Abruzzo. Precisazioni INPS sul reddito di cittadinanza 

In relazione ad alcune notizie diffuse sugli organi di informazione riguardo al Reddito di cittadinanza, l’Inps ritiene importante precisare che sono state già realizzate le procedure informatiche che consentiranno la ricezione delle domande dal 6 marzo e che l’Istituto sarà in grado di trasmettere a Poste il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle carte Rdc già dal 15 aprile.
Si smentisce quindi che vi sia alcun ritardo nella predisposizione delle procedure, che anzi si stanno ultimando in anticipo rispetto ai tempi programmati.

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INPS: Il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS a L’Aquila.

Il 22 febbraio scorso, il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, Dott. Guglielmo Loy,  è stato  in Abruzzo, per un incontro a L’Aquila con il Comitato regionale e la Direzione regionale dell’Istituto.
Nel corso della riunione, alla quale sono stati presenti il Presidente del Comitato regionale, Dott. Gino Pantalone, e il Direttore regionale, Dott.ssa Valeria Vittimberga, sono stati approfonditi e condivisi, con i rappresentanti delle parti sociali che compongono il Comitato regionale, i temi attuali di maggiore rilevanza sociale che interessano il sistema previdenziale.
Dopo un’approfondita analisi dei dati tecnici, particolarmente per quanto riguarda gli aspetti inerenti la “Quota 100”, il Presidente Loy ha sintetizzato l’attuale situazione nazionale, offrendo un’ampia panoramica sulle problematiche esistenti e sulle linee che il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS indica come prioritarie.

INPS

Nel dettaglio, il Dott. Loy (v. foto allegata) si è particolarmente soffermato sulla necessità di accrescere la qualità nel rapporto fra l’INPS e gli intermediari con i cittadini, in primis i patronati e i CAF, sull’esigenza di continuare nel percorso di rafforzamento delle risorse umane per garantire adeguati livelli di servizio ai cittadini e sul bisogno di semplificare la comunicazione verso il pubblico per il miglioramento della percezione che esso ha dell’Istituto.




“Bolzano Sciullo della Rocca confermato presidente all’unanimità degli ex Combattenti Interalleati”

I soci della Sezione Provinciale di Bolzano dell’Associazione Italiana Combattenti Interalleati, sodalizio che svolge le sue attività storico-commemorative in ambito europeo, si sono riuniti in assemblea elettiva presso la sede sociale del sodalizio per il rinnovo delle cariche sociale per il prossimo quinquennio 2019 – 2023.

presidente Sergio Paolo Sciullo della Rocca

Presidente dell’assemblea è stato eletto l’alpino Paolo Lucci che ha dato lettura delle norme statutarie ai convenuti e dichiarato aperte le operazioni di voto effettuate a scrutinio segreto. Lo spoglio ha visto il seguente esito; presidente Sergio Paolo Sciullo della Rocca confermato all’unanimità, vice presidente Giuseppe Del Zoppo, segretario e tesoriere Gabriele Di Lorenzo, consiglieri Valentino Di Stefano, Virgilio Del Zoppo, Paolo Lucci e Claudio Tessadri. Al termine il presidente Sciullo della Rocca ha esortato tutti i soci a proseguire con entusiasmo nel testimoniare sempre i valori di libertà dei popoli e di svolgere con maggiore incisività le attività informative e tecnico amministrative a sostegno degli ex combattenti che hanno svolto il proprio servizio nei vari teatri di guerra.




Pescara. SOLIDARIETÀ DI SGA A DANIELE PIERVINCENZI

 

Il Sindacato dei Giornalisti abruzzesi esprime solidarietà al collega Daniele Piervincenzi, inviato del nuovo programma di Rai2 “Popolo sovrano”, al filmaker Sirio Timossi e al redattore David Chierchini, aggrediti a Pescara, nel quartiere Rancitelli, mentre stavano lavorando a un’inchiesta sui clan che operano nella periferia della città.

I tre sono stati insultati, picchiati e gettati a terra da un gruppo di persone, di cui una a volto coperto, poi allontanati con violenza mentre stavano registrando immagini al Ferro di cavallo.

Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi sottolinea come anche in Abruzzo si stia creando un clima di attacco nei confronti della professione che parte da lontano, dalle querele temerarie e da una costante campagna di delegittimazione verso i giornalisti, colpevoli solo di fare domande, di garantire a tutti i cittadini il loro diritto ad essere informati. Sga organizzerà, nei prossimi giorni, una manifestazione per presidiare i luoghi della regione dove lavorare, oggi, si fa sempre più difficile.




Chieti. Lutto nel mondo della cultura abruzzese, scompare il Prof. Vito Moretti

Giulianova. La nostra redazione si unisce al dolore della famiglia Moretti per la scomparsa del Prof. Vito Moretti, Nobilis Homo della cultura abruzzese prima e internazionale poi. E’ deceduto all’Ospedale di Chieti dove è stata allestita la camera ardente. I funerali si svolgeranno lunedì 11 febbraio, alle ore 10,00, nella Chiesa di Sant’Anna di Chieti.

Il Prof. Vito Moretti visto dalla matita del vignettista e disegnatore, Franco Pasqualone. Oggi ripubblicata sul suo profilo Facebook come omaggio al Professore.   

Noi lo vogliamo ricordare con il suo grande sorriso nascosto dai quei baffi bianchi come un vero uomo sapiente e brillante interlocutore. Abbiamo avuto l’onore di conoscerlo tramite due personalità del mondo culturale abruzzese: l’editore, Marco Solfanelli e lo scrittore Enrico Trubiano, rispettivamente a Roccamorice per il Premio dell’editoria abruzzese e a Rosciano per il 2° Premio nazionale di giornalismo.  Di seguito pubblichiamo la sua biografia edita sul sito web dell’editore  www.edizionitabulafati.it .

la case che nen ze chiude

 

Vito Moretti

16 giugno 1949 – 9 febbraio 2019


Vito Moretti

     Vito Moretti (San Vito Chietino 16 giugno 1949 – Chieti 9 febbraio 2019). È stato docente universitario, scrittore e poeta in lingua e in dialetto. Ha esordito meno che ventenne e ha tenuto incontri culturali e letture di poesie in Russia, in Francia, in Irlanda, in Turchia, negli Stati Uniti e in altre località, sia in Europa che in Italia.
Dopo alcune “plaquettes” (riproposte nel vol. Una terra e l’altra. Ristampe e inediti. 1968-1979, a cura di Massimo Pamio, Pescara, Tracce, 1995), ha pubblicato N’andìca degnetà de fije (ediz. premio, Catanzaro, 1984), La vulundà e li jurne (Roma, Ediz. dell’Ateneo, 1986), Temporalità e altre congetture (Bologna, Cappelli, 1988), Déndre a na storie (Firenze, Editoriale Sette, 1988), Il finito presente (Roma, All’Insegna de «L’Occhiale», 1989), Le prerogative anteriori (Udine, Campanotto, 1992), Da parola a parola (Bari, Laterza, 1994), ’Nanze a la sorte (Venezia, Marsilio, 1999), Di ogni cosa detta (Pescara, Tracce, 2007), L’altrove dei sensi(Lanciano, Carabba, 2007), Con le mani di ieri (ivi, 2009), Luoghi (Chieti, Tabula fati, 2011), La case che nen ze chiude (ivi, 2013) e Dal portico dell’angelo(Pescara, Tracce, 2014).
Ha pubblicato anche due vol. di narrativa: Nel cerchio della tartaruga. Prose, incontri e qualche storia (Chieti, Métis, 1996) e La polvere sul cucù (Chieti, Tabula fati, 2012).
I suoi interventi teorici compaiono in V. Moretti, Le ragioni di una scrittura. Dialoghi sul dialetto e sulla poesia contemporanea (a cura di Enrico Di Carlo, Pescara, D’Incecco, 1989).
Nel campo della saggistica, Moretti ha pubblicato numerosi studi sulla cultura dal Settecento al Novecento, con particolare riguardo alle aree del verismo e del decadentismo e a Gabriele d’Annunzio, di cui ha reso noto carteggi e scritti inediti; ha promosso numerosi convegni e seminari sulla letteratura abruzzese e nazionale, con la stampa dei relativi Atti, e ha curato l’edizione critica o la riproposta in volume di opere di vari autori.
Moretti, infine, è stato responsabile di alcune collane editoriali, sia per la scrittura saggistica che per quella creativa. Per la sua attività di poeta ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti (fra cui l’«Acciaiuoli», il «Versilia-Marina di Carrara», il «Tagliacozzo», il «Bari-Magna Graecia», il «Premio Alghero», il «Pisa-Calamaio di Neri», il «Montesilvano», il «Pescara», lo «Scanno») e lavori monografici redatti da Massimo Pamio (Il filo lungo della parola. Contributi per una lettura di Vito Moretti, Chieti, Vecchio Faggio, 1991), da Vittoriano Esposito (Segni di scrittura. Aspetti e temi della poesia di Vito Moretti, Roma, Bulzoni, 1994), da Dante Cerilli (L’enigma e la forma. Introduzione alla poesia di Vito Moretti, Bari, Laterza, 1995), da Toni Iermano (Nelle più care dispute. Vito Moretti e i suoi trent’anni con la poesia, Roma, Bulzoni, 1998).
La sua bibliografia completa compare in Studi offerti a Vito Moretti, a cura di Gianni Oliva, Lanciano, Carabba, 2012, pp. 269-293.




