Edoardo Ettorre dipinge Valencia con il murales per il Polinizados 2022. Sabato prossimo  mostra a Teramo

 

 

Giulianova. Nei giorni scorsi Edoardo Ettorre è tornato a dipingere in Spagna realizzando uno splendido murales di 8×4 metri sulla parete dell’Università di Valencia.

 

L’artista giuliese era stato selezionato per il Festival Internazionale Polinizados 2022, un evento artistico di grande spicco in Spagna, che da diciasette edizioni fa sbarcare a Valencia, dopo una selezione, le esperienze artistiche più innovative e interessanti da tutto il mondo. Artisti del calibro di Milu Correch, Slim Safont, Daniel Munoz, Escif con Axel Void e tantissimi altri.

 

L’opera realizzata da Ettorre rappresenta e sviluppa la sua ricerca artistica nell’ambito dell’apparire e mostrarsi sui social. Una vita virtuale che spinge milioni di utenti a mostrare, raccontare e geolocalizzare le proprie esperienze in cambio di un’approvazione a portata di click.

 

Le figure femminili dipinte dell’artista giuliese sembrano voler negare la riproduzione fotografica della vita vissuta, preferendo la bellezza e la soddisfazione del momento, dell’amicizia, dei rapporti interpersonali reali senza nessuna celebrazione e soprattutto senza nessuna comunicazione virtuale dell’hinc et nunc.

 

Topos artistico che Ettorre continua a indagare attraverso il filtro della sua arte pittorica e che sarà il filo conduttore anche delle opere in mostra da sabato prossimo, 28 maggio: inaugurazione alle ore 19, a Teramo, nella galleria Heart in via Tirso 2 (fino al 25 giugno)

 

“No flash” è il titolo dell’evento, un titolo quasi nichilista, che  nega sì la riproduzione virtuale degli istanti e delle emozioni ma, allo stesso tempo, tenta di ‘esplodere’ fuori dai confini del quadro, andando a colorare anche una parete del quartiere teramano di San Berardo. Un’azione artistica e sociale di propaganda, di colore per riqualificare quello che il tempo ha dimenticato, per far rinascere le relazioni, la vita nelle vie… qui e ora.




Margherita Palandrani compie oggi 100 anni. Il Sindaco Jwan Costantini porta nella sua casa di via Forlì gli auguri della Città di Giulianova.

La nuora Anna: “Una donna esemplare, di una bontà infinita. Tutte le mattine alle 7, la recita del rosario”.

 

La signora Margherita Palandrani compie oggi, 24 maggio, 100 anni di vita.  Ed è stato il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini a suonare il campanello della sua casa di via Forlì, questa mattina, poco prima di mezzogiorno. La visita del Primo cittadino  era certo meritata, forse attesa. Nelle sue mani, il Sindaco Costantini ha consegnato un piccolo quadro con una pergamena ricordo.

Moglie di Pasquale Caprioni, Margherita Palandrani, classe 1922, è nata a Selva Piana di Mosciano ma, dopo tanti anni trascorsi in Germania, si è stabilita con la sua famiglia a Villa Pozzoni.

Quella stessa famiglia, a cui ha dedicato una vita, l’ha festeggiata oggi con grandissimo affetto. Con lei, i figli Antonio, Marilena, Osvaldo e Paolo, le nuore Anna, Adua e Luigina, i nove nipoti: Tania, Luana, Monica, Daniela, Katia, Margherita, Pasquale, Antonio e Valentina.

” Non è facile descriverla – dice la nuora Anna – Margherita è una donna esemplare. Tutto, nella sua vita, è stato fatto con sacrificio e per amore. Ogni mattina, alle 7, recita il rosario. La corona l’accompagna per tutta la giornata. E’ lucidissima. Trascorre il tempo leggendo e guardando la Tv, rigorosamente senza occhiali. E’ di una bontà infinita.”

Il Sindaco Costantini, a nome della Città di Giulianova, le ha augurato giorni di salute e di serenità, dandole appuntamento, naturalmente, al prossimo anno.




Giulianova. Un riconoscimento in memoria di Alessandro Moretti è stato consegnato questa mattina dal Sindaco Jwan Costantini ai figli Francesco ed Angelo. La sua collezione di uccelli ed animali selvatici, donata alla città, andrà ad arricchire il patrimonio del Museo della civiltà contadina, nel lascito Cerulli.

