Giulianova. PREMIATI A ROMA I MIGLIORI UFFICI POSTALI E CONSULENTI TERAMANI. Primi posti per gli uffici di Giulianova, Villa Rosa di Martinsicuro e Roseto
MEETING AREA CENTRO DI POSTE ITALIANE
Premio speciale per Alessandro Franchi, migliore responsabile
commerciale “di zona” dell’Abruzzo
Teramo, 13 aprile 2016 – Importanti riconoscimenti per gli uffici postali e i consulenti finanziari teramani sono arrivati nel corso dell’annuale meeting di Poste Italiane che si è svolto a Roma. I lavori sono stati aperti da Tiziana Morandi, responsabile dell’Area Centro (Lazio, Abruzzo e Sardegna) e hanno visto la partecipazione dei vertici aziendali nazionali, dei direttori delle 17 filiali provinciali e dei circa 500 specialisti commerciali provenienti dalle tre regioni coinvolte, selezionati tra i migliori dei circa 1.700 uffici postali della macroregione.
La Filiale di Teramo si è distinta per aver conseguito primati e ottimi piazzamenti. Tra gli uffici caratterizzati da un alto traffico di clientela, primo posto per l’ufficio postale di Giulianova (via Gramsci) e secondo per Teramo Centro (via Paladini), per l’incremento dei servizi accessori sui Conti Bancoposta Più, come le coperture assicurative e i prodotti di previdenza, durante lo scorso 2015. A ritirare il premio è stata la consulente dell’ufficio postale giuliese Flavia Di Francesco. Tra gli uffici a basso traffico di clientela, nello stesso settore di attività, primato per Villa Rosa di Martinsicuro e terzo posto per Silvi Marina 1.
L’ufficio postale di Teramo Centro ha conseguito anche un ulteriore riconoscimento come secondo “miglior ufficio postale PosteVita”, in particolare sulla raccolta derivante dai prodotti di assicurazione e previdenza. Sempre su PosteVita, secondo posto per l’ufficio postale diTortoreto Lido, nella categoria dedicata agli uffici a basso traffico di clientela.
Primo posto nelle tre regioni, inoltre, per l’ufficio postale di Roseto sui “piani di azione commerciali”: la sede di via Puglie, rappresentata dalla consulente Alessandra Matricciani, ha conseguito i migliori risultati sull’offerta di prodotti di risparmio e investimento.
Riconoscimento speciale infine per Alessandro Franchi, miglior “responsabile di zona” abruzzese di uffici postali con sala consulenza. A Franchi è affidato il coordinamento dell’attività commerciale degli uffici postali della Val Vibrata e del Vomano.
A margine del meeting è intervenuta la responsabile dell’area territoriale Centro di Poste Italiane, Tiziana Morandi: «Desidero congratularmi con i consulenti e con gli uffici postali per i traguardi raggiunti. È stata premiata la capacità di ascoltare i bisogni dei clienti e di proporre soluzioni personalizzate per ogni tipologia di esigenza. Una consulenza ispirata all’etica e alla competenza professionale, valori e obiettivi che fanno di Poste Italiane un’azienda da sempre riconosciuta per la facoltà di avvicinare e intercettare ampi segmenti di clientela grazie a prodotti semplici e affidabili».
Giulianova. Lettera aperta al Presidente provinciale dell’ANPI di Teramo, Sen. Antonio Franchi.
Preg.mo Presidente dell’ANPI – Teramo
Sen. Antonio Franchi
Vs. residenza privata
e.p.c. alle redazioni giornalistiche
sedi istituzionali
Giulianova, 5 aprile 2016.
Oggetto: lettera aperta al Presidente Provinciale dell’ANPI di Teramo, Sen. Antonio Franchi.
Giulianova. Il prossimo 7 aprile, presso la Sala consiliare, presenterà alla stampa il 16° Congresso dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che si svolgerà a Giulianova sabato 9 aprile sul tema: “Con i valori della Resistenza e della Costituzione, verso un futuro democratico e antifascista”.
