IL CASO ILVA – Presentazione dei LIBRI di Carlo Gubitosa e Giuliano Pavone a Nova Milanese

IL CASO ILVA – Presentazione dei LIBRI di Carlo Gubitosa e Giuliano Pavone a Nova Milanese

Con la speciale partecipazione di Vittorio Agnoletto e Virginio Bettini, ecologista, docente di Analisi e Impatto Ambientale – IUAV Ca’ Foscari, Venezia

http://www.peacelink.it/pace/a/39207.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

IL CASO ILVA – Presentazione dei LIBRI di Carlo Gubitosa e Giuliano Pavone a Nova Milanese. IL CASO ILVA – RespiriAMO Taranto

IL CASO ILVA

Presentazione dei LIBRI di Carlo Gubitosa e Giuliano Pavone a Nova Milanese

NOVA MILANESE – SABATO 26 ottobre 2013 presso il Centro di Cultura Villa Brivio

alle ore 16.30

*Ilva. Comizi d’acciaio

Storie di vita e di morte all’ombra dell’acciaio.

Un viaggio a fumetti negli ultimi 50 anni dell’industria siderurgica

Carlo Gubitosa

giornalista, scrittore, direttore della Rivista satirica di giornalismo a fumetti “Mamma!”

*L’eroe dei due mari.

Taranto, il calcio, l’Ilva

e un sogno di riscatto

Giuliano Pavone

giornalista, scrittore

SARANNO PRESENTI GLI AUTORI

Presenta Laura Tussi, giornalista e scrittrice, redattrice di PeaceLink – Telematica per la Pace, con sede a TARANTO

Con la speciale partecipazione di Vittorio Agnoletto

e

Virginio Bettini, ecologista, docente di Analisi e Impatto Ambientale –  IUAV Ca’ Foscari, Venezia

Con Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI sezione di Nova Milanese

L’Evento è realizzato nell’ambito della “Settimana Letteraria di Nova Milanese” che coincide con la “Settimana Mondiale per il Disarmo”

Allegati

Con la speciale partecipazione di Vittorio Agnoletto e Virginio Bettini, ecologista, docente di Analisi e Impatto Ambientale – IUAV Ca’ Foscari, Venezia




Presentazione dei libri sull’ILVA di Taranto, in collaborazione con il Comune di Desio

Libri sull’ILVA di Carlo Gubitosa e Giuliano Pavone

Presentazione dei libri sull’ILVA di Taranto, in collaborazione con il Comune di Desio

Con gli Autori, Carlo Gubitosa e Giuliano Pavone, e con Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI sezione di Nova Milanese (MB) e Virginio Bettini, ecologista, docente di Analisi e Impatto Ambientale-IUAV Ca’ Foscari, Venezia

http://www.peacelink.it/pace/a/39174.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

PRESENTAZIONE dei LIBRI sull’ILVA di Taranto, in collaborazione con il COMUNE DI DESIO

PRESENTAZIONE DEI LIBRI sull’ILVA di Taranto,

ANPI NOVA MILANESE in collaborazione con il COMUNE DI DESIO:

*Ilva. Comizi d’acciaio

Storie di vita e di morte all’ombra dell’acciaio.

Un viaggio a fumetti negli ultimi 50 anni dell’industria siderurgica

di Carlo Gubitosa

giornalista, scrittore, direttore della Rivista satirica di giornalismo a fumetti “Mamma!”

*L’eroe dei due mari.

Taranto, il calcio, l’Ilva

e un sogno di riscatto

di Giuliano Pavone

giornalista, scrittore

SARANNO PRESENTI GLI AUTORI

Presenta Laura Tussi, giornalista e scrittrice, redattrice di PeaceLink – Telematica per la Pace, con sede a TARANTO

Con Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI sezione di Nova Milanese (MB)

e

Virginio Bettini, ecologista, docente di Analisi e Impatto Ambientale – IUAV Ca’ Foscari, Venezia

19  ottobre 2013 presso SALA COMUNALE “SANDRO PERTINI” – Desio (MB)

Via Gramsci,  angolo c.so Italia-  ore 15.30

Note:

su ILDIALOGO.org:
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/appuntamenti/indice_1380906924.htm

su LIBEROLIBRO:
http://www.liberolibro.it/presentazione-dei-libri-sullilva-di-taranto-in-collaborazione-con-il-comune-di-desio/

su PRESSENZA- International Press Agency:
http://www.pressenza.com/it/2013/10/presentazione-dei-libri-sullilva/

su VORREI.org:
http://www.vorrei.org/comunicati-stampa/8479-presentazione-dei-libri-sull-ilva-di-taranto-in-collaborazione-con-il-comune-di-desio.html

su LIQUIDA.IT/ilva:
http://www.liquida.it/ilva/

Allegati

Presentazione dei libri sull’ILVA di Taranto, in collaborazione con il Comune di Desio




Editoria. PRESENTAZIONE dei LIBRI sull’ILVA di Taranto, in collaborazione con il COMUNE DI DESIO

Libri sull’ILVA di Carlo Gubitosa e Giuliano Pavone

PRESENTAZIONE dei LIBRI sull’ILVA di Taranto, in collaborazione con il COMUNE DI DESIO

Con Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI sezione di Nova Milanese (MB) e Virginio Bettini, ecologista, docente di Analisi e Impatto Ambientale – IUAV Ca’ Foscari, Venezia

http://www.peacelink.it/pace/a/39174.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

PRESENTAZIONE dei LIBRI sull’ILVA di Taranto, in collaborazione con il COMUNE DI DESIO

PRESENTAZIONE DEI LIBRI sull’ILVA di Taranto,

in collaborazione con il COMUNE DI DESIO:

*Ilva. Comizi d’acciaio

Storie di vita e di morte all’ombra dell’acciaio.

Un viaggio a fumetti negli ultimi 50 anni dell’industria siderurgica

di Carlo Gubitosa

giornalista, scrittore, direttore della Rivista satirica di giornalismo a fumetti “Mamma!”

*L’eroe dei due mari.

Taranto, il calcio, l’Ilva

e un sogno di riscatto

di Giuliano Pavone

giornalista, scrittore

Presenta Laura Tussi, giornalista e scrittrice, redattrice di PeaceLink – Telematica per la Pace, con sede a TARANTO

Con Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI sezione di Nova Milanese (MB)

e

Virginio Bettini, ecologista, docente di Analisi e Impatto Ambientale – IUAV Ca’ Foscari, Venezia

19  ottobre 2013 presso SALA COMUNALE “SANDRO PERTINI” – Desio (MB)

Via Gramsci,  angolo c.so Italia-  ore 15.30




2 Ottobre – Giornata Internazionale della Nonviolenza con i NO MUOS

Presidio NO MUOS a Milano e a Palermo

2 Ottobre – Giornata Internazionale della Nonviolenza con i NO MUOS

I Comitati NO MUOS per la Giornata Internazionale della Nonviolenza

http://www.peacelink.it/pace/a/39139.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

Presidio NO MUOS a Milano e a Palermo. NO MUOS OVUNQUE… Con la partecipazione di PeaceLink- Telematica per la Pace

PeaceLink presenzia al Presidio NO MUOS di Milano

In occasione del 2 Ottobre – Giornata Internazionale della Nonviolenza, riportiamo la narrazione delle Manifestazioni NO MUOS di Palermo e Milano.

A Palermo erano in circa 8000 persone, arrivate da tutta la Sicilia, e che hanno formato un corteo colorato con attivisti di ogni età al grido di: Bloccare il MUOS, sabotare la guerra, cacciare Crocetta. Il giorno prima 10 attivisti sono entrati nel palazzo della Regione Sicilia, pagando il biglietto come turisti e poi si sono diretti verso la Sala d’Ercole, sede del Parlamento Siciliano, e qui hanno esposto alle finestre  lo striscione. Sono rimasti dentro fino alla fine della manifestazione, quando migliaia di manifestanti si sono presentati al portone del palazzo D’Orleans per fare uscire i 10 compagni senza che avessero ripercussioni.

