Giulianova. Lutto: scompare Luigi Poltrone, ultimo testimone della morte del padre ucciso dai soldati della Wehrmacht nel giugno 1944

Giulianova. Si sono svolti nel pomeriggio di oggi, nella Chiesa dei Padri Benedettini, i funerali di Luigi Poltrone (90enne), ultimo testimone dell’assassinio di suo padre Flaviano ad opera dei soldati della Wermacht nella ritirata del giugno 1944. Lascia la cognata Vera e i nipoti: Flaviano, Stefania, Alfonso, Paolo, Silvia e Marcelliano. “Ciao zio… – inizia così il toccante ricordo del primo nipote Flaviano – Un’altro pezzo della mia vita se ne va. Ieri ti avevo abbracciato e ti avevo chiesto come stavi e tu come sempre mi hai detto… “va tutto bene”. Non ti ho mai visto arrabbiato, mai una bestemmia, mai una parolaccia, mai una cattiveria… Ora sei in paradiso insieme ai tuoi fratelli, papà (Zaccaria, ndr), zio Domenico e zia Antonina… Già mi manchi – conclude così il nipote – zio ti ho sempre voluto tutto il bene dell’universo”. Il prossimo 12 giugno 2022 doveva assistere alla deposizione della 2° pietra d’inciampo dedicata a suo padre donata dai vincitori del Premio giornalistico “Guido Polidoro” a L’Aquila, per il servizio “Una donna, la guerra, i sentimenti” di Roberta Mancinelli, trasmesso da Rai 3 sulla scorta delle ricerche storiche di Walter De Berardinis, si è aggiudicato la XIX edizione del Premio. La redazione si unisce al lutto della famiglia Poltrone.

redazione de giulianovanews.it

 

Il papà Flaviano Poltrone nasce a Giulianova il 4 luglio 1887, nella casa posta in Via per Mosciano al civico 29, da Domenico (proprietario agricolo) e Teresa Castorani. Il 20 aprile 1907 viene giudicato idoneo al servizio di leva nel distretto militare di Teramo e il 19 ottobre viene chiamato alle armi nel 56° Reggimento Fanteria – Brigata “Marche”. Il 9 settembre 1909 viene congedato nel deposito di Teramo del Reggimento Fanteria Genova e il 30 ottobre ottiene il visto per l’espatrio in America. Il 12 novembre parte da Napoli con la nave Konig Albert ed arriva a New York il 25 novembre. Il 14 agosto 1911 viene dispensato dall’istruzione militare perché all’estero con regolare nulla osta. Il 31 luglio 1915, all’indomani dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, non si presenterà al distretto militare di Teramo e il 6 settembre viene dichiarato disertore. Finita l’avventura americana, torna in Italia e si sposa il 21 aprile 1924 a Castellalto (TE) con Angeladea Fidanza (6 giugno 1891/23 dicembre 1975). La coppia andrà a vivere sulla strada Nazionale per Teramo al civico 73 (oggi Via Mulino da Capo). Il 12 giugno 1944, alle ore 20,00, durante la ritirata delle forze tedesche sulla dorsale adriatica, un soldato tedesco, nel tentativo di requisire il suo cavallo, estrasse la sua pistola uccidendolo (altre fonti parlano di alcuni fendenti per finirlo) per essersi rifiutato di consegnare o negare di avere un cavallo. Moriva così Flaviano all’età di 57 anni, davanti alla moglie e 4 figli piccoli: Antonietta, Domenico, Luigi e Zaccaria.

