Sabato prossimo, 13 gennaio, al Kursaal, la presentazione del libro sul monumento a Vittorio Emanuele II di Raffaello Pagliaccetti “Giulianova e il “colosso di bronzo””

Sabato 13 gennaio, alle ore 17, al Kursaal di Giulianova Lido, si terrà la presentazione di “Giulianova e il “colosso di bronzo””, volume pubblicato dall’associazione “D’Archivio Cultura”, che ha organizzato l’evento con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, in occasione dei 130 anni dall’inaugurazione dell’importante monumento a Vittorio Emanuele II, opera dello scultore Raffaello Pagliaccetti.

Porgeranno i saluti istituzionali il sindaco Jwan Costantini, Antonio David Fiore della Sovrintendenza Abap Teramo-L’Aquila, l’assessore alla Cultura Paolo Giorgini, il fondatore e direttore scientifico del Gruppo Medico D’Archivio Claudio D’Archivio, che generosamente ha donato alla città il restauro del monumento, eseguito lo scorso anno, e la curatrice del volume Letizia D’Archivio, presidentessa dell’associazione “D’Archivio Cultura”.
Interverranno gli autori Sandro Galantini, storico, Sirio Maria Pomante, direttore del Polo Museale Civico, Valentina Muzii, restauratrice, nonché il fotografo Giancarlo Malandra, autore delle fotografie e del video che documentano le fasi del restauro. Presente anche il collezionista Marco Marà, cui si deve il folto apparato iconografico d’epoca riguardante il monumento e la piazza, impreziosito con alcune immagini inedite.
Modera Cinzia Falini, responsabile della biblioteca “P. Serafino Colangeli”.
Il volume, che per decisione del Gruppo Medico D’Archivio e dell’associazione “D’Archivio Cultura” verrà donato ai presenti al termine dell’evento editoriale, intende dare conto della complessità delle operazioni di restauro poste in essere e delle scelte concretamente operate. “Giulianova e “il colosso di bronzo”” vuole anche fornire, tramite lo scritto dello scomparso Francesco Tentarelli recante la trascrizione di una “memoria” manoscritta del celebre scultore giuliese, e attraverso gli eloquenti saggi di Galantini e Pomante, aspetti inediti o poco noti, approfondimenti di carattere storico-artistico, nuove acquisizioni, insomma, le migliori coordinate entro cui collocare, esaminare e rendere intelligibile la complessa vicenda del Vittorio Emanuele II di Giulianova e del suo autore.




La Cappella De Bartolomei con le opere di Raffaello Pagliaccetti torna ai Musei civici per i prossimi trent’anni. Firmata questa mattina la convenzione con gli eredi proprietari.

Alla presenza del Sindaco Jwan Costantini, dell’assessore alla Cultura Paolo Giorgini, del dirigente dell’Area IV Andrea Sisino e del direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante, è stata firmata questa mattina la convenzione che attribuisce al Comune di Giulianova il diritto d’uso della Cappella De Bartolomei, in piazza della Libertà. L’accordo, atteso da anni e sottoscritto dagli eredi De Bartolomei, fa sì che la cappella, inserita definitivamente nel sistema del Polo Museale, rientri in maniera nuova nei beni a disposizione della città, non più con il pagamento di un canone di affitto. Fondamentale, ovviamente, la disponibilità degli eredi, che hanno compreso le ragioni alla base di questo indispensabile passaggio amministrativo. Dal canto suo, il Comune assume su di sé gli interventi ordinari e straordinari di cui la cappella ha estrema necessità. L’atto, inoltre, suggella l’ attività di valorizzazione dell’opera artistica di Raffaello Pagliaccetti, dopo il restauro, su iniziativa privata, del Monumento di piazza della Libertà.
“Ringrazio gli Uffici Cultura dell’Area IV – sottolinea l’assessore Paolo Giorgini – che con determinazione hanno portato avanti una lunga e complessa interlocuzione, permettendo il raggiungimento dell’obiettivo. Da oggi, il patrimonio artistico di Giulianova è più ampiamente fruibile, mentre si apre una nuova pagina nell’attività di recupero dei punti di interesse culturale del nostro centro storico”.
“Questo nuovo accordo aggiunge un fondamentale tassello all’attività di tutela e di valorizzazione dei nostri musei che tornano ad offrire uno sguardo completo sull’opera artistica di Raffaello Pagliaccetti – afferma il direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante – e giunge, inoltre, dopo il decreto del 2020 con cui la Commissione per il patrimonio culturale dell’Abruzzo, ha deliberato il riconoscimento dell’interesse culturale particolarmente importante della cappella, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio”.
Anche gli eredi della famiglia De Bartolomei hanno espresso la loro soddisfazione per un accordo che garantisce adeguata manutenzione al monumento e lo mette definitivamente a disposizione della città.