Il Presidio contro il MUOS di Niscemi si è svolto a Milano in piazza della Repubblica in contemporanea con la manifestazione di Palermo.  Tutti i manifestanti hanno protestato con modalità pacifiche e nonviolente, per esprimere un dissenso sentito e viscerale contro la guerra e gli strumenti del terrore. Noi attivisti di PeaceLink, Telematica per la Pace, con sede a Taranto, insieme con altre associazioni che si prodigano per la pace nel mondo, tra cui la “Lega obiettori di coscienza alle spese militari e nucleari”, il “Comitato contro la guerra”, i “giovani comunisti”, gli umanisti, l’associazione “Mondo senza guerre e senza violenza” e molti altri, eravamo presenti alla manifestazione di Milano, durante la quale si è realizzata una diretta telefonica con gli attivisti e amici di Palermo e con Antonio Mazzeo, anima del movimento No MUOS in Sicilia. A Milano i manifestanti si attestavano intorno alle 200 unità, al fine di esprimere un dissenso sentito, conclamato, contro il MUOS.

Esistono ben quattro MUOS nel mondo, di cui uno a Niscemi.

Il MUOS è un sistema di guerra atto a propagare ordini di attacco militare per bombardamenti sempre più virtuali, computerizzati, disumanizzati e disumanizzanti, affinché la coscienza degli assassini non incroci mai gli occhi di chi soffre e la disperazione degli innocenti. Il MUOS incarna le contraddizioni della globalizzazione capitalista, neoliberista e iperliberista, perché uccide in nome della pace per la guerra e in nome dell’ordine militare sovranazionale mondiale, devastando il clima, l’ambiente e il territorio.

Il MUOS, nel sistema permanente di guerra, è l’arma perfetta per i conflitti del XXI secolo. I governi che si succedono, i banchieri dell’alta finanza, investono sulle guerre e sono favorevoli a strumenti di morte come il MUOS. Così l’industria della morte, i signori e i padroni della guerra, impongono la logica del terrore e della distruzione in modo sempre più famelico, insaziabile, implacabile ed inesorabile.

I “Venti di guerra” purtroppo soffiano ancora nel Medio Oriente: noi attivisti ci prodighiamo affinché i conflitti non prendano il sopravvento nella civiltà umana, perché la pace è un valore imprescindibile e inalienabile, per cui è importante manifestare, impegnarsi e dedicare l’esistenza. Il dissenso della società civile deve convincere i poteri forti ad agire in nome della convivenza e del dialogo, oltre l’egoismo, oltre il razzismo e l’imperialismo, per porre fine ai conflitti del XXI secolo. In occasione della Giornata Internazionale della Nonviolenza si vuole promuovere un sentito appello di solidarietà e fraternità anche tramite queste manifestazioni pacifiche e nonviolente dettate da un sentire coscienzioso, dalla comune umanità, nel restare umani, che ci accomuna e ci rende simili, affini e fratelli.

Evento:

2 Ottobre – Giornata Internazionale della Nonviolenza con il Comitato NO MUOS di Milano: Domenica 6 ottobre 2013 ore 16.00, via delle Foppette,2 – MILANO, presso la sede dell’Associazione “Mondo senza guerre e senza violenza”

Note:

su PRESSENZA, International Press Agency:
http://www.pressenza.com/it/2013/10/71016/

Vedi anche

Pace

2 ottobre, Giornata Internazionale della Nonviolenza: aderite scattando una foto

L’Agenzia Stampa Internazionale Pressenza lancia una raccolta di foto sulla nonviolenza, per la pubblicazione sul sito del giornale e con la possibilità di apparire anche in un instant e-book.

