FIRA o REGIONE? PERCHE’ I FONDI “RESTART” SONO FERMI?

Nel corso della conferenza stampa odierna, tenutasi all’Aquila nella sede di Apindustria, le associazioni datoriali e i Confidi di riferimento (a cui fanno riferimento oltre il 65% delle PMI per l’accesso ai finanziamenti), sono nuovamente tornati a lanciare un grido di allarme per la situazione del credito in Abruzzo ed in particolare nelle aree colpite dagli eventi sismici.

L’incontro con gli organi d’informazione fa seguito al precedente, tenutosi ad ottobre 2019, nel quale già si lamentava l’inerzia amministrativa di FIRA e della Regione Abruzzo per la gestione del fondo.

Dopo 5 mesi nulla è cambiato, nonostante diverse prese di posizione istituzionali, e i fondi RESTART destinati ai Confidi operanti nel cratere restano ancora una volta al palo.

A pagarne le conseguenze però sono esclusivamente le imprese, alle prese con una situazione a dir poco drammatica sul fronte del credito come si evince nelle ultime statistiche locali che riportano migliaia di chiusure di partite IVA.

Ricordiamo che 8 dei 10 milioni di euro stanziati per i fondi RESTART, che svilupperebbe un monte di garanzia di circa 120 milioni dando ossigeno ad almeno 3.000 imprese del territorio, sono disponibili nelle casse della Regione Abruzzo già da 1 anno, come si evidenzia nella scheda di monitoraggio reperibile sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la stessa scheda dove spicca l’utilizzo degli stessi che è pari a zero!

A questo punto pretendiamo risposte, anche attraverso un incontro a breve che inutilmente cerchiamo da mesi con il Presidente di FIRA Alessandro Felizzi fin ora negatosi a qualsiasi richiesta.

 

L’Aquila, 14 febbraio 2020

 

 

CASARTIGIANI – CLAAI – CNA – CONFAPI – CONFARTIGIANATO

CONFCOMMERCIO – CONFESECENTI

Associazioni Regionali Abruzzo e Confidi aderenti

 




Spoltore (PE). Carlo Verdone, Rocco Papaleo e Max Tortora, presentano l’anteprima “Si vive una volta sola”

Carlo Verdone, Rocco Papaleo e Max Tortora

saranno a Spoltore (Pe) per presentare in anteprima

SI VIVE UNA VOLTA SOLA

un film di Carlo Verdone

 

Sabato 15 febbraio

alle 16.00 al Multiplex Arca

Via Federico Fellini 2, Spoltore (Pe)

 

Dal 26 febbraio al cinema

 

Sabato 15 febbraio, Carlo Verdone, Rocco Papaleo e Max Tortora saranno a Spoltore (Pe) per presentare al pubblico, in anteprima, Si vive una volta sola, il nuovo film di Carlo Verdone, in uscita nelle sale italiane mercoledì 26 febbraio. L’appuntamento è alle ore 16.00 al Multiplex Arca in Via Federico Fellini 2.

La proiezione sarà preceduta dal saluto in sala dei protagonisti.

Carlo Verdone ritorna in Abruzzo per presentare in anteprima il nuovo film da lui diretto e interpretato, con una storia carica di risate e riflessioni, una irresistibile, beffarda radiografia dei nostri tempi del regista romano che ancora una volta ci regala uno spaccato del presente attraverso il suo sguardo acuto, dissacrante e sempre originale.

Tre uomini e una donna (Carlo Verdone, Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Max Tortora). Un quartetto di medici tanto abili in sala operatoria, visto che persino il Papa si affida alle loro cure, quanto inaffidabili, fragili e maldestri nella vita privata.

Si Vive Una Volta Sola, è il ventisettesimo film diretto da Carlo Verdone, che ne è anche sceneggiatore insieme a Giovanni Veronesi e Pasquale Plastino.

Il film è prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentis ed è distribuito da Filmauro e Vision Distribution.

 

Le prevendite per i biglietti sono già attive alla cassa del cinema.




Giulianova. “Abruzzo Grand Tour”, nuova pubblicazione di Enrico Di Carlo e Sandro Galantini.

L’8 febbraio al Kursaal presentazione del libro Abruzzo Grand Tour di
Enrico Di Carlo e Sandro Galantini

Abruzzo Grand Tour

Sabato 8 febbraio, a partire dalle ore 17.30 al Kursaal di Giulianova Lido,
si avrà la presentazione del volume Abruzzo Grand Tour curato da Enrico Di
Carlo e Sandro Galantini (De Siena Editore), con il patrocinio del Comune
di Giulianova.

Dopo la proiezione del video “Twofold Nature Abruzzo sublime and beatiful”
di Alessandro Petrini ed i saluti istituzionali, coordinati dal
giornalista RAI Antimo Amore interverranno con i curatori e con l’editore
Paolo de Siena anche il critico letterario Simone Gambacorta, che ha
firmato la prefazione al volume, nonché i fotografi Luca Del Monaco,
Giancarlo Malandra e Alessandro Antonelli.

Con copertina rigida e stampa su carta Gardamatt Art gr. 170, Abruzzo Grand
Tour è un raffinato volume di grande formato con oltre 150 pagine che
sollecita un confronto sul filo del tempo tra chi – straniero o italiano,
scrittore, erudito o giornalista – ha attraversato l’Abruzzo visitandone i
centri maggiori come quelli minori con la predisposizione d’animo più
adatta per conoscere luoghi, persone e monumenti. Da quei viaggi, compresi
tra l’inoltrato ‘700 sino ai giorni nostri, sono derivati impressioni,
descrizioni ma anche reportage e passi che Galantini e Di Carlo, sulla
base di una meditata selezione, hanno voluto proporre all’attenzione dei
lettori insieme con un ricco e coinvolgente corredo fotografico che
“fissa” luoghi, paesaggi e monumenti dell’Abruzzo contemporaneo.

