Cerimonia di consegna della Charter al Lions Club Roseto degli Abruzzi – Valle Del Vomano

Il 17 febbraio, alle ore 11,30, nella suggestiva cornice del Roses Hotel, il Governatore del Distretto 108 A Maurizio Berlati consegnerà la Charter, cioè il documento di costituzione, al neonato Lions Club Roseto degli Abruzzi – Valle Del Vomano, presieduto da Nadja Ettorre.

Lions

Il nuovo Club è stato sponsorizzato dal Lions Club Teramo.

Il Lions Club International è la più grande organizzazione di Clubs di servizio al mondo, con circa 1.400.000 soci, appartenenti a oltre 45.000  Clubs, in più di 200 paesi ed aree geografiche del mondo.

Dal 1917 i Lions Clubs hanno aiutato i non vedenti e le persone con problemi alla vista, dedicandosi attivamente con grande impegno al servizio comunitario, sostenendo inoltre programmi a favore dei giovani in tutto il mondo.




Teramo. La Asl celebra la Giornata Mondiale del Malato con un importante convegno sull’assistenza domiciliare

 

 

 

LOGO AUSL – ASL

In occasione della 27ª Giornata Mondiale del Malato, sabato 16 febbraio 2019, alle ore 9:00, presso la Sala Convegni dell’Ospedale di Teramo, la ASL, in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Teramo e la Diocesi di Teramo-Atri, organizza un evento dal titolo “Il malato protagonista nella comunità. Prospettive di assistenza domiciliare”

Il Convegno, che vede come Relatori Medici che, a vario titolo, si occupano di Assistenza Domiciliare Integrata, contempla anche interventi volti a sottolineare quale importante ruolo possano svolgere le associazioni di volontariato e le parrocchie, in questa particolare forma di assistenza e di sostegno alle famiglie.

Saranno presenti il Direttore Generale della ASL di Teramo e S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di Teramo e Atri.

I cittadini sono invitati ad intervenire.




FlixBus, due anni a Giulianova | Passeggeri quasi triplicati in solo un anno. Collegate 40 città in tutta Italia

FlixBus festeggia due anni a Giulianova con un bilancio positivo: negli ultimi dodici mesi, la società ha infatti quasi triplicato le prenotazioni da e per la città, a conferma della crescente predisposizione dei Giuliesi a optare per l’autobus come soluzione di viaggio. Complice di tale successo, l’incremento delle connessioni con Giulianova, attualmente collegata con 40 città italiane.

Nella classifica giuliese vince Roma, collegata fino a quattro volte al giorno con tempi di percorrenza a partire da due ore e mezza. Seguono Napoli (fino a cinque corse al giorno) e Bologna (fino a tre corse al giorno). Ma la vera novità è rappresentata dal successo riscosso dalle connessioni con gli aeroporti romani di Fiumicino (raggiungibile fino a tre volte al giorno, al 4° posto) e Ciampino (fino a due collegamenti al giorno, al 6°), che riflette una crescente sensibilità per forme di mobilità intermodale in cui l’unione di più mezzi di trasporto collettivi (come bus+aereo) si sostituisca all’uso di quelli privati, a beneficio dell’ambiente.

Per rispondere alla crescente domanda di mobilità dei Giuliesi, FlixBus ha inoltre istituito collegamenti verso nuove città al Sud Italia, quali Messina e Palermo, e ha potenziato quelli preesistenti verso mete a breve-medio raggio come Ancona e Civitanova Marche (raggiungibili più di 10 volte al giorno), Porto d’Ascoli (fino a nove corse al giorno) o San Benedetto del Tronto e Porto San Giorgio (fino a sei).  

Tutti i collegamenti, in partenza dall’autostazione di Piazza Roma e dalle due fermate di Mosciano, sono prenotabili online via app e in agenzia viaggi. A bordo, Wi-Fi, prese elettriche e toilette.

Il Teramano: un territorio su cui investire. Fermate anche a Roseto degli Abruzzi e Val Vomano

Dall’arrivo a Teramo, FlixBus non ha smesso di investire sul territorio, con il duplice obiettivo di facilitare gli spostamenti dei Teramani e, al contempo, incentivare il turismo locale. Dopo il capoluogo di provincia e Giulianova, collegate con 40 città, la società è arrivata anche a Roseto degli Abruzzi, da cui raggiungere comodamente Marche, Umbria e Toscana (con partenza dalla Zona Artigianale, presso l’Officina Lozzi) e a, Val Vomano, collegata, fra le altre, a Milano e Bologna (con partenza dall’autostazione di Piazza D’Annunzio).




Pescara. SOLIDARIETÀ DI SGA A DANIELE PIERVINCENZI

 

Il Sindacato dei Giornalisti abruzzesi esprime solidarietà al collega Daniele Piervincenzi, inviato del nuovo programma di Rai2 “Popolo sovrano”, al filmaker Sirio Timossi e al redattore David Chierchini, aggrediti a Pescara, nel quartiere Rancitelli, mentre stavano lavorando a un’inchiesta sui clan che operano nella periferia della città.

