GIULIANOVA. PRESENTAZIONE LIBRO PROF. ENZO FIMIANI: “Un’idea di Matteotti un secolo dopo”

            

             Il 10 giugno 1924, poco più di cento anni orsono, fu barbaramente trucidato dai fascisti Giacomo Matteotti, deputato oppositore del fascismo nato a Fratta Polesine nel 1885. Matteotti aveva aderito da giovane al socialismo ed era stato soprannominato “Tempesta” per il carattere battagliero. Nel 1924 tenne un celebre discorso alla Camera per denunciare le violenze del fascismo e, per rappresaglia, una squadra di camicie nere lo rapì e lo uccise. Si finge di ignorare che il delitto fosse stato ordinato personalmente da Mussolini, ma la vicenda provocò una grave crisi. Il governo sembrava sul punto di cadere, ma grazie a questo odioso delitto, invece, riuscì a riprendere il controllo della situazione e poté instaurare la dittatura vera e propria.

Nel centenario del crimine, esso è ritenuto un punto di svolta nella storia d’Italia e Matteotti è considerato un martire della libertà.

Nonostante vi sia oggi chi ritiene che il fascismo sia morto e sepolto e che le cose avvenute cento anni fa appartengano a un passato remoto irripetibile, rispondiamo che chi non ha memoria del passato è destinato  purtroppo a ripeterlo. Il fascismo, invece, in Italia, è alle porte, rimodellato da scelte sclerate del Governo Meloni che puntano allo smantellamento della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza Partigiana.

Proprio per l’attualità dell’uccisione di Matteotti, la Sezione ANPI di Giulianova promuove un incontro-dibattito “colloquiando con l’autore”, in occasione della presentazione di un recentissimo libro del Prof. Enzo Fimiani dal titolo  “Un’idea di Matteotti un secolo dopo”.

L’evento si svolgerà sabato 07 settembre 2024 presso la Sala Buozzi in Largo Acerbo a Giulianova, alle ore 18,00.




La prof.ssa Maria Teresa Giusti a Giulianova. Presentazione del libro: “Relazioni pericolose: Italia fascista e Russia comunista”. Lunedì, 26 agosto, ore 21,15, Terrazza Kursaal a Giulianova lido.

Lunedì, 26 agosto, alle ore 21,15, sulla terrazza Kursaal di Giulianova lido, la prof.ssa Maria Teresa Giusti (docente all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara) presenterà il saggio storico “Relazioni pericolose: Italia fascista e Russia comunista” edito dalla casa editrice bolognese Il Mulino per la collana “studi e ricerche”. La serata, presentata dal giornalista Walter De Berardinis, vedrà la presenza dell’Ing. Francesco Caruso junior, nipote dell’omonimo Ten. del Btg. Alpini sciatori “Monte Cervino” deceduto il 16 gennaio 1943 a Rossoch (Russia). Lidia Albani, assessore della Città di Giulianova e Gabriele Barcaroli, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica sezione Teramo-Giulianova porteranno i saluti istituzionali. Il libro è tra i 5 finalisti al Premio Acqui Storia 2024 – 57^ edizione, sezione storico-scientifica che si svolgerà ad Acqui Terme (Alessandria) il 19 ottobre 2024.

Durante la presentazione verranno ricordati i 17 soldati giuliesi morti durante la campagna di guerra in Russia con il CSIR – Corpo di spedizione italiano in Russia e ARMIR-Armata italiana in Russia: Francesco Capone, Mario Capriotti, Alfonso De Ascaniis, Giuliano De Martiis, Pietro Dell’Ovo, Ottavio Di Bonaventura, Ferruccio Di Ferdinando, Guerino Felicioni, Giuseppe Lattanzi, Dino Marchetti, Antonio Mervisan, Cesare Nobili, Pasquale Pietrangeli, Giovanni Piovani, Aurelio Rosi, Giuseppe Ruggieri e Domenico Valentini.

Quali furono i rapporti che legarono l’Unione sovietica e l’Italia fascista tra il 1924 e il 1941, anno d’inizio della campagna di Russia? A partire da fonti di archivio russe e italiane, Maria Teresa Giusti ricostruisce la storia poco conosciuta di queste relazioni, nell’intrecciarsi delle direttrici economiche e geopolitiche impostate dai governi liberali con quelle dettate dall’avvento al potere del fascismo. Mussolini dimostrò da subito interesse per la Russia con l’obiettivo di stipulare accordi commerciali per ottenere materie prime ed esportare i prodotti dell’industria italiana. Reinserire la Russia sovietica nella comunità internazionale avrebbe, inoltre, garantito un bilanciamento, a vantaggio dell’Italia, dell’influenza britannica e francese nei Balcani e nel Mediterraneo. Tra quanti agevolarono e promossero lo sviluppo di queste «relazioni pericolose» fra due totalitarismi antitetici, ma legati dal comune odio per le democrazie liberali, spiccano le figure iconiche di Italo Balbo, che al termine della trasvolata sul Mediterraneo orientale fu accolto con grandi onori a Odessa, e di Umberto Nobile, che collaborò attivamente allo sviluppo della dirigibilistica sovietica.

