Giulianova. Si inaugura domani la mostra foto-documentaria “La Fabbrica di San Pietro”, visitabile fino al 15 agosto. La storia della chiesa di San Pietro Apostolo raccontata in 14 pannelli per celebrare il cinquantesimo anniversario della dedicazione.

 

Sarà visitabile fino al 15 agosto, “La Fabbrica di San Pietro”, mostra foto-documentaria allestita nella chiesa di San Pietro Apostolo, nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare il cinquantesimo anniversario della dedicazione dell’edificio.
La mostra, curata da Giovanni Basilici, Marco Cappelletti e Marzia Tassoni, ripercorre in 14 pannelli la lunga storia della realizzazione della chiesa, iniziata nel 1951, come testimoniano i giornali dell’epoca, con la costituzione di un comitato promotore, ad opera del parroco don Raffaele Baldassarri. La prima battuta d’arresto, sul finire degli anni Cinquanta, fu superata, quando, nel 1961, don Ennio Lucantoni divenne titolare della parrocchia. Il 16 agosto 1964, la posa della prima pietra. Nel 1969, l’impresa Albani avviò i lavori di realizzazione, per concluderli cinque anni dopo, nel 1974. Il 29 Giugno di quell’anno, con una Messa solenne, il Vescovo Abele Conigli celebrò la Messa di dedicazione e di intitolazione della chiesa a San Pietro Apostolo.
La mostra mette a disposizione lettere, fotografie, schede di progetto, documenti. Ricostruisce la storia dell’edificio, proponendo in sintesi una galleria testimoniale che racconta di un passato significativo, per la parrocchia e per l’intera città.
Le ultime due tavole, conclusa la ricostruzione diacronica, descrivono gli arredi sacri che, negli anni, sono stati collocati nella chiesa.
Il primo pannello reca invece una breve presentazione della mostra. “La vita di tanti – si spiega – è trascorsa dentro queste mura. Sacramenti, anniversari, festività, momenti di preghiera e di riflessione, ricordi (…) “La Fabbrica di San Pietro”, al di là della ricostruzione temporale degli eventi, intende assecondare e rendere visibile il profondo attaccamento delle famiglie a questa chiesa, che da sempre testimonia il fraterno spirito di appartenenza, la devozione, la fede, della comunità parrocchiale.”




I giuliesi tornano “in scena” con la commedia teatrale “Virus”, scritta dal regista Marco Luciani

 

 

GIULIANOVA – Finalmente, dopo due rinvii forzati, vedrà la luce “Virus”, la nuova commedia brillante, in due atti, scritta e diretta dal regista Marco Luciani e messa in scena dalla compagnia teatrale “Giuliesi in scena”. La prima dello spettacolo si terrà questa estate, esattamente il 13 luglio, in piazza Buozzi a Giulianova Alta, ore 21.30. Come è abitudine della compagnia, anche stavolta, l’intero incasso dei biglietti venduti, al netto delle spese, sarà devoluto in beneficenza all’A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e all’associazione benefica “Colibrì Onlus”. Il contributo che ogni spettatore potrà dare è di 10,00 euro a biglietto. Lo spettacolo verrà ospitato nella suggestiva cornice della piazza delle meraviglie, con 800 posti a sedere.

Nella commedia Virus ho voluto descrivere, con ironia e un velo di tristezza, come si è vissuto il terribile periodo della pandemia – spiega il regista Luciani-  ambientando la storia in un appartamento di pochi metri quadri in cui si intrecciano le storie di moglie, marito, due figli, un nonno e una nonna. E il clou dello spettacolo può essere racchiuso in questa frase del grande Eduardo: ” nel teatro si vive sul serio quello che gli altri nella vita recitano male“.

La compagnia “Giuliesi in scena” è composta dagli attori in scena Piergiorgio Casaccia, Mario Bellocchio, Maria Ciprietti, Marco Luciani, Fiorella Marcozzi e dagli attori fuori scena Azzurra Marcozzi, Sergio De Lucia, Andrea Sartori.

Regia di Marco Luciani.

