Giulianova. Seconda Guerra Mondiale: i due americani e l’aviatore inglese ripescati davanti le acque di Giulianova tra il 1944 e il 1948.

Giovedì 11 agosto, a seguito dello scoprimento della rinnovata stele che ricorda i caduti del mare di Giulianova, realizzata dall’Ente Porto (grazie all’interessamento di Fabrizio Ferrante e Fabrizio Bonaduce, rispettivamente Presidente e Vice), non potevamo non ricordare anche la tragica fine di due aviatori americani e un inglese ritrovati dai nostri pescatori durante il loro lavoro tra il 1944 e il 1948, morti durante la campagna d’Italia 1943-1945 a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Nella primavera del 1944, durante la fine dell’occupazione tedesca della nostra città ( verso la metà di giugno le truppe tedesche lasciarono la città), alcuni pescatori giuliesi avvistano il corpo di un aviatore inglese (senza piastrina) legato al suo paracadute e successivamente viene tumulato nella parte monumentale del cimitero giuliese (sud-est). Solo nell’estate del 1944, un ufficiale inglese e l’addetto comunale alla tumulazione, il corpo verrà riesumato e portato via. Il secondo corpo ritrovato. Dobbiamo aspettare il 17 giugno 1947 quando, il motopeschereccio “Maria Concetta” dell’armatore Vittorio Marà (figlio di Francesco Marà e Addolorata D’antonio, nato a Giulianova l’8 ottobre 1900 e sposato con Lucia Anna Emma D’Antonio il 23 giugno 1927), tra le reti, vengono trovati i resti dell’aviere Thomas L. Barr (in seguito insignito alla memoria dell’onorificenza “Purple Heart”). Grazie alla piastrina di riconoscimento n° 13179613 T 43 44 0, un ufficiale americano arriva a Giulianova per prelevare i resti il 1 luglio 1947 e portarlo al “World War II Sicily-Rome American Cemetery and Memorial” di Nettuno. Dal 15 luglio 1949, data dell’arrivo dei resti negli USA, il Caporale Thomas Linwood Barr, riposa nel “Maury Cemetery” di Richmond nello stato della Virginia. Dopo aver completato gli studi alla “John Marshall High School Corps of Cadets” di Richmond, verrà arruolato nella forza dell’aviazione americana come Gunner del “485th Bomb Group – 828th Squadron” e verrà abbattuto dalla contraerea italotedesca, mentre bombarda la città italiana di Pola (oggi città della Croazia) il 19 febbraio 1945 per facilitare l’avanzata dell’VIII Armata Britannica del Generale Montgomery sulla costa adriatica. L’anno dopo, il 13 febbraio 1948, sempre il motopeschereccio “Maria Concetta”, tra le reti, ripesca un altro corpo. I resti di un paracadute, due ossa e una piastrina di riconoscimento, porteranno ad individuare nel Sergente mitragliere dell’Esercito Americano, Lawrence F. Logan, deceduto l’11 novembre 1944 mentre tornava da una missione verso Linz in Austria e richiamata a causa delle cattive condizioni meteo. Il suo aereo, un B-24 Liberator, pilotato dal 1° Tenente Walter C. Martin Jr., a causa di un incidente dovuto alle condizioni meteorologiche o collisione tra le nuvole con un altro aereo americano, cade nelle acque del mare Adriatico. Lawrence F. Logan apparteneva alla “15th Army Air Force”, partecipando alle azioni di Guerra con il 460th Bomb Group – 763rd Bomb Squad. Dobbiamo aspettare il 27 febbraio del 1948 quando, su richiesta di un Capitano americano, viene riesumato e portato in un cimitero militare americano di Nettuno. Nel luglio del 1949, su richiesta della famiglia: James J. Logan (1895–1971) e Anna O’Connor Logan (1892–1973) di Jamaica Plain (Boston – MA) fanno di nuovo riesumare il corpo dal “World War II Sicily-Rome American Cemetery and Memorial” di Nettuno al “Forest Hills Cemetery” di Jamaica Plain dove oggi riposa. Gli altri membri dell’equipaggio, mai recuperati, erano: Emmett W Barger Jr, navigatore; Walter S. Burson, mitragliere; Guy Heberling Jr, artigliere; Lawrence F. Logan, mitragliere; Walter C. Martin Jr, pilota; Howard E. McCue; operatore radiofonico; George C. Nicoll, copilota; Howard C. Petterson, bombardiere; Eugene A. Pfohl, mitragliere e Dean C. Trippler, cannoniere. Per questi tre aviatori sarebbe bello ricordarli con una lapide davanti il porto di Giulianova per testimoniare anche quel periodo storico dove i nostri pescatori, già impegnati per fare le “navette” per i fuggiaschi (disertori, prigionieri, internati ed altri) che cercavano di raggiungere il sud Italia già liberato dalle truppe alleate dell’VIII armata inglese del Generale Bernard Law Montgomery, la V Armata del Generale Mark Wayne Clark e il II Corpo d’Armata Polacco del Generale del Generale  Władysław Albert Anders, recuperarono i poveri resti umani dando una degna sepoltura.