Alle 10 di questa mattina, sono stati ricevuti dal Sindaco Jwan Costantini i fratelli Francesco ed Angelo, figli di Alessandro Moretti. Il noto esercente, titolare per molti anni di una lavanderia in via Trieste, è scomparso lo scorso anno. Tra le sue ultime volontà, quella di donare alla città la sua collezione di uccelli ed animali selvatici impagliati. Il Sindaco ha voluto per questo ricordarlo e ringraziarlo attraverso i suoi figli. Il patrimonio messo a disposizione è di grandissimo interesse naturalistico, composto da centinaia di esemplari tra volatili, manguste, volpi, scoiattoli. In qualche caso, si tratta di specie estinte. La collezione è la testimonianza tangibile della straordinaria passione che Alessandro Moretti coltivò per decenni, senza alcun ritorno personale. “ “Amò la natura” volle che fosse scritto sulla sua tomba – racconta Angelo – Prima di lasciarci, mio padre espresse il desiderio che la sua ricchissima collezione non andasse dispersa. La sua lavanderia si chiamava “L’ ornitologa”. Anche il suo abituale luogo di lavoro rappresentava infatti un’occasione per esprimere un amore sconfinato per la natura e tutte le specie animali. In tanti ricorderanno il pavone in vetrina e gli altri esemplari in bella mostra, nelle teche. E’ nostro desiderio, oggi, consegnare ufficialmente la collezione alla città, perché possa essere una risorsa didattica e un’occasione di conoscenza per tutti”. “Ogni esemplare – continua il fratello Francesco – è stato classificato e catalogato. La collezione merita una grande attenzione e siamo fiduciosi nel fatto che nostro padre sarà ricordato come una persona curiosa, intelligente, meticolosa.” Francesco ed Angelo Moretti hanno ricevuto dalle mani  del Sindaco una pergamena di ringraziamento. “ Siamo riconoscenti a questa famiglia  – commenta Jwan Costantini – Grazie all’interessamento e all’impegno dell’ assessore Paolo Giorgini, la collezione è già stata trasferita nel lascito Cerulli, in quello che sarà il Museo della Civiltà contadina. Le passioni non sono mai fini a se stesse. Quando poi, come in questo caso, non rimandano ad un guadagno materiale, esse diventano una vera eredità, sociale, morale e umana”.




Giulianova. Iwan Piccioni in planata con la Lega Navale Italiana.

Jwan Piccioni

 

Iwan Piccioni premiato dal comitato IX zona di Federvela a “Le Stelle della vela 2021” per l’attività paralimpica. E la Lega Navale Italiana -Sezione di Giulianova presenta il nuovo programma paralimpico.

 

Grazie al progetto di inclusione avviato l’anno scorso dalla sezione di Giulianova della Lega Navale Italiana, il noto atleta giuliese Iwan Piccioni, già esperto surfista, ha potuto accostarsi anche alla navigazione a vela fino a partecipare a competizioni veliche Nazionali ed Internazionali. Iwan si è infatti formato ed allenato con un Hansa 303, barca facilmente accessibile e pensata specificamente per chi ha difficoltà motorie, acquistata dalla LNI-Giulianova, i cui istruttori hanno portato rapidamente Iwan da un livello base ad un livello intermedio. Iwan ha mostrato un talento tale che, pur avendo iniziato la preparazione ad aprile, già a Giugno è stato in grado di partecipare al Campionato Nazionale, classe Hansa, tenutosi a Porto San Giorgio.

Ha quindi continuato ad allenarsi per tutta l’estate con l’obiettivo di partecipare al Campionato Mondiale classe Hansa 303 organizzato a Palermo. Ad Ottobre, grazie agli sforzi dei volontari della LNI e al supporto logistico degli amici dell’associazione Liberi nel Vento, Iwan è stato accompagnato a Palermo ed ha ottenuto risultati di tutto rispetto: piazzamento a metà della classifica generale ed undicesimo tra gli italiani.

È il primo felice traguardo che ha visto impegnati molti attori: il direttivo della LNI-Giulianova, il presidente del circolo canottaggio di Giulianova Giuseppe Cartone, che ha permesso l’uso del pontile del circolo per l’alaggio ed il varo della barca, al momento unico pontile nel porto di Giulianova accessibile per attività del genere, ed il presidente dell’associazione Liberi nel Vento, Daniele Malavolta, che, per la sua esperienza decennale nel settore della diversa abilità, ha compiuto una vera e propria opera di “tutoraggio”.

