PER I TRENT’ANNI DEL COVALPA ABRUZZO IL CONVEGNO

 

Coltiviamo la storia della nostra terra

Passato, presente e futuro dell’agricoltura del Fucino

Celano, 9 Maggio ore 15, Auditorium E. Fermi

 

 

Celano (L’Aquila) – Trent’anni fa, il 9 maggio 1989, nasceva il Covalpa Abruzzo, “Società cooperativa agricola” che oggi conta più di 400 associati e 250 dipendenti. Un complesso industriale sviluppato su un’area di oltre 110.000 mq, al centro della piana del Fucino.

 

Il 9 maggio 2019 a Celano, nell’Auditorium E. Fermi in via Santilli 1, alle ore 15 si celebra questa importante ricorrenza con il convegno “Coltiviamo la Storia della nostra terra”. Un tema che rispecchia appieno l’azione svolta dal Covalpa per l’agricoltura del Fucino, in un’ottica che, tra passato e presente, apre soprattutto al futuro.

 

L’incontro è animato dalla presenza di importanti personalità del mondo agricolo, istituzionale, imprenditoriale e associativo. Aprono i lavori il sindaco di Celano, Settimio Santilli, Vittoriano Angelone, Presidente Covalpa Abruzzo, Rodolfo Di Pasquale, Presidente AMPP, Sante Del Corvo, direttore Covalpa, Karel Talpe, amministratore delegato Gruppo D’Arta.

 

Interviene inoltre una nutrita rappresentanza della Regione Abruzzo, composta dal Presidente della Giunta Regionale Marco Marsilio, dal Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente, dall’Assessore al Bilancio e Patrimonio Guido Quintino Liris e dall’ Assessore alle attività Produttive Mauro Febbo. Modera l’incontro Antonio Del Corvo.

 

In chiusura l’evento prenderà il tono della festa e i partecipanti potranno gustare i prodotti tipici del territorio e godersi lo spettacolo di musica e cabaret “Nduccio in trio” con la partecipazione della bravissima artista Libera Candida con il suo repertorio tipico popolare abruzzese, unito alle struggenti melodie del Fado.

 

Il 9 maggio il Cavalpa Abruzzo segna una tappa che è già una cifra: da trent’anni coltiviamo la storia della nostra terra. – sottolinea orgoglioso Sante Del Corvo, da sempre direttore di questa importante realtà – Celebriamo una sfida fatta di impegno costante per il benessere del consumatore e la crescita dei nostri produttori”.

 

È grazie a questi valori che il COVALPA ABRUZZO è cresciuto innovandosi sempre e migliorando la qualità dei suoi prodotti. Patata, carota, spinaci, biete, pomodoro, finocchio, indivia, radicchio, cavoli, sedano. Gli ortaggi vengono lavorati e surgelati direttamente dal Covalpa Abruzzo. Un ciclo produttivo a filiera corta, più veloce, a salvaguardia della freschezza con beneficio dei costi.

 

 




Bellante. “L’ATTACCO ALLA SACRALITA’ DELLA VITA. ABORTO, EUTANASIA, GENDER”, conferenza sabato 11 maggio

L’ass.ne culturale Nuove Sintesi promuove la conferenza “L’ATTACCO ALLA SACRALITA’ DELLA VITA. ABORTO, EUTANASIA, GENDER”

Relatore:
Fabrizio Lastei (Portavoce del Movimento Politico Cattolico denominato Militia Christi. Il programma del Movimento trae origine dal pensiero cattolico sociale e distributista).

SABATO 11 MAGGIO 2019, ORE 17.30, SALA EX ASILO (adiacenze Chiesa madre), BELLANTE paese (TE).

 



Adugna regala il titolo regionale assoluto all’Asd  Turismo Podismo

 

Si laurea campione regionale di corsa su strada km 10 e bissa

il titolo regionale assoluto di cross

Biniyam Senibeta Adugna, è il nuovo Campione Regionale assoluto di corsa su strada km 10, gara svolta domenica 5 maggio a L’Aquila.