La vicenda di Flaviano ucciso a Giulianova da un soldato tedesco, si collega anche alla storia dei suoi fratelli: Gaetano e Luigi Poltrone, morti a distanza di sette giorni sul fronte della Prima Guerra Mondiale. Gaetano Giovanni nasce a Giulianova il 28 ottobre 1885, alle ore 18:30, nella casa posta in Via per Mosciano al civico 20. Si sposa il 27 dicembre 1914 a Tortoreto con Santa Cesira Olga Ripani. Luigi nasce anche lui a Giulianova il 23 dicembre 1890, alle ore 5:40, sempre nella casa posta in Via per Mosciano. I genitori, Domenico e Teresa Castorani, avevano altri figli: Alessandro, Splendora (sposata con Rastelli), Rosa (sposata con Ippoliti) e Flaviano (poi ucciso dai tedeschi nella 2° Guerra Mondiale).  Nel 1912 parte per New York (due anni prima era arrivato Flaviano ) per lavoro, per poi tornare nell’agosto 1914 perché denunciato per diserzione. Gaetano parte per il fronte il 25 febbraio 1916 con l’84° Reggimento Fanteria – Brigata “Venezia” e il 20 giugno transita nel 211° Reggimento Fanteria – Brigata “Pescara”. Partono da Cittadella a Ruttars (Gorizia) per poi partecipare alla 6° battaglia dell’Isonzo, mettendo in serio pericolo il nemico che indietreggia; inseguiti oltre l’Isonzo, combattono su Monte San Gabriele, Colle di Santa Caterina, Col Grande, Monte Sabotino e  Opacchiasella. Parteciperà alla 7° e 8° battaglia dell’Isonzo, occupando Novavilla, Opachiasella, Nova Vas, Hudi Log. Nel 1917, fino alla fine di agosto, la brigata mantiene le posizioni conquistate. Posizionandosi a Drenchia e Trinco (Udine). Il giorno 28 agosto, a quota 774, in località Hoje (Bainsizza), durante l’11 battaglia dell’Isonzo, veniva colpito all’addome da una scarica di proiettili di mitragliatrice austroungarica, uccidendolo sul colpo. Aveva 31 anni, verrà sepolto ad Auzza (oggi Avče, frazione di Canale d’Isonzo – in sloveno Kanal ob Soči,); la comunicazione ufficiale delle morte arriverà a Giulianova il 25 marzo 1920.

Luigi parte per il fronte prima dello scoppio della guerra, il 13 maggio 1915, con il 13° Reggimento Fanteria – Brigata “Pinerolo”; dopo breve malattia, rientra nel 21° Reggimento Fanteria – Brigata “Cremona” il 28 ottobre; dopo un’altra malattia viene destinato, il 9 ottobre 1916, al 210° Reggimento Fanteria – Brigata “Bisagno” e dal 18 novembre al 3° Reggimento Fanteria – Brigata “Piemonte”. Nel mese di giugno 1917, la Brigata, si trasferisce sul Monte Ortigara, nonostante l’impegno e il sacrifico di centinaia di soldati, le posizioni rimangono invariate. Nel mese di agosto vengono spostati sul Carso per iniziare l’11 battaglia dell’Isonzo su Monte San Marco. Il 21 agosto 1917, Luigi Poltrone (Pultrone per l’albo d’oro), della 14° compagnia, viene colpito a morte sul Monte San Marco. Aveva 26 anni, la comunicazione ufficiale arriverà a Giulianova il 13 ottobre 1917. Il suo foglio matricolare, per una svista, verrà aggiornato dal distretto militare di Teramo (oggi conservato dal fondo dell’Archivio di Stato di Teramo) fino al 1924 come se il soldato fosse vivo. I loro nominativi compaiono nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide del Duomo di San Flaviano e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”, purtroppo con cognomi differenti: Pultrone o Poltrone. 3 le medaglie alla memoria per entrambi: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta con 3 anni di guerra per Luigi (2 per Gaetano): 1915, 1916, 1917; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918

Walter De Berardinis




Giulianova. Presentato l’VIII Torneo “Memorial Emilio Della Penna” e premiati il dottor Paolo Calafiore e l’ ex portiere della Nazionale e dell’ AS Roma Franco Tancredi.