ABRUZZO. RISULTATI FINALI DELLA 9ª EDIZIONE DE “I LUOGHI DEL CUORE”

 

 

Nelle prime cento posizioni 3 luoghi abruzzesI: il Trabocco Turchino (14esimo), la Chiesa di San Panfilo a Tornimparte (63esimo), la Chiesa di Santa Maria in Valleverde a Celano (86esimo)

 

FAI

In classifica anche l’area archeologica delle Terme Romane a Vasto (163esimo) e il Torrione del Castello di Spoltore (201esimo).

 

Ben 2.227.847 voti, oltre 37.237 i luoghi oggetto di segnalazione in Italia, 6.412 comuni coinvolti (l’80,6% dei comuni italiani): sono numeri eccezionali che raccontano la forza dirompente de il censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI-Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha chiuso trionfalmente la nona edizione, attiva dal 30 maggio al 30 novembre 2018.

 

La classifica nazionale ha visto ai primi tre posti rispettivamente l’Area naturale di Monte Pisano (Vicopisano, Pisa) con 114.670 voti, il fiume Oreto a Palermo con 8.318 voti e l’Antico stabilimento termale di Porretta Terme (Bologna) con 75.740 voti.

 

L’Abruzzo ha ottenuto buoni risultati piazzando 3 luoghi nelle prime 100 posizioni: al 14esimo posto c’è il Trabocco Turchino di San Vito Chietino con oltre 20.077 voti, seguito dalla Chiesa di San Panfilo a Villagrande di Tornimparte al 63esimo posto con 6.486 voti, e dalla Chiesa di Santa Maria in Valleverde a Celano all’86esimo posto con 4911 voti.

 

Vasto si posiziona al 167esimo posto con l’area archeologica  delle Terme Romane mentre al 201esimo posto si colloca il Torrione del Castello di Spoltore con 2.219 voti.

 

“Registriamo un risultato straordinario per l’Abruzzo, il migliore nei quindici anni del censimento – commenta Massimo Lucà Dazio, delegato FAI Abruzzo e Molise – con gli oltre 20 mila voti per il Turchino e per la grande attenzione ottenuta anche dalle bellezze dell’entroterra. Questo risultato ci consente di aprire la nuova fase con la presentazione di progetti co-finanziati per la valorizzazione e per la promozione dei siti”.

 

Trabocco Turchino, Marina di San Vito (Ch)

Il Trabocco Turchino prende il nome dal vicino promontorio di cui narra Gabriele D’Annunzio nel suo “Trionfo della morte”. A due anni dal crollo avvenuto nel luglio 2014, il restauro del trabocco, di proprietà comunale, ha consentito la rinascita di un simbolo della cultura e delle tradizioni abruzzesi. Oltre alla manutenzione della struttura lignea, è oggi importantissimo conservare l’ambiente circostante, in particolare occorre preservare la spiaggia dai fenomeni erosivi e il clivo tra la spiaggia e la strada sovrastante, che costituisce l’unica via d’ingresso al trabocco. È necessario quindi migliorare l’accessibilità per consentire una migliore fruibilità del luogo. Per queste molteplici ragioni, il comitato locale “Promozione Turchino” ha sostenuto la raccolta voti.