In una competizione  di modesto livello tecnico e con pochi concorrenti alla partenza,  appena 222 podisti, il portacolori di Turismo Podismo si è imposto con il tempo di 32’51”.

reduce di un periodo di volontariato nella sua Etiope, Nazione di origine.

Il titolo Regionale assoluto di corsa su strada Km 10, che si aggiunge al titolo Regionale assoluto di corsa campestre di Biniyam Senibeta Adugna, pongono le basi per raggiungere obiettivi ambiziosi prefissati nei prossimi anni dall’Asd  Turismo Podismo.

“Sono molto soddisfatto di questo risultato che dimostra l’ottima preparazione del nostro atleta di punta”, dice il presidente Luca Delli Compagni, “e sono ancora più contento se si pensa che Biniyam è appena tornato dalla sua Etiopia dove ha svolto un periodo di volontariato tra i bambini di un istituto della Missione Cattolica delle Sorelle Orsoline. Agli ottimi risultati di Biny si aggiungono quelli di Laalami Ckerkaoui e Marco Visci che danno visibilità alla nostra associazione, grazie all’intuito del nostro Direttore tecnico Gabriele Di Giuseppe che non ha bisogno di presentazione e della perseveranza del vice Presidente Pietro Promenzio, anche se Turismo Podismo fonda la propria esistenza sui rapporti umani con il gruppo atleti del settore master”

 

 

2 allegati




Roma. L’incontro che fa superare le paure (Roma, 9 maggio ore 15:30, Auditorium del Divino Amore)

 

 

 

ROMA – Solo l’incontro fa superare ogni paura ed abbattere ogni muro. Ne è convinta la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Cei, che per il 9 maggioprossimo, dalle 15.30 alle 18.00 presso l’Auditorium del Divino Amore a Roma invita la cittadinanza ad un incontro per conoscere il popolo rom e sinto che vive in Italia condividendo con loro un momento di arricchimento culturale, di festa, di arte e di musica.

“Molti non vi conoscono e hanno paura. Questa li fa sentire in diritto di giudicare e di poterlo fare con durezza e freddezza, credendo anche di vedere bene. Ma non è così. Si vede bene solo con la vicinanza che dà la misericordia… Da lontano possiamo dire e pensare qualsiasi cosa, come facilmente accade quando si scrivono frasi terribili e insulti via internet”, diceva papa Francesco alle comunità di migranti durante la sua visita a Bologna dell’ottobre 2017.

Parole “certamente vere” per quello che riguarda i Rom e Sinti presenti nel nostro Paese, sottolinea il direttore della Fondazione Migrantes, don Giovanni De Robertis, in una lettera aperta (in allegato) ricordando anche le parole pronunciate da Papa Paolo VI a Pomezia, il 26 settembre 1965 incontrando questo popolo: “Voi nella Chiesa non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro, voi siete nel cuore”. Oggi, quando si pronuncia la parola “rom”, la “mente – scrive ancora don De Robertis – rincorre il fantasma urbano del povero, dell’accattone, di colui che fruga nei cassonetti o che, con un figlio in braccio, chiede l’elemosina nei vagoni della metropolitana. La si pronuncia con sdegno, la si scrive sui quotidiani con indignazione, la si ritrova nei documenti istituzionali come problema da risolvere. È una parola che genera timore, che richiama paure ataviche, che rafforza pregiudizi e stereotipi. Dietro quelle tre lettere, invece, ci sono volti di donne, di uomini e di bambini e soprattutto ci sono persone che nella maggior parte dei casi vivono in abitazioni come le nostre, studiano, lavorano, pagano le tasse”.

In mattinata i circa 500 rom e sinti, insieme agli operatori pastorali, pregheranno con Papa Francesco in Vaticano. Saranno accompagnati dal card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Saranno presenti anche il Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, il Vicario del Papa per la Diocesi di Roma, il card. Angelo De Donatis, il Presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, il vescovo mons. Guerino Di Tora, il vescovo ausiliare di Roma e segretario della Commissione Cei per le Migrazioni, mons. Paolo Lojudice e il vescovo di Avezzano, mons. Pietro Santoro.

