INPS-Abruzzo. Le misure contro la povertà    Pubblicato l’Osservatorio per i primi sei mesi del 2018  I dati abruzzesi

L’INPS ha pubblicato sul proprio sito www.inps.it l’Osservatorio sul Reddito di Inclusione (REI) con i dati del primo semestre 2018, periodo in cui sono stati erogati benefici economici a 267 mila nuclei familiari raggiungendo 841 mila persone nel territorio nazionale.
Dal 1° gennaio 2018 il REI ha sostituito un’altra misura di contrasto alla povertà, il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva).  Persistono tuttavia trattamenti SIA erogati a 44mila nuclei familiari. Sommando questi trattamenti a quelli del REI emerge che nel primo semestre 2018 le misure contro la povertà hanno raggiunto circa 311mila nuclei e oltre un milione di persone.

INPS

In Abruzzo nel primo semestre 2018 per il ReI sono stati erogati benefici a 4.666 nuclei familiari raggiungendo 12.877 persone. I trattamenti SIA ancora in essere nella nostra regione sono stati erogati a 573 nuclei familiari. In Abruzzo nel primo semestre 2018 le misure contro la povertà hanno raggiunto in totale circa 5.239 mila nuclei e 15.122 persone. (v. tabella allegata).




IL GRUPPO ALPINI DI GISSI COMPIE 3 ANNI SI FESTEGGIA SABATO 4 AGOSTO

Il Gruppo Alpini di Gissi compie tre anni e celebra la ricorrenza sabato 4 agosto al Centro Polisportivo “Aldo Moro” a partire dalle ore 19.

“Un momento conviviale che vogliamo condividere con tutti gli amici delle Penne Nere e i nostri sostenitori. Una serata di festa, tra musica e buon cibo, che vuole riaffermare i valori alpini, fatti di impegno civile, solidarietà, disponibilità verso il prossimo e rispetto per l’ambiente e la natura”, spiega il capogruppo di Gissi Giovanni Basilico.

Alpini di Gissi

Lo spirito alpino è “contagioso” e anche questi momenti di semplice aggregazione rappresentano un’occasione per condividerli, rafforzando il legame col territorio.

La serata degustazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Gissi, sarà dedicata alla tradizione enogastronomica abruzzese, con intrattenimento musicale.

Il Gruppo alpini di Gissi oggi conta 63 soci ed è uno dei più attivi del territorio, assicurando la propria presenza alle diverse adunate che si organizzano non solo a livello locale ma anche interregionale e nazionale (a maggio scorso era a Trento). Solo nell’ultimo mese ha partecipato a due raduni zonali rispettivamente San Salvo e Schiavi d’Abruzzo e al Quarto raggruppamento Ana Centro sud Italia a Leonessa (Rieti).

Un bilancio più che soddisfacente che si arricchirà di nuove iniziative a partire da settembre, fatte di rappresentanza, ma soprattutto di impegno.

Un’attività che il Gruppo di Gissi sarà felice di festeggiare con i propri concittadini e tutti gli amici degli Alpini.

 

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Marco RAPINO (PD): SU EPISODIO DI RAZZISMO A GIULIANOVA

“Se le indagini dovessero confermare la versione del signor Ibrahima Diop, ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo, un fatto che non ha precedenti nella nostra Regione, storicamente accogliente e multiculturale, e dovremmo tutti prendere delle posizioni forti e decise contro questa ignobile deriva razzista”. Con queste parole il Segretario del Pd Abruzzo Marco Rapino

Marco Rapino

interviene circa la denuncia presentata oggi da un uomo italo-senegalese che ha raccontato di essersi sentito dire da un impiegato della Asldi Giulianova “Vattene, questo non è il veterinario”.

“Stiamo assistendo, in questi giorni, ad una deriva razzista e xenofoba in Italia senza precedenti, spaventosa e deprecabile. Se quanto raccontato dal signor Diop dovesse essere confermato, sarebbe la prova che, purtroppo, neanche la nostra terra è immune a questa ondata di odio e intolleranza che sta investendo tutto il nostro Paese. Tutto ciò non è accettabile e non possiamo tacere, non possiamo voltarci dall’altra parte perché un giorno la storia ce ne chiederà il conto.   È innegabile che questo Governo in pochi mesi  sia riuscito a sdoganare l’odio e il male. Ciò che prima era anche impensabile, oggi viene detto, scritto, dichiarato anche dai nostri stessi Ministri, rendendolo, di fatto, accettabile. Ma noi questo non possiamo permetterlo. Fa specie, oggi, di fronte ad una simile accusa, di un fatto che sarebbe avvenuto nel nostro Abruzzo, ascoltare il silenzio assordante di chi per anni ha urlato quotidianamente allo scandalo, invocato legalità e onestà per ogni inezia. Oggi queste persone non una parola dicono per condannare un governo, di cui sono complici, che sta istituzionalizzando l’odio verso il prossimo. Non una parola di solidarietà verso un uomo di 39 anni che stava solo cercando informazioni e ha raccolto insulti e non una parola sul fatto che l’artefice di questo scempio potrebbe essere proprio un dipendente pubblico.

