Ortona. “Spiagge libere un prezioso bene comune da gestire rispettando l’ambiente”

WWF Abruzzo

Legambiente e WWF costrette a ricorrere al TAR contro il Comune di Ortona

La fruizione delle spiagge libere, durante l’emergenza Covid19, andrà garantita in modo sicuro e sostenibile, ma senza comprometterne il rilevante pregio naturalistico e ambientale. Non è facile, Legambiente e WWF ne sono consapevoli, ma proprio per questo è opportuno ragionarci attentamente, definendo in ogni realtà le misure da adottate e, soprattutto, le capacità di carico di ciascuna singola spiaggia per prevenire pericolosi affollamenti e soluzioni gestionali sbagliate.

È evidente che la situazione che stiamo vivendo, nel mezzo di una pandemia, ci costringe a raccogliere una sfida delicata nella gestione di un importante bene comune e di una risorsa straordinaria per l’Abruzzo sia dal punto di vista ambientale che sociale, soprattutto nell’attuale contesto di grave crisi economica. Ma è altrettanto evidente che ben diversa è la situazione di una fetta di arenile libera tra due stabilimenti e quella dei pochi tratti di costa naturali che la nostra regione può tuttora vantare. E diverse devono essere le soluzioni.

Proprio per questo non si può più transigere su scelte insensate come quella del Comune di Ortona che per il secondo anno consecutivo continua a muoversi nella direzione sbagliata, contravvenendo anche al protocollo d’intesa in ossequio alle specifiche azioni postulate dal progetto europeo LIFE – CALLIOPE volto alla protezione e al recupero degli habitat marini, dunali e di scogliera, mettendo a rischio, oltre a un’importante area di pregio qual è il Parco comunale delle Dune, anche la nidificazione e riproduzione del Fratino che su quella spiaggia conta la presenza più importante della regione, come attesa il Progetto Salvafratino Abruzzo che nel 2019 ha individuato circa un terzo di tutti i nidi censiti nella regione proprio nell’ortonese.

Questo ha portato Legambiente e WWF a ricorrere al TAR contro il Comune di Ortona per l’avviso pubblico relativo all’affidamento delle concessioni balneari per la stagione estiva 2020. Diverse le criticità riscontrate dalle due associazioni, dalla violazione delle disposizioni della L.R. Abruzzo 141/1997 e del relativo P.D.M.R. del 2015, al vincolo assoluto di inutilizzabilità dei tratti di spiaggia antistanti le foci dei fiumi e le aree di rilevante pregio naturalistico e ambientale.

“Siamo stati costretti a ricorre alla giustizia amministrativa, ma francamente avremmo preferito trovare dei momenti di confronto con l’Amministrazione comunale”, dichiarano Legambiente e WWF. “Abbiamo sempre chiarito che si sarebbero potute tutelare le realtà da tempo esistenti sull’area senza stravolgerla con nuove concessioni. Auspichiamo che il Comune di Ortona voglia confrontarsi e cambiare orientamento perché ha una grandissima responsabilità nella tutela del Fratino su tutta la costa abruzzese. Oltretutto la tutela del patrimonio naturale presente sul territorio comunale potrebbe rappresentare uno strumento per migliorare la propria offerta turistica, purché si sia capaci di guardare avanti senza fossilizzarsi su modelli ereditati dal passato”.




Ciclabilità: tutto quello che non vi dicono. In pillole video su Facebook e Youtube

FIAB
FIAB

La FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – presenta le “Pillole di Ciclabilità”, utile strumento, in tempi di pandemia, per riorganizzare le nostre città.

Tra gli esperti anche l’abruzzese Raffaele Di Marcello, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Teramo.

Cosa vi raccontano sempre sulla ciclabilità? Questo non si può fare, questo non esiste. Tutte Fake News, insomma. Invece molto “si può fare” e a testimoniarlo ci sono molte esperienze italiane ed estere. E FIAB, che da decenni è centro di competenza, vi spiega bene come si fa. A migliorare le nostre città, ad incentivare e tutelare pedonalità e ciclabilità, a moderare il traffico e rendere le nostre strade più sicure per tutti.

