GIORNO DEL RICORDO – “Per non dimenticare”

Martesana InCanto Ensemble – Spettacolo Musicale – Variazioni sulla memoria, con Brani cantati e intercalati a letture. Musiche originali di Bruno Belli e di Bach, Haydn, Mozart, Vivaldi

GIORNO DEL RICORDO – “Per non dimenticare”

Martesana InCanto Ensemble-Spettacolo Musicale, Variazioni sulla memoria, con Brani cantati e intercalati a letture.
Musiche originali di Bruno Belli e di Bach, Haydn, Mozart, Vivaldi.
Verrà eseguita la Cantata per piccole voci annientate, costruita sulle poesie dei bambini internati nel ghetto di Terezin

http://www.peacelink.it/pace/a/37640.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

CITTA’ di NOVA MILANESE

A.N.P.I. Sezione di Cassina de’ Pecchi

A.N.P.I. Sezione di Nova Milanese

invitano la cittadinanza

GIORNO DEL RICORDO

“Per non dimenticare”

Domenica 10 febbraio 2013 – ore 16.00

Auditorium Comunale di Piazza Gio.I.A. (Via Giussani) Nova Milanese

Spettacolo Musicale

Variazioni sulla memoria

Brani cantati intercalati a letture

Musiche originali di Bruno Belli e di

Bach, Haydn, Mozart, Vivaldi

Verrà eseguita la Cantata per piccole voci annientate,

costruita sulle poesie dei bambini internati nel ghetto di Terezin

Martesana InCanto Ensemble

diretto da Alessandra Lazzerini

Clarinetto: Erasmo Conti – Organo: Bruno Belli

Violino: Cristina Sforza – Timpani: Marta Soggetti

INGRESSO LIBERO

Allegati

GIORNO DEL RICORDO – “Per non dimenticare”




Incontro culturale “Per Non Dimenticare” con testimoni diretti ed indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione.

Incontro culturale “Per Non Dimenticare” con testimoni diretti ed indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione. Le lotte per i valori sociali, ed diritti civili ed umani presenti nella Costituzione italiana.

La crisi del sistema e la forza delle idee. Memoria storica e processi di pace

Incontro culturale con Daniele Biacchessi, Fabrizio Cracolici, Laura Tussi e Alfonso Navarra.

Con la testimonianza del Partigiano e Deportato Emilio Bacio Capuzzo

http://www.peacelink.it/pace/a/37267.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

Incontro culturale con Daniele Biacchessi, Fabrizio Cracolici, Laura Tussi e Alfonso Navarra. Con la testimonianza del Partigiano e Deportato Emilio Bacio Capuzzo

CITTA’ di COLOGNO MONZESE

Settore Cultura

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI d’ITALIA

Sezione Cologno Monzese

La crisi del sistema

e la forza delle idee.

Memoria storica e processi di pace

Incontro culturale “Per Non Dimenticare” con testimoni diretti ed indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione. Le lotte per i valori sociali, ed diritti civili ed umani presenti nella Costituzione italiana.

Venerdì 30 novembre  – ore 21.00

Sala Pertini di Villa Casati

Via Mazzini, 9

COLOGNO MONZESE (MI)

Interventi e presentazione delle opere di:

Daniele Biacchessi, Caporedattore Radio24 – Il Sole24ore, attore e narratore di impegno civile, autore di “Orazione Civile per la Resistenza”

Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI Nova Milanese, autore di “Un racconto di vita partigiana. Il Ventennio fascista e la vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo”

Laura Tussi, docente e giornalista, autrice di “Educazione e Pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale”

Con la partecipazione di:

Emilio Bacio Capuzzo, partigiano Presidente onorario ANPI Nova Milanese

Alfonso Navarra, obiettore alle spese militari e nucleari, attivista per la Pace ed ecologista

Il Presidente ANPI Cologno Monzese

Antonio Manicone

Il Sindaco

Mario Soldano

Allegati

Incontro culturale “Per Non Dimenticare” con testimoni diretti ed indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione. Le lotte per i valori sociali, ed diritti civili ed umani presenti nella Costituzione italiana.

“Solo quando il popolo stesso comincerà ad agire, i diritti che sono sulla carta cominceranno a vivere” Martin Luther King




La crisi del sistema e la forza delle idee. Memoria storica e processi di pace

Incontro culturale “Per Non Dimenticare” con testimoni diretti ed indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione. Le lotte per i valori sociali, ed diritti civili ed umani presenti nella Costituzione italiana.

La crisi del sistema e la forza delle idee. Memoria storica e processi di pace

Incontro culturale con Daniele Biacchessi, Fabrizio Cracolici, Laura Tussi e Alfonso Navarra. Con la testimonianza del Partigiano e Deportato Emilio Bacio Capuzzo

http://www.peacelink.it/pace/a/37267.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

Incontro culturale con Daniele Biacchessi, Fabrizio Cracolici, Laura Tussi e Alfonso Navarra. Con la testimonianza del Partigiano e Deportato Emilio Bacio Capuzzo

CITTA’ di COLOGNO MONZESE

Settore Cultura

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI d’ITALIA

Sezione Cologno Monzese

La crisi del sistema

e la forza delle idee.

Memoria storica e processi di pace

Incontro culturale “Per Non Dimenticare” con testimoni diretti ed indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione. Le lotte per i valori sociali, ed diritti civili ed umani presenti nella Costituzione italiana.

Venerdì 30 novembre  – ore 21.00

Sala Pertini di Villa Casati

Via Mazzini, 9

COLOGNO MONZESE (MI)

Interventi e presentazione delle opere di:

Daniele Biacchessi, Caporedattore Radio24 – Il Sole24ore, attore e narratore di impegno civile, autore di “Orazione Civile per la Resistenza”

Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI Nova Milanese, autore di “Un racconto di vita partigiana. Il Ventennio fascista e la vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo”

Laura Tussi, docente e giornalista, autrice di “Educazione e Pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale”

Con la partecipazione di:

Emilio Bacio Capuzzo, partigiano Presidente onorario ANPI Nova Milanese

Alfonso Navarra, obiettore alle spese militari e nucleari, attivista per la Pace ed ecologista

Il Presidente ANPI Cologno Monzese

Antonio Manicone

Il Sindaco

Mario Soldano




TOUR 2012-2013: “Orazione civile per la Resistenza” di Daniele Biacchessi con Gang e Michele Fusiello

Daniele Biacchessi, giornalista e scrittore. Caporedattore di Radio24-Il Sole24ore.

TOUR 2012-2013: “Orazione civile per la Resistenza” di Daniele Biacchessi con Gang e Michele Fusiello

Cosa è accaduto in Italia tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945?
Una guerra civile oppure una guerra di Liberazione contro la dittatura fascista e l’occupazione tedesca?
I termini sono importanti per definire l’esito della Storia.