“Come fossero due registi alle prese con l’allestimento di un documentario
– scrive nella prefazione Simone Gambacorta – Di Carlo e Galantini
“montano” nelle pagine gli “sguardi” di scrittori o visitatori che in
Abruzzo nacquero o che l’Abruzzo vollero conoscere, e che per iscritto
lasciarono testimonianze (talvolta copiose) dettate secondo il proprio
stile e secondo la propria sensibilità: da esse i curatori hanno attinto i
brani che scandiscono il viaggio multanime e parcellizzato della loro
narrazione”.

La presentazione è organizzata in collaborazione con la sezione di
Giulianova dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

In allegato copertina e foto del volume “Abruzzo Grand Tour”.




Teramo. UNITE: il Presidente Mattarella e il Ministro Manfredi all’apertura ufficiale dell’anno Accademico

L’UNIVERSITÀ DI TERAMO CELEBRA L’APERTURA UFFICIALE DELL’ANNO ACCADEMICO ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

INTERVERRÀ ANCHE IL MINISTRO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella

Teramo, 6 febbraio 2020 ­ Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella presenzierà l’apertura ufficiale dell’Anno Accademico 2019/2020 dell’Università degli Studi di Teramo, che si terrà lunedì 10 febbraio prossimo. Per l’occasione interverrà anche il neoministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi. L’inaugurazione dell’Anno Accademico si terrà alle ore 10.30 nell’Aula Magna Benedetto Croce.

La cerimonia inizierà con i saluti del Ministro e la relazione del rettore Dino Mastrocola. Seguiranno gli interventi della Presidente del Comitato Unico di Garanzia di Ateneo per le Pari Opportunità, della Presidente del Consiglio degli Studenti, della vincitrice dell’Unite PhD Award Giulio Regeni e di un laureato dell’Ateneo.

Al termine il rettore emerito Luciano D’Amico terrà la prolusione dal titolo Finalità e vincoli nell’economia d’azienda.

L’apertura ufficiale dell’Anno Accademico 2019/2020 è la nona nella storia dell’Università di Teramo, istituita il primo novembre 1993 con il DPR 28 ottobre 1991 che stabilì il suo distacco dall’Università “G. d’Annunzio” di Chieti.

La prima inaugurazione, alla quale partecipò l’allora presidente della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, si tenne il 18 marzo del 1995 nell’aula consiliare del Comune di Teramo. Alla seconda, il 9 marzo 1996 nell’Aula Magna di viale Crucioli, intervenne il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Piero Alberto Capotosti. L’inaugurazione del 19 marzo 1999, nell’Aula Magna della nuova sede di Coste Sant’Agostino, fu caratterizzata dal messaggio ai giovani del presidente di turno del Parlamento Europeo Josè Maria Gil Robles e dal collegamento in videoconferenza con la Commissione Europea. L’inaugurazione dell’8 febbraio 2000 registrò la presenza dell’allora ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica Ortensio Zecchino.

L’apertura ufficiale del 2001 si tenne il 16 marzo con l’intervento del sottosegretario al Ministero dell’Università Vincenzo Sica e fu preceduta da un seminario sulle biotecnologie a cui parteciparono Keith Campbell, scienziato dell’Università di Nottingham, e Silvio Garattini, presidente del Consorzio Mario Negri Sud. Il 1° marzo 2002 fu il presidente del Consiglio di Stato, Alberto de Roberto, l’ospite d’onore della cerimonia.

Nel 2004 l’allora rettore Luciano Russi affidò alla rete la tradizionale relazione, con l’inaugurazione on line del 15 aprile.

Dopo 10 anni, è stato il rettore Luciano D’Amico a celebrare il 28 febbraio 2015 l’apertura ufficiale dell’anno accademico 2014/2015, la prima del terzo decennio dell’Università di Teramo. In occasione della cerimonia fu conferita a Giovanni Legnini, all’epoca vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, l’onorificenza di Ateneo “Guido II degli Aprutini”.




Giulianova. Celebrazioni 101° Anniversario della Vittoria – Prima Guerra Mondiale 1915-1918

Anche quest’anno, come tradizione, l’Amministrazione Comunale e le
Associazioni combattentistiche e d’arma di Giulianova, in occasione del
101° Anniversario della Vittoria della Prima Guerra Mondiale
(1915-1918), intendono ricordare e celebrare il 4 novembre, Giornata
dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, con una serie di
manifestazioni che avranno luogo nei giorni 2, 3 e 4 novembre nella parte
alta e al lido della città. Un cartellone che prevede la presenza del 9°
Reggimento Alpini de L’Aquila e del Comandante della Legione Abruzzo e
Molise, Generale di Brigata Carlo Cerrina. Entusiasta la nuova giunta del
giovane Sindaco, Jwan Costantini, la quale, in collaborazione con i propri
uffici tecnici e la Giulianova Patrimonio, sta dando il proprio supporto
logistico al coordinatore dell’evento, Walter De Berardinis. Grande anche
l’impegno della Vice Sindaco, Lidia Albani, quest’ultima delegata dal
primo cittadino per i rapporti con le associazioni d’arma, nel sostenere
tale iniziativa che ricordi i nostri caduti di tutte le guerre.