 

Roma, 6 maggio  2019

 

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SI ACCOSTÒ E CAMMINAVA CON LORO…

Lettera aperta

 

 

“Molti non vi conoscono e hanno paura. Questa li fa sentire in diritto di giudicare e di poterlo fare con durezza e freddezza, credendo anche di vedere bene. Ma non è così. Si vede bene solo con la vicinanza che dà la misericordia… Da lontano possiamo dire e pensare qualsiasi cosa, come facilmente accade quando si scrivono frasi terribili e insulti via internet”.

Queste parole, rivolte da papa Francesco alle comunità di migranti durante la sua visita a Bologna dell’ottobre 2017, sono certamente vere per quello che riguarda i Rom e Sinti presenti nel nostro Paese. Per questo vi invitiamo giovedì 9 maggio dalle 15.30 alle 18.00 presso l’Auditorium del Divino Amore ad avvicinarvi per conoscere questo popolo, condividendo con loro un momento di festa, di arte e di musica.

Sono passati più di cinquant’anni da quando Paolo VI, sotto il cielo piovoso di Pomezia (26 settembre 1965), comunicò alle comunità rom convenute da ogni angolo d’Italia: “Voi nella Chiesa non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro, voi siete nel cuore”. Guardiamo con nostalgia a quell’annuncio dirompente e, per certi versi, incomprensibile.

Negli anni successivi a quelle parole abbiamo assistito, nella città di Roma, all’arrivo delle famiglie rom che fuggivano dall’ex Jugoslavia del dopo -Tito e poi, in maniera più massiccia, dall’implosione della regione balcanica, sconvolta da una sanguinosa guerra civile. La città reagì con una “politica del disprezzo”, declinata nella costruzione di ghetti etnici denominati “campi nomadi”, che parlavano il linguaggio del rifiuto e dell’espulsione dal tessuto cittadino.

Poi, a cavallo del nuovo millennio, le periferie romane videro la presenza di comunità rom che dalla Romania post-comunista cercavano rifugio da una persecuzione che le colpiva nei loro villaggi rurali. Ad attenderli sgomberi forzati, allontanamenti, espulsioni collettive.

Non fu così per tutti.  Associazioni, parrocchie, comunità religiose, famiglie, piccole realtà del mondo politico e sindacale, singoli individui mantennero viva negli anni la fiammella dell’accoglienza, ricordando all’intera città che la comunità civile si costruisce e si arricchisce nella solidarietà e nell’inclusione.

Oggi, quando si pronuncia la parola “rom”, la mente rincorre il fantasma urbano del povero, dell’accattone, di colui che fruga nei cassonetti o che, con un figlio in braccio, chiede l’elemosina nei vagoni della metropolitana. La si pronuncia con sdegno, la si scrive sui quotidiani con indignazione, la si ritrova nei documenti istituzionali come problema da risolvere. È una parola che genera timore, che richiama paure ataviche, che rafforza pregiudizi e stereotipi. Dietro quelle tre lettere, invece, ci sono volti di donne, di uomini e di bambini e soprattutto ci sono persone che nella maggior parte dei casi vivono in abitazioni come le nostre, studiano, lavorano, pagano le tasse. Come per ogni comunità, anche in quella dei rom ci sono persone che vivono nella povertà e nell’emarginazione, ed altre, la stragrande maggioranza, che abita la città in una piena cittadinanza e che spesso trova nel mimetismo urbano la sola forma di difesa dall’odio generato dalla non conoscenza e dal mancato incontro.

