Roberta Di Sante per “I promessi coni” Ali d’Oro

 

 

Prosegue il nuovo progetto ideato dall’azienda Ali d’Oro dal titolo: “I promessi coni. Dieci storie di amori travagliati e finiti in dolcezza”.

Il volume, edito dalla Duende di Paolo Ruggieri e Paola Vagnozzi e curato dalla giornalista Antonella Gaita, racchiude dieci racconti firmati da giornalisti e scrittori: Mattia Albani, Luigi Colagreco, Sara De Santis, Adele Di Feliciantonio, Loredana Di Giampaolo, Nicola Di Paolantonio, Roberta Di Sante, Daniela Facciolini, Davide Francioni, Paolo Marinucci.

Il ricavato dell’iniziativa sarà interamente devoluto alla Fondazione Anffas Onlus di Teramo (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale).

Il titolo dell’antologia di quest’anno vuole essere un omaggio ai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, il romanzo più famoso e più letto tra quelli in lingua italiana, e un invito ad affrontare il tema – presente nella letteratura di ogni tempo e di ogni paese – dell’amore che, pur osteggiato dagli uomini e dal destino, approda a un finale lieto.

A metà dicembre si terrà la prima presentazione ufficiale dell’antologia, moderata dal giornalista Rino Orsatti.

Il terzo racconto è quello di Roberta Di Sante: “Il chioschetto sul lago”.

Roberta Di Sante nasce a Giulianova il 24 maggio 1984. Giornalista per tv e carta stampata, è iscritta all’ordine professionale dal 2010. Collabora attivamente dal 2007 con il quotidiano «Il Centro», per cui si occupa di cronaca, attualità e sport, e dal 2016 con l’emittente regionale TvSei. Precedentemente ha collaborato con l’emittente regionale Rete8 ed è stata responsabile ufficio stampa per le case editrici Zikkurat International Business e Artemia Edizioni, e per la società sportiva Atletica Vomano.

On line il racconto di Mattia Albani: “Amarena chic” e di Sara De Santis: “Geometria amorosa. Di coni, rette e altri incidenti…”.

 




“MONTE ROTELLA UNA MONTAGNA SACRA PER GLI ALPINI” Unica con due vette dedicate alla Passione del Cristo

 

Dagli alpinisti traversatori, agli escursionisti provenienti da ogni dove, ai raduni in vetta.

ALLEGATE – Foto: di – Archivio privato Rennes – Donatelli -.