La giornata di sabato 2 novembre vedrà l’inizio alle ore 10.30 con il
raduno di tutte le associazioni Combattentistiche e d’Arma, autorità
civili, militari e religiose. Si partirà con la deposizione della corona
d’alloro sul Viale delle Rimembranze dedicata ai caduti della 1° Guerra
Mondiale, alla presenza del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce
Rossa Italiana in divisa storica della 1° Guerra Mondiale. A seguire,
solenne scoprimento della targa alla memoria del soldato dell’Esercito
Italiano e della Forze Armate polacche, Novizzo Cittadini, morto nella
sollevazione di Poznan (Polonia) nel 1919. Prenderà parte uno schieramento
“armato” del 9° Reggimento Alpini de L’Aquila – Brigata Taurinense, oltre
alla rappresentanza del CME – Comando Militare Esercito Abruzzo, con la
presenza Comandante Colonnello Marco Iovinelli. A seguire ci sarà la
deposizione della corona d’alloro sul monumento ai caduti della 2° Guerra
Mondiale presso il Parco delle Rimembranze. Alle ore 11, Santa Messa per
tutti i caduti in guerra e in tempo di pace e al termine ci sarà il saluto
istituzionale del Sindaco, Jwan Costantini e la lettura nominativa
(ricordo) dei 27 soldati polacchi del II Corpo d’Armata Polacco in Italia,
sposati a Giulianova (sede di un comando di retrovia) con altrettante
donne giuliesi (spose di guerra); a seguire lettura dei saluti fatti
pervenire al coordinatore dell’evento e Commissario dell’INGORTP di
Teramo, Walter De Berardinis, inviato da Anna Maria Anders, Ambasciatore
della Repubblica di Polonia in Italia e figlia del famoso Generale
polacco, Władysław Albert Anders. Al termine della manifestazione, i
famigliari di tre soldati polacchi, poi diventati cittadini italiani e
morti a Giulianova, depositeranno mazzi di fiori con i colori tradizionali
della Polonia, biancorosso.
Nella giornata di domenica 3 novembre, l’Associazione Nazionale
Carabinieri – sezione di Giulianova e l’Istituto Nazionale per la
Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon – delegazione di Teramo,
promuovono, nella cornice della Sala “Bruno Buozzi”, la commemorazione
solenne di 4 Carabinieri di Giulianova morti durante la 2° Guerra
Mondiale, con il seguente programma: Ore 09.30 raduno delle Associazioni
Combattentistiche e d’Arma, autorità civili e militari; Ore 10.00
solenne cerimonia di scoprimento della targa dedicata alla memoria dei
quattro Carabinieri morti in guerra: Antonio Nazziconi, Giovanni
Calvarese, Ernesto Zenobi e Antonio Scimitarra. Prima della commemorazione
ci saranno i Saluti Istituzionali di Franco Gizzi, Presidente
dell’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione Giulianova, Jwan
Costantini, Sindaco della Città di Giulianova, Carmela Di Giovannantonio,
Direttore dell’Archivio di Stato di Teramo, Colonnello Francesco
D’Amelio, Presidente regionale dell’ANC Abruzzo e il Generale di
Brigata, Carlo Cerrina, attuale Comandate della Legione Carabinieri
Abruzzo e Molise. A seguire consegna delle medaglie ricordo dei 4 caduti
coniate dall’ANC – Giulianova alle rispettive famiglie d’origine.
Al termine del momento istituzionale si aprirà il convegno “I
Carabinieri nella 2° Guerra Mondiale” che vedrà gli interventi di
Walter De Berardinis, autore delle ricerche storiche e Commissario della
delegazione di Teramo dell’Istituto Nazionale per le Guardie
d’Onore alle Tombe del Pantheon, che relazionerà sui profili
professioni e umani dei quattro Carabinieri di Giulianova morti durante la
2° Guerra Mondiale, A seguire l’intervento della Professoressa Anna Maria
Casavola, ricercatrice al Museo storico della Liberazione in Roma e
all’ANEI (Associazione Nazionale ex internati nei Lager nazisti) e
redattrice di “Noi dei Lager” e dell’Eco della scuola nuova della
FNISM.(Federazione Nazionale Insegnanti), che relazionerà sulla storia del
Carabinieri durante la 2° Guerra Mondiale e dopo l’8 settembre 1943.
La moderatrice della giornata sarà Cinzia Verrigni, Segretaria
dell’ANC-Giulianova. Per la programmazione e realizzazione
dell’incontro è stato fondamentale l’aiuto dell’Archivio di Stato
di Teramo, che ha permesso ai relatori di rintracciare i documenti dei
quattro caduti, in modo particolare del suo Direttore Carmela Di
Giovannantonio e dell’archivista, Enrico Cannella.
L’ultimo giorno delle commemorazioni, lunedì 4 novembre, si aprirà alle ore
9 con il raduno delle associazioni d’Arma e Combattentistiche, autorità e
partecipanti sul Belvedere; ore 9.30 cerimonia dell’ alza bandiera;
ore 10 inizio sfilata dal Belvedere direzione salita Piazza della Libertà,
vie Migliori e Tancredi, sino a piazza Salvo D’Acquisto, dove verrà
deposta la corona d’alloro da parte dei Carabinieri. Il corteo ripartirà,
attraverso le vie Tosti, Tancredi, Migliori e Piazza della Libertà,
raggiungerà Corso Garibaldi, sino alla Lapide Commemorativa per i caduti
della 1° Guerra Mondiale, posta sulla facciata del Duomo di San Flaviano
con la deposizione di una corona di alloro; a seguire saluti istituzionale
del Sindaco e preghiera dei caduti. Alle ore 11.00 trasferimento al Lido
con raduno in Via Nazario Sauro (nei pressi dell’ex passaggio a livello) e
da qui sfilata per via Nazario Sauro, piazza Dalmazia, sino al Monumento
ai Caduti dell’aria e del mare, dove ci sarà la deposizione della
corona e il saluto di commiato per il 2020.




Carsoli (AQ). Aggredita una troupe del TGR della Rai Abruzzo.

Ancora una aggressione a una troupe della Rai. Il comitato di redazione della Tgr Rai Abruzzo, l’Esecutivo Usigrai e la Assostampa Abruzzese denunciano con forza un tentativo di impedire il lavoro giornalistico dei colleghi Serena Massimini e Ennio Balducci, operatore di ripresa. I fatti si sono svolti nel territorio di Carsoli (Aq) dove i comitati denunciano da tempo odori sgradevoli e la troupe Rai era lì per documentare la situazione, ma qualcuno ha provato a impedirlo con la forza.
Non ci faremo intimidire – fanno sapere dalla redazione abruzzese – e anzi amplificheremo gli sforzi per indagare e raccontare.

