L’incredibile storia del soldato dell’AEF-USA Elia Atriano e il suo cognome legato alla città di Atri

Di Walter De Berardinis

Il 6 marzo 1895, nel cuore del borgo di Montepagano, intorno alle ore 2 di notte, davanti la casa dell’80enne Solidea Belisari, conosciuta come ricevitrice dei proietti, veniva deposto una cesta con dentro un bambino coperto con un lenzuolo e una cuffia. Il giorno seguente, la donna, si presentava nell’ufficio comunale per registrare il bambino abbandonato. Achille Speranza Guerrieri, segretario delegato dal Sindaco, davanti a due testimoni, sceglierà di dare il nome al bambino chiamandolo Elia e di cognome Atriano. Queste erano le poche notizie che avevo trovato tempo fa, durante le mie ricerche storiche sui soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale della provincia di Teramo, sul soldato Elia Atriano segnalatomi dal collega ricercatore Luca Angeli di Pavia. La storia si complica quando scopro che, grazie al lavoro della nipote e discende Laura Lavinia Russo originaria di Birdsboro (USA), era stata abbandonata un’altra bambina a Montepagano il 6 marzo 1897 registrata con il nome di Laura Piacenti. Nel settembre dello stesso anno, il 60enne pittore atriano, Pietro Agostino Mattucci e la 30enne cucitrice di Castiglione della Valle, convolano a nozze proprio a Montepagano ed adottano i due bambini abbandonati. Pietro Agostino Mattucci era figlio del benestante atriano Luigi (produttore di calce) ed era diventato vedovo di Chiara Tomei, ritrovata morta il 27 agosto 1896, alle ore 4,05, nella sua casa in Via Miglio ad Atri. Alla coppia, successivamente all’adozione dei due bambini abbandonati, arriverà un terzo figlio di nome Elpino che morirà all’ospedale di Teramo nel 1920 all’età di 14anni. Purtroppo anche Pietro Agostino muore improvvisamente nel 1908, lasciando Maria Ferrante sola con tre bambini e il figlio avuto dal precedente matrimonio: Alessandro Mattucci, nato ad Atri ed emigrato in Francia, morto nel 1923 a Marsiglia dove svolgeva l’attività di ebanista. La donna, con i tre figli minori, si trasferisce a Giulianova dove conosce e sposa il 12 settembre 1908, all’età di 40anni, il 53enne calzolaio Giovanni Scassa. Esattamente l’anno dopo, il 1 settembre, muore anche lei nel cuore del centro storico giuliese. Elia, al compimento dei 18 anni, essendo orfano di entrambi i genitori e grazie all’aiuto dello zio materno Giovanni Ferrante già negli USA, parte per l’America sul piroscafo Ancona il 30 settembre 1913, lasciando la sorella Laura e il fratello Elpino. Elia, arrivato a New York, conosce e fa amicizia con il compaesano Pasquale Iezzi di Chiarino di Tossicia.

Si trasferirà a Elverson in Pennsylvania e poi a New Kensington per lavorare con la Alum. Co.. Successivamente all’entrata in guerra dell’Esercito Americano nel 1917, Iezzi e Atriano si arruolano per partecipare alla AEF-American Expeditionary Forces (Forza di Spedizione Americana). Intanto, nel distretto militare di Teramo, entrambi verranno dichiarati dal Regno d’Italia disertori e denunciati al Tribunale Militare di Ancona. Elia Atriano si arruola con il 111th Infantry Regiment (111° reggimento fanteria) – 28° divisione e Pasquale nella Sanità militare. Il 7 settembre 1918, sul suolo francese, durante l’offensiva contro i tedeschi, verrà colpito alla testa da un proiettile di mitragliatrice tedesca morendo nei pressi del villaggio di Romain (dipartimento della Marna) – nord-est della Francia. Oggi le sue spoglie riposano nel cimitero e memoriale americano di Oise-Aisne in Francia che contiene i resti di 6.013 caduti americani e il ricordo dei 241 soldati dispersi durante le azioni di guerra dal 1917 al 1918. L’amico Pasquale Iezzi, tornato vivo in America, tornerà prima dalla famiglia d’origine a Tossicia e poi a Giulianova per conoscere la sorella di Elia per poi sposarla a Giulianova nel 1920. Oggi, la nipote Laura, nonostante non abbia mai visitato l’Italia e il paese natio della nonna, continua a tenere vive le tradizioni abruzzesi e l’amore per il mare. Anche il Regno d’Italia dimenticò questi soldati nativi in Italia e combattenti con la divisa americana per una comune causa contro i tedeschi e gli austroungarici, infatti nel 1934 furono condannati dai vari Tribunali militari italiani in contumacia ad un anno di reclusione. Moltissimi di questi caduti non figurarono nell’Albo d’Oro dei Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918 e neanche nelle commemorazioni ufficiali nel dopoguerra. Recentemente, a Washington D.C., è stato realizzato il “National World War I Memorial at Pershing Park” per ricordare i militari americani che parteciparono alla Grande Guerra. Oggi, Elia Atriano, entra di diritto nell’Albo d’Oro dei caduti della Prima Guerra Mondiale di Atri togliendo quell’oblio che dura da 106 anni (1918-2024).