Negli ultimi trent’anni la vetta del Monte Rotella q.2,129 m., è stata meta di numerosi alpinisti ed escursionisti proventi principalmente dalla Valle d’Osta, Trentino, Veneto, Lazio, Molise, oltre che da Svizzera, Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile e da varie altre località d’Italia ed estere per raggiungere questa cima dove sulla sommità vi è un monumento con il cappello alpino dedicato alla gloria imperitura degli alpini, che fu munifico dono del vecchio alpinista Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Medaglia d’Oro Mauriziana del Corpo degli Alpini che nel 1986 decise di meglio valorizzare questa montagna portandola a una forte frequentazione alpinistica ritenendola idonea per avvicinare i giovani alla montagna a cui volle aggiungere poi anche la realizzazione del Sacrario Nazionale Mauriziano d’Italia. Il Monte Rotella è una montagna che si estende da Rivisondoli a Sulmona, è stata la prima montagna in Abruzzo ad adottare nella segnaletica dei sentieri il colore rosso e bianco, quando ancora le varie vette erano segnate con il giallo e rosso e in molti casi solo con il rosso. Unica montagna che ha due vette con croci dedicate alla passione del Cristo, entrambe issate ai primi del XX secolo, la prima la troviamo sul Monte Calvario, la seconda la troviamo sul Monte Mitra luogo questo, dove un tempo si praticava il culto del Dio Mitra e dove sorgeva il borgo di Pacile, paese natale di San Panfilo patrono della Diocesi di Sulmona Valva dove oggi restano visibili solo i ruderi e l’antica fonte, una montagna dura, ma permeata di tanta spiritualità. Sulla linea di cresta troviamo altre due croci una sulla vetta di Pietra Maggiore a ricordo dell’alpinista Donato Mininni e l’altra tutta alpina sulla vetta del Monte Rotella, quattro croci sulla dorsale di cresta che parlano a chi percorre è vive questa montagna tutta immersa tra le bellezze del creato, sotto lo sguardo della Maiella madre. Luogo ideale per la pratica dello sci alpinismo, che qui ha visto la sua evoluzione dallo sci in spalla alla moderna applicazione delle pelli di foca, oggi anche luogo di allenamento per i veloci sci alpinisti, Alessio Giancola, Antonio Zappa e Francesco Donatelli. Abbiamo chiesto all’alpino e terziario francescano Sergio Paolo il perché della scelta di promuovere costantemente il Monte Rotella e lui nella sua semplicità ha cosi risposto:” Era la montagna che sovrastava la masseria dei miei nonni Colabrese dove si estendevano anche buona parte delle loro proprietà, qui da ragazzo andavo a trascorrere le vacanze e spesso la sera accompagnavo al pascolo i buoi, di cui ricordo perfettamente ancora i nomi Belfiore e Cavaliere, ma con loro arrivavo sempre a mezza montagna e mi restava la curiosità di conoscere la vetta, sino a quando pregai mio cugino Felice Antonio di accompagnarmi, avevo solo otto anni quando sono salito per la prima volta sulla vetta. Fui preso da una gioia e da una sensazione di benessere mai conosciuta, quel senso di felicità emergeva forse nell’incontro tra terra e cielo, sensazione questa che non sono mai riuscito a trasfondere nel cuore dei miei familiari che vivevano la montagna esclusivamente per lavoro. Fu così che da adolescente iniziai a fare le traversate del Monte Rotella da Sulmona a Rivisondoli cercando di coinvolgere gli amici alpinisti fisicamente più forti e più esperti, iniziammo con questa montagna a cui seguirono poi le varie vette maggiori d’Abruzzo salite e percorse da più versanti, fu questo che ci fece meritare al tempo l’aggettivo di “traversatori”. Ricordo con piacere i nomi di Ottavio Coppola già presidente del Club Alpino Italiano di Sulmona, Salvatore Petrilli che fu anche il muratore che mise in opera la croce del Monte Mitra nel 1933, Donato Mininni, Paolo Barrasso, Pierluigi D’Eramo, Salvatore Di Cesare e Domenico Gentile che si rivelò amico inseparabile in numerose ascensioni e traversate. Mentre i primi gruppi giovanili portati su questa vetta erano i seminaristi dei Missionari Comboniani al tempo coordinati da Padre Luigi Ciccarelli appassionato di escursionismo che pregai non solo di portare i giovani in vetta, per fargli vivere il piacere della salita, ma di celebrare lassù una Santa Messa, dopo di lui salirono a officiare il sacro rito Padre Claudio Gasbarro, Don Daniel Arturo Cardenas, a cui seguirono le celebrazioni sul Monte Calvario, officiate da Padre Antonio Spagnulo, Mons. Angelo Di Ianni, Padre Onorato De Amicis, altre funzioni furono tenute sul Monte Mitra officiate da Don Pasquale Di Loreto, Don Ennio Di Nino e dal Vescovo Giuseppe Di Falco, oggi questa località viene vissuta e praticata da escursionisti e emigranti di Cansano che qui abitualmente si ritrovano in estate e nelle principali festività estive, nei cui pressi si trova anche il luogo del miracolo di San Panfilo, la leggenda narra che il padre del Santo quando Panfilo si converti al cristianesimo lo ripudio allontanandolo da casa e mentre lo stesso scendeva da Pacile per raggiungere la vicina valle del Gizio con il carro trainato dai buoi, rischiava di ribaltarsi in quanto in quel punto la montagna diventa più ripida e il carro sarebbe inevitabilmente precipitato. Invece, miracolosamente il buon Dio sembra che fosse accorsogli in aiuto e le ruote del carro siano affondate nella roccia, in modo che Panfilo potesse scendere lentamente a valle. Ancora oggi si possono vedere le orme dei buoi e le scanalature delle ruote del carro. Nel tempo e per mutati eventi al fine di mantenere vivi gli incontri su questa vetta dopo le traversate alpinistiche, seguì il Raduno dei Gagliardetti a cui partecipavano tutti i vari Capi Gruppo degli Alpini in congedo, il Raid alpinistici con la partecipazione degli alpini in armi, la marcia alpina, più marce mauriziane dai vari versanti. Su questa vetta nel tempo sono saliti gli alpini del Battaglione Alpini Trento, della Compagnia Alpini Paracadutisti, del Battaglione L’Aquila, del Reparto Comando della Brigata Alpina Tridentina, del Reparto Comando del 4° Corpo d’Armata Alpino, del Battaglione Logistico della Brigata Alpina Tridentina, del Comando Truppe Alpine, del 9° Reggimento Alpini, del Gruppo Artiglieria da montagna Conegliano e in occasione dei campi estivi militari anche i Granatieri del 1° Reggimento Granatieri di Sardegana. Montagna che ha ispirato artisti come Peter Dorner, Giampiero Gigliozzi, Vittorio Piotti, musicisti come Piero Raffaelli e Giorgio Babbini, esaltata da scrittori di montagna come Glauco Granatelli e Francesco Donatelli. Sono saliti su questa cima anche vari Ordini Callereschi, ma tra i più assidui retano i Templari che qui vengono per gli esercizi spirituali e per la preghiera comune. Va ricordata anche la collaborazione fornita dal Generale Giovanni Folegnani e dai presidenti della Sezione ANA Abruzzi che si sono prodigati fattivamente per il Monte Rotella quali Gino Coccovilli, Antonio Carnevale, Giovanni Natale, non disgiunto dai vari presidenti del Club Alpino Italiano in particolare Antonio Mangiarelli del C.A.I. di Sulmona, promotore della ciaspolada mauriziana. Luogo questo dove salirono per la meditazione eremiti di ogni tempo e religiosi singolari quali il Vescovo Davie Cocco Palmeri che esercito in Malta dove fondo più chiese, promosse la venerazione di Sant’Antonio Abate e ricostruì la Cattedrale, il Cardinale Diomede Falconio, che operò negli Stati Uniti e in Canada, Padre Quirico Porreca che fu missionario in Argentina da tutti considerato Santo, è che fu consigliere della Beata Maria del Transito di Gesù, ma solo per citarne alcuni che nel mondo ferventi nello spirito fecero del bene”. Quindi possiamo affermare con certezza, che il Monte Rotella nella sua maestosità e nella sua bellezza stupisce, esternando una luce propria, un riflesso di sacro naturale, divenendo per gli alpinisti un’attrazione e una vera clinica dello spirito, rivelandosi ideale per avvicinare i giovani alla pratica della montagna e dello sci.




