Teramo. Lutto Francesco Cerulli-Irelli: il saluto del giornalista Paolo Martocchia, autore del libro che racconta le sue imprese sportive.

Duomo di Teramo, 12 settembre 2023

La nobiltà d’animo mai disgiunta da un’educazione cristallina; la sobrietà, tipica di quei ceppi familiari ricordati nei libri di storia per aver contribuito fattivamente allo sviluppo sociale ed economico di Teramo e della sua provincia; la gentilezza, perché il signore non giudica e nemmeno distingue; la perspicacia, perché se lo Spirito Santo ti dona il Talento, la tua parabola di vita è segnata, per te, i tuoi familiari, i tuoi amici. Il segno primigenio di Franco era la benevolenza, nei confronti di tutti. Anche nei confronti di chi scrive, che ha lottato contro la sua proverbiale sobrietà per ricordarne le gesta sportive, vero ed autentico campione, esempio di dedizione assoluta alla disciplina sportiva senza mai essere prono agli sponsor e al business. Associo il vissuto di Franco alla vita del primo editore italiano, Aldo Manuzio, il quale come motto della sua casa editrice aveva il termine Festina Lente, ovvero affrettati con lentezza. Franco impersonificava in toto questo motto: il gusto e l’ebbrezza della velocità in tutti i campi della vita, senza mai diminuire o condizionare la bellezza delle cose fatte bene, con maestria. GRAZIE FRANCO, perché nello sport così come nella vita di Padre ed Imprenditore, ci lasci un meraviglioso esempio di vita; esempio da cui le future generazioni potranno trarre frutti fecondi.

Paolo Martocchia

 

Nota di redazione: proprio il 20 dicembre del 2021 salutammo l’uscita del libro dedicato a Franco con la copia numero “0” consegnata al pilota giuliese Gabriele Tarquini che aveva curato la prefazione del libro.

Questo il post su fb del giorno seguente:  Ieri sera, in compagnia di amici, abbiamo salutato l’uscita dell’ultima fatica editoriale del collega Paolo Martocchia (il primo da sx) dal titolo “Francesco Cerulli Irelli – il percorso di un pilota romantico”, Hatria edizioni, con prefazione del campione giuliese Gabriele Tarquini. Non poteva mancare il nipote del pilota di “Tripoli” (Vincenzo Trifoni), Enzo Manini e Gabriele Barcaroli, consulente sportivo. I pregevoli lavori editoriali del collega Martocchia confermano che la nostra provincia può vantare una VERA tradizione vincente nel motorsport internazionale.

Quel libro riporta una bella dedica di Franco: “…a mia madre (Maddalena Spinozzi, moglie di Enrico Cerulli Irelli, ndr), che tanto patì quel periodo, ma in silenzio percorse la mia strada. Ai tanti appassionati di motorsport di quegli anni.” Francesco Cerulli Irelli

Alle famiglie Cerulli Irelli – Spinozzi rinnoviamo le condoglianze di tutta la redazione de giulianovanews.it

Walter De Berardinis

 




Giulianova. Estate 1963: Gianni Morandi nel locale di Domenico (Mimì) Di Carlo, “La Lanterna” nel parco del Kursaal lido.

Giulianova. Correva l’anno 1963. Un giovane giuliese, Domenico Di Carlo, per gli amici Mimì, il 9 luglio chiedeva alla Questura di Teramo l’autorizzazione per allungare la chiusura del suo locale fino alle 4,00 del mattino (fonte Archivio di Stato di Teramo). “La Lanterna”, questo famosissimo locale posizionato nel parco del locale Albergo Kursaal lido gestito dalla famiglia Casaccia (oggi proprietari dell’Hotel Cristallo), ospiterà nell’estate del 1963 artisti del calibro di Gianni Morandi (23 luglio); Franco e Ciccio, il duo comico formato dagli attori: Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (31 luglio); Rita Pavone (5 agosto); Marino Marini, cantante, pianista, compositore e produttore discografico italiano (9 agosto); Paull Steffen, il danzatore e coreografo americano (12 agosto); ed altri artisti. L’autorizzazione arriverà, dalla locale caserma dei Carabinieri a firma dell’allora Comandante di Compagnia il Capitano Giuseppe Calabrese, solo fino alle 3,00 del mattino per i soli spettacoli dove partecipavano artisti di chiara fama.