giulianovanews.it 19 settembre 2024

 




Giulianova. Hotel Baltic, un albero per il Parco dell’Annunziata. Venerdì 6 e sabato 7 settembre due giornate per ricordare Sandro Brandimarte

L’hotel Baltic ha deciso di dedicare l’evento di solidarietà che chiude la stagione estiva al parco del quartiere dell’Annunziata, che oggi porta il nome di chi l’ha voluto, fatto crescere e fatto conoscere, il Parco Sandro Brandimarte. L’evento di solidarietà dell’hotel Baltic che coinvolge tutti i suoi ospiti ed anche tutte le persone che vogliono partecipare, prevede la piantumazione di un albero nell’ambito del progetto già in essere “dedicalo a chi vuoi, piantalo con noi”.
L’albero sarà dedicato a Sandro Brandimarte.
Venerdi 6 alle ore 12.00 presso l’hotel Baltic ci sarà la presentazione dell’evento e la vendita di maglie ed aquilone, il cui ricavato sarà interamente devoluto al progetto.
Sabato 7 nel pomeriggio si andrà al Parco per la piantumazione dell’albero alla presenza dei famigliari.




Giulianova. Tragica scomparsa di Gianni Corradetti. Il Sindaco e l’ Amministrazione Comunale porgono le condoglianze e si stringono alla famiglia.

 

Il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione Comunale ricordano con stima e sincero affetto Gianni Corradetti, vittima, stamattina, di un tragico incidente sulla A14.
In queste ore di immenso dolore, porgono le più sentite condoglianze e si stringono, profondamente rattristati, alla sua famiglia.




Giulianova. Lutto: il Sindaco Jwan Costantini, l’ Amministrazione Comunale, il gruppo civico “Giulianova in Movimento”, profondamente colpiti, esprimono il proprio cordoglio per la prematura scomparsa di Massimiliano Fabretti.

 

Ha suscitato sgomento e grande dolore, la prematura scomparsa di Massimiliano Fabretti, deceduto all’ improvviso, nelle scorse ore, a soli 49 anni.
L’imprenditore giuliese aveva partecipato alla competizione elettorale di giugno nella lista “Giulianova in Movimento”. Alla sua famiglia, le condoglianze e l’ abbraccio del Sindaco, dell’ Amministrazione Comunale, dello schieramento civico a cui apparteneva.
“ Un amico, un uomo straordinario. Lascia un grande vuoto”, il commento di Jwan Costantini. Di Massimiliano parla, affranto, anche Giuseppe Di Marcantonio, coordinatore del suo gruppo civico. “ Sono sconvolto – dice – Ci conoscevamo da tempo. La sua attività nell’ambito della sicurezza personale ci aveva fatti incontrare più volte. Grazie alla campagna elettorale, però, avevamo davvero potuto avviare, anzi riprendere, un rapporto più stretto, confidenziale. Lo ricorderò sempre come una persona onesta, aperta, che credeva in quel che faceva. Una persona per bene. “Giulianova in Movimento” e la mia persona si stringono ai suoi cari, uniti nella memoria, nella tristezza e nel rimpianto.”




