Giulianova. DOCUMENTARIO “L’ALTRA AMERICA DI WOODY GUTHRIE” Un film di Daniele BIACCHESSI e Giulio PERANZONI

Domenica 17 marzo ORE 21,30

 

Il suo nome vero era Woodrow Wilson Guthrie, poi conosciuto da tutti come Woody Guthrie.
Veniva da Okemah, poche case nella contea di Okfuskee, in Oklahoma.
L’America di Woody era quella dei primi del Novecento.

Aveva solo 17 anni quando il crollo di Wall Street, nell’ottobre del 1929, provocò la cosiddetta “Grande Depressione”: disoccupazione al 25%, crollo dei prezzi dei prodotti agricoli e del sharecropping (il sistema della mezzadria), paghe ridotte al minimo, siccità alimentata da forti tempeste di vento.

Il malessere sociale condizionò le scelte politiche e artistiche di Woody Guthrie e, più in generale, la sua ricerca delle radici della cultura popolare americana.

Woody Guthrie è stato molto di più di un musicista, cantautore, scrittore.
Il racconto, la narrazione, le storie che attraversano la grande Storia, soprattutto l’epica, restano i capisaldi dell’espressione artistica di Guthrie.

Il suo stile condiziona ancor oggi la ballata americana, una grande tradizione giunta fino a noi grazie anche alle canzoni di Bob Dylan, Pete Seeger, Phil Ochs, Joan Baez, Bruce Springsteen, Joe Strummer, Billy Bragg, Jeff Tweedy, Ramblin’ Jack Elliot.
Ma c’è di più. Woody è stato autore di blues parlati, canzoni di protesta e politiche, ballate tradizionali, brani per bambini e improvvisati.

Numerose sue registrazioni restano conservate gelosamente nella Library of Congress, anche per merito dello straordinario lavoro del ricercatore Alan Lomax.
Alla figura di Woody Guthrie è dedicato il quinto film di Daniele Biacchessi e Giulio Peranzoni
Non un documentario, non un docufilm, neppure una fiction.
Illustrato con la tecnica Ldp, mixato con elementi in 3 D e altre tecniche cinematografiche innovative, “L’altra America di Woody Guthrie” è un viaggio di immagini, musica e narrazione intorno a ciò che resta oggi dell’eredità culturale di Guthrie.     

 

INFO

CIRCOLO VIRTUOSO IL NOME DELLA ROSA

GIULIANOVA ALTA, VIA GRAMSCI 46/A 

INFO LINE 338/9727534




Campli. Carabinieri: il Mar. Ca. Marco Di Paolo è il nuovo Comandante di Stazione

Il Mar. Ca. Marco Di Paolo, ha recentemente assunto il Comando della Stazione di Campli dopo la partenza del S. Ten. Marino Capponi trasferito alla Compagnia di Teramo.

Originario di Teramo, 38 enne, coniugato, precedentemente vice Comandante della Stazione CC di Civitella del Tronto ha svolto in passato servizio nei Reparti Speciali dell’Arma nel nord Italia.

Mar. Ca. cc. Marco Di Paolo




Giulianova. La scuola secondaria di 1° grado di Colonnella vince la seconda edizione del concorso letterario dedicato alla memoria di Ester Pasqualoni

Secondi classificati gli studenti dell’Istituto Comprensivo Corropoli, Colonnella e Controguerra mentre terzo posto per l’Istituto Comprensivo Giulianova 2

 

Primi classificati seconda edizione ester pasqualoni

secondi classificati seconda edizione ester pasqualoni

Terzi classificati seconda edizione ester pasqualoni

Questa mattina, al Kursaal di Giulianova, la cerimonia di premiazione

 

 