Walter De Berardinis

giulianovanews.it




GIANNI MORANDI GO GIANNI GO! ESTATE 2023: Venerdì 18 agosto il concerto al Porto Turistico di Giulianova

 

Biglietti sui circuiti TicketOne, Ticketmaster e Ciaotickets

Ultimi in vendita prima del concerto al botteghino del Porto Turistico

 

Pescara,16 agosto 2023–Dopo il grandissimo successo del GO GIANNI GO! MORANDI NEI PALASPORT, il tour nei palazzetti dello sport che ha animato tutto il mese di marzo a suon di musica e sold out, e dopo l’indimenticabile partecipazione a Italia Loves Romagna, il concerto benefico a sostegno delle popolazioni alluvionate, Gianni Morandi è in tour con il GO GIANNI GO! ESTATE 2023, la nuova tournée estiva prodotta da Trident Music che farà tappa al Porto Turistico di Giulianova il 18 agosto alle 21:30.

Acclamato da un pubblico multigenerazionale, Morandi anima la calda stagione dei live regalando ancora una volta uno spettacolo ricco di emozioni indimenticabili. Imperdibili appuntamenti in cui il cantante fa ascoltare ai suoi fan i grandi classici del suo repertorio e le tracce incluse nel nuovo progetto discografico EVVIVA! (Epic Records/Sony Music Italy), tra cui i brani frutto del fortunato sodalizio artistico con Jovanotti – L’Allegria, Apri tutte le porte e Anna della porta accanto.

 

CURIOSITÀ, quando Gianni veniva a Giulianova

 

 

I biglietti per il concerto di Giulianova, organizzato da Best Eventi in sinergia con il Comune, sono disponibili sui circuiti TicketOne www.ticketone.it, Ticketmasterwww.ticketmaster.ite Ciaotickets www.ciaotickets.com: poltronissima vip 115,00 – poltronissima gold 103,50 – poltronissima 92,00 – poltrona cat 1 80,50 – poltrona cat 2 69,00 – poltrona cat 3  57,50 – poltrona cat 4 51,75 (diritti di prevendita inclusi). Gli ultimi saranno in vendita prima del concerto, dalle 18, al botteghino del Porto Turistico.

 

Info: 085.9047726 www.besteventi.it

 

Radio Italia è media partner ufficiale del tour

SUBARU è main partner

 




Giulianova. La disgrazia dei due ragazzi giuliesi morti nel 1908 e le ripercussioni psicologiche sulla marineria giuliese.

La storia della morte di Ettore Bindi (17 anni) e Ernano Elia Ernesto Crocetti (10 anni)