“Sono nata femmina”: Donne raccontano le donne a Teatro a Giulianova

 

 

Dopo l’applauditissimo debutto di maggio torna in scena lo spettacolo “Sono nata femmina” di e con Dorina Di Marco e Amedea Cerutti. L’appuntamento questa volta è al Kursaal di Giulianova per venerdì 28 giugno alle ore 21.00

Il progetto della “Compagnia di Storie Vere” è un’interazione solida tra componimenti, testi teatrali e danza contemporanea, che traduce nel movimento lo stato d’animo delle testimonianze. La rappresentazione è basata sulla ricerca e raccolta di lettere e scritti di donne di diverse estrazioni sociali, culturali e politiche.

“Sono nata femmina è uno spettacolo di racconti, performance ed episodi di vissuto quotidiano, rappresentati sotto forma di messa in scena teatrale”, dice Dorina Di Marco, “Raccontare e raccontarsi è un atto di coraggio che fa riflettere sull’essere eroi nella propria vita, forse piccola agli occhi del mondo, ma grande per ognuno”.

Per le due interpreti, il teatro può essere uno strumento che favorisce la presa di coscienza delle risorse di ogni donna.

Le scene della rappresentazione sono allestite con le immagini del progetto “Donne fuori dall’ombra” del fotografo Cristian Palmieri.