GIULIANOVA – E’ volata via, tra momenti di commozione, ricordo e riflessione la seconda edizione del concorso letterario, organizzato dalla Commissione Pari Opportunità di Giulianova ed aperto agli studenti scuole secondarie inferiori abruzzesi, dedicato alla memoria della dottoressa oncologa Ester Pasqualoni: una donna, oltre che una grande professionista, esempio di grande generosità ed altruismo, la cui vita è stata spenta nel giugno del 2017, da chi la perseguitava da anni, al quale non aveva fatto mancare il suo aiuto. A ricordarla oggi, al Kursaal, in occasione della cerimonia di premiazione, tanti amici e parenti che hanno voluto raccontarla con amore: dalla infermiera professionale Gaetana Casalena, che ha lavorato per anni nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Sant’Omero, fianco a fianco con la dottoressa; a Piergiorgio Casaccia, dirigente Asl Dipartimento Emergenza 118il primo a soccorrere la dottoressa nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero, dove fu accoltellata e poi lasciata a morire dal suo aguzzino. Presenti anche i cari della dottoressail fratello Mariano Pasqualoni ed il figlio Alessio, che hanno premiato gli studenti vincitori. La premiazione, presentata dalla giornalista Azzurra Marcozzi, si è aperta alle ore 9 e 30 con la poesia fuori concorso“Solo mani vestite di carezze”, interpretata e musicata sulle note della canzone “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini, dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Giulianova 2 Lorenzo Ettorre al piano, Vittoria Ciavatta al violino, Chiara Pizzorulli al flauto, Morgan Vagnoni alla chitarra e Solidea Ieraci come voce recitante. A seguire c’è stato l’intervento del Prefetto di Teramo Graziella Patrizi che ha ribadito l’importanza dell’educazione ad una sana affettività, che deve partire proprio dalle scuole. A seguire gli interventi del Commissario Prefettizio Eugenio Soldà e dellapresidente della Cpo di Giulianova Marilena Andreani. A questa edizione ha aderito anche il sindacato medico italiano Anaao Assomed, con l’intervento del dottor Angelo Flavio Mucciconi del Pronto Soccorso di Sant’Omero, che ha chiesto un minuto di raccoglimento per Ester. Poi, la psicoterapeuta Cristina Bellocchio del Centro Antiviolenza “La Fenice” ha illustrato i servizi del centro e presentato una donna che, proprio grazie il percorso di assistenza offerto da questa realtà, è uscita dal vortice della violenza.La donnain forma anonima, ha riportato agli studenti e ai presenti in sala, la sua testimonianza molto sofferta, di violenze fisiche e psicologiche ad opera del suo ex marito. Intorno alle 10 e 30 è iniziata la premiazione delle scuole partecipantigli Istituti Comprensivi di Tortoreto, Corropoli Colonnella e Controguerra, Giulianova 2, Roseto 1, Martinsicuro e la scuola secondaria “F.Savini” di Teramo. Lapresidente della giuria Alessandra Angelucci, docente di lettere, giornalista e scrittrice, ha illustrato il lavoro svolto dalla giuria nel decretare le lettere vincitrici, un impegno difficile visto che, tutte le oltre cento lettere prevenute, erano ricche di significato. A premiare i ragazzi sono stati i componenti della commissione giudicatrice del concorso il giornalista di Rai 3 Antimo Amore, la giornalista del quotidiano “Il Centro” Mirella Lelli, l’editrice della “Di Felice Edizioni” Valeria Di Felice, il dirigente Asl dipartimento d’emergenza 118 Piergiorgio Casaccia e l’infermiera professionale reparto oncologico Gaetana Casalena. Lo psichiatra della Asl di Teramo Domenico Di Sante ha “acceso” gli animi dei ragazzi presenti al Kursaal, coinvolgendoli in un dialogo molto divertente e significativo. Importante è stata quest’anno la collaborazione con Liscianigiochi, l’azienda teramana leader nel settore dei prodotti a carattere ludico-educativo per bimbi e ragazzi, che ha premiato gli studenti con giochi educativi.

I premi della Liscianigiochi S.p.a.

Una menzione speciale è stata consegnata agli studenti della classe II°C della Scuola Secondaria “F.Savini” di Teramo Matilde Broccolini, Costanza D’Ignazio, Greta Gaspari, Isabel Panichi per la lettera intitolata “Piccolo Uomo” con la seguente motivazione della giuria:

“Piccolo uomo”: comincia così la lettera che la giovane Vittoria scrive al padre omicida, a colui che a causa della furia cieca e volontà crudele ha tolto la vita a una giovane e bella mamma, descritta dagli autori come “donna magnifica, fantastica, forte”. Con un calibrato climax ascendente, le parole, con stile asciutto e ritmo ben cadenzato, si susseguono nel testo per denunciare la follia di un padre che mai più farà parte della vita di una figlia che esprime tutta la sua amarezza per essere stata condannata “a non avere una famiglia”. La lettera, che in alcuni dettagli allude chiaramente alla storia della giovane Melania Rea, può considerarsi manifesto di tutte le voci innocenti che, messe al mondo per vivere una vita serena e libera da ogni forma di violenza, si ritrovano a fare esperienza diretta della parola “femminicidio”. La protagonista del testo denuncia con forza l’ingiustizia subita ma sogna anche, con grande coraggio, il “futuro gioioso” che sarà ancora possibile costruire lontano dalla malvagità umana.”

Altra menzione speciale è andata agli alunni della classe III C dell’Istituto Comprensivo Roseto 1 Sara Di Bonaventura, Alejandro Roberto Monetti, Claudio Paluzzi, Teo Travaglini, Clara Troilo per la lettera intitolata “Mi presti la penna?” con la seguente motivazione:

Il testo presentato da Sara, Alejandro, Claudio, Teo e Clara si presenta come scrittura diaristica in cui il lettore resta affascinato dal rincorrersi, nel tempo, di un solo interrogativo: “Mi presti la penna?”. Una domanda che gli autori decidono di proporre come gancio musicale e ricco di significato fra le pagine di quello che potremmo definire il dolce desiderio confessato ma anche timido di un giovane adolescente che si riconosce innamorato di una sua compagna di classe: Angela. “Mi presti la penna?” è la domanda che rende originale e ben misurata la struttura narrativa per dare vita al ricordo della ragazza, descritta come “fragile e delicata”, e che per colpa di una crudele mano maschile non sorriderà più alla vita. Il messaggio di speranza che si innesta fra le parole è quello ben espresso alla fine: tentare, tentare sempre di entrare in comunicazione con colui o colei che riconosciamo in difficoltà, ponendo la giusta attenzione ad ogni segnale visivo o uditivo. Chiedere dunque: “Ne vogliamo parlare? Perché il cuore non dimentica.”