Giulianova. Massimiliano Di Silvestre, Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A, riceve il premio “Best Alumni” 2024 dall’associazione degli ex alunni del Liceo Scientifico Marie Curie 

Nell’occasione sarà consegnata la prima borsa di studio donata dall’associazione Alumni Marie Curie

Massimiliano Di Silvestre, Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A

 

Di Silvestre sarà premiato a Giulianova (Teramo) il 21 agosto alle 18.30
presso Novavita Beach (Lungomare Zara)

Sarà Massimiliano Di Silvestre, Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A, abruzzese doc nato a Giulianova, classe 1971, a ricevere il premio della seconda edizione di “Best Alumni”, edizione 2024, la cerimonia di premiazione che annualmente premia il “miglior alunno” delle eccellenze diplomate al Liceo Scientifico Marie Curie di Giulianova (Te) organizzata dall’associazione Alumni Marie Curie degli ex alunni del liceoil 21 agosto, alle 18.30, presso Novavita Beach (lungomare Zara, Giulianova). 

Di Silvestre –  diplomato nel 1990, quando il Liceo era sul lungomare Zara, nel palazzo dell’ex Colonia Rosa Maltoni, e già con il nome Marie Curie – sarà intervistato da Ernesto Di Giovanni e Antonio Pirozzi, presidente e vicepresidente dell’associazione e disponibile a rispondere alle domande del pubblico. Il premio vuole essere un momento d’incontro su temi di attualità con personaggi che si sono distinti nel panorama nazionale e internazionale e un’occasione per ricordare – tra aneddoti e ricordi – quello che è stato il Liceo Scientifico di Giulianova. Sono stati invitati a partecipare gli ex presidi Lino Befacchia (anche presidente onorario dell’associazione) e Giulio Belfiore e l’attuale preside del Liceo Scientifico Marie Curie, Silvia Recchiuti.

Massimiliano Di Silvestre è Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bologna, lavora per il BMW Group dal 2001 (con un intervallo dal 2009 al 2012 dove ha maturato significative esperienze professionali in altre aziende automotive) ricoprendo differenti incarichi tra cui Regional Director della Divisione vendite della filiale italiana, Amministratore Delegato di BMW Roma e Country Manager Rolls-Royce Motor Cars e, negli ultimi due anni il ruolo di Managing Director di BMW Group Hungary.

In questo modo, continua l’attività dell’associazione, legata al territorio tramite i suoi partecipanti, ieri studenti oggi professionisti nella vita del Paese, nelle sedi istituzionali e in quelle di lavoro culturale, economico e sociale. Il Liceo Scientifico M. Curie di Giulianova è stato un elemento di congiunzione tra giovani provenienti da tutta la provincia, grazie alle condivisioni di interessi e arti: per questo, l’associazione degli ex alunni del liceo, organizza iniziative che rientrano nel progetto di offrire a tutti i soci, di oggi e domani, l’opportunità di ritrovarsi e riscoprire, insieme, la potenzialità dei benefici di essere comunità.

Durante la cerimonia di premiazione l’associazione Alumni Marie Curie consegnerà la prima “Borsa di Studio Leadership”, un’opportunità esclusiva che è stata riservata agli studenti del Liceo Scientifico. A promuoverla Davide D’Andrea Recchi, ex studente nonché socio fondatore di Alumni Marie Curie, che ha messo a disposizione la borsa di studio dal valore di € 3000. Il premio potrà essere utilizzato per una vacanza studio all’estero o per l’iscrizione ad università private, o proposto per iniziative di formazione decise insieme all’associazione Alumni Marie Curie.

Tutte le informazioni su www.alumnimariecurie.it; info@alumnimariecurie.it
pagina Facebook: 
https://www.facebook.com/profile.php?id=100080114260095

I soci fondatori di Alumni Marie Curie sono Ernesto Di Giovanni con la carica di Presidente, Alessio Di Pancrazio e Antonio Pirozzi (vicepresidenti); i consiglieri Davide D’Andrea Ricchi e Giovanni Paolo Di Giovanni. Segretario Generale dell’associazione, Francesca Farruggia.




