PERSONALE DEL MAESTRO PINO PROCOPIO A TRANI

Mostra Personale dal 30 agosto al 9 settembre 2018
Palazzo Palmieri
Piazza Trieste 8 – Trani
Inaugurazione giovedì 30 agosto ore 19,30 con la presenza del Maestro
Si inaugurerà il 30 agosto 2018, a Trani, presso Palazzo Palmieri , la
personale del Maestro Pino Procopio che porterà i visitatori in un
viaggio nel mondo fantastico del movimento, della irrealtà e della
introspezione.

Una delle sale a TRANI

Mi piacerebbe esordire chiedendo fantasticamente ad un bambino
cosa risalta all’occhio se osserva una opera del Maestro Pino Procopio.
Mi risponderà prontamente che è attratto dal colore. Se a quel
bambino chiedo di far posto all’adulto e gli porgo la medesima
domanda, quell’adulto mi risponderà che ciò che risalta sono delle
figure colorate, dettagliando quindi la qualificazione più semplice data
dal bambino.
Ebbene, tutti i soggetti interpellati allora, saranno concordi – ciascuno con il proprio linguaggio precipuo e
peculiare – nel ritenere che ciò che vedono non è banale.
Sarà chiaro che la rappresentazione contenuta in quei ginecei
colorati e profondamente multicromatici fatti di linee, figure e
tinte vistose ed accecanti non potrà che dare diretto sfogo alla
ironia. Una ironia che è il filo conduttore dell’estro creativo del
Maestro e che è capace di spingere l’uomo a guardare il mondo
come se fosse un bambino. Ciò qualificherà le figure distorte e
deformate, frutto di una lente di ingrandimento su di una vita
quotidiana legata alle regole dell’egoismo e della sopraffazione,
ove il leone appare innamorato ma esprime questo sentimento
accecante ed annientante insieme, in modo diverso dal
capitano che osserva la sua sposa lasciva ed oscena in una
immagine di inizio secolo allorquando, il bianco e il nero erano già strabilianti per il loro dinamismo che
diventerà presto colore. Immagini che non hanno un tempo e che non hanno uno spazio come se si librassero
senza confini e senza età a testimoniare una produzione d’arte che appassiona riflettendo sentimenti di
grande ilarità ma anche di indagine intima nelle storture del mondo; immagini che saranno più spigolose se
dirette alla descrizione dell’universo incontaminato dei cattivi pensieri sdentati e pungiformi e più ampollose
e curve allorquando ci faranno godere della fotografia di un sentimentalismo schietto e vivace, tipico di menti
aperte e profondamente anticonformiste.
Una opera del Maestro Pino Procopio riempie: una stanza, un muro, un luogo, un mondo, una vita, una
giornata. Proietta quelle immagini che a primo impatto possono sembrare strane e insignificanti in un
contesto fatto di storie, desideri e obiettivi anche di carattere sociale, popolare e profondamente moderno.
La sua chiave di lettura è data dall’ironia, dall’umorismo e dal dinamismo che trasportano l’uomo comune
nel mondo onirico, nel mondo dei sogni di ognuno. Sogni che possono essere incubi deformi del vivere
quotidiano fatto di razzismo, consumismo, amori virtuali ma sempre espressioni di vita: la medesima vita di
ogni uomo che, comunque, è stato un bambino!
BIOGRAFIA E MOSTRE
1954 Pino Procopio nasce a Guardavalle(CZ) il 16 Giugno, lo stesso anno che vede i natali della
televisione italiana, ma, a differenza di questa egli nasce già a colori. Il padre, che in quel periodo
gestisce un negozio di elettrodomestici, tenta di venderlo come articolo di arredamento, ma la madre
si oppone energicamente.
1957 Durante la frequenza della scuola materna della sua città, è attratto dall’ argilla che circonda
l’ edificio, con la quale modella sculture neoprimitive.
1960 Guarda la scuola elementare con un certo distacco, dall’esterno, ben nascosto.Le ore
scolastiche le trascorre negli aranceti, attratto dal giallo cromo delle arance e dal verde cinabro delle
foglie a cercare un frullo di vita.Tra ulivi, dai sofferti tronchi.Ritorti.
E lungo i torrenti le trasparenze dell’ acqua immobile, rotta da salti veloci. La licenza elementare,
nonostante questi suoi interessi paralleli, la supera con grande profitto.
1967 Scuole Medie, Catanzaro. Il primo anno, i professori, affascinati dal suo sapere, gli chiedono
il bis e glielo fanno ripetere.Viene punito per aver realizzato una serie di disegni erotici (i testi li scrive
il suo compagno di banco, il noto scrittore Walter Rossi).
1970 Frequenta i primi due anni di Liceo Artistico nella ventosa città di Catanzaro (il vento!). Legge.
Rapito totalmente da Mattia Preti. Segue l’agitazione artistica del catanzarese Mimmo Rotella.