Bellissima mattinata di sport e impegno sociale, oggi al Kursaal. Presentato l’VIII Torneo “Memorial Emilio Della Penna” e premiati il dottor Paolo Calafiore e l’ ex portiere della Nazionale e dell’ AS Roma Franco Tancredi. E’ iniziata attorno alle 11, questa mattina, la presentazione dell’ VIII torneo “Memorial Emilio Della Penna”, in calendario dal 15 al 18 aprile. 130 scuole calcio italiane, per un totale di circa 1900 piccoli atleti, si sfideranno in una tre giorni fittissima di impegni. I ragazzi e gli staff saranno ospitati negli alberghi e nelle strutture recettive di Giulianova e dintorni, segnando, con questo, l’inizio ufficiale della stagione turistica. L’evento è stato illustrato alla stampa e ai presenti dagli organizzatori del torneo, Giulio Ettorre e Giampaolo Morsa. Al tavolo dei relatori, anche il Sindaco Jwan Costantini e l’assessore Marco Di Carlo. Ha moderato l’incontro il giornalista Walter De Berardinis. Alla presentazione è seguita un doppia premiazione: al dottor Paolo Calafiore è stato consegnato da Stefano e Manuela Giannattasio il “I Premio Leo Giannattasio”, all’ex portiere della Nazionale e della Roma Franco Tancredi il Premio “Orgoglio giuliese 2022”. “Giulianova torna ad ospitare con enorme piacere il “Memorial Emilio Della Penna” – ha detto il Sindaco Costantini – Proprio le figure di Emilio Della Penna e di Leo Giannattasio ci permettono di sottolineare come i vivai giuliesi di tutti gli sport siano stati vere scuole di vita. In quelle scuole, infatti, sono stati allenati tanti futuri campioni, e soprattutto donne e uomini onesti, corretti, dalla coscienza limpida. Non solo grandi atleti, ma persone per bene e cittadini integri, nel carattere, nella morale, nel comportamento”. Marco Di Carlo ha sottolineato il grande valore di eventi come il torneo “Della Penna” per la conoscenza della città. Manifestazioni come queste, infatti, rappresentano un’ eccezionale opportunità di promozione territoriale. Si viene per giocare e molto spesso si torna per rilassarsi, divertirsi e rimanere. Nel corso della mattinata, è stato più volte applaudito e ricordato il “Mister” Leo Giannattasio. Per omaggiarne la memoria, è stato consegnato il premio, che porta appunto il suo nome, al dottor Paolo Calafiore, presidente nazionale di “Pediatria per l’ Emergenza” onlus. Nelle sue parole, il grazie per il riconoscimento ed anche la messa in evidenza dell’importanza della dimensione sociale e solidale della professione medica. Numerose e sincere, le manifestazioni di stima per il suo operato e i tanti obiettivi centrati. A Franco Tancredi, invece, il Premio “Orgoglio giuliese” 2022 dalle mani del Sindaco Jwan Costantini e dall’organizzatore del torneo Giulio Ettorre. Un premio, questo di oggi, non solo meritato ma dovuto, dopo una carriera folgorante e una lunga esperienza di preparatore atletico. Tancredi ha voluto ricordare la figura di Nicola Tribuiani e, con lui, il fortunato accavallarsi delle circostanze che, suo dire, sarebbe stato fondamentale per il raggiungimento del successo. Uomo discreto, generoso, sensibilissimo, e molto amato, Franco Tancredi ha raccolto questa mattina l’applauso del pubblico e l’abbraccio della sua città. Erano presenti anche gli storici collaboratori del memorial: Francesco Di Filippo, Pasqualino Rossi, Armando Falini e Paolo D’Angelo. Luigi Della Penna, in rappresentanza della famiglia, ha portato i saluti. I due quadri sono stati realizzati dall’artista giuliese Edoardo (dodo) Ettorre. L’evento è stato patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Coni, FIGC, Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Città di Giulianova.