Maria Teresa Giusti insegna Storia sociale e Storia contemporanea nell’Università «Gabriele d’Annunzio» di Chieti-Pescara. Con il Mulino ha pubblicato anche «Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani, 1940-1945» (con Elena Aga Rossi, nuova ed. 2017), «La campagna di Russia» (2016; premio Friuli Storia) e «I prigionieri italiani in Russia» (Premio Cherasco-Storia nel 2005, nuova ed. 2019). Gli internati militari italiani: dai Balcani, in Germania e nell’URSSS. 1943-1945 per Rodrigo editore, ed. 2019).

 




Tortoreto. La XXI edizione del Palio del Barone al rione Terranova. Protagonista l’attrice Milena Miconi nel ruolo della Gran Dama. VIDEO

 

 La performance artistica de “Il Drago Bianco” e l’incendio della torre hanno reso la serata emozionante

L’edizione del 2025 vedrà una nuova coppia di baroni

Tortoreto. Torna a vincere il rione Terranova, dopo aver perso le ultime due edizioni (prepandemia e l’anno passato) aggiudicandosi la XXI edizione del Palio del Barone. Con l’emblema del corvo e i colori bianco verdi, i ragazzi di Terranova, conquistano l’11° drappo contro gli storici rivali di Terravecchia fermi a dieci drappi vinti. L’ambito premio, consegnato dal Barone di Tortoreto, è stato disegnato quest’anno dall’artista Grazia Carminucci di San Benedetto del Tronto. La manifestazione ha registrato un bagno di folla, compreso i 400 figuranti, di oltre 6.000 persone che si sono accalcati tra la piazza principale dell’evento, lungo le stradine del centro storico e i locali pieni di turisti saliti dal lido della città. La manifestazione è stata aperta con il maestoso corteo storico provenienti da Marche e Abruzzo. Il borgo è stato uno splendido palcoscenico medievale, in una cornice di bracieri, fiaccole e tripudio di bandiere. All’inizio del corteo c’era il gonfalone del Barone con al seguito il gruppo dei tamburi. Poi è stata la volta del Barone di Turturitus e la Baronessa, usciti dal palazzo storico della famiglia Liberati, interpretati da una coppia (all’ultimo anno di partecipazione) di Tortoreto: Berardo Ricchioni e Gabriella Pedicone, accompagnati dagli armigeri, che lungo il corteo hanno incontrato i titolari delle varie attività commerciali con cui hanno brindato in segno di buon auspicio per la città. Per la seconda volta, l’Associazione culturale “Due Torri” presieduta da Ennio Guercioni, ha voluto la presenza di una personaggio di caratura nazionale nei panni della Gran Dama e custode delle chiavi della città, la scelta è ricaduta sull’attrice, showgirl e modella, Milena Miconi (lei uscita dalla villa storica della famiglia Mascitti). Seguivano i notabili con le ancelle, giullari di corte, damigelle, dame di corte con i cavalieri. A seguire le delegazioni ospiti con la partecipazione di gruppi storici provenienti dalle Marche e Abruzzo: San Severino Marche con il Palio dei Castelli, Mosciano Sant’Angelo con il Palio delle Torri, Ascoli Piceno con La Quintana, Gruppo Grottazzolina, Acquaviva Picena con il Palio del duca ed altre delegazioni. Hanno chiuso il corteo la Scuola Sbandieratori di Sestiere Porta Solestà e i figuranti di Tortoreto con il Palio del Barone. Mercanti e mestieranti dell’epoca hanno allietato e animato fin dal primo pomeriggio il borgo e le vie del centro storico, provenienti da Falconara, Fermo e Ascoli Piceno. Soddisfatti il Sindaco, Domenico Piccioni e l’Assessore alla Cultura e Turismo della città rivierasca (interpretava anche il ruolo di Magistrato), Giorgio Ripani, con parole di apprezzamento verso i partecipanti per aver dato lustro in questi due giorni di festa alla città di Tortoreto. Il Cav. Nello Gaetani, presidente del Palio del Duca, ha ricevuto l’omaggio da parte del Sindaco per la partecipazione ininterrotta all’evento di Tortoreto. Tra le autorità presenti, oltre all’intera amministrazione comunale guidata da Piccioni, il Vicario del Prefetto di Teramo, Alberto Di Gaetano; l’assessore della Regione Abruzzo, Umberto D’Annuntiis, due generali dei Carabinieri in villeggiatura e il direttore della filiale della Banca del Piceno. Momento toccante della manifestazione è stato il ricordo da parte dell’Associazione “Due Torri”, organizzatrice dell’evento, della figura del compianto Gabriele Di Davide, con l’istituzione del 4° premio speciale al miglior gruppo che in ogni edizione porti lustro all’evento: quest’anno il premio (opera artistica) è stato assegnato al gruppo dei sbandieratori di Porta Solestà di Ascoli Piceno. Numerosi sono stati gli artisti partecipanti, grazie al direttore artistico della manifestazione e dicitore medievale della serata, Fabio Di Cocco, si sono esibiti: Trampolieri della Compagnia del Ramino di Castignano (AP); Sbandieratori del Rione Porta Solestà di Ascoli Piceno; Li Buffone di Corte di Pesaro; Compagnia di Santo Macinello di Guardiagrele e Palena; il Falconiere Alessandro Vicini e Faisca de Luz di Roma e lo spettacolo finale con il fuoco de “Il Drago Bianco” (Sicilia). A conclusione della rievocazione il cielo si è colorato con “l’Incendio della Torre” eseguito da una prestigiosa ditta pirotecnica. Il servizio di sicurezza è stato garantito dalla locale caserma dei Carabinieri, Protezione Civile, Croce Bianca, Polizia Municipale e Associazione Nazionale Carabinieri. E’ stato ricordato Vincenzo De Santis, fotografo del palio scomparso recentemente.

