Bellante. L’Ass.ne culturale Nuove Sintesi organizza la Conferenza “POPOLI SOVRANI IN LOTTA CONTRO LE IDEOLOGIE PROGRESSISTE E OSCURANTISTE” 

Introduce:
Prof. Elso Simone Serpenti (Storico-Saggista)

Interviene:
Dr.ssa Hanieh Tarkian, prima italiana a completare il percorso di studi religiosi con un dottorato in Studi Islamici a Qom (Iran), attualmente il più importante centro di studi della tradizione islamica sciita, s’interessa anche di temi geopolitici e sta frequentando un Master in Relazioni Internazionali e Studi Strategici presso l’Università Pegaso.

SABATO 18 MAGGIO 2019, ORE 17.30, SALA EX ASILO (adiacenze Chiesa Madre) – BELLANTE paese (TE).

* INGRESSO LIBERO




Lettera di Benny Manocchia

Posta al Direttore

Caro Direttore, spero non ti dispiacerà’ se metto in evidenza un episodio che interessa l’America e anche l’Italia. Ma soprattutto la tua persona.  L’associazione americana storici delle guerre anche quest’anno ha avuto la sua riunione in California per ricordare non soltanto alcuni eroi morti sui campi di battaglia ma anche, e giustamente vorrei aggiungere, quegli uomini (o donne) che per anni hanno tenuto alta la bandiera di alcune nazioni con molti eroi. Cosi’,ecco gli Stati Uniti,ecco l’Argentina e ecco l’Italia. Walter De Berardinis e’ uno dei pochi in Europa che hanno seguito da tempo le operazioni militari in quel continente, hanno detto i membri dell’associazione.   Thank you agli americani,che tengono molto a queste cose.Comunque noi,in Abruzzo,conosciamo bene il lavoro che il nostro Direttore svolge nel campo.nazionale e internazionale in merito ai teatri

di guerre. Sono fatti e situazioni che non dovremmo mai dimenticare. E Walter ci aiuta a tenere
bene in mente nomi e cose. Grazie Direttore.
Benny Manocchia – USA



Corropoli. Con l’hashtag LASCIATECI STUDIARE, QUESTA è LA NOSTRA SCUOLA, i ragazzi difendono il Liceo

Corropoli. Scende in campo anche la dirigente scolastica, Leonilde Maloni, in difesa del Liceo Scientifico Paritario Gabriele D’Annunzio di Corropoli.  “In questi ultimi giorni – afferma la dirigente – la stampa si è occupata spesso delle sorti del Liceo. Gli allievi e il corpo docente chiedono di poter mostrare ai giornalisti la quotidianità della Scuola perché chi ne parla abbia la possibilità di conoscerla.” La giornata con la stampa locale è stata fissata per martedì, 14 maggio, alle ore 10,00, nella sede del Liceo in via Ripoli 2. Intanto anche gli studenti hanno lanciato una campagna in difesa della loro scuola con l’hashtag LASCIATECI STUDIARE, QUESTA è LA NOSTRA SCUOLA.

Foto Archivio. La sede storica del Liceo




Milano. Al teatro Dal Verme, gli ambasciatori d’Italia

Al teatro Dal Verme, gli ambasciatori d’Italia

Un incontro in scaletta ogni anno, ad ogni Adunata. Una consuetudine capace tuttavia di rinnovarsi sempre grazie allo spirito che la anima. E’ il saluto ufficiale delle autorità agli alpini all’estero e ai soldati stranieri che appartengono alla Ifms (International Federation of Mountains Soldiers).

Sul palco accanto al Presidente dell’Ana Sebastiano Favero, al Delegato delle Sezioni all’estero Marco Barmasse e al generale Renato Genovese, consigliere nazionale e Presidente della Ifms, il comandante delle Truppe Alpine gen. C.A. Claudio Berto, per la Regione Lombardia, il consigliere regionale Rizzi con delega a Rapporti con le delegazioni internazionali e l’assessore comunale Tasca che ha ricordato nel suo intervento come ci sia piena identità di valori tra Alpini, Comune e Regione. “Una storia, quella degli alpini e dell’Ana in particolare, di apertura, accoglienza e amicizia”. Anche Rizzi ha speso parole lusinghiere, rivolgendosi alla platea “la più bella delegazione che io abbia ricevuto in quasi 12 mesi! Avete colorato la città con i vostri valori, con la vostra allegria”.