 

Walter De Berardinis

 




Giulianova. Scoprimento e benedizione, sul molo nord, della nuova lapide in onore dei Caduti del mare. L’iniziativa è stata curata dall’ Ente Porto e seguita personalmente dal Vicepresidente Fabrizio Bonaduce. Presenti il Sindaco Jwan Costantini,  le autorità militari e portuali, i familiari delle vittime, i cittadini.

C’è un nodo Savoia, in fondo ai nomi dei Caduti del mare incisi sulla nuova lapide che stasera è stata benedetta, sul muro foraneo del molo nord. Il nodo è il simbolo dell’indissolubile affetto che lega  le vittime del mare alle loro famiglie, ai lavoratori del porto, alla città. Un affetto che trova espressione, adesso, in un luogo finalmente decoroso, dove si può sostare, e pregare, accanto alla nicchia che custodisce la statua della Madonnina del porto.

Alla cerimonia dello scoprimento della nuova lapide, che raccoglie in un unico elenco i nomi riportati nelle vecchie lapidi e di altri tre pescatori scomparsi, hanno partecipato il Sindaco Jwan Costantini, il presidente dell’ Ente Porto Valentino Ferrante, il vice presidente Fabrizio Bonaduce, che ha seguito personalmente l’iniziativa, i massimi rappresentanti delle Forze dell’Ordine locali: il comandante della Guardia Costiera di Giulianova, Tenente di vascello Daniela Sutera, i comandanti della Compagnia  e della Stazione Carabinieri di Giulianova, rispettivamente il Tenente colonnello Vincenzo Marzo ed il luogotenente Angelo Varletta; il comandante della Guardia di Finanza di Giulianova, Capitano Teo Sordillo, ed il Maggiore Roberto Iustini, comandante della Polizia municipale. Presenti, inoltre, il cda dell’ Ente Porto, il direttore Fabio Di Serafino ed il consigliere regionale Simona Cardinali.

Ha coordinato la cerimonia il giornalista Walter De Berardinis. Il Sindaco Jwan Costantini ha sottolineato l’ importanza e la bellezza del fare memoria, specie quando così grande è l’attaccamento di una comunità alla propria identità e a chi la onora e rappresenta, spesso a costo della propria vita. Dopo di lui, sono intervenuti il presidente ed il vice presidente dell’ Ente Porto, il comandante Sutera, il presidente del comitato di quartiere Annunziata Sandro Brandimarte. Suo il libro che ha ricostruito una parte, nascosta e personale, della storia giuliese.

La benedizione è stata impartita da don Luca Torresi. Alla cerimonia, inserita nel programma della Festa in onore della Madonna del Portosalvo, è seguita una cena, nel Circolo Migliori, offerta alle Autorità dalla parrocchia.




Giulianova. Emidio Sebastiani, il marinaio ricordato sulla stele dei caduti del mare dopo 137 anni dalla sua morte.

