Teramo. Cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” e consegna del quadro raffigurante il Prefetto emerito di Teramo, Elmo Bracali

 

Venerdì 15 dicembre 2023 alle ore 17:30, presso il Palazzo del Governo, si terrà

la cerimonia di consegna dei diplomi di conferimento delle Onorificenze dell’Ordine “Al

merito della Repubblica Italiana”.

Le Onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” sono conferite

dal Presidente della Repubblica e sono destinate a coloro che hanno acquisito

benemerenze verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel

disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari,

nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.

Il Prefetto Fabrizio Stelo, alla presenza di Autorità locali civili, militari e religiose,

consegnerà i diplomi di Cavaliere.

Di seguito i nominativi degli insigniti dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine

“Al merito della Repubblica Italiana”:

– Mauro Colarossi, capitano di fregata della Capitaneria di Porto

– Maristella Fortunato, dirigente del Ministero dell’Istruzione e del Merito

– Pietro Piccioni, maresciallo maggiore dell’Arma dei Carabinieri in quiescenza.

Nell’occasione verrà consegnato dalla prof.ssa Donatella Bracali al Prefetto di

Teramo il quadro donato alla Prefettura, ritraente il nonno Elmo Bracali, Prefetto di

Teramo dal 16 giugno 1943 al 25 ottobre 1943. La consegna sarà preceduta

dall’introduzione del giornalista appassionato di storia locale Walter De Berardinis.

La Cerimonia sarà allietata dagli intermezzi musicali curati dai musicisti del

Conservatorio Statale di Musica “Gaetano Braga”.




Mattinata in onore dell’ Aeronautica Militare, iniziata con lo svelamento di una lapide in corrispondenza del monumento ai caduti in piazza Dalmazia.

Alle 11.30 la Messa nella chiesa di San Gabriele, nella domenica che festeggia la Madonna di Loreto Si è conclusa con la celebrazione della Messa, alle 11.30, nella chiesa di San Gabriele, la mattinata che ha visto lo svelamento e la benedizione di una lapide commemorativa, posta in corrispondenza del monumento ai caduti, in piazza Dalmazia. La cerimonia, patrocinata dal Comune di Giulianova con il contributo di Gabriele Barcaroli, Presidente della sezione di Teramo-Giulianova dell’Associazione Arma Aeronautica, ha voluto rendere omaggio a 5 aviatori morti durante l’ultimo conflitto mondiale. I nomi, individuati dalle ricerche di Walter De Berardinis, sono quelli di Domenico Canzari, Mario Di Pietro, Alberto Manocchia, Pierino Sponcichetti e Ercole Buccella. Erano presenti il Sindaco Jwan Costantini, il Vice Sindaco Lidia Albani, il Capitano dei Carabinieri Antonio Trombetta, il Vicario del Prefetto di Teramo Alberto Di Gaetano, il Presidente dell’ Associazione Gabriele Barcaroli, il giornalista Walter De Berardinis. Ha benedetto la lapide don Vito D’Aloiso. Nella chiesa di San Gabriele è stata esposta una piccola statua della Madonna di Loreto, patrona dell’ Aeronautica, che si festeggia nella giornata odierna.




Giulianova. Si cercano i familiari dei 7 aviatori giuliesi morti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Giulianova. In occasione del Centenario della nascita dell’Aeronautica Militare Italiana (1923/2023) e della solenne celebrazione (10 dicembre) in onore della Beata Vergine Lauretana, Patrona degli Aeronauti, che si svolgerà a Giulianova il prossimo 10 dicembre 2023, cerco i familiari dei seguenti caduti dell’aeronautica militare: 1) Domenico Canzari, nato a Giulianova il 30 settembre 1921, aviere, appartenente alla 9° divisione Orvieto disperso (ucciso dai tedeschi) dopo l’8 settembre 1943 all’aeroporto di Tirana – Aeronautica dell’Albania – AALB. 2) Mario Dino Lucio Di Pietro, nato a Giulianova il 29 settembre 1919, aviere scelto, appartenente all’Aeronautica dell’Egeo, disperso il 5 gennaio 1942 (ore 8, nei pressi delle acque greche) a seguito dell’affondamento della Motonave o incrociatore ausiliario “Città di Palermo” durante il trasferimento da Brindisi a Patrasso (Grecia). Gli autori dell’affondamento furono gli inglesi con il sommergibile Proteus. 3) Alberto Manocchia, nato a Giulianova il 6 ottobre 1919, aviere, appartenente all’idroscalo di Ancona, muore per malattia nell’ospedale Forlanini di Roma il 13 giugno 1945. 4) Pierino Sponcichetti, nato a Giulianova il 3 agosto 1917, aviere volontario, morto a Giulianova per malattia il 15 maggio 1940. 5) Ercole Buccella, nato a Cugnoli (PE) l’8 settembre 1921, aviere, residente e sposato a Giulianova, già assegnato al Campo di aviazione n° 80 del CSRI e successivamente al CAFO (Comando Aviazione Fronte Orientale) in Russia (dal 2 maggio 1942 al 20 maggio 1943). Dopo l’8 settembre arruolato nell’Aeronautica Cobelligerante Italiana del Regno del Sud, pensionato di guerra, muore per malattia a Giulianova il 28 luglio 1955. 6) Capitano Pilota FRANCESCO BARGAGNA, Foligno, 4 aprile 1915, disperso nella Baia di Bongie (Algeria), 23 maggio 1943. 7) Aviere scelto marconista ERNESTO DINO BENEDETTO MARINUCCI, Mosciano Sant’Angelo, 2 dicembre 1922 ( residente a Giulianova), disperso nella Baia di Bongie (Algeria), 28 novembre 1942. Potete contattare la redazione: walter.de.berardinis@alice.it