Rai Abruzzo TGR

 




USA. Benny Manocchia: impossibile non amare l’Abruzzo

Una di quelle storie che ogni giornale sogna di poter pubblicare e ogni giornalista sogna di

Archivio Benny Manocchia giornalista e Sammy Davis Jr. (Harlem, 8 dicembre 1925 – Beverly Hills, 16 maggio 1990) è stato un ballerino, cantante, vibrafonista, batterista, attore e comico statunitense.

scrivere. Una di quelle verita’ che pochi conoscono,forse perche’ presi dalla convulsa vita delle
metropoli. E,vorrei aggiungere:una di quelle storie che si sviluppano,quasi naturalmente,nella nostra regione.
Ralph e Ninke Boston anni fa conobbero in Inghilterra un vecchio abruzzese che,nei momenti romantici dei ricordi
descriveva la sua regione alla coppia molto attenta. Erano rapidi quadretti della vita
unica nelle montagne abruzzesi. Cosi’ un giorno,
Mister Boston decise di tentare l’avventura. Tre anni fa acquisto’  4 ettari di terreno nella zona di Carapelle Calvisio. Aria fresca,cielo azzurro,pochi vicini sempre cortesi,pronti ad aiutare la coppia inglese..
I Boston si diedero da fare e in poco tempo stabilirono la loro Fattoria
della Magica,a circa un’ora da Pescara e da L’Aquila.
L’iniziativa si sviluppo’ un po’ alla volta;oggi la famiglia Boston ha:40
pecore,60 maiali, 250 polli,50anitre,30 gallinacci,20 conigli,ai quali bisogna aggiungere 7 gatti e 10 cani. Una meraviglia! Altro che Inghjlterra, altro che vita  buia nelle nebbie londinesi..
Le pecore,pensate,sono della razza Gentile di puglia, vecchia del 15mo secolo,soltanto 3 mila
in tutto il mondo.
Oggi lui e lei parlano con orgoglio della popolazione vicina:”Ci aiutano in tutto,perfino come preparare salsicce e marmellate.Lamentarci della nostra decisione? Scherziamo.Sentite: it is impossible  not to love abruzzo”.E impossibile non amare l’Abruzzo.
Che volete di piu’?



L’Aquila. AVVISI PUBBLICI COMUNE PESCARA: IMMOTIVATA ESCLUSIONE GIORNALISTI PUBBLICISTI

Riservare ai soli giornalisti professionisti  (con l’esclusione dei giornalisti pubblicisti) la partecipazione agli avvisi pubblici per l’ufficio stampa del Comune di Pescara è immotivato e giuridicamente non corretto. Lo sostiene il Presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, che ha inviato una lettera al sindaco di Pescara, Carlo Masci, per chiedere la modifica dei due avvisi pubblici ai sensi della legge 150 del 2000.Questo il testo della lettera
Egr. sig. Sindaco, sottopongo alla sua cortese attenzione una questione che all’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo sta molto a cuore. Lo faccio in relazione ai due avvisi pubblici, pubblicati dal Comune di Pescara, in data 6 agosto, riguardanti il conferimento di un incarico di specialista nei rapporti con i media e un incarico di specialista della comunicazione. Nel ringraziarLa per aver scelto la via più democratica per tali selezioni, ossia quello dell’avviso pubblico, le faccio notare, tuttavia, che l’esclusione dei giornalisti pubblicisti (gli avvisi, infatti, riguardano i soli giornalisti professionisti) è immotivata e anche giuridicamente non corretta. Nei due avvisi si fa riferimento alla legge 150 del 2000, che disciplina, tra l’altro, la composizione degli uffici stampa, ebbene proprio questa legge prevede  all’art. 9 che gli Uffici stampa – se è questo che il Comune intende realizzare – devono essere costituiti “da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti”. Nessuna distinzione viene operata dalla norma tra pubblicisti e professionisti, e non potrebbe essere diversamente data l’unicità dell’albo dei giornalisti. Risulta, pertanto, incomprensibile l’esclusione dei giornalisti pubblicisti. Sono a chiederle di apportare una modifica ai due avvisi pubblici per riparare un errore che mette fuori gioco decine di giovani colleghi.




Abruzzo. Nuovo assetto territoriale per Forza Italia

Nuovo volto dell’assetto territoriale di Forza Italia, per un rinnovato slancio dell’azione politica nelle province. Il senatore azzurro e coordinatore regionale Nazario Pagano rende noto l’organigramma che fa seguito alle dimissioni di tre commissari per impegni sopravvenuti. Ai sensi dell’art. 58 dello Statuto di Forza Italia all’avvocato Carlo Masci, eletto sindaco di Pescara, succede il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri; l’ex sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, riceve il testimone di commissario provinciale dall’avvocatessa Antonella Di Nino, sindaco di Pratola Peligna; l’ex primo cittadino di Atri Gabriele Astolfi succede all’avvocato Vincent Fanini; Daniele D’Amario continua invece il suo mandato su Chieti.

Forza Italia

«A breve – precisa Pagano – i commissari saranno affiancati dai vice per dare un fattivo contributo al rilancio di Forza Italia, nel segno della continuità dell’indirizzo politico e con rinnovata energia, per radicare ancor di più il partito nel tessuto sociale, economico e produttivo dell’Abruzzo. Ai commissari uscenti Masci, Fanini e Di Nino, va tutto il  mio riconoscimento per la qualità del  lavoro sin qui svolto e per l’impegno profuso nello spirito di servizio. Agli entranti Sospiri, Astolfi e De Angelis, assieme a D’Amario, auguro di affrontare al meglio delle loro competenze e delle loro capacità le sfide che ci attendono.