I tre sono stati insultati, picchiati e gettati a terra da un gruppo di persone, di cui una a volto coperto, poi allontanati con violenza mentre stavano registrando immagini al Ferro di cavallo.

Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi sottolinea come anche in Abruzzo si stia creando un clima di attacco nei confronti della professione che parte da lontano, dalle querele temerarie e da una costante campagna di delegittimazione verso i giornalisti, colpevoli solo di fare domande, di garantire a tutti i cittadini il loro diritto ad essere informati. Sga organizzerà, nei prossimi giorni, una manifestazione per presidiare i luoghi della regione dove lavorare, oggi, si fa sempre più difficile.




Roseto degli Abruzzi. L’IMPORTANZA DEL SOGNO E DEL SONNO PER LA SALUTE PSICOFISICA DELL’INDIVIDUO, di Antonio Lera

Intervento al Convegno Odierno

L’IMPORTANZA DEL SOGNO E DEL SONNO PER LA SALUTE PSICOFISICA DELL’INDIVIDUO

IL SONNO

Se pensiamo che trascorriamo circa un terzo dell’esistenza a dormire viene naturale pensare che questo sia un dato assai rilevante in rapporto alla nostra salute psicofisica. L’organismo umano è caratterizzato e condizionato fortemente dai ritmi circadiani (variazioni cicliche giornaliere delle attività biologiche come tono muscolare, pressione arteriosa, temperatura corporea, funzionalità renale, resistenza alla fatica, frequenza cardiaca, funzioni endocrine. Ma il ritmo sonno-veglia è il parametro più influenzato. I ritmi circadiani possono essere sfasati da particolari eventi come il fuso orario o turni di lavoro notturni. Questo orologio interno viene regolato da fattori esogeni (alternanza giorno/notte) o endogeni. Due strutture all’interno del nostro corpo mediano questi ritmi:
– la formazione reticolare ascendente (FRA) che consta di un gruppo di neuroni posto tra il midollo allungato e la base del cervello. Questa struttura presenta due ritmi di oscillazione: uno di ampiezza ridotta, l’altro di grande ampiezza. Il ritmo di ampiezza ridotta è responsabile sia delle diverse fasi di sonno, che dei cambiamenti dello stato di allerta durante la giornata. Il ritmo a grande ampiezza regola l’alternanza sonno-veglia. Quando una persona si addormenta la FRA progressivamente riduce fino a bloccare quasi del tutto gli stimoli che arrivano al cervello dagli organi di senso. Sembra che allora il cervello cominci ad elaborare i segnali depositati in memoria o generati all’interno del cervello stesso.
– i nuclei soprachiasmatici, parti dell’ipotalamo che regolano oltre ai ritmi circadiani sonno-veglia anche altri ritmi come la fame ed in particolare entrano in gioco nella relazione biunivoca buio-luce/sonno-veglia.

FASI DEL SONNO

È possibile studiare il sonno e le sua caratteristiche attraverso tre misure psicofisiologiche:

  • ELETTROENCEFALOGRAMMA (EEG), registra l’attività elettrica dei neuroni della corteccia cerebrale mediante elettrodi posti sul cuoio capelluto. L’EEG presenta notevoli variazioni durante il sonno: si alternano onde ampie lente a onde rapide e di basso voltaggio, simili a quelle della veglia
  • ELETTROOCULOGRAMMA (EOG), che registra i movimenti oculari tramite elettrodi applicati intorno agli occhi. Quando vi sono onde frequenti ed a basso voltaggio, gli occhi dei soggetti si muovono, al di sotto delle palpebre, con movimenti rapidi (rapid eyes movements) o sonno REM.
  • ELETTROMIOGRAMMA (EMG), che misura le scariche elettriche dei muscoli tramite l’applicazione di elettrodi in corrispondenza dei muscoli oggetto di studio. Nella fase di sonno REM si nota un blocco dell’attività dei muscoli facciali.

Durante una notte di sonno l’EEG di un soggetto mostra 5 stadi differenti:
stadio 0:
 fase di veglia tranquilla, con condizione di rilassamento, in cui il tracciato EEG nella fase di chiusura mostra attività bioelettriche cerebrale caratterizzata da onde a bassa ampiezza ed alta frequenza che denota la veglia che verrà interrotta dalle cosiddette “onde alfa” più ampie e più lente all’apertura degli occhi.

stadio 1: soggetto in fase di addormentando o dormiveglia, con attività bioelettriche cerebrale caratterizzata da onde a bassa ampiezza e alta frequenza con mantenimento del tono muscolare e movimenti lenti oculari.

stadio 2: definito anche sonno medio, caratterizzato da abbassamento della frequenza e da leggero incremento dell’ampiezza delle onde e dalla presenza dei cosiddetti “complessi K”, che manifestano una deflessione (un cambiamento di direzione) verso l’alto seguita da una deflessione verso il basso dell’onda, anche chiamati “fusi del sonno” in rapporto alla loro forma.

stadio 3: fase di sonno molto profondo dal quale è difficile risvegliarsi caratteristica per la presenza di onde delta a 4-6 c/sec. (le onde più lente) in percentuale dell’ordine del 20-50 %.

stadio 4: fase più profonda del sonno con presenza di onde delta in una percentuale maggiore del 50 per cento.