Giulianova. In occasione dell’inaugurazione della stele commemorativa dei Caduti del mare (giovedì, 11 agosto 2022, ore 19,30), in un angolo abbellito da un ulivo e una grande fioriera sull’ingresso del molo nord, ho ritrovato la tragica vicenda del marittimo Emidio Sebastiani morto il 6 luglio 1885. Emidio Sebastiani nasce a Giulianova il 21 agosto 1864, alle ore 20, dal 49enne Pasquale Sebastiani (bracciante e figlio di Michele Sebastiani) e dalla 36enne Maria Giuseppa Romani. Il giorno seguente il padre lo registrerà al comune di Giulianova davanti ai testimoni: Pietro Mascaretti, 33enne di professione facchino e Antonio Federici, 38 enne calzolaio. Il 1 settembre, nel Duomo di San Flaviano, verrà battezzato. La tragedia. La mattina del 6 luglio 1885, alle ore 7, l’equipaggio del battello peschereccio “Cesare” in fase di pesca davanti la foce del fiume Tordino, di proprietà dell’armatore Flaviano Marà (nato a Giulianova nel 1856, con matricola marittima numero 1031/318), viene investito da una tromba d’aria che ribalta l’imbarcazione facendo cadere in mare il giovane 20enne Emidio Sebastiani che scomparirà tra le onde del mare. Il corpo non fu più ritrovato. Il primo a raccogliere la dichiarazione del naufragio dell’imbarcazione è Arcangelo Morfino, delegato del porto di Giulianova (dipendente dall’ufficio circondariale del porto di Ortona – Compartimento marittimo di Ancona), che trascrive minuziosamente tutta la vicenda il 9 luglio quando, il comandante Massimo Palestini (nato a Silvi 1857 e morto nella sua casa in Via Nazario Sauro a Giulianova il 25 novembre 1937, sposato con Concetta Di Carlo) Comandante del battello “Cesare”, figlio di Stefano Palestini e Concetta Valentina, racconta la tragica vicenda davanti ai testimoni: Serafino Olevano e Valentino De Giovanni. Nei giorni successivi, anche il Sindaco, Francesco Acquaviva d’Aragona, chiede al Tribunale di Teramo il nulla osta per la trascrizione della morte del marinaio nei registri dello stato civile. La sentenza di morte (scomparizione in base all’art. 391 del codice civile) arriverà il 18 luglio 1885, numero 426,  a firma del Presidente del collegio della 1° sezione, Felice Porta e dei giudici Raffaele Mazzoni e Emilio Perotti. La pratica si chiuderà definitivamente il 22 luglio, quando gli atti arriveranno nella sede comunale di Giulianova. Questo lavoratore del mare, scomparso esattamente 137 anni fa, avrà il suo nome scolpito sulla nuova targa che ricorda tutti i caduti del mare. Ringrazio il Presidente dell’Ente Porto, Valentino Ferrante, per aver accolto la mia proposta di ricordarlo come uno dei primi caduti del mare e il consigliere Fabrizio Bonaduce che ha seguito tutto l’iter. Segnalo questo interessante sito web sui naufragi del giuliese e collega Francesco Mosca: http://www.paesiteramani.it/Naufragi/Home.htm . Mentre, nel libro di Alessandro Brandimarte, “Giulianova – il mare, il porto e la marineria: storia, storie, immagini e documenti” edito nel 2009 dalla Paper’s World srl di Bellante, con prefazione di Ottavio Di Stanislao (direttore dell’Archivio di stato di Teramo), vengono raccontati diversi e tragici naufragi dove trovarono la morte molti marinai giuliesi.

Walter De Berardinis




Il porto di Giulianova avrà una nuova stele commemorativa dei Caduti del mare, in un angolo abbellito da un ulivo e una grande fioriera.

La cerimonia di inaugurazione e benedizione, domani, alle 19.30. Le vecchie lapidi saranno collocate all’interno del futuro Museo del Mare, probabilmente realizzato negli spazi del mercato ittico. L’Ente Porto, con una breve cerimonia, nell’ambito dei Festeggiamenti in onore della Madonna del Portosalvo, inaugurerà domani, giovedì 11 agosto, alle 19.30, la nuova lapide commemorativa dei Caduti del mare. La stele, che andrà a sostituire le vecchie lastre di marmo ormai deteriorate, troverà collocazione in un angolo più decoroso rispetto al precedente, nei pressi di un ulivo e di una grande fioriera. Tre, i nomi dei marittimi che saranno aggiunti a quelli presenti. Le lapidi rimosse verranno esposte nel futuro Museo del mare, probabilmente realizzato negli spazi del mercato ittico. “ L’iniziativa è stata seguita da vicino dal nostro consigliere Fabrizio Bonaduce – spiega il Presidente dell’Ente Porto Valentino Ferrante – Era desiderio del direttivo restituire dignità ad un angolo che custodisce la memoria più intima ed umana del porto, la storia dei lavoratori che il mare ha strappato alle famiglie e alla comunità giuliese. Crediamo di aver portato a termine una buona cosa, un’opera che rende onore alle vittime e si confà a quei sentimenti di riconoscenza e di affetto che la città nutre da sempre per la sua marineria”.




