Teramo. Il 28 e 29 novembre Assemblea nazionale dei responsabili sportivi Alpini a Teramo

 

Con la partecipazione del presidente nazionale Favero. Durante l’Assemblea saranno presentate le Alpiniadi 2016 e i Campionati sportivi Ana. Sabato inaugurazione della Baita alpina, nuova sede del gruppo di Teramo

 

TERAMO – Per la prima volta nel centro-sud Italia si terrà a Teramo, il 28 e 29 novembre, l’Assemblea annuale dei responsabili sportivi dell’Associazione Nazionale Alpini(A.N.A.) con la partecipazione del presidente nazionale Sebastiano Favero.

 

A presentare l’evento sono intervenuti questa mattina al Consorzio Bim il referente nazionale sport ANA Centro-Sud-Isole, Tonino Di Carlo,insieme ai consiglieri sezionali Mauro Di Matteo e Nicola Di Ridolfi, l’assessore al Sociale e Servizio Civile del Comune di Teramo,Valeria Misticoni, e il consigliere comunale delegato al Bim, Pasquale Tiberii.

 

Durante l’appuntamento sarà inaugurata la nuova sede del Gruppo Alpini Teramo, a seguito dei lavori di ristrutturazione condotti sulla ex casa cantoniera del boschetto di viale Cavour concessa in uso dal Comune di Teramo.

 

“Un bene importante del patrimonio comunale – spiega l’assessore Misticoni  – che non poteva trovare destinazione migliore. La sede sarà inaugurata sabato 28 novembre alle ore 16 alla presenza delle autorità cittadine, del presidente nazionale ANA, Favero, e della figlia della Medaglia d’argento al valor militare Renato Molinari. Seguiranno l’alzabandiera, la sfilata sul corso e tanti altri eventi ai quali invitiamo la cittadinanza a partecipare”.

 

“Riteniamo un grande onore – afferma Tonino Di Carlo – che l’Abruzzo e la città di Teramo siano stati scelti come sede per ospitare la prossima assemblea annuale dei responsabili delle attività sportive, che finora si è sempre tenuta nel Nord Italia. Gli alpini sono fortemente impegnati sul piano sportivo, con oltre 1.500 atleti di tutte le età che partecipano ogni anno ai sette campionati nazionali Ana presentati nell’occasione dell’Assemblea del 29 novembre e che rappresentano autentici momenti di festa e di incontro, oltre che di promozione dei valori della sana competizione”.

 

“Si tratta di un importante riconoscimento – aggiunge il consigliere Tiberii – da parte dell’Assemblea Nazionale all’impegno organizzativo profuso dagli alpini abruzzesi per assicurare la riuscita della bella adunata nazionale che si è tenuta all’Aquila nello scorso mese di maggio”.

 

Per la due giorni converranno a Teramo, già da venerdì, circa 200 tra responsabili sportivi e presidenti sezionali dell’associazione per tracciare un resoconto delle attività e presentare le Alpiniadi invernali e i Campionati sportivi 2016 nelle varie discipline.

 

Il programma prevede, sabato 28 novembre,  alle ore 11, ricevimento delle autorità da parte del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, nella Sala consiliare. Alle 16 si terrà l’inaugurazione della Baita Alpina, nuova sede del gruppo di Teramo, in via Cavour. Alle 16.45 ammassamento presso la baita e dalle 16.55 l’alzabandiera, la sfilata in viale Bovio, Corso San Giorgio e Piazza Orsini con deposizione della corona alla lapide della prima guerra mondiale. Alle 18.30 la celebrazione della Santa Messa presso il Duomo di Teramo, mentre alle 19.30 nella Sala Polifunzionale della Provincia di via Comi si terrà la rappresentazione della commedia dialettale sulla Grande Guerra allestita dalla Compagnia teatrale dei Brigantidi Pagliaroli di Cortino e con la partecipazione straordinaria del coro alpino “Stella del Gran Sasso”. Alle 21 il rancio alpino (al costo di 10 euro, su prenotazione).