Per spiegarlo in modo semplice ed immediato, da domenica 3 maggio i tecnici della FIAB illustrano, brevemente, i vari aspetti della mobilità ciclistica, in piccole  “Pillole di ciclabilità”, pubblicate bi-settimanalmente, il mattino dei mercoledì e dei sabato, sui canali Youtube e Facebook della Federazione.

Si tratta di una proposta nuova, realizzata grazie al supporto dei nostri “esperti”, che hanno dato un’impronta divulgativa a questo “pillole formative” e che, speriamo, vedranno anche molti sindaci e amministratori locali. Le pillole sono registrate, con collegamenti online, da Stefano Gerosa, che ha messo a punto il progetto coordinato da Enrico Chiarini, responsabile del “Centro Studi Fiab”.

L’iniziativa si avvale della collaborazione di tutti coloro che, in quanto esperti di alcuni argomenti connessi alla ciclabilità, hanno inteso mettere a disposizione  le loro competenze, in modo semplice e sintetico (le pillole durano dai 7 ai 12 minuti). I relatori del Centro Studi che finora hanno aderito sono cinque: Enrico ChiariniValerio MontieriMarco Passigato, Edoardo Galatola e l’abruzzese Raffaele Di Marcello, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Teramo, esperto di mobilità ciclistica e turismo in bicicletta.
L’appuntamento durerà alcuni mesi, con due appuntamenti alla settimana, dove si affronteranno almeno 20 temi diversi.

Un momento importante in questo periodo, dove la bicicletta si sta sempre più affermando come soluzione ai tanti problemi di mobilità, accentuati dalla pandemia, che affliggono le nostre città.

Appuntamento, quindi, con le “Pillole di Ciclabilità” della FIAB.




Abruzzo. Coldiretti: tanti fiori per la festa della mamma

COLDIRETTI, ANCHE IN ABRUZZO FIORI ANTICRISI PER FESTA DELLA MAMMA
Una boccata di ossigeno dopo crack per lockdown da coronavirus

Festa della mamma

Sono tanti gli abruzzesi che quest’anno, in piena pandemia, sceglieranno di regalare un fiore o una pianta per la festa della mamma preferendo un dono “verde” a bigiotteria e capi di abbigliamento in occasione della tradizionale ricorrenza. Lo dice Coldiretti Abruzzo che, in linea con le altre regioni italiane, ha promosso questa mattina una singolare iniziativa nei mercati di Campagna Amica di Chieti (Via Arniense), Pescara (Via Paolucci) e Teramo (Via Roma, angolo via Po) con il regalo a tutte le mamme di un fiore o di una piantina grassa e l’opportunità di una offerta libera per sostenere “la spesa sospesa” a favore delle famiglie più bisognose. E le donne che si sono recate nel mercato hanno molto apprezzato l’iniziativa. “Un modo per ricordare in questo momento l’importanza della mamma che è spesso la prima a fare la spesa e a provvedere alla scelta dell’alimentazione familiare – spiega Antonella Di Tonno, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Abruzzo – rinnoviamo il nostro invito a venire nei mercati di Campagna amica in cui da settimane è attivo anche il servizio a domicilio per chi preferisce restare a casa e auguriamo a tutte le mamme una festa serena allietata da un fiore o da una piantina coltivata amorevolmente nei vivai abruzzesi”.

 

Dopo un lungo periodo di lockdown – sottolinea la Coldiretti – la Festa della mamma è il primo appuntamento per esprimere i propri sentimenti con un gesto tradizionale particolarmente apprezzato dagli italiani come dimostrano i risultati del sondaggio. Tra i regali floreali che sono tra i più svariati tipi – spiega la Coldiretti – prevalgono rose, bouquet vari e lilium, e tra le piante begonie, gerani e azalee.