Giulianova. Premiato il panificio “Tentarelli” come “Attività Storiche di Giulianova”

 Domenica 31 luglio, in Piazza Buozzi, è stato conferito uno dei premi come “Attività Storiche di Giulianova”, allo storico panificio “Tentarelli”, presente da oltre cinque generazioni in Via del Popolo, al civico 37, nella parte alta della Città. Documenti ufficiali attestano l’esistenza dell’attività già dal 1958, quando il titolare era Giustino Tentarelli (nonno dell’attuale proprietario Luca Tentarelli). Mentre, dai documenti conservati dal nipote, sono emersi dei contratti già dal 1923 per l’acquisto del grano con i mugnai giuliesi dei primi del ‘900. Oggi, Luca Tentarelli, oltre ad essere un professionista “dell’arte bianca” trasmessa dal papà Sandro (oggi si gode la meritata pensione), coltiva l’hobby per gli sport invernali. Con la preziosa collaborazione della moglie, Morena Mattiucci, gestiscono l’attuale punto vendita miscelando le tecniche antiche di panificazione con l’innovazione, senza modificare le ricette originali tramandate nel tempo. Durante la pandemia da Covid-19 ha partecipato in videoconferenza a corsi per l’apprendimento di nuove tecniche di panificazione con il Maestro Francese di panificazione Carlo Christophe.




Organizzata per domenica prossima, 31 luglio, la cerimonia pubblica di consegna dei riconoscimenti alle “attività commerciali storiche e di tradizione” iscritte nell’ Albo comunale.

Si terrà domenica prossima, 31 luglio, la cerimonia pubblica di consegna delle targhe in ceramica che, esposte negli esercizi iscritti nell’apposito Albo comunale, certificheranno il requisito di “attività storica di tradizione”. L’ evento è stato organizzato in piazza Buozzi, alle 21. Nella stessa sera, l’estrazione dei biglietti della lotteria del Carnevale estivo ed il concerto di Ivan Cattaneo. Il 31 maggio, si ricorderà, era il termine ultimo per chiedere l’iscrizione all’ Albo delle attività storiche, iscrizione riservata a quanti possiedano un esercizio commerciale, a Giulianova, da almeno 40 anni. “E’ stata cura di questa Amministrazione – sottolinea l’assessore al Commercio Marco Di Carlo – valorizzare chi investe da tanti anni, a volte da più generazioni, in questa città. Molti negozi e ristoranti sono un punto di riferimento per i giuliesi e non solo. Una targa artistica renderà merito ai titolari, rappresentando, in sostanza, il ringraziamento degli amministratori ed il plauso dei clienti che, da decenni, continuano a sceglierli”.




“Messaggeri dell’ Abruzzo nel mondo” di Dom Serafini. Domani, alle 18, nel Circolo Nautico Migliori, la presentazione del terzo volume della collana che racconta i successi degli abruzzesi all’estero.

 

Sarà presentato domani, sabato 9 luglio, alle 18,  negli spazi del Circolo Nautico Migliori, il terzo volume di “Messaggeri dell’Abruzzo nel mondo” del giornalista italoamericano Dom Serafini. Il libro racconta di 58 abruzzesi che, partiti da 36 comuni alla volta di 12 Paesi esteri, hanno raggiunto invidiabili risultati professionali, ciascuno nel proprio settore.

Di loro Serafini aveva già parlato nella sua rubrica domenicale su “Il Messaggero”.  Il volume, edito da Il Viandante, contiene gli interventi di Giovanna Di Lello, direttrice del John Fante Festival, di Laura Di Russo, giornalista e responsabile dell’ Ufficio Emigrazione Regione Abruzzo; di Giovanna Frastalli, sociologa e operatrice culturale.

Alla presentazione, patrocinata dal Comune di Giulianova, interverranno l’autore del libro Dom Serafini, l’editore Arturo Bernava, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini,  il dottor Pietro Campanaro, la scrittrice Cristina Mosca, il giornalista Walter De Berardinis.




Giulianova. Sabato 9 luglio, ore 18, presso il Circolo Nautico “Migliori” presentazione del III volume “I Messaggeri dell’Abruzzo nel Mondo” di Dom Serafini.

Missione: far conoscere gli

abruzzesi all’estero in Abruzzo

 

Un libro sugli abruzzesi all’estero non é poco, due libri sono abbastanza, mentre tre diventerebbero troppi! L’autore, Dom Serafini, giuliese trapiantato a New York City, non vuole peró fare un torto ad altri 58 meritevoli personaggi abruzzesi all’estero che sono prima apparsi nella sua rubrica domenicale de “Il Messaggero” in Italia e sono ora oggetto del terzo volume dei “Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”. Il libro (nella foto) é ora reperibile online in tutto il mondo e nelle librerie in Italia e comprende interventi di Giovanna Di Lello, Direttrice del John Fante Festival, insegnante e giornalista; Laura Di Russo, giornalista, responsabile Ufficio Emigrazione Regione Abruzzo; e Giovanna Frastalli, sociologa e operatrice culturale. Le avvincenti avventure degli abruzzesi all’estero non finiscono mai. Vale la pena ripetere che il compito dell’autore e quello dell’editore, Edizioni Il Viandante, é proprio far conoscere il successo degli abruzzesi all’estero… in Abruzzo. Il compito delle istituzioni abruzzesi invece é quello di far conoscere l’Abruzzo all’estero (cosí non bisognerebbe piú spiegare che l’Abruzzo si trova dall’altra parte di Roma). Questi personaggi sono conosciuti, famosi ed apprezzati nelle rispettive comunitá estere, ma non conosciuti in Abruzzo.