 

 




Giulianova. Il prof. Benji Hain saluta l’Abruzzo e rientra in Israele. Una settimana sulle tracce del prozio Ignaz Hain internato a Tossicia e Civitella del Tronto.

Il prof. finanzierà una lapide per ricordare i tre ebrei morti a Civitella del Tronto durante la detenzione e il ricercatore De Berardinis avvierà una segnalazione al Yad Vashem per ricordare Margarete Wagner.

GIULIANOVA (Teramo) – E’ stata una settimana carica di emozioni e ricordi per la famiglia ebrea Hain, giunti in Abruzzo per ripercorrere il calvario del loro prozio Ignaz Hain durante la Seconda Guerra Mondiale in Abruzzo. Fu internato prima a Tossicia, tra il 1940-41, successivamente a Civitella del Tronto fino al maggio 1944, quando fu catturato da un drappello tedesco e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen dove muore l’8 marzo 1945. Durante l’occupazione tedesca dell’Abruzzo, dall’ottobre 1944, fu portato in località Crocetta nel comune di Castel Frentano (Chieti) per rinforzare la linea Gustav.

Il prof. Benji Hain, pronipote del perseguitato, è stato accompagnato in questi giorni nei luoghi più significativi dell’Abruzzo e in particolar modo della provincia di Teramo, dal ricercatore storico e autore della scoperta della coppia Walter De Berardinis di Giulianova. A Civitella del Tronto ha incontrato il direttore del museo “Nina”, Guido Scesi, il quale nel 2020 ritrovò insieme allo storico Giuseppe Graziani la borsa contenente i documenti originali di Ignaz Hain e Margarete Wagner.

Successivamente, grazie all’Ordine dei Frati minori  conventuali, gli Hain hanno visitato l’interno dei locali del Santuario di Santa Maria dei Lumi dove era stato internato il loro familiare insieme ad altri ebrei di diverse nazionalità europee ed anglo-libici. Momento toccante della giornata è stata la preghiera ebraica e il posizionamento dei sassi sul luogo dove furono seppelliti (cimitero comunale) i tre ebrei deceduti durante l’internamento. Anche Tossicia, luogo del primo internamento, è stata visitata dagli Hain, compreso il Museo delle tradizioni artigiane all’interno del Palazzo Marchesale, guidati dai rappresentanti della locale amministrazione comunale.

Decisamente più lunga la giornata a Giulianova dove hanno visitato tutti i luoghi dove è stata documentata la presenza della compagna di Hain: il vecchio ospedale civile presso il Santuario della Madonna dello Splendore, il cimitero dove fu seppellita (oggi è presente una targa alla memoria), l’ufficio comunale dove viene custodito l’originale atto di morte e la stazione ferroviaria dove arrivò lui come internato e lei come donna libera.

L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Lidia Albani, nella precedente consiliatura aveva già avviato un percorso della memoria con lo storico De Berardinis e nell’occasione ha voluto regalare al prof. Hain un libro sulla città di Giulianova. Il prof. Hain, come preside presso la “AMHSI- Alexander Muss High School in Israele”, si è reso disponibile per aiutare De Berardinis ha segnalare al “Yad Vashem” di Gerusalemme la storia della Wagner quale donna che seguì fino alla fine l’ebreo Ignaz Hain.