Di Walter DE BERARDINIS

Giulianova. Due riviste francesi, in due pubblicazioni diverse (1908 e 1909), si occuparono di due disgrazie  avvenute a Giulianova dove dei ragazzi giuliesi annegarono nell’estate del 1908. La prima a riportare la notizia fu “La Lumière” (la Luce), sul numero 331, dell’ottobre 1908, fondata e diretta da Lucie Grange (1839 – Parigi, 31 dicembre 1908 – medium francese e profetessa femminista con il nome mistico di “Habimélah”) e il 1 aprile 1909, sul numero 294, dall’Echo du Merveilleux (l’Eco del Meraviglioso), rivista bimestrale fondata e diretta da Gaston Mèry (Sens, 20 aprile 1866 – Parigi, 15 luglio 1909 – autore, traduttore, giornalista e consigliere del municipio di Parigi), entrambi pubblicarono l’articolo de Il Mattino di Napoli dal titolo “Avviso di morte:…una settimana fa, un giovane, Alfredo Bindi, di illustre famiglia, è annegato mentre faceva il bagno. Mercoledì sera, Giulio Crocetti, un bambino residente a Giulianova, ha avuto una visione terribile. Il giovane Bindi era entrato nella sua stanza con i vestiti zuppi d’acqua e avvicinatosi al suo letto, gli dice tutto: avrai la mia stessa morte!!. Il bambino spaventato, corso dalla mamma, raccontò la sua visione. Il venerdì successivo, il giovane della visione, Giulio Crocetti, mentre andava a giocare in riva al mare con i compagni, all’insaputa dei suoi genitori, cadde lentamente in acqua e annegò nonostante gli sforzi compiuti dai suoi compagni per salvarlo. La notizia si è diffusa in città e abbiamo appreso che tre pescatori, che vivono in case separate, con la stessa visione della stessa notte, non sono usciti. Da allora, i pescatori di questa città, non si sono più arrischiati in mare, convinti che anche per loro la previsione si potesse avverare.” La mia curiosità era tanta per non indagare sull’esistenza di questa storia e la presenza nella nostra città di questi nominativi citati nell’articolo. In realtà si trattava non di Alfredo Bindi (inesistente) ma di Ettore Bindi, giovane orefice, di anni 17, nato a Teramo e residente a Giulianova; figlio dell’avvocato Francesco Bindi (morto a Giulianova il 9 marzo 1907. Laureato nel 1881, Sottotenente della Milizia Territoriale nel 1885, fu Vicepretore a Loreto Aprutino e autore della sottoscrizione per il busto marmoreo dedicato a Giannina Milli. Successivamente ottenne il diploma per l’abilitazione all’insegnamento dell’italiano,  storia e geografia, e fu chiamato a Vittorio in Sicilia. Fu anche Segretario capo del Comune di Teramo e Presidente della Società operaia di Teramo. Nel 1902, dal Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio, riceve il titolo di Diploma d’Onore del Regno d’Italia. Alcune sue pubblicazioni in tema giuridico sono conservati dalla Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi”) e Elvira Battaglini. Il giovane, già residente nella cittadina adriatica, una calda domenica del 31 maggio 1908, alle ore 15, mentre era intento a farsi il bagno, moriva annegato. Ad assistere alla tragedia due contadini del posto: il 33enne Loreto Casaccia e il 43enne Donato Di Domenico, entrambi di Giulianova. Il giorno successivo, 1 giugno, entrambi si recarono in comune per dichiarare quanto avevano visto e denunciare la morte del giovane Bindi; alla presenza dell’Assessore Giuseppe Nanni, con la presenza di due testimoni: il capo guardia Giovanni Sestilli e l’impiegato Luigi Ricci, verrà redatto l’atto di morte. Una famiglia sfortunata quella dei Bindi. Dieci anni dopo la scomparsa del figlio, il 29 maggio 1918, nel campo di concentramento austriaco di Brusc, anche il soldato Michele Bindi, nato a Teramo il 9 Maggio 1898 (residente a Giulianova), dell’82° Reggimento Fanteria di linea, 1° compagnia, moriva di tubercolosi e veniva seppellito il 31 maggio (stessa data di morte del fratello Ettore) nello stesso campo al numero di tomba 1497 (solo il 23 dicembre 1926 arriverà il documento di morte dal Ministero della Guerra). L’unico della famiglia Bindi (ad oggi ritrovato) rimasto in vita fu Vittorio Bindi, nato a Teramo il 19 luglio 1885, di professione banchiere con ben 9 figli: Giuseppina, Francesco, Jolanda, Vincenzo, Elvira, Ernesto, Gilda, Anna e Alberto. Storia diversa per il bambino che sognò Bindi morto entrare nella sua camera da letto. In realtà non si trattava di Giulio Crocetti, ma di Ernano Elia Ernesto Crocetti, nato nel 1898 (coetaneo all’epoca di Michele Bindi), figlio di Raffaele Crocetti (benestante giuliese, figlio di Elia e Costanza Nanni, nato nel 1867 e aveva un fratello, Luigi Crocetti commerciante e imprenditore 1859-1933, sposato con Santa De Berardinis (in seconde nozze nel 1931; Giuseppe Crocetti 1875-1920, muratore, sposato con Giulia De Berardinis) e Giulia Ettorre, morto annegato all’età di 10 anni alle ore 14, del mercoledì 15 luglio 1908. Questa volta è il Sindaco incarica, Giuseppe De Bartolomei, a raccogliere la testimonianza di due concittadini che avevano assistito all’incidente: lo scrivano Giacinto Castrone e l’impiegato Luigi Ricci, entrambi 27enni. Oltre ai genitori, il povero Crocetti, lasciò nella disperazione le tre sorelle: Grazia (1891), Inea (1892), Igea (1896). Nell’ultima frase delle due testate francesi: “…da allora, i pescatori di questa città, non si sono più arrischiati in mare, convinti che anche per loro la previsione si potesse avverare”, non ho trovato riscontro sulle innumerevoli pubblicazioni scientifiche edite a Giulianova da valenti studiosi di storia patria, presumo perché qui a Giulianova non fu dato peso all’incredibile coincidenza. Per dovere di cronaca, mi corre l’obbligo, cito un vecchio post su Facebook del prof. Elso Simone Serpentini: BRICIOLE DI STORIA – Una pre-visione di morte a Giulianova, dove lo stesso citata questo fatto trovato sui giornali francesi. Possiamo supporre che la notizia, partita da Giulianova, possa essere stata enfatizzata dall’allora collega de Il Mattino di Napoli e dai corrispondenti transalpini su due riviste che trattavano di esoterismo ed altro. Non dimentichiamoci chi erano i due direttori e fondatori di tali riviste. La medium e femminista Lucie Poujoulat Grange, insieme al marito, il massone Adolphe Grange, erano attivisti del movimento spiritista repubblicano. Lei stessa, dopo la morte del marito, credeva di essere una nuova profeta facendosi chiamare con il nome mistico “Habimelah” o “Hab”. Altro personaggio notissimo fu Gaston Mèry, che con L’écho du merveilleux voleva dimostrare le visioni di Marie Martel nel Calvados e soddisfaceva l’esigenza di una discussione razionale dell’occulto.