Giulianova. Il cineasta ed attore giuliese Lorenzo Verticelli ottiene un nuovo successo nel concorso internazionale San Benedetto Film Festival

Dopo le importanti attestazioni dello scorso dicembre a Roma, costituite dai due riconoscimenti come miglior regista esordiente italiano e per il miglior film fantasy nell’ ambito del prestigioso Premio Vincenzo Crocitti, il cineasta ed attore giuliese Lorenzo Verticelli ottiene un nuovo successo nel concorso internazionale San Benedetto Film Festival, la cui cerimonia di premiazione si è svolta domenica scorsa, 11 agosto, nella Palazzina Azzurra della città marchigiana.
Anche stavolta doppio riconoscimento per il suo film “Broken Soul The New World”, un’epopea fantasy ispirata al Signore degli Anelli girata interamente in Abruzzo e che sinora ha collezionato 61 premi.
Il 33enne Verticelli, che ha condiviso la Sua gioia con l’intero cast con una menzione speciale riservata all’Hotel bowling Panoramic di Tortoreto Lido, location di molte riprese, si conferma dunque come uno dei talenti più promettenti dell’industria cinematografica italiana.




L’ABRUZZESE SANDRO GALANTINI E IL SARDO MICHELE GARAU VINCONO LA XXIV EDIZIONE DEL PREMIO LETTERA D’AMORE

 

Saranno un abruzzese e un sardo a salire sul podio più alto della XXIV Edizione del Premio Lettera d’Amore patrocinato dal Comune di Torrevecchia Teatina, dalla Regione Abruzzoe dal Museo della Lettera d’Amore.

L’incedere lento e ritmato, lo scavo nelle proprie emozioni con il bisogno di una verità priva di incertezze, nel testo delgiovane ingegnere civile Michele Garau, e la nostalgia di una storia esibita con delicatezza e pudore, nel caso di Sandro Galantini, hanno convinto la giuria ad assegnare loro il primo premio del concorso più “amato” d’Italia. Seconde, Anna Tangocci, di Montecchio (Pesaro Urbino), che ha immaginato un’appassionata e straziante lettera d’una donna al suo uomo in guerra, e Luisa Bussi, di Milano ma residente a Roma, che ha espresso un’altra ardente testimonianza sull’onda di un amore finito, terzi Elena Malta, abruzzese, per una lettera d’amore alla poesia, croce e delizia del suo cuore, e Mauro Barbetti, di Osimo, che ha coniato una lettera d’amore a Cézanne.