XXI edizione del Palio del Barone: venerdì, 16 agosto, ore 20,30 nel cuore del centro storico di Tortoreto. Ingresso libero

 

L’attrice, showgirl e modella, Milena Miconi sarà la Gran Dama

Manifestazione con ingresso libero

La XXI edizione, organizzata dall’Associazione “Due Torri” di Tortoreto guidata dal patron Ennio Guercioni, si svolgerà venerdì, 16 agosto, dalle ore 20,30 nel cuore del centro storico. Il Palio del Barone rappresenta il grande evento dell’estate tortoretana. Il drappo, che verrà conteso tra le due contrade storiche rivali: Terravecchia e Terranova, ad oggi in perfetta parità con 10 titoli all’attivo, è stato realizzato dall’artista Grazia Carminucci di San Benedetto del Tronto. I Baroni, impersonati da Berardo Ricchioni e Gabriella Pedicone, usciranno dal Palazzo “Liberati” e la Gran Dama, impersonata dall’attrice romana Milena Miconi, dalla villa storia dei “Mascitti”. Il personaggio del Notaio sarà interpretato dall’artista Diego Muscella e il notaio dall’attuale assessore alla cultura e turismo, Giorgio Ripani.

Venerdì, 16 agosto, ore 20,30, è la serata del Palio con la sfida finale dei rioni storici Terravecchia e Terranova. Le vie del centro storico saranno animate fin dal pomeriggio da mercanti e mestieranti di un tempo, poi inizierà il maestoso corteo storico medievale con oltre 350 figuranti che indosseranno preziosissimi costumi fedelmente riprodotti da dipinti e immagini dell’epoca. Una serata piena di storia, magia, fascino e attrazioni. Tante saranno le delegazioni ospiti provenienti da Marche e Abruzzo e tanti gli artisti e rievocatori tra i più gettonati in ambito nazionale e non solo, che animeranno le feste a corte. Grazie al direttore artistico della manifestazione, Fabio Di Cocco, si esibiranno: Trampolieri della Compagnia del Ramino di Castignano (AP); Sbandieratori del Rione Porta Solestà di Ascoli Piceno; Li Buffone di Corte di Pesaro; Compagnia di Santo Macinello di Guardiagrele/Palena; Il Drago Bianco (Sicilia) e il Falconiere Alessandro Vicini e Faisca de Luz di Roma. Nell’intento di coinvolgere ogni anno sempre più residenti, anche il gruppo dei ragazzi del gruppo tamburi è stato rinnovato. Il Premio Speciale dedicato alla memoria di “Gabriele Di Davide”, assegnato al gruppo che ha contribuito con più assiduità al successo del Palio del Barone, è stato attribuito al gruppo sbandieratori di Porta Solestà di Ascoli Piceno. La presentazione della serata sarà affidata al direttore artistico della manifestazione, nonché attore, regista ed eclettico dicitore medievale, Fabio Di Cocco. A conclusione della rievocazione il cielo si colorerà di gioia e bellezza quando sarà inscenato “l’Incendio della Torre” eseguito da una prestigiosa ditta pirotecnica.

Per i turisti e i cittadini che vivono al lido della città, ci sarà la possibilità di partire dalle ore 17 con il bus navetta gratuito messo a disposizione dal Comune di Tortoreto e dalla ditta Marcozzi che partirà dalla rotonda Carducci e a fine manifestazione li riporterà al lido. Per coloro che arriveranno con l’auto saranno allestite delle aree parcheggio molto vaste di circa 300 – 400 posti auto all’ingresso del centro storico. La protezione civile e il pronto intervento saranno curati dalla Croce Bianca di Alba Adriatica e dalla protezione civile di Tortoreto. La vigilanza, oltre alle Forze dell’ordine e della Polizia locale, sarà incrementata anche dall’Associazione Nazionale Carabinieri.

Il Palio ricorda la visita alla Baronia di Tortoreto da parte del Vicario di Federico II inviato dall’Imperatore e i grandi festeggiamenti indetti per l’occasione dal Barone Roberto di Turturitus.