 

Domenica 29 novembre la giornata inizia alle 9, presso la Sala Polifunzionale della Provincia, con onori alla bandiera e l’avvio dei lavori dell’Assemblea annuale 2015. Introdurrà i lavori il Presidente della Commissione Sport, Mauro Buttigliero. Seguirà una sintesi dei campionati nazionali invernali, estivi, di tiro e prova sperimentale di mountain bike con osservazioni dei tecnici della Commissione. Saranno presentate nell’occasione le Alpiniadi invernali 2016  e i Campionati estivi nelle varie discipline. Per  i partecipanti in programma anche un’escursione al Santuario di San Gabriele ad Isola del Gran Sasso.

 

Per info: www.anaabruzzi.it e-mail: abruzzi@ana.it




Bari. Campagna nazionale ordigni bellici inesplosi: due incontri nelle scuole di Triggiano.

Promossi dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra

Di Laura Migliaccio

Presentazione al Senato per gli ordigni
Presentazione al Senato per gli ordigni

L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra continua, dopo l’apertura a Giulianova (Teramo) , la sua Campagna nazionale nelle scuole dal titolo “Conoscere per riconoscere” incentrata sul pericolo degli ordigni bellici inesplosi che anche in Italia continuano a mietere vittime, causare incidenti e, nelle migliori delle ipotesi, procurare panico.

Sono infatti in programma due incontri a Triggiano (Bari) con le scolaresche dell’istituto De Viti De Marco (via Don Vitangelo Dattoli), il 4 dicembre alle ore 11.00, e del Liceo Cartesio (via Don Vitangelo Dattoli), il 5 dicembre allo stesso orario, durante i quali sarà Giovanni Lafirenze, referente del dipartimento “ordigni bellici inesplosi” dell’Associazione, ad intervenire e a illustrare l’attuale scenario.

Il tema, che di primo impatto può sembrare lontano, non è in realtà mai stato così attuale per il territorio pugliese, sede della 15à Forza Aerea Statunitense e protagonista, tra gli altri avvenimenti storici, del tragico bombardamento tedesco del 2 dicembre del 1943 a seguito del quale il porto di Bari è stato totalmente distrutto, e del quale restano nell’area, ma non solo, una moltitudine residuati potenzialmente pericolosi anche al giorno d’oggi.




Teramo ricorda Noè Lucidi con Artemia Edizioni

Teramo ricorda Noè Lucidi con Artemia Edizioni

noè lucidi
noè lucidi

Teramo. Sabato 21 novembre, alle ore 16,30, presso l’aula magna della scuola primaria “Noè Lucidi” (Via Crispi, 1) di Teramo, si svolgerà la celebrazione del centenario della morte del tenente teramano Noè Lucidi, morto nell’ospedaletto militare n° 85 il 27 agosto 1915 sul Carso. L’evento, voluto fortemente dal nipote dott. Marcello Mazzoni, si inserisce nel contesto dell’anniversario ricordato in tutta Europa del centenario dallo scoppio della 1° guerra mondiale. La giornata ricordo sarà aperta dalla prof.ssa Lia Valeri, dirigente scolastico; dal prof. Elso Simone Serpentini che parlerà della città di Teramo alla vigilia della grande guerra; dal giornalista e storico Walter De Berardinis, con un introduzione sulla realizzazione in Italia dei parchi della rimembranza e della genesi del libro “Quando c’era la guerra” di Francesco Manocchia, ristampato recentemente dalla Artemia edizioni di Mosciano Sant’Angelo diretta da Maria Teresa Orsini, con l’introduzione di Sandro Galantini e le ricerche di Walter DeBerardinis; ed infine l’intervento del dott. Marcello Mazzone che ripercorrerà l’intenza e breve esistenza di Noè Lucidi prima e durante la guerra. La serata sarà condotta dall’esperta in comunicazione, Luisa Ferretti. Alla manifestazione, oltre ad avere il patrocinio degli organi istituzionali, prenderanno parte numerose autorità civili, militari e religiose