Con la presente, La volevo ringraziare pubblicamente per avermi invitato ufficialmente il prossimo 9 aprile per presenziare al 16° Congresso dell’ANPI di Teramo che si svolgerà a Giulianova, dove verrà ricordato, tra l’altro, anche la figura di mio padre, il mai dimenticato sindacalista giuliese Carlo De Berardinis (1924-2003). Dopo 13 anni, Lei e l’ANPI ricordano questa figura che tanto aveva dato alla sua Giulianova: attraverso la lotta e il duro lavoro per sostenere i più deboli e soprattutto i lavoratori della terra. Per fortuna Lei e l’Associazione che rappresenta si è degnata di ricordarlo, altre istituzioni non si sono degnate neanche di rispondere alle mie legittime richieste di ricordarlo e altre negando addirittura patrocini ad eventi collegati al ricordo della sua vita umana e professionale pubblicati poi sul sito web che lo ricorda http://carlodeberardinis.blogspot.it/ . Anche l’ANPI nazionale sul suo portale, nel luglio del 2013, ricordò la sua figura attraverso l’inserimento della sua scheda biografica nella sezione “Donne e Uomini della resistenza” all’indirizzo web: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/3056/carlo-de-berardinis .
Nel ringraziarle per la dimostrazione di stima e affetto verso la figura di quest’uomo, La saluto cordialmente augurandole buon lavoro.
In fede
Walter De Berardinis
Scheda Biografica di Carlo De Berardinis (1924 Cologna paese – 2013 Giulianova)
Il sindacalista Carlo De Berardinis nacque all’alba (03:00) del 29 novembre del 1924 in una delle tante masserie di proprietà delle famiglie Mazzarosa-Devincenzi (i Mazzarosa erano di Lucca e i Devincenzi di Notaresco), in località Cologna Paese. Il papà era Giovanni e la madre Grazia Di Bonaventura, ed erano alla dipendenze proprio dei Mazzarosa-Devincenzi. Era il quartogenito di 7 figli, gli altri erano: Arturo (poi perito in servizio con i Bersaglieri a Udine), Carlo (morì appena nato), Aldo, Arduino, Vincenzo, Clementina (morta giovanissima) e di nuovo Clementina (oggi l’unica vivente). Il suo nome era stato volutamente imposto dalla madre per ricordare il suo primo marito morto in Trentino Alto Adige (Caoria di Canal San Bovo) nella grande guerra del 1915/18. Pochi mesi dopo la sua nascita, il nonno Gaetano e sua moglie Annunziata Di Giangiacomo (di Varano di Teramo), decisero di investire i loro risparmi a Giulianova acquistando dei terreni con annesso casolare della famiglia di Costanzo
Trifoni e di sua moglie Silvia Ricci, alla modica cifra di circa 80.000 lire per 10° ettari di terreni in contrada Capocelletti di Colleranesco. Solo nel 1936, la sua famiglia, si trasferì definitivamente a Giulianova. Intanto a Cologna Spiaggia frequentò le scuole dell’obbligo per poi passare, una volta giunto a Colleranesco, al Regio Istituto “Raffaello Pagliaccetti” di Giulianova Alta (oggi Scuola Elementare De Amicis). Il padre Giovanni, che in passato aveva avuto dei timidi contatti con i socialisti di quel tempo, con l’avvento del Fascismo per quieto vivere si adeguò al sistema. Non per il figlio Carlo, che mal volentieri era costretto a frequentare le famose adunate del sabato Fascista (il percorso era dall’antistadio di Via Migliori, passando per Piazza della Libertà, Corso Garibaldi, Via Acquaviva, Via del Popolo e poi di nuovo al Campo della Fiera). In un freddo pomeriggio, dopo il rituale discorso del Federale locale, lui si rifiutò di aderire alla MVSN (Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale), il Federale andò su tutte le furie accusandolo di essere un sovversivo, un traditore della patria e un cospiratore, facendo volare anche dei ceffoni. Questo sarà per lui l’episodio che più lo segnerà per le future scelte politiche. Chiamato alle armi il 12 gennaio del 1943, fu riformato per problemi di Salute. Nel luglio dello stesso anno, dopo la caduta del Fascismo, avendo già preso contatti con il giovane Avvocato Ricardo Cerulli, partecipò all’occupazione simbolica del Palazzo del Fascio (oggi ex ufficio del Registro in Via Gramsci). Dopo pochi giorni, anche a Giulianova, arrivarono i tedeschi. Anche la sua famiglia subì razzie e soprattutto gli furono requisiti tutti gli animali adibiti al trasporto, tra cui una cavalla bianca (Ida) e il suo calesse. Nonostante veniva fermato quotidianamente dalla polizia tedesca, per il semplice fatto che non era al fronte, se la cava sempre perché portava dietro di se il certificato di riforma. Finche, con l’intensificarsi dei bombardamenti, fu prelevato insieme ad altri giovani del posto e portato tra le file della Todt (servizio obbligatorio del lavoro) per ricostruire i vari ponti e passaggi di fortuna per le armate tedesche in ritirata verso nord. Finalmente, dopo alcune giorni di duro lavoro manuale, scappò insieme ad altri e si diede alla macchia.