 

“Una boccata di ossigeno per uno tra i settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus, soprattutto in Abruzzo, e dalle limitazioni poste al commercio per effetto della chiusura forzata con l’Italia – dice Silvano Di Primio presidente Coldiretti Abruzzo – il settore rischia di perdere i propri primati nel mondo dopo il record per le esportazioni florovivaistiche nel 2019. Il danno stimato dalla Coldiretti nel 2020 per il settore florovivaistico è, a livello nazionale, pari a 1,5 miliardi di euro. Il settore florovivaistico – aggiunge Di Primio – ha bisogno di misure urgenti per dare liquidità alle aziende senza la quale non potranno essere avviati nuovi cicli colturali per la ripresa delle attività commerciali normali che si stima, visto il decorso dell’emergenza sanitaria e la stagionalità del settore, non avverrà prima di settembre. Le aziende sono inoltre molto preoccupate per tutte le scadenze normative, fiscali e non, per la gestione dei dipendenti e l’eventuale accesso agli ammortizzatori sociali, elementi che rischiano di dare ulteriori problemi. Bisogna ora far ripartire il settore, l’export e promuovere l’acquisto di piante e fiori italiani, anche rilanciando e prorogando una misura importante come il Bonus verde”.

 




CORONAVIRUS: GLI ANIMALI DELLO ZOO HANNO FAME, GLI AGRICOLTORI CHIETINI CORRONO IN AIUTO

BALLE DI FIENO PER SALVARE GIRAFFE, RINOCERONTI E CAVALLI

Logo Coldiretti

A causa dell’emergenza coronavirus è allarme fame per gli animali dello zoo d’Abruzzo (Rocca San Giovanni) rimasti senza sostentamento per la mancanza di visitatori dettata dalla chiusura necessaria per evitare assembramenti come da disposizioni nazionali. Lo rende noto Coldiretti Chieti che ha risposto all’Sos lanciato dallo zoo e si è mobilitata con i suoi agricoltori che domani con i propri trattori consegneranno alla famiglia di Mario Bellucci, storico titolare dell’attività, decine di balle di fieno per cibare giraffe, cavalli, bisonti, rinoceronti e tutti gli erbivori presenti nella struttura. “L’emergenza coronavirus sta creando forti difficoltà agli zoo, come a tante strutture simili, a causa dell’impossibilità di lavorare, con la perdita di ogni tipo di introiti ma con la necessità di continuare a sostenere gran parte delle ordinarie spese di gestione, comprese quelle per sfamare gli animali – dice Pier Carmine Tilli, presidente di Coldiretti Chieti – abbiamo accolto l’appello della struttura di Rocca San Giovanni per dare il nostro contributo e, nel nostro piccolo, dare un segnale di solidarietà importante. In questo modo – conclude Tilli – vogliamo aiutare indirettamente anche chi, grazie a questi animali, vive e lavora facendo passare momenti di serenità a visitatori grandi e piccini che poi, spesso, si fermano anche nelle nostre strutture agrituristiche”. Queste le aziende che offriranno fieno per “adottare” simbolicamente gli animali affamati: Azienda Tilli (Casoli), Azienda agricola Suriani Enzo (Atessa), Azienda agricola Stampone Carmela (Atessa), Azienda agricola Ianni Maria (Atessa), Azienda agricola Di Lisio Camillo (Atessa), Azienda agricola Di Sebastiano Natale Carmine (Casoli), Azienda agricola Garzarella Rossella (Casoli), azienda agricola Marcello Antonio (Casoli), azienda agricola Carlino Antonio (Casoli) e Azienda agricola Rossi Carmine (Pizzoferrato).

 

La consegna delle balle di fieno è prevista domani mattina alle ore 10.00 all’ingresso dello Zoo D’Abruzzo situato in Contrada Scalzino a Rocca San Giovanni (Ch).




Ada Manes Foundation for Children Onlus a sostegno delle USCA delle ASL di Pescara e Chieti

In attesa delle missioni in Sudan e Tanzania la Fondazione si dedica al territorio abruzzese
anche grazie alle donazioni di amici e sostenitori

Donazioni di presidi sanitari utilizzati per chi sta assistendo i più fragili, “casa per casa”

Pescara, 6 maggio – Ada Manes Foundation for Children Onlus, la fondazione presieduta dal Chirurgo Pediatra Grazia Andriani, con sede a Pescara, in questo periodo di emergenza sanitaria, si dedica a sostenere il territorio abruzzese con una donazione alle USCA (Unità Sanitaria di Continuità Assistenziale) delle ASL di Pescara e di Lanciano-Vasto-Chieti e all’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia intensivaneonatale di Chieti “per contribuire in modo concreto ad affrontare l’emergenza da coronavirus che ha colpito tutto il mondo”.