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http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

TOUR 2012-2013: “Orazione civile per la Resistenza”

di Daniele Biacchessi con Gang e Michele Fusiello

LE DATE

17/11/12. Fabriano, Circolo Arci Corto Maltese, ore 19. Daniele Biacchessi in “Orazione civile per la Resistenza”. Organizzazione: Circolo Arci Corto Maltese

18/11/12. Milano, Biblioteca piazzale Accursio, “Bookcity”, ore 15. Daniele Biacchessi in “Orazione civile per la Resistenza”. Organizzazione: Comune di Milano, Consiglio di zona 8.

19/11/12. Bologna, Sala del Silenzio, ore 21. Daniele Biacchessi in ” Orazione civile per la Resistenza” in versione solista. Organizzazione: SEL Bologna.

30/11/12. Cologno Monzese, Villa Casati, sala Pertini, or 21. Daniele Biacchessi in “Orazione civile per la Resistenza” con Laura Tussi e Fabrizio Cracolici . Organizzazione: Comune di Cologno Monzese.

07/12/12. Marchirolo, Comune, ore 21. Daniele Biacchessi in “Orazione civile per la Resistenza”. Organizzazione: Anpi Marchirolo.

11/01/13. San Miniato, Teatrino dei Fondi, ore 21. Daniele Biacchessi, Gang, Michele Fusiello in “Orazione civile per la Resistenza- La rossa primavera”. Organizzazione: Teatro Comunale di San Miniato.

25/01/13. Nova Milanese, auditorium, ore 21. Daniele Biacchessi, Gang, Michele Fusiello in “Orazione civile per la Resistenza- La rossa primavera”. Organizzazione: Comune Nova Milanese.

26/01/13. Pavia, Spazio Musica, “Daniele Biacchessi racconta”, ore 21. Daniele Biacchessi, Gang,Michele Fusiello in “Orazione civile per la Resistenza- La rossa primavera”. Organizzazione: Spazio Musica.

27/01/13. Arcore, Villa Borromeo, ore 21. Daniele Biacchessi, Gang, Michele Fusiello in “Orazione civile per la Resistenza- La rossa primavera”. Organizzazione: Comune di Arcore.

28/01/13. Milano, Teatro della Cooperativa ,”La città dei narratori”, ore 21. “Racconto concerto” con Marino e Sandro Severini dei Gang, ospite Daniele Biacchessi. Organizzazione: Associazione Ponti di Memoria, Teatro della Cooperativa.

09/03/13. Milano Niguarda, Centro Documentazione Anrtifascista, ore 21. Daniele Biacchessi in “Orazione civile per la Resistenza” nell’anniversario degli scioperi del ‘ 44. Organizzazione: Centro Documentazione antifascista.

16/04/13. Busto Arsizio, Teatro Sociale, 21. Daniele Biacchessi, Gang, Michele Fusiello in “Orazione civile per la Resistenza- La rossa primavera”. Organizzazione: Associazione Amici di Angioletto

22/04/13. Carpineti (Reggio Emilia), auditorium, ore 21. Daniele Biacchessi, Gang, Michele Fusielloin “Orazione civile per la Resistenza- La rossa primavera”. Organizzazione: Comune di Carpineti.

23/04/13. Arcore, strade della città. Daniele Biacchessi racconta le storie dei partigiani di Arcore davanti alle lapidi in loro memoria. Organizzazione: Comune di Arcore.

27/04/13. Noli, ore 21. Daniele Biacchessi, Gang, Michele Fusiello in “Orazione civile per la Resistenza – La rossa primavera”. Organizzazione: Comune di Noli, assessorato alla cultura.

SCRIPT

Cosa è accaduto in Italia tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945?

Una guerra civile oppure una guerra di Liberazione contro la dittatura fascista e l’occupazione tedesca?

I termini sono importanti per definire l’esito della Storia.

La guerra civile è un conflitto armato nel quale le parti belligeranti appartengono alla popolazione di un unico Paese.In Inghilterra (1642 – 1660), America (1861 – 1865), Spagna (1936 – 1939), si sono combattute vere guerre civili. Tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, il nostro Paese é invece occupato dalle forze armate della Germania nazista e il nostro territorio trasforma in un distretto militare alle dirette dipendenze di Adolf Hitler, tramite la Repubblica Sociale Italiana di Benito Mussolini, un protettorato tedesco, sfruttato dai nazisti per legalizzare alcune loro annessioni e per ottenere mano d’opera a basso costo. In Italia si è dunque combattuta una guerra di Liberazione contro la dittatura nazista e fascista.

A nord organizzata sul piano logistico e militare da tutti i partiti e movimenti antifascisti italiani (comunisti, socialisti, democristiani, azionisti, demo laburisti, monarchici, anarchici), da buona parte dei soldati e ufficiali del disciolto esercito italiano dopo l’8 settembre 1943.

Una guerra di Liberazione sostenuta dalle forze anglo – americane. Fino alla vittoria finale.

Daniele Biacchessi racconta la Resistenza in un libro di Promo Music Corvino Editore collana Paperback, distribuzione Messaggerie Musicali.

E dal vivo attraverso il teatro civile, la musica, la poesia, l’emozione. E’ un’orazione civile frutto di uno studio durato dieci anni su documentazione di archivio, documentazione giudiziaria e storica, libri, materiale multimediale. Si snoda attraverso il racconto dei luoghi dove sono stati uccisi i partigiani e dove si conserva ancora oggi la loro memoria attraverso lapidi e monumenti, musei, istituti storici. Per Milano, vengono narrate le testimonianze degli antifascisti torturati dal reparto Speciale di Polizia di Pietro Koch a Villa Triste, dalla Legione Muti e XMAs in via Rovello. Le altre tappe della narrazione sono Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Benedicta, Fondotoce, La storta, Montesole e Marzabotto, Fivizzano, Fucecchio, Vinca, Monzuno, via Tasso a Roma e molte altre ancora.

Lo spettacolo aderisce all’associazione “Ponti di memoria” che riunisce i principali artefici del teatro e della musica di impegno civile.

BIOGRAFIA

Daniele Biacchessi, giornalista e scrittore. Vicecaporedattore di Radio24-Il Sole24ore.Premio Cronista 2004 e 2005 per il programma “Giallo e nero”. Premio “Raffaele Ciriello” 2009 per il libro “Passione reporter”. Premio Unesco 2011 per lo spettacolo “Aquae Mundi” con Gaetano Liguori.