Domenica 22 maggio Iwan sarà premiato dalla IX Zona della Federazione Italiana Vela nell’ambito della manifestazione Sottocosta, organizzata a Pescara.

Forte di questa prima arricchente esperienza, Iwan Piccioni ha scelto di collaborare in prima persona al progetto di inclusione della Lega Navale Italiana-Giulianova, proponendosi quale simbolo di una vela accessibile per tutti e promuovendo le attività ed i corsi organizzati dalla Sezione. Il 13 giugno alla LNI si avvieranno tutti i corsi di vela, compresi quelli che si svolgeranno sulle Hansa 303: opportunità ed invito per chiunque, nessuno escluso, abbia voglia di provare ad andare per mare a vela.




Giulianova. 1^ Regata dei Quattro Porti. Un evento in ricordo dell’istruttore di vela Andrea Patacca. Trofei realizzati dall’artista Sara Conti.

Giulianova – Lo scorso giugno a soli 46 anni ci ha lasciato Andrea Patacca, velista e istruttore che negli ultimi 30 anni ha fatto molto e bene per la diffusione della disciplina velica, in particolare fra i giovani. Diverse le località dell’Adriatico che lo hanno visto nel ruolo di allenatore delle rispettive squadre agonistiche e direttore sportivo. Andrea si è sempre battuto per la cooperazione e la sinergia delle singole realtà, oltre ogni singola forma di sana competizione sportiva. Nel ricordo e nello spirito di queste idee, il Circolo Nautico Sambenedettese, il Club Vela Portocivitanova, le Leghe Navali di Porto San Giorgio e Giulianova, A.S.D. Liberi nel Vento e il Circolo Nautico Migliori, hanno deciso di istituire la Regate dei Quattro Porti Trofeo Challenger Andrea Patacca, che si svolgerà nelle acque antistanti le località ospitanti i sopraccitati Clubs: Giulianova, San Benedetto del Tronto, Porto San Giorgio e Civitanova Marche. Tale manifestazione sportiva consisterà in una regata velica d’altura per le classi ORC, IRC e Libera e la sua organizzazione sarà itinerante. Infatti, ogni anno, la partenza e l’arrivo della competizione saranno situati in una delle quattro località coinvolte. Per la prima edizione, San Benedetto del Tronto sarà la sede di partenza e di arrivo, mentre il percorso interesserà le quattro località sopraccitate. Il percorso consisterà in circa 100 miglia nautiche per le classi ORC/IRC ed in circa 70 miglia nautiche per la classe Libera. Lo scopo principale resta quello di creare e considerare i rapporti di amicizia tra le persone del mare della vela, divise da confini geografici, ma unite nel mare dalla gratitudine e dalla riconoscenza per Andrea. Il Marina di Porto San Giorgio – Marinedì, la A.s.d. Liberi nel Vento e la Lega Navale Italiana sezione di Porto San Giorgio metteranno in premio due Trofei Marina di Porto San Giorgio finemente realizzati dall’artista Sara Conti.




Giulianova. Lutto: un ricordo della scrittrice Patrizia Di Donato

Un pensiero a Patrizia Di Donato. Esattamente 9 anni fa, domenica 5 maggio 2013, al centro congressi Kursaal, la cara Patrizia mi consegnava la targa di merito per le attività culturali. Ideatrice e Presidente del Festival Nazionale della Letteratura “Città di Giulianova” (gemellato con il Festival Internazionale Letterature “Città di Mantova”) per promuovere la cultura in tutte le sue sfumature. Si spese molto per questa bellissima idea di poter raccogliere e incentivare, intorno al premio, molte realtà associative e singoli autori. Lei, mamma e docente, ha saputo ritagliare il giusto tempo alla scrittura e alla cultura in generale. Molte le sue opere narrative: “Il gesto”, segnalato nel 1996 al Festival di Pescara; “L’uovo di colombo”, segnalato nel Premio Teramo 1999 e poi pubblicato in “Ventagli” per la casa editrice Sovera; “Che bel dono”, aggiudicandosi nel 2005 il Premio Teramo per la sezione dedicata a Mario Pomilio. Donna straordinaria e piena di energia, tanto da frequentare un master di perfezionamento in scrittura creativa – sceneggiatura presso l’Università di Teramo e la scuola di drammaturgia di Dacia Maraini partecipando alla stesura del testo “Al di là di ogni possibile muro” messo in scena con la regia di Giuseppe Manfridi. Poi numerosi attestati, premi e pubblicazioni su riviste locali e nazionali. Molti di questi racconti confluirono nel suo libro “La neve in tasca” con la prefazione del critico letterario Simone Gambacorta, edito nel 2011 per le edizioni Duende (Galaad edizioni). Ci mancherà il suo sorriso e la signorilità di altri tempi. Ad Enzo Rapagnà e le figlie Laila ed Eleonora va il mio più fraterno affetto e vicinanza per la scomparsa della cara Patrizia. Del resto siamo tutti portatori di quella “neve in tasca” che amavi tanto raccontare.