“Prima dell’epidemia del Covid 19 – ha spiegato la Dott.ssa Andriani – avevamo messo a punto le nostre missioni in Sudan e Tanzania e per queste avevamo chiesto e ottenuto solidarietà dagli amici e sostenitori della Fondazione. Ora per la Ada Manes Foundation for Children Onlus è il momento di ricambiare tanta generosità e dare un sostegno concreto alla lotta contro il terribile Covid 19 della nostra terra”.

La fondazione ha fornito presidi sanitari e “il materiale – si legge in una nota diffusa dalla Fondazione – sarà utile ai team di professionisti in prima linea, per contenere l’emergenza e lavorare sempre meglio”.

Alla Asl di Pescara sono stati offerti 6 tablet, 8 termometri al laser, 50 saturimetri, 1000 guanti in nitrile per un totale di 5000 euro e saranno utilizzati da chi ora assiste casa per casa i più fragili, gesto “che – ha spiegato la Dott.ssa Andriani – sarebbe piaciuto alla nostra benefattrice Ada Manes. Noi rimaniamo in attesa di poter riprendere al più presto le nostre missioni nei Paesi a Risorse Limitate dove ora la situazione è molto difficile, al fianco dei nostri piccoli pazienti”. L’incontro, avvenuto la scorsa settimana, si è tenuto alla presenza del Direttore Amministrativo Dr Paolo Zappalà, del Direttore Generale f.f. Dr Antonio Caponetti e del Coordinatore del Dipartimento di Prevenzione per l’attività Covid, Dr Ildo Polidoro.

Alla Asl di Chieti sono stati donati 30 pulsossimetri – destinati alle USCA – e 5 termometri laser “no contact”, per un valore di 2000 euro, destinati all’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia intensivaneonatale di Chieti diretta dal Prof. Diego Gazzolo. La donazione è avvenuta ieri, 4 maggio, alla presenza del Prof. Gazzolo e del Dr Ezio Casale, vicepresidente di Ada Manes e presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Chieti.

“La nostra fondazione – ha detto la Dott.ssa Andriani – si occupa soprattutto di portare la Chirurgia Pediatrica nei paesi più poveri del mondo ma non poteva trascurare nella terra d’origine una cosi importante emergenza sanitaria. Per chi volesse sostenere la fondazione dedicandoci il 5 per mille il Codice Fiscale é 02112080680”.

 

ADA MANES FOUNDATION for CHILDREN ONLUS- Sito web www.amfconlus.org; per le donazioni codice Iban IT85G0200815404000103574683 // donazioni col 5 per mille, partita Iva e codice fiscale 02112080680. Facebook: Ada Manes Foundation for Children Onlus // Sede Legale: Piazza Garibaldi, 35 – 65127 Pescara (Telefono: +39 3358127220); www.amfconlus.org o scrivere a info@amfconlus.org

La “Ada Manes Foundation for Children Onlus” nasce a Pescara nel gennaio 2015, grazie all’entusiasmo della dottoressa Mariagrazia Andriani che ha ricevuto, per mezzo di un istituto bancario, i fondi della benefattrice a cui è intitolata la fondazione. Si pone l’obiettivo di facilitare le terapie chirurgiche rivolte ai bambini di ogni luogo e provenienza sociale, sostenendo progetti di cooperazione internazionale con missioni nei Paesi in via di sviluppo, anche in accordo con altre Onlus. La mission principale della fondazione è la formazione in Chirurgia Pediatrica del personale medico e paramedico nei Paesi più poveri del mondo per valorizzare e rendere autonome le risorse “in loco”.  Sostiene inoltre il miglioramento delle strutture mediche, sia a Pescara che sul territorio nazionale, promuovendo la formazione di specialisti del settore con borse di studio per progetti di ricerca.