Ci si potrebbe chiedere: “che vantaggi portano questi personaggi agli abruzzesi sul territorio?” E questa é una domanda che si pongono anche molti politici. Dopotutto gli abruzzesi all’estero non possono votare alle elezioni regionali e amministrative, quindi tendono ad essere trascurati.

É comprensibile che i politici si concentrino sulle poltrone, ma non si comprende come il mondo economico, ed anche quello accademico, possa ignorare l’importanza dell’abruzzese all’estero.

Basterebbe consultare i resoconti industriali per vedere come gli abruzzesi all’estero sono proprio quelli che di piu’ viaggiano in Abruzzo, quelli che consumano prodotti abruzzesi nei loro paesi esteri di residenza e quelli che piú promuovono la regione. Senza gli abruzzesi all’estero, l’Abruzzo sarebbe ricco come il Sahara senza petrolio.

Il sottotitolo di questo terzo volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo” é “Come avere successo all’estero”. Infatti il libro presenta 58 personaggi che sono partiti da 36 paesi dell’ Abruzzo diretti in 12 nazioni diverse, e li’ hanno ottenuto successo.

Mentre in passato l’Abruzzo esportava soprattutto mano d’opera, oggi esporta cervelli, anzi “cervelloni” in tutti i settori. Nel libro si trovano molti esempi da seguire per chi volesse idee su come avviarsi verso una buona carriera e dovrebbe essere una lettura prioritaria per i giovani.

Per l’editore e l’autore promuovere gli abruzzesi all’estero in Abruzzo é un progetto “multi-tasking”: infatti il libro verrá presentato in quattro localitá, coprendo tutte le provincie: Pescara (3 luglio), Giulianova (9 luglio), Castel Nuovo (17 luglio) e Montenerodomo (22 luglio).

A Pescara ci saranno come relatori: Laura Di Russo e Maurizio Fala, rosetano emigrato in Peru. A Giulianova: il medico Pietro Campanaro, la scrittrice Cristina Mosca, il Sindaco Jwan Costantini, il giornalista Walter De Berardinis e la trasmissione video a cura di Francesco Marcozzi.

A Montenerodomo, durante l’anteprima del John Fante Festival e del Premio Benedetto Croce: Giovanna Di Lello e Antonio Bini, direttore di “Abruzzo nel Mondo”. A Castel Nuovo San Pio: l’imprenditore Mario Daniele, il giornalista de “L’Osservatore Romano” Generoso D’Agnese, lo scrittore Goffredo Palmerini.

Naturalmente sia l’editore, Arturo Bernava, che l’autore Dom Serafini saranno presenti a tutti gli eventi. Per aggiornamenti e dettagli sulle presentazioni é possibile consultare la pagina Facebook de “I Messaggeri dell’Abruzzo nel Mondo”.

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INDICE

Introduzione pag. 5
Intervento di Giovanna Di Lello pag. 7
Intervento di Laura Di Russo pag. 10
Intervento di Giovanna Frastalli pag. 13
L’Abruzzo fuori dall’Abruzzo: i dati pag. 15

Gli abruzzesi che vogliono diventare presi-
dente degli Usa

pag. 17

C’è un Abruzzo anche ad Hollywood, ma

l’Abruzzo è senza una Film Commission opera-
tiva

pag. 20

Di Tillio: il pescarese scelto dalla NASA pag. 22

Nomi per ordine alfabetico (con paese di provenienza, la resi-
denza e la data originale di pubblicazione su “Il Messaggero”)

