Teramo. Editoria: martedì, 20 giugno, presentazione del libro “Santuccio di Froscia” del prof. Elso Simone Serpentini. Interventi del presidente del Parco Gran Sasso Laga avv. Tommaso Navarra e del cantastorie Franco Palumbo, in arte Roppoppò

Sante Lucidi, detto Santuccio di Froscia, o anche Sciarretta, per essere pronipote del più celebre brigante del Cinquecento, Marco Sciarra, nacque a Cesa, un casale di Rocca Santa Maria. Fu a sua volta uno dei più celebri briganti del Seicento, capo di una banda assai numerosa, che raggiunse al suo culmine l’incredibile cifra di un migliaio di uomini. La storia della sua vita e delle sue imprese viene raccontata da Elso Simone Serpentini nel suo ultimo libro, il sesto della collana rossa “Briganti d’Abruzzo” (Artemia Nova Editrice), che verrà presentato per la prima volta a Teramo, nella Biblioteca “Melchiorre Delfico” martedì 20 giugno alle ore 18. La presentazione si avvarrà dell’apporto del cantastorie Franco Palumbo, in arte Roppoppò, che seguirà brani musicali composti pe rl’occasione su testi originali del Seicento e su versi dello stesso Serpentini. Serpentini e Roppoppò sono insieme autori di un brano di grande successo, dedicato proprio al prozio di Santuccio, il celebre Marco Sciarra. Sempre nel corso della presentazione ci saranno letture sceniche di alcuni brani del libro di e con Sara Palladini. Interverrà anche il presidente del Parco Gran Sasso Laga avv. Tommaso Navarra. Alla pari di altri capi briganti del suo tempo, i Colranieri, Antonio delle Piagge detto Barbarossa, Savino Savini, Tommaso Vitelli detto Tommasuolo, Medoro Narducci, Salvatore Bianchini, Spagnoletto, Carlo Pompetti, Sfamurro, i Mancecchi, Santuccio scorrazzò alla guida dei suoi uomini in tutti e tre gli Abruzzi, ,a soprattutto usi monti della Laga, commettendo ogni genere di imprese criminose: razzie, estorsioni, omicidi, rapine. Raggiunto l’apice del successo, invano cercato, inseguito e perseguitato da bandi e prammatiche “contro i delinquenti,” fece del suo castello di Boceto di Campli il suo centro operativo. Nel 1684, rimasto solo con Titta Colranieri a fronteggiare una lotta senza quartiere condotta contro i banditi dal Marchese del Carpio, partì per Venezia e sotto le insegne della Serenissima prese parte alla guerra contro i Turchi, senza mai tornare nel teramano. Sua moglie, Marianna Rozzi, rimasta sola a Campli, aveva sempre il suo nome in bocca, ripetendo “Santucce mì”. A questo si sono ispirati Serpentini e Roppoppò in uno dei brani musicali che presenteranno per la prima volta, in cui la moglie di Santuccio ripete quasi ossessivamente il suo “Santucce mi’”, parlando delle lettere e dei regali che diceva di ricevere periodicamente dal suo marito lontano, minacciandone, per difendersi da chi l’avesse voluta importunare, il ritorno, che tuttavia non avvenne mai.




“Faccia a faccia con il Re di bronzo”. Sabato 17 giugno il Polo Museale Civico di Giulianova organizza le visite guidate nel cantiere di restauro del Monumento a Vittorio Emanuele II finanziato dal Gruppo Medico D’Archivio.