Questa comunità, variegata e ricca nella sua diversità, composta da cittadini italiani e stranieri, cattolici e non, incontrerà in un momento di preghiera papa Francesco la mattina di giovedì 9 maggio in Vaticano. Lo farà con dignità e coraggio, ricordando, con la presenza e con le parole, il valore della speranza e della solidarietà. Due termini offuscati negli ultimi anni, ma che oggi solo i soli che ci consentono di guardare al futuro con spirito positivo. Nel pomeriggio del 9 maggio la stessa comunità si recherà al Santuario del Divino Amore per incontrare in un unico abbraccio cittadini romani, associazioni e parrocchie che vorranno sperimentare l’incontro, in un momento di festa, attraverso il linguaggio dell’arte e della bellezza salvifica. Perché essere “nel cuore della Chiesa” significa necessariamente essere anche “nel cuore della città”.

 

“Avvicinati, dice lo straniero. A due passi da me sei ancora troppo lontano. Mi vedi per quello che tu sei e non per quello che io sono. Avvicinati, dice lo straniero” (da “Lo straniero” di Edmond Jabès).

 

Vi aspettiamo,

                                                                                                 Don Giovanni De Robertis

                                                                                               Direttore generale Fondazione Migrantes




Isola del Gran Sasso. I raduni al santuario di San Gabriele

 

 

Domenica 28 aprile: un gruppo di pellegrini è arrivato da Madrid (Spagna) per una visita al santuario. Accompagnati da due passionisti spagnoli, i pellegrini provenivano dalla parrocchia di Santa Gemma Galgani, gestita dai passionisti a Madrid.

 

Sabato 4 maggio il santuario di San Gabriele ha ospitato il raduno dei Finanzieri abruzzesi in congedo, organizzato dall’ANFI (Associazione nazionale Finanzieri d’Italia). All’incontro, cui hanno partecipato circa 400 associati, è intervenuto anche monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, che ha presieduto una santa messa. Durante il raduno, cui ha preso parte il generale Flavio Aniello, Comandante della Guardia di Finanza abruzzese , si è celebrato anche il gemellaggio interregionale tra i Finanzieri in congedo di Abruzzo, Marche e Molise.

 

Domenica 5 maggio il santuario ha accolto il raduno regionale abruzzese dell’IPA (Associazione internazionale di Polizia). Circa 150 persone sono arrivate in mattinata da varie parti d’Abruzzo per un incontro di riflessione e preghiera.

 

** In mattinata è arrivato anche un numeroso gruppo di vietnamiti. Sono stati in 150, tra sacerdoti, suore e laici, a visitare per la prima volta il santuario. I pellegrini (provenienti dal Vietnam, ma per lo più residenti a Roma) hanno celebrato una santa messa nell’antica basilica e hanno quindi visitato i luoghi del santo.

 

** Al termine della mattinata sono arrivate circa 80 autovetture storiche partecipanti al raduno annuale organizzato dal CAST (Club automoto storiche Teramo), in occasione del “3° Tour del Gran Sasso” e del 6° pellegrinaggio automobilistico abruzzese a San Gabriele.

 

Venerdì 10 maggio ci sarà l’annuale raduno del movimento sacerdotale mariano d’Abruzzo e Marche, cui aderiscono numerosi sacerdoti, religiosi e laici.

Il raduno, che vedrà la partecipazione di circa un migliaio di persone provenienti da Abruzzo e Marche, inizierà alle ore 10 e si concluderà alle ore 16 con la messa nel nuovo santuario. Interverrà il responsabile internazionale del movimento, don Laurent Larroque, che terrà la meditazione e presiederà la messa conclusiva.

 

 




Teramo. AL VICE DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA LUIGI SAVINA L’ONORIFICENZA DI ATENEO “GUIDO II DEGLI APRUTINI”

 

Teramo, 6 maggio 2019 – Al vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, il prefetto Luigi Savina, sarà conferita l’onorificenza dell’Ordine al merito dell’Ateneo “Guido II degli Aprutini”, nel corso della solenne cerimonia in programma mercoledì 8 maggio nell’Aula Magna Benedetto Croce, a partire dalle ore 10.30.