Vagò per alcuni giorni nelle campagne circostanti fino ad arrivare nel territorio di Campli. Quando ritornò nel suo casolare, insieme al padre e gli altri fratelli più piccoli, scavarono un rifugio antiaereo per nascondesi e soprattutto per non farsi vedere dal vicino presidio tedesco dislocato nella Villa dei Trifoni. Anche lui, dopo qualche discussione e soprattutto ammaliato dal carisma del giovane Avvocato Riccardo Cerulli, si unì ai circa 80 uomini della banda denominata “la Giuliese Garibaldi”. Alla fine del conflitto, ci fu grande festa anche a Giulianova con un improvvisata sfilata per il corso principale. Alla guida di un carretto trainato da un cavallo vi era Paolo Marracini e anche Carlo. Tra le loro file c’erano anche: l’Avv. Riccardo Cerulli, Attilio Battistelli, Alfredo Parere, Dino Macellaro, Renato Rossi, i fratelli Pasquale e Giorgio Campeti, Giuseppe Martinelli, Donato Falà, Lenin Tancredi, Attilio Piccinini, Paolo Marracini, Renato Giuliucci, Enrico Ettorre, Tommaso Umile, Tommaso Mascaretti, ed altri antifascisti giuliesi. Pochi giorni dopo, essendo stato il primo rappresentante della Federterra (Federazione dei Lavoratori della Terra), insieme a Sante Ferri del P.C.I. (Partito Comunista Italiano), Pio Macera della C.G.I.L. (Confederazione Generale Italiana Lavoratori), occuparono di nuovo gli uffici della casa del Fascio. Solo il 15 settembre del 1951, dopo che furono tutti e tre condannati dallo Stato italiano, per occupazione abusiva di una sede pubblica, dovettero spostarsi. Intanto molti esponenti del PCI locale cercavano di convincere il compagno “Carluccio”, questo il diminutivo che gli affibbiarono oltre al suo soprannome della sua casata “Ciok”, ad aderire alla formazione politica di Gramsci. Anche se lui simpatizzava per quest’ultima formazione politica, pare che avesse già la tessera nel 1945, nacquero degli attriti con i compagni di Colleranesco per via della sua famiglia che era già proprietaria di vasti appezzamenti di terra. Fu l’amico e compagno Amedeo Grue a raccogliere e iscrivere il giovane De Berardinis tra le file del P.S.I. (Partito Socialista Italiano), dove ritrovava un altro fedele amico come Romolo Trifoni. Noti anche i battibecchi con l’allora Parroco di Colleranesco, Padre Serafino Colangeli, per via della contrapposizione tra i cattolici e la sinistra. Dal 17 al 21 ottobre del 1946 fu presente come delegato al 1° Congresso Nazionale della Federterra a Bologna. Nel gennaio del 1947, per conto dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Teramo, istituì corsi d’aggiornamento per i giovani e meno giovani agricoltori della Val Tordino; nel aprile del 1956, sempre per conto dello stesso ente, fu inviato come docente all’Ente Riforma del Fucino di Avezzano e poi Paganica. Intanto, nel mondo agricolo, si fanno pressanti i bisogni di quest’ultimi per rivendicare i diritti basilari come: maggior reddito, maggiori servizi e una maggiore partecipazione alla vita politica e sociale nel paese. La sua Federterra diventa Confederterra, nata dalla riunificazione della Federbraccianti, Federmezzadri e Associazione dei Coltivatori Diretti. Nel 1955 aderisce all’Alleanza dei Contadini e parteciperà come delegato al 2° congresso di Roma nel marzo del 1965. Inseguito, l’organizzazione, cambierà ancora denominazione in C.I.C. (Confederazione Italiana Coltivatori) siamo nel 1977, fino all’attuale C.I.A. (Confederazione Italiana Agricoltori) nata nel 1992. Alla fine degli anni ’60 conosce e sposa al Santuario di Maria Santissima dello Splendore (28 dicembre del 1967) Margherita Toscani, nota sarta ed insegnante