Ha pubblicato decine tra libri, prefazioni e interventi. “La fabbrica dei profumi” (Baldini&Castoldi,1995), “Fausto e Iaio” (Baldini&Castoldi, 1996), “Il caso Sofri” (Editori Riuniti, 1998), “L’ambiente negato” (Editori Riuniti,1999), “10,25 cronaca di una strage” (Gamberetti, 2000), “Il delitto D’Antona” (Mursia, 2001), “Un attimo..vent’anni” (Pendragon, 2001), “Ombre nere” (Mursia, 2002), “Punto Condor. Ustica, il processo” (Pendragon,2002), “L’ultima bicicletta, il delitto Biagi” (Mursia, 2003), “Cile 11 settembre 1973″ (Franco Angeli, 2003), “Vie di fuga. Storie di clandestini e latitanti” (Mursia 2004), “Roberto Franceschi: processo di polizia” (Baldini Castoldi Dalai,2004), “Walter Tobagi. Morte di un giornalista.” (Baldini Castoldi Dalai, 2005), “Una stella a cinque punte. Le inchieste D’Antona e Biagi” (Baldini Castoldi Dalai, 2007), “Il paese della vergogna” (Chiarelettere, 2007), “Fausto e Iaio, trent’anni dopo”, capitolo “I fatti” (Costa&Nolan, 2008), “Passione reporter” (Chiarelettere, 2009),”Attentato imminente”, prefazione al libro di Simona Mammano e Antonella Beccaria (Stampa Alternativa, 2009), “Per non dimenticare, il teatro civile di Daniele Biacchessi (Associazione LaLokomotiva, 2010), “Maledetta fabbrica” a cura di Simona Mammano, capitolo sulle morti bianche (Stampa Alternativa, 2010), “Teatro civile, nei luoghi della narrazione e dell’inchiesta” (Edizioni Ambiente collana Verdenero inchieste, 2010),”Orazione civile per la Resistenza” (2012, Promomusic).

Nel 2001 scrive e dirige il docufilm “Il filo della memoria” (montaggio di Gianfranco Vietti), sui familiari delle vittime delle stragi e del terrorismo.

Daniele Biacchessi é autore, regista e interprete di teatro narrativo civile.
“La storia e la memoria” (2004) , “Fausto e Iaio, la speranza muore a 18 anni” (2005), “La Fabbrica dei profumi. Il racconto di Seveso” (2006), “Storie d’Italia. I diari” (2006), “Punto zero, frammenti di underground americano” (2008), “Piazza Fontana, il giorno dell’innocenza perduta” (2009), Ustica Punto Condor” (2011), con il sassofonista Michele Fusiello.
“Orazione civile per la Resistenza” (2011) in solista. “Orazione civile per la Resistenza – La rossa primavera” (2012) con  Marino e Sandro Severini dei Gang e Michele Fusiello. “Roberto Franceschi. Processo di polizia” (2005), “Quel giorno a Cinisi. Storia di Peppino Impastato” (2006),”Aquae Mundi, l’acqua è un bene comune” con il pianista Gaetano Liguori.
“Il paese della vergogna” e “Passione reporter” con Marino e Sandro Severini dei Gang.
“I ventitré giorni della città di Alba” (2007) e “Il sogno e la ragione. Storie del ’68″, con Gaetano Liguorie Michele Fusiello.
“Il lavoro rende liberi” (2010) con il cantautore Andrea Sigona.
“Cento passi contro la mafia” (2010) con Tiziana Di Masi e Gaetano Liguori.
“Storie dell’Altra Italia” con Gang e Massimo Priviero.
In forma di solo reading, ha scritto “Luigi Tenco, morte di un cantautore” e “Le crepe della memoria” per le vittime del terremoto dell’Aquila.

RASSEGNA STAMPA

“Daniele Biacchessi racconta un’Italia che sembra ormai vivere in una perenne ri(e)mozione forzata. Con la voce e la potenza di uno scrittore che è l’unico erede della narrativa civile di Pier Paolo Pasolini.”

Gian Paolo Serino, La Repubblica.

“Non gli servono effetti speciali. Bastano la sua voce e la musica di un paio di amici. Perché è la storia d’Italia, quella più fosca, più scomoda, più vergognosa, ad accapponare la pelle del pubblico.”

Bruno Ventavola, La Stampa.

“Le pièce teatrali d’impegno civile di Biacchessi vorrebbero essere un contributo a scostare le ante del Paese da quel muro che ne impedisce l’apertura «perché – riflette l’autore – una società che non può fare i conti col passato, non comprende il proprio presente e non può progettare il futuro.”

Lionello Mancini, Il Sole 24ore.

“Il suo stile comunicativo usa moduli differenti, spaziando tra musica e teatro. Quanto ai contenuti, resta coerente con l’idea che linguaggi diversi possano rendere più efficace la ricostruzione e la denuncia delle tante malefatte italiane. In nome di una verità che dovrebbe coincidere con la giustizia.”

Diego Carmignani, Terra.

La parola di Daniele Biacchessi è netta. Intagliata in una voce pastosa e un filo affannata, perfetta per la radio, ma non priva di efficacia in scena.

L’Eco di Bergamo.

La sua vitalità artistica è un continuo fluire tra teatro e musica. Due mondi paralleli e di medesima estensione della sau poliedrica identità che da sempre corre su tre binari: ricerca della verità, memoria e identità, ovvero le persone al centro dei racconti

Maddalena Tuffarulo, Tabloid.

Daniele, allora, porta in giro per l’Italia il suo racconto con un tenace piglio da fresco cantastorie della memoria che attira e tira verso promettentissime prospettive di rigenerazione. Scrive all’inizio del libro “Orazione civile per la Resistenza: “Dedico questo libro agli studenti che nei teatri e negli auditorium sono venuti in camerino a cercare da me spiegazioni, percorsi bibliografici e informatici… A quanti in silenzio hanno ascoltato le mie narrazioni”. Gli studenti, i ragazzi.

Andrea Liparoto, Anpi.it

Storia, e orazione, intessute prima di tutto dai luoghi delle stragi (da Boves in Piemonte all’Hotel Meina sul Lago Maggiore, da Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema fino alle Fosse Ardeatine), poi di date e di cifre di morte. Numeri disegnati col sangue di partigiani e semplici civili, donne, vecchi e bambini, condannati a morte da un esercito invasore che in un triennio esercitò un’inaudita violenza cancellando dalla faccia della terra l’essenza stessa del senso dell’esistenza umana.

Davide Turrini, Il Fatto Quotidiano

Biacchessi è curioso, un cercatore di verità. Da buon cronista, si era sempre chiesto chi fosse il fascista con le mani dietro la nuca , trascinato per le strade di Milano da alcuni partigiani armati, ritratto nella fotografia sulla copertina del saggio “Il sangue dei vinti” di Giampaolo Pansa. Nella didascalia del libro di Pansa, in seconda di copertina, si parla genericamente di “fascista ucciso il 28 aprile 1945”. Biacchessi non si è accontentato. Così è andato negli archivi e si è messo alla ricerca di questa immagine. Scartabella che scartabella, eureka!, l’ha trovata. Ed ha scoperto che si trattava di Carlo Barzaghi, l’autista di Franco Colombo, il comandante della legione autonoma mobile Ettore Muti di Milano. Barzaghi non è quindi un fascista qualsiasi, un innocente ucciso nei giorni dell’aprile 1945. È un esponente di spicco della Repubblica di Salò e si è macchiato di vari reati.