Noi, dal canto nostro, possiamo assicurare che non abbasseremo la guardia, che ci mobiliteremo, come abbiamo sempre fatto, in difesa di tutte le vittime di bullismo e razzismo e, anche per questo, ci auguriamo che le indagini vengano chiuse nel più breve tempo possibile e che, una volta accertati i fatti, al colpevole spetti una punizione esemplare”.




IL 4 AGOSTO, NELLA CHIESA DI PETTINO, 50° DI SACERDOZIO DEL NUNZIO MONS. ORLANDO ANTONINI con Padre Carmine Serpetti

 

Celebrerà insieme a P. Carmine Serpetti, con il quale fu ordinato da Mons. Stella il 29 giugno 1968

mons. orlando antonini

di Goffredo Palmerini

 

 

L’AQUILA – Mons. Orlando Antonini, Nunzio apostolico, il 4 agosto alle ore 18:30, nella Chiesa di San Francesco a Pettino, festeggerà il suo 50° di Sacerdozio presiedendo la celebrazione eucaristica, concelebrante, tra gli altri, Padre Carmine Serpetti, il francescano insieme al quale il 29 giugno 1968 egli venne ordinato dall’Arcivescovo Costantino Stella, nella Chiesa abbaziale di Arischia.

1968-ordinazione don Orlando e Padre Carmine Serpetti

1968-ordinazione don Orlando e Padre Carmine Serpetti

1968-ordinazione don Orlando e Padre Carmine Serpetti

La significativa ricorrenza, in un primo tempo prevista per il 29 giugno scorso, è stata dilazionata al 4 agosto perché nel frattempo diventata concomitante con le cerimonie in San Pietro, il 28 e 29 giugno scorsi, per la creazione dei nuovi Cardinali da papa Francesco, tra i quali l’arcivescovo dell’Aquila, Card. Giuseppe Petrocchi. In una cronaca di 50 anni fa, apparsa sul settimanale diocesano Voce Amica, viene sottolineato come l’arcivescovo Mons. Stella nella sua omelia richiamasse il significato dell’ordinazione dei due sacerdoti nel giorno dei Santi Pietro e Paolo, esortandoli ad iniziare la loro nuova vita “…con grande fede, alla luce della santità e del martirio dei due gloriosi Principi degli Apostoli”.

1968-ordinazione don Orlando e Padre Carmine Serpetti

L’articolo riporta, oltre la notizia della grande partecipazione delle due comunità di Villa Sant’Angelo e Arischia, paesi natali dei due sacerdoti, anche le presenze della chiesa aquilana accanto all’arcivescovo, nel suggestivo rito dell’ordinazione presbiterale. Nomi che per gli aquilani di una certa età rievocano davvero un’epoca: l’arcidiacono Mons. Mario Durante, i canonici Mons. Gustavo Cinque e Mons. Alfredo Orpelli, il parroco di Arischia, don Giovanni D’Eramo, il parroco di Villa Sant’Angelo, don Serafino Del Giudice. E ancora don Mario Ciocca, arciprete di Cittaducale (allora diocesi dell’Aquila) e già parroco di Villa Sant’Angelo e P. Giacinto Marinangeli, Provinciale dei Frati minori d’Abruzzo, insieme a numerosi confratelli di Padre Carmine dei conventi di San Giuliano, a L’Aquila, e Lanciano, in particolare P. Ludovico Aureli, con tanti giovani studenti delle famiglie minoritiche. Insufficiente a contenere tutti i fedeli accorsi, la chiesa parrocchiale San Benedetto di Arischia, fu scelta tuttavia per consentire alla madre malata di Padre Carmine di poter assistere alla cerimonia di ordinazione del figlio.