Arienzo, Donatello (15 agosto, 2021) Pescara,
San Diego, California

pag. 25

Asciutti, Valentina (22 agosto, 2022), Spoltore,
Bethesda

pag. 27

Bac, Sehnaz (25 aprile 2021), Alba Adriatica,
Smirne, Turchia

pag. 29

Biferi, Sergio (16 maggio, 2021), Bisenti, Ca-
racas

pag. 31

Branciaroli, Cathleen (5 dicembre, 2021) Giu-
lianova, Wilmington, Delaware

pag. 33

Cappelli, Marco (21 novembre, 2021), Pescara,
Bruxelles

pag. 35

138

Cardamone, Emilia (20 febbraio, 2022) Giuli-
anova, Londra

pag. 37

Cavo, Giovanna (11 aprile 2021), Miano, Lon-
don, Ontario, Canada

pag. 39

Conte, Stefano (20 marzo, 2022) Giulianova,
Ginevra

pag. 41

Corredoira, Analía (30 gennaio, 2022) Morro
D’oro e Montepagano, Buenos Aires.

pag. 43

Cortellini, Danilo (28 novembre, 2021), Alba
Adriatica, Londra

pag. 45

D’Alessandro, Roberta (4 aprile, 2021) Arielli,
Utrecht, Olanda

pag. 47

D’Anselmo, Adriano (18 aprile, 2021), Spol-
tore, Aix-en-Provence, Francia

pag. 49

Danese, Shera (6 febbraio, 2022), Teramo e
Chieti, Hollywood

pag. 51

DeMille, Nelson Richard (16 gennaio, 2022)
Roccamorice, New York City

pag. 53

De Sanctis, Sara (23 maggio, 2021), Teramo,
Londra

pag. 55

De Santis, Ron (22 gennaio, 2022) Bugnara,
Cansano, Pacentro, Pratola Peligna

pag. 17

Di Davide, Gabriele (6 giugno, 2021) Giulia-
nova, Santiago, Cile

pag. 57

Di Giovanni-Bezzi, Raffaele (5 settembre,
2021), Teramo, Bruxelles

pag. 59

Di Loreto, Alessia (27 febbraio, 2022) Pratola
Peligna, Bruzelles

pag. 61

Di Meo, Ernesto (30 maggio, 2021) Ser-
ramonacesca, Bruxelles

pag. 63

139

Di Michele, Fabrizio (11 luglio, 2021) Pescara,
New York City

pag. 65

Di Salvatore, Marcello (7 novembre, 2021),
Teramo, Lisbona

pag. 67

Di Santo, Odoardo (12 settembre, 2021) Rocca
Pia, Toronto

pag. 69

Di Saverio, Salomone (29 agosto, 2021) Col-
onnella

pag. 71

Di Tillio, Pietro (28 dicembre, 2021) Pescara,
Metuchen, N.J.

pag. 73

Ferroni, Carlo (10 ottobre, 2021) Giulianova,
Ashland, Ohio

pag. 78

Fosco, Maria (maggio 1, 2021), Orsogna, New
York City

pag. 80

Gallupoli, Patricia (Pat) (4 luglio, 2021) Spol-
tore, Cleveland, Ohio

pag. 82

Gambescia, Carla (13 marzo, 2022) Paglieta,
Chappaqua, New York

pag. 84

Garreffa, Emanuele (19 settembre, 2021)
Tortoreto, Derby GB

pag. 86

Giacchino, Anthony (3 maggio, 2021), Casoli,
New York City

pag. 88

Hermes, Tagrid (10 aprile, 2022), Giulianova,
Baghdad

pag. 90

Jitta, Sophie Josephus (maggio 9, 2021) Am-
sterdam, Olanda

pag. 92

Keppel, Kirsten (8 agosto, 2021) L’Aquila,
Washington, D.C

pag. 94
Labi, David (24 ottobre, 2021) Teramo, Londra pag. 96
Lalla, Nicolino (13 febbraio, 2022), Liscia,
Phuket

pag. 98

140

LaVerghetta, Raymond (20 giugno, 2021)
Vasto, Washington D.C.