Il prof. Benji Hain sulle tracce del passaggio del prozio a Giulianova, Tossicia e Civitella del Tronto. Il pronipote dell’ebreo tedesco Ignaz Hain, il prof. Benji Hain, sarà in Abruzzo dall’8 all’11 agosto per conoscere i luoghi di detenzione del familiare durante l’internamento fascista in Italia

Giulianova. Walter De Berardinis, autore della scoperta della storia tra l’ebreo tedesco Ignaz Hain e la cattolica tedesca Margarete Wagner, guiderà la famiglia Hain alla riscoperta dei luoghi dove fu internato il prozio Ignaz Hain dal settembre 1940 – mese di cattura a Milano da parte della polizia italiana – al maggio 1943 quando fu catturato dai tedeschi a Civitella del Tronto e deportato prima a Fossoli (Carpi), ad Auschwitz ed infine a Mauthausen dove morirà l’8 marzo 1945. Pochi giorni prima del 9 marzo 2020, quando in Italia fu adottata la misura di emergenza per contrastare la diffusione del virus Covid-19, il direttore del “Museo Nina” di Civitella del Tronto Guido Scesi e lo storico Giuseppe Graziani, ritrovarono la borsa della Wagner consegnandola a De Berardinis per approfondire la storia di quel carteggio. La famiglia Hain, nei giorni di permanenza in provincia di Teramo, incontrerà anche gli amministratori dei tre comuni teramani.

Il prof. Benji Hain, avvocato di New York, ha fatto ritorno in Israele nella città di Ra’anana a nord di Tel Aviv nel 2000, dove è stato prima consulente per “Israel Aerospace Industries LTD” e poi direttore dello sviluppo per “Kfar Tikva”. Nel 2014, Benji e la sua famiglia sono tornati negli Stati Uniti, dove è diventato direttore della “SAR-Salanter Akiba Riverdale Academy di New York” fino al 2016, quando si è trasferito a Boston (Massachusetts) per diventare prima direttore e poi preside della scuola media e superiore alla Maimonides School di Brookline, dove ha anche insegnato storia ebraica. Come preside presso la “AMHSI- Alexander Muss High School in Israele, Benji collabora con gli studenti, insegnanti, genitori, scuole diurne, infermieri e consulenti di orientamento per garantire il benessere accademico, sociale ed emotivo degli studenti all’estero.

La Storia della Coppia

Margarete Wagner, cattolica, era nata a Francoforte sul Meno il 30 luglio 1907 da Heinrich Karl Wagner e Crescentia Petzenhauser, era la 4° figlia di 6 (2 maschi e 4 femmine). Durante l’ascesa di Hitler al potere si era fidanzata con un giovane procuratore legale, Ignaz Hain, ebreo, nato a Ulmach il 29 giugno 1902, da Moses Hain e Pauline Schuster (anche lui figlio di 6), tutti residenti a Fulda. Con le leggi razziali, la giovane coppia, si trasferisce in Italia a Milano il 17 marzo 1937, in Via Felice Casati, 13, quartiere Lazzaretto (zona giardini pubblici Montanelli); l’8 maggio in Via Padova, 33 a Milano e subito dopo a Corso Buenos Aires, 18, per l’arrivo della compagna Margarete e fino all’arresto di lui nell’agosto del 1940. A settembre, Hain, verrà trasferito nel campo d’internamento di Tossicia (Teramo) e successivamente a Civitella del Tronto (Teramo), dove verrà raggiunto, in stato di libertà, dalla giovane compagna Margarete. Nel maggio 1944, Ignaz insieme ad un centinaio di ebrei, verrà prelevato dai tedeschi e condotto nel campo di smistamento di Fossoli (Carpi) – Modena. Il 16 agosto 1944 verrà deportato ad Auschwitz e poi il 25 gennaio 1945 a Mauthausen, dove muore l’8 marzo 1945. La moglie, rimasta bloccata a Civitella del Tronto, per i noti eventi bellici in Italia e Germania, morirà per malattia nell’ospedale di Giulianova il 14 gennaio 1945. Dal 2020, anno della scoperta della borsa e della storia della coppia, De Berardinis sta continuando a cercare ulteriori documenti in archivi nazionali ed esteri come Israele, USA e Germania.




La prof.ssa Maria Teresa Giusti a Giulianova. Presentazione dell’ultima fatica editoriale: “Relazioni pericolose: Italia fascista e Russia comunista”

Mercoledì, 7 agosto, alle ore 21,15, sulla terrazza Kursaal di Giulianova lido, la prof.ssa Maria Teresa Giusti (docente all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara) presenterà “Relazioni pericolose: Italia fascista e Russia comunista” edito dalla casa editrice bolognese Il Mulino per la collana “studi e ricerche”. La serata, presentata dal giornalista Walter De Berardinis vedrà la presenza dell’Ing. Francesco Caruso junior, nipote dell’omonimo Ten. del Btg. Alpini sciatori “Monte Cervino” deceduto il 16 gennaio 1943 a Rossosch (Russia). Lidia Albani, assessore della Città di Giulianova e Gabriele Barcaroli, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica sez. Teramo-Giulianova porteranno i saluti istituzionali. Il libro è tra i 5 finalisti al Premio Acqui Storia 2024 – 57^ edizione, sezione storico-scientifica.