Padre Carmine Serpetti, (C) Foto Walter De Berardinis. Pubblicata anche dal Corriere della Sera

Don Orlando, giovane prete 23enne (nato a Villa Sant’Angelo il 15 ottobre 1944, allora frazione di San Demetrio ne’ Vestini), viene subito nominato vice Rettore al Seminario dell’Aquila, mentre nel 1970 gli vengono affidate per il servizio pastorale le Parrocchie di San Martino e S. Maria ab Extra, a Picenze, dove opera fino al 1976. Erano ricchi di novità e fermenti quegli anni post Concilio Vaticano II, nelle importanti fasi di rinnovamento della Chiesa avviato con il Concilio da Giovanni XXIII e concluso da Paolo VI, non solo nei cambiamenti dei riti liturgici – con la Messa e le altre funzioni non più in latino – ma anche nell’attenzione ai temi sociali, all’apertura alla mondialità e al dialogo, al sapere scrutare e cogliere “il segno dei tempi”, nello spirito dell’insegnamento giovanneo. Con buona lena don Orlando da subito opera nelle parrocchie che gli sono affidate, avendo come punti di riferimento i principii del Concilio, di una Chiesa autentica, lontana dai privilegi, povera e attenta agli ultimi. In questo anche riducendo all’essenziale le forme, che abbandonavano rituali talvolta ridondanti. Peraltro segnando una significativa novità, come la condivisione collaborativa con altri 5 parroci – don Natale Chelli, don Alfredo Cantalini, don Domenico Marcocci, don Lucio Antonucci, don Ruggero Gallo –con i quali c’è comunione nella preghiera e nelle iniziative, in primis nel non avanzare richieste di offerte per i servizi religiosi: Messe, funerali, matrimoni e così di seguito. Una “rivoluzione” che, per quanto in linea con le riforme del Concilio, qualche insofferenza all’epoca destò e anche un qualche clamore, quando i sei giovani preti decidono che, per il loro sostentamento non affidato alle “entrate” dai servizi religiosi, debbano cercarsi un lavoro, compatibile con il loro ministero sacerdotale.

Mons. Orlando Antonini con Papa Francesco

E’ così che don Orlando trova occupazione, presso la Piccola Opera Caritas di Padre Serafino Colangeli, che assiste ragazzi disagiati o portatori di handicap, allora sistemati in un’ala del Convento dei Frati minori di Paganica. Vi lavora quasi tre anni, addetto alla Segreteria, con significativa efficienza organizzativa e con una spiccata sensibilità “sindacale”, nel senso di promuovere la stipula di contratti al personale, fino ad allora retribuiti senza un criterio uniforme, dando regole certe sia riguardo le competenze nel lavoro che nel corrispettivo per le prestazioni. E tuttavia, questa specie di “rivoluzione” che negli anni si andava consolidando, determinando nel clero della diocesi discussioni e qualche malumore che invocava severi provvedimenti, alla fine trova nella saggezza e nella mitezza del nuovo arcivescovo dell’Aquila, Mons. Carlo Martini, piacentino, per molti anni Nunzio apostolico in diversi Paesi del mondo, la chiave giusta per rasserenare l’ambiente, operando nei confronti dei 6 sacerdoti scelte che valorizzino i loro carismi – hanno tutti dato prova di talento e qualità nella vita pastorale e nei compiti affidati – , piuttosto che reprimerne le potenzialità. In particolare verso don Orlando, la scelta di Mons. Martini è illuminata, avviandolo nel 1976 alla Pontificia Accademia Ecclesiastica a Roma, dove si formano i diplomatici della Santa Sede. Là don Orlando ha seguito i corsi di studi giuridici, di diplomazia e di lingue straniere, fino al marzo del 1980. Completati gli studi accademici, inizia in quegli anni la lunga e impegnativa sequela di servizio nelle Nunziature apostoliche, dapprima come Segretario poi come Consigliere, che arricchiscono il suo bagaglio di esperienze in diversi e delicati scacchieri del mondo.

 

Dapprima (1980 – 1981) in Bangladesh, dove fa una prima esperienza in un Paese a grande maggioranza di religione mussulmana, dove viene a contatto anche con la cultura indù. Poi in Madagascar (1981 – 1984), paese africano speciale, perché la sua popolazione è di antica ascendenza indonesiana, ormai quasi tutto cristiano con una Chiesa molto viva e organizzata, soprattutto nel laicato. Dal 1984 al 1987 è in Siria, dove compie un’altra esperienza in una nazione a forte impronta mussulmana, ma con ancora una presenza cristiana dei primi secoli molto diversificata, ricca d’un patrimonio architettonico e artistico rilevante, che va da prima di Cristo all’epoca romana, al periodo cristiano prima dell’invasione araba, all’epoca islamica, alla parentesi crociata.