Noè Lucidi nacque a Teramo il 18 Novembre 1885, da Vincenzo e Grazia Finavera. Noè Lucidi studiò inizialmente a Città Sant’Angelo ed in seguito completò il corso a Treviglio dove si diplomò.   Nel 1905 frequentò il corso allievi ufficiali a Brescia. Ottenuto il titolo di sergente, prestò servizio a Milano. Nominato sottotenente di complemento, nel 1906  fu trasferito al 19° Reggimento di Fanteria di stanza a Napoli. Terminato il servizio militare, nel 1908 vinse il suo primo concorso ed occupò il posto di maestro nelle scuole elementari di Civitella del Tronto. Nel 1909 fu chiamato dal comune di Teramo ad insegnare nelle scuole elementari del capoluogo. Il maestro Noè Lucidi in quella scuola trascorse sei anni di alacre lavoro. Fu Direttore del Tiro a segno e sindaco della Banca Costantini di Teramo. Noè Lucidi  sposò Malvina Angelozzi. Nel 1912 nacque Vincenzo, il suo primo ed unico figlio che esercitò la professione medica a Torricella Sicura. Con l’approssimarsi della guerra, nel 1913 fu nominato tenente. Richiamato in servizio il 4 Aprile 1915, venne inizialmente destinato al 18° Reggimento di Fanteria. Subito dopo fu però trasferito al 123°. Il Tenente Noè Lucidi fu  assegnato, per motivi di servizio, al 138° Reggimento. Il 21 Luglio 1915 la sua compagnia fu schierata al fronte, sull’altopiano del Carso. Il 25 Agosto 1915 , alle ore 10 di mattina, mentre conduceva il suo plotone all’assalto di una trincea nemica, il Tenente Noè Lucidi fu colpito all’addome da un proiettile di fucile. Solo alle 11 di sera Noè Lucidi arrivò all’Ospedaletto da campo n. 85 del XIII corpo d’Armata. Noè Lucidi, alle ore 3 e 30 del 27 Agosto 1915, cessò di vivere. La salma fu tumulata nel cimitero civico di Turriaco e successivamente a Redipuglia. Il 10 Luglio 1931, il Comune di Teramo, dispose di intitolare il nuovo edificio scolastico situato fuori l’allora Porta Reale al maestro Noè Lucidi ed in seguito fu anche intitolata alla memoria di Noè Lucidi la via retrostante l’edificio.

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Esercito Italiano – Il Comando Militare Esercito Abruzzo porta a termine il corso di formazione per “addetto alla logistica e alla gestione di magazzino”

                 

 