Durante la presentazione verranno ricordati i 17 soldati giuliesi morti durante la campagna di guerra in Russia con il CSIR – Corpo di spedizione italiano in Russia e ARMIR-Armata italiana in Russia: Francesco Capone, Mario Capriotti, Alfonso De Ascaniis, Giuliano De Martiis, Pietro Dell’Ovo, Ottavio Di Bonaventura, Ferruccio Di Ferdinando, Guerino Felicioni, Giuseppe Lattanzi, Dino Marchetti, Antonio Mervisan, Cesare Nobili, Pasquale Pietrangeli, Giovanni Piovani, Aurelio Rosi, Giuseppe Ruggieri e Domenico Valentini.

Quali furono i rapporti che legarono l’Unione Sovietica e l’Italia fascista tra il 1924 e il 1941, anno d’inizio della campagna di Russia? A partire da fonti di archivio russe e italiane, Maria Teresa Giusti ricostruisce la storia poco conosciuta di queste relazioni, nell’intrecciarsi delle direttrici economiche e geopolitiche impostate dai governi liberali con quelle dettate dall’avvento al potere del fascismo. Mussolini dimostrò da subito interesse per la Russia con l’obiettivo di stipulare accordi commerciali per ottenere materie prime ed esportare i prodotti dell’industria italiana. Reinserire la Russia sovietica nella comunità internazionale avrebbe, inoltre, garantito un bilanciamento, a vantaggio dell’Italia, dell’influenza britannica e francese nei Balcani e nel Mediterraneo. Tra quanti agevolarono e promossero lo sviluppo di queste «relazioni pericolose» fra due totalitarismi antitetici, ma legati dal comune odio per le democrazie liberali, spiccano le figure iconiche di Italo Balbo, che al termine della trasvolata sul Mediterraneo orientale fu accolto con grandi onori a Odessa, e di Umberto Nobile, che collaborò attivamente allo sviluppo della dirigibilistica sovietica.

Maria Teresa Giusti insegna Storia sociale e Storia contemporanea nell’Università «Gabriele d’Annunzio» di Chieti-Pescara. Con il Mulino ha pubblicato anche «Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani, 1940-1945» (con Elena Aga Rossi, nuova ed. 2017), «La campagna di Russia» (2016; premio Friuli Storia) e «I prigionieri italiani in Russia» (Premio Cherasco-Storia nel 2005, nuova ed. 2019). Gli internati militari italiani: dai Balcani, in Germania e nell’URSS. 1943-1945 per Rodrigo editore, ed. 2019).




Seconda Guerra Mondiale. Silvia Pascale e Orlando Materassi invitati a Giulianova dall’I.N.G.O.R.T.P.. Incontro con Dario Cosmi junior e l’assessore alla pubblica istruzione Lidia Albani

Giulianova. Gli storici e ricercatori Silvia Pascale e Orlando Materassi, su invito del delegato provinciale del INGORTP – Istituto Nazionale per la Guardia D’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Walter De Berardinis, hanno visitato Giulianova per documentare e conoscere la realtà della memorialistica realizzata in ricordo degli I.M.I – Internati Militari Italiani. Nell’incontro in comune con Lidia Albani, assessore alla pubblica istruzione, si sono resi disponibili per future collaborazioni per approfondire il tema della deportazione dei nostri militari dopo l’8 settembre 1943. L’altro incontro importante per i due ricercatori è avvenuto con Dario Cosmi junior di Teramo, nipote dell’omonimo soldato ritrovato dalla Pascale e Materassi l’anno scorso nell’archivio del centro di sterminio di Hadamar in Germania. Il 18 marzo 1945, nel centro di sterminio per l’eliminazione delle vite indegne di essere vissute (aktion t4) di Hadamar, Dario Cosmi senior verrà dichiarato morto per malattia, ma in realtà era stato usato come cavia per gli esperimenti dei nazisti. Anche l’ANEI di Teramo, rappresentata dalla sua Presidente Edoarda Broccolini e dalla giornalista Gabriella Persiani, da anni partecipa attivamente al ricordo degli IMI della provincia di Teramo morti nei lager nazisti o tornati vivi nella primavera – estate del 1945 dopo due anni di prigionia

Silvia Pascale vive a Casier (TV). Docente di lettere, storica e ricercatrice si è sempre impegnata a tenere viva la Memoria. Dal 2011 si dedica a questioni legate al genocidio armeno, ai campi di concentramento e alla vicenda degli Internati Militari Italiani soprattutto dopo la scoperta di legami familiari con queste vicende storiche. Nel 2015 il Senato della Repubblica le conferisce il premio “Testimoni dei diritti” per un progetto scolastico. Presidente della sezione ANEI di Treviso, è stata selezionata dal MIUR e dall’Università di Parigi per il Mémorial de la Shoah di Parigi nel 2019. Negli anni del suo impegno storico e civico ha ricevuto numerose attestazioni e riconoscimenti in Italia e all’Estero.