Terza classificata la lettera scritta dalle studentesse Elisabetta De Adducis, Valentina Rastelli e Marta Sartori della classe III B dell’Istituto Comprensivo Giulianova 2 con la seguente motivazione:

Il sogno di un amore come quello delle favole, l’incontro con Diego, nel quale vede il suo principe azzurro, il matrimonio e la scoperta di una realtà del tutto diversa da quella immaginata. E’ la storia di Francesca, raccontata da tre ragazze. La disillusione inizia con uno schiaffo. Poi una serie di violenze che lasciano il segno sul corpo e nell’anima. Francesca subisce in silenzio. Si chiude in sé stessa. Solo grazie all’intuito di un’amica che le fa una visita a sorpresa trova il coraggio di denunciare.

E’ una storia esemplare, che riassume con efficacia narrativa le paure che impediscono a tante donne vittime di violenze di chiedere aiuto per uscire dall’incubo.

Secondo posto per la lettera scritta dagli alunni Lavinia De Angelis, Sofia Cardelli, Alessandra Kocia, Sara Ianni della classe III G dell’Istituto Comprensivo Corropoli Colonnella e Controguerra, con la seguente motivazione:

Questa storia, scritta in forma di diario, ha come filo conduttore la vicenda drammatica di Ester Pasqualoni. La protagonista incontra un ragazzo ombroso che con il suo comportamento la spaventa. Quando scopre che il giovane si chiama Enrico, come l’assassino dell’oncologa, l’ansia della protagonista sale e sul suo diario inizia a rivolgersi direttamente ad Ester, “perché”, dice, “sento il bisogno di confidarmi con qualcuno che può comprendermi”. Dalla vicenda dell’oncologa assassinata la ragazza prende il coraggio per parlare al giovane e convincerlo ad ascoltare il cuore, “quel cuore che non dimentica chi è buono con te”. Quando finalmente il ragazzo decide di farsi aiutare, la ragazza scrive: “Ester, senza di te chissà che fine avrei fatto, chissà se avrei trovato il coraggio di affrontare questo ragazzo e provare ad aiutarlo”. La storia di Ester ha dato alle quattro autrici del racconto una consapevolezza: l’amore non è violento, le donne vanno ascoltate e rispettate e solo il cuore, depositario dei buoni sentimenti, può guidare verso la via dell’amore.

Ad aggiudicarsi il primo posto con la loro lettera sono stati gli alunni Nicoletta Gagliardi, Leonardo Lupi, Giada Mignini, Andrea Scarpantoni della Classe III A della Scuola Secondaria di 1° Grado di Colonnella, con questa motivazione della commissione giudicatrice:

Una lettera struggente inviata dall’aldilà. La scrive al figlio Giacomo la madre morta per mano di un uomo violento, suo marito e padre del ragazzo. Cerca di dare risposte ai dubbi, agli interrogativi, alle angosce di Giacomo. Come può un uomo uccidere la madre dei suoi figli? Perché una donna resta accanto a un compagno che la tormenta e la aggredisce? Domande alle quali non è facile trovare una risposta. La madre chiede al figlio rimasto orfano con la sorella di essere un uomo migliore del padre.

E’ un testo intenso e originale, ricco di pathos. I quattro autori hanno interpretato e sviluppato il tema del concorso in maniera eccellente.




6^ Edizione di “Una vita da social” la Campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyberbullismo.

 

 

Un Tour itinerante di 47 tappe anche a Roseto degli Abruzzi

 

 

 

“…..2 studenti su 3 sono vittima di bullismo

1 teenager su 4 posta sui social almeno un selfie al giorno…..”

Foto Archivio Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, ha effettuato un a visita alla Questura di Teramo.
e il Dr. Enrico De Simone

 

Roseto degli Abruzzi 18 marzo 2019: è ripartita da Matera, capitale europea della cultura, la 6^ edizione di “Una Vita da Social”, la campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori.

Ancora una volta al fianco della Polizia Postale Aziende come Baci Perugina, Facebook, Euronics, FireEye, Google, Instagram, Nexi, Kapersky lab, Skuola.net, Vodafone, WindTre, Youtube, per rendere la rete sempre più sicura.

 

Anche quest’anno l’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione di Co.re.Com. Abruzzo. Il Piazzale antistante l’impianto sportivo “Palamaggetti” di Roseto ospiterà la manifestazione dalle 8.30 alle 13.30 del 18 marzo accogliendo gli studenti della provincia all’interno del truck brandizzato dove personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni illustrerà le insidie del web.

Saranno presenti nella piazza gli stand della Polizia di Stato per l’esposizione di apparecchiature ed illustrazione dei servizi della Polizia Scientifica, Polizia Stradale, nonché presenzieranno unità Cinofile antidroga.