Note storiche e artistiche:
La piccola chiesa fu fatta costruire nella seconda metà del 1800 dall’ingegner Gaetano De Bartolomei, per onorare la memoria di suo zio Angelo Antonio Cosimo De Bartolomei, del fratello Luigi e del padre Giovanni. Si pensa che il progetto della cappella gentilizia sia stato redatto nel 1868 dallo stesso ingegner De Bartolomei su bozzetto di Raffaello Pagliaccetti, del quale fu grande amico e mecenate, e che i lavori e la messa a punto siano stati poi seguiti dall’architetto teramano Lupi che effettuerà delle variazioni. La chiesa venne consacrata il 22 agosto 1876. L’interno della piccola cappella è arricchito da un altare nell’abside e dalle tre belle opere in marmo dell’artista giuliese Raffaello Pagliaccetti: quella più importante è il cenotafio dedicato ad Angelo Antonio Cosimo De Bartolomei realizzato tra il 1873 ed il 1876, capolavoro del maestro. Gli altri due monumenti, nel vestibolo d’ingresso, ricordano Luigi De Bartolomei, aiutante maggiore della Guardia Nazionale, e l’altro Giovanni De Bartolomei, rispettivamente fratello e padre fratello del committente, l’ingegner Gaetano. La Cappella gentilizia De Bartolomei (San Gaetano da Thiene), dunque, per la sua architettura, per le sue caratteristiche tipologiche e costruttive e materiche, per il suo inserimento urbanistico, e per le opere d’arte in essa contenute si configura come uno degli elementi qualificanti della Piazza della Libertà, fulcro del fervore economico e sociale, nonché culturale, di Giulianova dopo l’Unità d’Italia.




Mercoledì, 20 dicembre, convegno in Sala Buozzi sulle vicende storiche riguardanti Giulianova Alta e Giulianova Lido. Interventi degli storici Ottavio Di Stanislao e Sandro Galantini

Mercoledì prossimo, 20 dicembre, alle 18.30, in Sala “Buozzi” a Giulianova Alta, su iniziativa dell’Associazione Culturale “Obiettivo Giulia_Nova”, si terrà il convegno “Dalla “Rocca” alla “Marina” : evoluzione di una città”. L’incontro sarà una preziosa occasione di approfondimento del processo storico che portò, dopo il 1863, alla nascita e quindi allo sviluppo dell’attuale Giulianova Lido. Di particolare interesse, l’analisi dei suoi rapporti con Giulianova Alta nel corso del tempo, tra progettazioni urbanistiche e dinamiche espansive. Dopo il saluto del sindaco Jwan Costantini e l’introduzione di Fabrizio Bonaduce, Presidente dell’associazione, moderati da Sara Palladini, interverranno Ottavio Di Stanislao, direttore emerito dell’Archivio di Stato di Teramo, che parlerà di Giulianova tra il periodo postunitario e l’età giolittiana. Quindi, lo storico Sandro Galantini, dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, illustrerà le vicende urbanistiche cittadine dal 1922 al 1940. Conclusioni affidate all’assessore ai Lavori pubblici Giampiero Di Candido.