di cucito di Mosciano Sant’Angelo che gli darà 4 figli: Gianfranco (scomparso precocemente), Cinzia, Walter e Arino (quest’ultimo vive e lavora a Tokyo in Giappone). Gli anni ’70 saranno per lui occasioni di grandi scelte. L’agricoltura conosce un periodo di grande trasformazione e anche di una profonda crisi, tanto da farlo confluire nella C.G.I.L., diventando il primo Direttore del patronato INCA-CGIL di Giulianova, operante nel comprensorio della Val Tordino. Tra le file della C.G.I.L. e quelle nel P.S.I. giuliese si batterà per i diritti di tutti i lavoratori. Anche dopo la pensione, continuò nell’ambito dell’attività dello SPI-CGIL (Sindacato Pensionati Italiani). Alla fine del 1991, una grave malattia, gli impedirà di usare entrambi gli arti inferiori, ma nonostante tutto volle partecipare alle tante manifestazioni che si tenevano nella sua città: il 1 maggio (festa dei lavoratori) e il 25 aprile (festa della liberazione). In una calda mattinata di domenica 29 giugno del 2003, spirava nella sua casa a Giulianova Alta. Di lui rimangono impresse le doti di caparbietà e voglia di servire il prossimo in funzione dei lavoratori. Un sindacalismo alla vecchia maniera, sicuramente un mondo che non c’è più e che molti rimpiangono.
*Il presente saggio è l’estratto del libro che è in corso di preparazione sulla sua vita umana e professionale.
Evento proiezione rai storia a Giulianova in Sala Buozzi
Il 7 marzo Giulianova su Rai Storia per il ciclo “Italia: viaggio nella bellezza”. Per l’occasione proiezione pubblica in Sala “Buozzi”.
Il prossimo 7 marzo, alle ore 22, andrà in onda su RAI Storia (canale 54 del digitale terrestre) il documentario “Abitare nel Rinascimento. Le città di nuova fondazione” per il ciclo “Italia: viaggio nella bellezza” con l’ampio reportage dedicato a Giulianova, le cui riprese sono state effettuate lo scorso gennaio.
La puntata del 7 marzo, dopo un’introduzione di carattere generale sul tema e sui maggiori teorici dell’urbanistica rinascimentale (da Filarete e Leon Battista Alberti a Francesco di Giorgio Martini), prenderà avvio proprio con Giulianova ed avrà come voci “guida” Mario Bevilacqua dell’università di Firenze, Maria Beltramini dell’università “Tor Vergata” di Roma ed Elena Svalduz dell’università di Padova.
Per l’occasione il Comitato di quartiere “Centro Storico” ha organizzato in Sala “Buozzi” per la sera del 7 marzo, a partire dalle ore 21, la proiezione pubblica della puntata con introduzione affidata a Sirio Maria Pomante, direttore tecnico-scientifico del Polo museale civico.
La replica della puntata del 7 marzo, che sarà visibile anche sul portale di Rai Storia (http://www.raistoria.rai.it/italia-viaggio-nel…/default.aspx), è prevista per l’11 marzo alle ore 17.
Il 7 marzo Giulianova su Rai Storia per il ciclo “Italia: viaggio nella bellezza”. Per l’occasione proiezione pubblica in Sala “Buozzi”.
Il prossimo 7 marzo, alle ore 22, andrà in onda su RAI Storia (canale 54
del digitale terrestre) il documentario “Abitare nel Rinascimento. Le
città di nuova fondazione” per il ciclo “Italia: viaggio nella
bellezza” con l’ampio reportage dedicato a Giulianova, le cui riprese
sono state effettuate lo scorso gennaio.
La puntata del 7 marzo, dopo un’introduzione di carattere generale sul
tema e sui maggiori teorici dell’urbanistica rinascimentale (da
Filarete e Leon Battista Alberti a Francesco di Giorgio Martini),
prenderà avvio proprio con Giulianova ed avrà come voci “guida” Mario
Bevilacqua dell’università di Firenze, Maria Beltramini
dell’università “Tor Vergata” di Roma ed Elena Svalduz
dell’università di Padova.