Il Comando Militare Esercito Abruzzo – Sezione Collocamento ed Euroformazione, nell’ambito dell’attività di sostegno alla ricollocazione professionale dei volontari che hanno prestato servizio nelle Forze Armate senza demerito, ha portato a termine il corso di formazione per “addetto alla logistica e alla gestione di magazzino” riconosciuto dalla Regione Abruzzo e riservato esclusivamente ai volontari congedati e in servizio che hanno aderito al progetto “Sbocchi Occupazionali”. Il Corso, svolto presso la sede dell’Istituto aggiudicatario della gara d’appalto, “Q110 s.r.l. – Officina di Alta Formazione” di L’Aquila, ha avuto come obiettivo quello di far acquisire ai partecipanti le competenze riguardanti la figura dell’Aiuto Magazziniere e in particolare le nozioni di progettazione del dimensionamento del magazzino, la documentazione contabile/amministrativa e la gestione delle scorte. L’attività formativa, coordinata a livello nazionale dal 3° Ufficio del I Reparto del Segretariato Generale della Difesa, conclude l’iter professionalizzante iniziato lo scorso 28 settembre, ha consentito a 15 ragazzi il conseguimento del patentino abilitante  all’uso in sicurezza del carrello elevatore e permetterà la partecipazione a tirocini gratuiti presso varie Aziende abruzzesi.  Il Comandante Militare dell’Esercito per l’Abruzzo, Gen. B. Rino DE VITO, nell’esprimere grande soddisfazione per la brillante prova offerta dagli allievi, ha fornito alcuni dati molto positivi relativi al Progetto “Sbocchi Occupazionali” in Abruzzo, sottolineando che su un’utenza complessiva di 309 Militari  in congedo e in servizio che hanno aderito all’iniziativa, nel 2015 sono stati 55 i giovani che hanno già trovato occupazione e che, rispetto all’anno scorso, si è assistito ad un incremento di ulteriori 162 nuove domande di adesione. Tali dati rispecchiano un trend in ascesa che lascia ben sperare nella ripresa occupazionale a livello regionale e anche nazionale. Infatti, due frequentatori di tale corso, grazie alla qualifica conseguita, hanno già trovato impiego presso Aziende del territorio Abruzzese e Laziale.

 

L’Aquila 17 novembre 2015




Cerimonia di Commemorazione dei Caduti Canadesi nella Seconda Guerra Mondiale

 

 

L’AQUILA, 12 novembre 2015

 

Il giorno 11 novembre 2015, in occasione del 71° Anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale presso il Cimitero Canadese di Ortona (CH), ha avuto luogo una cerimonia in commemorazione dei caduti in guerra. Infatti durante la seconda guerra mondiale e in particolare nella tragica e sanguinosa battaglia di Ortona del 1943 persero la vita 1615 giovani soldati canadesi e 1314 civili italiani. Presenti alla cerimonia l’Ambasciatore canadese in Italia Peter Mc GOVERN,  autorità locali, rappresentanti militari di altre Nazioni aderenti alla NATO e, in rappresentanza della Forza Armata il Comandante Militare dell’Esercito per l’Abruzzo, Gen. B. Rino DE VITO, che ha espresso parole di sentita partecipazione nei confronti di coloro che hanno perso la vita per la propria Patria.




PAPAVERI ROSSI AD ORTONA PER IL REMEMBRANCE DAY

 

Una commemorazione che coinvolge sempre più canadesi e italiani

Antoni Bini

 

Il Cimitero di Guerra Canadese Moro River, nelle vicinanze di Ortona, è stato teatro della commemorazione del Remembrance Day, che ha avuto luogo l’11 novembre, alla presenza dell’ambasciatore canadese Peter McGovern. Nel cimitero sono sepolti 1375 militari canadesi deceduti durante la seconda guerra mondiale, in particolare durante la c.d. Battaglia di Ortona, oltre ad un centinaio di caduti inglesi. Le tombe sono tutte uguali, ma quelle dei britannici si differenziano per l’assenza della piccola foglia d’acero scolpita, simbolo del Canada.

Dopo gli inni nazionali canadese e italiano, ha preso la parola l’ambasciatore McGovern che con evidente emozione ha voluto ricordare, in inglese, francese e italiano, il significato sempre attuale del giorno della memoria, per apprezzare il significato della pace attraverso il sacrificio di tanti uomini, tra cui tanti giovanissimi. E proprio i ragazzi della sede di Lanciano del Canadian College in Italy hanno svolto un ruolo attivo nell’organizzazione della manifestazione, alla quale hanno partecipato l’addetto militare dell’Ambasciata del Canada, rappresentanti della NATO, sindaci e delegazioni regionali delle associazioni combattentistiche e d’arma e della Croce Rossa Italiana. Presenti il sindaco di Ortona, dott. Vincenzo D’Ottavio, che, dopo l’ambasciatore canadese, ha deposto una corona d’alloro ai caduti esprimendo la propria gratitudine al Canada per aver concorso alla liberazione dell’Italia, dell’Abruzzo e in particolare di Ortona, città che negli anni scorsi è stata ufficialmente dichiarata “Luogo di interesse storico nazionale del Canada”. Una circostanza che ancor di più rafforza i legami tra Italia e Canada, paese dove vivono tanti emigrati italiani e abruzzesi.