Mario Avagliano, storico

“Biacchessi dedica l’Orazione Civile per la Resistenza ai giovani che ha incontrato al termine dei suoi spettacoli di teatro civile. A tutti i giovani che gli hanno fatto perdere treni per soddisfare domande, dubbi e che hanno implicitamente o anche involontariamente, suggerito idee, richiesto spiegazioni, percorsi bibliografici e informatici e che hanno ascoltato in silenzio le narrazioni.”

Laura Tussi, PeaceLink

INTERVISTE

” Molti anni fa dalle mie parti, la zona di Monte Sole, vicino a Marzabotto, ogni sera il nonno si metteva vicino al camino, caricava la pipa, beveva un goccio di grappa. Poi si girava e diceva a noi bambini: “allora…”. E iniziava un racconto: il vento che si infilava nella porta, lo scalpiccio dei soldati nazisti lungo i sentieri di Monte Sole, gli spari, le urla, il silenzio. Ogni sera lo stesso racconto, ma c’era sempre un particolare che lo rendeva diverso. Questo è il teatro civile, raccontare storie per non dimenticare. “

Silvana Mazzocchi, Repubblica.

“Dimenticare mai. Per questo ho deciso di trasferire in teatro ciò che ho conosciuto, letto e ho anche trovato in termini di testimonianza. Perché penso che alla fine dei conti, soprattutto per le nuove generazioni, ma non solo, il teatro come l’arte in generale, può dare la possibilità di far nascere una nuova coscienza civile, un nuovo impegno civile nel nostro Paese.”

Paolo Salvatore Orrù, Tiscali.it.

” Sento una partecipazione fortissima intorno a me, le mani che mi stringono, che mi accarezzano in segno di ringraziamento. Se leggo i miei spettacoli nella sala d’attesa della stazione di Bologna, con i familiari delle vittime, o tra i superstiti della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema, la commozione è naturale. La cornice aiuta. Ma lo stesso accade nelle piazze di provincia, nei paesini e nelle scuole. Quando racconto agli studenti le stragi impunite del nostro Paese percepisco una commozione fortissima. Mista a uno stupore indignato. Perché di tutto questo nei testi ministeriali non c’è traccia”

Bruno Ventavola, La Stampa.

“Siamo testimoni. Che vanno a cercare per gli altri, e raccolgono, e trasferiscono la Memoria. Noi abbiamo il dovere della Memoria. Ed è faticoso. Occorre informarsi, sapere di cosa si parla. Devi farti tu stesso memoria. Lo devi fare soprattutto per le nuove generazioni.”

Massimo Del Papa, Mucchio.

“In teatro il dolore privato diventa dolore pubblico. Questa si può definire un’operazione politica.”

Laura Landolfi, Il Riformista.

“Non è normale il paese che consegna ai narratori il peso della sua memoria nazionale, che dovrebbe essere di tutti, perciò collettiva.”

Mattia Eccheli, L’Adige.

“Realizzare una messa laica, raccontando storie che avranno gambe per poter camminare fino a che qualcuno continuerà a tramandarle. E contemporaneamente smuovere le coscienze.“

Carla Cotterli, Il Salvagente.

Vedi anche

Pace

Daniele Biacchessi, Orazione Civile per la Resistenza, Promo Music Corvino Meda Editore

Con interviste a Giorgio Bocca, Carlo Smuraglia, Tina Anselmi, Vittorio Foa, Giuliano Vassalli.

Pace

Ponti di Memoria…Per Non Dimenticare

“Ponti di memoria” ha lanciato un grande progetto di democrazia partecipata per diffondere e promuovere la cultura della memoria italiana attraverso festival di musica, cinema, teatro, arti visive, workshop didattici, rassegne letterarie, iniziative editoriali (libri, cd, dvd).

Pace

“PER NON DIMENTICARE”: La Memoria per un futuro di PACE

Presentazione dei libri di Daniele Biacchessi, Fabrizio Cracolici, Laura Tussi.
Con la partecipazione di Alfonso Navarra




Italia. Diamo un futuro alla Memoria…Per Non Dimenticare

La Memoria per un futuro di Pace.

“Creare è Resistere, Resistere è Creare” Stéphane Hessel

Diamo un futuro alla Memoria…Per Non Dimenticare

E’ importante fare insieme Memoria per comprendere le origini della crisi strutturale attuale e le dinamiche dell’esclusione e della demonizzazione dell’altro, come capro espiatorio. Fare insieme Memoria perchè il diverso, l’ultimo, l’escluso, l’emarginato, il più debole e il più fragile non diventino vittime del becero ricatto capitalista e iperliberista dell’esclusione sociale e della ghettizzazione.

http://www.peacelink.it/pace/a/36983.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

La Memoria per un futuro di Pace

“Creare è Resistere, Resistere è Creare”

Stéphane Hessel

Presentazione dei libri di:

DANIELE BIACCHESSI

Vicecaporedattore Radio24-Il Sole24ore, attore e narratore di impegno civile
Orazione Civile per la Resistenza,PromoMusic Corvino Meda 2012
FABRIZIO CRACOLICI

Presidente ANPI Nova Milanese
Un racconto di vita partigiana. Il Ventennio fascista e la vicenda del
Partigiano Emilio Bacio Capuzzo
, Mimesis 2012

LAURA TUSSI

Docente e giornalista

Educazione e Pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale, Mimesis 2011

Con la partecipazione di:
Alfonso Navarra, obiettore alle spese militari e nucleari, attivista per la Pace ed ecologista

Mario Agostinelli, Presidente Associazione Energia Felice

Biblioteca Comunale, Cesate (Milano)

Venerdì 12 Ottobre 2012

Ore 21.00

Con il patrocinio:

Città di Nova Milanese

Comune di Cesate – Medaglia d’argento al Valore Civile

Comune di Cologno Monzese

Comune di Cormano

Città di Desio

Città di Bresso

Città di Cinisello Balsamo (Milano)

Comune di Sinalunga (Siena)- Assessorato alla Memoria

In collaborazione con:

ANPI, ANED, APEI, ARCINOVA, CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI, CASA DELLA CULTURA-Milano, CENTRO STUDI SERENO REGIS-Torino, CENTRO INTERDISCIPLINARE DI SCIENZE PER LA PACE-UNIVERSITÀ DI PISA, COMITATO A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE DELLE VITTIME E DEI LAVORATORI EURECO, FLC-CGIL, DIFESA AMBIENTE, EMERGENCY, ENERGIA FELICE, FONDAZIONE GIANFRANCESCO SERIO, IL DIALOGO.org, ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA, OSSERVATORIO NAZIONALE ED EUROPEO PER IL RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA’- ONERPO, PEACELINK, RETE ANTIFASCISTA NORD OVEST MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA, TEMPI DI FRATERNITA’, LAVORATORI METALLI PREZIOSI….e tanti altri.