CORONAVIRUS: COLDIRETTI, VINO D’ABRUZZO AL COLLASSO

LA MAPPA DEL CRACK, CONTRAZIONI SUPERIORI AL 75%, LE CANTINE CHIEDONO LIQUIDITA’ E MENO BUROCRAZIA

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Una contrazione degli ordini superiore al 75 %, una perdita economica per l’anno 2020 di circa 300mila euro ad azienda di cui oltre 100mila relativi al periodo compreso tra febbraio ad aprile e giacenze in cantina anche superiori ai  100 ettolitri. E’ la fotografia che emerge dall’indagine effettuata da Coldiretti Abruzzo sullo stato delle cantine abruzzesi colpite dal coronavirus, con conseguenze sul mercato interno a causa della chiusura del canale horeca e sul mercato esterno con perdite concentrate soprattutto verso USA, Europa (Germania in particolare, ma anche Svizzera e Belgio), Cina,  Canada, Brasile e Russia. Un settore profondamente colpito su cui pesa fortemente il prolungamento del lockdown al primo giugno per la ristorazione.

“Purtroppo la situazione in Abruzzo è in linea con quella nazionale – dice Coldiretti Abruzzo –  In Italia quasi 4 cantine italiane su 10 (39%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ registrano un deciso calo del fatturato con l’allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino italiano. A pesare – precisa la Coldiretti – è la chiusura della ristorazione avvenuta in Italia e all’estero con un forte calo delle esportazioni, aggravato anche dalle difficoltà logistiche e della disinformazione. Le spedizioni nazionali di vino fuori dal confine hanno raggiunto nel 2019 – ricorda la Coldiretti – i 6,4 miliardi di euro, il massimo di sempre, pari al 58% del fatturato totale. In Abruzzo, il trend era fortemente in salita da diversi anni, facendo diventare il vino uno dei prodotti maggiormente rappresentativi della nostra economia. Le aziende sono in difficoltà, lo abbiamo già detto e lo ribadiamo. La mancanza di liquidità e di fatturato, il reperimento di manodopera e la difficoltà nella programmazione e nella gestione aziendale, insieme ai complessi rapporti con le banche e i problemi legati alla logistica, sono le criticità più sentite in questo momento. Dall’indagine, effettuata sulle principali cantine socie, emerge la forte preoccupazione dell’intero settore – aggiunge Coldiretti Abruzzo – le esigenze maggiormente segnalate riguardano contributi a fondo perduto anche volti al miglioramento della qualità, la posticipazione delle scadenze dei bandi in corso, snellimento della burocrazia, aiuti su finanziamenti con tassi tendenti allo zero, sostegno ai meccanismi di vendita anche strutturati per relazionarsi con la GDO, agevolazioni sull’acquisto dei beni primari in azienda (è stato segnalato l’acquisto di fitofarmaci come una delle voci principali di costo nelle aziende), aiuti per aumentare le capienze di cantina in vista della prossima vendemmia”.

Per Coldiretti, che a livello nazionale è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti, è necessario sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino ma anche trovare risorse aggiuntive comunitarie e nazionali per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia.

La Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti con il quale, attraverso la distillazione volontaria, si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari. La misura avrebbe inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite che sono praticamente triplicate secondo Iri, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive. Il piano della Coldiretti prevede anche la vendemmia verde su almeno 30.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta e scongiurare di conseguenza il rischio di una depressione dei prezzi che nessuno si augura, considerate le conseguenze della pandemia sui consumi internazionali.




Teodoro Ivano Calabrese:   Presidente  dell’Articolazione Territoriale di Fondimpresa “OBR Abruzzo”

 

Presidente Calabrese

 

Cambio ai Vertici dell’Articolazione Abruzzese di Fondimpresa -Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil: Teodoro Ivano Calabrese è stato infatti nominato Presidente di OBR ABRUZZO Articolazione Territoriale di Fondimpresa, nel corso dell’Assemblea dei Soci tenutasi in data odierna.

 

Alla riunione -svolta rigorosamente in web conference in ottemperanza alle Disposizioni Governative correlate all’emergenza Covid 19- erano presenti le rappresentanze del Sistema regionale di Confindustria, CGIL, CISl e UIL.

 

Teodoro Ivano Calabrese, 62 anni, coniugato e padre di due figlie, pescarese e residente a Chieti. Dirigente in Confindustria Chieti Pescara.