pag. 100

Magni, Elena (19 dicembre, 2021), Tortoreto
Lido, Amsterdam

pag. 102

Mancinelli, Fabrizio (27 giugno, 2021) L’Aq-
uila, Hollywood, CA

pag. 104

Mancini, Davide (12 dicembre, 2021) Lanci-
ano, New York City

pag. 107

Menegatti, Edea Antonietta (19 settembre,
2021) Teramo, Derby GB

pag. 86

Minosse, Emmanuel (23 gennaio, 2022)
Teramo, Lisbona

pag. 109
Morelli, Valerio (31 ottobre, 2021) Pescara pag. 111

Paone, Mariangela (3 ottobre, 2021) Roseto de-
gli Abruzzi

pag. 113

Papa, Alessio (25 luglio, 2021) Pescara, Lon-
dra

pag. 116

Pelosi, Nancy (22 gennaio, 2022) Montenerod-
omo

pag. 17
Pompeo, Mike (22 gennaio, 2022) Pacentro pag. 17

Prezioso, Sergio (14 novembre, 2021) Giuli-
anova, Londra

pag. 117

Rizi, Fabio Ferdinando (17 ottobre,
2021) Corfinio, Toronto

pag. 119

Rubini, Rossella (9 gennaio, 2022), Teramo,
Oxford

pag. 121

Russo, Laura (6 marzo, 2022) Tossicia, Mon-
tepagano, Avondale, Arizona

pag. 123

Segaar, Olga (Bibi) (13 giugno, 2021) Aia,
Civitella del Tronto

pag. 125

141

Serafini, Aldo (agosto 1, 2021) Villa Volpe,
Caracas

pag. 127

Serrani, Mario (2 gennaio, 2022) Montorio al
Vomano, Concord (Toronto)

pag. 129

Staffilani, Gigliola (29 maggio, 2021) Martin-
sicuro, Cambridge, Massachusetts

pag. 131

Vernarelli, Claudio (18 luglio, 2021) Rocca-
vivi, Bruxelles

pag. 133

Paesi d’origine
Alba Adriatica pag. 29, 45
Arielli pag. 47
Bisenti pag. 31
Bugnara pag. 17
Cansano pag. 17
Casoli pag. 88
Chieti pag. 51
Civitella del Tronto pag. 125
Colonnella pag. 71
Corfinio pag. 119
Giulianova pag. 33, 37, 41,
57, 78, 90,
117
Lanciano pag. 107
L’Aquila pag. 94, 104
Liscia pag. 98
Martinsicuro pag. 131
Miano pag. 39

 




Giulianova. Cerimonia in via traversa Mari, ieri pomeriggio, per lo scoprimento della seconda pietra d’inciampo collocata a Giulianova, dedicata alla memoria di Luigi Stacchiotti.

 

La lettura della lettera scritta dalla giovanissima pronipote Anita, ha concluso, ieri pomeriggio,  la cerimonia  di scoprimento della pietra di inciampo alla memoria dell’artigliere Luigi Stacchiotti, in via traversa Mari.

Alla presenza del Vicesindaco Lidia Albani e del ricercatore storico Walter De Berardinis,

l’ attore Roberto Di Donato ha letto alcune lettere di internati tratte dal volume “I militari italiani nei lager nazisti. Una resistenza senz’armi (1943-1945)” di Mario Avagliano e Marco Palmieri.

Il Vicesindaco, stigmatizzando gli orrori della guerra, ha pure ricordato le ultime vicende del conflitto in Ucraina. Edoarda Broccolini, dell’ Associazione nazionale ex internati (Anei) di Teramo, ha fatto pervenire i saluti istituzionali. Padre Vito Daloiso ha ricordato il soldato durante la Messa di suffragio, a Mosciano Sant’Angelo. Dopo lo scoprimento della pietra da parte del  figlio di Luigi Stacchiotti,  Aladino, sono state deposte delle rose rosse che successivamente verranno piantate nei pressi della pietra. A breve, inoltre, sarà posizionata una targa ricordo davanti alla casa dove vivevano i 4 fratelli Stacchiotti, tutti deportati.

La pietra d’inciampo, realizzata da Gunter Demnig e inaugurata ieri, è la terza in provincia di Teramo, la seconda a Giulianova. Un’altra pietra sarà collocata a Villa Pozzoni,  dedicata a Flaviano Poltrone.

 

 

 




Teramo. 22 teramani internati nei lager tedeschi insigniti della Medaglia d’Onore con decreto Presidenziale il 2 giugno. Sette internati morirono nei lager compreso l’ufficiale Antonio Piozzi fucilato a Cefalonia davanti alla “casetta rossa” di Argostoli