29 settembre 2013 – Patrick Boylan

Pace

Presidio NO MUOS a MILANO

Comitato NO MUOS Milano

27 settembre 2013 – Laura Tussi




BARRICATE- L’Informazione in Movimento- Memoria, Costituzione e Antifascismo

Dall’Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L’Informazione in Movimento n.5 -2013
BARRICATE- L’Informazione in Movimento- Memoria, Costituzione e Antifascismo
Con il contributo di PeaceLink-Telematica per la Pace e Pressenza-International Press Agency
http://www.peacelink.it/pace/a/39056.html
http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437
Dall’Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L’Informazione in Movimento n.5 -2013
Dall’Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L’Informazione in Movimento n.5 -2013
Le Città di Nova Milanese e Bolzano per la Memoria Storica e la Pace.
Il Progetto “Per Non Dimenticare” raccoglie le memorie dei Lager.
Il lavoro di ricerca e di comunicazione dell’Amministrazione Comunale di Nova Milanese e della Città di Bolzano, sul tema della deportazione nazifascista.
“Per Non Dimenticare”
Referenti:
Laura Barzaghi, Consiliere Regione Lombardia
Rosaria Longoni, Sindaco di Nova Milanese -MB
Carla Giacomozzi, Archivio Storico Città di Bolzano
Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI di Nova Milanese-MB
Laura Tussi, Promotrice Progetto “Per Non Dimenticare”
Il Progetto “Per Non Dimenticare” è stato intrapreso, a partire dagli anni ’70, dall’Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, con la raccolta di videotestimonianze, interviste, biografie e documentazioni inerenti la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti.
Tutto questo importante materiale documentalistico e audiovisivo è contenuto nel sitohttp://www.lageredeportazione.org
Nel 2000 la Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, nella persona del Responsabile Giuseppe Paleari, in collaborazione con l’Archivio Storico della città di Bolzano, ha realizzato con la RAI e RAI EDUCATIONAL, le trasmissioni televisive dal titolo Testimonianze dai Lager, inerenti la deportazione politica e razziale, condotta da importanti personalità della società civile, tra cui Gino Strada, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Massimo Cacciari, Tina Anselmi, Alex Zanotelli e molti altri.
Queste trasmissioni, contenute in sintesi nel sito http://www.testimonianzedailager.rai.it sono state realizzate sotto la Presidenza RAI di Roberto Zaccaria, tuttora sostenitore del progetto.
“Per non dimenticare” è anche diventato attualmente un Progetto di promozione e valorizzazione del Patrimonio documentalistico e culturale delle Città di Nova Milanese e Bolzano, in collaborazione con l’ANPI.
Gli incontri culturali del Progetto “PER NON DIMENTICARE” sono itineranti e si svolgono nelle scuole e nelle sedi ANPI e ARCI, negli ambiti istituzionali, con la partecipazione di testimoni diretti e indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione.
Risulta importante sottolineare l’ingente lavoro di rete e di relazione che viene svolto con tutte le realtà istituzionali che si occupano di Pace, dialogo interculturale e interreligioso, Nonviolenza e Memoria Storica e con le varie Amministrazioni Comunali.
La presentazione di Moni Ovadia del libro “Memorie e Olocausto” (Aracne, Roma 2009) di Laura Tussi, svoltasi a Senago, ha dato inizio al ciclo di iniziative volte a promuovere l’importante Archivio Storico Audiovisivo delle Città di Nova Milanese e Bolzano. I relatori degli incontri sono personaggi di notevole spessore e impegno civile e sociale.
L’iniziativa “Per Non Dimenticare” è sostenuta anche da personalità impegnate del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica, da Moni Ovadia ad Antonio Pizzinato, a Don Andrea Gallo e molti altri, con cui abbiamo realizzato alcuni video per la Campagna di tesseramento ANPI.
In questi video sono visibili gli incontri del Progetto “PER NON DIMENTICARE”
http://www.youtube.com/lauratussi
MEMORIA E ANTIFASCISMO.
Oggi come ieri per la Costituzione: No alla modifica dell’Articolo 138.
di Laura Tussi, PeaceLink
Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI di Nova Milanese
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lí, o giovani, col pensiero perché lí è nata la nostra Costituzione”
Piero Calamandrei
Il significato e il valore della memoria storica dell’Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione si tramandano tra generazioni.
Come società Antifascista, dobbiamo essere attivi nella tutela della nostra Carta Costituzionale nel suo punto più sensibile: “quell’articolo 138 che blinda la nostra Costituzione, impedendo che sia modificata fino al punto di stravolgerne il significato”: lo annuncia il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro). “L’articolo 138 è sacro – spiega Goracci – perché impedisce che la Costituzione possa essere facilmente e liberamente manomessa al di fuori della complessa procedura costituzionale. Prescrive due volte il voto di ciascuna camera e prevede anche la possibilità di un referendum popolare di approvazione finale”.
Di cosa parla l’articolo 138? E’ quello che stabilisce le regole con cui si può cambiare la Costituzione.
Attualmente l’Articolo 138 è sotto attacco. Questo articolo fornisce le piene garanzie al futuro del nostro Paese.
La banca d’affari statunitense JP Morgan denuncia: “I sistemi politici dei paesi europei del Sud e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano caratteristiche inadatte a favorire l’integrazione. C’è forte influenza delle idee socialiste”. E cita, tra gli aspetti problematici, la tutela garantita ai diritti dei lavoratori. Il suo consiglio ai governi nazionali d’Europa per sopravvivere alla crisi del debito è: “liberatevi al più presto delle vostre costituzioni antifasciste!”.
Al contrario tutta la società civile antifascista ritiene un’offesa e un grave danno queste affermazioni. La politica conservatrice dei mercati dell’alta finanza impone restrizioni economiche, frutto di manovre speculative e di logiche di mercato iperliberiste e capitaliste, che acconsentono e danno spazio ai raduni neofascisti e neonazisti in Europa, ai movimenti Nazifascisti, alla riemergenza degli estremismi delle nuove destre, alle istituzioni razziste e ai partiti contro le Costituzioni Antifasciste. Attualmente la situazione di grave crisi strutturale ed economica deve motivare le nuove generazioni ad una forte presa di coscienza e di impegno sociale e civile.
L’ANPI vuole essere la casa dove tutti si trovano, si confrontano, discutono su cosa è stata la Resistenza, non solo per far rivivere la memoria, ma per tradurre in pratica contemporanea i valori della Costituzione.
Grazie agli scioperi del 1943 e del 1944 si è ricostruita l’Unità d’Italia su basi democratiche, con una Repubblica fondata sul lavoro e sulle pari dignità. I nostri Padri Costituenti, in seguito alla Resistenza Antifascista, hanno donato al mondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione Italiana del 1948. La Costituzione è un progetto da realizzare costantemente, quindi dobbiamo onorare la memoria dei nostri Padri e anche delle nostre Madri partigiane, perché nella Resistenza Antifascista la presenza militante e attiva femminile ha avuto un ruolo prioritario. Quindi è necessario onorare la memoria di coloro che hanno lottato per la libertà, la pace, la giustizia, la dignità sociale e per rendere attuale la Costituzione.
L’ANPI è impegnata nella risoluzione dei problemi attuali, per difendere la qualità della democrazia e i diritti delle persone che lavorano, per tutelare tutti gli esseri umani che non devono subire limitazioni e discriminazioni in base alla loro appartenenza etnica, di censo e sociale. La Costituzione non è uno strumento del passato, ma è un mezzo per vivere la società attuale ed affrontare e risolvere i problemi sociali impellenti. L’ANPI di Nova Milanese e PeaceLink auspicano un mondo caratterizzato da contesti di pace, affinché gli orrori del passato non possano mai più ripetersi nell’attualità del presente. Per questo, ci sentiamo attivi rispetto alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale basato sulla condivisione del nostro patrimonio umano e culturale, allontanando gli spettri della guerra e del fascismo, orientandoci su processi di giustizia ed equità, non basati sulla forza delle armi, ma con propositi di apertura all’altro, nell’accoglienza degli ultimi, dei migranti, degli oppressi, dei diseredati di tutto il pianeta in prospettive mondiali di pace di cooperazione, collaborazione e di interazione tra culture, opinioni politiche e religioni differenti.
Tutti i movimenti Antifascisti reputano necessario ripercorrere l’analisi del passato storico, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle donne e degli uomini e dei diritti imprescindibili della persona, sanciti dalla Carta Costituzionale.
Riteniamo necessario sia tutelata la persona nella sua integrità e dignità e la società nella sua complessità, sotto varie forme e aspetti, contro l’intolleranza per le differenze e contro ogni razzismo e discriminazione, contro l’oppressione delle minoranze, nella considerazione del dialogo tra le parti, le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell’ambiente circostante e dell’ecosistema, contro tutte le ecomafie e contro la criminalità organizzata, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile, nonviolento ed equosolidale, basato sui valori della Pace e della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione, di culto e di pensiero, contro ogni omertà che ingenera il crimine.
Gli ideali della Resistenza europea e delle Costituzioni Antifasciste sono ancora validi e vanno attuati!
Note:
su ILDIALOGO.org:
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/storia/Gmemoria_1379519885.htm
su VORREI.org:
http://www.vorrei.org/comunicati-stampa/8379-barricate-l-informazione-in-movimento-memoria-costituzione-e-antifascismo.html
Allegati

Dall’Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L’Informazione in Movimento n.5 -2013BARRICATE- L’Informazione in Movimento- Memoria, Costituzione e AntifascismoCon il contributo di PeaceLink-Telematica per la Pace e Pressenza-International Press Agencyhttp://www.peacelink.it/pace/a/39056.html
http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437
Dall’Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L’Informazione in Movimento n.5 -2013
Dall’Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L’Informazione in Movimento n.5 -2013Le Città di Nova Milanese e Bolzano per la Memoria Storica e la Pace.
Il Progetto “Per Non Dimenticare” raccoglie le memorie dei Lager.
Il lavoro di ricerca e di comunicazione dell’Amministrazione Comunale di Nova Milanese e della Città di Bolzano, sul tema della deportazione nazifascista.
“Per Non Dimenticare”
Referenti:
Laura Barzaghi, Consiliere Regione Lombardia
Rosaria Longoni, Sindaco di Nova Milanese -MB
Carla Giacomozzi, Archivio Storico Città di Bolzano
Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI di Nova Milanese-MB
Laura Tussi, Promotrice Progetto “Per Non Dimenticare”