La giuria formata da Arnaldo Colasanti, Tonita Di Nisio, Massimo Pamio, Lucilla Sergiacomo e Giuseppina Verdoliva ha inoltre inteso segnalare testi meritevoli, quelli di Lilliana Capone, Maura Carlucci, Walter Cavalieri, Francesco Celi, Bruna Cerasa, Massimo Chiacchiarelli, Alice Ciaschetti, Gabriella Cinti, Daniele Coccimiglio, Walter De Berardinis, Camilla Demuro, Francesca Di Giuseppe, Annamaria Di Lorenzo, Giulia Di Lorenzo, Sara Galli, Floriana Gatto, Antonio Giammarino, Eloisa Guarracino, Antonella Iacoli, Tiziana Iannantuoni, Corrado Sebastiano Magro, Luisa Marinelli, Edoardo Medori, Marinella Miconi, Fantino Mincone, Claudia Reghenzi, Marina Seganti, Veronica Talassi, Albert Verdese, Elisa Vettor.Numerose le lettere originali, come quella della trevigiana Elisa Vettor: “Amo tutto di te. Il colore del tuo incarnato mi ricorda la calda sabbia del deserto del Sahara e mi parla di terre lontane e inesplorate. Da quando ti ho assaporato tutte le mie barriere di diffidenza sono cadute ed ora è troppo tardi per dirti addio. Alcuni definiscono i miei gusti stravaganti, addirittura sofisticati e potresti pensare che la mia passione per te sia dettata da un semplice capriccio; il voler dimostrare di non avere gusti che si adattano alla massa. Ma credimi quando dico che hai dato un tocco speciale alla mia vita. Amo il fatto che nella composizione della tua struttura possano coesistere il giusto rapporto tra compattezza e liquidità. Ti lasci spalmare con una grazia e leggiadria che appartiene a pochi. Quel tuo sapore, poi, mi manda in estasi: un misto tra dolce e salato, che sul pianeta Terra non ha davvero eguali.L’aspetto più importante è la tua autenticità. Tutto è fornito da un solo, prezioso ingrediente: arachidi al 100%”,dedicata al burro d’arachidi, quella di Gabriella Cinti, di Jesi, dedicata a un figlio di carta, a un figlio mai nato, fatto solo di parole; o quella della veneziana Camilla Demuro che ha redatto uno scritto di una Ofelia che dall’abisso esprime gli ultimi pensieri d’amore. O infine Albert Verdese di Perugia che scrive in corsivo al nipotino: “Mio piccolo, rumoroso, pieno di gioia nipotino, rubicondo ed impaziente come un fiore di maggio; implacabile e curioso, come un fringuello, goccia di vita preziosa, costante, il nonno ti scrive. Con la stessa mano che ti scatta le foto, e con le stesse dita che hanno chiuso il fiocco dei lacci delle tue scarpe tre giorni fa”, una lettera che tutti i nonni avrebbero voluto scrivere al loro nipotino.“La lettera d’amore – osserva Massimo Pamio, direttore del museo – esprime l’intima consapevolezza di consegnarsi all’altro; è un appello, una voce che attraversa mari e monti, e perfino il muro del silenzio dei giorni. La lettera non ha un fine se non quello di recare una voce, un appello, che richiede ascolto, pace, l’intimità dell’altro, per commuoverlo. Commenta il personaggio di un romanzo di AmélieNothomb: -Che esercizio fantastico la lettera d’amore! Io che non ne avevo mai scritta una, da parte mia scoprii l’ebbrezza di comporre ad arte frasi ardenti di passione-. La scrive per conto di un amico (il riferimento a Cyrano è evidente), che grazie a lui, riceve una lettera d’amore altrettanto appassionata. Ma poi scopriranno che non è lei a scriverla, bensì la sorella… Ecco, provare a scrivere una lettera d’amore o anche d’amicizia può aprire mondi e vicende straordinarie e complicate.”

La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 8 agosto alle ore 21 nel Parco dei Giovani San Karol del Palazzo Valignani di Torrevecchia Teatina, alla presenza del Sindaco Francesco Seccia. Presenteranno: Nino Germano, con gli attori Antonella De Collibus e Sebastiano Nardone.

MICHELE GARAUnato in Sardegna, a Oristano, giovane ingegnere poliedrico. Nei giorni feriali uomo di scienza, in quelli festivi scrittore amante dell’introspezione, nonché del giardinaggio, della pesca subacquea e della buona cucina. Laureato con lode in Ingegneria Civile all’Università degli studi di Cagliari con una tesi che si colloca all’interno di un progetto di ricerca internazionale (coordinato dall’università Politecnica di Valencia) finalizzato allo studio dei fenomeni di collasso progressivo delle strutture e della loro relativa robustezza, con particolare riferimento alle strutture da ponte a travatura reticolare in acciaio. Tale studio, inoltre, risulta in fase di ulteriore approfondimento ai fini di pubblicazione all’interno di rivista scientifica.

SANDRO GALANTINI(Senigallia, 21 giugno 1964), storico, giornalista e saggista, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Urbino specializzandosi poi presso la Scuola di Applicazione Forense dell’Università di Teramo. È autore di circa cento tra volumi, saggi e contributi apparsi in opere collettanee ed in riviste scientifiche. Membro di numerosi sodalizi ed istituti di ricerca, è stato direttore responsabile del quadrimestrale di letteratura “Lìnfera” di Roma vincendo nel 2003 il premio giornalistico nazionale “G. Polidoro” per la sezione carta stampata. Nel 2013 è stato insignito del titolo di Cavaliere e quindi, nel 2019, di quello di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

 




Torrevecchia Teatina. E’ Sandro Galantini di Giulianova il vincitore della XXIV edizione del prestigioso premio internazionale Lettera d’Amore.