Un’occasione straordinaria è quella che viene proposta dal Polo Museale Civico di Giulianova per l’intera giornata di sabato 17 giugno, quando gruppi di visitatori potranno salire sul ponteggio realizzato gratuitamente da Coccia Costruzioni per il restauro del Monumento a Vittorio Emanuele II, totalmente sostenuto dal Gruppo Medico D’Archivio, e vedere faccia a faccia il grande bronzo di oltre quattro metri di altezza, realizzato da Raffaello Pagliaccetti, giuliese illustre e tra i maggiori esponenti della scena scultorea del secondo Ottocento italiano.
I turni di visita su prenotazione per gruppi di massimo 10 partecipanti, prenderanno il via alle 11 e alle 12 per poi riprendere nel pomeriggio dalle 15.30, ogni ora, con ultima partenza alle 19.30.
Le visite inizieranno nella Sala civica di Scultura di piazza della Libertà dove, attraverso le opere esposte, verrà illustrata la carriera artistica di Pagliaccetti e la travagliata vicenda che portò all’inaugurazione nel 1894 del monumento giuliese al primo sovrano dell’Italia unificata. Ci si sposterà a seguire presso il cantiere dove, salendo sempre più in alto, la restauratrice responsabile dell’intervento, Valentina Muzii, illustrerà le fasi del restauro in atto.
Per l’accesso al cantiere è obbligatorio indossare calzature allacciate, meglio se chiuse. Caschetti di sicurezza e sottocaschi saranno forniti all’ingresso.
Le prenotazioni devono essere effettuate entro venerdì 16 giugno al numero telefonico 0858021290 o scrivendo a museicivici@comune.giulianova.te.it. Il costo della visita è di 5 euro a persona, comprensivo del biglietto unico del Polo Museale Civico di Giulianova.
“Sarà un’emozione irripetibile – sottolinea il direttore dei civici musei Sirio Maria Pomante – scoprire per la prima volta la potenza naturale del volto e quella ricchezza di dettagli formali e tecnici di cui il capolavoro di Raffaello Pagliaccetti è ricchissimo. Invito quindi i cittadini a vivere un’esperienza unica, quella di trovarsi faccia a faccia con il bronzo che da 130 anni “saluta” dall’alto la città di Giulianova.”




Teramo. 209° Anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri: ore 10.30 in Piazza Martiri della Libertà

 

 

Il 5 giugno 2023 (lunedì) sarà celebrato solennemente il 209° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La cerimonia si svilupperà in due distinti momenti:

  • Alle ore 09.00, presso la Caserma sede del Comando Provinciale Carabinieri di Teramo, con una cerimonia interna, sarà depositata ai piedi del “Cippo marmoreo” una corona in onore dei “Caduti”, nella fase della deposizione il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo Colonnello Pasquale Saccone accompagnerà il Prefetto della Provincia di Teramo, Dott. Fabrizio Stelo, per la resa degli “onori ai Caduti” con un picchetto armato di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale. Alla cerimonia parteciperanno i presidenti dellaSezione A.N.C. (Associazione Nazionale Carabinieri)di Teramo e della sezione ANFor (Associazione Nazionale Forestali) sempre di Teramo.
  • Alle ore 10.30 in Piazza Martiri della Libertàdi Teramo sarà celebrata la cerimonia solenne, aperta a tutti i cittadini. Nell’occasione saranno schierati una rappresentanza di: Carabinieri in Grande Uniforme speciale; comandanti di stazione e militari delle stazioni della provincia; Carabinieri del Gruppo Forestale, delle Stazioni Parco e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo; Militari del Radiomobile e Motociclisti con relativi mezzi di servizio; Carabinieri di stazioni montane specializzati sciatori e rocciatori con relativi mezzi per il soccorso in montagna. Alla manifestazione prenderanno parte le massime autorità civili, militari e religiose della provincia, le associazioni Combattentistiche e d’Arma i familiari delle “Vittime del Dovere”, nonché i sindaci della provincia con i relativi Gonfaloni. La cerimonia sarà impreziosita dalla presenza di: prestigiose associazioni del territorio; studenti di scuole primarie, secondarie, superiori e universitari della provincia.

Nell’occasione saranno premiati i Carabinieri del Comando Provinciale che si sono particolarmente distinti nel servizio.