Per l’occasione il Comitato di quartiere “Centro Storico” ha
organizzato in Sala “Buozzi” per la sera del 7 marzo, a partire dalle ore
21, la proiezione pubblica della puntata con introduzione affidata a Sirio
Maria Pomante, direttore tecnico-scientifico del Polo museale civico.
La replica della puntata del 7 marzo, che sarà visibile anche sul portale
di Rai Storia (http://www.raistoria.rai.it/italia-viaggio-nella-bellezza/de
fault.aspx), è prevista per l’11 marzo alle ore 17.
Giulianova. “Vetrina” nazionale per Giulianova. Il 12 e 13 gennaio troupe RAI nel Centro storico per la serie “Italia. Viaggio nella bellezza” dedicata alle “città ideali” del Rinascimento.
Giulianova è una delle città “ideali” del Rinascimento, insieme con altre
importanti realtà italiane come Sabbioneta e Palmanova, scelte per la
puntata dedicata appunto alle “Città ideali” della serie “Italia. Viaggio
nella Bellezza” in onda su Rai Storia. Il programma, realizzato in
collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo, racconta, coinvolgendo grandi esperti e mediante la consulenza
artistica di Francesco Caglioti, docente di Storia dell’arte moderna
presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, di Ester Coen,
docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università de
L’Aquila, e dell’archeologa Maria Pia Guermandi, lo straordinario
patrimonio storico e artistico nazionale attraverso documentari e prodotti
multimediali ad alta definizione.
La troupe RAI, dopo le riprese effettuate a Palmanova, la celebre città
“stellata” in provincia di Udine, sarà a Giulianova il 12 e il 13 gennaio.
Per la puntata giuliese, che vedrà l’intervento di Mario Bevilacqua,
professore associato all’Università di Firenze ed autore del volume
Giulianova. La costruzione di una “città ideale” del Rinascimento
pubblicato nel 2002 per Electa, gli operatori RAI riprenderanno vie,
piazze, architetture e testimonianze dell’arte pittorica, orafa e
scultorea della Giulianova quattro-cinquecentesca. Come espressamente
richiesto il 16 novembre scorso dalla redazione RAI, il dirigente Andrea
Sisino ha disposto per il 12 e il 13 gennaio il divieto di sosta, dalle
ore 9 alle ore 17, di piazza Buozzi, di corso Garibaldi e di altre vie e
del Centro storico interessate dalle riprese.
“La troupe – dichiara il sindaco Francesco Mastromauro – sarà accompagnata
per la necessaria assistenza, oltre che dal direttore tecnico-scientifico
del Polo museale civico Sirio Maria Pomante, anche da una pattuglia della
Polizia municipale affinché, nel caso in cui se ne dovesse ravvisare la
necessità, possa bloccare il traffico per il tempo strettamente necessario
alle riprese. Mi rendo conto che tutto ciò potrà creare qualche disagio e
pertanto chiedo ai cittadini del Centro storico un po’ di pazienza.
D’altronde, come ha dichiarato il primo cittadino di Palmanova
Francesco Martines in occasione delle riprese effettuate nella sua città,
questo programma di Rai Storia costituisce una grande occasione per far
conoscere ad un vasto pubblico la bellezza dei nostri centri”.
“Considerato l’importante valore storico-artistico della produzione”,
aggiunge l’assessore alle Politiche del Turismo Gianluca Grimi,
“Giulianova, che ha avuto il privilegio di essere essere stata inclusa tra
le sei città italiane considerate veri e proprio esperimenti progettuali
del Rinascimento, potrà accrescere ulteriormente la sua notorietà e avere
quindi grandi benefici sotto il profilo del turismo culturale. E tutto
ciò, va sottolineato, a costo zero per l’Amministrazione comunale”.
Giulianova. I nomi dei premiati della Manifestazione “Pionieri del calcio giallorosso”
Si è svolta , presso la Sala “B. Buozzi” a Giulianova Alta, l’iniziativa “Pionieri del calcio giallorosso” nel corso della quale l’ASD Giulianova Calcio già “Giuliesi per Sempre” ha premiato i calciatori in vita che hanno militato nel Giulianova e nelle squadre giuliesi fino al 1950, e i presidenti che si sono succeduti da quell’epoca fino al 2007.