Laureato in Giurisprudenza e specializzato in diritto del lavoro e sindacale, dopo alcune esperienze di azienda ed in particolare nel Gruppo Toto, da trent’anni opera in Confindustria: già funzionario e vicedirettore per molti anni della sede di Chieti, dopo la fusione del 2014 in Confindustria Chieti Pescara è Dirigente Responsabile dell’area Credito e Finanza e si occupa inoltre di progetti complessi, innovazione, reti d’imprese e rapporti con gli enti territoriali.

Esperto di problematiche di vasti settori dell’economia, dall’edilizia all’energia, dai trasporti alla formazione, al turismo, al credito. E’ stato componente di numerosi organismi di gestione di servizi alle imprese, sia pubblici che privati, con esperienza di relazioni industriali e con il mondo accademico e politico-amministrativo a più livelli.

 

All’atto della Sua nomina, il neo Presidente Calabrese, ha tracciato le linee portanti sulle quali imposterà il suo mandato all’OBR Abruzzo, che punteranno innanzitutto ad una continuità di gestione, proseguendo sulla traccia del lavoro dei presidenti che lo hanno preceduto e che hanno dato ottimi risultati, che andranno consolidati.

 

Tra i punti salienti, ha dichiarato il Presidente “Occorrerà sviluppare un grande lavoro congiunto, anche con le Organizzazioni Sindacali, per adattare le regole della gestione degli strumenti di formazione alla gravissima situazione che imprese e lavoratori vivono in questo periodo di emergenza e dovranno affrontare per molto tempo ancora. La formazione e l’aggiornamento, già prima fondamentali elementi di crescita individuale e delle imprese, saranno sempre più elemento imprescindibile per adattarsi ai cambiamenti epocali che viviamo, e che dovranno permettere alle nostre imprese di mantenersi vive, di accrescere le proprie opportunità e di far ripartire la nostra economia colpita da una crisi che non ha precedenti. Fondimpresa dovrà essere capace di accompagnare e sostenere i percorsi formativi anche con strumenti non tradizionali e con programmi che integrino le necessità di imprese e lavoratori adattandoli ai mutati scenari.

 

Dunque l’obiettivo sfidante, ancor più in questo periodo storico, è il rafforzamento dell’Articolazione abruzzese di Fondimpresa in termini di numero di imprese aderenti al Fondo, lavoratori coinvolti e piani formativi presentati, attraverso una sempre maggiore vicinanza e prossimità del Fondo alle Aziende ed ai Lavoratori”.

 

5 Maggio 2020




FASE 2: COLDIRETTI ABRUZZO PROPONE LA SCUOLA IN FATTORIA LA CAMPAGNA PER LA FORMAZIONE E L’ACCOGLIENZA DI PICCOLI GRUPPI DI STUDENTI

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La campagna può salvare il lavoro di mamme e papà accogliendo i bambini in sicurezza con attività educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta. E’ quanto propone Coldiretti Abruzzo che, in occasione dell’inizio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus con il ritorno di migliaia di abruzzesi al lavoro con i figli a casa per la chiusura della scuole, evidenzia l’importanza delle fattorie didattiche per fare accoglienza e formazione alle nuove generazioni puntando sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile.

 

Si tratta di una pedagogia attiva dell’”imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette (seminare, raccogliere, trasformare, manipolare) a contatto con la natura attraverso l’incontro con animali e piante nelle stalle, negli orti e in cucina. L’obiettivo – precisa la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con il cibo che si porta in tavola ogni giorno. Una possibilità che, secondo Coldiretti Abruzzo, andrebbe potenziata in regione con lo snellimento delle procedure burocratiche che attualmente ostacolano la certificazione da parte di molte aziende agricole e agrituristiche che, di fatto, sono pronte e strutturate ad iniziare l’attività.

 