Il Progetto “Per Non Dimenticare” è stato intrapreso, a partire dagli anni ’70, dall’Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, con la raccolta di videotestimonianze, interviste, biografie e documentazioni inerenti la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti.
Tutto questo importante materiale documentalistico e audiovisivo è contenuto nel sitohttp://www.lageredeportazione.org
Nel 2000 la Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, nella persona del Responsabile Giuseppe Paleari, in collaborazione con l’Archivio Storico della città di Bolzano, ha realizzato con la RAI e RAI EDUCATIONAL, le trasmissioni televisive dal titolo Testimonianze dai Lager, inerenti la deportazione politica e razziale, condotta da importanti personalità della società civile, tra cui Gino Strada, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Massimo Cacciari, Tina Anselmi, Alex Zanotelli e molti altri.
Queste trasmissioni, contenute in sintesi nel sito http://www.testimonianzedailager.rai.it sono state realizzate sotto la Presidenza RAI di Roberto Zaccaria, tuttora sostenitore del progetto.
“Per non dimenticare” è anche diventato attualmente un Progetto di promozione e valorizzazione del Patrimonio documentalistico e culturale delle Città di Nova Milanese e Bolzano, in collaborazione con l’ANPI.
Gli incontri culturali del Progetto “PER NON DIMENTICARE” sono itineranti e si svolgono nelle scuole e nelle sedi ANPI e ARCI, negli ambiti istituzionali, con la partecipazione di testimoni diretti e indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione.
Risulta importante sottolineare l’ingente lavoro di rete e di relazione che viene svolto con tutte le realtà istituzionali che si occupano di Pace, dialogo interculturale e interreligioso, Nonviolenza e Memoria Storica e con le varie Amministrazioni Comunali.
La presentazione di Moni Ovadia del libro “Memorie e Olocausto” (Aracne, Roma 2009) di Laura Tussi, svoltasi a Senago, ha dato inizio al ciclo di iniziative volte a promuovere l’importante Archivio Storico Audiovisivo delle Città di Nova Milanese e Bolzano. I relatori degli incontri sono personaggi di notevole spessore e impegno civile e sociale.
L’iniziativa “Per Non Dimenticare” è sostenuta anche da personalità impegnate del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica, da Moni Ovadia ad Antonio Pizzinato, a Don Andrea Gallo e molti altri, con cui abbiamo realizzato alcuni video per la Campagna di tesseramento ANPI.
In questi video sono visibili gli incontri del Progetto “PER NON DIMENTICARE”
http://www.youtube.com/lauratussi

MEMORIA E ANTIFASCISMO.
Oggi come ieri per la Costituzione: No alla modifica dell’Articolo 138.

di Laura Tussi, PeaceLink
Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI di Nova Milanese

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lí, o giovani, col pensiero perché lí è nata la nostra Costituzione”Piero Calamandrei

Il significato e il valore della memoria storica dell’Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione si tramandano tra generazioni.
Come società Antifascista, dobbiamo essere attivi nella tutela della nostra Carta Costituzionale nel suo punto più sensibile: “quell’articolo 138 che blinda la nostra Costituzione, impedendo che sia modificata fino al punto di stravolgerne il significato”: lo annuncia il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro). “L’articolo 138 è sacro – spiega Goracci – perché impedisce che la Costituzione possa essere facilmente e liberamente manomessa al di fuori della complessa procedura costituzionale. Prescrive due volte il voto di ciascuna camera e prevede anche la possibilità di un referendum popolare di approvazione finale”.
Di cosa parla l’articolo 138? E’ quello che stabilisce le regole con cui si può cambiare la Costituzione.
Attualmente l’Articolo 138 è sotto attacco. Questo articolo fornisce le piene garanzie al futuro del nostro Paese.
La banca d’affari statunitense JP Morgan denuncia: “I sistemi politici dei paesi europei del Sud e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano caratteristiche inadatte a favorire l’integrazione. C’è forte influenza delle idee socialiste”. E cita, tra gli aspetti problematici, la tutela garantita ai diritti dei lavoratori. Il suo consiglio ai governi nazionali d’Europa per sopravvivere alla crisi del debito è: “liberatevi al più presto delle vostre costituzioni antifasciste!”.
Al contrario tutta la società civile antifascista ritiene un’offesa e un grave danno queste affermazioni. La politica conservatrice dei mercati dell’alta finanza impone restrizioni economiche, frutto di manovre speculative e di logiche di mercato iperliberiste e capitaliste, che acconsentono e danno spazio ai raduni neofascisti e neonazisti in Europa, ai movimenti Nazifascisti, alla riemergenza degli estremismi delle nuove destre, alle istituzioni razziste e ai partiti contro le Costituzioni Antifasciste. Attualmente la situazione di grave crisi strutturale ed economica deve motivare le nuove generazioni ad una forte presa di coscienza e di impegno sociale e civile.
L’ANPI vuole essere la casa dove tutti si trovano, si confrontano, discutono su cosa è stata la Resistenza, non solo per far rivivere la memoria, ma per tradurre in pratica contemporanea i valori della Costituzione.
Grazie agli scioperi del 1943 e del 1944 si è ricostruita l’Unità d’Italia su basi democratiche, con una Repubblica fondata sul lavoro e sulle pari dignità. I nostri Padri Costituenti, in seguito alla Resistenza Antifascista, hanno donato al mondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione Italiana del 1948. La Costituzione è un progetto da realizzare costantemente, quindi dobbiamo onorare la memoria dei nostri Padri e anche delle nostre Madri partigiane, perché nella Resistenza Antifascista la presenza militante e attiva femminile ha avuto un ruolo prioritario. Quindi è necessario onorare la memoria di coloro che hanno lottato per la libertà, la pace, la giustizia, la dignità sociale e per rendere attuale la Costituzione.
L’ANPI è impegnata nella risoluzione dei problemi attuali, per difendere la qualità della democrazia e i diritti delle persone che lavorano, per tutelare tutti gli esseri umani che non devono subire limitazioni e discriminazioni in base alla loro appartenenza etnica, di censo e sociale. La Costituzione non è uno strumento del passato, ma è un mezzo per vivere la società attuale ed affrontare e risolvere i problemi sociali impellenti. L’ANPI di Nova Milanese e PeaceLink auspicano un mondo caratterizzato da contesti di pace, affinché gli orrori del passato non possano mai più ripetersi nell’attualità del presente. Per questo, ci sentiamo attivi rispetto alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale basato sulla condivisione del nostro patrimonio umano e culturale, allontanando gli spettri della guerra e del fascismo, orientandoci su processi di giustizia ed equità, non basati sulla forza delle armi, ma con propositi di apertura all’altro, nell’accoglienza degli ultimi, dei migranti, degli oppressi, dei diseredati di tutto il pianeta in prospettive mondiali di pace di cooperazione, collaborazione e di interazione tra culture, opinioni politiche e religioni differenti.
Tutti i movimenti Antifascisti reputano necessario ripercorrere l’analisi del passato storico, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle donne e degli uomini e dei diritti imprescindibili della persona, sanciti dalla Carta Costituzionale.
Riteniamo necessario sia tutelata la persona nella sua integrità e dignità e la società nella sua complessità, sotto varie forme e aspetti, contro l’intolleranza per le differenze e contro ogni razzismo e discriminazione, contro l’oppressione delle minoranze, nella considerazione del dialogo tra le parti, le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell’ambiente circostante e dell’ecosistema, contro tutte le ecomafie e contro la criminalità organizzata, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile, nonviolento ed equosolidale, basato sui valori della Pace e della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione, di culto e di pensiero, contro ogni omertà che ingenera il crimine.
Gli ideali della Resistenza europea e delle Costituzioni Antifasciste sono ancora validi e vanno attuati!
Note:su ILDIALOGO.org: http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/storia/Gmemoria_1379519885.htm
su VORREI.org: http://www.vorrei.org/comunicati-stampa/8379-barricate-l-informazione-in-movimento-memoria-costituzione-e-antifascismo.html
Allegati




Comitato NO MUOS Milano Appello per una mobilitazione Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo, la pace, la tutela della salute

Comitato NO MUOS Milano

Appello per una mobilitazione Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo, la pace, la tutela della salute

In contemporanea con la manifestazione nazionale di Palermo.
Presidio davanti al Consolato USA di Milano
28 settembre 2013 ore 15.30

http://www.peacelink.it/pace/a/39054.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

Appello per una mobilitazione Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo, la pace, la tutela della salute

Appello per una mobilitazione

Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo,la pace, la tutela della salute

28 settembre h. 15.30

Giornata Nazionale Contro la Guerra

In contemporanea con la manifestazione nazionale di Palermo

Presidio davanti al Consolato USA

Via Principe Amedeo, 2/10 Milano (metro Turati)

Il M.U.O.S. ( Mobile User Objective System) è un sistema di comunicazioni satellitari della marina militare americana  ad  altissima frequenza, dotato di cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra di cui una in Sicilia, a Niscemi (CL). Sarà utilizzato per coordinare in modo capillare i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota protagonisti delle guerre del nuovo millennio.