Castel di Sangro. Nominati gli Ambasciatori d’Abruzzo nel Mondo 2019

A CASTEL DI SANGRO NOMINATI GLI AMBASCIATORI D’ABRUZZO NEL MONDO 2019

Il racconto del viaggio, la cerimonia dell’onorificenza nel Teatro Tosti, le biografie degli insigniti

 

di Goffredo Palmerini

Foto di gruppo dopo la premiazione

L’AQUILA – Sembra una giornata incerta di sole questo 30 settembre mattina, ancora bagnato dalla pioggia della sera. Partiamo da Paganica alle 9 per una giornata di distensione, alla scoperta delle meraviglie d’Abruzzo. A Castelnuovo prendiamo con noi Flora e Mario Daniele, nostri amici che vivono a Rochester, negli States, ora in vacanza nel paese natale. E’ una giornata speciale che si concluderà a Castel di Sangro, in serata, per assistere alla cerimonia del Consiglio Regionale per il conferimento delle onorificenze 2019 di “Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo”. Mentre gli argomenti della conversazione coltivano la curiosità per una giornata che si prevede densa di emozioni, già l’auto infila la striscia d’asfalto che si distende lungo l’altopiano. Sempre bella la sequela di paesini turriti, arrancati ai due lati dell’altopiano, sulle falde dei colli che delineano l’acrocoro: San Pio delle Camere, Tussio, Caporciano, poi su uno sperone Civitaretenga, grazioso borgo che conserva le vestigia d’un ghetto ebraico, cifra di antiche trascorse consuetudini di commercio dello zafferano, e l’incantevole Navelli, con la livrea di Borgo tra i più belli d’Italia.

Leopoldo Gasbarro con il V.Presidente Santangelo

Lungo la statale fiorisce una teoria di belle chiese romaniche, a connotare tappe di spiritualità sul tracciato dell’antico Tratturo magno, che principiava ai piedi del colle dove sorge L’Aquila, arteria della transumanza per greggi e pastori diretti verso il Tavoliere delle Puglie. Una di quelle chiese, Santa Maria dei Centurelli, la più grande, ampia di spazi per la sosta delle greggi, con il fenomeno migratorio esploso dopo il 1861, conobbe la devozione degli emigranti che lì si raccoglievano in preghiera prima della partenza per terre straniere. Davanti al tempio, da alcuni anni, è stato eretto a memoria un monumento bronzeo all’emigrante, dell’artista aquilano Augusto Pelliccione. Ora, come da tempo immemorabile, le terre dell’altipiano producono l’oro rosso migliore del mondo, lo zafferano (crocus sativus), riconosciuto da un marchio Dop. Per diversi secoli il prezioso prodotto fece le fortune dell’Aquila, insieme alla lana e al panno aquilano, in fiorenti commerci con tutta Europa, favorendo l’insediamento nella città murata di numerose comunità di mercanti stranieri, ancor oggi presenti nella toponomastica cittadina. Un eccellente zafferano, si diceva, raccolto in gran copia e al tempo usato non in gastronomia, come oggi si penserebbe, ma per tingere tessuti.

R. Santangelo, il sindaco Angelo Caruso,

In alto sulla sinistra, lungo il rettilineo, sfila Collepietro. Poi, oltre il bivio per San Benedetto in Perillis, la strada affonda ripida nell’infinita serpentina di curve e tornanti fino a raggiungere Popoli, vestibolo della Conca Peligna, retaggio d’un ampio lago nel Pleistocene prosciugatosi per la falla apertasi nelle Gole che ora la congiungono alla Val Pescara. Si supera il fiume Pescara, che qui ha le sue copiose sorgenti, per congiungersi più a valle con l’Aterno e proseguire verso il mare. Già sulla sinistra incombe il monte Morrone, così sacro agli Abruzzesi per l’impronta celestiniana. Si rivela già a mezzacosta con l’eremo incavato nella roccia dove l’eremita Pietro Angelerio fu raggiunto dai messaggeri che gli portavano l’annuncio della sua elezione a pontefice, avvenuta il 5 luglio 1294 nel Conclave di Perugia. Da lì il monaco Pietro si partì, qualche giorno dopo, con una grande scorta di fedeli e di due sovrani, Carlo II d’Angiò e suo figlio Carlo Martello, alla volta dell’Aquila, per la sua incoronazione. La volle davanti alla sua Basilica di Collemaggio, il 29 agosto, con l’immensa partecipazione di fedeli – un cronista riferisce che duecentomila persone assistettero all’evento – diventando papa Celestino V, passando presto alla storia per il suo profetico pontificato e per il gesto della rinuncia alla tiara papale, il 13 dicembre 1294, ad appena cinque mesi dalla sua elezione.

Lina Palmerini premiata da A. Di Benedetto

Un fatto straordinario, nella storia della Cristianità, sovente richiamato in questi ultimi anni per l’analogo gesto di Benedetto XVI, con le sue dimissioni del 28 febbraio 2013. Pur nelle specificità dei due contesti storici, singolari analogie connotano il gesto di grande umiltà e coraggio di Benedetto XVI con quello di Celestino V, come pure la venerazione profonda che papa Ratzinger ha più volte espresso per il predecessore che liberamente rinunciò al pontificato. La espresse particolarmente nella visita pastorale che egli fece alla città di Sulmona il 4 luglio 2010 per celebrare gli ottocento anni della nascita di S. Pietro Celestino. Così tra l’altro, nell’incontro con i giovani, si espresse papa Benedetto XVI: […] La vera preghiera non è affatto estranea alla realtà. Se pregare vi alienasse, vi togliesse dalla vostra vita reale, state in guardia: non sarebbe vera preghiera! Al contrario, il dialogo con Dio è garanzia di verità, di verità con se stessi e con gli altri, e così di libertà. […] Tutto questo non distoglie dalla vita, ma aiuta invece ad essere veramente se stessi in ogni ambiente, fedeli alla voce di Dio che parla alla coscienza, liberi dai condizionamenti del momento! Così fu per san Celestino V: egli seppe agire secondo coscienza in obbedienza a Dio, e perciò senza paura e con grande coraggio, anche nei momenti difficili, come quelli legati al suo breve Pontificato, non temendo di perdere la propria dignità, ma sapendo che questa consiste nell’essere nella verità. […].