Nel corso della festa saranno presenti e si esibiranno alcuni allievi dell’Istituto Braga di Teramo.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo Pasquale Saccone, nella convinta certezza che i Carabinieri sono parte integrante e patrimonio della collettività ha fortemente voluto che la festa per ricordare i 209 anni dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri  fosse celebrata nel cuore di Teramo , affinché  i cittadini possano  partecipare non come  semplici spettatori ma come protagonisti della cerimonia.

 




Giulianova. Il Sindaco Jwan Costantini ed il Vice Sindaco Lidia Albani partecipano alle cerimonie del 2 Giugno a Teramo.

Nel pomeriggio, grande emozione per l’omaggio all’ Amicacci ed il conferimento del cavalierato alla signora Silvana Esposito. Il Sindaco Jwan Costantini ed il Vice Sindaco Lidia Albani hanno partecipato ieri, 2 giugno, alle tradizionali cerimonie svoltesi a Teramo per celebrare la Festa della Repubblica Italiana. Il Primo cittadino ha preso parte al programma mattutino, in viale Mazzini, dove, dalle 10, hanno avuto luogo il conferimento degli onori al Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione della corona in onore ai Caduti e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. Alle 17, è stata il Vice Sindaco Lidia Albani ad essere presente alle cerimonie previste in piazza Martiri. Nel luogo simbolo di Teramo, all’ intervento del Prefetto Stelo è seguito l’omaggio alla squadra giuliese Amicacci Abruzzo. Il dottor Stelo, sin dai giorni del suo insediamento nella Prefettura teramana, ha seguito personalmente e con grande entusiasmo le sfide della squadra giuliese di basket in carrozzina, che il 22 aprile scorso ha conquistato la vittoria nel massimo campionato italiano della disciplina. Grande emozione anche negli istanti del conferimento dell’ onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana alla signora giuliese Silvana Esposito. Grazie alle ricerche storiche del giornalista Walter De Berardinis,è stato possibile onorare i caduti ed i sopravvissuti giuliesi ai campi di concentramento. Hanno ricevuto la Medaglia d’ Onore alla Memoria i catturati dopo l’8 settembre 1943 nell’area Balcanica Giuseppe Brecciaroli, Mario De Santis, Pasquale Falà, Pietro Macrillanti, Giovanni Marà, Angelo Michele Palombo ed Orazio Ripani.




L’Aquila. 77° ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Rinnovare e rafforzare l’osmosi e la sinergia tra Istituzioni e territorio, Forze Armate e cittadinanza

 

 

L’AQUILA 2 GIUGNO – Si è svolta questa mattina presso il Monumento ai Caduti, sito alla Villa Comunale del capoluogo abruzzese, la cerimonia per il 77° Anniversario della Proclamazione della Repubblica, con la quale si rinnova la fedeltà alla Costituzione ed ai valori sui quali è fondata la nostra convivenza civile.  Inoltre è significativo ricordare che la ricorrenza odierna è celebrata nel 75° anno della firma della Costituzione Italiana promulgata il primo gennaio 1948. Festeggiare insieme il compleanno della Repubblica, onorare i simboli della Nazione, esprimere un sentimento di intesa appartenenza e comunanza patriottica, significa rafforzare le basi e le motivazioni del nostro agire individuale e collettivo, presente e futuro. Presenti alla cerimonia, il Prefetto di L’Aquila, dott.ssa Cinzia Teresa Torraco, il Comandante Regionale della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, il Comandante del Comando Militare Esercito “Abruzzo Molise”, Colonnello Marco Iovinelli, una Compagnia Interforze per la resa degli Onori ai Caduti, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, autorità civili, religiose e militari del territorio provinciale. Dopo l’effettuazione dell’Alzabandiera sulle note dell’Inno Nazionale, eseguito da studenti del Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila, il Prefetto di L’Aquila accompagnato dal Comandante Regionale della Guardia di Finanza hanno reso Onore ai Caduti di tutte le guerre deponendo la Corona di alloro ai piedi del Monumento.  Il Prefetto ha consegnato 5 copie della Costituzione Italiana ai Cittadini, di cui una agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Amedeo D’Aosta” di L’Aquila, con la volontà di rafforzare ulteriormente in tutti i presenti, e in particolare alle nuove generazioni, quei sentimenti di unità, identità e coesione che da sempre caratterizzano la più sana coscienza di appartenenza alla patria. A seguire sono state consegnate le Medaglie d’Onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti e le Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica. Questo appuntamento ha rappresentato, ancora una volta, l’occasione per rinnovare e rafforzare l’osmosi e la sinergia tra Istituzioni e territorio, Forze Armate e cittadinanza, un importante momento di coesione e di unità, in grado di coinvolgere, con un messaggio fatto di valori, tutte le componenti del nostro Paese che operano quotidianamente con senso del dovere, lealtà, rispetto, professionalità e dedizione per il bene della collettività.