TERAMO – In occasione della Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno, presso il Monumento ai Caduti di Viale Mazzini, sono state consegnate 22 medaglie d’onore dal Prefetto Massimo Zanni conferire con Decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai cittadini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, quale risarcimento soprattutto morale che la Repubblica Italiana riconosce per il sacrificio patito dai propri cittadini. Questi i destinatari delle medaglie, consegnate ai familiari: Giuseppe Alleva, fante, nativo di Campli. Cacchiò Antonio, aviere, nativo di Colonnella; alla sua memoria è stato dato alle stampe un libro a cura di Danilo Massi dal titolo “Stalag II-B 30323”.  Ciarrocchi Rinaldo, operaio militarizzato, nativo di Tortoreto ma residente all’epoca dei fatti a Giulianova; muore a Bastia in Corsica il 12 settembre 1943, dopo essere stato catturato dai tedeschi ed il suo corpo risulta disperso sull’isola. Cioschi Quintino, autiere, nativo di Teramo; il figlio e il nipote sono arrivati a Teramo da San Salvo per ricordare il loro congiunto (era prevista la consegna a Chieti). D’Andrea Bruno, fante, nativo di Forcella di Teramo; dopo la liberazione, ricoverato a Merano, morì per una grave patologia contratta sotto le miniere tedesche. De Berardinis Ermenegildo, aviere, nativo di Bellante; era già orfano di padre morto a seguito della Prima Guerra Mondiale. Del Nunzio Giuseppe, artigliere, nativo di Giulianova; muore sull’isola di Rodi il 13 novembre 1943 a causa di un incidente aereo durante il trasferimento da parte dei teschi sulla terra ferma in Grecia, il suo corpo riposa a Giulianova dopo la riesumazione. Di Emanuele Francesco, aviere, nativo di Canzano; muore in uno stalag di Berlino il 17 marzo 1944. Di Felice Mario, marinaio, nativo di Giulianova; viene catturato in Liguria e internato in Germania. Di Giovanni Pasquale, fante, nativo di Teramo; verrà catturato in Grecia. Di Ilio Ernesto, marinaio, nativo di Giulianova. Di Pietro Altobrando, autiere, nativo di Canzano; catturato in Albania finirà nello stalag IV-F in Sassonia fino al marzo 1945 quando arrivano le truppe americane. Falone Venanzio, artigliere, nativo di Mosciano Sant’Angelo; la nipote Sara Marranconi sta ricostruendo la sua vita militare. Feliziani Edmondo, sergente di fanteria, nativo di Giulianova; disperso il 31 ottobre 1944 nel campo di Bor in Serbia, alla sua memoria il nipote Flaviano ha realizzato un targa marmorea all’interno del cimitero di Giulianova che verrà scoperta il prossimo 24 giugno. Garzarelli Francesco detto Ciccillo, maresciallo di marina, nativo di Giulianova; dopo 72 anni è stata trovata una sua lettera originale della prigionia da un collezionista filatelico siciliano. Gramantieri Enio, fante, nativo di Alfonsine (Ravenna); la figlia da Roseto degli Abruzzi si sta occupando della ricostruzione storica. Ianni Umberto, fante, nativo di Mosciano Sant’Angelo. Lelii Antonio, aviere scelto, nativo di Nereto. Piozzi Antonio, Sottotenente di fanteria, nativo di Nereto; ufficiale del 17° fanteria della Acqui, verrà fucilato dai tedeschi ad Argostoli sull’isola di Cefalonia il 24 settembre 1943. Il suo nome compare in tantissimi libri di storia sui fatti dell’8 settembre a Cefalonia; a Nereto esiste una via dedicata, ma manca il riconoscimento di una medaglia al Valor Militare. Riccioni Vincenzo, fante, nativo di Fano Adriano; muore ad Hannover il 9 aprile 1944. Risoluti Giuseppe, artigliere, nativo di Fano Adriano. Sbei Luigi, artigliere, nativo di Colonnella ma residente all’epoca dei fatti a Giulianova; disperso sull’isola di Corfù dopo l’8 settembre, il suo caso rientra nell’ambito della rappresaglia dei tedeschi su Cefalonia. Il nipote, Delfino Sbei, ha condotto delle importanti ricerche sulla sua storia. L’iniziativa è stata il frutto di un attento percorso di ricerca portato avanti negli anni dal giornalista e ricercatore storico sugli IMI – Internati Militari Italiani, Walter De Berardinis, il quale, documenti alla mano, ha saputo ricostruire con attenzione certosina le vicende dei cittadini cui è stata conferita l’alta onorificenza, dando ai familiari delle ulteriori notizie e informazioni relative ai propri cari, con ciò aprendo un dialogo di memoria tra i discendenti di chi, con il proprio sacrificio, ha dato un enorme contributo umano e ideale all’Italia. Oltre agli archivi privati familiari, per il ricercatore storico De Berardinis, è stato fondamentale incrociare i dati con: il portale dell’ANRP; Arolsen Archives – centro internazionale tedesco sulla persecuzione nazista e l’Archivio di Stato di Teramo diretto da Ottavio Di Stanislao, quest’ultimo detiene i fogli matricolari dell’ex distretto militare di Teramo. “Queste sono giornate memorabili per la storia degli IMI teramani – spiega De Berardinis – erano anni che non venivano insigniti così tanti ex internati alla memoria, con il 2 giugno siamo saliti a 36 medaglie d’onore solo nel 2022”.