Dopo aver passato qualche minuto nello stadio 4 il tracciato dell’EEG mostra un percorso inverso. I soggetti tornano infatti alla fase 3, alla 2 e alla 1. Questo stadio però è diverso dallo stadio 1 sopradescritto (stadio 1 iniziale), poichè caratterizzato da rapidi movimenti oculari (REM) e da perdita del tono muscolare (stadio 1 emergente o sonno REM).

Il ciclo di sonno che va dall’inizio dello stadio 1 iniziale all’inizio dello stadio 1 emergente, ha la durata di 90 minuti, ma all’interno di ciascun ciclo varia la durata degli stadi. Nel corso della notte i cicli presentano una maggior durata dello stadio 1 emergente e una minor durata degli stadi 3 e 4 (chiamati anche sonno delta). Il sonno REM viene definito anche “sonno paradosso” in quanto in un organismo profondamente addormentato, l’attività della corteccia cerebrale è molto vicina a quella della veglia. Aumentano il consumo di ossigeno nel cervello, la frequenza respiratoria,

la pressione cardiaca ed il battito cardiaco diviene meno regolare. Nonostante la mancanza di tono muscolare possono esserci contrazioni alle estremità del corpo. Tutte queste caratteristiche hanno fatto pensare al sonno REM come legato ad eventi emozionali.

Proprio sulla base di queste ipotesi sono stati fatti esperimenti per indagare la relazione tra sonno REM e sogni, risvegliando i soggetti durante le fasi di sonno REM. Chi viene risvegliato ricorda i sogni e questi risultano più vividi rispetto a quelli che vengono (quando questo accade) ricordati al mattino. Nell’80 per cento dei casi i soggetti ricordano i propri sogni se risvegliati durante il sonno REM, rispetto al 7 per cento che li ricorda dopo un risveglio in fase non REM.

L’uomo non è l’unico essere vivente a dormire, gli fanno compagnia tutti i mammiferi, gli uccelli, i rettili, gli insetti, gli anfibi ed i pesci che hanno periodi di inattività simili al sonno degli esseri umani.

Due gruppi di teorie cercano di spiegare la funzione del sonno:

– circadiane secondo cui non si deve recuperare alcuno squilibrio ed il Sonno ha una motivazione fisiologica analoga al mangiare ed al bere, evolutasi per permettere la conservazione delle energie e per proteggersi nei momenti di oscurità.

– ristorative secondo cui il sonno avrebbe la funzione di recuperare l’omeostasi interna (una stabilità dell’equilibrio interno dell’organismo) che viene alterato durante la veglia. Sonno che ripara di notte i “danni” subiti di giorno.

Dopo deprivazioni di sonno che oltrepassano i 3 giorni, si tende a dormire più a lungo la prima notte di ripristino di sonno con ripresa già dalla seconda notte delle consuete ore di sonno, cosa che non sosterrebbe le teorie ristorative. Però le persone private del sonno non possono fare a meno di sperimentare sonnolenza durante le attività sedentarie e avere dei micro sonni o brevi periodi in cui l’EEG mostra che si è in uno stato di sonno della durata di 2-3 secondi con chiusura delle palpebre. E questo invece sosterrebbe le teorie ristorative. Dunque, forse entrambe le teorie possono insieme suggerirci il significato misto ristoratore/circadiano del Sonno, per cui non si ha bisogno di recuperare con esattezza le ore di sonno perse ed i danni da privazione temporanea di sonno non appaiono significativi e/o permanenti. Naturalmente la cosa cambia quando ci si trova di fronte ad alterazione del ritmo sonno-veglia ed in particolare ad insonnia. Possiamo classificare i vari tipi di insonnia in rapporto a tre criteri: fenomenologico, temporale, eziologico.

Sul piano fenomenologico l’insonnia verrà distinta in:

  1. a) Insonnia totale: episodica, rara, generalmente di breve durata, solitamente secondaria a situazioni spiacevoli (insonnia reattiva), lesioni encefaliche e fasi maniacali.
  2. b) Insonnia parziale: più frequente, rappresenta più del 90% delle insonnie:

– iniziale o predormizionale, con difficoltà di addormentamento variabile dalla 30 minuti ad alcune ore, in rapporto all’ora solita di addormentamento del soggetto);

– centrale o dormizionale: con frequenti risvegli notturni, di breve durata, media o lunga durata, inficianti sia la quantità che la qualità del sonno;

– terminale o postdormizionale: con fasi di addormentamento e mantenimento del sonno normali e risveglio mattutino precoce.