2 Giugno, Festa della Repubblica Italiana. L’Amministrazione Comunale presente domani a Teramo per le cerimonie istituzionali.

Nel pomeriggio, in piazza Martiri, il conferimento delle medaglie alla Memoria e l’omaggio all’ Amicacci Abruzzo. Come ogni anno, si svolgeranno a Teramo le cerimonie per la Festa della Repubblica, a cui prenderà parte anche l’ Amministrazione Comunale di Giulianova, nelle persone del Sindaco Jwan Costantini e del Vice Sindaco Lidia Albani. Il programma prevede, a partire dalle 10, in viale Mazzini, il conferimento degli onori al Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione della corona in onore ai Caduti e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. Alle 17, in piazza Martiri, ci saranno, tra le altre cose, l’intervento del Prefetto Stelo e l’omaggio alla squadra giuliese di basket in carrozzina Amicacci Abruzzo, vincitrice del massimo campionato. Sarà conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana alla signora Silvana Esposito. Grazie alle ricerche del giornalista Walter De Berardinis, saranno inoltre ricordati i nostri caduti e i sopravvissuti dai campi di concentramento. Riceveranno la Medaglia d’ Onore alla Memoria i catturati giuliesi dopo l’8 settembre 1943 nell’area Balcanica Giuseppe Brecciaroli, Mario De Santis, Pasquale Falà, Pietro Macrillanti, Giovanni Marà, Angelo Michele Palombo ed Orazio Ripani. Nei prossimi mesi, l’amministrazione comunale, come è stato già fatto per i medagliati negli anni precedenti, conferirà loro una speciale medaglia con il logo della Città di Giulianova. L’Amministrazione comunale di Giulianova ringrazia Walter De Berardinis che, con grande abnegazione e altruismo, ha messo al servizio della nostra comunità le sue ricerche storiche per non dimenticare chi fu internato nei lager nazisti dal 1943 al 1945.




Teramo. 77° Anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana: la cerimonia pubblica ufficiale alle 10:00 in viale Mazzini, presso il Monumento ai Caduti e alle 17:00 in Piazza Martiri della Libertà

2 giugno 2023- Festa della Repubblica

Famiglie degli IMI – FOTO ARCHIVIO

 

IL PREFETTO STELO: “CELEBRIAMO TUTTI INSIEME LA FESTA DELLA REPUBBLICA”.

Le Celebrazioni del prossimo 2 giugno, per il 77esimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana, organizzate in questo Capoluogo di Provincia e coordinate della Prefettura di Teramo con la collaborazione del Comune di Teramo e della Provincia, si articoleranno in due momenti: il primo, nella mattinata, presso il Monumento ai Caduti in Viale Mazzini, il secondo nel pomeriggio, in Piazza Martini della Libertà. In caso di condizioni meteo avverse, le celebrazioni del pomeriggio si terranno presso la Sala Polifunzionale della Provincia. La parte musicale sarà curata dalla banda di Ancarano, nelle celebrazioni del mattino, e dal Conservatorio Gaetano Braga nella sessione pomeridiana.