Orlando Materassi, vive a Le Sieci una frazione di Pontassieve (FI). Si è da sempre dedicato alla vita sociale e politica, già Presidente nazionale dell’ANEI – Associazione Nazionale Ex Internati dal 2019 al 2022 è stato responsabile di vari progetti per la sezione ANEI di Firenze e coordinatore scientifico per l’ANEI di Treviso finanziati dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania. Nel 2019 riceve l’onorificenza dal Sindaco di Schwanewede (Germania) per il suo impegno per la comprensione tra i popoli. A giugno 2021 il Presidente della Regione Toscana gli consegna il CREST con il Pegaso e il 28 gennaio 2022 il Comune di Pontassieve gli conferisce il Ponte Mediceo.




Tortoreto. L’attrice Milena Miconi sarà la Gran Dama della XXI edizione del Palio del Barone. Porta Solestà di Ascoli Piceno vince il Premio Speciale “Gabriele Di Davide”

XXI edizione del Palio del Barone

Martedì, 23 luglio, ore 21,30 a Tortoreto Lido

Venerdì, 16 agosto, ore 20,30 nel cuore del centro storico di Tortoreto.

Grazia Carminucci di San Benedetto del Tronto ha realizzato il XXI drappo della vittoria 

Tortoreto. La XXI edizione, organizzata dall’Associazione “Due Torri” di Tortoreto, si svolgerà martedì 23 luglio alle ore 21,30 al centro del lido e venerdì 16 agosto, ore 20,30 nel cuore del centro storico. Grazie all’Amministrazione comunale di Tortoreto, alla Regione Abruzzo per aver concesso l’alto patrocinio, Banca del Piceno, i numerosissimi sponsor, il patrocinio della provincia di Teramo ed il fattivo aiuto di tutto il Direttivo e i soci dell’associazione, il Palio rappresenta il grande evento dell’estate tortoretana. Il drappo, che verrà conteso tra le due contrade storiche rivali: Terravecchia e Terranova, ad oggi in perfetta parità con 10 titoli all’attivo, è stato realizzato dall’artista Grazia CarminucciI Baroni e la Gran Dama usciranno, per unirsi al corteo storico dalle dimore storiche delle famiglie Liberati e Mascitti. La ventunesima edizione ha richiesto un sforzo importante per l’associazione durato ben nove mesi per reperire e gestire diverse problematiche: finanziarie, amministrative e logistiche. Durante la presentazione dell’evento alla stampa, hanno preso la parola: Ennio Guercioni, presidente dell’Associazione “Due Torri” e patron della rievocazione; Fabio Di Cocco, direttore artistico e dicitore della serata del 16 agosto; Domenico Piccioni, Sindaco della Città di Tortoreto; Giorgio Ripani, assessore alla Cultura e Turismo (impersona il ruolo del magistrato) e Umberto D’Annuntiis, assessore della Regione Abruzzo. “Questo lungo percorso – ha dichiarato il patron della rievocazione – interrotto solo dalla passata pandemia, ha rafforzato l’identità culturale di un’intera comunità e ha contribuito a rendere Tortoreto una meta turistica più attrattiva e di notevole interesse.” Il Palio ricorda la visita alla Baronia di Tortoreto da parte del Vicario di Federico II inviato dall’Imperatore e i grandi festeggiamenti indetti per l’occasione dal Barone Roberto di Turturitus. Per volere dell’amministrazione comunale le due serate saranno spalmate nei due mesi estivi di luglio e agosto. Nel ruolo del Barone Roberto e della Baronessa, saranno interpretati per l’ultima volta, rispettivamente da Berardo Ricchioni e Gabriella Pedicone in quanto erano già stati selezionati attraverso un apposito Bando tre anni fa. Il ruolo della Gran Dama delle Chiavi custodite tra le braccia della più grande tra le dame, verrà interpretato dall’attrice, showgirl e modella, Milena Miconi. Il personaggio del Notaio sarà interpretato dall’artista Diego Muscella. Alla conferenza stampa, essendo “Grande evento del Comune di Tortoreto” era presente l’intera amministrazione comunale rappresentata dagli assessori Arianna Del Sordo, Francesco Marconi Loretta Ciaffoni; dal presidente del consiglio comunale, Marino Di Domenico e dal consigliere con delega al centro storico, Fausto Di Eusebio. Da questa edizione, per volere anche dell’assessore Ripani, debutta la pagina del Palio del Barone su Instagram.