Il premio del concorso più “amato” d’Italia sarà consegnato a Galantini, vincitore ex aequo con il sardo Michele Garau, il prossimo 8 agosto nella splendida cornice del Parco dei Giovani San Karol del Palazzo Valignani a Torrevecchia Teatina.

Sandro Galantini, giornalista, storico e saggista molto noto nonché autorevole membro di numerosi sodalizi ed istituti di ricerca, relativamente all’attività letteraria esordisce nel 1988 con il libro “La voce dei poeti” che firma insieme con Rolando Tani e Anna Musella Valente. Pubblica altresì versi e racconti in antologie nazionali e in riviste, tra le quali “Frigidaire” e “Il Mulino Letterario”.

Socio Onorario del Centro di Ricerche Poesia Contemporanea di Catania, nel 2001 pubblica la plaquette “Vite parallele, vite ortogonali” e, a partire dal 2007, dirige “Linfera”, quadrimestrale nazionale di cultura e letteratura associato all’Universitas Montaliana di Roma diretta da Maria Luisa Spaziani.

Numerosi i premi ed i riconoscimenti ottenuti per la sua produzione poetica e letteraria: dal “Collare Gran Premio” conferitogli dall’associazione Il Quadrato di Milano nel 1988, al Premio nazionale di poesia “La Torre” nel 1989; dal Premio “Giammario Sgattoni” vinto nel 2009 per un racconto breve, al primo premio del 37° Festival della Poesia Italiana nel 2017. Dopo aver conquistato nel 2018 il 6° concorso nazionale di poesia “Gaetano D’Annuntiis”, nell’ ottobre 2019 vince il primo premio nel concorso letterario “Montonico Opera Prima” e quindi, il 30 novembre seguente, la quinta edizione del Talent letterario a Pescara che gli frutta la pubblicazione di “Ha assenze la notte”, il suo primo romanzo.

Sandro Galantini, che vanta numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali anche per la ricerca storica e nel giornalismo (vince nel 2003 il Premio Nazionale “Polidoro” per la sezione carta stampata), nel 2013 è stato insignito del titolo di Cavaliere e quindi, nel 2019, di quello di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.




Teramo. Prefettura: l’ex portiere della Roma, il giuliese Franco Tancredi, ricevuto dal Prefetto Fabrizio Stelo.

Stelo: “E’ una grande emozione incontrare Franco Tancredi.
Conosciamo tutti la sua splendida carriera costellata di successi e la
grinta che metteva tra i pali. Per la provincia di Teramo è un vero
onore condividere la persona di Franco Tancredi con il mondo
sportivo. Un esempio di umanità e correttezza”.

FRANCO TANCREDI DAL PREFETTO STELO
Ricevuto dal Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo l’ex calciatore della
Roma Franco Tancredi che i tifosi ricordano come il portiere del
mitico secondo scudetto.

Nel pomeriggio odierno l’ex portiere della Roma Franco Tancredi è stato
ricevuto dal Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo presso il Palazzo del Governo.
Grande l’emozione dei presenti all’incontro, caratterizzato anche dallo
scambio di amichevoli opinioni. Il Prefetto, nel corso della cordiale visita, si è
congratulato con l’ex portiere della Roma per le sue gesta sportive, sottolineando il
profondo legame esistente tra Franco e la Provincia grazie alla sua città natale
Giulianova e ricordando la grande umanità e correttezza dell’ex portiere.
Vincitore con la Roma di quattro Coppe Italia (1980, 1981, 1984, 1986) e di
uno scudetto (1983) sfiorando anche la Coppa dei Campioni. Nel corso della sua
carriera, iniziata nella squadra del Giulianova, ha vestito le maglie di Milan,
Rimini e Torino, ma con la Roma vi è stata una storia unica. Dal 1979 al 1990, 288
presenze, numerosi trofei vinti e legami sportivi importanti come quello con Nils
Liedholm. Profondo, ma anche segnato da qualche rammarico, il legame con la
Nazionale al quale è legato nel periodo dal 1984 al 1986. Notevole anche l’attività
di preparatore atletico dei portieri in prestigiosi club come Roma, Juventus, Real
Madrid e Nazionale inglese.
“Sono veramente onorato di aver conosciuto Franco Tancredi,
impeccabile portiere abruzzese. Le sue gesta tra i pali, sopratutto nella grande
Roma di Liedholm, sono nella mente dei meno giovani e dei giovani stessi. Il
legame tra Franco e la nostra provincia, sopratutto con Giulianova, è molto
profondo e noi siamo molto orgogliosi di tutto ciò .”