Ai premiati una medaglia personalizzata con la motivazione “per la passione e l’impegno consegnati alla storia del calcio giallorosso”.
E’ stato particolarmente emozionante per i protagonisti di una vicenda sportiva, umana e sociale, che ha contribuito a regalare gloria e prestigio allo storico Giulianova Calcio e all’intera città, ritrovarsi e riabbracciarsi dopo tanti anni. Un’emozione che ha contagiato i numerosi ospiti e appassionati convenuti nella stracolma sala Buozzi, tra i quali, oltre al sindaco Francesco Mastromauro, molti ex dirigenti, calciatori e allenatori, compreso il festeggiatissimo Marco Giampaolo, attuale tecnico dell’Empoli in Serie A.
In linea con i programmi e con i principi fondanti dell’Asd, l’iniziativa è stata un nuova tappa lungo il cammino della riscoperta e della valorizzazione della memoria storica del Giulianova Calcio intrapreso il 19 aprile 2014, giorno della inaugurazione della sede sociale nel 90° anniversario dalla nascita del sodalizio calcistico giuliese, e proseguito con il convegno del 18 aprile 2015 sul calcio giovanile.
Premiati
da
Calciatori
Cassiani Mario (figlio Massimiliano)
Cassiani Renato
Chiarolla Angelo
Di Donato Giuseppe
Di Giandomenico Giustino
Falini Enzio
Marzi Mario (ritirato dal figlio Ottavio)
Marzi Walter
Pettinari Claudio
Piersanti Italo
Piersanti Luigi (ritirato dal fratello Italo) Raimondi Vincenzo
Ridolfi Antonio
Medici sociali
Di Giovanni Giovanni e Di Sante Piero
Presidenti
De Santis Giorgio
Stacchiotti Pierino
Albani Gianni
Di Giuseppe Dante (ritirato da Nicola Tribuiani)
Elefante Carmine (ritirato da Antonio Orsini)
Potenza Paolo
Di Gregorio Benito (ritirato dai nipoti Piergiorgio e Andrea)
Mastellarini Umberto
Quartiglia Alessandro
Gabriele Alessandrini
Giuseppe Tortorici
Enrico Rosati
Ferdinando Ruffini
Nicola Tribuiani
Sergio Conte
Giancarlo De Falco
Angelo Pagliaccetti
Giulio Palazzese
Ernani Cittadini
Achille D’Andrea Ricchi
Luciano D’Arcangelo
Marco Bellagamba
Andrea Nino Rota
Sindaco Francesco Matromauro
Angelo D’Aprile
Leonardo Giannattasio (vice presidente Asd Giulianova Calcio “Giuliesi per sempre”)
Leonardo Giannattasio
Nicola Tribuiani
Sindaco Francesco Mastromauro
Berardo D’Antonio
Marco Giampaolo
Marco Giampaolo
Una medaglia speciale è stata consegnata dall’orafo Luigi Valentini a Nicola Tribuiani, promotore e anima dell’Asd Giulianova Calcio “Giuliesi per sempre” che rappresenta – come ha sottolineato l’ex presidente Quartiglia – l’essenza del calcio giuliese per la sua capacità di coniugare le esperienze e gli esempi più positivi del passato con lo sguardo rivolto al futuro attraverso il suo inesauribile impegno nel calcio giovanile.
Al termine dell’incontro in Sala Buozzi, la manifestazione è proseguita presso la vicina sede dell’associazione in Corso Garibaldi 9, per la breve cerimonia di scoprimento, da parte di Leonardo Giannattasio e Nicola Tribuiani, della targa con l’elenco nominativo dei 223 soci fondatori dell’Asd Giulianova Calcio già “Giuliesi per sempre”.
L’iniziativa odierna si è regolarmente svolta per volere del presidente dell’associazione, Alfredo Barnabei, colpito alla vigilia dalla scomparsa della madre, Sig.ra Lida Ciabattoni, vedova di Francesco Barnabei, arbitro benemerito e dirigente federale del settore arbitrale.
Giulianova, 27.12.2015
ASD Giulianova Calcio
Giulianova. Presentazione del libro di Sandro Galantini “Giulianova tra storia e memoria – Architetture, società e avvenimenti dall’età umbertina al Ventennio”
Giulianova. I dipendenti della Giplast Group devolvono un’ora del proprio salario per sostenere l’acquisto di un pulmino a favore dell’UNITALSI di Giulianova.