La costruzione di questo sistema non ha lasciato indifferente il popolo siciliano, che oggi lancia un grido d’allarme all’Italia intera. I cittadini di Niscemi lottano da tempo contro l’installazione della base militare nel silenzio delle Istituzioni, affermando il loro diritto alla pace, alla salute e all’autodeterminazione (si, le onde elettromagnetiche dei satelliti fanno male!). Negli ultimi due anni la lotta si è generalizzata ed estesa, dalla Sicilia alla Penisola, assumendo quei caratteri antimilitaristi che sono – o meglio, che dovrebbero essere – sanciti dalla Costituzione. Eppure, nonostante l’art. 11preveda “il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, l’Italia è stata, e continua ad essere, la base strategica per le guerre del XXI secolo nel Mediterraneo.

La lotta non riguarda pertanto solo la Sicilia. Per chiunque creda che l’Italia non debba essere un Paese NATO per fare la guerra, la questione MUOS non può più essere liquidata come questione territoriale. Occorre prendere una netta posizione rispetto ad esso e, contro l’asservimento dei media e dei governi, esprimere un chiaro dissenso contro scelte che, come questa, condizionano il nostro futuro e quello dei popoli a noi vicini.

Questo appello è rivolto ai Cittadini, ai Sindacati, alle Associazioni democratiche e pacifiste, al mondo dei Movimenti, della Cultura e delle Arti perché si dia un segnale fortecontro la presenza militare USA e NATO in Italia, contro i vari governi che con continuità e in contiguità hanno moltiplicato gli interventi bellici all’estero e le spese militari, perché si possa costruire un Mediterraneo Mare di Pace.

IL 28 SETTEMBRE SAREMO DAVANTI AL CONSOLATO AMERICANO PER RIBADIRE LE NOSTRE POSIZIONI:

CONTRO L’INSTALLAZIONE DEL MUOS E PER LO SMANTELLAMENTO DELLE 46 ANTENNE NRTF A NISCEMI

· PER LA SMILITARIZZAZIONE DELLA BASE DI SIGONELLA, OGGI PIATTAFORMA STRATEGICA USA

· CONTRO LE SPESE MILITARI, PERCHÉ S’IMPEDISCA L’ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI F35 DAL COSTO DI CIRCA 15 MILIARDI DI EURO, SOTTRATTI ALLE SPESE NECESSARIE ALL’OCCUPAZIONE, ALL’ISTRUZIONE, ALLA SANITA’ E AI SERVIZI SOCIALI

Invitiamo tutt* alla mobilitazione

Comitato NO MUOS Milano

per adesioni:

FB: https://www.facebook.com/nomuosmilano

email: nomuosmilano@gmail.com

sito internet ufficiale: www.nomuos.info

Note:

PRESSENZA:
http://www.pressenza.com/it/2013/09/69119/

VORREI.org
http://www.vorrei.org/comunicati-stampa/8363-appello-per-una-mobilitazione-contro-l-installazione-del-muos-per-il-disarmo-la-pace-la-tutela-della-salute.html

ILDIALOGO.org
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/noguerra/Appelli_1379430572.htm

Comitato NO MUOS Milano

Appello per una mobilitazione Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo, la pace, la tutela della salute

In contemporanea con la manifestazione nazionale di Palermo.
Presidio davanti al Consolato USA di Milano
28 settembre 2013 ore 15.30

17 settembre 2013 – Laura Tussi

Appello per una mobilitazione Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo, la pace, la tutela della salute

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Appello per una mobilitazione

Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo,la pace, la tutela della salute

28 settembre h. 15.30

Giornata Nazionale Contro la Guerra

In contemporanea con la manifestazione nazionale di Palermo

Presidio davanti al Consolato USA

Via Principe Amedeo, 2/10 Milano (metro Turati)

Il M.U.O.S. ( Mobile User Objective System) è un sistema di comunicazioni satellitari della marina militare americana  ad  altissima frequenza, dotato di cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra di cui una in Sicilia, a Niscemi (CL). Sarà utilizzato per coordinare in modo capillare i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota protagonisti delle guerre del nuovo millennio.

La costruzione di questo sistema non ha lasciato indifferente il popolo siciliano, che oggi lancia un grido d’allarme all’Italia intera. I cittadini di Niscemi lottano da tempo contro l’installazione della base militare nel silenzio delle Istituzioni, affermando il loro diritto alla pace, alla salute e all’autodeterminazione (si, le onde elettromagnetiche dei satelliti fanno male!). Negli ultimi due anni la lotta si è generalizzata ed estesa, dalla Sicilia alla Penisola, assumendo quei caratteri antimilitaristi che sono – o meglio, che dovrebbero essere – sanciti dalla Costituzione. Eppure, nonostante l’art. 11preveda “il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, l’Italia è stata, e continua ad essere, la base strategica per le guerre del XXI secolo nel Mediterraneo.

La lotta non riguarda pertanto solo la Sicilia. Per chiunque creda che l’Italia non debba essere un Paese NATO per fare la guerra, la questione MUOS non può più essere liquidata come questione territoriale. Occorre prendere una netta posizione rispetto ad esso e, contro l’asservimento dei media e dei governi, esprimere un chiaro dissenso contro scelte che, come questa, condizionano il nostro futuro e quello dei popoli a noi vicini.

Questo appello è rivolto ai Cittadini, ai Sindacati, alle Associazioni democratiche e pacifiste, al mondo dei Movimenti, della Cultura e delle Arti perché si dia un segnale fortecontro la presenza militare USA e NATO in Italia, contro i vari governi che con continuità e in contiguità hanno moltiplicato gli interventi bellici all’estero e le spese militari, perché si possa costruire un Mediterraneo Mare di Pace.

IL 28 SETTEMBRE SAREMO DAVANTI AL CONSOLATO AMERICANO PER RIBADIRE LE NOSTRE POSIZIONI:

CONTRO L’INSTALLAZIONE DEL MUOS E PER LO SMANTELLAMENTO DELLE 46 ANTENNE NRTF A NISCEMI

· PER LA SMILITARIZZAZIONE DELLA BASE DI SIGONELLA, OGGI PIATTAFORMA STRATEGICA USA

· CONTRO LE SPESE MILITARI, PERCHÉ S’IMPEDISCA L’ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI F35 DAL COSTO DI CIRCA 15 MILIARDI DI EURO, SOTTRATTI ALLE SPESE NECESSARIE ALL’OCCUPAZIONE, ALL’ISTRUZIONE, ALLA SANITA’ E AI SERVIZI SOCIALI

Invitiamo tutt* alla mobilitazione

Comitato NO MUOS Milano

per adesioni:

FB: https://www.facebook.com/nomuosmilano

email: nomuosmilano@gmail.com

sito internet ufficiale: www.nomuos.info

Note:

PRESSENZA:
http://www.pressenza.com/it/2013/09/69119/

VORREI.org
http://www.vorrei.org/comunicati-stampa/8363-appello-per-una-mobilitazione-contro-l-installazione-del-muos-per-il-disarmo-la-pace-la-tutela-della-salute.html

ILDIALOGO.org
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Editoria. Alessandro Marescotti: Recensione a “Un Racconto di vita Partigiana”

“La Rivista che Vorrei” presenta una recensione di Alessandro Marescotti

Alessandro Marescotti: Recensione a “Un Racconto di vita Partigiana”

Alessandro Marescotti, Presidente di PeaceLink- Telematica per la Pace, scrive per “La Rivista che Vorrei” vorrei.org

http://www.peacelink.it/pace/a/39016.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