© Walter De Berardinis per www.giulianovanews.it

 




Giulianova. Ragazzi di Rurabilandia e del Castorani insieme per colorare l’ex campetto occupato di Giulianova

 

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GIULIANOVA, 30 giugno 2023. Quella di oggi per i ragazzi che frequentano il Centro Diurno Rurabilandia di Atri e per gli ospiti dell’Istituto Castorani di Giulianova, realtà gestite dalla Asp n.2 di Teramo, è stata una mattinata dedicata ai colori, alla creatività, alla condivisione e alla fantasia. Si sono ritrovati infatti insieme nell’ex campetto occupato a Giulianova per rallegrarlo grazie alla loro creatività. Con pennelli, secchielli e colori hanno iniziato a realizzare una scritta su una parete della struttura che ne delinea il futuro: “Il campetto dei bambini. Il campetto dell’inclusione”, questa la frase che si leggerà al termine del loro lavoro.

 

Un altro obiettivo è stato raggiunto – commenta la Presidente della ASP 2, Giulia Palestini – seppur non con poche difficoltà. Il campetto dei ragazzi, il campetto dell’inclusione, come lo abbiamo chiamato, vuole essere uno spazio aperto, curato e sicuro a disposizione dei ragazzi del Castorani, degli amici di Rurabilandia e di tutti coloro che vogliano promuovere iniziative che vadano a vantaggio della collettività o che abbiano come fine quello di sostenere chi si trovi in condizione di fragilità. Uno spazio aperto a tutti, dunque, perché nella Asp 2 le diversità vengono accolte e sostenute. Un plauso va a questi ragazzi volenterosi e creativi per il bellissimo lavoro che stanno facendo e anche alle loro assistenti naturalmente, per me è importante la collaborazione tra le realtà della Asp 2 e questa giornata è un altro esempio che fare insieme si può e fa bene”.




Giulianova. Iniziata oggi alle 11 la lunga giornata di visita al monumento di Re Vittorio Emanuele II, in Piazza della Libertà.

Su proposta della direzione dei Musei Civici, l’intervento di restauro finanziato dal Gruppo Medico D’ Archivio, in collaborazione con Coccia Costruzioni, ha offerto la possibilità unica di osservare da vicino la statua, simbolo di Giulianova.

Alle 11 in punto di questa mattina è iniziata nella gipsoteca “Raffaello Pagliaccetti” la visita guidata del primo gruppo di visitatori che, nei giorni scorsi, avevano prenotato l’incontro ravvicinato con la statua bronzea di re Vittorio Emanuele II . E’ stata per tutti un’opportunità unica, quella di osservare da vicino l’opera di Pagliaccetti che dal 1894 domina piazza della Libertà. Il Gruppo Medico D’ Archivio, finanziatore del restauro, la ditta “Coccia Costruzioni”, che ha allestito un ponteggio ampio e sicuro, il Polo Museale civico, che ha ideato la proposta, hanno offerto la possibilità irripetibile di guardare il re negli occhi, di avvicinarglisi al petto, al braccio alzato che stringe il berretto. Tutt’attorno, il panorama della piazza chiusa a est dal mare e dal Belvedere.
L’opera di restauro del monumento ha avuto dunque un piacevolissimo “effetto collaterale”: all’intervento conservativo si è infatti aggiunta una proposta di conoscenza tattile, visiva e contestualmente storico-artistica.
Il direttore ed il personale dei Musei Civici hanno dato il via al tour dei primi dieci visitatori nella gipsoteca Pagliaccetti; quindi, lo stesso direttore Sirio Maria Pomante e la restauratrice Valentina Muzii, hanno accompagnato il gruppo nella “salita” al monumento. Per l’ Amministrazione Comunale, era presente il Vice Sindaco Lidia Albani.
La dottoressa Muzii, che sta coordinando l’operazione di restauro, ha spiegato efficacemente le tecniche di depolveratura e pulitura adottate. Prima di procedere, ha precisato, è stata portata a termine un’indagine sullo stato di conservazione del monumento. 130 anni di esposizione all’aria umida di mare hanno aggiunto, all’inevitabile deposito di polvere e agenti inquinanti, una considerevole dose di sabbia. Non solo. Il monumento a Re Vittorio Emanuele è stato colpito da quello che è comunemente chiamato “cancro del bronzo”, un’alterazione permanente e irreversibile, capace di ingenerare un grave processo corrosivo. Il marmo del basamento, inoltre, è afflitto dalla presenza di batteri che hanno causato l’annerimento della superficie. Il restauro conservativo è stato condotto con attenzione e sensibilità massime. A fine luglio, in coincidenza con il venticinquesimo compleanno del Gruppo D’Archivio, la statua, simbolo di Giulianova, sarà restituita alla città.