Sul piano temporale l’insonnia verrà distinta in:

1) Transitoria: durata di pochi giorni fino ad un massimo di 2 settimane suddivisibile in:

  1. a) occasionale: contingente a disfunzioni/disagi somatici (stati dolorosi, tosse etc.) o psichici (esperienze di perdita, lutti, separazioni, attesa di avvenimenti piacevoli o spiacevoli, problemi lavorativi o familiari);
  2. b) ricorrente o ciclica: a seguito di condizioni che si ripetono nel tempo con periodicità (stati depressivi mascherati, cefalee a grappolo, dolori da ulcera);

2) Persistente: durata inferiore alle tre settimane, segnale o spia di disturbo somatico (generale o neurologico) o di malattia psichica (depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, eccitamento maniacale, psicosi acute);

3) Cronica: durata superiore alle tre settimane con persistenza per mesi o anni, per lo più sintomo di disturbo psichiatrico, spesso di tipo nevrotico, con l’aggravante nel caso dell’insonnia tensionale dell’agripnofobia (condizionamento negativo del soggetto nei riguardi del proprio sonno e/o dell’ambiente in cui dorme).

Sul piano temporale l’insonnia verrà distinta infine in:

  1. A) Insonnia primaria

– situazionale o reattiva: causata da avvenimenti, sia di natura organica che psicologica, compromettenti in modo episodico il sonno;

– cronica: secondaria a disturbi psichici, può determinare un’insonnia tensionale.

  1. B) Insonnia secondaria a:
  2. a) MALATTIE PSICHIATRICHE: psicosi affettive e schizofreniche; demenze primarie (Morbo di Alzheimer) e secondarie;
  3. b) MALATTIE NEUROLOGICHE: Encefaliti, Encefalopatie tossiche, Corea, Parkinson;
  4. c) MALATTIE INTERNISTICHE: osteoartrosi; artrite reumatoide; angina pectoris; ernia iatale; ulcera duodenale; sindrome del tunnel carpale; insufficienza renale cronica; cardiopatie varie; scompenso cardiaco; encefaliti; encefalopatia porto-cavale; asma bronchiale; ipertensione arteriosa; emicrania classica; aritmie cardiache; paralisi progressiva; ipertiroidismo; ipotiroidismo;
  5. d) FARMACI ED ALCOOL: da tolleranza o sospensione di farmaci deprimenti il SNC; da uso protratto o sospensione di benzodiazepine, secondaria a farmaci ad azione stimolante sul sistema nervoso centrale (anfetamine, cortisone), ed infine da alcoolismo cronico.
  6. C) Insonnia intermedia per:
  7. Deficit respiratorio indotto dal sonno: Apnea morfeica; Sindrome da ipoventilazione alveolare.
  8. Associata a mioclono notturno: -sindrome delle gambe senza riposo.
  9. D) Pseudoinsonnie

In questo gruppo, pur lamentando il paziente insonnia, da un’anamnesi corretta si scopre che non si tratta realmente di insonnia:

1) costituzionali: soggetti con esigenza di numero di ore di sonno inferiori alla norma;

2) riduzione di sonno ageica;

3) alterazioni del ritmo sonno/veglia:

  1. a) transitorie: jet lag syndrome; da lavoro (turnisti); mancanza di zeitgeber (studenti, anziani, disoccupati);
  2. b) permanenti: sindrome da periodo di sonno ritardato, da periodo di sonno anticipato, da periodo di sonno non di 24 ore.

Tra i disturbi del sonno diversi dall’insonnia abbiamo anche:

IPERSONNIE

  1. a) psicofisiologica: situazionale o persistente;
  2. b) associata ad affezioni psichiatriche, in particolare alle psicosi affettive; c) associata a deficit respiratorio indotto dal sonno: questa è una sindrome che da alcuni autori viene inclusa tra le insonnie, mentre da altri viene considerata una forma di ipersonnia, a seconda che si consideri la genesi del disturbo o la sua manifestazione più eclatante;
  3. d) associata ad ingestione di farmaci o alcool;
  4. e) sindrome narcolessia/cataplessia;
  5. f) miscellanea: altre condizioni mediche, tossiche, ambientali o idiopatiche.

PARASONNIE

– Sonnambulismo;

– terrore notturno ed attacchi d’ansia nel sonno;

– enuresi;

– crisi epilettiche morfeiche;

– altre disfunzioni legate al sonno.

IL SOGNO

E’ per prima Melanie Klein che analizzando i bambini si accorge che il linguaggio del gioco è similare al linguaggio del sogno, a significare che il gioco del bambino non può venire che dalle rappresentazioni interne che si è costruito nel primo periodo della sua vita, nella sua relazione con i genitori (genitori che stanno insieme bene o che discutono e/o litigano, costruiscono significazioni rappresentazionale fortemente affettive.

Sogno dunque rivelatore di processi trasformativi che impegnano i sistemi di rappresentazione e di significazione, fino ad arrivare al linguaggio ludico, in cui il bambino che non parla significa il suo mondo relazionale attraverso il gioco.