Giulianova. Premio “Orgoglio giuliese” 2022 a Franco Tancredi. Premio ” Leo Giannattasio” a Paolo Calafiore. La cerimonia di consegna sabato prossimo, alle 10.30, al Kursaal, in occasione della presentazione del torneo nazionale tra scuole calcio VIII Memorial “Emilio Della Penna”.

 

La cittadinanza è invitata ad intervenire alla consegna del Premio “Orgoglio giuliese” 2022 all’ex portiere dell’ AS Roma e della Nazionale Italiana di Calcio Franco Tancredi, e del I Premio “Leo Giannattasio” al dottor Paolo Calafiore, presidente di “Pediatria per l’ emergenza” onlus.

La cerimonia si terrà sabato prossimo, 9 aprile, al Kursaal, dalle 10.30, in occasione della presentazione dell’ VIII  Torneo “Memorial Emilio Della Penna”.

A premiare Franco Tancredi saranno il Sindaco Jwan Costantini e l’organizzatore del torneo Giulio Ettorre. Stefano e Manuela Giannattasio premieranno il dottor Calafiore.

Ad entrambi saranno consegnati una targa ricordo ed un ritratto eseguito dal giovane artista giuliese Edoardo Ettorre.

Coordina l’evento il giornalista Walter De Berardinis.




Giulianova. Editoria: “Il Falconiere dei re”, l’ultima fatica editoriale della scrittrice abruzzese Ornella Albanese

Giulianova – Il 15 marzo è uscito in libreria il romanzo storico “Il falconiere dei re”, dell’autrice abruzzese Ornella Albanese, per la collana Mondadori Oscar Bestsellers.

Il romanzo narra le vicende dell’imperatore Federico II e dei suoi figli Corrado, Manfredi ed Enzo. Il giovane uomo che unisce i destini di questi personaggi è Matthias, un falconiere che ha raccolto le ultime parole dell’imperatore sul suo letto di morte, a Florentinum. Dopo la scomparsa di Federico, Matthias dedicherà la propria vita ai suoi figli e sarà testimone dei loro momenti di gloria e di tragedia. Un lungo viaggio lo porterà, insieme con la nobile Lucretia di Torre Ventosa, a passare dall’Abruzzo. Insieme percorreranno il tracturus magnus, diventato via di fuga per chi vuole lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra, fino al monastero di Santa Maria in Montesanto. Castel Manfrino, nel territorio comunale di Valle Castellana in provincia di Teramo, sarà il magnifico scenario di uno dei momenti più significativi del romanzo. L’autrice ha raccolto la testimonianza di Dante a proposito del luogo di sepoltura di Re Manfredi di Svevia in Abruzzo.

Ornella Albanese, nativa di Giulianova, vive e lavora a Bologna ma trascorre i mesi estivi in Abruzzo. Ha al suo attivo sedici romance storici per la collana I Romanzi Mondadori. La sua produzione è varia, ma privilegia gli storici medievali. Ha scritto infatti due thriller storici per Fanucci Leggereditore (L’anello di ferro e il pluripremiato L’Oscuro mosaico), e infine Il sigillo degli Acquaviva per Leone editore, romanzo che racconta le origini della famiglia Acquaviva ricreando la Valle Castellana (Teramo) ai tempi del medioevo e dando vita ai suoi antichi feudatari.




Giulianova. Visita in municipio, questa mattina, del manager Angelo Cordone, Direttore Generale del “ Carlo Besta” di Milano. “ La sua presenza ci onora – ha commentato il Sindaco Jwan Costantini – La sua vita e la sua carriera sono testimonianza di come le qualità personali, intellettuali e umane, siano la chiave del successo individuale  e soprattutto del perfetto funzionamento della cosa pubblica, specie in un campo delicato e complesso come quello sanitario”.