Alessandro Marescotti: Recensione a “Un Racconto di vita Partigiana” di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici

Fabrizio Cracolici, Laura Tussi

“Un racconto di vita partigiana. Il ventennio fascista e la vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo”

Recensione di Alessandro Marescotti

Edizioni Mimesis, Milano-Udine, 2012

www.mimesisedizioni.it

Questo libro raccoglie la testimonianza di vita di Emilio Bacio Capuzzo, protagonista della lotta contro il nazifascismo nel milanese. La narrazione individuale è collocata nell’ambito della storia complessiva della Resistenza Italiana, a cui il libro dedica ampio spazio ricostruendo prima il periodo dell’antifascismo dalle origini all’8 settembre 1943 e poi la sequenza delle stragi nazifasciste dal 1943 al 1945. Siamo quindi in presenza di un libro di ampio respiro, molto dettagliato, dal taglio per certi aspetti storico-didattico. E infatti rientra nel progetto “Per non dimenticare” che è promosso dai due autori: Fabrizio Cracolici e Laura Tussi. Il primo è presidente dell’ANPI di Nova Milanese (MB). Laura Tussi è invece docente, giornalista e scrittrice di libri di pedagogia interculturale, tra cui l’ultimo “Educazione e Pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale”, edito anch’esso da MIMESIS. Il progetto in questi anni ha coinvolto molte persone e associazioni, dando vita a diversi incontri. Il libro rende conto di tale percorso e nella parte finale raccoglie varie testimonianze, prima fra tutti quella di Moni Ovadia, finalizzate a porre attenzione sulla attualità della Resistenza.

La parte più toccante del libro è proprio quella sulla storia del partigiano Emilio Bacio Capuzzo, nato in provincia di Padova nel 1926 e trasferitosi a Nova Milanese nel 1938. Figlio di un operaio socialista che non aveva voluto fare la tessera al Partito Fascista, Emilio Bacio Capuzzo si aggregò nel 1944 ai GAP, i gruppi partigiani, dopo una esperienza di lavoro in fabbrica. Conosce anche la deportazione nel lager di Bolzano. La sua è stata una vita difficile, avventurosa, e questo libro serve a comprendere e a testimoniare come la storia dell’Italia sia stata cambiata proprio da persone determinate e coerenti come lui. E’ giusto dedicare a queste persone un libro, in modo che anche i giovani oggi sappiano che cambiare la storia è possibile, anche con il sacrificio personale.

Laura Tussi, nella sua prefazione, evidenzia “l’attualità dei valori sociali e dei diritti civili e umani di cui occorre continuamente fare memoria” e offre della Resistenza una chiave di lettura soprattutto morale e pedagogica, in modo da aprirla alle nuove forme di resistenza, che oggi sono quelle – sottolinea – della lotta alle mafie, alle guerre, all’intolleranza.

Alessandro Marescotti – Presidente di PeaceLink, telematica per la Pace.

www.peacelink.it

a.marescotti@peacelink.it

Note:

http://www.vorrei.org/recensioni/8293-un-racconto-di-vita-partigiana-fabrizio-cracolici-e-laura-tussi.html




Paolo Moiola, Nelle mani di Golia. I diritti dell’uomo tra Stato e mercato (ai tempi della Rete), Gabrielli, Verona 2012

Una dettagliata e documentata opera enciclopedica:

Paolo Moiola, Nelle mani di Golia. I diritti dell’uomo tra Stato e mercato (ai tempi della Rete), Gabrielli, Verona 2012

Introduzione di Paolo Pagliai e Giuliano Pontara.“Il dovere di indignarsi”: Postfazioni di Paolo Farinella e Gianni Minà.

http://www.peacelink.it/pace/a/38369.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

Paolo Moiola, Nelle mani di Golia. I diritti dell’uomo tra Stato e mercato (ai tempi della Rete), Gabrielli, Verona 2012

Nelle mani di Golia. I diritti dell’uomo tra Stato e mercato (ai tempi della Rete).

A cura di Paolo Moiola

Introduzione di Paolo Pagliai e Giuliano Pontara

“Il dovere di indignarsi”

Postfazioni di Paolo Farinella e Gianni Minà

Recensione di Laura Tussi

Editori Gabrielli, Verona 2012

Una dettagliata e documentata opera enciclopedica, a cura di Paolo Moiola, dal titolo “Nelle mani di Golia. I diritti dell’uomo tra Stato e mercato (ai tempi della Rete)”, coniuga il pensiero di illustri docenti universitari, preti di frontiera, giornalisti e studiosi, per cui “Golia” incarna e rappresenta tutti i poteri forti che impongono ingiustizie, discriminazioni, violenze e razzismo, nell’era della globalizzazione mercantilista, della crisi sistemica e della Rete, con ripercussioni negative devastanti sui diritti della donna e dell’uomo.

La Fondazione Guido Piccini per i diritti dell’Uomo e la Magnifica Comunità della Valpolicella, di carattere culturale e di promozione sociale, nata dall’idea dell’Editore Emilio Gabrielli, hanno apportato un importante e notevole contributo di pensiero alla realizzazione di questa opera dai caratteri enciclopedici e universalistici. Il libro nasce dall’esperienza diretta della rivista “Missione Consolata” di Torino, il cui redattore responsabile, Paolo Moiola, attraverso i vissuti del mondo della missione, apporta un alto sguardo di insieme, di tipo universalistico, che trasferisce in tutte le personali pubblicazioni, tra cui anche “Donne per un altro mondo”. Infatti le donne dei paesi emergenti valorizzano la storia del proprio territorio, dei luoghi di periferia e di marginalità. E così, da queste attente riflessioni, scaturisce il tema dei diritti umani, i diritti dei più deboli. È necessario aiutare i popoli a prendere coscienza piena e attiva del diritto di non essere impoveriti nei rapporti tra Stati, negli scambi di latrocinio, che indeboliscono la coscienza della dignità delle genti. Dunque è compito di chi ha coscienza difendere i diritti degli ultimi, richiamando il dovere del riconoscimento dell’altro. L’opera “Nelle mani di Golia” rappresenta un’alta ed estrema sintesi rispetto ai temi dei diritti umani, che giunge all’esplosione di invettive nei confronti di chi governa e di chi gestisce e guida l’economia. Dall’analisi di plurime prospettive, particolari visioni e profonde riflessioni, nasce un volume ponderoso, tramite un’aperta e universale panoramica della complessità mondiale dei casi di violazione dei diritti umani, che si compone di precise parti e sezioni:

–          Della Storia e dell’Evoluzione: da Locke all’era della globalizzazione neoliberista e della restrizione e precarietà dei diritti.

–          Dei Diritti sotto attacco: tortura, terrorismo, donne, minori, acqua, cibo, salute e diritti riproduttivi, diritti economici, terra e proprietà privata, ambiente.

–          Dei Diritti nell’Era Digitale

–          Dei Continenti e dei Paesi

–          Dei Diritti degli “altri”

–          Delle Religioni

–          Dei Doveri: dei Singoli e degli Stati

–          Sul Dovere d’indignarsi

–          Materiali di lavoro: dal 1948 (Dichiarazione Universale) al 2012 (Summit di Rio)

I diritti umani purtroppo appaiono come l’emanazione culturale non dell’intera umanità, ma della parte caratterizzata dalla cultura occidentale, per secoli dominante e colonialista, nella mancanza di una cultura di pace, come commenta Paolo Pagliai. Per i poveri è l’indigenza stessa a violare tutti i diritti senza distinzione, nel disprezzo del valore della diversità, nell’indifferenza o nell’odio per il più debole, l’ultimo, l’emarginato, l’escluso, come scrive Giuliano Pontara.