 

Chiesa di San Panfilo, Villagrande di Tornimparte (Aq)

In stile romanico la chiesa è risalente al XV secolo. La facciata è preceduta da un vasto sagrato delimitato da un portico affrescato mentre nell’abside si trova il grandioso ciclo di affreschi con storie della vita e della passione di Cristo del pittore abruzzese Saturnino Gatti, seguace di Sandro Botticelli e allievo del Verrocchio, realizzati intorno al 1495. La volta dell’abside ospita la scena della Gloria di Dio: interessante il cartiglio con un rigo musicale, le cui note ripropongono perfettamente il canto gregoriano dell’inno Gloria in Excelsis Deo. Il colore degli affreschi è stato gravemente compromesso da un incendio negli anni ’60 per questo il comitato si è attivato per sensibilizzare/attivare la necessità di un restauro conservativo urgente.

 

Chiesa di Santa Maria in Valleverde, Celano (Aq)

Tipico esempio di edificio rinascimentale francescano della Marsica. Iniziata a metà del Quattrocento, fu terminata e arricchita sotto i Piccolomini nel 1508, con il suo annesso convento dei Riformati di S. Giovanni da Capestrano. Sull’architrave del portale spicca l’Agnus Dei con stendardo dei Piccolomini e un’iscrizione datata 1508, mentre nella parte alta della facciata emerge lo stemma dei sovrani di Aragona-Castiglia. L’interno è a navata unica, con tre cappelle laterali affrescate e volta a crociera. Sulla parete destra sono esposte due belle pale d’altare: quella della Natività di scuola umbro-senese dei primi decenni del ‘500; quella di Gesù e il Cireneo che è stata attribuita al famoso Giovanni Antonio Bazzi detto “il Sodoma” e risalente al 1525-1530. I terremoti del 2009 e 2016 purtroppo hanno fortemente danneggiato gli apparati pittorici e il comitato si è attivato per porre l’attenzione sulla necessità di intervenire tempestivamente per la loro conservazione.

 

Area archeologica delle terme romane, Vasto (Ch)

Il complesso termale dell’antica Histonium è il più esteso fra quelli della fascia costiera adriatica centro meridionale. Risalente al II secolo d.C. fu scoperto grazie ad alcuni saggi di scavo eseguiti nel 1973-1974. Il sito è ubicato in una posizione privilegiata dalla quale è possibile godere della vista del cosiddetto “golfo d’oro”, prescelta dai romani per l’edificazione di questo impianto destinato al benessere e alla socializzazione. Il sito presenta varie stanze su più livelli. All’interno troviamo due mosaici bicromatici molto grandi: il mosaico del Nettuno, ritratto in posizione eretta con il tridente nella mano sinistra e un delfino nella destra (mq 170), e il mosaico del Mare, con pesci e animali marini fantastici (mq 32) che testimoniano l’importanza della città di Histonium in età imperiale. Il luogo, per anni lasciato al totale degrado e abbandono, è stato negli ultimi anni valorizzato attraverso l’opera di volontari, ma necessita di continue attività di manutenzione e tutela.

 

Torrione del castello, Spoltore (Pe)

Il torrione è il principale manufatto rimasto a testimoniare la costruzione del castello, che rappresenta uno tra i primi esperimenti di roccaforte in muratura del territorio centrale adriatico. L’edificazione del castello è coeva al ritorno dei Saraceni e alla discesa degli Ungari agli inizi del X secolo. Sintomatica dell’urgenza della sua costruzione, che ripete la tecnica germanica dei capisaldi a più livelli, è la forma del complesso: rettangolare con un bastione esagonale irregolare sulla motta e due torrioni agli spigoli dei lati ovest e sud-ovest. Ancora maestoso e ospitale al tempo della visita dell’abate domenicano Serafino Razzi nel 1575, a metà Seicento è in parte distrutto o riutilizzato per uso abitativo. Oggi conserva i due torrioni di sud-ovest e il bastione mentre la corte interna è utilizzata come serbatoio dell’impianto idrico cittadino. Il Castello di Spoltore rientra in un importante progetto di ricerca promosso dall’amministrazione comunale che prevede il censimento di tutte le cavità di origine antropica, sia nelle proprietà pubbliche che private, situate nel sottosuolo dell’antico abitato di Spoltore e nelle frazioni di Caprara e Villa Santa Maria. E’ stato inserito nel progetto per via della presenza al suo interno di numerosi cunicoli di passaggio da riportare alla luce e per l’alta valenza culturale, storica e di ricerca del luogo gli è stato riconosciuto il marchio “Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018” sostenuto dai gruppi “Federazione Speleologica Abruzzese” e da “Centro Appenninico Ricerche Sotterranee”.