Alla cerimonia hanno partecipato autorità locali, numerosi militari, ex militari, congiunti di caduti in guerra, ma anche semplici cittadini, italo-canadesi e una discreta presenza di studenti dell’Istituto Nautico di Ortona e del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Pescara, accompagnati da diversi docenti.

La celebrazione del Remembrance Day risale al 1919 e coincide con il giorno della cessazione delle ostilità della prima guerra mondiale (11 novembre 1918). Cerimonia tradizionalmente anglosassone e dei paesi del Commonwealth, è anche nota come Poppy Day, dal papavero rosso, colore del sangue, che simboleggiano l’evento, riprendendo i versi della poesia “Nei campi delle Fiandre”, scritta un secolo fa da un ufficiale canadese, John McCrae. Dopo la seconda guerra mondiale sono diventati due i minuti di silenzio da osservare durante la cerimonia.

 

Tra i presenti un ex ufficiale inglese, John Harvey, che dopo aver seguito la cerimonia a fianco del sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli, ha deposto una corona di papaveri rossi per ricordare i caduti del Royal West Kent Regimenth. Nel fogliettino cucito il richiamo al maggiore Lionel Wigram, caduto a Pizzoferrato il 3.2.1944 e alla Wigforce, formazione mista  di inglesi e partigiani della Brigata Maiella. La figura dell’eroico maggiore, anch’egli sepolto nel cimitero Moro River, è oggi maggiormente conosciuta in Italia dopo la pubblicazione del racconto “To reason why” del maggiore Denis Forman, che fu comandante del presidio dell’VIII a Casoli, uscito nell’edizione italiana con il titolo “Wigforce Story” – ed. Menabò. Il libro ha finalmente messo in luce il ruolo che l’ufficiale inglese che condivise e sostenne le ragioni della resistenza tra gli alleati.

Ha completato le celebrazioni l’apposizione di una targa commemorativa gli appartenenti al 48° Reggimento Highlanders che hanno combattuto e sono caduti per liberare l’Italia e Ortona dall’occupazione nazifascista. La medesima targa sarà apposta anche al Museo della Battaglia della città adriatica, al cui allestimento hanno anche collaborato veterani canadesi.

Una luminosa giornata di sole nella splendida cornice tra il mare e la Maiella ha accompagnato la commemorazione che sta sempre più diventando un’occasione di riflessione collettiva che unisce sul tema della pace e dell’amicizia popoli diversi.

 

 

 

 

 

 




VERONA, SABATO 14 NOVEMBRE ORE 16.00 C/O “TRADITIO”: “DONNE NELL’INFERNO DELLA GUERRA CIVILE” CON ELENA BIANCHINI BRAGLIA

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L’Associazione Culturale “TRADITIO” (Tradizione) presenta 
SABATO 14 NOVEMBRE 2015 ALLE ORE 16.00
PRESSO I SUOI LOCALI DI VIA GALVANI 31,   A VERONA
a partecipare ad una conferenza, seguita da dibattito, sul tema: 
DONNE NELL’INFERNO DELLA GUERRA CIVILE (1943-1945)
Presentazione del libro Calvario rosso. Storia di una violenza partigiana
 
Con l’autrice ELENA BIANCHINI BRAGLIA
 

 
Note sull’autrice:
 
Elena Bianchini Braglia è laureata in Scienze dell’Educazione all’Università di Bologna e in Filosofia all’Università di Parma, è direttrice della rivista Il Ducato e Presidente del Centro Studi sul Risorgimento e sugli Stati Preunitari. Ha pubblicato vari contributi in atti e miscellanee e numerosi libri di argomento storico. 
Associazione Culturale “TRADITIO”
Via Galvani, 31
37138 VERONA
Tel.
info.traditio@gmail.com
Aperto tutti i giorni tranne la Domenica
dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 23.00
 