Presentazione Libri di Daniele Biacchessi, Fabrizio Cracolici, Laura Tussi (608 Kb – Formato pdf)

E’ importante fare insieme Memoria per comprendere le origini della crisi strutturale attuale e le dinamiche dell’esclusione e della demonizzazione dell’altro, come capro espiatorio. Fare insieme Memoria perchè il diverso, l’ultimo, l’escluso, l’emarginato, il più debole e il più fragile non diventino vittime del becero ricatto capitalista e iperliberista dell’esclusione sociale e della ghettizzazione.




DON ANDREA GALLO: lavorare per vivere e non per morire.

“La nonviolenza, la strada che dobbiamo imparare a percorrere”.

“Creare è Resistere, Resistere è Creare”

Stéphane Hessel

DON ANDREA GALLO: lavorare per vivere e non per morire.

Per Non Dimenticare…

SABATO 29 SETTEMBRE 2012.

CENTRO SPORTIVO COMUNALE, SENAGO (MILANO), ORE 18.30.

Al termine dell’evento è prevista una cena comunitaria all’Oratorio di Senago.

http://www.peacelink.it/pace/a/36883.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

DON ANDREA GALLO, per la Pace e la Costituzione.

“La nonviolenza, la strada che dobbiamo imparare a percorrere”.

Stéphane Hessel

LAVORARE PER VIVERE E NON PER MORIRE

DON ANDREA GALLO, PER NON DIMENTICARE.

SABATO 29 SETTEMBRE 2012

CENTRO SPORTIVO COMUNALE

SENAGO (MILANO)

ORE 18.30

Al termine dell’evento è prevista una cena comunitaria all’Oratorio di Senago.

Patrocini:

Comune di Senago.

Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco.

ANPI-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezioni di Nova Milanese, Senago, Limbiate- Varedo, Cesate- Garbagnate, Bollate- Baranzate.

FIVL-Federazione Italiana Volontari della Libertà, XVI Brigata del popolo Senago.

Associazione Dorvàn.

Allegati

DON ANDREA GALLO, LAVORARE PER VIVERE E NON PER MORIRE. PER NON DIMENTICARE… Evento con Don Gallo, Sabato 29 Settembre 2012 Centro Sportivo Comunale- Senago (Milano) ore 18.30




Italia. DON ANDREA GALLO: lavorare per vivere e non per morire.

“La nonviolenza, la strada che dobbiamo imparare a percorrere”.

“Creare è Resistere, Resistere è Creare”

Stéphane Hessel

DON ANDREA GALLO: lavorare per vivere e non per morire.

Per Non Dimenticare…

SABATO 29 SETTEMBRE 2012.

CENTRO SPORTIVO COMUNALE, SENAGO (MILANO), ORE 18.30.

Al termine dell’evento è prevista una cena comunitaria all’Oratorio di Senago.

http://www.peacelink.it/pace/a/36883.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

DON ANDREA GALLO, per la Pace e la Costituzione.

“La nonviolenza, la strada che dobbiamo imparare a percorrere”.

Stéphane Hessel

LAVORARE PER VIVERE E NON PER MORIRE

DON ANDREA GALLO, PER NON DIMENTICARE.

SABATO 29 SETTEMBRE 2012

CENTRO SPORTIVO COMUNALE

SENAGO (MILANO)

ORE 18.30

Al termine dell’evento è prevista una cena comunitaria all’Oratorio di Senago.

Patrocini:

Comune di Senago.

Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco.

ANPI-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezioni di Nova Milanese, Senago, Limbiate, Cesate, Bollate.

FIVL-Federazione Italiana Volontari della Libertà, XVI Brigata del popolo Senago.

Associazione Dorvàn.

Allegati

DON ANDREA GALLO, LAVORARE PER VIVERE E NON PER MORIRE. PER NON DIMENTICARE… Evento con Don Gallo, Sabato 29 Settembre 2012 Centro Sportivo Comunale- Senago (Milano) ore 18.30




La Rivista CONFRONTI, edita da COM Nuovi Tempi- Roma, presenta i libri di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi

La Rivista CONFRONTI, edita da COM Nuovi Tempi- Roma, presenta i libri di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi

CONFRONTI- L’importanza della Memoria Storica

“Ponti di Memoria” “Per Non Dimenticare” ed evitare che tutti i fascismi e i razzismi prendano il sopravvento in un mondo ormai dominato dall’alta finanza del potere imperialista.

http://www.peacelink.it/pace/a/36832.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

Note:

http://www.mimesisedizioni.it/Mimesis/Educazione-e-pace.html

http://www.mimesisedizioni.it/Mimesis/Un-racconto-di-vita-partigiana.html

Laura Tussi, Educazione e Pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale, Mimesis, Milano 2011

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Fabrizio Cracolici, Laura Tussi, Un Racconto di Vita Partigiana. Il Ventennio fascista e la vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo, Mimesis Milano 2012

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Educazione e Pace” e “Un Racconto di vita partigiana” di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi, Mimesis, Milano-Udine, 2011-2012

I libri di Fabrizio Cracolici, Presidente Anpi di Nova Milanese e di Laura Tussi, introducono ampie prospettive di ricerca nel campo della didattica della Shoah, della pedagogia della memoria e della ricostruzione storica in chiave didattica di un periodo oscurantista del diciannovesimo secolo: la dittatura nazifascista. Questi libri “Educazione e pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale” e “Un racconto di vita partigiana. Il ventennio fascista e la vicenda del partigiano Emilio Bacio Capuzzo”, editi entrambi da MIMESIS, Milano-Udine 2011/2012, sono direttamente consequenziali e aprono orizzonti di pensiero sull’importanza, anche e soprattutto a partire dall’istituzione scolastica, del dialogo per la pace e dell’apertura all’altro, al più debole, al diverso, all’emarginato, tramite contributi di riflessione inerenti l’approccio culturale e pedagogico nonviolento e l’apporto di ricerca per il dialogo interculturale. L’assunto dei testi ribadisce che non è possibile praticare la pedagogia della memoria a prescindere da contributi didattici di pedagogia nonviolenta e interculturale che sottolineino il significato e il portato valoriale dell’apertura e dell’accoglienza nei confronti del nostro simile e del nostro dissimile.