“Faccia a faccia con il Re di bronzo”. Sabato 17 giugno il Polo Museale Civico di Giulianova organizza le visite guidate nel cantiere di restauro del Monumento a Vittorio Emanuele II finanziato dal Gruppo Medico D’Archivio.

Un’occasione straordinaria è quella che viene proposta dal Polo Museale Civico di Giulianova per l’intera giornata di sabato 17 giugno, quando gruppi di visitatori potranno salire sul ponteggio realizzato gratuitamente da Coccia Costruzioni per il restauro del Monumento a Vittorio Emanuele II, totalmente sostenuto dal Gruppo Medico D’Archivio, e vedere faccia a faccia il grande bronzo di oltre quattro metri di altezza, realizzato da Raffaello Pagliaccetti, giuliese illustre e tra i maggiori esponenti della scena scultorea del secondo Ottocento italiano.
I turni di visita su prenotazione per gruppi di massimo 10 partecipanti, prenderanno il via alle 11 e alle 12 per poi riprendere nel pomeriggio dalle 15.30, ogni ora, con ultima partenza alle 19.30.
Le visite inizieranno nella Sala civica di Scultura di piazza della Libertà dove, attraverso le opere esposte, verrà illustrata la carriera artistica di Pagliaccetti e la travagliata vicenda che portò all’inaugurazione nel 1894 del monumento giuliese al primo sovrano dell’Italia unificata. Ci si sposterà a seguire presso il cantiere dove, salendo sempre più in alto, la restauratrice responsabile dell’intervento, Valentina Muzii, illustrerà le fasi del restauro in atto.
Per l’accesso al cantiere è obbligatorio indossare calzature allacciate, meglio se chiuse. Caschetti di sicurezza e sottocaschi saranno forniti all’ingresso.
Le prenotazioni devono essere effettuate entro venerdì 16 giugno al numero telefonico 0858021290 o scrivendo a museicivici@comune.giulianova.te.it. Il costo della visita è di 5 euro a persona, comprensivo del biglietto unico del Polo Museale Civico di Giulianova.
“Sarà un’emozione irripetibile – sottolinea il direttore dei civici musei Sirio Maria Pomante – scoprire per la prima volta la potenza naturale del volto e quella ricchezza di dettagli formali e tecnici di cui il capolavoro di Raffaello Pagliaccetti è ricchissimo. Invito quindi i cittadini a vivere un’esperienza unica, quella di trovarsi faccia a faccia con il bronzo che da 130 anni “saluta” dall’alto la città di Giulianova.”