Il saluto del rettore Dino Mastrocola aprirà la cerimonia dopo l’ingresso del corteo composto dal Senato Accademico. Seguiranno l’introduzione di Salvatore Cimini presidente del Corso di laurea in Scienze delle amministrazioni, l’intervento di Pietro Mennini procuratore generale presso la Corte di appello di L’Aquila e la lectio magistralis del prefetto Luigi Savina. Seguirà la lettura della motivazione e il conferimento dell’Ordine al merito “Guido II degli aprutini”.

Durante la cerimonia saranno eseguiti brani musicali a cura dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Braga” di Teramo.

Il primo Ordine al Merito dell’Università di Teramo risale al 28 febbraio 2015 e fu assegnato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, a Giovanni Legnini, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. L’onorificenza è stata in seguito conferita all’europarlamentare Paolo De Castro il 25 maggio 2018 e a Emma Bonino ed Edith Bruck il 27 ottobre 2018.

«Il Prefetto Luigi Savina, nato a Chieti il 16 maggio 1954, è Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie dal 15 febbraio 2016.

Entrato in Amministrazione nel settembre del 1980 come Commissario di Pubblica Sicurezza in prova, dopo il corso di formazione, è stato assegnato alla Squadra Mobile della Questura di Venezia, prima come Dirigente della Sezione Omicidi e poi, dall’agosto del 1988, come Vice Dirigente. Dal 1989 al 1991 ha diretto la Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Palermo.

Nel settembre del 1991 ha assunto l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Pescara. Dopo alcuni periodi di missione, prima presso la Questura di Bologna e poi presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale, nel febbraio del 1994 è stato trasferito presso il Servizio Centrale Operativo.

Ha diretto, dal 1994 al 1997, la Squadra Mobile della Questura di Palermo e, dal 1997 al 1999, il Centro Interprovinciale Criminalpol di Napoli. Nel 1999 ha assunto le funzioni di Vicario del Questore di Pescara. Nel 2000 è stato inviato in missione in Albania come Capo Contingente della Polizia di Stato. Dall’ottobre del 2000 ha diretto la Squadra Mobile della Questura di Milano.

Promosso Dirigente Superiore con decorrenza 1° gennaio 2004, nel settembre dello stesso anno è stato preposto alla Questura di Terni, nel settembre del 2006 a quella di Ferrara, per poi assumere, nell’agosto del 2008, le funzioni di Questore di Padova.

Nominato il 29 agosto 2011 Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, è stato in pari data preposto alla Questura di Cagliari. Nell’ottobre del 2012 ha assunto le funzioni di Questore di Milano.

Con decorrenza 15 febbraio 2016 è stato nominato Prefetto, assumendo contestualmente l’incarico di Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie».




Teramo. Revocato l’Ing. Pietro Bozzelli dall’incarico di presidente della Te.Am.

 

 

 

Il Sindaco di Teramo, con apposito atto, questa mattina ha revocato l’Ing. Pietro Bozzelli dall’incarico di membro e presidente del Consiglio di Amministrazione della società Te.Am. – Teramo Ambiente Spa. La decisione – le cui motivazioni sono espresse nel Decreto – scaturisce dalla necessità di dare nuovo impulso alle attività della società di raccolta dei rifiuti, della quale il Comune di Teramo detiene la maggioranza delle quote azionarie e di cui, secondo lo Statuto, designa i membri del CdA.

 

La decisione non semplice, opportunamente valutata e anche dolorosa, giunge alla luce delle valutazioni che l’amministrazione comunale ha ritenuto di dover condurre nei mesi passati, all’esito delle quali appare improrogabile l’urgenza di individuare una nuova governance che, in adesione agli indirizzi indicati dall’amministrazione comunale, sappia sviluppare una decisa attività di rilancio e riqualificazione, dando nuova efficacia alla operatività dell’azienda, certezze occupazionali per i dipendenti e chiarezza nella gestione tecnico-amministrativa.

 

Nei prossimi giorni verrà pubblicato il nuovo avviso per la richiesta delle candidature e comunque l’amministrazione continuerà a garantire che l’attività dell’azienda proceda regolarmente.