I momenti celebrativi avranno inizio in Viale Mazzini – Monumento ai Caduti alle ore 10:00

e prevedono:

-Onori al Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, -Cerimonia dell’Alzabandiera;

– Deposizione della Corona in Onore ai Caduti;

Lettura del Messaggio del Presidente della Repubblica.

 

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La Cerimonia proseguirà in Piazza Martiri della Libertà, ore 17.00, con il seguente programma

:

– Inno Nazionale e svolgimento della bandiera tricolore dall’autoscala dei Vigili del Fuoco

;

Intervento del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo; Testimonianze di Francesca Di Sabatino (Alfiere della Repubblica) e di Christian Felicione

(vincitore premio Leonardo s.p.a.);

– Omaggio alla ASD Amicacci di Giulianova;

Consegna al Sindaco di Crognaleto del medaglione in ceramica di Castelli: Consegna Onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”;

Consegna Medaglie d’Onore concesse ai Deportati e Internati nei lager nazisti:

 

Il Prefetto invita tutta la cittadinanza a partecipare, informando che per la sessione pomeridiana sono previste delle sedute non riservate, fino ad esaurimento posti, per chi volesse prender parte alla cerimonia.

 




Giulianova. Associazione Culturale “Nuove Sintesi” e Aries Officina Nazional Popolare, presentano sabato 27 maggio alle ore 17, presso la Sala Buozzi, il libro “Morire per la Nato?” del Ten. Col. (ris.) Fabio Filomeni e il giornalista e analista militare dott. Tiziano Ciocchetti, autore della postfazione al libro.

L’Ass.ne culturale Nuove Sintesi e Aries Officina Nazional Popolare – col Patrocinio del Comune di Giulianova – hanno organizzato per sabato 27 maggio alle ore 17,00 presso la Sala Buozzi in Giulianova la presentazione del libro “Morire per la Nato?” scritto dal Ten. Col. (ris.) Fabio Filomeni, ufficiale dell’Esercito Italiano in congedo. All’evento, oltre all’autore, parteciperà anche il giornalista e analista militare Dtt. Tiziano Ciocchetti, autore della postfazione al libro.

Filomeni, oltre a spiegare le ragioni che lo hanno indotto a scrivere il suo saggio, racconterà, con l’ausilio di una presentazione a mezzo proiezione su schermo, il contenuto del suo libro attraverso tre fasi ben distinte: 1.  Breve excursus storico dalla genesi della Nato alla guerra fredda. Il bipolarismo USA-URSS e le due grandi  alleanze  militari  contrapposte,  rispettivamente  la  Nato  e  il  Patto  di  Varsavia.  Per  quanto concerne la Nato sarà evidenziato lo strapotere militare degli Stati Uniti che hanno utilizzato l’Alleanza Atlantica  come  mezzo al fine  di  estendere  la propria egemonia  a livello planetario, attraverso le famigerate “guerre umanitarie”, ovvero intervento manu militari giustificato dalla presunta necessità di esportare la democrazia liberale. 2.  La trasformazione della Nato con la caduta del muro di Berlino. L’espansione verso Est dell’Alleanza, inglobando  le  nazioni  che,  storicamente,  gravitavano  nell’orbita  dell’influenza  russa.  Attraverso l’azione  combinata  di  Nato  e  Unione  Europea,  con  l’obiettivo  di  allargare  il  Mercato  Comune. L’influenza  della  lobby  dei  neoconservatori  americani  nell’establishment  della  Casa  Bianca nell’orientare politiche aggressive contro la Russia. 3.  Le altre verità sulla guerra in Ucraina. Ciò che gli organi d’informazione occidentali evitano di porre all’attenzione dell’opinione pubblica è la regia – neppure troppo occulta – degli Stati Uniti e delle fondazioni di ricchi finanzieri negli stravolgimenti politici in Ucraina a seguito delle manifestazioni filoeuropee  (Euromaidan)  sfociate  nel  colpo  di  stato,  del  2014,  che  ha  costretto  il  presidente, democraticamente eletto Janukovyč, a fuggire in Russia. Eventi che hanno dato il via ad una lunga guerra civile  nel  Donbass  anch’essa  tenuta  lontano  dai  riflettori  dei  media  europei  e  che prima dell’invasione Russa aveva già mietuto oltre 14.000 vittime. Per tutta la durata della presentazione Ciocchetti, analista militare con competenze di geopolitica, integrerà con preziosi contributi analitici quanto esposto dall’autore.