1971 Il suo primo cavalletto da pittore. Ad essere soli ora sono in due, uno parla, l’altro ascolta e
fuma.
1974 Roma. Terminati gli studi liceali, si iscrive alla facoltà di Architettura. Valle Giulia, ormai noiosa
e piena di polvere. Sguardi persi ed affrancati ormai dalle lotte. I leoni non c’erano più.
1975 Durante una giornata di forte vento, mentre attraversa Piazza del Popolo a Roma, un foglio
con il suo indirizzo e numero telefonico, carambolando sull’ obelisco va ad appiccicarsi sugli occhi di
una gallerista romana. Durante la permanenza nella capitale, frequenta le varie gallerie e fa
conoscenza di numerosi artisti veri, ma anche finti, questi ultimi riconoscibili dall’ abbigliamento
molto, molto strano. Durante la grande mostra di Van Gogh, alla Galleria d’ Arte Moderna, si mette
in fila per ore, ma per ammirare gli stupendi dipinti di Antonio Corpora, esposti al piano sottostante.
Scrive due poesie, la prima dedicata ad un maestro di vita, l’altra al profondo mare di Calabria, delle
quali ci risparmia, gentilmente, la pubblicazione.
1980 La sua prima mostra. Galleria “La Bitta”. Conosce il primo gallerista. Un gentiluomo. La
mostra, un successone. Di gentiluomini ne seguiranno altri.
1981 In una fonderia abusiva di Roma, fonde quattro sculture in bronzo. La sua vera passione.
1983 In una frizzante giornata di Marzo, dopo aver terminato gli studi universitari, sentendosi
disponibile e generoso, sposa una ragazza che, il giorno prima l’aveva salutato da un treno in transito.
Mostra personale alla Galleria “La Riva”, Giulianova (TE).
Facendo un salto da quaglia di venti anni, risparmiandoci così il noiosissimo (per chi legge) elenco di
gallerie dove ha esposto, i concorsi a cui ha partecipato ed i premi vinti. Anche perché, da quanto si
sa, non ha mai vinto niente, non avendo partecipato a nessun concorso, nel timore di arrivare
secondo, o peggio ancora terzo. Da qualche anno non riceve più, nessun invito. Comunque sia, e
sotto pressante insistenza ci porta a conoscenza di tre mostre tematiche.
2005 La prima: “Posta, racconti di un secolo”, ci racconta cento anni di Poste Italiane con il
patrocinio del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. A Roma.
2008 La seconda racconta in modo teatrale le gesta di Ulisse, dove Alcinoo, nel ruolo di Impresario
teatrale gli mette a disposizione l’attrezzista, lo scenografo, il direttore delle luci ed il fonico. Si
sofferma soprattutto all’ episodio delle Sirene in quanto afferma, con assoluta sicurezza di averne
viste due una mattina d’autunno prima dell’ alba su di una secca del mare di Calabria. Niente più
anice nel caffè da quella mattina. La mostra si è tenuta al Museo Boncompagni Ludovisi a Roma.
2010 Alla Galleria “Arte Pentagono” di Pescara “Pinocchio Jamaal, fratello Mediterraneo” racconta
la storia di un Pinocchio marocchino.
2012 Approfittando dell’ ingenuità di una cinquantina di bambini di una scuola materna,
presentandosi con modi paterni, quasi clericali, indice un falso concorso di disegni con tema
“gli animali della savana”. Appena avuti i fogli il Lestosanto corre nel suo studio e traduce
questo prezioso materiale in grandi opere pittoriche primitive, nuove, divertenti, veloci e
colorate. E’ tornato all’ antico primitivismo.
2013 I bambini stanno ancora aspettando con occhi gonfi di lacrime l’esito del concorso.
2016 Segnato da questo accadimento e con la lentezza che lo contraddistingue, tre anni dopo,
insieme alla Galleria Verdesi di Ascoli Piceno, si organizza finalmente una mostra concorso
impegnando i bambini delle scuole elementari ad illustrare trenta favole di Esopo. Il
confronto tra i lavori dei bambini e le sue trenta opere è inevitabile, anche la depressione è
inevitabile. Ma come ha insegnato il padre di tutti gli artisti moderni (Picasso), che rubava
idee visitando gli studi dei colleghi, egli ruba il segno, il gesto, la sintesi e il minimalismo. Una
svolta.
2017 Mostra alla Galleria Trifoglio di Chieti
Oggi In quel di Giulianova lo si può vedere ogni tanto da Oreste, il suo barbiere. Non rotolano più
ricci neri sulla mantellina azzurra del figaro ma segmenti bianchi e grigi, il tutto sembra un mare pieno
di vento, “chi palumbija”. Fuori la barberia lo si sente borbottare “Oreste! un po’ di rispetto! Cambia
il colore delle tue mantelline! Magari bianche…o al massimo grigie”. Le forbici del barbiere sono le
lancette dell’inesorabile orologio della vita.