 

 

 

 

 

 

 

 




Teramo. Entra in Parlamento l’atto dei Sindaci sulla questione acqua del Gran Sasso

 

 

Audizione al Senato,  oggi pomeriggio, presso le Commissioni congiunte Ambiente e Lavori Pubblici, per affrontare il tema degli emendamenti da predisporre  e apportare al Decreto sblocca-cantieri nella parte che riguarda la ricostruzione sismica del  Centro-Italia. Il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto  insieme agli altri rappresentanti dell’ANCI e dei territori, ha espresso le esigenze e le grandi difficoltà del territorio elencando ed illustrando tutta una serie di emendamenti che sono stati predisposti anche in connessione con il tavolo regionale. I rappresentanti del territorio hanno così chiarito con grande  forza che il tema che si affronta è intimamente legato alla sopravvivenza dei territori stessi e soprattutto connesso al rispetto per i tanti cittadini che vivono ancora fuori dalle loro abitazioni e che ad oggi non hanno alcuna risposta e tempi certi in termini di ricostruzione.  “Siamo tornati a  chiedere una semplificazione delle procedure – dichiara il Sindaco D’Alberto –  e misure straordinarie per la realtà che viviamo; semplificazione che deve passare necessariamente attraverso procedure accelerate per la ricostruzione pubblica e per la ricostruzione privata, con il trasferimento delle funzioni ai Comuni per la ricostruzione leggera: le pratiche B e C in connessione con un forte e sostanziale trasferimento di personale”. “Noi vogliamo assolutamente assumerci le responsabilità e acquisire competenze – ha detto chiaramente D’Alberto – ma senza trasferimenti di risorse finanziarie e umane si tratterà solo di operazioni di facciata”. Interventi forti chiesti anche per quanto concerne la ricostruzione pubblica, anche in questo caso evocando la semplificazione,  soprattutto per il nostro territorio che vede la posizione dell’edilizia residenziale pubblica in grande difficoltà. “E’ il momento decisiv;, è il momento in cui dobbiamo assumere tutti le nostre responsabilità – ha aggiunto il sindaco di Teramo – che però ora stanno in capo a chi deve modificare il Decreto Legge e introdurre tutte le norme che possano consentire di dare una risposta ai cittadini della cui dignità si è abusato fin troppo”.

In particolare la Commissione Ambiente, poi,  ha fornito l’occasione al Sindaco di Teramo per portare l’attenzione, ricambiata da parte di tutti i membri della Commissione, sul tema dell’annunciata chiusura del traforo del Gran Sasso e della necessità di mettere in definitiva sicurezza l’acquifero. “Ho ripetuto le questioni già poste all’interno dell’assemblea dei Sindaci – sottolinea il Sindaco di Teramo – ma ho chiesto alla Commissione la massima attenzione su questo tema, considerando anche che è stata annunciata dai Parlamentari la possibilità di introdurre in sede di conversione del Decreto sblocca-cantieri la nomina di un Commissario. Abbiamo ripetuto che tale nomina, se non inserita in una discorso complessivo che parta dalla previsione delle risorse da destinare per risolvere definitivamente il problema (172 milioni di euro), rischia di essere un qualcosa di già visto”.  Risorse subito da parte del governo, quindi,  ma all’interno del Decreto. Il Sindaco di Teramo ha consegnato al Presidente della Commissione il documento approvato la scorsa settimana all’unanimità da tutti i Sindaci del territorio alla presenza dei parlamentari, dei rappresentanti della Regione e delle associazioni di categoria. “Siamo certi che questo è il primo passo per coinvolgere il Parlamento per intero – conclude Gianguido D’Alberto – e auspichiamo  possa individuare le risorse  e risolvere definitivamente il problema della nostra acqua, che è una priorità anche nella consapevolezza che lo snodo di collegamento del traforo non riguarda solo l’Abruzzo ma tutto il Centro-Italia, fondamentale per i collegamenti nazionali. Il Parlamento è venuto a conoscenza di questa problematica, ha acquisito il documento prodotto unitariamente dal territorio e ora è chiamato a dare le risposte attese da migliaia di cittadini”.