 

Dal 1987 al 1990, è destinato in Cile, dove collabora con il Nunzio Mons. Angelo Sodano, vivendo insieme alla Chiesa locale la difficile transizione dalla dittatura di Pinochet alla democrazia. Dal 1990 al 1993 è inviato in Olanda, paese europeo moderno e eccellentemente organizzato, ma che dal punto di vista religioso potrebbe definirsi postcristiano. Dal 1993 al 1995 è a Parigi, dove interagisce con la ricchezza culturale e artistica francese. Qui si premura anche, con accurate ricerche in archivi e biblioteche, di recuperare importanti manoscritti su Celestino V e sull’ordine dei Celestini, poi riportati in una sua pubblicazione. Nel 1995 e fino al 1999 rientra a Roma, presso la Segreteria di Stato, dove collabora con Mons. Jean-Louis Tauran e dove viene incaricato di seguire gli affari dei paesi del Centro America, tra cui Cuba. Proprio riguardo al paese caraibico lavora alla preparazione dello storico viaggio di Giovanni Paolo II, nel 1998, al quale partecipa a seguito del Papa, così incontrando Fidel Castro e le personalità del regime.

 

Nel luglio 1999 Giovanni Paolo II lo nomina Nunzio Apostolico in Zambia e in Malawi, al contempo elevandolo alla dignità di Arcivescovo. In questi paesi africani poveri può dispiegare la sua missione diplomatica, religiosa e di promozione umana, avviando con aiuti e donazioni dall’Italia la realizzazione di vari progetti sanitari e di sviluppo. Peraltro, ha dovuto seguire la delicata questione, assai problematica, riguardante l’arcivescovo Emmanuel Milingo, con le diverse vicende nelle quali quel presule è stato invischiato. Nel 2006 papa Benedetto XVI lo invia in Paraguay, dove si trova a dover gestire lo spinoso caso del vescovo Fernando Lugo il quale, abbandonato il ministero sacro ed entrato in politica, nel 2008 viene eletto Presidente della Repubblica. Infine, nel 2009, la nomina alla guida della Nunziatura apostolica di Belgrado, in Serbia, dove è impegnato a seguire i difficili problemi di una piccola Chiesa cattolica plurietnica e gli altrettanto complessi rapporti con la Chiesa serbo-ortodossa.

 

Vi rimane fino al 2015, quando, per sopraggiunti motivi di salute, rientra in Italia, chiede ed ottiene di vivere nella diocesi aquilana, nella sua Villa Sant’Angelo, dove ora vive in un MAP come ancora la maggior parte della sua gente fino a quando non verrà ricostruita la sua abitazione nel centro storico, prestando la sua collaborazione pastorale, quando occorre, alla Segreteria di Stato, all’Arcivescovo e al Parroco. Ancor più si dedica agli studi e alle ricerche che sempre l’hanno appassionato, sull’architettura religiosa e urbana. Una passione coltivata durante tutti gli anni del servizio diplomatico, lavorando di notte sui documenti e sugli appunti raccolti nelle brevi vacanze a L’Aquila. In questa maniera sono nati testi di architettura sacra all’Aquila e nei paesi del Comitatus Aquilanus, come pure di storia locale connessa all’architettura urbana, diventati un vero punto di riferimento per studiosi e per chiunque voglia interessarsi di tali discipline. Lungo sarebbe l’elenco delle pubblicazioni edite – libri, saggi, articoli – un corpus di assoluto rilievo scientifico e culturale, cui si sono aggiunti dopo il terremoto del 2009 altri importanti volumi che postulano una ricostruzione post sismica al meglio della qualità delle architetture, con un imprescindibile riferimento alla Bellezza, di per sé cespite su cui investire per un turismo culturale e per il futuro economico dell’Aquila e del suo antico territorio.

 

Grande attesa, dunque, per questo 50° di Sacerdozio di Mons. Antonini e P. Carmine. L’ampia chiesa di San Francesco ed il vasto piazzale esterno potranno accogliere tanta gente di fedeli, parenti e amici per questa festa della Chiesa aquilana e dei Frati Minori d’Abruzzo. Numerosi anche amici ed ospiti da fuori regione che verranno a salutare Mons. Orlando Antonini e P. Carmine Serpetti, in una celebrazione che rinnoverà le promesse di un sacerdozio fecondo, al servizio dell’intera comunità aquilana. Intanto domenica prossima, 29 luglio, ad un mese esatto dalla data di ordinazione, don Orlando verrà festeggiato dalla sua comunità parrocchiale di origine, Villa Sant’Angelo, con una solenne Concelebrazione Eucaristica all’aperto, alle ore 18:30, nella piazza del paese, le cui quinte edilizie sono già quasi tutte ricostruite, a simbolo ed augurio, appunto, di resurrezione per tutto il martoriato borgo, che dopo Onna, ha patito il maggior numero di morti (17) e le maggiori distruzioni. L’auspicio maggiore era di vedere avviati i lavori di ricostruzione anche della quinta Nord dove sorge la chiesa parrocchiale: di essa è pronto il progetto, ma l’allucinante  burocrazia che sta frenando la ricostruzione pubblica non la manda ancora in gara. Infine, quando riaprirà – a Dio piacendo, e alla burocrazia – anche la chiesa parrocchiale di Arischia, don Orlando e P. Carmine potranno festeggiare il loro Giubileo d’oro proprio nell’edificio sacro che vide la cerimonia della loro ordinazione sacerdotale, in quel lontano 29 giugno del 1968.