Giulianova. Coppa Italia Trofeo Pirelli Cup, Matteo sul gradino più alto

MUGELLO CIRCUIT 26 AGOSTO 2018. Nel weekend si è svolta la tappa della Coppa Italia Trofeo Pirelli Cup. Il “nostro” Matteo Ciprietti, nella giornata del sabato, ha ottenuto la Pole position con il  tempo 1.55,80. Nella successiva gara di domenica, dove partiva in prima posizione, dopo una gara sul filo di lana, Matteo guadagnava il gradino più alto del podio. Adesso, il pilota giuliese, continua la preparazione per la gara del Campionato Italiano Velocità che si terrà sempre al Mugello il 23-24 Settembre. Naturalmente, oltre al sostegno della sua famiglia, il fan club Ciprix51  e il suo Team RM, sosteranno il campione giuliese.

Matteo Ciprietti




Giulianova. Moto: Matteo Ciprietti vola al Mugello

Giulianova. Rombo dei motori alla Coppa FMI Trofeo Pirelli Cup , dove ritroviamo il nostro pilota di casa, Matteo Ciprietti, in sella alla sua Kawasaki Ninjia 600 xr, supportato dal Team R.M di Padova, che in  questo fine settimana vedrà sfrecciare il campione giuliese sull’Autodromo del Mugello, per continuare la sua marcia verso il Titolo.

Programma: Sabato 25 agosto prove cronometrate e Domenica 26  ore 15.50 Gara della SS 600.

Allora in Bocca a Lupo  CIPRIX

Matteo Ciprietti




Giulianova. Al “nobel” per la matematica Alessio Figalli il riconoscimento del sindaco di Giulianova che preannuncia la cittadinanza onoraria.

Alessio Figalli, il matematico romano di 34 anni, professore ordinario al
politecnico di Zurigo ed insignito della Fields 2018, equivalente al Nobel
per la matematica, è stato accolto in Municipio oggi, 14 agosto, ricevendo
dal sindaco Francesco Mastromauro, durante una sobria ma emotivamente
intensa cerimonia, una targa quale pubblica attestazione di stima oltre a
due volumi, rispettivamente “Giulianova. Seduzione senza tempo” del 2016 e
“Giulianova da scoprire” del 2017.