“E’ la ‘mamma montagna’, lasciate che la definisca così, che accomuna le persone e le affratella al di là delle divise e delle bandiere” ha ricordato il responsabile della commissione Ifms, Mario Rumo. Mentre Renato Genovese, Presidente della Ifms, ha rivolto il suo ringraziamento a tutte le delegazioni estere in inglese.

“Una grande emozione – ha detto Favero – essere qui con voi, uomini che avete nel vostro zaino fatiche e nostalgie stemprate in tutti questi lunghi anni lontano dall’Italia, dagli incontri con il cappello alpino. Il vostro attaccamento all’Italia, la vostra forza nell’essere qui, merita il nostro grazie”.

Marco Barmasse ha quindi salutato una ad una, accanto al Presidente Favero, i rappresentanti delle Sezioni all’estero, “italiani al quadrato”, come li ha definiti il generale Claudio Berto.

Durante l’incontro sono state premiate le scuole vincitrici nazionali del concorso “Il MIlite… non più ignoto”, patrocinato dal Ministero della Difesa: la Scuola primaria J.B. Cerlogne di Saint Pierre (Aosta) con il progetto “Monumento ai Caduti di Saint Pierre” – Sezione di Aosta; l’Istituto comprensivo via Dante di Voghera (Pavia) con il progetto “Monumento ai Caduti” – Sezione di Pavia; il Liceo classico Andrea D’Oria di Genova con il progetto “Il Milite… non più ignoto!!!” – Sezione di Genova. Una menzione speciale alla Sezione di Padova per l’appassionato e costante lavoro svolto dalla Commissione Centro Studi sezionale nelle scuole della città e della provincia.

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Milano. Sfila la Bandiera di Guerra del 5° Alpini

Sfila la Bandiera di Guerra del 5° Alpini

La Bandiera di Guerra del 5° reggimento alpini, scortata dal comandante Ruggero Cucchini, ha sfilato da piazza del Carmine a piazza della Scala dove il comandante delle Truppe Alpine gen. C.A. Claudio Berto e il Presidente dell’Ana Sebastiano Favero hanno passato in rassegna lo schieramento.
Il 5° Alpini è legato a Milano perché vi nacque il 1° novembre 1882. Era acquartierato alla caserma Mainoni che sorgeva tra le vie Pagano e Monti. Il primo comandante fu il col. Carlo Goggia.
La Bandiera, seguita da un picchetto armato, dalla Fanfara della Julia e dal Labaro dell’ANA, ha percorso un chilometro e mezzo (piazza del Carmine, via Ponte Vetero, via dell’Orso, via Monte di Pietà, via dei Giardini, via Pisoni, via Manzoni, piazza della Scala) e ha raggiunto piazza Della Scala, gremita di vessilli e gagliardetti delle Sezioni e dei Gruppi dell’Associazione Nazionale Alpini. Tra le penne nere era presente il reduce di Russia Eugenio Rossi, classe 1923.
Nel suo intervento il sindaco Giuseppe Sala ha ringraziato gli alpini “portatori di valori di devozione, altruismo e generosità, sentimenti che non sembrano essere attuali ma che sono fondamentali per la nostra comunità”. E ha lodato il lavoro dei volontari della Protezione Civile Ana a Rogoredo e al Parco Lambro. “E’ questo lo spirito che dovrebbe animare tutti i cittadini del presente e del futuro”. E ha chiuso “Se rinasco voglio fare la naja negli alpini!”.
La Bandiera 5° Alpini ha quindi lasciato lo schieramento e ha raggiunto Palazzo Marino, dove sarà custodita  durante tutta l’Adunata.