Giulianova. Si cercano i familiari dei 7 aviatori giuliesi morti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Giulianova. In occasione del Centenario della nascita dell’Aeronautica Militare Italiana (1923/2023) e della solenne celebrazione (10 dicembre) in onore della Beata Vergine Lauretana, Patrona degli Aeronauti, che si svolgerà a Giulianova il prossimo 10 dicembre 2023, cerco i familiari dei seguenti caduti dell’aeronautica militare: 1) Domenico Canzari, nato a Giulianova il 30 settembre 1921, aviere, appartenente alla 9° divisione Orvieto disperso (ucciso dai tedeschi) dopo l’8 settembre 1943 all’aeroporto di Tirana – Aeronautica dell’Albania – AALB. 2) Mario Dino Lucio Di Pietro, nato a Giulianova il 29 settembre 1919, aviere scelto, appartenente all’Aeronautica dell’Egeo, disperso il 5 gennaio 1942 (ore 8, nei pressi delle acque greche) a seguito dell’affondamento della Motonave o incrociatore ausiliario “Città di Palermo” durante il trasferimento da Brindisi a Patrasso (Grecia). Gli autori dell’affondamento furono gli inglesi con il sommergibile Proteus. 3) Alberto Manocchia, nato a Giulianova il 6 ottobre 1919, aviere, appartenente all’idroscalo di Ancona, muore per malattia nell’ospedale Forlanini di Roma il 13 giugno 1945. 4) Pierino Sponcichetti, nato a Giulianova il 3 agosto 1917, aviere volontario, morto a Giulianova per malattia il 15 maggio 1940. 5) Ercole Buccella, nato a Cugnoli (PE) l’8 settembre 1921, aviere, residente e sposato a Giulianova, già assegnato al Campo di aviazione n° 80 del CSRI e successivamente al CAFO (Comando Aviazione Fronte Orientale) in Russia (dal 2 maggio 1942 al 20 maggio 1943). Dopo l’8 settembre arruolato nell’Aeronautica Cobelligerante Italiana del Regno del Sud, pensionato di guerra, muore per malattia a Giulianova il 28 luglio 1955. 6) Capitano Pilota FRANCESCO BARGAGNA, Foligno, 4 aprile 1915, disperso nella Baia di Bongie (Algeria), 23 maggio 1943. 7) Aviere scelto marconista ERNESTO DINO BENEDETTO MARINUCCI, Mosciano Sant’Angelo, 2 dicembre 1922 ( residente a Giulianova), disperso nella Baia di Bongie (Algeria), 28 novembre 1942. Potete contattare la redazione: walter.de.berardinis@alice.it




L’ Amministrazione Comunale esprime la propria riconoscenza agli operatori sanitari e ai volontari che hanno collaborato durante l’emergenza Covid e nell’accoglienza dei cittadini ucraini. Concerto di ringraziamento dei “I Sinfonici”, il 27 ottobre, alle 21, al Kursaal.

Anni difficili, quelli della pandemia e dell’ accoglienza dei cittadini ucraini, anni superati anche e soprattutto grazie alla collaborazione delle associazioni, degli operatori sanitari e dei volontari. Ringraziati i gruppi del Coc la scorsa primavera, l’ Amministrazione Comunale intende esprimere la propria riconoscenza anche agli operatori sanitari e ai volontari. Lo farà venerdì prossimo, 27 ottobre, con un concerto che si terrà al Kursaal alle 21. Il maestro Sergio Piccone Stella al pianoforte e Antonio D’Antonio al violoncello, eseguiranno musiche di Liszt, Pergolesi e Braga.
Nel corso della stessa serata, presentata dal giornalista Walter De Berardinis, saranno consegnate a ciascuno pergamene di ringraziamento.
La cittadinanza è invitata a partecipare.




Teramo. Lutto Francesco Cerulli-Irelli: il saluto del giornalista Paolo Martocchia, autore del libro che racconta le sue imprese sportive.