Teramo. Carabinieri: il Comandante Provinciale, Colonnello Pasquale Saccone, saluta i militari recentemente collocati in congedo

Dal Comando Provinciale Carabinieri di Teramo, 08/12/2023

Nel corso della mattinata di ieri, presso le sedi delle Compagnie Carabinieri di Alba Adriatica e Giulianova, il Comandante Provinciale – Colonnello Pasquale Saccone ha voluto salutare i militari, recentemente collocati in congedo, porgendo loro un caloroso saluto di commiato e un sentito ringraziamento per il lodevole servizio istituzionale svolto in favore delle comunità presso cui hanno prestato servizio.

Si tratta del Luogotenente C.S. Dino Milazzo e dei Brigadieri Capo Egidio Casati e Massimiliano Mariottini.

Il Lgt. C.S. Milazzo ha svolto otto lustri di servizio nell’Arma e da ultimo è stato Comandante della Stazione di Colonnella mentre i Brig. Ca. Casati e Mariottini hanno terminato l’attività lavorativa rispettivamente presso l’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Giulianova e la Stazione di Martinsicuro.

Le sobrie cerimonie di ringraziamento si sono concluse con la consegna di una lettera di commiato del Gen. C.A. Antonio de Vita, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” di Napoli, a testimonianza delle doti morali e professionali delle quali, i militari, hanno dato prova nel corso della loro lunga carriera nell’Arma e per i servizi resi, spesso con sacrificio degli affetti familiari.




Giulianova. “La Patria Sconfitta” è il nuovo romanzo storico per ricordare gli internati di Borovnica. Anche Armando Volpe, citato nella lapide di Giulianova, trovò la morte nel campo di concentramento.

Il ricercatore storico Walter De Berardinis sta cercando i discendenti per il conferimento della  “Medaglia d’Onore ai congiunti degli infoibati”

Giulianova. Dopo il libro “Borovnica e altri campi di Tito (con liste inedite dei prigionieri di Borovnica)”, dell’autore Franco Giuseppe Gobbato e la collaborazione di Giovanni Peco, esce “La Patria Sconfitta” per le Edizioni Ritter. Il nuovo Romanzo storico che copre un periodo che va dal 1943 al 1947. Il soggetto è un uomo, il padre dell’autore, travolto dagli eventi, più grandi di lui e anche di tutta la sua generazione. Quella generazione di diciottenni, di allora, costretti comunque ad una scelta di parte, in entrambi gli ambiti difficile, che vede il protagonista entrare a far parte della R.S.I. in un Battaglione Costiero di Posizione di istanza in Istria. La storia si dipana fra Padova, Gorizia, Pola, Buie, Capodistria nel Carcere mandamentale, Borovnica nel tristemente famoso Campo di Concentramento, Udine, di nuovo Padova per finire a Torino. La microstoria è inserita negli eventi sconvolgenti della macro-Storia, raccontando anche situazioni poco conosciute e traendo, dalla tragica difesa del confine orientale condotta come possibile dagli ultimi italiani rimasti in armi, i soldati della RSI, spunto per riflessioni sulle anomalie createsi nel Litorale Adriatico, rispetto al resto d’Italia. Anomalie riscontrabili sia durante che nel dopoguerra, non mancando di toccare “l’epurazione” perpetrata anche nel territorio nazionale e le scelte di condotta fatte dal PCI, già dal 1943, con tanto di documenti riprodotti integralmente. Tra i soldati che morirono nello stesso campo, dove era detenuto il papà dell’autore, vi erano quattro abruzzesi: Amantino Alfino di Rocca San Giovanni (disperso in Slovenia dal 7 agosto 1945), Angelo Ippolito di Pescara (disperso in Slovenia dal 31 maggio 1945), Armando Volpe di Castel di Sangro ( disperso dal 22 luglio 1945 e ricordato a Giulianova) e Corradino Liberatore di Castiglione Messer Marino (nome e cognome da verificare)