IL 5° ALPINI

Il 5° reggimento alpini si costituisce il 1° novembre 1882 a Milano, primo comandante il Colonnello Goggia cav. Carlo.
Il battesimo del fuoco per gli alpini del 5° avrà luogo in Africa durante la prima campagna d’Eritrea nel 1887-88 dove ritorna dal 1895-97 (seconda campagna d’Eritrea).
Negli stessi anni, il reparto è protagonista anche dell’evoluzione dell’equipaggiamento del soldato:
è infatti un plotone della 45^ compagnia del di uno dei battaglioni il “Morbegno”, a sperimentare
nel 1906 le prime uniformi grigioverdi, nate con lo scopo di sostituire la vecchia uniforme turchina,
divenuta inadatta alle esigenze del campo di battaglia moderno. Alla fine del 1908 l’uniforme
grigioverde viene ufficialmente adottata per tutto il Regio Esercito.
Dal 1911 al 1914, il Reggimento è impegnato nuovamente al fronte nella Campagna di Libia.
Dal 1915 al 1918, il 5° partecipa alla 1^ Guerra Mondiale, portando in linea 16 battaglioni e un
reparto d’assalto che operano su tutto il fronte italiano.
Nella Grande Guerra gli alpini del 5° meritarono, per le loro imprese, una medaglia d’argento al
Valor Militare ed una medaglia di bronzo al Valor Militare. La medaglia d’argento è stata concessa
al battaglione “Morbegno” per i fatti d’arme di Monte Fior e Monte Castelgomberto (Altopiano di
Asiago, provincia di Vicenza) del 5-8 giugno 1916; è in commemorazione di questi avvenimenti che
viene celebrata ogni anno la Festa di Corpo, l’8 giugno.
Negli anni 1940 – 1943 il 5° alpini prende parte alla 2^ Guerra Mondiale con i suoi tre battaglioni:
“Morbegno”, “Tirano” ed “Edolo”, sui fronti alpino occidentale (1940), greco – albanese (1940 –
1941) e russo (1942 – 1943), scrivendo epiche pagine di gloria per le quali saranno concesse alla
Bandiera 2 medaglie d’oro al Valor Militare.
Al rientro dalla campagna di Russia, mancheranno all’appello tra morti, feriti e dispersi, 4130
uomini.
Il 5° Reggimento Alpini viene poi ricostituito con sede a Merano il 15 marzo 1953, inquadrando i
battaglioni alpini “Tirano“ ed “Edolo“, ed assegnato alla Brigata alpina “Orobica”.
Il reparto, a seguito della ristrutturazione dell’Esercito, è sciolto il 30 settembre 1975 la Bandiera e
tradizioni vengono ereditate dal battaglione alpini “Morbegno”, ricostituito nell’ambito del 5°
poco prima. Il Battaglione viene impegnato, oltre che in numerose attività addestrative ed
operative, anche in attività emergenziali: soccorso alla gente di Stava (paese colpito nel 1985 da
una frana), alluvione in Valtellina nel 1987 e alluvione in Piemonte nel 1994.
Nel 1991 vengono sciolti la Brigata alpina “Orobica” ed il battaglione alpini “Tirano”, mentre il
battaglione “Edolo” continua la sua attività fino al 2004. Il “Morbegno”, custode della Bandiera del
5° Alpini, passa quindi alle dipendenze della Brigata alpina “Tridentina”.
Nel 1992 vengono ricostituiti i Reggimenti in base alla nuova riforma della struttura dell’Esercito