L’Aquila. ODG: TRENT’ANNI DI ATTIVITA’ PER MARIA PAOLA SEBASTIANI

L’AQUILA 25 LUG .- Taglio della torta per il trentesimo anno di attività professionale nell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo di Maria Paola Sebastiani.
 Al termine della seduta del 25 luglio 2018 dell’ODG Abruzzo, il Presidente Stefano Pallotta ed i Consiglieri, sicuri di interpretare i sentimenti dei colleghi, hanno espresso riconoscenza e gratitudine  a Maria Paola Sebastiani, unica dipendente dell’Ordine regionale, per il suo lavoro al servizio dei giornalisti abruzzesi.

Maria Paola Sebastiani. Fonte ODG Abruzzo

Anche la redazione de giulianovanews.it formula i più sinceri auguri per l’importante traguardo raggiunto all’interno del nostro Ordine Regionale.



COMUNI CICLABILI 2018/2019: al via la seconda edizione.  

COMUNI CICLABILI 2018/2019: al via la seconda edizione.

 

 

  • Aperte le candidature per ottenere il riconoscimento di FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta che valuta e valorizza gli sforzi delle amministrazioni impegnate in politiche bike-friendly.

 

  • Invariati gli ambiti di valutazione, con la sola aggiunta di un nuovo parametro che contribuisce all’assegnazione del punteggio, ovvero la presenza di un assessore con delega allo “spazio pubblico bene comune”.

 

  • I comuni che si iscrivono entro settembre, riceveranno la bandiera gialla della ciclabilità italiana entro fine anno. Il riconoscimento ha ora una validità biennale.

 

  • L’Abruzzo, ad oggi, è la Regione con più Comuni Ciclabili (10), per la maggior parte situati lungo la Ciclovia Adriatica (progetto Bike to Coast)

 

 

Luglio 2018 – FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta ha dato il via alla seconda edizione di ComuniCiclabili (www.comuniciclabili.it), il progetto che, nel primo anno, ha già assegnato la bandiera gialla della ciclabilità italiana a 69 comuni, riconoscendo e valutando l’impegno di ciascuno in politiche e interventi concreti per lo sviluppo di una mobilità in bicicletta e, dunque, sempre più sostenibile per l’ambiente e per le persone.

In Abruzzo sono dieci le località insignite del prestigioso riconoscimento ed entrate a far parte della rete di Comuni che vogliono migliorare il loro livello di accoglienza per i ciclisti, siano essi residenti che turisti.

Da nord a sud i Comuni Ciclabili abruzzesi sono Tortoreto, Corropoli, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, in provincia di Teramo; Montesilvano e Pescara, in provincia di Pescara; Francavilla al Mare, Ortona e Rapino, in provincia di Chieti.

 

Il primo obiettivo di ComuniCiclabili è quello di incentivare i territori a fare sempre meglio per agevolare la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito, dagli spostamenti quotidiani di bike-to-work e bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze in sella. Si va ben oltre il semplice conteggio di piste ciclabili presenti, proponendo una vision di “città possibile” che “ispira” il singolo comune già nel momento in cui l’amministrazione compila la scheda di adesione e prende coscienza sia dei risultati raggiunti sia delle molte iniziative che è possibile mettere in campo per migliorarsi.

 

La seconda edizione di ComuniCiclabili arriva con alcune novità: innanzitutto la validità del riconoscimento ‘Comune Ciclabile’ diventa biennale. Una scelta che, se da un lato permette al singolo comune di utilizzare al meglio il riconoscimento assegnatogli anche in termini di comunicazione, dall’altro lo incentiva a mantenere, e anche a migliorare nel tempo, gli standard di ciclabilità che hanno determinato il punteggio, da 1 a 5 bike smile, indicato sulla bandiera gialla.

 

Sostanzialmente invariati i parametri di valutazione nelle 4 aree d’intervento che portano all’assegnazione del relativo grado di ciclabilità di un territorio. Da quest’anno, però, si alza gradualmente l’asticella e per candidarsi il comune deve possedere almeno 3 requisiti tra quelli richiesti (erano due lo scorso anno), di cui almeno uno nell’area infrastrutture urbane (“ciclabili urbane” e/o “moderazione traffico e velocità”) e gli altri due nelle restanti 3 aree di valutazione (“cicloturismo”, “governance” e “comunicazione & promozione”).