Allo Stato, inteso come comunità politica, spetta il compito di garantire la qualità della vita delle persone, (sostiene Alessandra Algostino), in quanto il cammino dei diritti ha l’obiettivo di coniugare libertà individuale e giustizia sociale, l’”io” e gli “altri”, soprattutto in un’epoca in cui la crisi economica, la paura del “terrorismo” e la mancanza di efficaci politiche globali hanno fatto riemergere pulsioni e paure razziste e xenofobe. Maria Romero denuncia quanto la violenza contro le donne sia un’evidenza quotidiana, dove appunto la “povertà è donna”, e invece “senza distinzione di sesso” recita l’articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Come espone Chiara Blengino, sono milioni i minori impiegati in lavori pericolosi: restituire i bambini alla scuola e ai sogni propri della loro età non è facile, ma è possibile: per convincere i soggetti avversi, le multinazionali, occorre la spinta della società civile. Nella Dichiarazione del 1948 e nella maggior parte delle Costituzioni nazionali, i diritti dei lavoratori sono ampiamente tutelati. Ma la realtà è diversa, come dimostrano le cifre degli incidenti sul lavoro e le malattie professionali, per non parlare dello sfruttamento del lavoro minorile e femminile. L’amianto uccide tuttora, dall’Eternit all’Ilva per fare profitti sulla vita delle persone, come approfondiscono Roberto Topino e a Rosanna Novara. Il profitto è tutto e il lavoro non conta niente, perché il capitalismo iperliberista impone la tragica lacerazione di una “vita senza lavoro o di un lavoro senza dignità”, nel difficile paradosso, nel becero ricatto capitalista tra vita e salute o lavoro e morte, dove lo stato sociale è assente nell’emancipazione dal bisogno, per cui l’ambiente, l’assetto e l’equilibrio ecologici dovrebbero essere considerati un “Bene Comune”, un diritto da difendere e da tutelare per la collettività presente e per le generazioni future. Ma non è così. Siamo fagocitati dal capitalismo dei consumi e dalla moltiplicazione dei bisogni, nell’attivazione di uno spasmodico “sviluppo” che esclude orizzonti di decrescita e nuove prospettive e innovativi modelli di crescita ecostenibili ed equosolidali, anche attraverso l’estensione dei “diritti digitali” e della Rete quale strumento economico, educativo e partecipativo, ossia con maggiore trasparenza nella Rete e la diminuzione degli oligopoli, dove la crescita uccide i diritti, perché chi pensa diversamente dal sistema globale è in pericolo, tramite il “modus operandi” della repressione, per cui il potere decide chi merita di vivere e chi di morire. Con la polizia e i militari gli abusi diventano legge, tramite l’imprimatur della violenza. Lo sviluppo neoliberista e i diritti umani risultano incompatibili, dove il diritto alla libertà di espressione è fortemente minato come quello alla libertà di religione e di opinione, mentre imperversa la minaccia all’eguaglianza di genere e si impone spietatamente il razzismo, per cui l’omosessualità viene punita e l’omofobia è viva, presente e tollerata, calpestando il limite invalicabile dell’altro. Dunque sui diritti umani sussiste molta ipocrisia e noi tutti dovremmo sentire “il dovere di indignarci”, come sostiene Gianni Minà. L’ortodossia neoliberista ha fatto strame dei diritti, denuncia Paolo Farinella, e la sentinella dell’etica e del bene comune, la Chiesa, è colpevole di latitanza e mancanza di presa di posizione etica e morale rispetto al regime di corruzione, di illegalità, di sfruttamento e ingiustizia sociale che imperversa non solo a livello globale, ma anche nel nostro Paese.

Note:

http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/cultura/Recensioni_1368129236.htm




GAIA promuove una raccolta fondi per la WEBTV di PeaceLink

GAIA promuove una raccolta fondi per la WEBTV di PeaceLink

GAIA- Rivista dell’Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”

GAIA, Rivista dell’Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, pubblica le Recensioni di PeaceLink “Armi, un affare di Stato” e “Un EcoMUOStro a Niscemi”

http://www.peacelink.it/pace/a/38204.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

GAIA- Rivista dell’Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”

Nel 2013 vorremmo avviare, con i fondi raccolti, una Web-tv.Sarebbe bello fare una TV su Internet senza pubblicità per fare parlare i gruppi ecopacifisti, i movimenti locali, mostrandone le attività in corso, per denunciare quello che non va. Aiutaci a realizzare questo progetto!Fai una donazione sul c/c postale13403746 intestato ad AssociazionePeaceLink, C.P. 2009,74100 Taranto.Oppure dona sul conto corrente bancario n. 115458 c/o BancaPopolare Etica, intestato ad AssociazionePeaceLink (IBAN: IT05B050 1802 4000 0000 0115 458)

Alessandro Marescotti, Presidente di PeaceLink.

Se sei interessato al progetto manda un sms al 329.0980335

ARMI, UN AFFARE DI STATO.

SOLDI, INTERESSI, SCENARI DI UN BUSINESS MILIARDARIO.

Libro di Duccio Facchini, Michele Sasso, Francesco Vignarca

Recensione di Laura Tussi

Editore Chiarelettere, Milano 2012

“Fecero il deserto e lo chiamarono pace” Tacito

Le armi sono da sempre protagoniste della storia mondiale e attualmente della cronaca internazionale. Dalle rivolte nei Paesi del Nord Africa agli assalti dei pirati della Somalia, dal conflitto ancora in corso in Afghanistan all’esplodere della violenza tra bande criminali che ha insanguinato il Messico, dagli scontri fra tribù e fazioni nello Yemen alla feroce contrapposizione e repressione tra regime e rivoltosi in Siria, a discapito della popolazione inerme, dove i poteri assassini irridono gli assassinati. Al centro della scena permangono sempre le armi. Nei discorsi ufficiali e nelle parole di circostanza dei rappresentanti di governo, la pace è evocata come bene supremo da preservare, ma i fatti storici continuano a dimostrare che lo strumento per costruire la pace continua ad essere bellico e militare, dove il sistema impone la corsa agli armamenti come nel caso di Grecia e Libia, con l’uso spregiudicato della psicosi dell’accerchiamento, ossia l’opportuna costruzione del pericolo, più mitico che reale, di un vicino forte e bene armato che garantisca un enorme beneficio all’industria militare, perché diffonde il timore di un conflitto potenziale: questo il grande affare delle armi, dove le spese militari dei governi sono giustificate dalla creazione del nemico e del casus belli. Nei dibattiti e nei confronti con le posizioni cosiddette “pacifiste”, molti governanti si dichiarano contrari alle armi e alla violenza, ma i fatti dimostrano che lo strumento bellico e militare è il più utilizzato per cercare soluzioni alle complicate situazioni di conflitto internazionale. Il business legale delle armi rappresenta un affare di Stato che non avverte crisi: è una macchina capace di divorare a livello mondiale migliaia di miliardi di dollari ogni anno. La costruzione di un nemico esterno da agguantare e distruggere si ripete, anche per distogliere l’attenzione da altri problemi più importanti e reali. Le moderne democrazie non hanno certo perso il vizio della psicosi dell’accerchiamento, del nemico e del casus belli. Nell’era della comunicazione di massa e dell’informazione istantanea, il vizio dell’invenzione del nemico è diventato ancora più sistematico e raffinato: “giocare alla guerra” è il sistema migliore per dissimulare e affrontare questioni scomode, oltre che a rimettere in moto la grande macchina della distruzione e l’enorme sistema di interessi economici soggiacenti alla ricostruzione. Gli Stati Uniti in testa nel finanziare il settore della difesa e poi le nuove potenze militari, dove le armi vivono una crisi molto apparente più che reale, considerando i tagli incompiuti agli armamenti dell’Italia, affare colossale per un pugno di aziende tra cui Finmeccanica, il colosso italiano, una delle più grandi produttrici di armi, un settore troppo ingente e poderoso per fallire, nell’intreccio tra potere, profitto e politica, dove lo stato è sempre cliente ed azionista e la forza politica è sempre al servizio del mercato, tramite la spinta irresistibile del capitale, perché in realtà si ripudia la guerra solo a parole e non nei fatti, basti pensare ai tanto famigerati F-35, i cosiddetti caccia dello spreco, aerei per gli alleati degli Stati Uniti, nelle mani di Washington. La produzione di F-35 è giustificata dal becero inganno iperliberista e dal famigerato ricatto capitalista delle ricadute occupazionali, mentre si aprono sempre nuovi scenari di guerra, perché raccontare le armi significa narrare i conflitti, in epopee di sillogismi di sangue e di mercato, mentre l’Africa brucia, dopo la primavera araba: la Liberia insanguinata di Charles Taylor, il dramma del Darfur, i postumi della guerra in Libia. La guerra presenta sempre lo scotto di gravissimi costi umani ed economici, dove i diritti degli uomini e delle donne vengono violati, calpestati, l’infanzia negata, i civili sotto tiro, sempre, mentre la disoccupazione dilaga, nell’abdicazione dei governi e degli Stati come garanti della sovranità popolare.