ed il 5° riprende vita nella sede di Vipiteno (BZ), formato dal battaglione Alpini “Morbegno” e dalla
compagnia comando e servizi.
Durante gli anni ’90 il Reggimento sarà spesso impiegato in operazioni di ordine pubblico e di
concorso alle forze di polizia, nell’ambito delle operazioni “Vespri Siciliani” , “Riace” e “Domino”.
Nel 2000 il Reggimento viene alimentato con volontari in ferma annuale e partecipa, nel 2001, alla
sua prima operazione fuori area in Bosnia nella missione “Joint Forge”.
Nel 2002 ha inizio presso il Reggimento l’alimentazione con personale professionista, VFB e VSP ed
il 1° luglio 2002 il reparto passa alle dipendenze della Brigata alpina “Julia”.
Dal maggio al dicembre 2003 il reggimento partecipa all’operazione “Joint Forge” in Bosnia-
Herzegovina, nel German – Italian Battle Group.
Nel luglio 2005 il Reggimento è impegnato nell’ operazione “Joint Enterprise” in Kosovo, dove
opera fino al mese di gennaio del 2006.
Dal luglio 2007 al gennaio 2008, il 5° Alpini è a Kabul, per la sua prima esperienza in Afghanistan
nell’ambito della missione ISAF.
Sin dall’agosto 2008, data di inizio dell’operazione in concorso alle Forze dell’Ordine, denominata
“Strade Sicure”, il personale del 5° reggimento alpini è chiamato ad operare a Verona, per poi
essere impiegato presso Bergamo e Brescia dal dicembre 2009 al maggio 2010.
Dall’ottobre 2010 all’aprile 2011, il reparto è nuovamente impiegato in Afghanistan
nell’Operazione ISAF, nella zona di Shindand. Durante il semestre di attività il 28 febbraio 2011
muore nell’esplosione di un IED il Cap. Massimo Ranzani.
Fra l’agosto 2011 ed il giugno 2012 il Reggimento è stato impegnato per due volte nell’operazione
“Strade Sicure” presso Caserta.
Nel periodo marzo – settembre 2013, la 44^ Compagnia viene schierata in Afghanistan nell’ambito
dell’Operazione ISAF.
Nel periodo giugno – dicembre dello stesso anno, il reggimento è impegnato in Val di Susa
nell’operazione “Strade Sicure”, dove assicura la protezione e la vigilanza del cantiere TAV di
Chiomonte (TO). E’ impiegato nuovamente in quest’area tra il settembre 2015 e il maggio 2016.
Il reggimento partecipa ancora all’operazione Joint Enterprise in Kosovo dal dicembre 2014 al
giugno 2015, come parte consistente del comando del Multinational Battle Group West, l’unità
multinazionale con competenze sul settore occidentale della regione.
Dal novembre 2016 al giugno 2017 il reggimento partecipa ancora una volta all’operazione Strade
Sicure, garantendo attività di antisciacallaggio nelle zone colpite dagli eventi sismici dell’ottobre
2016 in Marche ed Umbria, presidiando i maggiori centri colpiti dal terremoto.
Dal dicembre 2017 al giugno 2018, la 44^ Compagnia ed unità del comando di reggimento
prendono parte all’Operazione “Baltic Guardian” in Lettonia, inquadrati all’interno del “Battle
Group Latvia” a comando canadese.
Dal 14 giugno al dicembre 2018 il reparto è stato impiegato nuovamente in Kosovo.