TERAMO. VINCENZO PIERO DI FELICE NOMINATO PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TERCAS.

 

TERAMO. Vincenzo Piero Di Felice, Manager di una multinazionale farmaceutica, 57 anni, sposato con Roberta, padre di due figlie: Andrea e Giorgia, residente a Nereto, è stato nominato, con voto unanime, Presidente della Fondazione Tercas nel corso di una riunione del Consiglio di Indirizzo dell’Ente che si è tenuta oggi pomeriggio in Palazzo Melatino. Piero Di Felice, componente dell’attuale Consiglio di Indirizzo dal settembre 2020, aveva già ricoperto questo incarico per un quinquennio, dal 2006 al 2011, con l’allora Presidente Mario Nuzzo. E’ stato componente del Consiglio di Amministrazione di Banca CARIPE, dal 2011 al 2013, nonché, dal 2014, assessore e vice sindaco dell’amministrazione comunale di Nereto. Resterà in carica per i prossimi quattro anni. In un breve intervento, con cui ha ringraziato i colleghi per la fiducia che hanno ritenuto di accordargli, Piero Di Felice ha cosi affermato: “Il voto unanime oggi espresso per la nomina del Presidente della Fondazione Tercas testimonia l’esistenza di un sentimento di cordialità e sensibilità istituzionale che non dovrà mai disperdersi e che onora il prestigio dell’Ente di cui siamo amministratori saggi, indipendenti e responsabili. Sarà un onore per me lavorare insieme a voi con questa nuova carica. Sarò Presidente – nei comportamenti, negli atteggiamenti, nelle iniziative e negli atti che assumerò – con i modi che lo Statuto impone debba assumere ogni Presidente della Fondazione Tercas. Ricorderò sempre, a noi tutti, il dovere che abbiamo di affermare la nostra indipendenza nello svolgimento del nostro mandato e di lavorare con lealtà per affermare la mission che siamo chiamati ad attuare: promuovere il bene comune e favorire lo sviluppo economico culturale e sociale del nostro territorio di riferimento. Delle due presidentesse che mi hanno preceduto: Enrica Salvatore e Tiziana Di Sante, avrò la stessa abnegazione nell’esercizio della carica e non mi mancherà tutto ciò che ho imparato dagli insegnamenti del compianto Presidente Mario Nuzzo che saranno mia continua fonte di ispirazione. E a Mario Nuzzo rivolgo, oggi, un grato e commosso pensiero”.

Nota di Redazione. Anche se rosetano di crescita e neretese d’adozione, nel sangue di Piero scorre anche la giuliesità visto che è figlio del compianto Attilio (ex giocatore del Giulianova) e nipote di un grande personaggio giuliese come Pierino (Gregò) Di Felice. Pensate che il 6 ottobre del 1948, il nonno di Piero, insieme a Ovidio Chiavaroli, fondò la rinata squadra denominata Freccia D’Oro Sono diventate mitiche le trasferte con i due camion, Fiat 621 e 626 senza sponde, per portare la squadra giallorossa nelle limitrofe trasferte di quel tempo. Ma non solo. Secondo il racconto del compianto giornalista giuliese Lino Manocchia, prima dell’inizio della seconda Guerra Mondiale (22 aprile 1940), al paese si disputò la classica gara ciclistica in onore dei festeggiamenti alla Madonna dello Splendore. Quel giorno, Manocchia, come presidente di giuria e giornalista, era al seguito della gara con l’auto – una Lancia Lambda, modello torpedo, 8° serie color nocciola – del commerciante di carne Vincenzo (detto Pierino Gregò) Di Felice. L’arrivo fu il Viale dello Splendore. Per la presenza di tantissimi spettatori, fu deciso di premiare i due vincitori, entrambi napoletani, sull’auto scoperta del mitico Gregò.

Ad maiora Piero

Walter De Berardinis