dell’ippovia, mostrando il forte legame con il proprio territorio. L’adozione di un sentiero esprime il senso di appartenenza di una cittadinanza attiva, che rafforza la custodia e la cura di un patrimonio naturale e culturale unico e sorprendente.

Un impegno alla pulizia dei tracciati, alla manutenzione della segnaletica, che nonostante l’emergenza Covid-19, con le precauzioni e le prescrizioni previste dalle disposizioni governative e regionali, è già in atto nei primi interventi operativi sul territorio.

Le Associazioni che cureranno, per l’anno 2020, oltre 80 sentieri e percorsi per circa 367 km., sono distribuite sull’intero territorio del Parco: i Gruppi Alpini di Ateleta e di Manoppello (S. Maria Arabona), le Pro Loco di Lettomanoppello, Palena, Pennapiedimonte, Pretoro e Serramonacesca, le Associazioni che gestiscono i Cammini della Pace e di San Tommaso, l’AIGAE Abruzzo (Associazione Guide Ambientali Escursionistiche), i Folletti del Morrone di Tocco da Casauria, Ama Trekking di Pescocostanzo, Majella Sporting Team di Lama dei Peligni, PerlaMajella di Lettomanoppello, la Scuola Sci di Fondo di Pescocostanzo, Terra Adriatica di Sulmona, ViviOrta di Bolognano, Itinerari d’Abruzzo di Vasto, l’APS Majella di Pretoro, ed ancora le Associazioni Abruzzo Gravity di Rosciano, Lamabike di S. Eufemia a Maiella, e RideBoccadiValle di Scafa, che dedicheranno attenzione ai percorsi di mountain bike, e l’Associazione Cavalieri Monti Pizzi di Pizzoferrato e l’azienda agropastorale Lo Stazzo di S. Eufemia a Maiella che cureranno tratti dell’ippovia. Decine e decine di volontari uniti per offrire all’escursionista la miglior conoscenza dei luoghi, della cultura tradizionale, dei valori del paesaggio e della biodiversità.

Parallelamente, avendo il Parco già sottoscritto un Protocollo di Collaborazione con il Club Alpino Italiano, si è attivato il Gruppo Abruzzo, che con le sue 10 sezioni locali di Castel di Sangro, Chieti, Fara San Martino, Guardiagrele, Lanciano, Pescara, Popoli, Torre dè Passeri, Sulmona, Vasto, presenti ed operanti nei comprensori Majella, Morrone e massicci minori del Parco, ha avviato l’attività manutentiva su 35 sentieri che si sviluppano per oltre 195 km!

Associazioni e Club Alpino Italiano cureranno circa il 65% di tutta la rete sentieristica presente nel Parco, a dimostrazione di una vera sinergia per la tutela e la valorizzazione dei luoghi dei pastori, dei briganti e dei santi eremiti.

Il Parco è ora in attesa di risposta in merito alla presentazione, lo scorso fine maggio, del Programma di Servizio Civile Universale, che è stato trasmesso al Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il S.C.U. della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con ben 34 sedi di accoglienza nei 17 Comuni aderenti, ed il supporto di 40 partner locali: associazioni, imprese ed Arma dei Carabinieri con i suoi Reparti Biodiversità di Pescara e Castel di Sangro, che sosterranno le attività previste.

Con Legambiente Abruzzo ed il Gruppo Abruzzo del Club Alpino Italiano, inoltre, è stata costituita una rete per meglio organizzare e proporre le attività dei Progetti di Servizio Civile, ideati per offrire un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale ad oltre 70 potenziali giovani volontari, che sono un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del territorio.

Per Luciano Di Martino, Direttore del Parco, “il progetto Volontariato, nelle sue varie formulazioni, sta evidenziando l’attenzione ed il legame con la Montagna Madre di tanti giovani, cittadini, e rappresentanti di Istituzioni pubbliche e private, che mettono a disposizione il loro tempo, le loro capacità e le loro professionalità, per la cura del territorio. A loro un particolare ringraziamento personale e del Parco per quanto stanno facendo e faranno durante la stagione estiva, anche nella particolare situazione post-emergenziale”.

Quest’anno, infine, il Parco era preparato, per il sesto anno consecutivo, ad accogliere volontari provenienti da tutta Italia, ma purtroppo, prosegue il Direttore, non potendo garantire gli standard previsti dalla normativa per l’emergenza epidemiologica, i campi di volontariato estivi, riservati a quanti vogliono dedicare una settimana del loro tempo alle attività del Parco, sono stati sospesi per l’anno in corso, ma nel 2021 torneranno nuove proposte e nuove possibilità rinnovate, per quanti vorranno vivere il Parco, in questa stagione, rendendosi utili e partecipi alle attività dell’Ente”.