Con il solenne alzabandiera in piazza Duomo si è aperta ufficialmente l’Adunata del Centenario

Questa mattina, alla presenza delle massime autorità di Ana e Truppe Alpine, del Sindaco Sala e del Governatore, al cospetto del Labaro Ana, del vessillo della sezione ospitante Ana Milano e dei gonfaloni di Milano, Sesto San Giovanni, Regione Lombardia e Città Metropolitana Milano, sulle note di Fratelli d’Italia è stato issato il Tricolore. E’ partita così ufficialmente la 92a Adunata Nazionale degli Alpini, dedicata al Centenario di fondazione dell’Associazione Nazionale Alpini, che nasceva proprio a Milano nel 1919. Il corteo si è poi spostato in Sant’Ambrogio per la deposizione della corona al Monumento ai Caduti milanesi. 

Con toni solenni e partecipazione commossa si è ufficialmente aperta questa mattina la 92a Adunata Nazionale degli Alpini, in programma fino a domenica a Milano, la città che esattamente cento anni fa diede i natali all’Ana-Associazione Nazionale Alpini e da allora ne ospita la sede nazionale.
A inaugurarla, in una piazza Duomo affollata non solo di Penne Nere, è stata la cerimonia dell’alzabandiera, presieduta da Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, dal generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, comandante delle Truppe Alpine, da Luigi Boffi, presidente della sezione Ana Milano, alla presenza del sindaco di Milano Beppe Sala e del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Protagonisti della coreografia il Labaro Ana, il vessillo di Ana Milano e i gonfaloni di Milano, Sesto San Giovanni, Regione Lombardia e Città Metropolitana Milano.
Guidato dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia, il corteo si è poi mosso per le vie del centro, alla volta del Monumento ai Caduti (piazza Sant’Ambrogio-Largo ai Caduti Milanesi per la Patria) dove è stata deposta una corona. A chiudere l’anteprima ufficiale dell’Adunata, l’omaggio floreale al monumento all’Alpino, nel Giardino Bompiani di via Vincenzo Monti.




Milano. ANA – Adunata: inaugurata oggi la Cittadella degli Alpini

Già affollata di Penne Nere e famiglie, la Cittadella degli Alpini allestita al Parco Sempione è stata inaugurata ufficialmente nel primo pomeriggio, alla presenza di numerose autorità e della stampa. Taglio del nastro ad opera del presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, del Comandante delle Truppe Alpine Gen. C. A. Claudio Berto, del vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, dell’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato e del prefetto di Milano Renato Saccone. A sancire l’appartenenza agli stessi valori di Alpini in armi e Alpini in congedo, un alzabandiera congiunto sulle note di Fratelli d’Italia. L’area svela in 24.000 metri quadrati equipaggiamenti e le professionalità di Protezione Civile Ana, Truppe Alpine e Ospedale da Campo in caso di emergenza.

“Questa è la prima Cittadella davvero completa –ha sottolineato Sebastiano Favero, presidente dell’Ana, nel suo appassionato intervento- perché contiene l’intero spirito alpino, senza distinzione tra Alpini in armi e in congedo”. Da sempre cuore delle Adunate, la Cittadella degli Alpini realizzata per la prima volta in maniera congiunta tra Truppe Alpine e Protezione Civile Ana è particolare motivo di orgoglio, perché “dimostra l’appartenenza agli stessi valori di due componenti fondamentali per il Paese –ha proseguito Favero- e il governo deve prenderne atto. Gli Alpini, in armi e non più, fanno e fanno sempre”.  Sulla stessa linea l’intervento del Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, comandante delle Truppe Alpine“Non guardate solo alla tecnologia, ai mezzi di ferro: parlate con il personale e scoprirete storie di grande umanità. Perché quello che vedete qui non è solo il nostro equipaggiamento, ma il nostro modo di essere, che non cambia tra Alpini con la divisa e senza”.
Non ha fatto distinzioni nemmeno Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano“Saluto tutti gli Alpini. Questa Adunata è per noi l’occasione di condividere con voi i vostri momenti di orgoglio, di riscoperta dei valori e di amor di patria di cui tanto c’è bisogno”. Per l’assessore regionale alla sicurezza De Corato “Le Penne Nere rappresentano il passato che non tramonta mai” e, sebbene questa sia una grande occasione di festa, “Il pensiero va a chi ha donato la propria vita per la patria, ieri sulle montagne, oggi nelle missioni”.
Allestita in concerto dai volontari della Protezione Civile Ana, gli uomini delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano (Brigata Alpina Taurinense) e dal personale dell’Ospedale da Campo, la Cittadella copre un’area complessiva di 24.000 metri quadrati attorno a piazza del Cannone, al Parco Sempione. In una quarantina di postazioni propone come vetrina dei mezzi di equipaggiamento di ultima generazione in uso alla Protezione Civile Ana e alle Truppe Alpine, al servizio della popolazione in caso di emergenza. Non mancano simulazioni d’intervento, per esempio nella gestione di ordigni, nello spegnimento di incendi boschivi, nel soccorso alle persone ecc.