“Un racconto di vita partigiana” ricostruisce, attraverso il confronto di fonti locali comparate e con l’intervista diretta al protagonista, la vicenda di un uomo, incarcerato e deportato, un partigiano, che ha resistito contro il regime, contro la sopraffazione, nell’opposizione resistenziale condivisa e partecipata con i suoi compagni. Il testo ricostruisce le più rilevanti date del ventennio fascista e le maggiori stragi perpetrate dal regime nazifascista, dopo l’8 settembre del 1943, la data spartiacque dell’Armistizio, in cui, chi lottava per il bene, la pace, la libertà, la democrazia ha compiuto una scelta epocale, ha varato un discrimine assoluto per il destino dell’intera umanità. Nel libro è raccolta la testimonianza del partigiano Bacio che, attraverso fonti storiche dettagliate, a partire dai testi del celebre ricercatore Angelo Del Bocca, ripercorre le terribili vicissitudini dell’occupazione fascista nei territori sottomessi dell’Africa coloniale, durante il ventennio dittatoriale. L’argomentazione e la ricerca storica e didattica approfondiscono i temi della pace, del dialogo fra generazioni, per la trasmissione della memoria storica a partire dalla scuola, istituzione direttamente chiamata in causa per far ricordare quanto sia accaduto nell’Europa emancipata, moderna, del diciannovesimo secolo, appunto, in un secolo che avrebbe dovuto aprire a prospettive evolutive di benessere per l’intera civiltà occidentale. Al contrario, il “Male” in Europa ha preso il sopravvento, dapprima con l’inasprirsi dei regimi fascisti da cui inesorabilmente è scaturita la barbarie nazifascista con i terribili mitologemi della razza e della superiorità dell’Uomo forte, con la “U” maiuscola, del dittatore, del tiranno, del despota: l’uomo autoritario come citerebbero il sacerdote antifascista Don Primo Mazzolari e, attualmente, il prete di strada Don Andrea Gallo. Il testo “Un racconto di vita partigiana” è corredato dalle testimonianze di celebri personalità impegnate nel sociale, nel mondo della cultura, della politica e dello spettacolo da Moni Ovadia a Renato sarti, da Antonio Pizzinato a Raimondo Ricci e molti altri. Entrambi i testi aprono la trattazione con la presentazione di un Progetto importante coordinato dai due autori, il Progetto “Per non dimenticare” della città di Nova Milanese e Bolzano che comprende un archivio storico audiovisivo con numerose testimonianze di deportati civili per motivazioni politiche e razziali, nei campi di concentramento di sterminio nazifascisti.

Per non dimenticare” è un progetto che si propone di sviluppare iniziative, documentazione e dibattito rispetto al recupero della memoria storica e della tutela dei diritti sociali e civili sanciti dalla Carta Costituzionale Democratica e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che ci sono state donate dai nostri Padri Costituenti, in seguito alla Resistenza Partigiana Antifascista. Il Progetto si svolge in collaborazione con l’ANPI, a livello locale, provinciale e regionale.

Gli incontri culturali del Progetto “Per Non Dimenticare” sono itineranti e si svolgono nelle scuole e nelle sedi ANPI e ARCI, negli ambiti istituzionali, con la partecipazione di testimoni diretti e indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione.

Risulta importante sottolineare l’ingente lavoro di rete e di relazione che viene svolto con tutte le realtà istituzionali che si occupano di Pace, dialogo interculturale, Nonviolenza e Memoria Storica e con le varie Amministrazioni Comunali.

L’ANPI di Nova Milanese organizza questi eventi culturali, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Nova Milanese, con il Patrocinio del Comune di Cesate, Cormano, Desio, Cologno Monzese, Varedo, Bresso, Cinisello Balsamo, Sinalunga (Siena) e molte altre Amministrazioni Comunali e coinvolgendo importanti realtà dell’associazionismo civile e culturale.

L’iniziativa “Per Non Dimenticare” è sostenuta da personalità impegnate del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica, da Moni Ovadia ad Antonio Pizzinato, da Bebo Storti a Don Andrea Gallo, da Renato Sarti a Roberto Zaccaria, da Giuseppe Valota a Dario Venegoni, da Raimondo Ricci a Sergio Fogagnolo e molti altri, con cui abbiamo realizzato alcuni video per la Campagna di tesseramento ANPI (http://www.youtube.com/lauratussi).

Gli incontri a tema sono volti ad approfondire il Progetto Memoria Storica a Nova Milanese, dal titolo “Per non dimenticare”. Il progetto è stato intrapreso, a partire dagli anni ’70, dall’Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, con la raccolta di videotestimonianze, interviste, biografie e documentazioni inerenti la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti.

Tutto questo importante materiale documentalistico e audiovisivo, inerente le memorie delle deportazioni di civili per motivazioni politiche e razziali, è racchiuso nel sitohttp://www.lageredeportazione.org.

Nel 2000 la Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, in collaborazione con l’Archivio Storico della città di Bolzano, ha realizzato con la RAI e RAI EDUCATIONAL, le trasmissioni televisive dal titoloTestimonianze dai Lager, inerenti la deportazione politica e razziale, condotta da importanti personalità della società civile, tra cui Gino Strada, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Massimo Cacciari, Tina Anselmi, Alex Zanotelli e molti altri.

Queste trasmissioni, contenute nel sito http://www.testimonianzedailager.rai.it sono state realizzate sotto la Presidenza RAI di Roberto Zaccaria, tuttora sostenitore del progetto.

Anche l’Archivio Storico dell’ANED della Città di Sesto San Giovanni e Monza, sotto la presidenza del ricercatore Giuseppe Valota, e l’ANED nazionale, sotto la Presidenza di Dario Venegoni, raccolgono informazioni storiche sugli oltre 44.000 deportati civili, per motivazioni politiche, provenienti da tutta Italia e collaborano con il Progetto “Per Non Dimenticare” della Città di Nova Milanese e Bolzano.

La presentazione di Moni Ovadia del libro “Memorie e Olocausto” di Laura Tussi, svoltasi nel 2009 a Senago, ha dato inizio al ciclo di iniziative volte a promuovere l’importante Archivio Storico Audiovisivo della Città di Nova Milanese. I relatori degli incontri sono personaggi di notevole spessore e impegno civile e sociale.

Gli eventi del ciclo “Per non dimenticare” vogliono proporre all’attenzione del pubblico alcune importanti riflessioni sull’attualità dei valori sociali e dei diritti civili e umani, di cui occorre continuamente fare memoria.

Una finestra sul futuro è stata aperta dal dibattito su “Resistenza e nonviolenza”, svoltosi a Nova in occasione del Giorno della Liberazione. Questa iniziativa ha inteso amplificare l’eco dell’appello rivolto dal partigiano Stephane Hessel nel suo libro “Indignatevi!”, che sta riscuotendo enorme successo tra le giovani generazioni di tutta Europa: “La nonvioleza è la strada che dobbiamo imparare a percorrere”.

I promotori del progetto reputano necessario ripercorrere l’analisi del passato storico, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle donne e degli uomini e dei diritti imprescindibili della persona, sanciti dalla Carta Costituzionale Democratica e dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani.