 

Vi è una sola significativa novità inserita tra i parametri di valutazione: si tratta della presenza dell’assessore con delega allo “SPAZIO PUBBLICO BENE COMUNE”, poiché “lo spazio urbano è il bene comune per eccellenza delle nostre città e la bicicletta è l’unica vera soluzione per recuperarlo, tutelarlo e valorizzarlo”, dice Alessandro Tursi vicepresidente FIAB e responsabile del progetto.

Creare questa delega ad hoc è per i comuni un’operazione a costo zero e attuabile in tempi stretti, che tuttavia introduce nel dibattito pubblico questo tema fondamentale, che va ben al di là delle politiche pro bici o pro ciclisti, ma induce a riflettere sul concetto stesso di città e di condivisione degli spazi urbani. Non è un caso che di recente ComuniCiclabili abbia stretto un partenariato con l’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, perché ormai il dibattito urbanistico pone sempre più al centro il tema della ciclabilità come indispensabile per la soluzione ai problemi delle aree urbane e dell’economia urbana.

 

In Abruzzo le associazioni FIAB sono molto attive e hanno fattivamente contribuito alla pianificazione della mobilità ciclistica regionale, con la proposta di legge sulla mobilità ciclistica, poi concretizzatasi nella LR 8/2013, antesignana della Legge Nazionale approvata nei primi mesi di questo anno (Legge 2/2018); la battaglia per la gratuità del trasporto delle biciclette sui treni regionali; la realizzazione del tratto regionale della Ciclovia Adriatica, con il progetto Bike to Coast; il supporto alle amministrazioni per azioni e politiche a favore della mobilità ciclistica urbana e del turismo in bicicletta; la disseminazione di buone pratiche tramite seminari, corsi, convegni, pubblicazioni, ecc.

 

La validità del progetto ComuniCiclabili è stata apprezzata anche a livello europeo da parte di ECF – European Cyclists’ Federation di cui FIAB è socio fondatore e referente per l’Italia. “Attraverso ComuniCiclabili, FIAB ha mostrato in ambito europeo il livello delle proprie competenze e professionalità – dice Alessandro Tursi responsabile del progetto e vice presidente di FIAB e di ECF – L’esperienza maturata con questa iniziativa Made in Italy sarà un valido riferimento per progetti simili da estendere su scala europea”.

 

“Speriamo” continua Alessandro Tursi “che numerose altre amministrazioni abruzzesi, in primis quelle costiere, attraversate dalla Ciclovia Adriatica, ma anche i Comuni capoluogo – Teramo, L’Aquila e Chieti – aderiscano all’iniziativa ed entrino nella rete, per iniziare a mettere in campo sempre più azioni virtuose che trasformino lo spazio urbano in uno spazio comune, fruibile da tutti, e non solo dalle auto”.

 

Le amministrazioni locali che si iscrivono a ComuniCiclabili entro settembre, riceveranno la bandiera gialla entro l’anno. Tutte le info e le modalità su www.comuniciclabili.it.

 

 

 

 

Per maggiori informazioni: www.comuniciclabili.it – www.fiab-onlus.it

 

Mail sedi locali fiab.abruzzomolise@gmail.comredazione@pescarabici.orgciclabili@gmail.com

 

Ufficio Stampa FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta – www.fiab-onlus.it

T 02 48022325  ufficio-stampa@fiab-onlus.it

 

 




IN RICORDO DI ALTERO MATTEOLI E NINO SOSPIRI: AMBIENTE E/E’ VITA PRESENTA IL PROGETTO ITALIA-ABRUZZO SOSTENIBILE

 

Come ogni anno, in occasione della data di nascita dell’on. Nino Sospiri, il 26 luglio (quest’anno avrebbe compiuto 70 anni), l’associazione Ambiente e/è Vita organizza un evento commemorativo in ricordo del proprio amatissimo fondatore.

Nino Sospiri

La manifestazione, con il patrocinio del Ministero per l’Ambiente e del Comune di Pianella, si terrà giovedi 26 luglio con inizio alle ore 19 in Largo Teatro della cittadina pescarese.

Quest’anno, oltre a Sospiri, verrà ricordata la figura di Altero Matteoli, già ministro e presidente dell’associazione, prematuramente scomparso lo scorso dicembre, alcuni giorni dopo la partecipazione al congresso nazionale di Ambiente e/è Vita tenutosi a Città Sant’Angelo.

“In quella occasione abbiamo illustrato il nostro progetto ITALIA SOSTENIBILE, idee ed azioni per l’Italia; a Pianella illustreremo il progetto e la sua ‘declinazione’ per l’Abruzzo: un decalogo di idee ed azioni per rendere la nostra regione ‘a caratterizzazione ambientale’ in grado cioè di svilupparsi in modo sostenibile ed innovativo”- dichiara il Presidente Benigno D’Orazio.