Teramo. Prefettura: intensificati i controlli sulla Strada Statale 80 del Gran Sasso d’Italia

Incidentalità stradale e vigilanza preventiva: problematiche sulla S.S. 80
tratta Montorio al Vomano – confine con la provincia di L’Aquila.
Nel corso del C.P.O.S.P. del 16 giugno u.s. sono state esaminate le criticità rilevate

Polizia Stradale – Foto Archivio

sulla viabilità stradale interessante la tratta della S.S. 80 da Montorio al Vomano – confine
con la provincia di L’Aquila, a causa di comportamenti pericolosi alla guida, anche da parte
di motociclisti, che destano allarme sociale.
In ragione di quanto precede e del presumibile intensificarsi della citata
problematica nel periodo estivo, è stata concordata l’intensificazione, in particolare per i
giorni prefestivi e festivi, di mirati servizi da parte delle Forze dell’Ordine.




CSV Abruzzo, “Animazione digitale” prosegue con un focus sugli statuti

 

Quali sono le corrette procedure che le associazioni sono chiamate a seguire per rendere i loro statuti conformi a quanto previsto dalla Riforma del Terzo Settore? Cosa cambia in concreto rispetto alle precedenti normative?

A queste e ad altre domande si proverà a rispondere mercoledì 24 giugno alle ore 18:00 in diretta sulla pagina Facebook del CSV Abruzzo all’interno della nuova pillola formativa intitolata “Gli statuti delle organizzazioni dopo la Riforma”.

A seguito dell’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore (D. lgs. 3 luglio 2017, n.117), tutte le Organizzazioni di Volontariato, le Associazioni di Promozione Sociale e le ONLUS, attualmente iscritte nei rispettivi registri, dovranno conformarsi alla nuova legislazione. Allo stesso modo, anche le associazioni attualmente non iscritte in alcun registro dovranno provvedere agli opportuni adeguamenti statutari, qualora intendessero rientrare con pieno riconoscimento tra gli Enti di Terzo Settore.

Con questa terza puntata del ciclo Pillole formative, il Centro Servizi per il Volontariato Abruzzo intende offrire alle realtà associative del territorio un’informazione quanto più possibile completa sul tema.

A condurre la puntata sarà Gennaro Tupitti, dipendente del CSV Abruzzo, che avrà come ospiti Mauro Morelli e Fabrizio Straccialini, entrambi avvocati e consulenti del CSV in materia di Terzo Settore, insieme a Concetta Trecco, dottore commercialista, esperta in materia di Terzo Settore. Previsto, come sempre, il prezioso contributo di Alba Impicciatore dell’Associazione Sordi Italiani di Teramo, che curerà la traduzione in tempo reale nella Lingua Italiana dei Segni.

Come nelle precedenti puntate, gli interessati avranno la possibilità di intervenire in diretta rivolgendo le proprie domande attraverso la chat dedicata.

L’incontro avrà una durata di circa 45 minuti. Il video dell’evento resterà disponibile dopo la diretta sulla pagina Facebook del CSV Abruzzo.

Le Pillole formative proseguiranno l’8 luglio con un nuovo appuntamento dedicato al tema delle polizze assicurative per il Terzo Settore.

Per informazioni:
email segreteria@csvabruzzo.it;
pagina Facebook CSV Abruzzo.




#EXPLORERS, IN REPLICA LA PUNTATA DI SULMONA CON ANDREA SALUTARI

Venerdì 19 Giugno 2020 – Ore 18

#Explorers girata a Sulmona

In onda ogni venerdì, alle ore 18 su Rai Gulp (canale 42) e in replica il sabato alle ore 14.10

Rai Gulp ripropone la puntata di #Explorers girata a Sulmona, con protagonista il giovane violinista Andrea Salutari. Appuntamento venerdì 19 giugno, alle ore 18, e in replica sabato alle ore 14.10 su Rai Gulp (canale 42 del digitale terrestre) e su RaiPlay.

Andrea Salutari ha 12 anni, vive a Raiano, in provincia dell’Aquila, e ha una grande passione per il violino. Un talento il suo che lo ha portato a essere ammesso alla Junior Orchestra, sezione giovanile dell’Orchestra di Santa Cecilia – settore Young che normalmente accoglie giovani musicisti tra i 14 e i 21 anni. Per questo la sua settimana la trascorre tra Sulmona, dove studia solfeggio e frequenta i suoi amici, e Roma, dove invece si perfeziona nello studio del violino con il suo maestro Riccardo Bonaccini e prova con l’Orchestra. Oltre alla musica le sue passioni sono la fotografia e i droni, che coltiva con amici esperti.

Andrea Salutari guida il pubblico di Rai Gulp alla scoperta di luoghi e attività del Centro Abruzzo. A Sulmona scopriremo i preparativi della Cordesca, iniziativa della Giostra Cavalleresca per i ragazzi: ogni anno, a giugno, borghi e sestieri si sfidano per la conquista dell’ambito Palio. Spazio anche al Museo dell’arte e della tecnologia confettiera e a una speciale gara di orienteering nel centro storico di Sulmona.

In questa puntata ci sono anche le passeggiate in mountain bike per ragazzi intorno al lago di Scanno e l’iniziativa “Adotta una pecora” ad Anversa degli Abruzzi, dove alcuni bambini si prendono cura di pecore e altri animali.

I ragazzi possono interagire attraverso Instagram (@rai_gulp), Facebook (https://www.facebook.com/RaiGulp/) e Twitter (@RaiGulp).