Ingresso gratuito

 

DORINA DI MARCO: Nata a Roseto è insegnante, danzatrice, coreografa, attrice –  Direttore artistico della Scuola Formazione Danzatori “Isadora Duncan”

 

AMEDEA CERUTTI: Nata a Torino, attrice, performer. Operatrice teatrale esperta in linguaggi verbali e non verbali




“Successo a Matera delle opere a “punta secca”del maestro Lorenzo Bruno di Lucoli”

Festeggiato a Lucoli il rientro da Matera capitale italiana della cultura 2019 del maestro Lorenzo Bruno dagli accademici dell’Accademia Culturale Internazionale San Giovanni Crisostomo presieduta dal cavaliere Giuseppe Del Zoppo, di cui lo stesso grande artista è membro accademico. Successo di pubblico e di visitatori alla mostra allestita nella Galleria di Grafica in via Sette Dolori a Matera dove le opere di incisione a “punta secca” in bianco e nero hanno stupito e destato grande meraviglia, meritando anche l’apprezzamento dei maestri incisori locali quali Vittorio Manno e Angelo Rizzelli. Giova ricordare che il maestro Lorenzo è stato insegnate di grafica e calcografia sia negli Stati Uniti e sia in Italia, oltre che ad essere stato docente di arti calcografiche presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, pluripremiato a livello nazionale e internazionale vede la

Allegate: Foto di Valentino Di Stefano.

Allegate: Foto di Valentino Di Stefano.

Allegate: Foto di Valentino Di Stefano.

custodia delle sue opere nella Galleria Internazionale Cà Pesaro di Venezia, nella Bibliotheques Nationale Gabinetto delle stampe di Parigi, nel Museum Ludwig di Colonia, nella Bibliotheque Royale Albert di Bruxelles, nel Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro e nel Alvar Aalto Museum di Jyvaeskyla, solo per citarne alcune. Quello che colpisce dell’opera di questo singolare artista sono la moltitudine di effetti cromatici sul bianco e nero insomma un linguaggio del segno inciso di rara bellezza. Il presidente Del Zoppo affiancato da Valentino Di Stefano, Emidio Cialente e Gabriele Cialente membri del collegio accademico ha espresso l’apprezzamento di tutti i componenti del sodalizio all’artista dicendosi soddisfatto anche per la qualità degli accademici che portano l’Accademia di San Giovanni Crisostomo ad essere una autentico centro di propulsione della cultura italiana nel mondo.

Allegate: Foto di Valentino Di Stefano.




Scienza e Cultura nel Seminario sulla Robotica all’Università degli studi de L’Aquila

 

Eguagliare l’uomo in tutti i suoi aspetti − cognitivi e tecnici in primis − è stato da sempre il fine ultimo della robotica, una scienza del futuro la cui conoscenza precisa e dettagliata rimane oggigiorno preclusa a larga parte del mondo accademico e non. Il dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (MIBAC) dell’Univeristà degli studi de L’Aquila, nella lungimiranza che ha da sempre contraddistinto la sua azione formativa, ha dunque deciso di organizzare per la giornata di oggi un seminario di caratura nazionale in collaborazione con l’associazione culturale Nuova παιδεία per illustrare al meglio tale scienza in un’ottica interdisciplinare, al fine di fornire una visione a 360° degli argomenti trattati. ‹‹Abbiamo lavorato mesi per organizzare questo notevole seminario›› osserva il prof. Gabriele Gaudieri, docente di pedagogia presso l’Università degli studi de L’Aquila, nonchè presidente di Nuova παιδεία‹‹ed oggi siamo orgogliosi di aver potuto realizzare un evento che è stato così ben accolto da un largo pubblico di studenti e non, e che ha proiettato l’Università de L’Aquila e l’intero Abruzzo direttamente nel futuro››. Tra l’altro, è stato proprio il professor Gaudieri ad aprire il seminario di robotica, citando l’opera rivoluzionaria di Maria Montessori e parlando di un argomento indubbiamente originale quale la robotica educativa e le sue relative sperimentazioni in Italia; ha dunque preso la parola anche il dott. Massimo Mazzetti di Carsoli, disquisendo di robotica applicata ai soggetti diversamente abili, e poi il prof. Enzo Sech docente di neuropsichiatria presso l’Università degli studi de L’Aquila − che ha illustrato le applicazioni terapeutiche della robotica in ambito neurologico; il professore d’informatica Massimo D’Amario ha invece tenuto una lezione tecnica di programmazione robotica, mostrando in azione al pubblico presente in sala anche robot molto particolari e “ludici”, come quelli fabbricati dalla Lego, che pur tuttavia permettono ai bambini di divertirsi coi noti mattoncini colorati senza perdere però l’occasione di imparare le basi dell’informatica e dell’intelligenza artificiale (I.A.). Quest’ultimo argomento è stato magistralmente approfondito dal dott. Eugenio Flajani Galli − psicologo giuliese autore di numerosi testi scientifici − il quale ha da un lato trattato tutti i benefici che l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie informatiche possono apportare all’umanità, dall’altro ha però messo in guardia dall’uso non appropriato di tali nuovi strumenti e, dati alla mano, ha citato tutti i casi in cui le “macchine” (computer, smartphone, tablet…) sono malauguratamente utilizzate in maniera disfunzionale e dunque hanno dato vita a rilevanti problematiche sociali molto d’attualità al giorno d’oggi quali gli IAD (internet addiction disorders), la pedopornografia digitale, l’adescamento dei minori attraverso i videogiochi online, il cyberbullismo, l’information overload…e soprattutto, dopo aver passato in rassegna tali problematiche, ha anche fornito le indicazioni pratiche su come fare per porvi rimedio e riuscire dunque a tornare ad essere veramente padroni delle macchine e della propria vita. Digitale e non. La sessione pomeridiana del seminario è stata invece contraddistinta dagli interventi del prof. Antonio Lera − docente dell’Università degli studi de L’Aquila e neurologo dirigente medico dell’ASL, nonchè presidente del Rotary Club Teramo Est e dell’associazione culturale γάπη – Caffè letterari d’Italia e d’Europa − e dell’economista e presidente S.E.I. Vincenzo Pietropaolo, i quali hanno rispettivamente trattato del confronto tra le attività proprie del robot e quelle dell’essere umano e di robotica applicata all’economia. In conclusione la dott.ssa Alessandra Norcini ha illustrato la relazione esistenziale intercorrente tra esseri umani e robot. Da segnalare, infine, la gradita sorpresa fatta dall’avv. Fabrizia Aquilio, assessore al turismo e alla promozione dell’immagine del Comune de L’Aquila, la quale ha portato i saluti di tutta la giunta comunale elogiando la “nobile opera educativa che l’Università degli studi de L’Aquila offre agli universitari del capoluogo abruzzese e − più in generale − alla cittadinanza tutta”. Un’opera, oggigiorno, utile più che mai. 