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Milano. ANA: Omaggio a don Gnocchi e Perrucchetti

Le manifestazioni di oggi hanno anticipato l’apertura ufficiale dell’Adunata e sono state dedicate a due grandi personaggi cari agli alpini: don Carlo Gnocchi e il gen. Giuseppe Perrucchetti.
Nel primo pomeriggio al santuario di via Capecelatro a Milano, dove sono custodite le spoglie del cappellano, i vertici dell’Associazione Nazionale Alpini hanno reso omaggio al Beato don Gnocchi. La sfilata di domenica 12 maggio passerà proprio sotto la statua di don Carlo, tra le guglie del Duomo, evidenziata dalla presenza di un gagliardetto gigante. E l’attenti degli alpini in via dell’Arcivescovado sarà proprio in onore del loro amato cappellano.
Nel pomeriggio i vertici dell’Associazione Nazionale Alpini si sono trasferiti aCassano d’Adda, città natale del gen. Perrucchetti, il fondatore degli alpini. Una delegazione composta, tra gli altri, dal presidente dell’Ana Sebastiano Favero e dal sindaco Roberto Maviglia si è recata al cimitero per un omaggio alle tombe diPerrucchetti e Bazzi (famoso illustratore e pittore italiano, alpino, reduce della Grande Guerra). Sono seguite le cerimonie in Piazza Perrucchetti, al Monumento dedicato al Generale.

DON GNOCCHI
Terminata la campagna nei Balcani, dopo un breve intervallo a Milano, nel ’42 don Carlo riparte per il fronte, questa volta in Russia, con gli alpini della Tridentina. Nel gennaio del ’43 inizia la drammatica ritirata del contingente italiano: don Carlo, caduto stremato ai margini della pista dove passava la fiumana dei soldati, viene miracolosamente raccolto su una slitta e salvato.
È proprio in questa tragica esperienza che, assistendo gli alpini feriti e morenti e raccogliendone le ultime volontà, matura in lui l’idea di realizzare una grande opera di carità che troverà compimento, dopo la guerra, nella Fondazione Pro Juventute.
Ritornato in Italia nel 1943, don Carlo inizia il suo pietoso pellegrinaggio, attraverso le vallate alpine, alla ricerca dei familiari dei caduti per dare loro un conforto morale e materiale. È proprio in questa tragica esperienza che, assistendo gli alpini feriti e morenti e raccogliendone le ultime volontà, matura in lui l’idea di realizzare una grande opera di carità che troverà compimento, dopo la guerra, nella Fondazione Pro Juventute.
Nell’inverno del 2004, è stata completata l’istruttoria supplementare diocesana, chiusa solennemente dal cardinale Dionigi Tettamanzi, per l’analisi di un presunto evento miracoloso segnalato alla segreteria della Postulazione della Causa. Nel gennaio del 2009 Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto che attribuisce a don Gnocchi il miracolo che ha visto protagonista Sperandio Aldeni, artigiano elettricista e alpino bergamasco, incredibilmente sopravvissuto a una mortale scarica elettrica.
Era l’ultimo passo, il più atteso, che ha ufficialmente sancito la beatificazione di don Gnocchi, celebrata a Milano, in piazza Duomo, domenica 25 ottobre 2009, alla presenza di oltre 50 mila fedeli, molti dei quali alpini.