Giplast Group, attenta alle esigenze del territorio, ha accolto la richiesta inoltrata alcuni mesi fa dal Presidente della Sottosezione dell’U.N.I.T.A.L.S.I. di Giulianova Dante Luciani di sostenere, con un contributo economico, l’acquisto di un nuovo pulmino adibito al trasporto dei disabili.
L’iniziativa è stata recepita con responsabile partecipazione civica, non solo dalla proprietà, ma da tutti i dipendenti che, per la sgiusta causa, hanno devoluto diverse ore di lavoro per sostenere la raccolta fondi.
Come testimonia l’Amministratore Delegato il sig. Giuseppe Marozzi: “La Giplast Group è sempre molto attenta alle richieste del tessuto territoriale. E come accade in una grande famiglia, per raggiungere un obiettivo c’è bisogno della sinergia e della collaborazione di tutti. Un plauso va a tutti i dipendenti Giplast che hanno sposato subito la causa devolvendo un’ora del proprio stipendio partecipando alla raccolta fondi lanciata dall’U.N.I.T.A.L.S.I. La Proprietà ha voluto premiare lo sforzo dei dipendenti e sostenere l’iniziativa dell’U.N.I.T.A.L.S.I. raddoppiando la cifra raccolta.”
Grazie ad un piccolo gesto di solidarietà, tante persone potranno continuare ad usufruire dei servizi messi in atto dall’Associazione, che potrà svolgere, con un mezzo più appropriato, il trasporto dei disabili nell’ambito dei territori di Mosciano S’Angelo, Giulianova e Tortoreto.
Giulianova inaugura la campagna nazionale di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi con l’esperto Giovanni Lafirenze
Il ricercatore Walter De Berardinis prosegue la battaglia per insignire la sua città della Medaglia al Valor Civile per i 24 caduti civili di Giulianova caduti sotto i bombardamenti degli angloamericani
Giulianova. Il Centro Congressi Kursaal lido, dove si è svolto il primo evento nazionale della campagna di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi ideato e organizzato dall’ANVCG (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra – onlus), con il patrocinio del Comune di Giulianova, era al completo con tutti i ragazzi delle 3 classi dell’Istituto Comprensivo Bindi-Pagliaccetti di Giulianova, guidate dai Prof.: Cinzia Merio, Andrea Di Silvestre, Giuliana Marozzi, Mariagrazia Rossini, Elisabetta Mannucci, Lidia Angeloni, Mariarosa Emancipato, Rosa Marinucci e Luana Monaco.Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e Vicesindaco,Nausicaa Cameli, la moderatrice, Luisa Ferretti, ha letto i nomi dei caduti civilimorti nei bombardamenti degli angloamericani e negli scontri con i soldati tedeschi dellaWehrmacht del 1943-1944 a Giulianova, questi i loro nomi: Anna Capriotti, Antonio Cerasari, Orazio D’Ambrosio, Francesco D’Ilio, Dina Di Gianmichele, Eleonora Ettorre, Rosa Ferroni, Dovina Fidanza, Giuseppe Fidanza, Amina Gammelli, Attilio Gianuari, Berarda Gianuari, Giovanni Iaconetti, Francesco Ianni, Giovanni Leone, Francesco Manocchia, Laoisio Maranesi, David Parere, Antonio Pedicone, Anna Quitar, Renato Ridolfi, Giovanni Saliceti, Elisa Salvata, Vincenzo Alleva, Domenico Aprile, Gilda Barlafante, Antonio Barretta, Filomena Cerasari, Domenico D’Emilio, Amalia De Ascentiis, Antonio De Ascentiis, Berardo Di Edoardo, Gabriele Di Pancrazio, Scolastica Di Stanislao, Caterina Ferri, Maria Teresa Garro, Splendora Giannattasio, Giulia Lucantoni, Carmine Marà, Laureta Marà, Paolo Palladini, Ferdinando Petrella, Flaviano Poltrone, Vittoria Sacchini, Emilio Scardozzi, Antonio Scimitarra, Maria Scimitarra, Michele Splendiani, Giustino Tentarelli, Pietro Tentarelli e Filippo Torrieri. Il più giovane fu il 12enne Francesco D’Ilo e la più anziana Carmine Marà 92enne; Giulia Ettorre fu trafitta da ben 33 schegge di bomba; Maria Teresa Garro morì dissanguata davanti l’androne di casa trafitta da una scheggia alla gola. A seguire, sono