 




L’Aquila. “LA MOSTRA SUL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE INAUGURATA A LUCOLI “ – Grande afflusso di visitatori –

 

 

L’AQUILA – CULTURA

 

L’Accademia Culturale Internazionale San Giovanni Crisostomo, presieduta dal cavaliere Giuseppe Del Zoppo, nel quadro delle attività culturali connesse con le celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, ha organizzato presso i locali della Pro Loco a Lucoli una interessante mostra fotografica dal titolo “La fotografia nella Prima Guerra Mondiale”. L’esposizione è stata inaugurata dall’Assessore alla cultura del Comune di Lucoli Renato Cristian congiuntamente al presidente della Pro Loco Vincenzo Cecchini alla presenza di un pubblico numeroso. L’iniziativa ha spiegato il presidente Del Zoppo vuole essere un evento essenzialmente formativo, aperto alla cittadinanza, in particolare ai più giovani, la stessa si articolata in otto settori ed offre al visitatore attraverso le immagini, fatti d’arme, scenari e personaggi del tempo, dando la possibilità di immergersi in un passato recente vivendo sensazioni non comuni. Un settore è stato anche dedicato alle decorazioni militari della prima guerra mondiale e alle bandiere del Regio Esercito. La mostra è stata curata con rara perizia dall’esperto di fotografia Valentino Di Stefano di L’Aquila che al fine di rendere maggiormente efficace il percorso storico delle immagini provenienti da vari archivi privati è stato impegnato per più giorni anche nella riproduzione e risanamento di alcune rare foto militari che meglio favoriscono la conoscenza del periodo bellico. Il percorso espositivo presenta immagini dal 1915 momento dell’entrata in guerra dell’Italia, sino al termine della guerra e della vittoria del 1918 da tutti considerata anche il termine della quarta guerra d’indipendenza per l’Unità Nazionale. La mostra che ha già riscosso un grande afflusso di visitatori si svolge con il patrocinio del Comune di Lucoli, a l’ingresso libero, è resterà aperta sino a domenica 22 novembre.

 

ALLEGATE: Foto di Valentino Di Stefano




Giulianova. L’’Artigliere Giovanni De Berardinis ricordato con la Medaglia dell’Istituto nazionale del Nastro Azzurro

Continua incessantemente il contributo del ricercatore giuliese Walter De Berardinis coautore con Sandro Galantinidella ristampa del libro di Francesco Manocchia “Quando C’era la guerra” edito dalla casa editrice Artemia edizioni di Mosciano Sant’Angelo diretto da Maria Teresa Orsini. Recentemente, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, è stata coniata dalla presidenza dell’Istituto nazionale del Nastro Azzurro una medaglia d’arte: sul retro una pattuglia di soldati italiani sta per lanciarsi all’attacco contro le linee nemiche con la baionetta inastata. I soldati sono sovrastati dalla muliebre figura dell’Italia, con corona turrita che, con l’indice proteso in avanti, indica la direzione del fronte ed il limite dei confini naturali del suolo italico da riconquistare. Sul fondo della medaglia, in alto, lo sky line delle tre Cime di Lavaredo, zona del fronte, ove iniziarono i primi combattimenti; Verso: oltre allo stemma araldico dell’Istituto, sono stati incisi i dati del soldato Giovanni De Berardinis – 3° regg. Art. , 11° comp-. Proprio le vicende di suo nonno sono state riportate sul libro “Quando c’era la guerra” con l’aggiunta delle foto dell’artigliere De Berardinis. I prossimi appuntamenti in cui saranno ricordati i caduti giuliesi durante la 1° guerra mondiale saranno: il 4 novembre a Giulianova; il 21 novembre a Teramo e il 5 dicembre a Roseto degli Abruzzi.