Walter De Berardinis




“FARE LA PACE” Domenica 15 maggio, alle ore 18, Roberto Zuccolini della Comunità di Sant’Egidio sarà a L’Aquila presso la Basilica di San Giuseppe Artigiano

 

L’AQUILA – Per iniziativa della Parrocchia Universitaria sarà a L’Aquila,domenica 15 maggio 2022alle ore18:00, il portavoce dellaComunità di Sant’EgidioROBERTO ZUCCOLINI,il quale incontrerà nellaBasilica di San Giuseppe Artigiano quanti vogliono conoscere più da vicino il contributo che ha offerto e offre, su più fronti, la Comunità di Sant’Egidio in favore della popolazione dell’Ucraina per arrivare a“Fare la Pace”.

 

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La Comunità di Sant’Egidionasce nel 1968 a Romaper iniziativa di Andrea Riccardi che, nel clima di rinnovamento del Concilio Vaticano II, comincia a riunire un gruppo di liceali, com’era lui stesso, per ascoltare e mettere in pratica il Vangelo. Nel giro di pochi anni la loro esperienza si diffonde in diversi ambienti studenteschi e si concretizza in attività a favore degli emarginati. Nei quartieri popolari della periferia romana inizia il lavoro di evangelizzazione che porta alla nascita di comunità di adulti.Dal 1973, la Comunità prende il nome di Sant’Egidio dall’antico convento situato nel centro di Trastevere che ne diventa luogo della preghiera quotidiana che, da allora, accompagnerà sempre le attività della Comunità. Sempre nella seconda metà degli anni Settanta, la Comunità di Sant’Egidio comincia a operare in altre città italiane e, a partire dagli anni Ottanta, anche in Africa, America e Asia.

 

Oggi Sant’Egidio è presente in più di settanta Paesi in tutto il mondo e dovunque nasce una Comunità ci si riunisce regolarmente per l’ascolto della Parola di Dio e per la preghiera. Con la preghiera, sono i poveri e la pace i pilastri su cui si fonda la Comunità. Per questo, il lavoro di Sant’Egidio nelle diverse situazioni di povertà ha sempre un carattere di gratuità e di impegno personale e volontario in uno spirito di fraternità.La Comunità di Sant’Egidio ha inoltreun ruolo fondamentale nella promozione della cooperazione internazionale, della pace e della riconciliazione tra i popoli.

 

Presidente della Comunità di Sant’Egidioè il fondatoreAndrea Riccardi.Di formazione giuridica, laureatosi con una tesi sui rapporti tra Stato e Chiesa, Riccardi è storico del cristianesimo e dell’età contemporanea e professore ordinario dal 1981. Ha insegnato in prestigiosi atenei come l’Università di Bari e La Sapienza a Roma, e oggi è professore emerito della cattedra di storia contemporanea dell’Università degli Studi Roma Tre.Editorialista su giornali nazionali, Andrea Riccardi è tra i più autorevoli analisti della Storia della Chiesa contemporanea e dell’impatto delle religioni nell’età della globalizzazione.Ha avuto un ruolo di mediazione in diversi conflitti e ha contribuito al raggiungimento della pace in diversi Paesi, fra cui il più noto è il Mozambico. Dal 2015 è Presidente della Società Dante Alighieri. E’ stato Ministro per la Cooperazione internazionale e per l’integrazione con il Governo Monti.