Service luci e audio a cura di SDG on STAGE srls.

Scenografia a cura di “Giuliesi in scena”.




Giulianova. ASD Giuliesi Per Sempre: domenica 12 maggio, ore 18, inaugurazione della mostra “Storia del Calcio Giuliese”.




Giulianova. Alessio Consorte: esiste una nave romana sommersa a circa 100 metri di profondità.

Durante la trasmissione “Di Pomeriggio” in onda su Rete 8 e condotta dalla giornalista Valentina Sacco, il regista Alessio Consorte ha svelato una scoperta mozzafiato: al largo di Giulianova,  esiste una nave romana sommersa a circa 100 metri di profondità.

Secondo le informazioni fornite da Consorte, la nave trasportava un carico considerevole di anfore, di cui alcune furono recuperate negli anni ’70 da motopescherecci della zona. Tuttavia, il relitto sarebbe ancora presente sul fondale marino, conservando probabilmente una parte significativa del suo carico e delle ricchezze trasportate.La presenza di una nave romana ben conservata e carica di tesori potrebbe aprire nuove prospettive di ricerca e studio nel campo dell’archeologia subacquea.

Alessio Consorte ha concluso la sua intervista con un invito alla cautela e al rispetto del sito archeologico, sottolineando l’importanza di condurre eventuali operazioni di recupero e studio in modo responsabile e nel pieno rispetto delle normative vigenti.



Presentata ieri al Kursaal la “Storia istituzionale di Giulianova” di Ottavio Di Stanislao.

Il Sindaco Jwan Costantini, il Vice Sindaco Lidia Albani ed il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni consegnano una targa all’autore in segno di stima e gratitudine per la poderosa ricerca svolta. E’ stata presentata ieri pomeriggio al Kursaal la “Storia istituzionale di Giulianova”, ultima fatica storiografica di Ottavio Di Stanislao, giuliese, già direttore dell’ Archivio di Stato di Teramo. In apertura dell’evento hanno portato i saluti istituzionali il Sindaco Jwan Costantini, il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni, il Vicario del Prefetto di Teramo Alberto Di Gaetano, la direttrice dell’ Archivio Di Stato di Teramo Valentina Carola. Presenti in sala, tra gli altri, il Vice Sindaco Lidia Albani, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova Capitano Nicolò Morandi, il Presidente dell’ Ente Porto Valentino Fabrizio Ferrante. La presentazione, ricchissima di riflessioni e di contributi visivi sulla storia giuliese, è stata moderata dal Direttore della Biblioteca e dei Musei Civici Sirio Maria Pomante. In apertura dei lavori, gli amministratori comunali hanno consegnato una targa ad Ottavio Di Stanislao in segno di riconoscenza per il lavoro di ricerca e approfondimento storico condotto, nell’arco di tanti anni, con perizia, completezza ed evidente passione.




STORIA ISTITUZIONALE DI GIULIANOVA: SABATO 6 APRILE, ORE 17, AL KURSAAL. ULTIMA FATICA EDITORIALE DI OTTAVIO DI STANISLAO.

Si terrà sabato 6 aprile 2024 alle ore 17 al Kursaal l’attesa presentazione ufficiale della ponderosa opera di Ottavio Di Stanislao dal titolo “Storia istituzionale di Giulianova. Dall’antico regime alla prima repubblica”, volume edito dalla casa editrice teramana Ricerche&Redazioni, realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Teramo, con il Patrocinio della Città di Giulianova.

Questo il programma dell’evento:

Saluti istituzionali

Jwan Costantini, Sindaco Città di Giulianova
Fabrizio Stelo, Prefetto di Teramo
Matteo Francioni, Presidente Consiglio Comunale
Umberto D’annuntiis, Consigliere Regione Abruzzo
Valentina Carola, Direttrice Archivio di Stato Teramo
Fabrizio Marinelli, Presidente Deputazione Abruzzese Storia Patria

Interventi

Federico Roggero, Sapienza Università di Roma
Sandro Galantini, Istituto Abruzzese Ricerche Storiche