 




Approvato Bilancio di esercizio 2018 dai soci della BCC di Castiglione M.R. e Pianella: il primo dopo l’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA

Confermata la crescita e la forza dell’istituto

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CASTIGLIONE M. R. Si è svolta questa mattina, sabato 4 maggio 2019, nella sala polifunzionale di località Piano San Donato, l’assemblea dei soci della BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella durante la quale, tra gli altri punti all’ordine del giorno, è stato approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2018. Si tratta del primo bilancio redatto con i nuovi principi contabili internazionali e approvato dopo l’adesione al Gruppo Bancario ICCREA. Nel corso dell’assemblea, il presidente Alfredo Savini e il direttore generaleSimone Di Giampaolo hanno illustrato nel dettaglio il bilancio e spiegato gli effetti dei nuovi principi contabili confermando la solidità e la crescita dell’istituto di credito.

Il Credito Cooperativo – ha spiegato il Presidente Savini – sta vivendo un momento straordinario, il 15 dicembre scorso abbiamo deliberato l’adesione al Gruppo Bancario ICCREA, che all’inizio dell’anno si è costituito e il 5 marzo 2019 ha avuto l’autorizzazione definitiva da parte della BCE. Il 29 aprile scorso a Roma, si è svolta la cerimonia ufficiale di costituzione del Gruppo, dando inizio a una nuova fase storica per le BCC. Con la Riforma le BCC virtuose diventeranno ancora più forti, potranno continuare a fare meglio quello che hanno sempre fatto, a servizio dei territori, a sostegno delle famiglie e delle imprese locali. Questo è il primo bilancio che approviamo nel contesto di Gruppo e il primo redatto con i nuovi principi contabili internazionali. La nostra BCC continua a essere una banca solida e virtuosa, tanto da essersi aggiudicata, nell’ambito del Gruppo, la più ampia autonomia che la normativa prevede: l’indice di patrimonializzazione è consolidato al 18%, superiore alla media del Gruppo, con un patrimonio libero di ben 37 milioni di euro; la gestione ordinaria continua a produrre una buona redditività, con un ROE del 3,41% e un’incidenza dei costi, sul totale dei ricavi, del 74%; gli indicatori di rischio rimangono alla metà della media di sistema: i crediti anomali netti sono solo l’8% dei crediti totali; le sofferenze nette sono pari al 2,32% con un grado di copertura effettiva del 60%; nel corso del 2018 la BCC è stata scelta come banca campione (solo 15 in tutta Italia), per l’ispezione della BCE; anche in questo caso la verifica si è conclusa con esito pienamente positivo”.

Tutti questi risultati – ha concluso il Presidente – sono stati confermati dai Rating pubblicati da autorevoli testate economiche quali Milano Finanza e Banca Finanza nelle cui classifiche siamo posizionati ai vertici, sia regionali che nazionali. Per Milano Finanza la BCC di Castiglione, oltre a essere la prima banca d’Abruzzo, la più solida e la migliore, nella classifica nazionale è al 32° posto, su un totale di 276 BCC italiane; al 20° posto, per rating assoluto tra le 142 BCC aderenti a ICCREA e al 14° posto, se consideriamo le dimensioni. Nella superclassifica di Banca Finanza, più sintetica, la BCC ha uno dei rating più alti (pari a 73, su 100). Ringrazio per questi risultati tutti i soci per il sostegno, il Cda che dimostra coesione e lungimiranza e tutti i collaboratori per il loro impegno e la loro professionalità. La soddisfazione più grande è il sostegno che la nostra Banca riesce a dare nel territorio, alle famiglie e alle imprese, in particolare a quelle che attraversano momenti di difficoltà, a causa della crisi che ancora si sente grave”.