Da sx. Don Ennio, Alessio Figalli, Francesco Mastromauro e Mikaela Iacobelli. Ph Walter De Berardinis

“Un privilegio avere con noi oggi Alessio, questo genio – dichiara il
sindaco – che onora l’Italia intera giacchè la Fields, va ricordato, è
un prestigiosissimo riconoscimento, assegnato ogni quattro anni
dall’Unione Matematica Internazionale a giovani studiosi di meno di
quarant’anni per gli straordinari contributi ottenuti in campo matematico
e come incentivo per i prossimi, che sinora è andata a due soli nostri
connazionali: Enrico Bombieri nel 1974 ed appunto Alessio nel 2018. E’
stato affermato, ed io sono d’accordo – prosegue Mastromauro -, che la
matematica sia il regno dell’onestà intellettuale, del rigore logico e
della concretezza delle proprie affermazioni, una disciplina scientifica
in cui la trasparenza delle proprie opinioni costituisce il valore
assoluto. Ed Alessio, che ha ricevuto in dono grandi capacità intellettive
sapendole mettere a frutto costantemente sorretto dai suoi valori umani,
incarna tutto ciò. Non è causuale che la sua vita si sia piacevolmente e
spiritualmente unita a quella di una ragazza giuliese altrettanto
straordinaria, Mikaela Iacobelli, sua moglie, professore associato in
matematica all’università di Durham in Inghilterra. Sicché Alessio
possiamo a ragione considerarlo un giuliese di adozione. Il quale diverrà
nostro concittadino a tutti gli effetti con la cittadinanza onoraria che
gli verrà conferita una volta ultimate le necessarie procedure”.
Alessio Figalli nasce a Roma il 2 aprile 1984. Dopo la maturità classica
conseguita al Liceo ginnasio Vivona dell’Eur, nel 2002 viene ammesso
alla Scuola Normale di Pisa dove si laurea con un anno di anticipo.
Nell’ottobre del 2007 consegue il dottorato di ricerca in un solo anno,
svolgendo il secondo semestre del corso di perfezionamento presso l’École
Normale Supérieure di Lione. Nel 2008 è docente all’École Polytechnique di
Parigi e nel 2009 nell’Università del Texas ad Austin, dove nel 2011 è
diventato professore ordinario.

Targa della Città di Giulianova a Alessio Figalli. Foto Walter De Berardinis

FOTO Ha al suo attivo ben 140 pubblicazioni. Numerosi anche i riconoscimenti
conseguiti tra i quali nel 2012 quello della Società Europea di
Matematica; nel 2015 la Stampacchia Gold Medal; nel 2016 l’O’Donnel Award
in Science conferito dall’Accademia di Medicina, Ingegneria e Scienza del
Texas e nel 2017 il Premio Feltrinelli Giovani dell’Accademia dei Lincei.

Foto Servizio

https://www.facebook.com/walter.de.berardinis/media_set?set=a.10215193259339295.1073742151.1667432035&type=3

 




Giulianova. Roel Narcisi trionfa. La Coppa Italia di Pesistica Olimpica è ancora sua! Ottimi gli atleti Di Ferdinando e Staffilano D’Argento.

 

 

Finalmente pubblicata in via definitiva i risultati strabilianti della Coppa Italia Pesistica Olimpica 2018, trofeo disputatosi recentemente in ogni regione, ma dal quale si redige l’unica classifica nazionale d’ufficio. Eccellenti le prestazioni degli atleti della Pesistica Atlhas Teramo, diretti dal maestro Olimpionico Anselmo Silvino. Con un livello tecnico sempre più alto. La giovane promessa Saul Staffilano (2004) secondo classificato nella categoria 50 kg esordienti, con un totale di 135 kg sollevati (strappo 60kg-slancio 75kg), Il forte Fabio di Ferdinando (1998) secondo classificato nella categoria 69 kg juniores, con un totale sollevato 225 kg (strappo 100kg-slancio 125kg), infine nella categoria 77kg juniores con un totale 285kg sollevati (strappo 123kg-slancio 162kg),il prodigio Roel Narcisi (17 anni ) stravince e si aggiudica anche quest’anno la Coppa Italia di pesistica Olimpica con un distacco di ben 30kg ed oltre rispetto ai più forti rivali della nazionale. Un divario abissale nella pesistica, considerando che a volte con un kilo o poco più si vince o si perde un titolo. Sublime risultato considerando che si allena da meno anni di altri e che per allenarsi impegna un intero pomeriggio per 5 volte a settimana percorrendo circa 64 km al giorno.