Introduce e modera

Sirio Maria Pomante, Direttore Civici Musei e Biblioteca

Sarà presente l’autore

Ottavio Di Stanislao ci consegna «un’opera importante per Giulianova e per tutto il territorio che fa capo alla provincia di Teramo – scrive Valentina Carola, direttrice dell’Archivio di Stato di Teramo, nel suo Saluto –: quattro secoli di storia dell’amministrazione di una delle maggiori città del nord dell’Abruzzo. Il lavoro del dottor Di Stanislao va a colmare un vuoto storico e narrativo di notevole importanza; frutto di anni di studi e ricerche nei principali luoghi di conservazione del sapere della nostra provincia, è una ricostruzione accurata e puntuale della storia istituzionale della città rifondata da Giulio Antonio Acquaviva con la suggestione rinascimentale della città ideale, dall’Antico Regime agli anni ’90 del XX secolo. Un’opera preziosa che ricostruisce il  funzionamento della macchina amministrativa con dovizia di dati e particolari…»

«… Ogni tassello aggiunto, nella ricomposizione delle vicende che hanno segnato il profilo di Giulianova – aggiungono il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, e il presidente del Consiglio comunale, Matteo Francioni nel loro saluto – risulta naturalmente prezioso. In questo caso, però, è evidente che il valore testimoniale del testo trovi ulteriore incremento nella sistematicità del metodo adottato per il reperimento dei contenuti e la selezione delle fonti. Nella Storia istituzionale di Giulianova viene data al lettore la possibilità di accedere a un tesoro di nozioni storiche inedite, di approfondimenti e dettagli che arrivano a implementare indiscutibilmente il corpus delle conoscenze documentali afferenti alla nostra città. Le istituzioni civiche, al di là delle inevitabili implicazioni tecnico-burocratiche, custodiscono storie familiari, raccontano di un passato amministrativo che è spina dorsale dell’identità cittadina. Conoscerne la storia significa comprendere appieno la sua fisionomia, certi di possedere gli strumenti per leggere consapevolmente tante alterne vicende, nel succedersi di stagioni a volte esaltanti, a volte critiche.»

«… Una storia locale, certo, – fa eco Federico Roggero, docente alla Sapienza Università di Roma, nella sua prefazione – indagata però ed esposta con criterio non localistico, ma scientifico, e nella quale si fondono i profili amministrativi, politici, economici: quelli che l’Autore, Ottavio Di Stanislao, direttore emerito dell’Archivio di Stato di Teramo, ha voluto racchiudere nell’aggettivo “istituzionale” con cui ha qualificato questa imponente “Storia di Giulianova”. (…) Il volume, fitto com’è, tra l’altro, di nomi, è dunque anche una storia di famiglie, e il lettore potrà sbizzarrirsi a trovare riferimenti a cognomi noti, verificandone la collaborazione con l’occupatore francese durante il Decennio, la adesione al Fascismo, l’assunzione di cariche pubbliche, la candidatura ad elezioni amministrative e politiche nell’età repubblicana, ecc. Il libro di Ottavio Di Stanislao costituisce dunque una ricca miniera di notizie per la storia di Giulianova, e certo diventerà un riferimento imprescindibile per quanti (auspicabilmente molti) vorranno cimentarsi, in futuro, nella ricostruzione della storia del territorio teramano, guardandola però – come ha fatto lui – dal lato delle fonti.»

STORIA ISTITUZIONALE DI GIULIANOVA
Dall’antico regime alla prima repubblica
di Ottavio Di Stanislao
Ricerche&Redazioni, Teramo 2024
ISBN 978-88-85431-77-5
17×24 | brossura cucita | 512 pp.
Prezzo di copertina € 40*

*Durante la presentazione la vendita del volume sarà curata dalla premiata Libreria Ianni di Giulianova




Giulianova. Presentata la X edizione del torneo memorial “Emilio Della Penna” 2024. Premi al mister Nicola Tribuiani e Circolo Colibrì