 

I LUOGHI DEL CUORE:

Nel 2003, in occasione della prima edizione della classifica, i voti raccolti sono stati 24.200; oggi nel 2018 a distanza di sedici anni e con oltre il 9.100% di voti in più, il censimento del FAI è diventato uno strumento di coesione sociale sorprendenti.

 

E’ quasi un rito collettivo che convoglia le speranze, l’impegno e la voglia di riscatto dei singoli cittadini e delle comunità intorno alle piccole e alle grandi bellezze d’Italia da salvare perché in pericolo o fortemente compromesse, da proteggere perché in degrado o semplicemente da far conoscere perché poco note.

 

 

Emerge dalla classifica una preziosa mappatura spontanea di luoghi diversi ma allo stesso tempo amati, fatta di paesaggi e di palazzi storici, di chiese e di fiumi, di castelli e di borghi, di ville e di botteghe storiche, di giardini e di sentieri, che rende “visibile” il sentimento profondo che lega le persone ai territori dove vivono o dove hanno vissuto esperienze importanti della loro vita. Sono territori molto spesso pesantemente feriti o in attesa di rilancio, per i quali essere inseriti tra “I Luoghi del Cuore” rappresenta l’unica possibilità di un futuro migliore.

 

Gli oltre due milioni e duecentomila voti pervenuti alla Fondazione nel 2018 – il 41,6% in più rispetto alla precedente edizione – rispecchiano l’aumento della sensibilità verso l’iniziativa da parte degli italiani, sempre più consapevoli dei meccanismi virtuosi che ne possono scaturire. Partecipare al censimento è solo un gesto simbolico che permette di dare piena attuazione al principio di sussidiarietà. Il voto del singolo se sommato a quello di altre migliaia di persone, si tramuta in un’azione di grandissimo impatto sociale e, di conseguenza, in concreti interventi di recupero e valorizzazione: da quando esiste “I Luoghi del Cuore” il FAI, grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo, ha promosso e sostenuto ben 92 progetti a favore di luoghi d’arte e natura in 17 regioni, cui si sommano i tanti interventi resi possibili grazie all’interessamento di Istituzioni e privati a seguito della visibilità offerta dal censimento.

 

Dopo la presentazione dei risultati, avrà inizio la fase progettuale. I primi tre luoghi classificati, in qualità di vincitori, riceveranno un contributo di 50.000 euro il primo, 40.000 euro il secondo e 30.000 euro il terzo, se ne avranno i requisiti e a fronte della presentazione di un progetto da concordare.

 

Inoltre i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti potranno candidare al FAI, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2019, una richiesta di restauro e valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni scorse, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori in collaborazione con i Segretariati regionali del Ministero per i beni e le attività culturali.

 

Il FAI si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni presenti su territorio nazionale, solleciterà le Istituzioni preposte affinché diano attenzione ai luoghi, sensibilizzando i Sindaci di tutti i 6.412 Comuni coinvolti e le Regioni.

 

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese. Il Luogo che risulta maggiormente votato in filiale riceve il Premio Speciale Intesa Sanpaolo, un contributo di 5.000 euro da destinare ad un progetto di recupero. Il sostegno di Intesa Sanpaolo a “I Luoghi del Cuore” del FAI rappresenta una delle numerose iniziative di sostegno del Gruppo alla vita culturale del Paese.