 

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I social network sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager e in virtù del numero sempre maggiore degli adolescenti presenti sul web hanno determinato una crescita esponenziale dei minori vittime di reati contro la persona che negli anni è raddoppiatodai 104 casi registrati nel 2016 si è passati a 177 nel 2017 e 208 casi trattati nel 2018, le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni.

 

Ancora oggi i ragazzi si esprimono e sembrano pensare che il web sia un po’ “una terra di nessuno”, dove si scambiano messaggi e post senza pensarci troppo e le azioni online vengono valutate spesso come un gioco privo di conseguenze.

Tra i giovani è ormai acclarata la selfie-mania.  È questa una delle evidenze di una ricerca condotta da Skuola.net, Università di Roma ‘Sapienza’ e Università Cattolica di Milano per conto della Polizia di Stato – intervistando 6.671 giovani tra gli 11 e i 25 anni. Il selfie è sempre più caposaldo della propria identità per le nuove generazioni. La metà del campione ne scatta almeno 4 prima di pubblicarlo sui social, cosa che avviene con frequenza almeno settimanale in 9 casi su 10.

Il web è letteralmente inondato di immagini che li ritraggono, raccontando molto di sé, della propria identità e magari dei luoghi frequentati, con tutti i rischi del caso.

 

L’attrazione per il selfie alle volte è tale da spingere i giovani a mettersi deliberatamente in una situazione di pericolo. Il 35% dichiara di aver provato a farsi un autoscatto in condizioni potenzialmente pericolose, prevalentemente alla guida del motorino o della macchina. Come anche testimoniano i casi di cronaca con esiti letali, a cimentarsi con queste pratiche sono prevalentemente i maschi, verso i vent’anni, con un rendimento culturale o accademico o molto basso o molto elevato.

Un selfie viene pubblicato su un qualunque social network prevalentemente una volta a settimana (63%), mentre ciò accade una volta al giorno nel 14% dei casi e più volte al giorno nel 13% dei casi. A conti fatti 1 su 4 ne posta almeno una volta al giorno, mentre  9 su 10 almeno una volta a settimana.

Ovviamente il risultato deve essere il migliore possibile. Quindi la metà dei soggetti intervistati ne scatta almeno 4 prima di procedere alla pubblicazione di uno di essi. Anche perché se si posta un’immagine che non riceve abbastanza “mi piace”, il 31% si dichiara abbastanza/molto propenso a cancellarlo, contro il 38% che non è per nulla propenso. Sono abbastanza/molto propensi a cancellarlo i più giovani e quelli con un basso rendimento scolastico.

 

Non è un gioco da ragazzi, ma quasi un lavoro da agenzia pubblicitaria. Il 52% in media passa 10 minuti a modificare e a descrivere (con commenti o didascalie) un selfie prima di pubblicarlo. Sono prevalentemente le femmine e i più giovani (meno di 17 anni). Il 36% usa spesso i filtri per i propri autoritratti. Che soddisfano globalmente il 53% del campione.

 

Ci sono delle correlazioni anche con il contesto familiare. A conferma del fatto che le famiglie rivestono un ruolo chiave nell’educazione dei figli, sia negli ambiti tradizionali che nei nuovi ambiti digitali.  Ad esempio c’è una certa prevalenza di soggetti provenienti da famiglie con titolo di studio più modesto tra quelli più propensi al selfie pericoloso (il cosiddetto “Daredevil selfie”). Al contrario i ragazzi che si “limitano” a postare non più di un selfie a settimana sui social devono fare i conti con genitori con elevato titolo di studio.

 

Attraverso il progetto “Una vita da social”, gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 700 mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 180.000 genitori, 100.000 insegnanti per un totale di 15.000 Istituti scolastici, 250 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 126.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.

 

Il truck allestito con un’aula didattica multimediale è ripartita da Matera e concluderà il suo tour a Roma, toccando le principali città italiane, dove gli operatori della Polizia Postale incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma chiaro adatto a tutte le fasce di età. Inoltre, quest’anno gli studenti attraverso il diario di bordo “https://www.facebook.com /unavitadasocial” potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.

 

Capire i ragazzi oggi non è sempre per gli adulti compito agevole, soprattutto quando si tratta di comprenderne i bisogni, i modelli di riferimento, gli schemi cognitivi inerenti i diversi gruppi di riferimento che compongono il variegato universo giovanile – afferma il Dirigente del Compartimento Elisabetta Narciso “Il fascino della rete – continua il Dirigente – l’idea di sentirsi anonimi e il senso di deresponsabilizzazione rispetto ai comportamenti tenuti online, stanno dilagando così da determinare serie preoccupazioni. Per questo occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza in rete e in questo contesto si inserisce l’iniziativa di “Una vita da social” per un uso corretto e consapevole del web”.