Un musical per il saggio di fine anno del centro di salute mentale di teramo 

Si svolgerà venerdì 28 giugno 2019 alle ore 16.00, presso la scuola di danza calor latino, il musical “Niente è come sembra”, nato da un progetto riabilitativo del Centro Salute Mentale del DSM di Teramo diretto dal dott. Serroni senza il quale il progetto non avrebbe avuto opportunità d’esistere.

Sul palco, guidati dall’artista Nancy Fazzini, dal Musicista Marcello Graduato, dalla coreografa e ballerina Annarita di Lorenzo e dall’insegnante di scrittura creativa Margherita Adduci, reciteranno i ragazzi del centro.

Un gruppo di lavoro così ampio impegnato in attività di valenza sia territoriale che regionale, rappresenta un eccezionale punto di forza del progetto che prosegue l’impegno, già avviato negli anni passati, della promozione di progetti artistici riabilitativi di salute mentale. 

Dalla cooperazione di realtà apparentemente diverse e dall’irrompere dell’arte nei luoghi deputati alla cura nasce “Niente è come sembra”, uno spettacolo, aperto gratuitamente al pubblico, che ha tra le novità la “sigla” dello stesso, creata e musicata direttamente dai ragazzi del centro che troverà espressione ultima in un “disco” che verrà presentato ed esposto negli store a luglio 2019. 




Teramo. Sara De Santis per “I promessi coni” Ali d’Oro

 

 

Prosegue il nuovo progetto ideato dall’azienda Ali d’Oro dal titolo: “I promessi coni. Dieci storie di amori travagliati e finiti in dolcezza”.

Il volume, edito dalla Duende di Paolo Ruggieri e Paola Vagnozzi e curato dalla giornalista Antonella Gaita, racchiude dieci racconti firmati da giornalisti e scrittori: Mattia Albani, Luigi Colagreco, Sara De Santis, Adele Di Feliciantonio, Loredana Di Giampaolo, Nicola Di Paolantonio, Roberta Di Sante, Daniela Facciolini, Davide Francioni, Paolo Marinucci.

Sara De Santis

Il ricavato dell’iniziativa sarà interamente devoluto alla Fondazione Anffas Onlus di Teramo (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale).