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Tra atleti, allenatori, accompagnatori, arriveranno a Giulianova, la settimana prossima, quasi in 5000. Il Torneo Memorial Emilio Della Penna, in programma dal 29 marzo al Primo aprile, conferma di essere l’evento calcistico più significativo e partecipato dell’anno. E gli anni, in questo 2024, sono dieci. La X Edizione del Torneo, non a caso, è stata illustrata questa mattina in Sala Buozzi. La presentazione, moderata dal giornalista Walter De Berardinis, ha visto la presenza del Sindaco Jwan Costantini e del patron dell’evento Giulio Ettorre. In platea, il mister per antonomasia Francesco Giorgini. I giovanissimi calciatori delle 143 squadre partecipanti si affronteranno, durante le feste pasquali, sui campi di Giulianova, Tortoreto, Mosciano, Alba Adriatica, Martinsicuro, Porto d’Ascoli. “ Una grande occasione di sport e socializzazione – ha detto il Sindaco Jwan Costantini – ed anche un formidabile veicolo promozionale, prezioso soprattutto perché capace di accendere i riflettori sul territorio in un periodo di bassa stagione”.
Nel corso della presentazione, sono stati assegnati anche quest’anno i premi “Orgoglio giuliese”, andato all’allenatore e uomo di sport Nicola Tribuiani, e “Leo Giannattasio”, attribuito ad Ambra Di Pietro ed Egidio Casati per il Circolo Colibrì. A loro, due opere originali dell’artista giuliese Edoardo Ettorre. Tanti i momenti di vera emozione: dal racconto per immagini dell’attività del Colibrì all’intervento di Stefano Giannattasio, dai ringraziamenti degli organizzatori alle parole commosse di Nicola Tribuiani.
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Giulianova. Renato Bontà, il marò giuliese scomparso in Tunisia durante la Seconda Guerra Mondiale

Renato Mario Vittorio Bontà nasce a Giulianova alle 4,00 del 29 gennaio 1921, in Via Marina (oggi Via Genova, 25), dal fabbro Pasquale Bontà (figlio di Giuseppe e Santa Candeloro) e Elvira Palestini ( figlia di Massimo e Cristina Di Carlo – famiglia di pescatori – la coppia si era sposata a Giulianova il 28 aprile 1913 alla presenza di due testimoni: Luigi Di Francesco, impiegato ferroviario e Guerino Palestini, marinaio). Sarà la 53enne Rachele Angelozzi, levatrice (il papà del nascituro era già in America), a registrare il bambino alla presenza del Sindaco, Giuseppe De Bartolomei e di due testimoni: Tommaso Lattanzi, 34enne, impiegato e Giuseppe Di Giuliano, 63enne, servente. Renato aveva tre sorelle: Dora, Clara e Lucia, quest’ultima sposata con il sarto Aurelio Rosi di Atri, anche lui morto in guerra contro la Russia (disperso durante la ritirata sul Don il 28 dicembre 1942). Il 17 luglio del 1920, il papà di Renato (Pasquale) si era imbarcato con il giuliese Raffaele Marà, sulla nave “SS Noordam” (transatlantico a vapore varato in Irlanda nel 1901) nella città di Boulogne-sur-Mer, comune francese nel nord della Francia e il 29 luglio 1920 sbarcano a Ellis Island (New York) per dirigersi nello stato Ohio, città di Columbus (qui viveva il fratello Attilio) e Raffaelle Marà a Philadelfia. Intanto Renato, il 15 dicembre 1939, a Teramo, viene cancellato dalle lista leva ( era il 3° nella lista leva di Giulianova del 1921) dell’esercito perché iscritto marittimo su comunicazione dell’ufficio marittimo di Pescara. L’11 febbraio 1940, nella sede di Ancona, viene arruolato nella Regia Marina Militare dal consiglio di leva per la ferma di leva di 28 mesi con le seguenti caratteristiche: alto 1,71, occhi grigi, colorito roseo, capelli castani ondulati, dentatura sana, professione pescatore, comportamento morale-politico-penale: buoni, nessun elemento; titolo di studio 5° elementare e celibe. Viene chiamato alle armi il 15 gennaio 1941 nel deposito del CEMM/CREM (Corpo Equipaggi Marina Militare/Corpo Regi equipaggi marittimi) con il grado di marò. Il 15 maggio 1943 non viene congedato perché l’Italia è in guerra. Renato Bontà, imbarcato sul dragamine M/B 209 o RD 209, risulterà disperso durante la Campagna di Tunisia ( durante l’ultima battaglia tra gli angloamericani e gli italotedeschi che portò alla perdita definitiva del nord-Africa): Il 7 maggio, gli alleati avevano preso Tunisi e il 9 gli americani prendevano Biserta. E’ possibile che Renato Bontà, dato per disperso da tutte le fonti ufficiali: Marina Militare, Stato Civile, Ministero della Difesa, ecc., sia morto (disperso) durante l’attacco via terra o via mare. Difficilmente possiamo pensare che sia morto in prigionia senza che le autorità del tempo (vedi CRI) non avevano mandato un dispaccio. A Roma, presso il Ministero, fu emessa la sentenza di comparizioni per morte presunta e successivamente arrivò la comunicazione ufficiale al comune di nascita per gli adempimenti formali. Oggi Renato è ricordato nella lapide dei caduti del mare in Piazza Dalmazia e nella lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale all’interno del cimitero monumentale. Aveva solo 22 anni. La sorella Lucia, in quella tragedia della Seconda Guerra Mondiale, perderà il fratello Renato e il marito Aurelio di 33 anni, entrambi dispersi.