Riteniamo necessario sia tutelata la persona nella Sua integrità e dignità e la società nella sua complessità, sotto varie forme e aspetti, contro l’intolleranza per le differenze e contro ogni razzismo e discriminazione, contro l’oppressione delle minoranze, nella considerazione del dialogo tra le parti, le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell’ambiente circostante e dell’ecosistema, contro tutte le ecomafie e contro la criminalità organizzata, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile, nonviolento ed equosolidale, basato sui valori della pace e della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione, di culto e di pensiero, contro ogni omertà che ingenera il crimine.

Gli ideali della Resistenza europea sono ancora validi e vanno attuati!

Il significato e il valore della memoria storica dell’Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione si tramandano tra generazioni. Il Partigiano Bacio, protagonista del libro, da anni e tuttora, testimonia, in modalità precise e puntuali, la propria storia resistenziale, nelle scuole, nelle sedi comunali ed ovunque venga richiesta testimonianza, nell’ambito del Progetto “PER NON DIMENTICARE” della Città di Nova Milanese e Bolzano.

Attualmente la situazione di grave crisi strutturale ed economica deve motivare le nuove generazioni ad una forte presa di coscienza e di impegno sociale e civile. L’ANPI vuole essere la casa dove tutti si trovano, si confrontano, discutono su cosa è stata la Resistenza, non solo per far rivivere la memoria, ma per tradurre in pratica contemporanea i valori del passato.

Il movimento resistenziale è stato anche caratterizzato da metodi nonviolenti, come gli scioperi, i sabotaggi, i volantinaggi, e altre forme di resistenza passiva. La difesa popolare nonviolenta, all’interno della resistenza, è stata scontata dagli scioperanti con le deportazioni nei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti, presenti in Italia e in Germania. Grazie agli scioperi del 1943 e del 1944 si è ricostruita l’Unità d’Italia su basi democratiche, con una Repubblica fondata sul lavoro e sulle pari dignità. I nostri Padri costituenti, in seguito alla Resistenza Antifascista, hanno donato al mondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione Italiana del 1948. La Costituzione è un progetto da realizzare costantemente, quindi dobbiamo onorare la memoria dei nostri Padri e anche delle nostre Madri partigiane, perché nella Resistenza Antifascista la presenza militante e attiva femminile ha avuto un ruolo prioritario. Quindi è necessario onorare la memoria di coloro che hanno lottato per la libertà, la pace, la giustizia, la dignità sociale e per rendere attuale la Costituzione. L’ANPI è impegnata nella risoluzione dei problemi attuali, per difendere la qualità della democrazia e i diritti delle persone che lavorano, per tutelare tutti gli esseri umani che non devono subire limitazioni e discriminazioni in base alla loro appartenenza etnica, di censo e sociale. La Costituzione non è uno strumento del passato, ma è un mezzo per vivere la società attuale ed affrontare e risolvere i problemi sociali impellenti. Come ANPI di Nova Milanese auspichiamo un mondo caratterizzato da contesti di pace, affinché gli orrori del passato non possano mai più ripetersi nell’attualità del presente. Per questo come ANPI ci sentiamo attivi rispetto alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale basato sulla condivisione del nostro patrimonio umano e culturale, allontanando gli spettri della guerra, orientandoci su processi di giustizia ed equità, non basati sulla forza delle armi, ma con propositi di apertura all’altro, nell’accoglienza degli ultimi, dei migranti, degli oppressi, dei diseredati di tutto il pianeta in prospettive mondiali di pace, di cooperazione, collaborazione e di interazione tra culture, opinioni politiche e religioni differenti.

In questi video sono visibili gli incontri del Progetto “PER NON DIMENTICARE”

http://www.youtube.com/lauratussi

Note:

http://www.mimesisedizioni.it/Mimesis/Educazione-e-pace.html

http://www.mimesisedizioni.it/Mimesis/Un-racconto-di-vita-partigiana.html

Allegati

La Rivista Confronti presenta i libri di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi: “Ponti di Memoria” “Per Non Dimenticare” ed evitare che tutti i fascismi e i razzismi prendano il sopravvento in un mondo ormai dominato dall’alta finanza del potere imperialista.




Fabrizio Cracolici, Laura Tussi, Un Racconto di Vita Partigiana, Mimesis, 2012

Emilio Bacio Capuzzo. Vita di un partigiano. Solo la prassi attiva improntata a valori condivisi di solidarietà può farci credere ancora nella speranza di un mondo di pace, ideale per il quale tanti partigiani hanno a lungo lottato. Anche per noi.

Fabrizio Cracolici, Laura Tussi, Un Racconto di Vita Partigiana, Mimesis, 2012

Emilio Bacio Capuzzo, classe 1926, partigiano ed ex deportato, conobbe ,sulla propria pelle, il peso del regime fascista. Il Libro, uscito in libreria a cavallo della morte del celebre partigiano Rosario Bentivegna (protagonista a Roma dell’attacco di via Rasella), è edito con il patrocinio, fra i tanti, della Città di Nova Milanese, dell’ANPI, dell’ANED, dell’ARCI, di Emergency e del quotidiano telematico «PeaceLink».

http://www.peacelink.it/pace/a/36321.html

http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437

Emilio Bacio Capuzzo, classe 1926, partigiano ed ex deportato, conobbe ,sulla propria pelle, il peso del regime fascista. Il Libro, uscito in libreria a cavallo della morte del celebre partigiano Rosario Bentivegna (protagonista a Roma dell’attacco di via Rasella), è edito con il patrocinio, fra i tanti, della Città di Nova Milanese, dell’ANPI, dell’ANED, dell’ARCI, di Emergency e del quotidiano telematico «PeaceLink».

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Emilio Bacio Capuzzo. Vita di un partigiano


Fabrizio Cracolici, Laura Tussi, Un racconto di vita partigiana. Il ventennio fascista e la vicenda del partigiano Emilio Bacio Capuzzo, Mimesis, 2012