Duomo di Teramo, 12 settembre 2023

La nobiltà d’animo mai disgiunta da un’educazione cristallina; la sobrietà, tipica di quei ceppi familiari ricordati nei libri di storia per aver contribuito fattivamente allo sviluppo sociale ed economico di Teramo e della sua provincia; la gentilezza, perché il signore non giudica e nemmeno distingue; la perspicacia, perché se lo Spirito Santo ti dona il Talento, la tua parabola di vita è segnata, per te, i tuoi familiari, i tuoi amici. Il segno primigenio di Franco era la benevolenza, nei confronti di tutti. Anche nei confronti di chi scrive, che ha lottato contro la sua proverbiale sobrietà per ricordarne le gesta sportive, vero ed autentico campione, esempio di dedizione assoluta alla disciplina sportiva senza mai essere prono agli sponsor e al business. Associo il vissuto di Franco alla vita del primo editore italiano, Aldo Manuzio, il quale come motto della sua casa editrice aveva il termine Festina Lente, ovvero affrettati con lentezza. Franco impersonificava in toto questo motto: il gusto e l’ebbrezza della velocità in tutti i campi della vita, senza mai diminuire o condizionare la bellezza delle cose fatte bene, con maestria. GRAZIE FRANCO, perché nello sport così come nella vita di Padre ed Imprenditore, ci lasci un meraviglioso esempio di vita; esempio da cui le future generazioni potranno trarre frutti fecondi.

Paolo Martocchia

 

Nota di redazione: proprio il 20 dicembre del 2021 salutammo l’uscita del libro dedicato a Franco con la copia numero “0” consegnata al pilota giuliese Gabriele Tarquini che aveva curato la prefazione del libro.

Questo il post su fb del giorno seguente:  Ieri sera, in compagnia di amici, abbiamo salutato l’uscita dell’ultima fatica editoriale del collega Paolo Martocchia (il primo da sx) dal titolo “Francesco Cerulli Irelli – il percorso di un pilota romantico”, Hatria edizioni, con prefazione del campione giuliese Gabriele Tarquini. Non poteva mancare il nipote del pilota di “Tripoli” (Vincenzo Trifoni), Enzo Manini e Gabriele Barcaroli, consulente sportivo. I pregevoli lavori editoriali del collega Martocchia confermano che la nostra provincia può vantare una VERA tradizione vincente nel motorsport internazionale.

Quel libro riporta una bella dedica di Franco: “…a mia madre (Maddalena Spinozzi, moglie di Enrico Cerulli Irelli, ndr), che tanto patì quel periodo, ma in silenzio percorse la mia strada. Ai tanti appassionati di motorsport di quegli anni.” Francesco Cerulli Irelli

Alle famiglie Cerulli Irelli – Spinozzi rinnoviamo le condoglianze di tutta la redazione de giulianovanews.it

Walter De Berardinis

 




Giulianova. Estate 1963: Gianni Morandi nel locale di Domenico (Mimì) Di Carlo, “La Lanterna” nel parco del Kursaal lido.

Giulianova. Correva l’anno 1963. Un giovane giuliese, Domenico Di Carlo, per gli amici Mimì, il 9 luglio chiedeva alla Questura di Teramo l’autorizzazione per allungare la chiusura del suo locale fino alle 4,00 del mattino (fonte Archivio di Stato di Teramo). “La Lanterna”, questo famosissimo locale posizionato nel parco del locale Albergo Kursaal lido gestito dalla famiglia Casaccia (oggi proprietari dell’Hotel Cristallo), ospiterà nell’estate del 1963 artisti del calibro di Gianni Morandi (23 luglio); Franco e Ciccio, il duo comico formato dagli attori: Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (31 luglio); Rita Pavone (5 agosto); Marino Marini, cantante, pianista, compositore e produttore discografico italiano (9 agosto); Paull Steffen, il danzatore e coreografo americano (12 agosto); ed altri artisti. L’autorizzazione arriverà, dalla locale caserma dei Carabinieri a firma dell’allora Comandante di Compagnia il Capitano Giuseppe Calabrese, solo fino alle 3,00 del mattino per i soli spettacoli dove partecipavano artisti di chiara fama.