Insomma un ricordo del fondatore e del presidente di Ambiente e/è Vita ma anche idee e progetti per il futuro in linea con i principi fondanti dell’associazione; di questo discuteranno i relatori di Pianella: Sandro Marinelli, Lorenzo Sospiri, Benigno D’Orazio, Luigi D’Eramo, Ruggero Barbetti, Pierluigi Biondi, Umberto Di Primio, Antonella Di Nino, Leonida Lancia (presidente della Ico srl grazie alla quale l’evento sarà ‘plastic free’).

La manifestazione, dopo la degustazione di prodotti a km 0, proseguirà con le poesie di Nino Sospiri a cura di Remo Di Leonardo e con l’esibizione dell’orchestra giovanile Amadeus di Pescara; infine il ricordo di Sospiri e Matteoli con Bruno Demi, Edoardo Tocco,  Fernando Ferrara e Ginevra Matteoli.

Ha già assicurato la partecipazione alla manifestazione l’On. Alessandra Mussolini, oltre a tanti amministratori e rappresentanti delle istituzioni che saranno presenti all’iniziativa.

L’associazione esprime sin d’ora un sentito ringraziamento a Lorenzo Sospiri ed al Sindaco di Pianella Sandro Marinelli che hanno reso possibile la realizzazione della manifestazione.




Giulianova. Guardia Costiera: entra nel vivo la stagione estiva con maggiori controlli.

Entra nel vivo la stagione estiva e, con essa, l’impegno della Guardia Costiera di Giulianova e dei suoi quattro Uffici Marittimi di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi marina, per garantire alle tante migliaia di turisti e cittadini che si riversano sulla costa teramana di trascorrere un’estate all’insegna della sicurezza.

Tortoreto

Controlli sulla pesca

Questa mattina, il personale dell’Ufficio marittimo di Roseto, a Cologna Spiaggia, ha accertato la presenza di un uomo con mezzo furgonato che – raggiunta la spiaggia e attrezzatosi con un sistema di fortuna per collegarsi al mare – prelevava indebitamente un ingente quantitativo di acqua di mare, stoccandolo all’interno di grossi serbatoi d’acqua contenuti al proprio interno. L’acqua sarebbe stata verosimilmente – e illecitamente  – impiegata in un esercizio commerciale dell’entroterra costiero teramano, per il trattamento e la lavorazione di prodotto ittico. Al soggetto è stata contestata l’estrazione abusiva di materiale dal mare ed è stata elevata una sanzione di oltre 3.000 Euro per l’attività illecita condotta.

A Giulianova, invece, il personale del nucleo di controllo pesca del Comando giuliese, a bordo di un battello veloce della Guardia Costiera ha intercettato e fermato un’imbarcazione da diporto intenta nell’attività di pesca ricreativa, accertando la presenza a bordo di un esemplare di tonno rosso (“Thunnus thynnus”) di oltre 40 kg – che, si ricorda, è una specie ittica pregiata sottoposta a particolare tutela – catturato senza che il pescatore fosse in possesso della necessaria preventiva autorizzazione. È scattato, così, il sequestro dell’esemplare di tonno (poi devoluto ad un ente assistenziale caritatevole, dopo essere stato dichiarato idoneo al consumo umano da un veterinario dell’ASL di Teramo) e l’elevazione di un verbale da 2.000 euro per il pescatore.

Ancora, negli ultimi giorni, il personale della Guardia Costiera ha condotto un’attività mirata a garantire il rispetto delle aree destinate a spiaggia libera, contrastando l’occupazione indebita di aree pubbliche attraverso il posizionamento di attrezzature balneari (ombrelloni, lettini, sdraio), in spregio alle disposizioni che ne impongono invece la rimozione al termine della “giornata di mare”. Nello specifico, sempre a Roseto, nella zona di Cologna spiaggia, il personale dell’Ufficio marittimo ha sequestrato e rimosso circa 50 ombrelloni; a Tortoreto, invece, il personale della Guardia Costiera, in collaborazione con la Polizia Locale e con il Comune, ha portato a termine un’operazione che ha consentito di rimuovere dall’arenile oltre 200 ombrelloni e 300 lettini/sdraio.

“L’attività di controllo della costa – afferma la Guardia Costiera – continuerà e, anzi, verrà intensificata, nei prossimi giorni, per garantire che le attività balneari, turistiche e diportistiche che si svolgono lungo le coste teramane possano aver luogo in una cornice di legalità, nel rispetto del mare e delle spiagge che sono un bene comune. L’invito rivolto ai cittadini, ai bagnanti, ai turisti – continua sempre la Guardia Costiera – è quello di farsi sensore attivo e propositivo sul territorio, segnalando eventuali situazioni di pericolo o riguardanti comportamenti che vìolino le basilari regole del buon senso e del vivere e rispettare il mare”.-

 




Corropoli. Partiti i cinque ciclo-amatori sulla via del cammino di San Benedetto.