Claudio Micheloni premiato dal Consigliere Mariani

Siamo ora a Sulmona, la città del poeta Ovidio, il più grande cantore dell’amore della latinità che qui era nato nel 43 a.C., morto poi in esilio a Tomi, sul Mar Nero. Ci fermiamo per una breve sosta. Immancabile la visita alla bella Cattedrale, dedicata a San Panfilo vescovo, patrono della città. Situata all’ingresso settentrionale, è la chiesa più antica della città, risalente all’VIII secolo, edificata sui resti d’un antico tempio di Vesta e Apollo, secondo la tradizione. Di certo la sua storia trova un primo riferimento nel Chronicon Casauriense, prezioso cespite documentale dei benedettini di San Clemente a Casauria, che riferisce di un notevole intervento sulle architetture iniziato nel 1075. Nei secoli successivi, oltre gli incendi e devastazioni, il tempio subì il terribile trauma di sconvolgenti terremoti, come quelli devastanti del 1349, 1456 e 1706. Entriamo in Cattedrale per ammirare soprattutto la cripta, composta di tre absidi con 14 colonne lapidee risalenti al X secolo. Due scalinate laterali discendono dalla navata alla cripta, mentre l’ampia scalea centrale discende all’altare di San Panfilo, con il busto dorato che contiene le reliquie del Patrono. Nella parete destra un bell’affresco della Madonna col Bambino tra San Michele Arcangelo e il Battista. Accanto un ambiente dedicato a San Pietro Celestino, che conserva del monaco poi diventato papa alcuni indumenti, un cilicio, sandali, paramenti sacri, un crocifisso ligneo ed alcuni suoi documenti autografi provenienti dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, laddove Pietro Angelerio ricevette la notizia della sua elezione al soglio pontificio.

Goffredo Mancinelli premiato da Domenico Pettinari

Altra tappa al prezioso monumento dell’Annunziata. La facciata del complesso, che dà sul corso cittadino davanti una graziosa piazzetta dove a tanti piace sostare davanti a un caffè, è davvero di rara suggestione, luminosa al sole di mezzogiorno come noi ora l’ammiriamo. Ostenta con grazia una sovrapposizione di stili: gotico il portale ogivale, che era l’antica Porta dell’orologio, con un arco dove poggia la scultura di San Michele Arcangelo. Coppie di colonne recano in alto due rosoni. Bella una quattrocentesca finestra trifora con colonnine tortili su sculture ferine. La parte centrale della facciata ha netta impronta rinascimentale, con un portale sormontato da un timpano con altorilievo d’una Madonna con Bambino e quattro angeli, mentre sul prospetto superiore vi è una bella finestra bifora. Tale porzione di facciata risale alla seconda metà del Quattrocento. La parte laterale destra, realizzata intorno al 1520, presenta un’altra bifora sovrastante il portale di un’antica bottega di spezie, privo di timpano e con decorazioni raffiguranti la l’Angelo e la Madonna. La chiesa a sinistra, in continuità verso il centro della città, reca rimaneggiamenti architettonici sulla trecentesca struttura originaria, conseguenti alle lacerazioni inferte dai terremoti del 1456 e soprattutto del 1706. Il complesso è il monumento più rappresentativo di Sulmona, dichiarato monumento nazionale sin dal 1902. Un buon caffè e si riparte lungo la statale 17 che segue, per un buon tratto, l’antico tracciato del tratturo verso il Tavoliere.

Castel di Sangro, Chiostro della Maddalena

Mentre saliamo di quota verso l’altipiano delle Cinque Miglia, sulla destra il profilo dell’abitato di Pettorano sul Gizio, magnifico Borgo classificato tra i più belli d’Italia. Una serie di curve in mezzo al verde dei boschi, che ricoprono le montagne sui due lati della strada, ci portano sull’acrocoro, appena superata a sinistra Roccapia. Ora la strada corre dritta sull’ampia spianata colorata di biade, fin quando non l’abbandoniamo per raggiungere Rivisondoli, grazioso centro turistico per sport invernali e per la salubrità dell’aria molto frequentato tutto l’anno, famoso per una delle più antiche rappresentazioni del Presepe vivente. Il suo centro storico è una meraviglia di cura architettonica, le case in pietra hanno le finestre adorne di gerani rossi. Vi scopriamo, peraltro, un piccolo ristorante con ottimi sapori della cucina abruzzese e un buon, Montepulciano d’Abruzzo. Giocondo, questo il nome del locale, merita una citazione anche per l’incantevole contesto urbano in cui è inserito.

 

Qualche chilometro più in là, post prandium, la visita a Pescocostanzo, un altro dei Borghi più belli d’Italia – l’Abruzzo ne conta 23 nell’esclusivo Club. Una pioggia non insistente ci limita tuttavia nell’ammirare l’intero abitato, prezioso nelle architetture di palazzi e case, come pure nelle basule in pietra bianca e scura, che disegnano le vie, le scalinate, gli sdruccioli. La fondazione del borgo risale al X secolo, ma dopo il terremoto del 1456 la ricostruzione fu operata da maestranze lombarde che hanno lasciato tracce nel tessuto sociale e culturale. Tanto che nella splendida basilica di Santa Maria del Colle ancor oggi la cerimonia battesimale si celebra con il rito ambrosiano. L’andiamo ad ammirare, questa bella basilica, alla quale s’accede lateralmente con un’imponente scalinata risalente al 1580 e un portale tardo romanico. Unica in Abruzzo per la sua ampia aula quadrata, è a cinque navate, con ricchi apparati interni, come gli splendidi soffitti lignei dorati e intagliati, l’altare maggiore e le cancellate in ferro battuto. Preziose le statue lignee, gli stucchi e la pala d’altare di Tanzio da Varallo, raffigurante la Madonna dell’incendio sedato. Pescocostanzo, d’altronde, vanta una secolare tradizione di grandi ebanisti, in primis quel Ferdinando Mosca che magnifiche opere realizzò all’Aquila, e di capomastri del marmo e del ferro battuto, che nei secoli scorsi hanno impreziosito il borgo e molte chiese d’Abruzzo.