Roel Narcisi

Nel contempo a Roel è giunta la convocazione collegiale estivo Roma CPO “Giulio Onesti” 2018 che si svolgerà in data 20 agosto – 2 settembre.




Giulianova. E’ scomparso Sandro Ruffini, un eclettico giuliese

Giulianova, 30 luglio 2018. Nel tardo pomeriggio di ieri, all’età di 66anni, ci ha lasciato per sempre, Alessandro Ruffini, per tutti, Sandro. I funerali si svolgeranno domani mattina, martedì 31 luglio, alle ore 10,00, presso la Chiesa di Sant’Antonio. Lascia la sorella, Maria Amalia. Grande sportivo e tifoso del Giulianova calcio, fin da ragazzo aveva coinvolto schiere di ragazzi, compreso il sottoscritto, per partecipare ad incontri calcistici su improponibili campi come quelli in terra battuta presenti su Viale Gramsci, Istituto Gualandi e i Monaci Benedettini.

Alessandro Ruffini, per tutti Sandro

Per non parlare d’improvvisate partite, in campetti più piccoli, sfruttando terreni incolti in procinto di diventare nuovi insediamenti abitativi. Nonostante la differenza d’età, riusciva con tutti ad istaurare dei bei momenti di spensieratezza facendoci inseguire una palla di cuoio, era l’aggregante per eccellenza, un vero leader. Correva Sandro, era una forte ala destra, una vera saetta in mezzo al campo. Oggi, grazie ad alcuni sprazzi di ricordi, dettati dal già Vigile Urbano, Roberto Garzarelli, possiamo raccontare un altro Sandro. Era il terzo figlio dell’Avvocato Ernesto Ruffini, curioso e intelligente, sempre pronto per nuove avventure. Agli inizi degli anni ’70, Sandro, che amava la batteria, fondò insieme a Francesco Tentarelli (ottimo chitarrista, purtroppo scomparso troppo presto), Mario Tentarelli (alle tastiere), Roberto Garzarelli (chitarra) e Franco Moschiani (al basso), un gruppo musicale senza un vero nome. Sicuramente erano i ventenni di quel periodo storico che ascoltavano e tentavano di imitare gli idoli di allora: i Pink Floyd e Led Zeppelin, passando per i Rolling Stones e i Doors, ed altri. Come non ricordare il club, tanto in voga in quel periodo tra i giovani, nato sotto l’ampio garage della Villa di famiglia posta nella parte alta della città, serate passate ad ascoltare musica e balli moderni, come amava dire sempre mio padre. Era un’altra generazione, erano i figli dei reduci della 2° Guerra Mondiale, quella che aveva insanguinato l’Europa. Come non ricordare la presenza dentro due stanze, nella sua vasta Villa, dove trasmetteva la radio locale, Radio G. Un pezzo dei miei ricordi, insieme a mio fratello Arino, va via con la morte di Sandro. Il tempo passa inesorabilmente per tutti, ci accorgiamo di essere vecchi e di non fermare il tempo, ma i ricordi più belli di spensieratezza rimangono indelebili fino alla nostra morte terrena. Mi piace immaginare Sandro che sta correndo tra le nuvole chiedendoti insistermene di passargli la palla. Così ti voglio ricordare, raccontando agli altri, che verranno dopo di noi, chi era Sandro Ruffini. Ciao Sandro!

Walter De Berardinis

www.giulianovanews.it




Giulianova. Ricordi: si ritrovano dopo 50 anni i primi diplomati all’Istitituto Tecnico Industriale di Giulianova

La classe del ’68 si ritrova

a Giulianova a luglio

Di Generoso D’Agnese

Giulianova 1968

Si sono lasciati nel 1968, dopo un percorso scolastico in comune, e si sono ritrovati nel 2018 per condividere i loro diversi percorsi di vita. Furono i primi ad essere diplomati all’Istitituto Tecnico Industriale di Giulianova; dei 30 Periti Industriali originali, si sono ritrovati in 16 nella stessa cittadina dopo esattamente 50 anni. I ricordi sono poi passati a ripercorrere gli esami di stato in cui bisognava portare tutte le materie (inclusa “educazione fisica”, cioé ginnastica) dei precedenti tre anni. Irriconoscibili nell’aspetto, si sono identificati tramite le foto di classe. Alcuni invecchiati piú di altri, alcuni con esperienze di vita tragiche, altri con vite tranquille, ma tutti con lo stesso spirito di sessantottini.