 

E’ stato un incontro all’insegna della cordialità e della grande stima, quello che si è tenuto questa mattina nell’ Ufficio del Sindaco Jwan Costantini. In visita in municipio era il manager giuliese Angelo Cordone, attualmente Direttore Generale della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano. Il dottor Cordone ha assunto l’incarico il 19 Aprile dello scorso anno, dopo aver ricoperto, dal 2016 al 2018, quello di Direttore Sanitario della stessa struttura, un’autentica eccellenza italiana nell’ambito delle neuroscienze. In precedenza, Cordone aveva diretto il Policlinico “San Matteo” di Pavia e la Asl della Provincia di Milano. Risale al 2007 il suo ultimo impegno professionale in Abruzzo, dove è stato direttore della Ausl di Lanciano-Vasto e delle Usl di Teramo e Pescara. “ Le sfide raccolte dal dottor Angelo Cordone – commenta il Sindaco Jwan Costantini – rappresentano le tappe di un’ ascesa costante,  sul piano della gestione politica sanitaria e su quello, non meno importante, delle soddisfazioni personali. I risultati ottenuti negli anni sono un’evidenza: li hanno raccontati e ancora li raccontano non solo i mezzi di comunicazione nazionali ed internazionali, ma anche quanti hanno il privilegio di conoscerlo di persona. La sua presenza, oggi,  onora me e la Città di Giulianova. La vita e la carriera del dottor Cordone sono testimonianza di come le qualità intellettuali e umane, se ben esercitate,  siano la chiave del successo e soprattutto del perfetto funzionamento della cosa pubblica, specie in un campo delicato e complesso come quello sanitario”.

 




Giulianova. Conferimento ufficiale delle campagne di guerra 1943-45 alla memoria del giornalista Lino Manocchia

Pochi giorni fa è arrivato il diploma delle campagne di guerra (alla memoria), su delega della famiglia Manocchia, dell’aviere italo americano Lino Manocchia (nato a Giulianova nel 1921). Era il 2 aprile 1940 quando lascia la sua casa in Via dell’Asilo, 2, nel cuore del centro storico giuliese, per essere arruolato nell’Aeronautica Militare Italiana. Il 28 luglio, forse per l’interessamento del padre Francesco, entra nel Collegio Aeronautico di Forlì. Era nel collegio quando arrivò la notizia della scomparsa del terzogenito del Duce, Bruno Mussolini, morto il 7 agosto nel campo di aviazione di Porta a Piagge di Pisa mentre collaudava un aereo. Successivamente a questa tragedia, il collegio prese il nome “Bruno Mussolini” e all’interno fu collocato il busto realizzato dall’artista Bruno Rambelli. Lino partecipò il 6 ottobre 1941 all’inaugurazione alla presenza dell’allora Capo del Governo, Benito Mussolini. In precedenza, come allievo, alla presenza del Segretario nazionale del P.N.F., Adelchi Serena, aveva partecipato al trigesimo della morte, l’11 settembre, alla Santa Messa nella Cattedrale di Forlì; oltre alla commemorazione nell’aula magna e alla cappella nel cimitero di Predappio. Poi nel 1943 la guerra a Mostar in Jugoslavia (oggi in Bosnia-Erzegovina) e la successiva prigionia nei campi d’internamento della Germania nazista fino alla liberazione nell’estate del 1945. La sua incredibile storia militare e professionale è stata pubblicata nel libro “Frammenti di un Prigioniero” della Artemia Nova Editrice di Mosciano Sant’Angelo diretta da Teresa Orsini e in collaborazione con lo storico Elso Simone Serpentini Un grazie particolare alla famiglia per avermi dato la possibilità di rappresentarli negli organi istituzionali per i conferimenti onorifici Teresa Manocchia e Adriano Manocchia: Diploma di Combattente per la Libertà, Campagne di Guerra e Medaglia d’Onore per gli Internati Militari Italiani in Germania.