 

Lasciamo Pescocostanzo alle quattro del pomeriggio, una breve sosta a Roccaraso, centro turistico notevole per i suoi impianti invernali e le piste da sci, con una frequentazione turistica che copre tutto l’anno con provenienze dal centro Italia e specialmente dalla Campania. Attrezzature d’avanguardia, qualità della ricettività e dell’accoglienza ne fanno un centro di grande richiamo, capace di ospitare anche grandi eventi sportivi. La strada inizia a scendere, una decina di chilometri e siamo a Castel di Sangro, cittadina di circa 6800 abitanti, al confine con il Molise, con interessanti richiami d’arte e belle chiese. Dovremo tuttavia dedicare una visita attenta in altra occasione, perché l’orario non consente diversivi. Fra mezz’ora, alle 18, si tiene infatti la cerimonia per gli Ambasciatori d’Abruzzo 2019. Ci rechiamo alla Chiesa di Maria Maddalena, là è programmato lo svolgimento della cerimonia. Sorta a metà del XV secolo, nei pressi del fiume Sangro, si dice sui resti di un piccolo romitorio fondato da Pietro Angelerio quando a metà del Duecento peregrinava tra Palena e Castel di Sangro, il complesso si sviluppa attorno ad un magnificente chiostro con portico ad arcate a tutto sesto, con seicenteschi affreschi sulle pareti raffiguranti scene di vita di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova. Scelta del luogo sicuramente ottima da parte del Consiglio Regionale, se non fosse per la pioggia che ha consigliato di spostare la cerimonia al chiuso – così ci informano – nel Teatro Francesco Paolo Tosti.

 

Come ogni anno, celebrando la Giornata degli Abruzzesi nel mondo statuita da apposita legge, il Consiglio Regionale conferisce l’onorificenza di “Ambasciatore d’Abruzzo” ad insigni personalità che emigrate all’estero, o in Italia fuori regione, onorano la terra d’origine con i loro meriti accademici, culturali, politici, sociali e professionali. E’ il presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, a presiedere la cerimonia di conferimento dell’onorificenza, insieme ai Vicepresidenti Roberto Santangelo e Domenico Pettinari, e ai Consiglieri Antonietta Laporta, Americo Di Benedetto e Sandro Mariani. Padrone di casa il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che è anche Presidente della Provincia dell’Aquila.

 

Luciano Bentenuto, Rosa Luisa DeLauro, Filippo Frattaroli, Leopoldo Gasbarro, Goffredo Mancinelli, Claudio Micheloni Lina Palmerini sono le personalità scelte all’unanimità dal Consiglio Regionale per essere insignite “Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo” per l’anno 2019. Alle ore 18 – il Teatro ricolmo in ogni ordine di posti – la cerimonia ha inizio con il saluto del Sindaco, che ringrazia la Regione per aver scelto la sua città per tenervi l’evento. Quindi, dopo l’Inno di Mameli, l’intervento introduttivo del Presidente Sospiri, che ha voluto richiamare l’alto valore morale dell’onorificenza che il Consiglio Regionale ogni anno assegna ad Abruzzesi di grande talento, che rendono onore e prestigio alla loro terra d’origine. I loro profili biografici ne danno un’evidente testimonianza, sebbene in sintesi, come illustrano i brevi contributi video approntati dalla Struttura di supporto Stampa del Consiglio Regionale. Gli insigniti vengono chiamati nell’ordine sul palcoscenico del teatro, dove è consegnata loro la Targa con un’artistica fusione in bronzo raffigurante il Guerriero di Capestrano e l’Abruzzo, simbolo dell’onorificenza. Questi i profili biografici degli insigniti, riportati in rigoroso ordine alfabetico.

 

Luciano Bentenuto, criminologo. 56 anni, alto dirigente pubblico in Canada. Figlio di emigrati abruzzesi di Torre de’ Passeri, in provincia di Pescara, è nato e vissuto a Montreal, ma da cinque anni risiede a Ottawa, da quando è diventato direttore generale dei Servizi di sicurezza di tutte le Corti federali della Magistratura canadese, nella capitale e nelle 10 Province e 3 Territori che formano il Paese. Per molti anni nell’Intelligence, con ruoli di elevata responsabilità, Luciano Bentenuto ha condotto operazioni difficili e delicate in tutti gli scacchieri del mondo, con eccezionali risultati. Attualmente le incombenze sono svolte di solito sul territorio nazionale, dunque egli ha potuto seguire anche la vita di comunità come presidente della Federazione Nazionale degli Italiani in Canada, carica lasciata di recente per altri impegni di servizio, che spesso sfociano in importanti iniziative di solidarietà.

 

Rosa Luisa DeLauro, deputato nel Congresso degli Stati Uniti d’America. Nata il 2 marzo 1943 a New Haven, nel Connecticut, si è laureata al Marymont College. Ha frequentato per studi superiori la London School of Economics a Londra e per un master la Columbia University di New York. Responsabile della campagna elettorale e poi capo dello staff del senatore Christofer J. Dodd fino al 1987, è stata poi nel 1990 eletta alla Camera nel Congresso americano e riconfermata fino ad oggi, dove è una dei membri più liberal del Partito democratico, specie riguardo i diritti delle donne e la lotta per il controllo delle armi. Di dichiarate origini italiane, fa parte della Delegazione dei Parlamentari italo-americani ed è membro onorario della NOIAW (National Organization Italian American Women). Si adoperò molto, dopo il sisma del 2009 a L’Aquila e dintorni, per promuovere aiuti alle popolazioni terremotate.

 

Filippo Frattaroli, chef e imprenditore a Boston. 65 anni, nato a Sulmona ed emigrato negli Stati Uniti nel 1970, iniziò a lavorare nell’edilizia e poi nella ristorazione, la sua vera passione. Nel 1977 aprì a North End, storico quartiere italiano di Boston, il suo primo ristorante “Lucia”, man mano impegnandovi tutta la famiglia e quattro anni dopo il secondo ristorante, nel ricco quartiere di Winchester. Oggi, il cognome Frattaroli è famoso nei circoli gastronomici del North End come lo è a Sulmona. Anche nella città natale, infatti, l’azienda Frattaroli ha creato una struttura ricettiva di elevata qualità, a sei stelle, nel centro storico di Sulmona, ed avviato altre importanti iniziative imprenditoriali nell’area peligna. La cifra del successo risiede nell’aver promosso nella rete dei suoi ristoranti l’enogastronomia abruzzese, importando direttamente le eccellenze, e la cucina tipica della regione d’origine. Il Ristorante Filippo, su Caseway Street a Boston, è la grande struttura di punta della famiglia Frattaroli. Filippo, con suo figlio Philip avvocato, conduce l’azienda con straordinaria perizia imprenditoriale.