Il programma degli eventi gratuiti:

Martedì, 23 luglio, alle ore 21,30, sul lungomare di Tortoreto Lido ci sarà la serata inaugurale che è stata ampliata e decreterà l’avvio vero e proprio della manifestazione. Il Corteo Storico Medievale sarà aperto da trampolieri e dal Gruppo Tamburi interpretato dai ragazzi di Tortoreto con la magnificenza della nobiltà del tempo, poi il Barone e la Baronessa insieme a tutta la corte, la Gran Dama, le Dame e cavalieri, le ancelle, uomini in arme, musici e sbandieratori. Sarà la volta poi della presentazione del Drappo della vittoria realizzato quest’anno dall’artista Grazia Carminucci. La serata proseguirà con la benedizione del Drappo impartita da Padre Gregorio e la consegna dei doni della terra alla Chiesa in segno di ringraziamento. Successivamente la serata sarà animata da evoluzioni degli sbandieratori della città di Ascoli, da spettacoli di trampolieri e giullari intervallati da una sfida preliminare dei giochi tra i due rioni storici di Terravecchia e Terranova simbolicamente rappresentati rispettivamente dalla tortora e dal corvo. La serata sarà condotta con grande abilità e maestria dal giornalista Paolo Sinibaldi.

Venerdì, 16 agosto, ore 20,30, è la serata del Palio con la sfida finale dei rioni storici Terravecchia e Terranova. Le vie del centro storico saranno animate fin dal pomeriggio da mercanti e mestieranti di un tempo, poi inizierà il maestoso corteo storico medievale con oltre 350 figuranti che indosseranno preziosissimi costumi fedelmente riprodotti da dipinti e immagini dell’epoca. Una serata piena di storia, magia, fascino e attrazioni. Tante saranno le delegazioni ospiti provenienti da Marche e Abruzzo e tanti gli artisti e rievocatori tra i più gettonati in ambito nazionale e non solo, che animeranno le feste a corte. Nell’intento di coinvolgere ogni anno sempre più residenti, anche il gruppo dei ragazzi del gruppo tamburi è stato rinnovato. Il Premio Speciale dedicato alla memoria di “Gabriele Di Davide”, assegnato al gruppo che ha contribuito con più assiduità al successo del Palio del Barone, è stato attribuito al gruppo sbandieratori di Porta Solestà di Ascoli Piceno. La presentazione della serata sarà affidata al direttore artistico della manifestazione, nonché attore, regista ed eclettico dicitore medievale, Fabio Di Cocco. A conclusione della rievocazione il cielo si colorerà di gioia e bellezza quando sarà inscenato “l’Incendio della Torre” eseguito da una prestigiosa ditta pirotecnica.

La seconda serata del 16 agosto, per  i turisti e i cittadini che vivono al lido della città, ci sarà la possibilità di partire dalle ore 17 con il bus navetta gratuito messo a disposizione dal Comune di Tortoreto e dalla ditta Marcozzi che partirà dalla rotonda Carducci e a fine manifestazione li riporterà al lido. Per coloro che arriveranno con l’auto saranno allestite delle aree parcheggio molto vaste di circa 300 – 400 posti auto all’ingresso del centro storico. La protezione civile e il pronto intervento saranno curati dalla Croce Bianca di Alba Adriatica e dalla protezione civile di Tortoreto. La vigilanza, oltre alle Forze dell’ordine e della Polizia locale, sarà incrementata anche dall’Associazione Nazionale Carabinieri. Entrambi gli eventi sono gratuiti.




Tortoreto. XXI edizione del PALIO DEL BARONE: conferenza stampa di presentazione mercoledì, 17 luglio, ore 12, aula consiliare del comune.

 

Tortoreto. Mercoledì, 17 luglio, ore 12, presso la sala consiliare del Comune di Tortoreto alto – centro storico – presentazione della XXI edizione del “Palio del Barone”, manifestazione che si svolgerà a Tortoreto lido il 23 luglio (serata inaugurale) e il 16 agosto nel cuore del centro storico di Tortoreto alto. Verrà presentato il drappo del 2024 e il programma completo delle due serate. Prenderanno parte alla conferenza stampa: Domenico Piccioni, Sindaco di Tortoreto; Giorgio Ripani, Assessore alla Cultura e Turismo; Ennio Guercioni, Presidente dell’Associazione culturale “Due Torri”; Umberto D’Annuntiis, Assessore della Regione Abruzzo; Lorenzo Marconi Sciarroni, direttore della filiale della Banca del Piceno; Fabio Di Cocco, direttore artistico; Diego Muscella, interprete della figura del Notaio;

Altre info dell’evento:

 

Sito web associazione:  https://www.associazioneduetorri.it

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Sito web Palio: http://www.paliodelbarone.it