Giovanni De Berardinis nacque il 30 ottobre 1897 a Mosciano Sant’Angelo, poi giovanissimo con la sua famiglia si trasferì a Cologna paese. Inquadrato come artigliere, fu ammesso al servizio militare il 18 maggio 1916 e successivamente chiamato alle armi il 21 settembre 1916. Dopo l’addestramento viene destinato, il 2 ottobre 1916, al 9° Reggimento Artiglieria da fortezza e successivamente, il 17 settembre 1917, al 10° Reggimento. Il 20 maggio 1920 verrà congedato dal 3° Reggimento Artiglieria costa 11° compagnia per essere destinato al Reggimento Artiglieria pesante di Piacenza. La sua carriera militare gli valse il diploma e la Croce al Merito di Guerra per aver servito la patria con onore nella 57° batteria Assedio che gli furono consegnati il 20 giugno 1919 dal Vice Ammiraglio Comandante in Capo della Piazza marittima di Pola in Istria, Umberto Cagni (Asti, 24 febbraio 1863 – Genova, 22 aprile 1932). Presenzio anche al funerale solenne del martire Nazario Sauro il 26 gennaio 1919 nel cimitero di Marina di San Policarpo a Pola alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Grande Ammiraglio Duca del Mare Paolo Emilio Thaon di Revel. Al suo ritorno troverà ad attenderlo alla stazione di Giulianova sua cognata, Grazia Di Bonaventura (vedova di suo fratello Carlo De Berardinis 1888 – 1917) che sposerà il 7 ottobre 1920 a Montepagano. Successivamente, su proposta del Ministero della Difesa, il 2 maggio 1972, verrà nominato Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto con diploma e medaglia d’oro. Morì a Giulianova, l’8 maggio 1973, dove si era trasferito dal 1924.

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Grande Guerra: rose e corone sui monumenti alla Vittoria in 100 città italiane, l’omaggio di CasaPound ai caduti anche a Corropoli

 

Grande Guerra: rose e corone sui monumenti alla Vittoria in 100 città italiane, l’omaggio di CasaPound ai caduti ‘L’Italia risorga’

Iannone: “Ritorniamo a quello spirito, come ha fatto chi a Casale San Nicola ha rischiato in prima persona per difendere gli italiani”

Roma, 4 novembre – Un mazzo di rose o una corona davanti ai monumenti alla Vittoria di 100 città italiane con su la scritta “Risorga l’Italia ricordando la vittoria. Italiani in trincea 15-18”. Così CasaPound Italia onora i caduti della Grande Guerra e gli italiani che, in ogni tempo, hanno saputo sacrificare loro stessi per la difesa dell’identità nazionale e dei confini.

“La I° Guerra mondiale è stato un momento fondativo, il primo in cui gli italiani, chiamati a uno sforzo immenso, hanno preso coscienza di essere un popolo. E’ a quello spirito che CasaPound Italia si ricollega perché l’Italia risorga e la vittoria, alimentata dalla fede di chi non si arrende, possa manifestarsi anche in questi tempi oscuri di cialtroneria, egoismo sfrenato e corruzione dilagante”, sottolinea il leader di CasaPound Italia, Gianluca Iannone.

Iannone ricorda che, “a partire dalla manifestazione del 23 maggio a Gorizia, e con una serie di azioni che passano dalla riqualificazione dei tanti monumenti abbandonati al degrado fino alle azioni e ai dibattiti organizzati in tutta Italia, Cpi è impegnata a ridestare quello stesso spirito che visse nei 700mila soldati e nei 600mila civili caduti nella I° Guerra Mondiale. Lo stesso spirito di chi – sottolinea il leader di CasaPound -, a Casale San Nicola, rischiando in prima persona, si è schierato in difesa dei diritti degli italiani e per questo è stato arrestato”.