Emilia Romagna. Emergenza Alluvione: “Prestare la massima attenzione nelle aree colpite dall’alluvione perché le acque hanno già portato alla luce 6 ordigni bellici inesplosi”.

“Prestare la massima attenzione nelle aree colpite dall’alluvione perché le acque hanno già portato alla luce 6 ordigni bellici inesplosi ma il rischio sarà ancor più grande quando le acque si ritireranno. Compariranno ordigni nelle strade, nei parcheggi, nei parchi e i cittadini devono sapere come comportarsi”. Lo afferma Giovanni Lafirenze, referente del dipartimento Ordigni bellici inesplosi dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, l’ente morale Medaglia d’Oro al Merito Civile preposto per legge in Italia alla rappresentanza e tutela delle vittime civili di guerra e delle loro famiglie che vede nelle proprie fila molte vittime di ordigni bellici inesplosi ritrovati nel dopoguerra ma non solo, anche in tempi molto più recenti.

L’Associazione si unisce all’appello della prefettura di Ravenna che mette in guardia circa i rischi dei ritrovamenti da parte dei volontari o del personale impegnato nelle attività di soccorso ed emergenziali: gli ordigni se toccati o impropriamente rimossi rappresentano un serio rischio per l’incolumità della cittadinanza. In seguito al ritrovamento di 6 ordigni nelle zone alluvionate, l’Esercito ha diffuso un’utile locandina informativa con fotografie degli ordigni più comunemente rinvenuti.

“Invitiamo alla massima prudenza – prosegue Giovanni Lafirenze – durante le operazioni di soccorso ma soprattutto dopo, quando le acque si ritireranno. Il rischio di ritrovare ordigni è altissimo perché questi sono territori dove in passato sono venuti alla luce numerosi residuati bellici, spesso dai canali. Anche le zone coinvolte nelle frane sono ad alto rischio”.

L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra è impegnata da anni in campagne di sensibilizzazione sul tema, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Conclusosi il programma De-Activate sui rischi connessi al ritrovamento degli ordigni bellici inesplosi, con una serie di attività di carattere didattico ed educativo, ora l’attività prosegue con il progetto Conoscere per Riconoscere che gira le scuole medie e superiori di tutto il Paese.

“Sensibilizziamo gli studenti su un problema che sembra appartenere al passato ma che è in realtà ancora attuale” dichiara il Presidente Nazionale dell’ANVCG Michele Vigne, anch’egli vittima di un ordigno bellico del dopoguerra ritrovato nel bellunese. E prosegue: “Gli ultimi dati raccontano un territorio nazionale disseminato di ordigni: nel 2021 gli interventi di bonifica terrestre sono stati 2.524, 165.000 ordigni sono stati rinvenuti in mare, per un totale di 50.288 ordigni esplosivi distrutti. Negli ultimi nove mesi gli ordigni bellici inesplosi hanno causato 4 feriti gravi e due morti”.

 CONTATTI comunicazione@anvcg.it 338.9063496




Editoria. Gianluigi Chiaserotti: riflessioni sul romanzo “Il segreto del tenente Giardina” di Giovanni Grasso, Rizzoli 2023

Riflessioni sul romanzo “Il segreto del tenente Giardina

di Giovanni Grasso, pp. 223, Rizzoli, 2023

di Gianluigi Chiaserotti

Il Segreto del Tenente Giardina

Il segreto del tenente Giardina” è l’ultimo romanzo del Consigliere per la Stampa e la Comunicazione del Presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, ma anche fine ed attento scrittore.