Anche a Giulianova, sulla lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale, posta all’interno del Cimitero monumentale, viene citato un caduto nel campo di concentramento di Borovnica: Armando Volpe, nato a Castel di Sangro il 28 novembre 1919 dal ferroviere Ferdinando e Maria Paolini, trasferito con l’intera famiglia a Fiume (Via Colle del Forno, 5 e successivamente in Via Salita Calvario) insieme ai fratelli: Bruno, Giulio, Gino, Leo ed Elisa Volpe. Il 22 luglio 1945, alle ore 9, moriva all’interno del lager citato nel romanzo di Gobbato. L’intera famiglia, dopo l’esodo Giuliano-Dalmata, furono accolti come profughi a Giulianova. Successivamente all’apposizione della lapide, da parte dell’Associazione Combattenti e Reduci, la famiglia chiese di ricordare il loro congiunto nella lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale. Lo storico Walter De Berardinis, grazie alla collaborazione dell’autore, sta cercando di rintracciare i discendenti di Armando Volpe per il conferimento della Medaglia d’onore ai congiunti degli infoibati (legge del 30 marzo 2004, n. 92)

Molti invece furono gli abruzzesi che si salvarono da quel campo e tornarono tra l’estate del 1945 e gli inizi del 1946, si segnalano: Guerrino D’Amico e Alfio Ramallo di Pescara; Ermindo D’Annunzio, Arminio D’Aristole, Francesco Ranalli, Guido Ritelli, Domenico Rittoli, Mario Tacconelli, Dino Carducci, Domenico Di Tommaso, Fedele Roddi di Chieti; Francesco Derandi, Gino Rossini di Carpineto della Nora; Fernando Di Tommaso di Cepagatti; Mario Di Valentino di Montorio al Vomano; Raffalele Fantazzi, Florindo Tullio di Balsorano; Donato Genelli di Cugnoli; Dino Mancini e Fido Nardone di Ortona; Guerino Montini, Tito Valentini di Teramo; Ermenegildo Narre di Torricella Sicura; Nicola Colangelo di Pollutri; Antonio Crognale, Giuseppe Crognale, Tommaso Di Donato di Castel Frentano; Giuseppe Petrella di Castiglione Messer Marino; Nicola Lucci di Liscia; Vincenzo Popolare, Eduardo Tritapepe di Lanciano; Fedele Rossi di Monteodorisio;

Franco Giuseppe Gobbato (Vittorio Veneto, 1964), ricercatore storico e scrittore. Nel gennaio 2009 è stato uno degli otto ricercatori del Dipartimento misto (italiani, sloveni e croati) istituito dal Centro Studi e Ricerche Storiche “Si­lentes Loquimur” di Pordenone, per indagare sui fatti tragici avvenuti alla fine della seconda guerra mondiale sul confine orientale. Dal 2011 è socio del Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche, per il quale ha tenuto diverse conferenze su ricerche storiche effettuate. È socio fondatore dell’Associazione Culturale “Luce nella Storia”. Nel 2017 è nominato, dal Comune di Vittorio Veneto, referente del Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto presso il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto quale ideatore dello stesso. Ha curato la parte storica di diverse mostre fotografiche tenute nel vittoriese ed ha al suo attivo una ventina di pubblicazioni, l’ultima delle quali si intitola “Borovnica e altri campi di Tito” – Ritter Edizioni – 2023.

Giovanni Peco (Monza, 1962). Da oltre vent’anni si occupa di ricerche storiche sul confine orientale e del periodo 1943-1945. Ha collaborato con l’autore Pierangelo Pavesi al libro “Le vittime dimenticate” e con Franco Giuseppe Gobbato al libro “Borovnica e altri campi di Tito” – Ritter Edizioni – 2023. È socio dell’Associazione Culturale “Luce nella Storia”.