“In questo momento storico è importante che la Regione faciliti l’attività di fattoria didattica, attualmente imbrigliata in una serie di macchinose procedure burocratiche – dice Coldiretti – ci sono decine di aziende agricole pronte ad accogliere piccoli gruppi tenendo conto delle norme di sicurezza, distanza e igiene previste per la Fase 2 dopo la chiusura forzata delle scuole. Imparare in fattoria vuol dire toccare con mano quello che sono le varie realtà produttive e quindi l’origine dei prodotti alimentari. Così, se si visiterà un’apicoltura, non si guarderà l’alveare dal di fuori ma, con le adeguate protezioni, si potrà – evidenzia la Coldiretti – aprire e dare un’occhiata da vicino alla frenetica vita delle api che non si sono fermate con il lockdown partecipando magari alle varie fasi di estrazioni del miele dal favo. Oppure, con l’aiuto dell’agricoltore, si potrà coltivare un piccolo orto e vedere lo sviluppo di ortaggi e verdure tipiche della nostra alimentazione, scoprendo magari che le patate sono dei tuberi e che crescono sottoterra. I più volenterosi potranno dare una mano nella pulizia della stalla o nell’accudire animali di piccola taglia come galline o conigli. E non mancano neppure – specifica la Coldiretti – i servizi di agrinido con alcune decine di realtà da nord a sud della Penisola.

 

Un patrimonio di esperienze e potenzialità da non sprecare in un momento cruciale in cui il Paese ha necessità – sostiene la Coldiretti – di forme alternative di sostegno alle famiglie e anche i più piccoli hanno bisogno di stare all’aria aperta ed in libertà dopo mesi di reclusione tra le mura domestiche. In fattoria– spiega la Coldiretti –c’è anche chi organizza dei veri e propri centri estivi dalla mattina alla sera anche per aiutare i genitori che durante il giorno lavorano e non hanno la possibilità di affidare i figli a nonni o parenti.

 

“In un periodo di svolta come quello che stiamo vivendo si afferma sempre più il ruolo strategico dell’agricoltura per l’economia e la società – conclude Coldiretti Abruzzo – ma è necessario facilitare le aziende agricole, deputate naturalmente all’espletamento di questa attività, attraverso uno snellimento burocratico delle procedure anche in relazione ai corsi di formazione. Le fattorie didattiche iscritte all’albo regionale sono troppo poche, questo dipende dalle difficoltà pratiche che trovano le aziende per procedere all’iscrizione e alla mancanza di informazione adeguata. In questo momento di emergenza dovremmo sfruttare certe potenzialità e facilitare l’attuazione del loro valore intrinseco, che è un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.

 




Pescara. Brigata Maiella: In onda domani su Rai3 l’intervista di Gad Lerner a Gilberto Malvestuto

 

 

Arrivato lo scorso 26 febbraio a Sulmona con la sua équipe, Gad Lerner ha incontrato Gilberto Malvestito, ultimo ufficiale in vita del Gruppo patrioti della Maiella. I due si sono a lungo intrattenuti in un’intervista che è stata selezionata per essere trasmessa nel programma “la Scelta – i partigiani raccontano”, uno speciale dedicato alla Memoria dei Partigiani italiani, curato, in occasione del 75° Anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, dal noto giornalista e conduttore televisivo.

Gilberto Malvestuto, lucidissimo 99enne, ha ripercorso il ruolo avuto nella Brigata Maiella dall’adesione a Sulmona, fino all’ottenimento della Medaglia d’Oro alla Bandiera, conferita proprio nella sua città natale, il 14 novembre 1963 dall’allora Ministro alla Difesa Giulio Andreotti.

La Fondazione Brigata Maiella racconta in anteprima alcuni passaggi estratti dall’intervista che andrà in onda integralmente il 6 maggio 2020 dalle ore 20.30 su Rai Tre.

 

Malvestuto: Mi chiamo Gilberto Malvestuto, sono nato a Sulmona il 17 aprile 1921. Era di domenica e nevicava, stando al racconto di mia madre. Frequentai le magistrali a Sulmona e lì ebbi il piacere di conoscere la mia futura moglie, Leda Comitis. Nella Brigata Maiella comandavo la sezione mitraglieri: una sezione importante, che fu determinante per la nostra avanzata”.

 

Lerner: Aveva un nome di battaglia?

Malvestuto: (Si schernisce) Erano l’ambizione di qualcuno, che aveva bisogno di farsi vedere. Noi rifuggivamo certi metodi.

 

Lerner: Chi era il fondatore e comandante della Brigata Maiella?

Malvestuto: A Torricella Peligna nacque Ettore Troilo nel 1898, fu lui a fondare il primo nucleo della Brigata Maiella, mentre a Montenerodomo c’era un altro Troilo, un omonimo, ma non parente. Ettore era il politico, mentre il militare era Domenico. Era un eroe, un uomo valorosissimo. Quando unirono le forze e passarono a Sulmona li conoscemmo e in seguito confluimmo in massa alla Brigata.