Sogno nell’anziano come attribuzione di significato ad un’esperienza antica rivissuta attraverso la migliore ritrascrizione ipnica possibile all’interno del meccanismo del RI-COR-DO, ovvero riportare nel cuore. SOGNO anche identificabile come soddisfazione allucinatoria di un desiderio represso, considerando l’enorme ruolo svolta dalla memoria all’interno del sogno, riportando a galla vissuti che non possono essere verbalizzati, ma solo rappresentati. E sono molte le esperienze emozionale del soggetto che riaffiorano mediante il sogno ed il soggetto forse trae il massimo beneficio dal Sonno nel processo di recupero della memoria implicita, quella che a mio avviso consente all’individuo di avere nuove idee a partire da una matrice in parte individuale ed in parte collettiva.

E forse il Sogno è il più importante guardiano o argine di quelle esperienze dimenticate e che non possono essere narrate se non attraverso la rappresentazione simbolica sognante. Come dire che chi sogna ad occhi aperti si sta difendendo e non poco sul piano relazionale, occupato com’è in percorsi di approfondimenti elaborativi intrapsichici.

La memoria implicita diventa improvvisamente visibile, seppure in uno spazio temporale dimensionato, nelle immagini nei sogni che attingono lontano a partire dalle lande della complessa vita protopsichica del soggetto supposto essere, attraverso la cifrazione di codici dapprima senso-cinetici e successivamente figurativo-verbali, in una sorta di progressione somato-psichica in cui decidiamo che sia nata prima la Gallina e poi l’Uovo, ovvero prima abbiamo sentito e ci siamo mossi e poi abbiamo imparato a pensare a partire dal codice senso-motorio.

Questa costruzione ontogenetica dell’individuo, produce di fatto un ponte somato-psichico costantemente alla ricerca di equilibrio tra l’acceleratore delle tensioni pulsionali nuove volte al cambiamento ed il sistema frenante della memoria implicita volta alla conservazione dell’attuale.
Ed il linguaggio del Sogno contiene un codice espressivo per lo più non verbale di atti incompiuti che significa il non agire del Soggetto. Il Sogno dunque non va a toccare l’azione, rifugge l’azione, ha a che fare con la forza energetico-pulsionale che il Soggetto pone nell’azione. Il Sogno va a sostituire l’Azione. Anche quando l’Azione si fa parola.

 

ANTONIO LERA

Docente Università degli Studi de L’Aquila

Neurologo, Psicoterapeuta




Pescara. Marco Patricelli incontra gli studenti del corso serale dell’Aterno-Manthonè

 

 

Una lunga chiacchierata sulla Shoah, ma anche sulla guerra in Abruzzo, sulle leggi razziali del regime fascista, sulla meravigliosa esperienza della Brigata Maiella, partita dalla nostra regione  per la liberazione di mezza Italia al fianco degli Alleati, e sulle Foibe.

Marco Patricelli

Non è stata una lezione cattedratica ma un incontro tra uno storico di caratura internazionale, Marco Patricelli, e gli studenti del corso serale dell’Istituto tecnico Aterno-Manthoné di Pescara. Introdotto dalla preside, Antonella Sanvitale, e dalla responsabile del corso serale, Marina Di Crescenzo, Patricelli ha dialogato con gli studenti, che non hanno lesinato domande e richieste di approfondimento, opportunamente preparati dalle docenti di Italiano e Storia, Maria Daniela Sfarra e Paola Colarossi.

Un centinaio di studenti, adulti, che frequentano i corsi Sia (Sistemi informativi aziendali) e Afm (Amministrazione finanza e marketing), hanno ascoltato per oltre due ore le spiegazioni del docente che ha coinvolto la platea pur parlando di argomenti difficili e terribili come, tra l’altro, le deportazioni dei nazisti o le condizioni in cui venivano costretti gli ebrei nei campi di sterminio.

Molti gli interventi dei frequentanti i corsi serali, in particolare delle quinte classi, pure nell’ottica di una preparazione in vista dell’esame di Stato.

“Domenico Troilo, vicecomandante della Brigata Maiella diceva: Io non volevo cambiare il mondo, io volevo vivere in pace”, ha raccontato ancora Patricelli agli studenti, per sottolineare che la guerra è uno stravolgimento nelle esistenze delle persone che noi italiani, grazie alle istituzioni democratiche, non conosciamo più da oltre 70 anni.

Le iscrizioni al corso serale per il prossimo anno scolastico sono aperte.




Teramo. ATSC E UNITE: TUTTO ESAURITO AL CORSO IN COMMUNICATION MANAGEMENT AND MARKETING. PRONTA SECONDA EDIZIONE

, in Emilia Romagna.

Damiani,Parisio,Galdenzi

Tre gli obiettivi principali del corso: sviluppare abilità di gestione della comunicazione interpersonale, con particolare riguardo ai contesti lavorativi, orientare nella comunicazione via internet e favorire l’applicazione delle competenze comunicative acquisite alla creazione di valore e soddisfazione nel rapporto con clienti/utenti.