Walter De Berardinis

giulianovanews.it




GIANNI MORANDI GO GIANNI GO! ESTATE 2023: Venerdì 18 agosto il concerto al Porto Turistico di Giulianova

 

Biglietti sui circuiti TicketOne, Ticketmaster e Ciaotickets

Ultimi in vendita prima del concerto al botteghino del Porto Turistico

 

Pescara,16 agosto 2023–Dopo il grandissimo successo del GO GIANNI GO! MORANDI NEI PALASPORT, il tour nei palazzetti dello sport che ha animato tutto il mese di marzo a suon di musica e sold out, e dopo l’indimenticabile partecipazione a Italia Loves Romagna, il concerto benefico a sostegno delle popolazioni alluvionate, Gianni Morandi è in tour con il GO GIANNI GO! ESTATE 2023, la nuova tournée estiva prodotta da Trident Music che farà tappa al Porto Turistico di Giulianova il 18 agosto alle 21:30.

Acclamato da un pubblico multigenerazionale, Morandi anima la calda stagione dei live regalando ancora una volta uno spettacolo ricco di emozioni indimenticabili. Imperdibili appuntamenti in cui il cantante fa ascoltare ai suoi fan i grandi classici del suo repertorio e le tracce incluse nel nuovo progetto discografico EVVIVA! (Epic Records/Sony Music Italy), tra cui i brani frutto del fortunato sodalizio artistico con Jovanotti – L’Allegria, Apri tutte le porte e Anna della porta accanto.

 

CURIOSITÀ, quando Gianni veniva a Giulianova

 

 

I biglietti per il concerto di Giulianova, organizzato da Best Eventi in sinergia con il Comune, sono disponibili sui circuiti TicketOne www.ticketone.it, Ticketmasterwww.ticketmaster.ite Ciaotickets www.ciaotickets.com: poltronissima vip 115,00 – poltronissima gold 103,50 – poltronissima 92,00 – poltrona cat 1 80,50 – poltrona cat 2 69,00 – poltrona cat 3  57,50 – poltrona cat 4 51,75 (diritti di prevendita inclusi). Gli ultimi saranno in vendita prima del concerto, dalle 18, al botteghino del Porto Turistico.

 

Info: 085.9047726 www.besteventi.it

 

Radio Italia è media partner ufficiale del tour

SUBARU è main partner

 




Giulianova. La disgrazia dei due ragazzi giuliesi morti nel 1908 e le ripercussioni psicologiche sulla marineria giuliese.

La storia della morte di Ettore Bindi (17 anni) e Ernano Elia Ernesto Crocetti (10 anni)