 

Lerner: l’VIII Armata britannica vi hanno aggregato, vi hanno riconosciuti come facenti parte del loro esercito. È un fatto eccezionale! (Lerner ha insistito molto sull’eccezionalità del riconoscimento ottenuto dagli Alleati). Prima ed unica eccezione, ripetuta successivamente solo per la XXVIII Brigata Garibaldi guidata da Arrigo Boldrini.

Malvestuto: Eravamo dei valorosi. Anche il Luogotenente ci chiese di unirci all’esercito e ci propose il passaggio in blocco, promettendoci di riconoscere tutti i nostri gradi, ma noi eravamo repubblicani.

 

Lerner: Nel giugno del 1944 sareste state liberi? Perché avete voluto continuare la guerra per andare verso Nord? È l’altra eccezione, il caso raro, che rende il carattere costitutivo della formazione abruzzese.

 

Malvestuto: Sì è vero, da noi la guerra era finita, ma l’ufficiale della Maiella Claudio Di Girolamo invitò tutti gli ufficiali della Valle Peligna a partire per recarsi a Recanati dove avrebbero potuto proseguire la lotta contro i nazi-fascisti, contro il nemico. E difatti noi ci unimmo ai “vecchi” della Maiella, formando con loro un Gruppo molto saldo. Eravamo una nazione in guerra contro i tedeschi. La nostra ambizione era di andare in soccorso dei  “Fratelli del Nord”. Ettore Troilo ci aveva lanciato questa ambizione: proseguire dalla nostra montagna per aiutare i fratelli del Nord e infatti in seguito diventerà prefetto di Milano.

 

Lerner: Che rapporto avevate con polacchi ed inglesi?

Malvestuto: Ottimo. Quando ci furono i funerali di Anders, a Salerno, fummo invitati a partecipare ufficialmente come rappresentanti della Brigata Maiella. Lungo la fascia adriatica fummo sempre insieme, abbiamo combattuto fianco a fianco nel V Corpo Britannico e nel II Corpo Polacco nell’ambito dell’VIII Armata.

 

Lerner: Mi parli degli scontri che ha vissuto.

Malvestuto: alle porte di Bologna, negli scontri nella zona del Senio, avemmo una feroce battaglia a Brisighella. Noi la liberammo, sì voglio dire liberare (non occupare) perché occupare significa prendere qualcosa che non è tuo. Invece noi la liberammo perché volevamo restituirgli l’indipendenza. Lì combattei in prima linea coi mitraglieri. Poi si avanzò di nuovo il 19 dicembre a Monte Mauro, dove morì Mario Tradardi, un giudice del Tribunale dell’Aquila che si era arruolato sotto mentite spoglie.

 

Lerner: Mi lascia il suo ricorso del 21 aprile 1945, quando siete arrivati a Bologna con i ragazzi del II Corpo polacco di Anders?.
Malvestuto:
Ne ho un ricordo entusiasmante, perché appena avvicinatici a Bologna, appena messo piede su Via Nazionale la folla si accalcò e ci abbracciò letteralmente. Lì ero stato allievo carrista solo due anni prima. Quell’alba del 21 aprile, tra la folla, una ragazza mi venne incontro e cingendomi mi disse: “Grazie Tenete!”. Chiaramente io pensavo sempre alla mia ragazza, poi diventata mia moglie.




Inps: tentativo di truffa tramite phishing

INPS

L’Inps avvisa gli utenti che è in corso un tentativo di truffa tramite email di phishing finalizzata a sottrarre fraudolentemente il numero della carta di credito, con la falsa motivazione che servirebbe  a ottenere un rimborso o il pagamento del Bonus 600 euro.
Si invitano tutti gli utenti a ignorare email che propongono di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus 600 euro o qualsiasi forma di rimborso da parte dell’Inps.
Si ricorda che le informazioni sulle prestazioni Inps sono consultabili esclusivamente accedendo direttamente dal portale www.inps.it. e che l’INPS, per motivi di sicurezza, non invia in nessun caso mail contenenti link cliccabili.