Il corso è affidato al prof. Parisio Di Giovanni, docente di Psicologia della comunicazione dell’Università di Teramo, che terrà lezioni e condurrà focus group ed esercitazioni. Il prof. Marco Galdenzi, docente di Tecniche di vendita presso l’Università di Teramo, interverrà nelle ore dedicate ai temi di marketing. Per l’area tematica della comunicazione web, interverrà il dott. Eugenio Di Giovanni, manager esperto di web marketing. Testimonianze di altri manager aziendali, potranno offrire ulteriori spunti di riflessione e discussione.

Professr Parisio Di Giovanni -. Ci sono infatti abilità comunicative che non è sufficiente avere come conoscenze, perché non è raro che si incontrino difficoltà e barriere nella loro applicazione ed occorre essere addestrati a superarle. Gli iscritti sono perlopiù persone che già conoscono le basi della comunicazione e questo corso avanzato può rappresentare un vero e proprio training».

franco.damiani@atsc.info




ABRUZZO. RISULTATI FINALI DELLA 9ª EDIZIONE DE “I LUOGHI DEL CUORE”

 

 

Nelle prime cento posizioni 3 luoghi abruzzesI: il Trabocco Turchino (14esimo), la Chiesa di San Panfilo a Tornimparte (63esimo), la Chiesa di Santa Maria in Valleverde a Celano (86esimo)

 

FAI

In classifica anche l’area archeologica delle Terme Romane a Vasto (163esimo) e il Torrione del Castello di Spoltore (201esimo).

 

Ben 2.227.847 voti, oltre 37.237 i luoghi oggetto di segnalazione in Italia, 6.412 comuni coinvolti (l’80,6% dei comuni italiani): sono numeri eccezionali che raccontano la forza dirompente de il censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI-Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha chiuso trionfalmente la nona edizione, attiva dal 30 maggio al 30 novembre 2018.

 

La classifica nazionale ha visto ai primi tre posti rispettivamente l’Area naturale di Monte Pisano (Vicopisano, Pisa) con 114.670 voti, il fiume Oreto a Palermo con 8.318 voti e l’Antico stabilimento termale di Porretta Terme (Bologna) con 75.740 voti.

 

L’Abruzzo ha ottenuto buoni risultati piazzando 3 luoghi nelle prime 100 posizioni: al 14esimo posto c’è il Trabocco Turchino di San Vito Chietino con oltre 20.077 voti, seguito dalla Chiesa di San Panfilo a Villagrande di Tornimparte al 63esimo posto con 6.486 voti, e dalla Chiesa di Santa Maria in Valleverde a Celano all’86esimo posto con 4911 voti.

 

Vasto si posiziona al 167esimo posto con l’area archeologica  delle Terme Romane mentre al 201esimo posto si colloca il Torrione del Castello di Spoltore con 2.219 voti.

 

“Registriamo un risultato straordinario per l’Abruzzo, il migliore nei quindici anni del censimento – commenta Massimo Lucà Dazio, delegato FAI Abruzzo e Molise – con gli oltre 20 mila voti per il Turchino e per la grande attenzione ottenuta anche dalle bellezze dell’entroterra. Questo risultato ci consente di aprire la nuova fase con la presentazione di progetti co-finanziati per la valorizzazione e per la promozione dei siti”.

 

Trabocco Turchino, Marina di San Vito (Ch)

Il Trabocco Turchino prende il nome dal vicino promontorio di cui narra Gabriele D’Annunzio nel suo “Trionfo della morte”. A due anni dal crollo avvenuto nel luglio 2014, il restauro del trabocco, di proprietà comunale, ha consentito la rinascita di un simbolo della cultura e delle tradizioni abruzzesi. Oltre alla manutenzione della struttura lignea, è oggi importantissimo conservare l’ambiente circostante, in particolare occorre preservare la spiaggia dai fenomeni erosivi e il clivo tra la spiaggia e la strada sovrastante, che costituisce l’unica via d’ingresso al trabocco. È necessario quindi migliorare l’accessibilità per consentire una migliore fruibilità del luogo. Per queste molteplici ragioni, il comitato locale “Promozione Turchino” ha sostenuto la raccolta voti.

 

Chiesa di San Panfilo, Villagrande di Tornimparte (Aq)

In stile romanico la chiesa è risalente al XV secolo. La facciata è preceduta da un vasto sagrato delimitato da un portico affrescato mentre nell’abside si trova il grandioso ciclo di affreschi con storie della vita e della passione di Cristo del pittore abruzzese Saturnino Gatti, seguace di Sandro Botticelli e allievo del Verrocchio, realizzati intorno al 1495. La volta dell’abside ospita la scena della Gloria di Dio: interessante il cartiglio con un rigo musicale, le cui note ripropongono perfettamente il canto gregoriano dell’inno Gloria in Excelsis Deo. Il colore degli affreschi è stato gravemente compromesso da un incendio negli anni ’60 per questo il comitato si è attivato per sensibilizzare/attivare la necessità di un restauro conservativo urgente.