 

Stalking  

Diffamazione

on-line

Ingiurie

Minacce

Molestie

Furto di

Identitàdigitale

sui social network

 

Detenzione e

Diffusione di materiale pedopornografico

sextortion  

Totale

Casi trattati

2017

12 78 97 76 59 33 355
Casi trattati

2018

14 109 123 60 40 43 389*

*240 casi con vittime con età compresa tra 14 e 17 anni; 88 con vittime con età compresa tra 10 e 13 anni; 18 con vittime con età inferiore

A 9 anni; 43 sono i casi sextortion

 

Teramo, 7 marzo 2019




Giulianova. OCCORRONO DUE DIRIGENTI DIVERSI PER URBANISTICA, LAVORI PUBBLICI E GESTIONE RIFIUTI

 

Torniamo sulla problematica della scelta del nuovo Dirigente dell’Area II (Ambiente, Uso del Territorio, Infrastrutture e SUAP). È inopportuno che si proceda ora, alla vigilia delle elezioni comunali, al conferimento di detto incarico dirigenziale: il provvedimento avrebbe la durata di tre anni e quindi occuperebbe buona parte del mandato quinquennale della nuova amministrazione comunale.

Si tratta di una scelta strategica sia sotto il profilo organizzativo, sia  sotto il profilo delle competenze, che se effettuata condizionerebbe pesantemente la volontà politico-amministrativa di chi, a breve, sarà scelto per governare Giulianova.

Se dovessimo governare noi de Il Cittadino Governante, ad esempio, organizzeremmo diversamente un ambito così complesso e delicato  in cui attualmente sono ricompresi: Urbanistica, Edilizia privata, SUAP, Commercio e Polizia Amministrativa, Ambiente e Igiene urbana, Demanio marittimo, Impianti sportivi, Opere pubbliche, Manutenzione, Commercio, Mercato Ittico, Appalti, Viabilità e Traffico, Trasporto pubblico locale, Commercio.

Per migliorare l’efficienza e la qualità degli atti amministrativi sarebbe opportuno dividere  l’Area II in due distinte Aree (come suggerimmo di fare in Consiglio Comunale nel 2012,  allorchè  l’Urbanistica, i Lavori Pubblici e la Gestione dei Rifiuti furono accorpati in un unico ambito).

L’accorpamento –  come i fatti  purtroppo hanno dimostrato – ha comportato lungaggini fino alla paralisi nel settore urbanistico e non solo,  ed una persistente esosità dei costi di gestione della Gestione dei Rifiuti.

È logico precludere scelte diverse a chi fra soli tre mesi verrà eletto sindaco costringendolo per buona parte del mandato a un assetto organizzativo-funzionale che ha dato pessimi risultati finora?

Va anche detto che in un ambito così importante e così duramente toccato da gravi vicende giudiziarie sarebbe auspicabile una selezione ampia e trasparente per individuare le migliori professionalità.

La nostra opposizione all’iniziativa del Commissario si fonda su una idea ben definita dell’assetto e del funzionamento della macchina amministrativa, che va rimessa a punto a cominciare dalla valorizzazione (anche tramite l’aggiornamento) del personale esistente.

Il Comune di Giulianova, se vuole essere efficiente ed efficace, ha bisogno di quattro Aree con altrettanti qualificati ed esperti Dirigenti ben indirizzati e controllati da un Sindaco e da una Amministrazione Comunale all’altezza della situazione (e non da un Direttore generale – figura verticistica che in un piccolo comune servirebbe solo ad allontanare i cittadini dalla amministrazione  –  come qualche forza politica va annunciando in questi giorni, magari pensando ad una ingerenza partitocratica nella fase gestionale).

Vorremmo per questo invitare, ancora una volta, il Commissario Soldà  a riflettere sull’inopportunità di procedere ulteriormente.

Giulianova 8 marzo 2019

IL CITTADINO GOVERNANTE

associazione di cultura politica

 




Tortoreto. Prefettura: i problemi di sicurezza dei sette Comuni costieri teramani nella prossima stagione estiva.

A Tortoreto, questa mattina, già delineati dal CPOSP i dispositivi di sicurezza per la prossima stagione estiva lungo il litorale teramano. In particolare evidenza i progetti “Spiagge sicure” in cinque Comuni, per prevenire l’abusivismo commerciale e la contraffazione di merci.

 

Questa mattina, presso il Comune di Tortoreto, si è svolta una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata dal Prefetto Graziella Patrizi per esaminare i problemi di sicurezza dei sette Comuni costieri teramani nella prossima stagione estiva.

Il Prefetto, Foto Archivio

 

Oltre al Sindaco del citato Comune, al Prefetto ed ai Responsabili delle FF.OO. e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, erano presenti gli Amministratori ed i rappresentanti delle Polizie Municipali dei Comuni costieri.

 

Nell’occasione, sulla scorta dei favorevoli risultati della scorsa stagione estiva, gli intervenuti hanno rinnovato il comune impegno per realizzare una sempre maggiore sicurezza nelle aree costiere in detto periodo, incrementando la collaborazione tra le Forze di Polizia statali e municipali ed implementando le iniziative locali concernenti il monitoraggio dei territori ed il miglioramento delle condizioni di vivibilità degli stessi: incrementi stagionali degli organici delle polizie locali e dei servizi notturni,  monitoraggio delle residenze, contrasto all’abusivismo commerciale, ecc..