Il Bilancio che oggi è stato approvato – ha aggiunto il Direttore generale Di Giampaolo – è stato redatto con i nuovi principi contabili internazionali entrati in vigore nel 2018. Sono variati i criteri di iscrizione e classificazione e i nuovi principi oltre a avere un impatto formale sulle voci di bilancio hanno, in occasione della prima applicazione, un impatto sostanziale, sia sui dati di conto economico, sia sulla quantificazione del patrimonio. L’utile netto di esercizio del 2017 era pari a 2.247 mila euro quest’anno l’utile netto di bilancio è di 1.761 mila euro apparentemente si rileva una diminuzione del 22%, mentre l’utile effettivo normalizzato, depurato cioè dell’effetto dei nuovi criteri, è di 2.314 mila euro, con un incremento effettivo del 3%. La differenza di 553 mila euro è data dal diverso criterio di trattamento dei crediti di imposta; si sono trasformati in costo alcuni crediti precedenti, mentre non abbiamo potuto contabilizzare, per quest’anno, quelli nuovi. La nostra banca ha complessivamente crediti verso lo Stato, per imposte anticipate e acconti, per 20 milioni di euro”.

“Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 – ha mostrato il direttore – era pari a 66.653 mila euro quest’anno il patrimonio di bilancio è di 51.663 mila euro, anche in questo caso apparentemente si rileva una diminuzione del 22%. I nuovi principi contabili prevedono nuovi criteri di valutazione, sia sui crediti anomali che sui crediti con andamento regolare, con la necessità di anticipare gli accantonamenti per le perdite future prevedibili, anche se non effettive, per almeno i prossimi 5 anni circa. Le differenze del primo anno di applicazione sono imputate direttamente al patrimonio. Senza questo effetto il patrimonio netto normalizzato è di 68.803 mila euro, con un incremento del 3%. Altro effetto è sul patrimonio ai fini di vigilanza che al 31 dicembre 2017 era pari a 67.620 mila euro, quest’anno è di 67.849 mila euro, sembra invariato, ma senza l’effetto dei nuovi principi, sarebbe di 69.248 mila euro, con un incremento effettivo del 2%. In questo caso, a differenza del patrimonio netto, l’impatto delle perdite future prevedibili sui crediti, non viene imputato tutto il primo anno di applicazione, ma ripartito gradualmente in 5 esercizi. La modifica dei principi contabili, di conseguenza, hanno un impatto anche nel calcolo di alcuni indicatori, ma per la nostra banca non sono rilevanti”.

Durante l’incontro, rimarcando i principi di mutualità e solidarietà della Banca è stato sottolineato come la Bcc  abbia continuato a svolgere appieno la funzione di Banca del territorio, ancor più in un momento nel quale l’economia abruzzese ha perso il necessario supporto delle banche locali. Quest’anno la BCC di Castiglione ha erogato sul territorio quasi 600 mila euro: in particolare è stato ricostituito il fondo di 50 mila euro a favore delle famiglie in difficoltà, alle quali sono state consegnate carte di credito di solidarietà; attraverso sponsorizzazioni e contributi sono state sostenute le iniziative sorte sul territorio per 150 mila euro; sono state inoltre promosse manifestazioni a favore dei soci per oltre 350 mila euro.

Presente, tra gli altri, all’assemblea il direttore della Federazione Regionale Abruzzo e Molise delle BCC Ermanno Alfonsi.




Teramo. La compagnia teatrale Gli Sbandati presenta I promessi sposi

 

La compagnia teatrale Gli Sbandati, con il patrocinio della Provincia di Teramo, presenta I promessi sposi: un adattamento brillante della celebre opera di Manzoni, nato ormai otto anni fa in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Per tale motivo, i personaggi usano ciascuno una intonazione dialettale tipica di alcune regioni italiane; inoltre, sono state evidenziate nell’adattamento alcune caratteristiche dei personaggi stessi, che Manzoni tiene volutamente in ombra.

Non mancano riferimenti e accenni metateatrali all’attualità contemporanea.

Un’opera per tutti, che divertirà e farà riflettere.

L’evento si terrà lunedì 6 maggio, alle ore 20.30, presso la sala polifunzionale della Provincia in via V. Comi, 11, ed è patrocinato dalla Provincia.

 

L’ingresso è libero.