Walter De Berardinis




Giulianova. Il nostro saluto al collega Francesco De Lucia.

Domani l’ultimo saluto al collega Francesco De Lucia. Nonostante la differenza anagrafica, avevamo instaurato un bel rapporto di amicizia e rispetto per le proprie competenze. Era una persona cordiale e affabile come un vero galantuomo d’arti tempi, anche quando si doveva battibeccare su temi importanti della vita. Il nostro “appuntamento” fisso era nell’edicola del Belvedere quando ci vedevamo per l’acquisto del quotidiano e anche dei giornali dove scrive il genero Paolo Martocchia. Infatti, davanti al titolare Davide Giorgini, puntualmente, mi segnalava o ricordava le attività del genero Martocchia e del figlio Paolo docente a Genova. L’altra tappa era l’orologiaio, Rodolfo Tentarelli, sul Corso Garibaldi, anche qui discussioni e scambi di notizie di ogni genere. Oltre al garbo, aveva una propensione per il prossimo e una curiosità incredibile per sapere e apprendere sempre cose nuove. Recentemente, prima che questo maledetto covid se lo portasse via, mi chiese delle vicende militari del padre, Paolo De Lucia. Fu l’ultima volta che ho visto Francesco parlando del papà, giovane volontario del Corpo Reale Equipaggi che a soli 18 anni partì per diventare infermiere nella nostra marina militare dal marzo del 1915 all’agosto del 1919 e successivamente, per la 9° compagnia di sanità militare di Chieti tra il 1940 e il 1941, impiegato come farmacista. Anche il suo papà Paolo fu di grande aiutò per i nostri soldati nel Primo e Secondo conflitto mondiale. Molti anni fa, l’Associazione Culturale “Il Torrione” di Giulianova, presieduta dal vulcanico Walter Ianni, gli consegnò una targa alla carriera alla presenza del Sindaco Francesco Mastromauro. Che la terra ti sia lieve Maestro. Alla moglie, Maria Marà e i figli Paolo, Simona e Federica; i generi, Alessandro Braccili e il collega giornalista Paolo Martocchia, un affettuoso abbraccio.




Giulianova. Lutto: muore il collega Francesco De Lucia, decano dei giornalisti abruzzesi.

Giulianova – E’ scomparso a Teramo, all’età di 87 anni, il decano dei giornalisti abruzzesi Francesco De Lucia. Era nato a Giulianova nel 1935. Negli anni ’50 fu corrispondente di Eco Riviera, Il Giornale d’Abruzzo e Momento Sera. Mentre, negli anni sessanta, fu collaboratore de Il Messaggero d’Italia, Il Tempo e L’Abruzzo Domani come redattore capo. Dopo un triennio svolto per la redazione abruzzese de Il Mezzogiorno, aveva diretto i periodici: Confronto, Report e la Tv locale Tele Alba di Alba Adriatica. Prima del pensionamento, in qualità di corrispondente, scriveva per i quotidiani L’Occhio e Il Tempo, per poi terminare l’importante carriera con il quotidiano Le Notizie come responsabile della redazione giuliese. Alla professione giornalistica aveva affiancato una serie di pubblicazioni, in collaborazione con Gaetano Di Pietro, riguardanti lo sviluppo sociale, economico e culturale della regione Abruzzo (14 volumi). Anni fa, l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, lo aveva premiato con una medaglia per l’intensa attività professionale. Nel 2002 pubblicò “Quando il Vangelo si fa Vita”, la storia di Padre Serafino Colangeli fondatore della POC-Piccola Opera Charitas di Giulianova e l’anno successivo “La dimensione politica dell’agire – itinerario parlamentare del Senatore Antonio Franchi”. Per l’Associazione Stampa Abruzzese fu membro del Collegio dei probiviri. Lascia la moglie, Maria Marà e i figli Paolo, Simona e Federica; i generi Alessandro Braccili e il collega giornalista Paolo Martocchia. La camera ardente sarà aperta domani mattina nella casa funeraria “Gerardini” di Giulianova e i funerali si svolgeranno venerdì mattina alle ore 9,30 al Santuario della Madonna dello Splendore.