 

Particolare soddisfazione è stata espressa per l’estensione, in ulteriori cinque Comuni della provincia (Martinsicuro, Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi) del Progetto ministeriale “Spiagge Sicure”, che prevede l’erogazione di contributi finalizzati all’attuazione di iniziative di contenimento, in tali territori, dei fenomeni di abusivismo commerciale e della contraffazione di merci. L’iniziativa lo scorso anno, realizzata nei Comuni di Tortoreto e Giulianova, ha avuto ottimo riscontro.

 

Il Prefetto Patrizi ed i componenti del Comitato hanno fornito rassicurazioni circa la richiesta – da formalizzarsi nei prossimi giorni al Ministero dell’Interno – di potenziamento degli organici dei Comandi Stazione dei Carabinieri ubicati lungo la costa e di invio di unità di rinforzo della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, ai fini di un maggior controllo preventivo del territorio e per il contenimento delle principali problematiche correlate ai flussi turistici.

 

I dispositivi coordinati di vigilanza estiva, formeranno oggetto di ulteriori riunioni del C.P.O.S.P. e dei tavoli tecnici delle Forze di Polizie, per le quali i Sindaci hanno espresso parole di gratitudine e di ringraziamento per l’impegno quotidianamente profuso.

 

Teramo 8 marzo 2018




LETTESI IN PARLAMENTO DALL’UNITA’ D’ITALIA AD OGGI

 

U.S.

Sabato 9 marzo alle ore 17.00 presso il Centro Informazioni Parco Nazionale della Majella in Largo Assunta a Lettomanoppello ci sarà la presentazione di una ricerca storica sull’On. Giovanni De Sanctis di Lettomanoppello, personaggio risorgimentale, patriota, politico, fine oratore e deputato nel primo Parlamento del Regno d’Italia.

Gli storici Sandra Di Felice e Loris Di Giovanni, con l’ausilio di un proiettore, ripercorreranno le gesta della famiglia De Sanctis attraverso documenti di archivio, fotografie, articoli di giornale, e libri dell’epoca.

Giovanni De Sanctis nacque nel 1809 da Giacinto De Sanctis, Regio Giudice del Regno di Napoli, e da Maria Scurci, figlia del notaio Gabriele Scurci di Manoppello. Zio di Augusto Pierantoni, già Deputato e Senatore del Regno d’Italia, che nel 1904 ritirò il Premio Nobel per la Pace in qualità di presidente dell’Institut De Droit International di Gand (Belgio).

Partecipò ai moti di Penne nel 1837 e de L’Aquila nel 1841. Nel 1848, chiamato dal voto popolare al comando della milizia cittadina con il grado di capitano, contribuì con la sua fermezza a sedare le reazioni ordite dalla camarilla di Corte.

Nel febbraio del 1853, i mazziniani tentarono a Milano una riscossa e molti uomini d’azione rinchiusi nelle carceri della fortezza di Pescara, cospirarono per poter prendere il forte e marciare armati sul Macerone. Erano riusciti a convincere alcuni ufficiali del 1° Reggimento, quando un traditore li denunciò al generale Pianell, il quale fece rapporto al governo generale. Venne istruito così un intrigato processo in cui figurava anche il nome del De Sanctis. Egli ne uscì illeso, ma decise di presentarsi al consiglio di guerra a Pescara in qualità di avvocato difensore. La causa durò poco meno di tre anni e, contro ogni aspettativa, si concluse con la pronunzia di “non consta” nei confronti degli imputati tra cui spiccava il nome di Clemente De Caesaris. Questo smacco nei confronti del Governo non passò impunito. Infatti al De Sanctis vennero raddoppiate le persecuzioni e fu in seguito imprigionato e mandato a domicilio coatto prima a Caramanico e poi a Tollo.

Nel 1860 rifiutò la carica di prodittatore che gli era stata offerta, accettando invece la nomina di presidente della società patriottica e di quella degli operai. Venne inoltre nominato Maggiore della Guardia Nazionale, a capo della quale si distinse nel combattere il brigantaggio. Per tale impegno il 12 marzo 1863 venne decorato Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.

Nel 1861 venne eletto deputato al Parlamento del Regno d’Italia – VIII Legislatura – nel Collegio di Chieti. Al primo scrutinio, intervennero 414 elettori su 927, dei quali 145 votarono a favore del De Sanctis, 200 a favore di Giuseppe Pisanelli, 64 voti andarono dispersi e 5 furono dichiarati nulli. Al ballottaggio che ne seguì, su 445 votanti, De Sanctis vinse con 252 voti contro i 208 del Pisanelli, e fu proclamato eletto.

Sedette in Parlamento che era ormai un uomo avanti con l’età , ma ancora saldo nella fede politica. Sedeva a sinistra tra il Biofferio e il Beltrani ed era apprezzato per il carattere e la dottrina. Mentre si preparava ai primi discorsi in aula, cadde gravemente malato. Fu accudito per tre mesi nella casa nel nipote Augusto Pierantoni a Torino. Appena la malattia gli diede un po’ di tregua, tornò a Chieti.

Provò nuovamente a candidarsi per un seggio in Parlamento nel 1865, ma fu sconfitto da Raffaele Mezzanotte.