Giulianova. La cartolina ritrovata. Quando Il Cav. Francesco Ianni e figlio scrivevano all’Ing. Johs Koch di Trossingen (Germania)

Giulianova. “…compiacendosi far sapere”, iniziava così una cartolina recentemente ritrovata dal sottoscritto a Pistoia dove svela l’internazionalità di questa azienda giuliese che, oltre a tenere il mercato interno, si adoperava per far conoscere e apprendere da altre realtà internazionali la sua produzione di armoniche. Proprio il 20 novembre 1923, Francesco Ianni, scriveva all’azienda Koch per aver informazioni per una macchina utile al suo lavoro di fabbricante di organetti. L’azienda dell’Ing. Johs era già nota in Europa, situata a Trossingen, nel land tedesco del Baden-Württemberg, era conosciuta anche come “Musikstadt”cioè come la Città della Musica. Era una fabbrica di macchine fondata nel 1878, proprio dallo stesso Ing. Johs Koch, per la lavorazione del legno della migliore qualità, in particolar modo produceva delle smerigliatrici con carta vetrata imperiale a tre cilindri, tanto da meritarsi la Medaglia d’oro “Villingen” nel 1907. La cartolina, affrancata per l’estero con tre francobolli, era partita da Giulianova composta da: 2 francobolli da 25 centesimi e 1 da 10 centesimi, per un totale di 60 centesimi di valore, ed erano della serie dell’ottobre 1906 (effigie di Vittorio Emanuele III) annullati con il timbro guller (ideato da Johann Jakob Güller), probabilmente arrivò a destinazione il 23 novembre dello stesso anno (in basso alla cartolina viene riportato due volte un timbro interno dell’azienda). Chi sa cosa pensò l’Ing. Koch quando arrivò la cartolina del Cavaliere Ianni Francesco dove veniva riportata la dicitura “Premiata con 8 medaglie d’oro e 3 croci al merito”? Considerando che, da soli 5 anni, i tedeschi avevano perso la Prima guerra Mondiale e nella famiglia Ianni furono battezzati con nomi risorgimentali e di buon auspicio: Trentino Vittorio Ianni e Triestina Italia Roma, entrambi (nati all’inizio di Via della Montagnola, oggi l’odierna Via Amendola) figli di Giuseppe Ianni e Francesca Ettorre.

Walter De Berardinis




Giulianova. Allestito il ponteggio per il restauro del monumento a Vittorio Emanuele II. In progetto la possibilità di accesso a piccoli gruppi per visionare i lavori.

GIULIANOVA – In azione da oggi, 15 maggio, le maestranze della ditta Coccia Costruzioni che ha messo gratuitamente a disposizione il ponteggio necessario alle operazioni di restauro di un monumento-simbolo di Giulianova.

Si tratta dell’imponente statua bronzea a Vittorio Emanuele II, opera dello scultore giuliese Raffaello Pagliaccetti, caposcuola del Verismo, inaugurata nel 1894.

L’intervento di restauro conservativo sia sulla statua che sul basamento e sui gradini, è stato interamente finanziato dal Gruppo Medico D’Archivio in occasione del 25° di fondazione.

Incaricata delle operazioni di restauro e pulitura delle superfici lapidee e bronzee del monumento di piazza della Libertà è Valentina Muzii che opererà in collaborazione con  Laura Petrucci e Ilaria Ercoli,

«D’intesa con il sindaco Jwan Costantini, con l’assessore alla cultura Paolo Giorgini e con il direttore del Polo Museale Civico Sirio Maria Pomante – dichiara Claudio D’Archivio, direttore scientifico e fondatore del Gruppo Medico D’Archivio – stiamo valutando la possibilità di consentire l’accesso nel cantiere a piccoli gruppi di persone per dare modo di osservare da vicino il monumento e il lavoro di restauro in corso, mai effettuato sinora».




L’ Amicacci Abruzzo si aggiudica la gara 1 della finale Play Off. In un Palacastrum gremito, la festa degli atleti, dello staff e del pubblico.

Il Sindaco Jwan Costantini: ” Abbiamo vissuto momenti esaltanti. Mi congratulo con la squadra, i tecnici, la dirigenza. Ringrazio il Prefetto Fabrizio Stelo per essere stato presente e per aver tifato con noi”. E’ stata una grande gara, quella andata in scena questo pomeriggio sul parquet del Palacastrum. La gara 1 della finale play off del massimo campionato italiano di basket in carrozzina è andata alla squadra di casa, l’ Amicacci Abruzzo, che ha battuto Cantù per 56 a 44. Acceso e colorato il tifo sugli spalti, per una partita che ha tenuto tutti col fiato sospeso. ” La città è con voi – dice il Sindaco Jwan Costantini alla squadra e al gruppo- Ci state regalando emozioni incredibili e prove atletiche di altissimo livello. Ancora una volta, abbiamo vissuto momenti esaltanti. Ringrazio tutti di cuore ed esprimo la mia gratitudine al Prefetto d Teramo Fabrizio Stelo che oggi ha voluto essere qui ed è stato davvero uno di noi”.