E’ la storia di Luce Di Giovanni, come scritto nella seconda di copertina, “una giovane donna decisa, intraprendente […] che si è fatta da sé dopo un’adolescenza travagliata” e di Marco Grillo “giornalista solitario, un po’ eccentrico, dotato di grande ironia, che vive a Roma, circondato ed ossessionato dai ricordi di famiglia.”.

Le loro vite sono destinate ad incontrarsi.

Infatti Luce torna in Italia, dalla Francia, per i funerali della nonna materna, la quale, nel suo testamento, la incarica di avere notizie del luogo di sepoltura del padre (il bisnonno di Luce), Antonio Crespi, caduto nella Grande Guerra sulla Cima Bocche nella zona del Passo San Pellegrino.

Unico indizio è una lettera che il comandante della compagnia del Crespi, il tenente Gaetano Giardina, inviò alla consorte annunziandogli la morte “da eroe” del coniuge.

Testarda Luce (la chiamano col soprannome “tigna”) inizia le ricerche (prima al Ministero della Difesa, poi all’Archivio di Stato) che la condurranno ad incontrarsi con Marco Grillo, discendente del Giardina, in quanto suo nonno materno.

Luce andrà nella casa romana  di Marco ed inizieranno insieme a consultare il diario di guerra (siamo nel 1916, Battaglia degli Altipiani, “Strafexpedition” per gli Austriaci) del tenente.

Nella consultazione si accorgono che vengono meno delle pagine, che i due troveranno soltanto in Sicilia, nella casa dei nonni di Marco.

E saranno delle scoperte terrificanti e Luce comprenderà come veramente il nonno è morto.

Mentre il Grasso nei suoi precedenti romanzi, “Il caso Kaufmann” ed “Icaro, il volo su Roma”,  studia ed analizza documenti e vicende storiche realmente accadute, in questo preferisce un’ambientazione contemporanea.

Infatti tutto il romanzo è un’alternanza di passi del diario (mai esistito e frutto di mera immaginazione, ma non per i fatti narrati nella parte rimanente del libro)  del tenente Giardina e di descrizione di colloqui tra Luce e Marco, in cui un po’ scoprono anche loro stessi ed il loro passato famigliare che, volente o nolente, tende a coincidere.

Il passato che riaffiora, ricco di colpi di scena, costringerà Luce e Marco a fare i conti con il presente e a interrogarsi su un nuovo, possibile, futuro”, come riportato nella seconda di copertina.

E tutto il romanzo è qui.

Scritto in una prosa limpida, scorrevole, molto curata, che si legge tutto di un fiato e più si va avanti e più si apprezza.

I fatti veri (soprattutto della I Guerra Mondiale) riportati con maniacale precisione.

La situazione dei nostri fanti nelle zone di guerra e soprattutto la durezza della ferrea e spietata disciplina di generali senza cuore, ma anche figure di soldati coraggiosi votati al sacrificio, nonché il senso di umanità del tenente Giardina.

Sicuramente il romanzo lancia un messaggio molto importante, e precisamente che i morti in guerra sono tutti uguali.

Non ci sono morti di serie A (caduti) e di Serie B (giustiziati).

Sono tutti caduti per la patria come hanno evidenziato con leggi ad hoc sia la Francia, sia anche l’Inghilterra.

In Italia, purtroppo, ancora non si arrivati a ciò.

Poi un altro aspetto del romanzo è sicuramente un po’ autobiografico per il personaggio maschile.

Infatti  Marco Grillo è un giornalista.

E’ allievo di Walter Mauro al Liceo.

E’ appassionato di montagna e fine conoscitore delle nostre Alpi.

In conclusione tra Luce e Marco viene sviluppato un rapporto di rispetto e di profonda amicizia, il cui finale sarà sorprendente. Sfondo di tutto ciò è la temibile ed inespugnabile Cima Bocche, alle cui pendici sono morti inutilmente centinaia di ragazzi.

E questo è l’orrore di una guerra, qualunque essa sia.