Un Eco MUOStro a Niscemi.

L’arma perfetta per i conflitti del XXI secolo

Libro di Antonio Mazzeo

Recensione di Laura Tussi

Pubblicazione a cura dell’Associazione Culturale “Sicilia Punto L.”, Ragusa 2012

Il MUOS è un sistema di onde elettromagnetiche per oscurare e boicottare gli apparati elettronici delle postazioni avversarie. Il  MUOS (Mobile User Objective System)  è un sistema adottato  dalle forze armate degli Stati Uniti d’America, perché possano affermare la propria superiorità universale, tramite una rete di mega-antenne e satelliti per telecomunicazioni ad alta velocità, affinché sull’infinito domini l’oscurità della violenza, della guerra, della morte. Il MUOS è un sistema atto a propagare, dilatare, moltiplicare gli ordini di attacco militare di tipo convenzionale, chimico, batteriologico e nucleare, per bombardamenti sempre più virtuali, computerizzati, disumanizzati e disumanizzanti perché la coscienza degli assassini non possa mai incrociare gli occhi di chi soffre e la disperazione delle vittime innocenti. Il MUOS incarna le molteplici contraddizioni della globalizzazione neoliberista e capitalista, in quanto uccide in nome della pace e dell’Ordine sovranazionale, devastando il clima, l’ambiente e il territorio. L’ Eco MUOStro  sarà situato a Niscemi, nei pressi di Caltanissetta, in Sicilia, nel cuore di un’importante riserva naturale, dove fervono i preparativi per l’installazione di tre grandi antenne paraboliche con onde elettromagnetiche che penetrano la ionosfera e i tessuti di ogni essere vivente che “oserà” affrontare questo inesorabile Eco MUOStro: il nuovo supersegreto centro di telecomunicazioni della marina militare degli Usa. La gente del posto si indigna per essere stata ignorata, tradita, svenduta ed è scesa in piazza a protestare e a manifestare il proprio dissenso, costringendo sindaci, consigli comunali e provinciali a votare delibere contro il MUOS. Sono state presentate numerose interrogazioni parlamentari; sono stati sottoscritti moltissimi appelli e firmate innumerevoli petizioni per revocare le autorizzazioni ai lavori, insieme a dibattiti, convegni, marce, digiuni e altre forme di contestazione nonviolenta e pacifica: ma è stato tutto inutile. I governi nazionali che si sono succeduti e l’attuale governo dei banchieri dell’alta finanza sono sempre favorevoli alla costruzione del MUOS. Il libro di Antonio Mazzeo vuole denunciare, attraverso le tante voci della gente di Niscemi, la prepotenza ottusa e la protervia ostinata dei vertici del potere, favorevoli all’ Eco MUOStro, un sistema- business per i mercanti di morte, che comporta soprattutto la proliferazione della grande industria bellica, ma anche un intenso inquinamento elettromagnetico, proveniente dai trasmettitori del sistema, con devastanti microonde ad altissimo impatto ambientale. L’industria della morte si impone ancora, famelica, insaziabile, inesorabile…

Note:

http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/notizie_1365512224.htm

Allegati

GAIA promuove una raccolta fondi per la WEBTV di PeaceLink

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GAIA- Intervista con Alberto L’Abate

GAIA, propone un’ intervista con Alberto L’Abate: Nonviolenza e solidarietà. La Pace come motivo e scelta di vita.

26 settembre 2012 – Laura Tussi

  • Pace

Il Cammino della Saggezza

Gaia, Rivista edita dall’Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, propone percorsi di Pace e progetti di dialogo contro la guerra in Libia, in opposizione a tutti i conflitti armati attuali, passati e futuri, contro tutte le cosiddette e surrettizie “missioni umanitarie di pace” e “operazioni militari chirurgiche”

9 gennaio 2012 – Laura Tussi




“Per Non Dimenticare”- Ponti di Memoria e Città della Memoria

SARA’ PRESENTE LA WEB TV DI PEACELINK CHE RIPRENDERA’ IN DIRETTA L’INIZIATIVA

“Per Non Dimenticare”- Ponti di Memoria e Città della Memoria

Progetti di Pace e Memoria

http://www.peacelink.it/pace/a/37941.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

“Per Non Dimenticare” – Ponti di Memoria e Città della Memoria

Progetto “PER NON DIMENTICARE”   con il Patrocinio di:

Comune di Sinalunga

Città di Nova Milanese

ANPI sezioni Sinalunga- Siena- Nova Milanese

ARCI Siena

LIBERA

Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco

PeaceLink- Telematica per la Pace

ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati

Associazione Energia Felice

Archivio Calamandrei Montepulciano

SARA’ PRESENTE LA WEB TV DI PEACELINK CHE RIPRENDERA’ IN DIRETTA L’INIZIATIVA

C O M U N E DI SINALUNGA     e     A.N.P.I. SINALUNGA

Presentano i progetti nazionali:

“Per Non Dimenticare”

Ponti di Memoria e Città della Memoria

________________________________________________

Casa del Popolo, via Piave 41 – Sinalunga (Siena)

sabato 20 aprile 2013 ore 15,00

_______________________________________________

Saluto di SERGIO UGOLINI PRESIDENTE ANPI SINALUNGA – RICCARDO MARGHERITI VICEPRESIDENTE ANPI SIENA

Coordina:MANLIO BELIGNI ASSESSORE ALLA MEMORIA COMUNE DI SINALUNGA

DANIELE BIACCHESSI

Caporedattore Radio24-Il Sole24ore, attore e narratore di impegno civile

Orazione Civile per la Resistenza, Promomusic 2012

PRESENTERA’ IL PROGETTO ARCI “PONTI DI MEMORIA”

CARLA GIACOMOZZI

Archivio Storico città di Bolzano

Responsabile del Progetto “ Storia e memoria: il Lager di Bolzano”

FABRIZIO CRACOLICI

Presidente ANPI Nova Milanese
Un racconto di vita partigiana. Il Ventennio fascista e la vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo, Mimesis 2012

PRESENTERANNO IL PROGETTO “CITTA’ DELLA MEMORIA”

BOLZANO-NOVA MILANESE (Monza e Brianza)-BORGO SAN DALMAZZO (Cuneo)-COSTERMANO (Verona)-CUCCIAGO (Como)-MERANO (Bolzano)-PESCANTINA (Verona)-SINALUNGA (Siena)

LAURA TUSSI

Docente e giornalista

Educazione e Pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale, Mimesis 2011

PRESENTERA’ IL PROGETTO “PER NON DIMENTICARE”

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