Il titolo dell’antologia di quest’anno vuole essere un omaggio ai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, il romanzo più famoso e più letto tra quelli in lingua italiana, e un invito ad affrontare il tema – presente nella letteratura di ogni tempo e di ogni paese – dell’amore che, pur osteggiato dagli uomini e dal destino, approda a un finale lieto.

A metà dicembre si terrà la prima presentazione ufficiale dell’antologia, moderata dal giornalista Rino Orsatti.

Il secondo racconto è quello di Sara De Santis: “Geometria amorosa. Di coni, rette e altri incidenti…”. Sara De Santis. Giornalista professionista, diploma universitario in Giornalismo e laurea magistrale in Scienze della Comunicazione conseguita all’Università Lumsa di Roma. Ha collaborato con l’agenzia stampa Asca, Radio Vaticana, il «Messaggero» Abruzzo e diverse testate giornalistiche locali. Ha maturato dal 2002 a oggi una significativa esperienza nel campo della comunicazione pubblica e degli uffici stampa istituzionali. In particolare, si è occupata della comunicazione ambientale presso la Provincia di Chieti (2002-2009), la Provincia di Teramo (2010-2012), il Comune di Roseto degli Abruzzi (2013-2014) ed è dal 2014 addetto stampa del Consorzio Bim Vomano-Tordino di Teramo, dove svolge attività di ufficio stampa consortile al servizio dei 26 Comuni dell’Ente. Ha tenuto workshop di formazione presso l’Università di Teramo (Workshop “Media Planning”) e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica (Master in “Comunicazione pubblica 3.0”).

On line il racconto di Mattia Albani: “Amarena chic”.




Bolzano. “Al grande musicista austriaco maestro Ferdinand Weiss assegnato il Premio San Venceslao 2019“

 

 

Si è tenuta a Bolzano presso la sede del sodalizio, la cerimonia di consegna del “Premio Culturale Internazionale San Venceslao” 15^ edizione 2019, organizzato dall’Accademia Culturale Internazionale San Venceslao, presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, che anche quest’anno ha visto impegnato il collegio accademico, per l’esame delle opere giunte che dopo lo scrutinio ha visto l’attribuzione del premio, al Maestro professor Ferdinad Weiss di Baden, compositore e musicista, docente di musica nell’Accademia Pedagogica di Baden, già presidente dell’associazione compositori della bassa Austria, autore di oltre 240 composizioni e di più sinfonie, ha armonizzato “l’Inno al Vescovo abruzzese Davide Cocco Palmeri” (che fu reggente della Diocesi di Malta dal 1684 al 1711, pastore instancabile, benefattore concreto della popolazione locale, qui fece ricostruire la Cattedrale e edificare nuove chiese). La composizione musicale per Coro, Organo e Voce Solista, è destinata ad arricchire il patrimonio della musica sacra.

Foto Maestro Prof. Ferdinand Weiss, Archivio privato Asmodeo Rennes.

Il premio è stato consegnato alla presenza del Collegio Accademico dal presidente Sciullo della Rocca coadiuvato da Franco Leasi. La composizione, ha così meritato il premio e le congratulazioni scritte del presidente del senato della Repubblica Italiana Maria Elisabetta Alberti Casellati.

 




FESTA DELLA MUSICA 2019 ENTRATA GRATUITA NEI MUSEI DEL POLO ED EVENTI

#venerdì21giugno #festadellamusica

 

 

Torna venerdì 21 giugno,  solstizio d’estate, la festa della musica: più di 10.000 eventi diffusi in  630 città aderenti e  45.000 artisti in tutta Italia.

Anche nei luoghi del Polo Museale dell’Abruzzo, diretto da Lucia Arbace, i musei saranno lo  straordinario palcoscenico per il fare musica: da un excursus che parte dal ‘500 si arriva a d’Annunzio,  vira verso i cori tradizionali abruzzesi, tocca i tanghi e getta uno sguardo alla musica tra  classica e popolare. Questo il programma con entrata gratuita ai musei per l’intera giornata di venerdì 21 giugno

 

 

 

L’AQUILA – MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo. Venerdì’ 21 giugno, ore 18.00 l’Associazione I Solisti Aquilani presenta L’anima e il corpo: sguardi sul legame tra musica classica e musica popolare  conil Duo Violino Dana Stancu e arpa Clara Gizzi.Entrata gratuita