Di Walter DE BERARDINIS

Giulianova. Due riviste francesi, in due pubblicazioni diverse (1908 e 1909), si occuparono di due disgrazie  avvenute a Giulianova dove dei ragazzi giuliesi annegarono nell’estate del 1908. La prima a riportare la notizia fu “La Lumière” (la Luce), sul numero 331, dell’ottobre 1908, fondata e diretta da Lucie Grange (1839 – Parigi, 31 dicembre 1908 – medium francese e profetessa femminista con il nome mistico di “Habimélah”) e il 1 aprile 1909, sul numero 294, dall’Echo du Merveilleux (l’Eco del Meraviglioso), rivista bimestrale fondata e diretta da Gaston Mèry (Sens, 20 aprile 1866 – Parigi, 15 luglio 1909 – autore, traduttore, giornalista e consigliere del municipio di Parigi), entrambi pubblicarono l’articolo de Il Mattino di Napoli dal titolo “Avviso di morte:…una settimana fa, un giovane, Alfredo Bindi, di illustre famiglia, è annegato mentre faceva il bagno. Mercoledì sera, Giulio Crocetti, un bambino residente a Giulianova, ha avuto una visione terribile. Il giovane Bindi era entrato nella sua stanza con i vestiti zuppi d’acqua e avvicinatosi al suo letto, gli dice tutto: avrai la mia stessa morte!!. Il bambino spaventato, corso dalla mamma, raccontò la sua visione. Il venerdì successivo, il giovane della visione, Giulio Crocetti, mentre andava a giocare in riva al mare con i compagni, all’insaputa dei suoi genitori, cadde lentamente in acqua e annegò nonostante gli sforzi compiuti dai suoi compagni per salvarlo. La notizia si è diffusa in città e abbiamo appreso che tre pescatori, che vivono in case separate, con la stessa visione della stessa notte, non sono usciti. Da allora, i pescatori di questa città, non si sono più arrischiati in mare, convinti che anche per loro la previsione si potesse avverare.” La mia curiosità era tanta per non indagare sull’esistenza di questa storia e la presenza nella nostra città di questi nominativi citati nell’articolo. In realtà si trattava non di Alfredo Bindi (inesistente) ma di Ettore Bindi, giovane orefice, di anni 17, nato a Teramo e residente a Giulianova; figlio dell’avvocato Francesco Bindi (morto a Giulianova il 9 marzo 1907. Laureato nel 1881, Sottotenente della Milizia Territoriale nel 1885, fu Vicepretore a Loreto Aprutino e autore della sottoscrizione per il busto marmoreo dedicato a Giannina Milli. Successivamente ottenne il diploma per l’abilitazione all’insegnamento dell’italiano,  storia e geografia, e fu chiamato a Vittorio in Sicilia. Fu anche Segretario capo del Comune di Teramo e Presidente della Società operaia di Teramo. Nel 1902, dal Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio, riceve il titolo di Diploma d’Onore del Regno d’Italia. Alcune sue pubblicazioni in tema giuridico sono conservati dalla Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi”) e Elvira Battaglini. Il giovane, già residente nella cittadina adriatica, una calda domenica del 31 maggio 1908, alle ore 15, mentre era intento a farsi il bagno, moriva annegato. Ad assistere alla tragedia due contadini del posto: il 33enne Loreto Casaccia e il 43enne Donato Di Domenico, entrambi di Giulianova. Il giorno successivo, 1 giugno, entrambi si recarono in comune per dichiarare quanto avevano visto e denunciare la morte del giovane Bindi; alla presenza dell’Assessore Giuseppe Nanni, con la presenza di due testimoni: il capo guardia Giovanni Sestilli e l’impiegato Luigi Ricci, verrà redatto l’atto di morte. Una famiglia sfortunata quella dei Bindi. Dieci anni dopo la scomparsa del figlio, il 29 maggio 1918, nel campo di concentramento austriaco di Brusc, anche il soldato Michele Bindi, nato a Teramo il 9 Maggio 1898 (residente a Giulianova), dell’82° Reggimento Fanteria di linea, 1° compagnia, moriva di tubercolosi e veniva seppellito il 31 maggio (stessa data di morte del fratello Ettore) nello stesso campo al numero di tomba 1497 (solo il 23 dicembre 1926 arriverà il documento di morte dal Ministero della Guerra). L’unico della famiglia Bindi (ad oggi ritrovato) rimasto in vita fu Vittorio Bindi, nato a Teramo il 19 luglio 1885, di professione banchiere con ben 9 figli: Giuseppina, Francesco, Jolanda, Vincenzo, Elvira, Ernesto, Gilda, Anna e Alberto. Storia diversa per il bambino che sognò Bindi morto entrare nella sua camera da letto. In realtà non si trattava di Giulio Crocetti, ma di Ernano Elia Ernesto Crocetti, nato nel 1898 (coetaneo all’epoca di Michele Bindi), figlio di Raffaele Crocetti (benestante giuliese, figlio di Elia e Costanza Nanni, nato nel 1867 e aveva un fratello, Luigi Crocetti commerciante e imprenditore 1859-1933, sposato con Santa De Berardinis (in seconde nozze nel 1931; Giuseppe Crocetti 1875-1920, muratore, sposato con Giulia De Berardinis) e Giulia Ettorre, morto annegato all’età di 10 anni alle ore 14, del mercoledì 15 luglio 1908. Questa volta è il Sindaco incarica, Giuseppe De Bartolomei, a raccogliere la testimonianza di due concittadini che avevano assistito all’incidente: lo scrivano Giacinto Castrone e l’impiegato Luigi Ricci, entrambi 27enni. Oltre ai genitori, il povero Crocetti, lasciò nella disperazione le tre sorelle: Grazia (1891), Inea (1892), Igea (1896). Nell’ultima frase delle due testate francesi: “…da allora, i pescatori di questa città, non si sono più arrischiati in mare, convinti che anche per loro la previsione si potesse avverare”, non ho trovato riscontro sulle innumerevoli pubblicazioni scientifiche edite a Giulianova da valenti studiosi di storia patria, presumo perché qui a Giulianova non fu dato peso all’incredibile coincidenza. Per dovere di cronaca, mi corre l’obbligo, cito un vecchio post su Facebook del prof. Elso Simone Serpentini: BRICIOLE DI STORIA – Una pre-visione di morte a Giulianova, dove lo stesso citata questo fatto trovato sui giornali francesi. Possiamo supporre che la notizia, partita da Giulianova, possa essere stata enfatizzata dall’allora collega de Il Mattino di Napoli e dai corrispondenti transalpini su due riviste che trattavano di esoterismo ed altro. Non dimentichiamoci chi erano i due direttori e fondatori di tali riviste. La medium e femminista Lucie Poujoulat Grange, insieme al marito, il massone Adolphe Grange, erano attivisti del movimento spiritista repubblicano. Lei stessa, dopo la morte del marito, credeva di essere una nuova profeta facendosi chiamare con il nome mistico “Habimelah” o “Hab”. Altro personaggio notissimo fu Gaston Mèry, che con L’écho du merveilleux voleva dimostrare le visioni di Marie Martel nel Calvados e soddisfaceva l’esigenza di una discussione razionale dell’occulto.