GIULIANOVA. L’AZZURRO NARCISI BISSA IL TITOLO UNIVERSITARIO

L’eccellente studente-atleta RoelNarcisi si è laureato per il secondo anno consecutivo campione italiano universitario di pesistica. Primo appuntamento agonistico nazionale ufficiale dell’anno, le cui classifiche sono stilate d’ufficio a seguito delle recenti fasi regionali di qualificazioni ai campionati italiani assoluti di pesistica olimpica 2022, che si terranno a Milano il 18 e 19 giugno 2022. Balza ai primi posti nelle classifiche di riferimento, il ventunenne di Giulianova, studente di economia presso università di Teramo. Al garantirli le vette un notevole totale olimpico di un 315 kg sollevati (140 strappo e 175 slancio). Con lui stacca il pass per gli assoluti anche il fratello 17enne Gioxe. Soddisfazioni per la pesistica athlas Teramo, capitanata dalla leggenda della pesistica mondiale Anselmo Silvino, che dimostra che nonostante le difficoltà, ma con tanta passione, tenacia e una ferrea autodisciplina, sia possibile coniugare una carriera sportiva di alto livello con il percorso universitario.




Giulianova. Lutto: il Sindaco Jwan Costantini e  l’ Amministrazione comunale porgono le più sentite condoglianze alla famiglia Trifoni per la scomparsa della signora Maria Rita Flaiani.

 

 

Il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione comunale si stringono alla famiglia Trifoni e partecipano al dolore per la scomparsa della signora Maria Rita Flaiani, moglie dell’ex Sindaco Romolo Trifoni e mamma di Margherita Trifoni, già assessore e consigliere comunale nelle trascorse giunte di centro sinistra. Il Primo cittadino, assessori e consiglieri, abbracciano con affetto le figlie, i generi ed i nipoti, porgendo le più sentite condoglianze.




Giulianova. Lutto: scompare Luigi Poltrone, ultimo testimone della morte del padre ucciso dai soldati della Wehrmacht nel giugno 1944

Giulianova. Si sono svolti nel pomeriggio di oggi, nella Chiesa dei Padri Benedettini, i funerali di Luigi Poltrone (90enne), ultimo testimone dell’assassinio di suo padre Flaviano ad opera dei soldati della Wermacht nella ritirata del giugno 1944. Lascia la cognata Vera e i nipoti: Flaviano, Stefania, Alfonso, Paolo, Silvia e Marcelliano. “Ciao zio… – inizia così il toccante ricordo del primo nipote Flaviano – Un’altro pezzo della mia vita se ne va. Ieri ti avevo abbracciato e ti avevo chiesto come stavi e tu come sempre mi hai detto… “va tutto bene”. Non ti ho mai visto arrabbiato, mai una bestemmia, mai una parolaccia, mai una cattiveria… Ora sei in paradiso insieme ai tuoi fratelli, papà (Zaccaria, ndr), zio Domenico e zia Antonina… Già mi manchi – conclude così il nipote – zio ti ho sempre voluto tutto il bene dell’universo”. Il prossimo 12 giugno 2022 doveva assistere alla deposizione della 2° pietra d’inciampo dedicata a suo padre donata dai vincitori del Premio giornalistico “Guido Polidoro” a L’Aquila, per il servizio “Una donna, la guerra, i sentimenti” di Roberta Mancinelli, trasmesso da Rai 3 sulla scorta delle ricerche storiche di Walter De Berardinis, si è aggiudicato la XIX edizione del Premio. La redazione si unisce al lutto della famiglia Poltrone.

redazione de giulianovanews.it

 

Il papà Flaviano Poltrone nasce a Giulianova il 4 luglio 1887, nella casa posta in Via per Mosciano al civico 29, da Domenico (proprietario agricolo) e Teresa Castorani. Il 20 aprile 1907 viene giudicato idoneo al servizio di leva nel distretto militare di Teramo e il 19 ottobre viene chiamato alle armi nel 56° Reggimento Fanteria – Brigata “Marche”. Il 9 settembre 1909 viene congedato nel deposito di Teramo del Reggimento Fanteria Genova e il 30 ottobre ottiene il visto per l’espatrio in America. Il 12 novembre parte da Napoli con la nave Konig Albert ed arriva a New York il 25 novembre. Il 14 agosto 1911 viene dispensato dall’istruzione militare perché all’estero con regolare nulla osta. Il 31 luglio 1915, all’indomani dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, non si presenterà al distretto militare di Teramo e il 6 settembre viene dichiarato disertore. Finita l’avventura americana, torna in Italia e si sposa il 21 aprile 1924 a Castellalto (TE) con Angeladea Fidanza (6 giugno 1891/23 dicembre 1975). La coppia andrà a vivere sulla strada Nazionale per Teramo al civico 73 (oggi Via Mulino da Capo). Il 12 giugno 1944, alle ore 20,00, durante la ritirata delle forze tedesche sulla dorsale adriatica, un soldato tedesco, nel tentativo di requisire il suo cavallo, estrasse la sua pistola uccidendolo (altre fonti parlano di alcuni fendenti per finirlo) per essersi rifiutato di consegnare o negare di avere un cavallo. Moriva così Flaviano all’età di 57 anni, davanti alla moglie e 4 figli piccoli: Antonietta, Domenico, Luigi e Zaccaria.