Sabato 22 giugno, ore 17.45 l’Arca – Associazione Regionale Cori d’Abruzzo e Feniarco – Federazione nazionale italiana associazioni regionali corali presenta i Cori italiani per la festa della musica: Corale Gran Sasso dell’Aquila, Schola Cantorum S. Sisto dell’Aquila, Corale Armonia Sinfonica di Oricola, Coro polifonico Saverio Selecchy di Chieti. Entrata gratuita

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

CELANO Castello Piccolomini – Museo d’Arte Sacra della Marsica. Venerdì’ 21 giugno, ore 20.45 l’Arca – Associazione Regionale Cori d’Abruzzo e Feniarco – Federazione nazionale italiana associazioni regionali corali presenta i Cori italiani per la festa della musica: Marsi Cantores di Avezzano, Coro Polifonico piana del cavaliere di Carsoli, Schola Cantorum Vincenzo De Giorgio di Scurcola marsicana, Coro Decima Sinfonia di Pescasseroli, Coro Femminile Claricantus di AtriEntrata gratuita

PESCARA –  Casa Museo Casa d’Annunzio. Venerdì’ 21 giugno, ore 18.00 – Accademia O.S.A – Officina Scuola Arte, Direttore Manuel Virtù Il museo in concerto. La musica abruzzese dal ‘500 a d’Annunzio – Marco Dall’Aquila,- Serafino Aquilano,- Zacara da Teramo, Lupacchino da Vasto, Cesare Tudino da Atri, Fedele Fenaroli da Lanciano, Tommaso da CelanoEntrata gratuita al Museo. 15 € a persona all’evento esclusivonell’appartamento di d’AnnunzioPrenotazione obbligatoria: dadabruzzo@libero.it;  cell.388.2408406

CHIETI Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo – Villa Frigerj.Venerdì 21 giugno,  ore 16.00-17.15 i giovani musicisti del Liceo Scientifico “F. Masci” di Chieti si esibiranno con il seguente programma: Capriccio Arabo di Tarrega; Studio n. 11 di Villa lobos; Valsa Choro di Villa lobos; Fantasia opera 21 di Sor; Danza Ungherese di Brahams; Fuga bwv 1000 di Bach; Fandanguillo di Turina; Grande Ouverture di Giuliani. Entrata gratuita

CHIETI Museo Archeologico Nazionale La Civitella.Venerdì 21 giugno,  ore 17.30-18.45 concerto della “Piccola Orchestra del Masci”, con: Libertango di Piazzolla; Pirati dei Caraibi di Zimmer; Game of Thrones di Djawadj e repliche dei giovani musicisti del Masci. Entrata gratuita

 

Inoltre saranno ad  entrata gratuita nella giornata di venerdì 21 giugno  anche il Museo Archeologico di Campli orario 8.30/19.30  e l’Abbazia di Santo Spirito a Sulmona orario 9.00/1300

 




Palermo. Indagine della Guardia di Finanza sulla truffa delle indennità economiche spettanti ai talassemici 

L’Inps ringrazia la Guardia di Finanza di Palermo per la brillante operazione investigativa che ha permesso di indagare oltre 100 soggetti per truffa aggravata nei confronti dell’Istituto per un profitto illecito che supera il milione di euro. Sono stati scoperti falsi malati di patologie del sangue che attraverso la contraffazione dei certificati medici riuscivano a percepire le indennità previste.
L’indagine nasce dall’attività ispettiva dell’Istituto a seguito della segnalazione di anomalie da parte dei medici Inps di Palermo e dalla successiva denuncia alle autorità competenti presentata dalla direzione provinciale che risale al 2015. I risultati ottenuti dimostrano l’efficacia dei consolidati rapporti di collaborazione tra i diversi attori istituzionali interessati.
Sono state da subito attivate le azioni disciplinari nei confronti dei dipendenti dell’Inps coinvolti nella truffa. A seguito dei fatti emersi l’Istituto ha modificato da tempo le procedure di accoglimento delle richieste di indennità che ora prevedono, su tutto il territorio nazionale, la verifica preventiva della certificazione medica da parte del Coordinamento medico legale dell’Inps.
L’Istituto ribadisce l’impegno delle sue strutture centrali e territoriali nel contrasto all’indebita ed illecita fruizione di contributi e sussidi pubblici.