Giulianova Classe del 68 nel 2018

Nella foto del 2018, da s. a d.: Dom Serafini, Gabriele Mazzagufo, Primo Faní, Umberto Ferroni, Pasquale Fedele, Adamo Spinosi, Giovanni Godorecci, Giuseppe Barcaroli, Elio Marini, Vincenzo Fratò. In basso: Giovanni Capuani, Cesarino Banchini, Lino Olivieri, Serafino Cicconi (presenti al ritrovo, ma non in foto: Sandro Ricchioni e Cleto Quaranta).

La redazione de giulianovanews.it si scusa con gli interessati, modificando una delle frasi qui sopra riportate. Il presente articolo non citava chiaramente il nome di nessuno.  Rettifichiamo come da richiesta pervenuta in redazione da uno degli alunni frequentante quel corso.

Pubblichiamo integralmente anche la lettera A/R arrivata in redazione dal Prof. Pasquale Fedele

 )

 




Giulianova / Pescara. Doppio appuntamento nel weekend con Cristina Mosca e “Con la pelle ascolto”

Continua il tour estivo di “Con la pelle ascolto”, il nuovo romanzo dell’autrice giuliese Cristina Mosca, edito da Ianieri lo scorso maggio.

Cristina Mosca

Venerdì 6 luglio Cristina Mosca sarà a Giulianova ospite di Libri d’Estate, la rassegna organizzata dall’Arts Academy presso il Lido Cesare(lungomare Spalato, 78). All’evento, che avrà inizio alle ore 21.30, interverrà Stefania QuartaLetture a cura di Federica Coticchia.

Copertina-Con la pelle ascolto

Sabato 7 luglio “Con la pelle ascolto” verrà presentato a Pescara, nell’ambito di Libri in Spiaggia.
L’appuntamento è alle ore 18.30 presso Moroni a Mare, in viale della Riviera (spiaggia libera altezza angolo via L. Muzii). Con l’autrice dialogherà Vincenzo D’Aquino.

Locandina-Mosca-Moroni-a-Mare a Pescara

Imparare ad ascoltarsi e ad ascoltare gli altri, come se fossero nella nostra stessa pelle. Questo il messaggio racchiuso nel nuovo romanzo di Cristina Mosca, che disegna con delicatezza la storia di Elena e Alma, due sorelle che vivono un rapporto conflittuale in una continua tensione di amore-odio, competizione e comprensione, a tratti di lontananza.
Elena, la primogenita, ha la passione per la pittura e una storia disastrosa con Marco, possessivo e vorace, che non comprende i suoi silenzi e non cede alla sua richiesta di fare un figlio.

Cristina Mosca a Giulianova

Alma passa da un uomo all’altro, soprattutto clandestinamente. Trascorre molto tempo nelle bigiotterie, costretta a ricomprarsi di continuo gli orecchini dal momento che spesso ne perde uno durante le sue avventure con il lui di turno ora nell’auto, ora in ascensore, ora in qualche abbraccio. Il suo irresponsabile comportamento si arresta di colpo nel momento in cui scopre di essere incinta.

Quando ormai sono rassegnate al silenzio come unico rumore di fondo delle loro individualità, scopriranno un nuovo modo di comunicare: ascoltarsi.
Con la pelle ascolto è un romanzo sulla difficoltà di comprendere l’altro, anche se caro come solo un familiare stretto può essere, e sulla paura di dimostrare agli altri il proprio valore.

Cristina Mosca, classe 1980, nasce a Giulianova ma presto si trasferisce a Pescara, dove attualmente vive e lavora. Laureata in Lingue e Letterature straniere, è docente di Lingua inglese. Tra le sue pubblicazioni: “Chissà se verrà alla mia festa”, “Pierrot scalzo”, “E donne infreddolite negli scialli” e “Loro non mi vedono”.