 

Chiesa di Santa Maria in Valleverde, Celano (Aq)

Tipico esempio di edificio rinascimentale francescano della Marsica. Iniziata a metà del Quattrocento, fu terminata e arricchita sotto i Piccolomini nel 1508, con il suo annesso convento dei Riformati di S. Giovanni da Capestrano. Sull’architrave del portale spicca l’Agnus Dei con stendardo dei Piccolomini e un’iscrizione datata 1508, mentre nella parte alta della facciata emerge lo stemma dei sovrani di Aragona-Castiglia. L’interno è a navata unica, con tre cappelle laterali affrescate e volta a crociera. Sulla parete destra sono esposte due belle pale d’altare: quella della Natività di scuola umbro-senese dei primi decenni del ‘500; quella di Gesù e il Cireneo che è stata attribuita al famoso Giovanni Antonio Bazzi detto “il Sodoma” e risalente al 1525-1530. I terremoti del 2009 e 2016 purtroppo hanno fortemente danneggiato gli apparati pittorici e il comitato si è attivato per porre l’attenzione sulla necessità di intervenire tempestivamente per la loro conservazione.

 

Area archeologica delle terme romane, Vasto (Ch)

Il complesso termale dell’antica Histonium è il più esteso fra quelli della fascia costiera adriatica centro meridionale. Risalente al II secolo d.C. fu scoperto grazie ad alcuni saggi di scavo eseguiti nel 1973-1974. Il sito è ubicato in una posizione privilegiata dalla quale è possibile godere della vista del cosiddetto “golfo d’oro”, prescelta dai romani per l’edificazione di questo impianto destinato al benessere e alla socializzazione. Il sito presenta varie stanze su più livelli. All’interno troviamo due mosaici bicromatici molto grandi: il mosaico del Nettuno, ritratto in posizione eretta con il tridente nella mano sinistra e un delfino nella destra (mq 170), e il mosaico del Mare, con pesci e animali marini fantastici (mq 32) che testimoniano l’importanza della città di Histonium in età imperiale. Il luogo, per anni lasciato al totale degrado e abbandono, è stato negli ultimi anni valorizzato attraverso l’opera di volontari, ma necessita di continue attività di manutenzione e tutela.

 

Torrione del castello, Spoltore (Pe)

Il torrione è il principale manufatto rimasto a testimoniare la costruzione del castello, che rappresenta uno tra i primi esperimenti di roccaforte in muratura del territorio centrale adriatico. L’edificazione del castello è coeva al ritorno dei Saraceni e alla discesa degli Ungari agli inizi del X secolo. Sintomatica dell’urgenza della sua costruzione, che ripete la tecnica germanica dei capisaldi a più livelli, è la forma del complesso: rettangolare con un bastione esagonale irregolare sulla motta e due torrioni agli spigoli dei lati ovest e sud-ovest. Ancora maestoso e ospitale al tempo della visita dell’abate domenicano Serafino Razzi nel 1575, a metà Seicento è in parte distrutto o riutilizzato per uso abitativo. Oggi conserva i due torrioni di sud-ovest e il bastione mentre la corte interna è utilizzata come serbatoio dell’impianto idrico cittadino. Il Castello di Spoltore rientra in un importante progetto di ricerca promosso dall’amministrazione comunale che prevede il censimento di tutte le cavità di origine antropica, sia nelle proprietà pubbliche che private, situate nel sottosuolo dell’antico abitato di Spoltore e nelle frazioni di Caprara e Villa Santa Maria. E’ stato inserito nel progetto per via della presenza al suo interno di numerosi cunicoli di passaggio da riportare alla luce e per l’alta valenza culturale, storica e di ricerca del luogo gli è stato riconosciuto il marchio “Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018” sostenuto dai gruppi “Federazione Speleologica Abruzzese” e da “Centro Appenninico Ricerche Sotterranee”.

 

I LUOGHI DEL CUORE:

Nel 2003, in occasione della prima edizione della classifica, i voti raccolti sono stati 24.200; oggi nel 2018 a distanza di sedici anni e con oltre il 9.100% di voti in più, il censimento del FAI è diventato uno strumento di coesione sociale sorprendenti.

 

E’ quasi un rito collettivo che convoglia le speranze, l’impegno e la voglia di riscatto dei singoli cittadini e delle comunità intorno alle piccole e alle grandi bellezze d’Italia da salvare perché in pericolo o fortemente compromesse, da proteggere perché in degrado o semplicemente da far conoscere perché poco note.

 

 

Emerge dalla classifica una preziosa mappatura spontanea di luoghi diversi ma allo stesso tempo amati, fatta di paesaggi e di palazzi storici, di chiese e di fiumi, di castelli e di borghi, di ville e di botteghe storiche, di giardini e di sentieri, che rende “visibile” il sentimento profondo che lega le persone ai territori dove vivono o dove hanno vissuto esperienze importanti della loro vita. Sono territori molto spesso pesantemente feriti o in attesa di rilancio, per i quali essere inseriti tra “I Luoghi del Cuore” rappresenta l’unica possibilità di un futuro migliore.