 

Il censimento è stato realizzato con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

 

Grazie al Gruppo Editoriale Gedi per la concessione gratuita di spazi pubblicitari e alla RAI, main media partner dell’edizione 2018 de “I Luoghi del Cuore”.

 

 

 

 




Teramo. INPS: già presentate 142 domande di pensione “quota 100”

L’INPS comunica che le domande di pensione cd “quota 100” presentate fino alle ore 19,00 di ieri, lunedì 4 febbraio, sono 19.806 per l’intero territorio nazionale.

INPS

In calce si riporta la suddivisione a livello provinciale delle richieste pervenute alle ore 19,00 di ieri in Abruzzo.

REGIONE PROVINCIA NUMERO DOMANDE
ABRUZZO CHIETI 234
L’AQUILA 231
PESCARA 170
TERAMO 142
TOTALE 777



L’Hotel Baltic di Giulianova è il terzo miglior hotel per famiglie in Italia.

I Caliscendi di Giulianova_foto di Giancarlo Malandra (C) Paolo De Siena (C)

Sono uscite oggi le classifiche annuali di TripAdvisor, che hanno proclamato i vincitori dei Travelers’ Choice Hotel Awards 2019 e l’hotel Baltic di Giulianova si è meritato il terzo posto in Italia nella categoria family hotel.

Un premio davvero prestigioso, reso ancora più importante perché decretato direttamente dai giudizi delle recensioni degli stessi viaggiatori. Si tratta ormai della 17esima edizione, i Travelers’ Choice sono diventati uno standard del settore dell’ospitalità.

“È un premio che ci riempie di orgoglio e gratifica il lavoro di tutto lo staff” ci dicono Massimo Grossi e Giorgio Violanti, titolare della struttura, “un lavoro che, come diciamo sempre ai nostri ospiti significa soprattutto farli stare bene. E che questo premio venga assegnato proprio dalla loro stessa esperienza, è il riconoscimento più grande. Un premio che può e deve valorizzare anche tutto il territorio, le risorse, i luoghi, le tipicità perché la qualità di una struttura ricettiva ne è parte integrante;“




CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI GIANCARLO MINICUCCI

 

 

 

Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi si unisce al dolore della famiglia e dell’intera categoria per la morte di Giancarlo Minicucci. Nato ad Asmara 67 anni fa, ma pescarese di famiglia e di adozione, aveva cominciato in Abruzzo, al Resto del Carlino e al Tempo, prima di approdare, al Messaggero la sua brillante carriera che lo ha portato a essere direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia e alla vice direzione del Messaggero, a tutti gli effetti il suo giornale. Nel quotidiano di via del Tritone ha percorso infatti tutti i gradini, cronista, inviato, capocronista, capo delle cronache italiane, caporedattore centrale e infine vice direttore. Significative anche le esperienze nelle redazioni locali del Messaggero, a Latina e in Abruzzo, dove tra il 1998 e il 1999 è stato caporedattore dell’edizione regionale. Insomma, un cronista di razza. Giancarlo Minicucci era in pensione da alcuni anni e viveva in Salento, a Roca. Lascia la moglie Santa e tre figli, oltre ad alcune generazioni di giornalisti che lo hanno avuto come maestro e collega.

 

Pescara, 23 gennaio 2019




Abruzzo. Media: SOLIDARIETA’ DI SGA A PAOLO BORROMETI

 

 

Una lettera con pesanti minacce di morte è stata recapitata giornalista Paolo Borrometi nella sede di Tv 2000. Lo riferisce la stessa emittente.

 «Ti manca poco» è stato scritto utilizzando ritagli di giornale. La lettera è stata subito consegnata agli inquirenti che l’hanno valutata molto seriamente e hanno già avviato le indagini del caso.

Il Sindacato giornalisti abruzzesi unisce la sua voce alla condanna unanime degli organismi di categoria per l’ennesima intimidazione che colpisce un collega simbolo del dovere civile e professionale di combattere ogni forma di illegalità. A Borrometi,  che il 12 luglio scorso è stato ospite del Sindacato giornalisti abruzzesi nel corso del convegno “Armi e bavagli” su minacce e azioni giudiziarie contro i cronisti, la solidarietà incondizionata di tutti i colleghi d’Abruzzo.

 

Pescara, 22 gennaio 2019