Il Sindaco Jwan Costantini e gli amministratori comunali esprimono il loro cordoglio per la prematura scomparsa di Lanfranco De Ascaniis

LUTTO

 

Il Sindaco Jwan Costantini e gli amministratori comunali esprimono il loro cordoglio per la prematura scomparsa di Lanfranco De Ascaniis, ex dipendente dell’Ufficio Ambiente e figura storica del Comune di Giulianova. Nessuno, in municipio, dimenticherà la sua sensibilità d’animo e la straordinaria signorilità dei modi. Ricordandolo con stima e sincero affetto, l’ Amministrazione comunale si stringe alla famiglia e porge le sue sentite condoglianze.



Giulianova. Esce oggi l’ultima fatica editoriale della scrittrice giuliese Ornella Albanese: “Il Falconiere dei Re” per la Collana Oscar nuovi bestsellers della Mondadori.

Un romanzo storico perfetto nella ricostruzione dei dettagli, appassionante
per la trama ricca di azione e colpi di scena, con al centro Matthias,
falconiere e figlio illegittimo di Federico II. Sullo sfondo gli intrighi e le lotte
per la successione che si scatenarono alla morte dell’imperatore e un
viaggio che dalla Puglia, attraverso l’Abruzzo, arriva fino a Bologna. Penna
amatissima del romance, Ornella Albanese torna alla narrativa storica di
ambientazione medievale con un romanzo indimenticabile.

Puglia, dicembre 1250. L’imperatore Federico di Svevia è a caccia nelle sue terre. Lo
accompagna un giovane falconiere, Matthias: è di umili origini, eppure in lui il sovrano ha
riconosciuto la sua stessa passione per il sapere e per la vita, oltre che per la caccia, e gli
ha affidato da addestrare il suo uccello più maestoso, un astore forte e bizzoso. Lontani
per età, provenienza e destino, i due uomini sembrano legati da un vincolo arcano. E
quando un improvviso malore costringe Federico a fermarsi a Florentinum e in pochi giorni
lo porta alla morte, è proprio Matthias che gli rimane accanto. Giorno e notte, come
farebbe un figlio, ne ascolta i segreti e fa propria la sua visione. Decide così di votare la
vita alla famiglia sveva e ai figli di Federico: il tormentato Corrado, Enzio prigioniero a
Bononia, e soprattutto il valoroso Manfredi. Accanto a lui una donna altrettanto
appassionata che Matthias ha sempre creduto irraggiungibile, Lucretia di Torre Ventosa,
nobile e bellissima. Tra gli intrighi e le lotte per la successione, in un avventuroso viaggio
che dalle terre di Puglia lo conduce nel cuore dell’odierna Bologna, Matthias impara a
mettere in pratica l’insegnamento di Federico: avere dei sogni e combattere fino a quando
non li trasformiamo in realtà. Accuratissimo nella ricostruzione degli eventi storici, Il
falconiere dei re è un romanzo avvolgente e ricco di colpi di scena, che restituisce tutto il
fascino e il mistero di uno dei momenti cruciali della storia italiana.

 

Ornella Albanese ha pubblicato racconti gialli e rosa su numerose riviste a partire
dai sedici anni, prima di approdare al romanzo: ha al suo attivo sedici romance
storici per la collana I Romanzi Mondadori, due thriller storici con ricca componente
sentimentale per Leggereditore (L’anello di ferro e il pluripremiato L’oscuro
mosaico), e infine Il sigillo degli Acquaviva per Leone editore.

 

Oscar Bestsellers
Euro 14,50
pagine 336
data di uscita: 15 marzo 2022