 

Leopoldo Gasbarro, giornalista e saggista, è nato nel 1964 a Napoli, ma cresciuto a Castel di Sangro dove ha la famiglia e dove da Milano rientra nei fine settimana. Cura e conduce su TgCom24 “Mercati che fare”, trasmissione che tratta il difficile mondo della gestione dei risparmi. Collabora con i quotidiani Il Giornale e Il Sole 24 Ore. Saggista di successo, ha pubblicato nel 2000 il suo primo libro L’urlo, con Carsa Edizioni. Fra i libri pubblicati con Sperling & Kupfer si citano: la biografia di Ennio Doris C’è anche domani (2014), la storia del cuoco tristellato Niko Romito Apparentemente semplice (2015), i saggi sull’economia, sul credito e sul risparmio, Rischio banche (2016), Soldi sicuri (2017), Il risparmio che vince (2018), La resa dei conti (2019). Per Mondadori ha pubblicato Il salvadanaio di Arianna (2016), manuale di educazione finanziaria per ragazzi, e per le Edizioni San Paolo il romanzo Un violino per Papa Francesco (2016).

 

Goffredo Mancinelli, colonnello nella Nato e giudice presso il Tribunale militare di Roma. Nato nel 1949 a Crecchio (Chieti), dopo l’Accademia militare di Modena e la Scuola di Applicazione a Torino, ha conseguito le lauree in Scienze Strategiche all’Università di Torino e in Scienze Internazionali all’Università di Trieste. Studioso di Istituzioni europee, ha tra l’altro seguito un Master di specializzazione presso la Scuola post-universitaria di Studi Europei “Alcide De Gasperi”. Oltre a vari incarichi di comando, incarichi di coordinamento negli Stati Maggiori dell’Esercito e della Difesa e presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Mancinelli è stato impegnato presso il Quartier Generale della Nato a Bruxelles, come Capo Sezione standardizzazione militare, e in delicate missioni Nato in Albania e in area balcanica (missione Arcobaleno), e con l’Interforze Onu (Unifil) in Libano. Numerosi i riconoscimenti di servizio, come i Diplomi di benemerenza per il Sisma 1976 in Friuli e per il Sisma 1984 in Abruzzo, la Croce commemorativa per attività di soccorso internazionale in Macedonia e Albania (1999), la Medaglia Nato per il servizio prestato nei Balcani (2007) e la Medaglia Unifil per il servizio in Libano (2009). Nel 2008 è stato insignito del titolo di Ufficiale, Ordine al Merito della Repubblica italiana.

 

Claudio Micheloni, già Senatore della Repubblica per tre legislature, eletto nella Circoscrizione Europa. Nato a Campli (Teramo) nel 1952, emigrò nel 1960 con la famiglia in Svizzera, a Cortaillod, dove vive. Progettista del Genio civile, prima di assumere incarichi politici ed istituzionali, ha lavorato nel settore edile come dirigente. Nel 1976 ha fondato la FEAS (Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera), di cui è stato primo Presidente, mentre dal 1997 è Presidente della FCLIS (Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera). Dal 1991 al 2006 è stato membro del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero). Nel 2006 viene eletto al Senato della Repubblica Circoscrizione Estero, rieletto nel 2008 e nel 2013. Il 21 maggio 2013 è eletto Presidente del Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero del Senato. Nel 2001 è stato insignito dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia.

 

Lina Palmerini, giornalista professionista. Nata a L’Aquila nel 1965, vive a Roma. E’ caposervizio del quotidiano Il Sole 24 Ore, giornalista parlamentare. Laureata in Giurisprudenza, con tesi in filosofia del diritto, un Master di giornalismo alla Luiss con tesi sui giornali anglosassoni, ha lavorato 3 anni al settimanale Mondo Economico. Nel 1998 l’assunzione al Sole 24 Ore a Milano, nel settore Economia e Lavoro. Giornalista professionista dal 1997, ha pubblicato, con altri autori, due libri sulle tematiche del lavoro e dei contratti. Dal 2005 è passata al settore Politica e Società dello stesso quotidiano economico. Dal 2012 è Quirinalista del Sole 24 Ore e dal 2014 notista di politica interna. Proprio per questa specializzazione professionale di notista politica è richiesta dalle reti televisive nazionali per commentare le vicende politiche italiane. Apprezzata editorialista di prima pagina, è l’unica donna incaricata di scrivere la nota politica del giorno nel panorama della stampa italiana. Nel 2013 è stata insignita del titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica italiana e nel 2019 le è stato conferito il prestigioso Premio “Biagio Agnes”.

 

Grande l’emozione degli insigniti nel ricevere la più alta onorificenza della Regione Abruzzo e nelle loro testimonianze, espresse negli interventi di ringraziamento, accompagnate dal calore e dall’apprezzamento del numeroso pubblico presente in sala. Per impegni che li hanno trattenuti in Canada e Usa, non sono stati presenti alla cerimonia, inviando messaggi, Luciano Bentenuto, Rosa Luisa DeLauro e Filippo Frattaroli. Dopo la consegna delle Targhe agli Ambasciatori d’Abruzzo il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e l’Ufficio di Presidenza hanno inoltre concesso un riconoscimento speciale all’atleta Francesco Di Fulvio e al vice allenatore della nazionale Amedeo Pomilio, entrambi protagonisti della vittoria italiana al mondiale di pallanuoto 2019, tenutosi in Corea del Sud. Nel corso della cerimonia si è esibito il musicista locale Francesco Mammola, solista di mandolino, con “Nessun dorma” dalla Turandot di Giacomo Puccini e il brano “C’era una volta il west” di Ennio Morricone. Menzione speciale per Vincenzo Cinotti, studente del Politecnico di Torino e originario di Castel di Sangro, che è stato tra gli insigniti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella come uno dei migliori studenti italiani. L’evento è stato presentato dal giornalista Luca Di Nicola, originario di Avezzano e impegnato in diversi programmi televisivi della Rai.