state lette due testimonianze dei fratelli, entrambi giornalisti, Lino e Benny Manocchia, tutt’ora viventi negli USA che, durante quei tragici giorni, vissero sulla propria pelle il lutto della morte del padre Francesco per una bomba che centro un intero caseggiato dietro l’attuale Comune ed oggi quella piazza porta il nome di “Piazza Caduti 29 febbraio 1944”. Anche l’Artemia editrice, con la presenza della direttrice Maria Teresa Orsini, ha contribuito all’evento donando alcuni volumi del suo catalogo riguardanti la guerra e altre pubblicazioni dell’esperto in rilevamenti bellici, Giovanni Lafirenze, alle classi partecipanti. Molto seguita dai ragazzi la lezione tenuta dal giornalista e ricercatore storico giuliese, Walter De Berardinis, lo stesso per la prima volta ha mostrato le foto aeree dei bombardamenti degli angloamericani sulla città, foto che sono state fornite dall’Archivio Nazionale Americano. Naturalmente De Berardinis non si fermerà alla sola giornata di sabato scorso, ma ha intenzione di portare avanti la battaglia per veder riconosciuta la medaglia al valor civile alla popolazione civile durante quei tristi giorni del 1943-44, con la perdita di 24 civili inermi: il più alto tributo di sangue di tutta la provincia di Teramo. La giornata si è conclusa con l’autorevole intervento del consulente dell’ANVCG in materia di recuperi ordigni inesplosi, il già sottufficiale dell’E.I.Giovanni Lafirenze, lo stesso si è soffermato molto sull’inutilità della guerra e di quello che è accaduto 70anni fa. Tre vittime su quattro sono civili, che azionano questi congegni, a volte anni dopo la fine di una guerra. Anche se in Italia l’ultimo conflitto bellico risale ormai a 70 anni fa, questo tema è purtroppo ancora attuale anche nel nostro Paese, visto l’elevatissimo numero di ritrovamenti e gli incidenti che accadono ancora oggi su tutto il territorio nazionale. Adesso la campagna nazionale proseguirà sull’intero territorio nazionale.
Giulianova. Premio Humana Eco-Solidarity Award 2015 a Giulianova, prima in classifica nella provincia di Teramo tra i comuni eco-solidali.
L’Amministrazione comunale di Giulianova conquista nuovamente, come accaduto nel 2012 e nel 2014, il Premio Humana Eco-Solidariety Award 2015 assegnato per l’impegno e la generosità dimostrati nella raccolta degli indumenti usati.
Giulianova infatti si è imposta sugli altri Comuni della provincia salendo sul podio più alto con 3,3 Kg. per abitante, quantitativo in leggera flessione rispetto al 2012 (3,4 Kg.) ma superiore rispetto a quello contabilizzato lo scorso anno (3,07).
“Questo riconoscimento – dichiara l’assessore all’Ambiente Fabio Ruffini – conferma Giulianova in una posizione di riguardo nello scenario dei comuni virtuosi nel quale solidarietà, tutela ambientale e risparmio economico sono i tratti caratterizzanti. Non va infatti dimenticato che grazie anche ai capi usati usati messi a disposizione dai giuliesi, Humana ha potuto sostenere 42 progetti nel Sud del mondo e numerose azioni di sensibilizzazione e interventi di educazione nelle scuole, assegnare 1.387.111 euro di contributo, +16% rispetto al 2013, ai progetti nelle zone più disagiate del Pianeta, e inviare in Congo, Mozambico, Malawi e Zambia 1.212.000 chili di vestiti, per un controvalore economico di 723.070 euro. Senza contare poi i benefici ambientali: si è infatti evitato di emettere 63,4 milioni di chili di anidride carbonica, pari a oltre 3,1 milioni di alberi piantumati; si sono risparmiati 104 miliardi di litri d’acqua ma anche 3,4 milioni di chili di pesticidi e 5,2 milioni di chili di fertilizzanti. Evitando poi il conferimento in discarica dei vestiti usati sono stati risparmiati complessivamente 2,6 milioni di euro”.
La convenzione tra Humana e la Eco.Te.Di è stata rinnovata lo scorso maggio.