Porteranno i saluti dell’Amministrazione Comunale il Sindaco Giuseppe Esposito, il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura Simone Romano D’Alfonso.

Le conclusioni saranno a cura del Senatore Luciano D’Alfonso.




Montorio al Vomano. Programma manifestazione Obiettivo Vita. Nascere in un paese in guerra.

La sezione A.N.P.I. di Montorio al Vomano “Donato Di Giammarco e Giuseppe Valentini” ed il gruppo volontari Emergency Teramo, con il Patrocinio del Comune di Montorio al Vomano e in collaborazione con la Biblioteca Civica Comunale di Montorio al Vomano (Consorzio Libero), presentano, in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2019, “Obiettivo Vita. Nascere in un paese in guerra”, appuntamento che avrà luogo sabato 9 marzo 2019 alle ore 17,30 c/o la Sala Conferenze dell’ex Convento degli Zoccolanti, a Montorio al Vomano (TE).
Sarà ospitata Laura Castigliani, ostetrica, intervistata dalla giornalista Evelina Frisa. Letture e intermezzi a cura di Valentina Nibid, Trictrac – IL Bugigattolo spazio creativo.
Laura Castigliani, nel 2017, ha lavorato come ostetrica per 6 mesi ad Anabah, in Afghanistan, nel centro di maternità aperto e gestito da Emergency. Al suo rientro, oltre ad occuparsi delle attività cliniche, ha iniziato a collaborare come docente a contratto per l’università di Parma e proprio alla luce dell’esperienza svolta con Emergency, le è stato affidato un corso con laboratorio sulle emergenze in sala parto. Sarà ospite anche Pietro Protasi, segretario di EMERGENCY e componente del consiglio direttivo, che racconterà del suo recentissimo viaggio in Afghanistan.

Per approfondimenti sul centro di maternità:

https://www.emergency.it/progetti/afghanistan-anabah-centro-maternita/

L’iniziativa, fortemente voluta dall’A.N.P.I. e da Emergency, due realtà che collaborano spesso a livello nazionale, vuole omaggiare le donne, parlando di donne che lavorano con le donne e per le donne. Un pomeriggio dedicato alla Vita e a chi da la Vita. Alla meraviglia della maternità, ma anche alle difficoltà che comporta il portare avanti una gravidanza in paesi in guerra, in perenne emergenza igienico-sanitaria. A chi impegna il proprio tempo nel volontariato, in territori difficili, martoriati dalla guerra e da sistemi teocratici e patriarcali. Una manifestazione che parla delle difficoltà, i soprusi e le discriminazioni di genere, ma con la speranza che nuove generazioni di donne e uomini consapevoli portino ad una piena e fattiva parità dei sessi, in tutte le aree geografiche del pianeta.

 

Video:

 

https://www.youtube.com/watch?v=JP4YJsqBdWs&feature=share&fbclid=IwAR0cJypH5nEWRRZXfYyKSwB6E4twA1LebKDkHaZSya-migJLOvl9F1UyBb8

 

 

A.N.P.I. SEZIONE MONTORIO AL VOMANO




Venerdì 8 marzo premiazione della seconda edizione del concorso dedicato a Ester Pasqualoni

Venerdì 8 marzo premiazione della seconda edizione del concorso dedicato all’oncologa uccisa organizzato dalla Cpo di Giulianova

 

Al Kursaal di Giulianova gli studenti abruzzesi ricordano la dottoressa Ester Pasqualoni

 

locandina concorso letterario Ester Pasqualoni

 

GIULIANOVA –Venerdì 8 marzo 2019, al Kursaal di Giulianovaalle ore 9, si terrà la premiazione della seconda edizione del concorso letterario, organizzato dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova e rivolto alle scuole secondarie inferiori abruzzesi, in memoria dell’oncologa Ester Pasqualoni, barbaramente uccisa il 21 giugno 2017, nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero, da un uomo che la perseguitava da anni. Il concorso, anche quest’anno, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Giulianova, della Provincia di Teramo, della Regione Abruzzo delle Cpo di Giulianova e Teramo e del sindacato medico italiano Anaao Assomed. Meravigliose, commoventi e piene di significato sono state, nel corso della prima edizione, le parole che gli studenti hanno dedicato alla loro “Cara Ester…” in tante lettere. <Il concorso, quest’anno intitolato “Il cuore non dimentica”, nasce con l’intento di voler promuovere e divulgare il senso di una sana affettività e di una relazionalità che possa dirsi equilibrata nella costruzione degli affetti – spiega la presidente della Cpo di Giulianova Marilena Andreani – un concorso che desidera continuare a tener vivo il ricordo della dottoressa medico oncologo, che tanto era amata dai suoi collaboratori e dai pazienti, visti l’amore e la passione profusi senza pari>. Le lettere scritte dagli studenti sono state selezionate dalla commissione giudicatrice del concorso letterario, costituita dalla presidente Alessandra Angelucci docente di lettere, giornalista e scrittrice, dal giornalista di Rai 3 Antimo Amore, dalla giornalista del quotidiano “Il Centro” Mirella Lelli, dall’editrice della “Di Felice Edizioni” Valeria Di Felice, dal dirigente Asl dipartimento d’emergenza 118 Piergiorgio Casaccia, il primo a soccorrere la dottoressa Pasqualoni e dall’infermiera professionale reparto oncologico Gaetana Casalena, che da anni lavorava a fianco al medico oncologo. La premiazione, presentata dalla giornalista Azzurra Marcozzi, si aprirà con i saluti istituzionali del Prefetto di Teramo Graziella Patrizi, del Commissario Prefettizio del Comune di Giulianova Eugenio Soldàdalla Presidente della Cpo di Giulianova Marilena Andreani e dalla Presidente della Cpo della Provincia di Teramo Tania Bonnici Castelli. Assai significativo sarà, in questa edizione, il contributo della Liscianigiochi, l’azienda teramana leader nel settore dei prodotti a carattere ludico-educativo per bimbi e ragazzi, che premierà gli studenti.  <Il rispetto e l’uguaglianza di genere sono valori fondamentali che l’azienda trasmette sin dall’età dell’infanzia ed ai quali crede fermamente – scrive l’azienda in una nota – E’ un onore per la Liscianigiochi poter contribuire alla premiazione dei bambini vincitori nell’ambito di un evento che senza dubbio alimenterà le coscienze ed offrirà spazi di riflessione importanti>. Nel corso della premiazione interverranno lo psichiatra della Asl di Teramo Domenico Di Sante e il dottore Angelo Flavio Mucciconi del Pronto Soccorso di Sant’Omero e del sindacato medico italiano Anaao Assomed e la psicoterapeuta Cristina Bellocchio del Centro Antiviolenza “La Fenice”.