Norcia. Puntuali come non mai, i cinque ciclisti, sono partiti per raggiungere l’Abbazia di Montecassino in bici. La preoccupazione di questi intrepidi ciclisti della “domenica” erano le salite, lunghe e ripide, ma alla fine la giornata è passata indenne per tutti. Pedalare sulle vie dove è passato San Benedetto ha reso l’impresa meno dolorosa di quello che ci si aspettava fin dalle prime ore di viaggio: Norcia, Santa Rita da Cascia, Rocca Porena (dove nacque la Santa), ed altri paesaggi fantastici. Breve visita nei pressi dell’Agriturismo di Colle del Capitano, proprio qui fu ritrovata la Biga del VI secolo a.C.. Arrivo finale a Leonessa, stremati, ma con il sorriso degli Alpini che erano in raduno proprio per il Quarto Raggruppamento dell’Associazione Nazionale Alpini. Domani si riparte da qui! Noi di giulianovanews.it rimaniamo incollati al nostro PC.

la redazione

ANTEPRIMA

Una delle tante salite per il cammino

Norcia

Benedizione per la partenza a Norcia con Don Marco

Monteleone di Spoleto, in primo piano uno dei cinque: il prof. Alessandro Baiocchi di Corropoli

Leonessa




Giulianova. L’INPS rimane a Giulianova

a sede INPS rimarrà a Giulianova: firmato oggi il rinnovo del contratto
per la locazione degli uffici con la direttrice regionale Vittimberga.
Fondamentale il ruolo del sindaco che esprime soddisfazione per il
risultato raggiunto.

La sede INPS di Giulianova non solo non verrà trasferita ma anzi rimarrà
nel quartiere Annunziata. Cadono dunque, e definitivamente, tutte le voci
di una trasferimento. Proprio oggi, 20 luglio, nell’ufficio in Comune
del sindaco, che come gli è stato sempre riconosciuto dai vertici stessi
dll’INPS ha avuto un ruolo fondamentale nella vicenda, è stato infatti
sottoscritto il rinnovo del contratto per la locazione degli uffici, che
rimarranno ubicati all’interno del Centro commerciale I Portici, tra
il proprietario dei vani e Valeria Vittimberga, direttrice regionale
dell’Istituto di previdenza.

INPS

“Con la sottoscrizione odierna si sgonfia totalmente ogni allarmismo più
volte sollevato, da ultimo il 5 febbraio scorso quando si dette
addirittura come improcrastinabile la chiusura della sede INPS giuliese.
Affermazione incauta e tal punto campata in aria, ma che pure aveva creato
apprensione nella cittadinanza, da spingere l’INPS stesso a smentirla
seccamente”, dichiara il sindaco Francesco Mastromauro, “Certo non posso
negare come la sede INPS avrebbe fatto gola ad alcune località vicine,
pronte magari a fare carte false per scipparla a Giulianova. Ma la
conservazione della sede INPS a Giulianova era un obiettivo che avevo a
cuore tanto da averlo inserito nel mio programma elettorale, ed oggi
pienamente raggiunto con mia grande soddisfazione e credo con sollievo di
tutti gli utenti. Una soddisfazione tanto più grande considerando che la
razionalizzazione della spesa, ispirata alla digitalizzazione delle
pratiche, nel solo 2015 ha determinato la soppressione delle sedi INPS di
località importanti e assai popolose, tra le quali Scandicci, e in questo
2018 sta mettendo a rischio molte agenzie. In Sardegna, per fare un
esempio, almeno 11 delle 19 sedi INPS rischiano di chiudere i battenti tra
cui Alghero che conta oltre 40 mila abitanti. Nel maggio scorso ha chiuso
la sede di Augusta, centro in provincia di Siracusa di quasi 36 mila
abitanti. In Umbria le agenzie INPS di Narni e Amelia saranno trasformate
in Punti. Insomma”, conclude il sindaco, “in questo quadro la permanenza a
Giulianova dell’agenzia INPS è davvero una vittoria di cui debbo
ringraziare la dottoressa Vittimberga”.
“I ringraziamenti sono reciproci – fa eco la direttrice Vittimberga –
perché la collaborazione e la capacità organizzativa dimostrati dal Comune
di Giulianova sono un esempio di come dovrebbero essere i rapporti tra
istituzioni. Anche io sono contenta del risultato raggiunto perché
Giulianova è una località molto importante in Abruzzo per le aziende, per
la popolazione e quindi per noi è fondamentale rimanere permanentemente in
questa città, coniugando efficacia ed efficienza, per seguire il suo
territorio”.