Anche l’Associazione Nazionale Carabinieri di Giulianova festeggia la Virgo Fidelis

Giulianova. Nella Chiesa di San Gabriele è stata onorata la ricorrenza della Virgo Fidelis, proclamata Patrona dell’Arma dei Carabinieri l’11 novembre 1949 e la ricorrenza il 21 novembre, giorno in cui si ricorda ( per la chiesa anche la presentazione di Maria Vergine) la Battaglia di Culqualber combattuta a Gondar, in Etiopia, dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici. Per l’eroismo dimostrato nella difesa di Culqualber, la bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu insignita della sua seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Alla presenza del direttivo dell’ANC giuliese e delle delegazioni dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra e dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. Al termine della cerimonia, il presidente Franco Gizzi e i soci (oltre 80 iscritti nella sezione giuliese) hanno premiato con un attestato di benemerenza: il socio Pasquale Di Canzio, per l’importante lavoro all’interno della sezione e il ricercatore storico militare Walter De Berardinis, per l’aiuto a individuare i Carabinieri catturati e morti nei lager tedeschi dopo l’8 settembre 1943. Il prossimo appuntamento sarà, sempre nei saloni della Chiesa di San Gabriele, l’assemblea di fine anno per fare il bilancio, rinnovo iscrizioni e presentazione del programma per le attività nel 2024.




Giulianova. “Lezioni della Shoah” al Liceo Curie con l’on. Emanuele Fiano.

Le studentesse e gli studenti delle classi quinte del Liceo Statale Curie di Giulianova il 23 novembre hanno partecipato ad una lezione particolare: l’on. Emanuele Fiano ha tenuto una conferenza sulla storia dell’Olocausto presentando anche il suo nuovo libro “Sempre con me. Lezioni della Shoah”.

Dopo i saluti della Dirigente Scolastica, prof.ssa Silvia Recchiuti, l’autore ha indagato la tragica esperienza dell’Olocausto attraverso la storia della sua famiglia e in particolare del padre, Nedo Fiano, nato a Firenze il 22 aprile 1925 e morto a Milano il 19 dicembre 2020, sopravvissuto alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz e per tutta la vita instancabile testimone di quella immane tragedia per le successive generazioni. L’onorevole ha sottolineato come “si debba continuare a raccontare nel dettaglio anche le cose più terribili, perché dobbiamo continuare a interrogarci su come mai possano accadere fatti come la Shoah”.

Gli studenti hanno ascoltato con attenzione le parole di Fiano e hanno posto alcune domande: hanno chiesto ad esempio, come aveva fatto suo padre a sopravvivere. Fiano è riuscito a spiegare in modo chiaro e interessante il complesso fenomeno della Shoah, facendo riflettere su quello che è successo e spiegando come la mente umana possa aver pensato e messo in atto interventi così disumani contro i suoi simili, nel continente Europa. L’evento si è concluso con una riflessione sull’indifferenza, definita la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore.




Il 22 e 23 novembre, a L’Aquila, con inizio alle 16.30, si terrà il convegno dal titolo “NAPOLEONE BONAPARTE, GENIO MILITARE, MODERNITÀ, EREDITÀ AMMINISTRATIVA”

Il 22 e 23 novembre, a L’Aquila, con inizio alle 16.30 del giorno 22, presso la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’aquila, si terrà il convegno dal titolo “NAPOLEONE BONAPARTE, GENIO MILITARE, MODERNITÀ, EREDITÀ AMMINISTRATIVA” Napoleone Bonaparte, protagonista della Storia, ha lasciato un’eredità ancora oggi palpabile e non scalfita dal tempo che spazia dai codici civili alla strutturazione della pubblica amministrazione, dalla laicizzazione della società alla configurazione degli eserciti. Scopo di queste giornate di studio, è quello di approfondire alcuni degli aspetti salienti dell’opera napoleonica. La moderazione dell’intero evento e la segreteria scientifica sono a cura di Francesco Fagnani, storico e vicepresidente dell’associazione De Historia. La prima sessione, il 22 novembre, vedrà la partecipazione del Ten. Col. Pietro Piccirilli, sul tema della Grande Armée; seguirà il Gen. B.(r) Cristiano Maria Dechigi, che parlerà dell’artiglieria come fattore chiave della strategia napoleonica. Chiederà la prima sessione il prof. Ugo Barlozzetti, del direttivo della Società Italiana Storia Militare e de Le Souvenir Napoléonien, con il suo intervento su “Il Piombo di Napoleone”. La giornata del 23 novembre, con inizio dei lavori alle 9,30, si aprirà con il Dott. Francesco Fagnani, che descriverà la situazione amministrativa in Italia post Congresso di Vienna. Seguirà il Prof. Fabrizio Marinelli, Ordinario di Diritto privato, Università degli Studi dell’Aquila, sul tema Le Code Civil nel diritto. Il convegno sarà l’occasione per avere ancora nella nostra città il Dott. Francesco Alecci, già Prefetto della Provincia dell’Aquila, che condividerà con i presenti le sue esperienze sul tema “Il Prefetto e lo Stato”. La partecipazione è libera




4 novembre: tre giornate di celebrazioni ed eventi organizzati dall’amministrazione comunale, nello spirito del ricordo e della tutela della memoria civile del Paese, si sono appena concluse nel Comune di Controguerra.