GIUSEPPE DOMENICO PERRUCCHETTI
Giuseppe Domenico Perrucchetti (Cassano d’Adda, 13 luglio 1839; Cuorgnè, 5 ottobre 1916) si arruolò volontario e combatté nel 1859 con il Regno di Sardegna nella seconda guerra di indipendenza. Nel 1861 fu nominato sottotenente dei bersaglieri alla Regia Militare Accademia di Ivrea e nel 1866 si guadagnò la Medaglia d’Argento nella battaglia di Custoza e la promozione al grado di capitano. Nel dicembre 1871 il cap. Perrucchetti sottopose al proprio diretto superiore, il generale Giuseppe Salvatore Pianell, uno studio su “La difesa di alcuni valichi alpini e l’ordinamento militare territoriale della zona di frontiera”.
Il lavoro fu visionato in un secondo tempo dal comandante del Corpo di Stato Maggiore, generale Parodi, e fu pubblicato sulla “Rivista Militare” nel maggio 1872, pochi mesi prima del 15 ottobre, giorno in cui il Re d’Italia Vittorio Emanuele II firmava a Napoli il decreto di costituzione del Corpo degli alpini. Il lavoro di Perrucchetti si aggiunse e diede decisivo impulso ad un articolato dibattito sulla difesa delle Alpi e sull’esigenza di costituire unità speciali per la guerra in montagna, a reclutamento locale, che durava dal 1866.




Musica. Ada Gentile a Cracovia, in rappresentanza dell’Italia

ASCOLI PICENO – La compositrice Ada Gentile andrà a Cracovia, in Polonia, dal 13 al 16 maggio per partecipare al 12° Festival di Musica Contemporanea organizzato da Marcel Chyrzinski, presidente dell’Unione dei Compositori Polacchi. Su richiesta del presidente Chyrzinski è stata proprio la Gentile ad organizzare per questo Festival l’unico concerto di musica italiana che il 14 maggio sarà affidato a tre eccellenti solisti: il pianista Fausto Bongelli, il flautista Andrea Biagini ed il fisarmonicista Cesare Chiacchiaretta.

con il compositore abruzzese Paolo Rosato di cui verrà eseguito un pezzo a Cracovia.

 

Verranno eseguiti brani di Giacinto Scelsi, Paolo Rosato, Niccolò Castiglioni e della stessa Ada Gentile, insieme a tre nuovi pezzi, commissionati per l’occasione ai compositori polacchi Tesaurovicz, Polaczyk e Kastrzewa. Il concerto è stato organizzato con la collaborazione del dr. Ugo Rufino, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia. Il 15 maggio, dalle ore 10 alle 12, la Gentile sarà poi impegnata all’Accademia di Musica con la sua conferenza dal titolo “Il linguaggio musicale di Ada Gentile nel panorama generale della musica italiana d’oggi” che l’ha vista protagonista in tutto il mondo, l’ultima volta il 10 aprile scorso a Siviglia, al Conservatorio Superior de Musica

Foto Ada Gentile in Teatro 2018

 

Per questa importante rassegna in Polonia la Gentile ha voluto affidarsi a tre solisti di ottimo livello, con cui ha collaborato in passato per concerti organizzati ad Ascoli: il pianista Fausto Bongelli (di Porto S. Elpidio), il fisarmonicista Cesare Chiacchiaretta (di S. Egidio alla Vibrata) ed il flautista Andrea Biagini (di Città di Castello). Al ritorno da Cracovia la Gentile sarà impegnata in Toscana, nella Giuria del Concorso Internazione Pianistico Maria Giubilei, che si terrà a Sansepolcro dal 31 maggio al 2 giugno 2019, al quale parteciperanno pianisti di 22 Paesi.




Teramo. Comunicato della RUZZO RETI: L’acqua è potabile, nessun allarme per quella del Ruzzo.

L’acqua dichiarata non potabile dal sindaco di Teramo (su analisi della
Asl) della zona Fonte della Noce non ha a che vedere con la rete idrica
del Ruzzo. Pertanto informiamo la cittadinanza che l’acqua resta potabile, come
sempre, fermo restando le indicazioni del sindaco, che comunque non
riguardano l’acqua che scorre dai rubinetti di tutti coloro che sono
serviti dall’acquedetto del Ruzzo. Vi chiediamo cortesemente di dare diffusione a quanto sopra esposto, in
quanto la dichiarata non potabilità della zona di Fonte della Noce ha
ingenerato confusione e la popolazione da noi servita è allarmata.