I prossimi appuntamenti:
venerdì 13, Atri, ore 21
domenica 15, Francavilla al Mare, piazzale Sirena, ore 21.00
sabato 21, Castellalto, ore 19.30
giovedì 26, Penne, Tibo, 18.30
domenica 29, Pescara, Aurum, ore 21.00




Teramo. Azzurra Marcozzi per il progetto dell’Ali d’Oro

 

 

 

Prosegue il nuovo progetto ideato dall’azienda Ali d’Oro di Vanni e Antonella Di Giosia dal titolo: Penso che un cono così non ritorni mai più. Dieci racconti per volare nel blu dipinto di blu.

Azzurra Marcozzi. giornalista (fonte facebook)

Il volume, edito dalla Duende di Paolo Ruggieri Paola Vagnozzi e curato dalla giornalista Antonella Gaita, racchiuderà dieci racconti firmati da giornalisti e scrittori, ma soprattutto artisti: Antonio AllevaAlessandra AngelucciSilvio Araclio, Andrea CastagnaNicoletta DaleValentina Di CesarePaolo Di SabatinoElisa FalascaAzzurra MarcozziAlberto Melarangelo.

 

Il ricavato dell’iniziativa sarà interamente devoluto alla Fondazione Anffas Onlus di Teramo (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale).

 

Il titolo dell’edizione di quest’anno richiama – a sessant’anni dalla sua pubblicazione – la canzone probabilmente più celebre della storia della musica leggera italiana, e vuole essere un invito a cimentarsi con il tema della musica, in tutte le sue possibili declinazioni.

 

A metà dicembre si terrà la prima presentazione ufficiale dell’antologia, moderata dal giornalista Rino Orsatti.

 

Il quarto racconto pubblicato è quello di Azzurra Marcozzi: “La voglia del cuore”. Azzurra Marcozzi, giuliese doc, dall’età di 18 anni lavora per l’emittente radiofonica locale “Radio G Giulianova”, dove ha mosso i primi passi prima come speaker e poi come giornalista pubblicista. Conduce programmi di informazione e format culturali e musicali dove ospita professionisti e artisti provenienti da tutto l’Abruzzo. Dal 2011 collabora con l’edizione Abruzzo del quotidiano «Il Messaggero». Ha pubblicato due libri di poesie, Prima donna e La Sinfonia delle tre stelle, quest’ultimo insieme alle scrittrici Patrizia Di Donato e Federica Ferretti. Ha partecipato a premi letterari locali e nazionali portando a casa diversi riconoscimenti; alcune delle sue poesie sono raccolte in antologie nazionali. È addetto stampa e presentatrice di realtà sociali e culturali ed eventi in genere. Sue grandi passioni sono la musica e la recitazione: ha seguito corsi di teatro e partecipato a rappresentazioni teatrali e reading con compagnie dialettali, il Teatro del Sì e la compagnia teatrale al femminile “Le Beattrici”.

 

On line il racconto di Paolo Di Sabatino “L’estate tra i palazzi”, Andrea Castagna “Il dolce suono” e di Alessandra Angelucci “Salgo”.




Pesistica Olimpica: GIOXE NARCISI DOMINA IL GRAN PREMIO DI STRAPPO

Pesistica Athlas Teramo, la fucina dei talenti non chiude mai.

Narcisi

Ancora soddisfazione per il grande Maestro Anselmo Silvino.

L’olimpionico Teramano sfoggia la sua ultima perla, di giovanissimo Gioxe narcisi (13 anni), alla sua prima gara “ Gran Premio Prime Alzate di Strappo “ riservato ai giovanissimi del 2005. La manifestazione prevede una classifica nazionale stilata d’ufficio sulla base delle gare che si svolgono in contemporanea in tutte le regioni. Gioxe nella categoria 44 kg  ha vinto l’oro sollevando con strema facilità e tecnica impeccabile 47 kg. Una grandissima performance che lo distacca dagli avversari e lo proietta verso ambiziosi obbiettivi.