UN PREMIO PER LA MIGLIORE TESI SULLA DELLA DEPRESSIONE “PER INCORAGGIARE E SOSTENERE L’IMPEGNO DEI GIOVANI NELLA RICERCA”


 http://www.veronicagaia.it/2019/02/08/cerimonia-di-premiazione-della-migliore-tesi-sul-tema-della-depressione-giovanile/
La cerimonia di conferimento del “Premio Veronica Gaia” per la migliore tesi sul tema della depressione giovanile di laureati magistrali in Medicina e Chirurgia dell’Università dell’Aquila, alla sua prima edizione, si svolgerà venerdì 8 marzo alle ore 10.30 presso l’Edificio Stefanini, Aula Magna Stefanini, P.le S. Tommasi 1 – Dipartimento MESVA Università dell’Aquila 
 
Sarà la dott.ssa Annalisa Di Stefano, neolaureata in Medicina e Chirurgia, la vincitrice  della prima edizione del “Premio Veronica Gaia” per la migliore tesi di laurea sul tema della depressione giovanile  di laureati magistrali in Medicina e Chirurgia o in Psicologia dell’Università dell’Aquila.
Il premio, dell’importo di 1500 €, dedicato alla memoria di Veronica Gaia di Orio, giovane studiosa di Storia dell’Arte Contemporanea prematuramente scomparsa, è stato istituito e finanziato dall’Associazione allo scopo di focalizzare l’attenzione dei giovani laureandi in Medicina e Chirurgia o in Psicologia sul tema della depressione giovanile.
Alla cerimonia parteciperanno, oltre alla vincitrice del premio,   il prof. Ferdinando di Orio , Presidente dell’Associazione Veronica Gaia di Orio e la   Prof.ssa Rita Roncone, relatrice della tesi di laura. La cerimonia, durante la quale l a prof.ssa Anna Maggi , madre di Veronica Gaia di Orio,     consegnerà il Premio, sarà introdotta dal   prof. Guido Macchiarelli , Direttore del Dipartimento MESVA e moderata dalla   prof.ssa Maria Grazia Cifone , Coordinatrice per la Ricerca dell’Associazione.
« Questo premio – spiega il prof. Ferdinando di Orio – rappresenta una delle più significative iniziative dell’Associazione, perché   unisce la finalità di sensibilizzazione sui temi della depressione giovanile , una problematica particolarmente delicata e ancora non adeguatamente studiata , a quella di stimolare e promuovere l’attività di ricerca dei giovani .   Il successo di questa prima edizione ci ha spinto a confermare l’iniziativa anche per il prossimo anno e ad aggiungere anche un premio per il migliore articolo scientifico ».

Sono state infatti finanziate dall’Associazione due borse di studio – dell’importo di 1500 € ciascuna – per laureati magistrali in Medicina e Chirurgia e in Psicologia Applicata, Clinica e della Salutedell’Università degli Studi dell’Aquila che abbiano presentato una tesi sperimentale sviluppata nell’ambito della depressione giovanile e aspetti ad essa correlati. E’ stato inoltre istituito il premio per il Migliore Articolo Scientifico sempre su tematiche concernenti la Depressione giovanile, dell’importo di 1500 €, rivolto ai giovani under 40(dottorandi/e, borsisti/e, assegnisti/e, ex borsisti/e o ex-assegnisti/e) che non abbiano una posizione lavorativa a tempo indeterminato. Tutte le informazioni su queste iniziative sono reperibili sul sito dell’Associazione:  http://www.veronicagaia.it