Sabato 4 novembre sono stati ricordati i Caduti di tutte le guerre, con la deposizione della corona d’alloro dinanzi al monumento nel Parco della Rimembranza e con la lettura del Bollettino della Vittoria da parte del giornalista Luigi Prosperi. È stata poi inaugurata una esposizione di fotografie, documenti e cimeli d’epoca curata dal consigliere e ricercatore Matteo Di Natale, aperta per tutta la durata delle celebrazioni.

Nella mattinata di domenica 5 si è tenuta una solenne cerimonia per il centenario della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria del tenente Giovanni Amadio, e per i novant’anni dalla intitolazione delle scuole del paese all’illustre cittadino controguerrese.

La celebrazione ha visto grande partecipazione di popolo e di autorità religiose, civili e militari. Hanno tributato onori al decorato il sindaco di Controguerra, Franco Carletta, il Prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo, il questore di Teramo, Carmine Soriente, il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D’Annuntiis, il consigliere regionale Dino Pepe, il Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, il sindaco di Corropoli, Dantino Vallese, e il vicesindaco di Controguerra, Mauro Giovanni Scarpantonio.

Hanno preso parte all’evento anche il tenente colonnello dei carabinieri Nino De Luca, vicecomandante del Comando provinciale di Teramo, il tenente colonnello dei carabinieri Enzo Marinelli, del Reparto carabinieri di Chieti, il tenente colonnello degli alpini Marco Di Lorenzo, una rappresentanza ufficiale dell’Esercito Italiano, con il maggiore Roberto Petruccelli e il graduato aiutante Francesco Anello del Comando militare esercito Abruzzo, le rappresentanze dei carabinieri del territorio, con i luogotenenti Cesario Biscozzo, della Compagnia di Alba Adriatica, e Placido Sacco, comandante della Stazione di Corropoli, la guardia di finanza, con il maresciallo aiutante comandante la Tenenza di Nereto Andrea Battilana, il comandante della Polizia Municipale di Controguerra, tenente Marx Di Luca, la locale Protezione Civile, con il coordinatore Paolo Maurizi e il vicecoordinatore Giuseppe Di Natale, oltre a diversi militari e poliziotti, anche in congedo, del luogo. L’amministrazione comunale ha infatti invitato a partecipare tutti i militari e gli appartenenti alle forze dell’ordine di carriera, sia in congedo, sia in forza attiva, residenti nel paese.

Presenti tra le autorità anche il canonico Dario Lucantoni, il dirigente scolastico, professoressa Stefania Nardini, e il segretario comunale dott. Cristiano Quaglia.

Durante la cerimonia ha ricevuto una pergamena commemorativa una discendente di Giovanni Amadio, la pronipote Alessandra, intervenuta per l’occasione.

Speaker ufficiale della manifestazione è stata la consigliera Cristina Macci, mentre un tributo storico è stato reso dal consigliere Matteo Di Natale.

Sono seguite alle celebrazioni civili la solenne funzione religiosa, celebrata dal parroco don Matteo Baiocco D’Angelo, e un evocativo concerto della Fanfara dei Bersaglieri di Ascoli Piceno, intervenuta più volte nel corso dell’evento, emozionando grandi e bambini con le canzoni a passo di corsa.

Lunedì 6, infine, si è tenuta una conferenza dedicata agli alunni delle scuole di Controguerra, con i consiglieri Cristina Macci, Giuseppe Nardini e Matteo Di Natale, in cui sono stati ricordati Giovanni Amadio e altri combattenti del paese, come esempi di coraggio per educare i giovani alla pace e alla concordia, rifiutando la guerra e la violenza.




GIULIANOVA. LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA GRANDE GUERRA E IL RICORDO”, PREVISTA PER DOMANI, ALLE ORE 17.30 IN SALA BUOZZI VIENE ANNULLATO

RINVIATA A DATA DA DESTINARSI, PER INDISPOSIZIONE DELL’AUTORE, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO ” LA GRANDE GUERRA E IL RICORDO”, PREVISTA PER DOMANI, ALLE 17.30, IN SALA BUOZZI, NELL’AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL 4 NOVEMBRE.