La vicenda di Flaviano ucciso a Giulianova da un soldato tedesco, si collega anche alla storia dei suoi fratelli: Gaetano e Luigi Poltrone, morti a distanza di sette giorni sul fronte della Prima Guerra Mondiale. Gaetano Giovanni nasce a Giulianova il 28 ottobre 1885, alle ore 18:30, nella casa posta in Via per Mosciano al civico 20. Si sposa il 27 dicembre 1914 a Tortoreto con Santa Cesira Olga Ripani. Luigi nasce anche lui a Giulianova il 23 dicembre 1890, alle ore 5:40, sempre nella casa posta in Via per Mosciano. I genitori, Domenico e Teresa Castorani, avevano altri figli: Alessandro, Splendora (sposata con Rastelli), Rosa (sposata con Ippoliti) e Flaviano (poi ucciso dai tedeschi nella 2° Guerra Mondiale).  Nel 1912 parte per New York (due anni prima era arrivato Flaviano ) per lavoro, per poi tornare nell’agosto 1914 perché denunciato per diserzione. Gaetano parte per il fronte il 25 febbraio 1916 con l’84° Reggimento Fanteria – Brigata “Venezia” e il 20 giugno transita nel 211° Reggimento Fanteria – Brigata “Pescara”. Partono da Cittadella a Ruttars (Gorizia) per poi partecipare alla 6° battaglia dell’Isonzo, mettendo in serio pericolo il nemico che indietreggia; inseguiti oltre l’Isonzo, combattono su Monte San Gabriele, Colle di Santa Caterina, Col Grande, Monte Sabotino e  Opacchiasella. Parteciperà alla 7° e 8° battaglia dell’Isonzo, occupando Novavilla, Opachiasella, Nova Vas, Hudi Log. Nel 1917, fino alla fine di agosto, la brigata mantiene le posizioni conquistate. Posizionandosi a Drenchia e Trinco (Udine). Il giorno 28 agosto, a quota 774, in località Hoje (Bainsizza), durante l’11 battaglia dell’Isonzo, veniva colpito all’addome da una scarica di proiettili di mitragliatrice austroungarica, uccidendolo sul colpo. Aveva 31 anni, verrà sepolto ad Auzza (oggi Avče, frazione di Canale d’Isonzo – in sloveno Kanal ob Soči,); la comunicazione ufficiale delle morte arriverà a Giulianova il 25 marzo 1920.

Luigi parte per il fronte prima dello scoppio della guerra, il 13 maggio 1915, con il 13° Reggimento Fanteria – Brigata “Pinerolo”; dopo breve malattia, rientra nel 21° Reggimento Fanteria – Brigata “Cremona” il 28 ottobre; dopo un’altra malattia viene destinato, il 9 ottobre 1916, al 210° Reggimento Fanteria – Brigata “Bisagno” e dal 18 novembre al 3° Reggimento Fanteria – Brigata “Piemonte”. Nel mese di giugno 1917, la Brigata, si trasferisce sul Monte Ortigara, nonostante l’impegno e il sacrifico di centinaia di soldati, le posizioni rimangono invariate. Nel mese di agosto vengono spostati sul Carso per iniziare l’11 battaglia dell’Isonzo su Monte San Marco. Il 21 agosto 1917, Luigi Poltrone (Pultrone per l’albo d’oro), della 14° compagnia, viene colpito a morte sul Monte San Marco. Aveva 26 anni, la comunicazione ufficiale arriverà a Giulianova il 13 ottobre 1917. Il suo foglio matricolare, per una svista, verrà aggiornato dal distretto militare di Teramo (oggi conservato dal fondo dell’Archivio di Stato di Teramo) fino al 1924 come se il soldato fosse vivo. I loro nominativi compaiono nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide del Duomo di San Flaviano e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”, purtroppo con cognomi differenti: Pultrone o Poltrone. 3 le medaglie alla memoria per entrambi: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta con 3 anni di guerra per Luigi (2 per Gaetano): 1915, 1916, 1917; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918

Walter De Berardinis