 

Gli oltre due milioni e duecentomila voti pervenuti alla Fondazione nel 2018 – il 41,6% in più rispetto alla precedente edizione – rispecchiano l’aumento della sensibilità verso l’iniziativa da parte degli italiani, sempre più consapevoli dei meccanismi virtuosi che ne possono scaturire. Partecipare al censimento è solo un gesto simbolico che permette di dare piena attuazione al principio di sussidiarietà. Il voto del singolo se sommato a quello di altre migliaia di persone, si tramuta in un’azione di grandissimo impatto sociale e, di conseguenza, in concreti interventi di recupero e valorizzazione: da quando esiste “I Luoghi del Cuore” il FAI, grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo, ha promosso e sostenuto ben 92 progetti a favore di luoghi d’arte e natura in 17 regioni, cui si sommano i tanti interventi resi possibili grazie all’interessamento di Istituzioni e privati a seguito della visibilità offerta dal censimento.

 

Dopo la presentazione dei risultati, avrà inizio la fase progettuale. I primi tre luoghi classificati, in qualità di vincitori, riceveranno un contributo di 50.000 euro il primo, 40.000 euro il secondo e 30.000 euro il terzo, se ne avranno i requisiti e a fronte della presentazione di un progetto da concordare.

 

Inoltre i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti potranno candidare al FAI, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2019, una richiesta di restauro e valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni scorse, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori in collaborazione con i Segretariati regionali del Ministero per i beni e le attività culturali.

 

Il FAI si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni presenti su territorio nazionale, solleciterà le Istituzioni preposte affinché diano attenzione ai luoghi, sensibilizzando i Sindaci di tutti i 6.412 Comuni coinvolti e le Regioni.

 

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese. Il Luogo che risulta maggiormente votato in filiale riceve il Premio Speciale Intesa Sanpaolo, un contributo di 5.000 euro da destinare ad un progetto di recupero. Il sostegno di Intesa Sanpaolo a “I Luoghi del Cuore” del FAI rappresenta una delle numerose iniziative di sostegno del Gruppo alla vita culturale del Paese.

 

Il censimento è stato realizzato con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

 

Grazie al Gruppo Editoriale Gedi per la concessione gratuita di spazi pubblicitari e alla RAI, main media partner dell’edizione 2018 de “I Luoghi del Cuore”.

 

 

 

 




Giulianova. Allo Sportello Unico per l’edilizia pagamenti anche mediante POS. Con una commissione del 1,99%

 

Comune di Giulianova

Allo Sportello Unico per l’edilizia del Comune è stata attivata una
postazione per i pagamenti dei diritti di segreteria mediante POS
(Bancomat, carta di credito, ecc).
La commissione applicata è dell’1,99%.




Giulianova. Il 9 febbraio alla biblioteca “Bindi” l’incontro con lo scrittore Fabio Stassi a cura di “Arts Academy” 

Il 9 febbbraio prossimo, alle ore 17 nella Biblioteca Civica “Vincenzo
Bindi”, si avrà la presentazione di “Poesia e biblioterapia. Incontro con
Fabio Stassi”, iniziativa realizzata dall’associazione culturale “Arts
Academy” con il patrocinio del Comune e in collaborazione con la direzione
dei Musei civici.

Sala studio Palazzo Bindi

“Fabio Stassi è uno scrittore che ama le parole, ama combinarle e
intersecarle; questo lo rende un autore eccezionale” commenta Stefania
Quarta che dialogherà con l’autore assieme a Maria Rosaria Vitalone e
Luana Di Francesco. L’incontro farà conoscere lo scrittore attraverso le
pagine dei suoi libri, con particolare attenzione all’effetto curativo che
i libri hanno sul corpo e sulla mente; verranno messe in luce tante
curiosità sulla sua ultima opera, Con in bocca il sapore del
mondo (Minimum Fax), che raccoglie i monologhi in prima persona di dieci
poeti italiani del Novecento. Ad allietare il pomeriggio con degli
intermezzi musicali, ci saranno il sassofono e il flauto traverso del
musicista Antenore Vincenzetti.
Fabio Stassi vince il Premio Selezione Campiello 2013 con L’ultimo
ballo di Charlot e sempre nello stesso anno cura l’edizione italiana
di Curarsi con i libri, Rimedi letterari per ogni malanno, di Ella
Berthoud e Susan Elderkin presso Sellerio editore, scrivendo
l’introduzione e tutte le schede relative alla letteratura italiana;
nel 2017 cura l’edizione italiana di Crescere con i libri, Rimedi
letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici delle stesse
autrici. Del 2016 è La lettrice scomparsa (Sellerio), un giallo letterario
con protagonista Vince Corso, un libroterapeuta come protagonista, che
ottiene il Premio Scerbanenco come miglior giallo/noir italiano
dell’anno; nel 2018, edito sempre da Sellerio, viene pubblicato il
seguito delle avventure di Vince Corso, Ogni coincidenza ha un’anima.