 

Walter De Berardinis

© giulianovanews.it




Unitre Giulianova. Il 6 marzo nuova lezione dello storico Sandro Galantini sulla storia del Kursaal. 

 

GIULIANOVA – Domani, mercoledì 6 marzo, alle ore 16 nel Kursaal di Giulianova Lido, lo storico Sandro Galantini illustrerà la storia proprio del Kursaal in occasione dei corsi organizzati dall’Università della terza età e del tempo libero per l’anno accademico 2023-2024.

Attraverso un ricco corredo di immagini, verranno ripercorse le vicende che consentirono a Giulianova, apertasi precocemente al turismo balneare, di dotarsi nel 1913 di un grandioso edificio adibito a Club estivo, il Kursaal appunto, divenuto subito un punto di riferimento mondano per i numerosi turisti che già allora affollavano la spiaggia per i “bagni marini”.

Il vero excelsior si ha però nel 1929, allorché su progetto del noto architetto Antonio Petrignani si realizza la sopraelevazione dell’edificio, che pure era stato il primo in cemento armato nella zona, facendone un lussuoso hotel, vero cuore pulsante del bel mondo negli anni Trenta.




Giulianova. Sala Buozzi al completo e grande apprezzamento per l’incontro organizzato ieri dall’ Associazione Fare Giulianova “ Andrea Acquaviva. Il conte fotografo a Giulianova tra Otto e Novecento”.

Immagini di una Giulianova che non c’è più sono di assoluto interesse. Se poi ad illustrarle è Sandro Galantini, il successo di un incontro sull’argomento è assicurato. Era strapiena, infatti, ieri,  la sala Bruno Buozzi ,dove alle 18 si è tenuta la conferenza “ Andrea Acquaviva. Il conte fotografo a Giulianova tra Otto e Novecento”, organizzata dall’ Associazione giovanile Fare Giulianova.  Relatore, come detto, lo storico Sandro Galantini. Il suo intervento è stato preceduto dal saluto del Sindaco Jwan Costantini, del Vice Sindaco Lidia Albani, del Console regionale dell’ Abruzzo del Touring Club Elio Torlontano e del direttore dell’ Istituto Ricerche storiche di Teramo Ottavio di Stanislao. Nelle parole del Presidente di Fare Giulianova, Andrea Marà, tutto l’entusiasmo per un’iniziativa che ha caratterizzato in senso culturale un’originale e vitale proposta associativa. Moderato da Azzurra Marcozzi, l’incontro ha dato la possibilità di godere di un patrimonio fotografico preziosissimo, messo generosamente a disposizione dal collezionista Marco Marà.