© Walter De Berardinis per www.giulianovanews.it

 




Giulianova. Ragazzi di Rurabilandia e del Castorani insieme per colorare l’ex campetto occupato di Giulianova

 

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GIULIANOVA, 30 giugno 2023. Quella di oggi per i ragazzi che frequentano il Centro Diurno Rurabilandia di Atri e per gli ospiti dell’Istituto Castorani di Giulianova, realtà gestite dalla Asp n.2 di Teramo, è stata una mattinata dedicata ai colori, alla creatività, alla condivisione e alla fantasia. Si sono ritrovati infatti insieme nell’ex campetto occupato a Giulianova per rallegrarlo grazie alla loro creatività. Con pennelli, secchielli e colori hanno iniziato a realizzare una scritta su una parete della struttura che ne delinea il futuro: “Il campetto dei bambini. Il campetto dell’inclusione”, questa la frase che si leggerà al termine del loro lavoro.

 

Un altro obiettivo è stato raggiunto – commenta la Presidente della ASP 2, Giulia Palestini – seppur non con poche difficoltà. Il campetto dei ragazzi, il campetto dell’inclusione, come lo abbiamo chiamato, vuole essere uno spazio aperto, curato e sicuro a disposizione dei ragazzi del Castorani, degli amici di Rurabilandia e di tutti coloro che vogliano promuovere iniziative che vadano a vantaggio della collettività o che abbiano come fine quello di sostenere chi si trovi in condizione di fragilità. Uno spazio aperto a tutti, dunque, perché nella Asp 2 le diversità vengono accolte e sostenute. Un plauso va a questi ragazzi volenterosi e creativi per il bellissimo lavoro che stanno facendo e anche alle loro assistenti naturalmente, per me è importante la collaborazione tra le realtà della Asp 2 e questa giornata è un altro esempio che fare insieme si può e fa bene”.