Recensione di Paolo Calabrò

Voce di Luca Grandelis

Emilio Bacio Capuzzo, classe 1926, partigiano ed ex deportato, conobbe sulla propria pelle il peso del regime fascista che non era ancora nato. Nell’agosto del 1938 suo padre era stato convocato dal datore di lavoro per ricevere l’ingiunzione di al partito fascista, pena il licenziamento. Fu così che il padre di Bacio, per giunta sfrattato su due piedi (anche il proprietario di casa era fascista) si spostò da Anguillara Veneta a Nova Milanese con sua moglie e i suoi tre bambini: il più grande di quattro anni e mezzo, il più piccolo – Bacio – ancora nella pancia della mamma (Bacio è il suo “vero” nome, scelto dalla nonna, cui fu aggiunto “Emilio” solo per poterlo battezzare cristianamente: «in chiesa, dato che non c’era san Bacio, non l’hanno accettato e così hanno dovuto aggiungere Emilio»).
Comincia con questo affresco il libro di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi dal titolo Un racconto di vita partigiana. Il ventennio fascista e la vicenda del partigiano Emilio Bacio Capuzzo (ed. Mimesis, 2012), che ci conduce per mano nella vita di questo giovane, ben presto combattente per la libertà nei Gruppi di Azione Partigiana, tra gli scioperi del ’43 e la deportazione nel lager di Bolzano. Oggi Presidente dell’Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani di Nova Milanese, ne leggiamo la bella storia, breve ma significativa, scandita da una folta cronologia degli eventi del periodo fascista (ivi comprese le stragi nazifasciste degli anni 1943-1945) e dalle testimonianze, fra gli altri, di Moni Ovadia e Renato Sarti.
È proprio Ovadia a ricordare che la Resistenza non è stato soltanto o in primo luogo un evento politico da ricordare nei libri di storia, ma soprattutto un evento sociale che ha trasformato l’umanità e l’ha rifondata dandole “una nuova vita”. L’auspicio è che la Resistenza sia il simbolo vivente ed efficace di una umanità che ama l’inclusione e detesta l’esclusione, che preferisce l’accoglienza alla eterna distinzione fra “noi” e “loro”. Non (solo) qualcosa di passato da celebrare ma di attuale da riproporre ogni giorno, in ogni gesto quotidiano, fino ad «ispirare anche le nostre relazioni con il prossimo, con i migranti che vengono nel nostro Paese, con le minoranze».
Come anche Tussi ricorda nelle Conclusioni, solo la prassi attiva improntata a valori condivisi di solidarietà può farci portare avanti la speranza in un mondo libero e di tutti, ideale per il quale tanti partigiani hanno a lungo lottato. Anche per noi.
Uscito in libreria a cavallo della morte del celebre partigiano Rosario Bentivegna (protagonista a Roma dell’attacco di via Rasella), il libro è edito con il patrocinio, fra i tanti, della Città di Nova Milanese, dell’ANPI, dell’ANED, dell’ARCI, di Emergency e del quotidiano telematico «Peacelink».

Note:

http://www.paginatre.it/online/capuzzo/

http://paolocalabro.blogspot.it/2012/04/f-cracolici-l-tussi-un-racconto-di-vita.html

Allegati

Il Libro narra la vicenda del partigiano e deportato Emilio Bacio Capuzzo durante il terrore NaziFascista.




Il Dovere di Ricordare. Riflessioni sulla Shoah: Moni Ovadia per la Pace

Moni Ovadia per la Pace e la Memoria con le scuole di Paderno Dugnano (Milano)

Il Dovere di Ricordare. Riflessioni sulla Shoah: Moni Ovadia per la Pace

Moni Ovadia narra agli studenti delle scuole di Paderno Dugnano le innumerevoli pulizie etniche, i genocidi passati e presenti, dal Rwanda alla Cambogia, dall’Argentina al Vietnam, che dobbiamo sempre commemorare al fine di evitarne la ripetizione nell’attualità del nostro presente, con il Dovere di Ricordare, di fronte alla Storia, di generazione in generazione… Per Non Dimenticare

Moni Ovadia, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Mario Petazzini con l'A.N.P.I. di Paderno Dugnano (Milano)

Nella foto: Moni Ovadia, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Mario Petazzini con l’A.N.P.I. di Paderno Dugnano (Milano)

IL DOVERE DI RICORDARE

La Didattica dell’Olocausto

“Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah” è il DVD ideato e narrato da Moni Ovadia e curato da Elisa Savi, con la partecipazione di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Antonio Albanese, Nicoletta Braschi, Lorenzo Cherubini, Luciano Ligabue, Luciana Littizzetto, Shel Shapiro, per affrontare il tema della Shoah, ricostruendo, in chiave narrativa e documentaristica, il clima culturale e sociale da cui si è sviluppato lo sterminio, alimentato da atteggiamenti collettivi, come il razzismo e le discriminazioni che esistono e si rafforzano ancora nelle società attuali.

“Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah”, prodotto da G. B. Palumbo editore, è allegato all’opera “Di fronte alla storia”, manuale di storia per la scuola secondaria di secondo grado, perché la giornata della memoria, dedicata alla rievocazione critica dell’Olocausto, non si riduca ad un rituale celebrativo e vacuo, ma riesca a reagire a tutte le forme di revisionismo e negazionismo, in quanto oltre ad essere un dovere verso il passato, la memoria della Shoah deve sorvegliare i rischi presenti nelle nostre società.

Il totalitarismo nazifascista ha imposto la volontà di annientamento degli oppositori politici, dei comunisti, degli zingari, degli asociali, degli omosessuali, dei malati di mente, degli ebrei, colpevoli solo di esistere in quanto tali, perché portatori di una diversità, rispetto ai diabolici schemi omologanti, di annientamento delle differenze, imposti dal sistema nazifascista.

Insegnare Auschwitz, significa trasmettere consapevolezza alle giovani generazioni di quelle mostruosità che l’homo faber ha perpetrato, guidato da un potere diabolico, perché sappiamo che determinate situazioni possono ripetersi, forse non identiche, ma con esiti altrettanto devastanti, e per questo il sistema formativo, le comunità educanti, devono indurre i giovani a riflettere sul tema delle minoranze, sulla pericolosità delle estremizzazioni, mettendo a contatto tutte le generazioni con i testimoni e avviando un processo di trasmissione della memoria storica che abbia come base un insegnamento etico e civile e responsabile.

La scuola italiana si basa su un impianto organizzativo e didattico che risale ancora alla riforma Gentile.

Alcune innovazioni cominciarono a profilarsi dagli anni ‘60 con l’emanazione di nuovi programmi scolastici, ma la situazione non è mutata sostanzialmente, neppure dopo la transizione verso la democrazia e le lotte di rivendicazione studentesche per una scuola diversa, che scoppiarono in Italia e in tutto il mondo.

La didattica della storia, al contrario di altre discipline, non ha goduto dell’attenzione e del favore del ministero della pubblica istruzione nel corso del tempo: le tematiche dell’antifascismo, della resistenza e della costituzione sono rimaste ignorate.

Molti docenti ritengono che trattare di questi temi significhi fare politica, dedicando a questi argomenti, ambiti molto marginali.

Nell’insegnamento della resistenza ai giovani, risulta necessario evitare un approccio agiografico e celebrativo, ma occorre invece agevolare uno studio ed un’analisi critici, attivando predisposizioni mentali analitiche, aperte e critiche.

Troppo spesso i libri di testo trattano la storia della resistenza in maniera approssimativa e frettolosa, dove il processo storico si rivela in una successione di eventi, avvenimenti, guerre e paci, trattati, istituzioni e personaggi, in una concezione storica che a livello apprenditivo richiede soprattutto uno sforzo mnemonico, dove i canali tra storia e formazione civile sono esclusi.

I giovani che negli anni ‘60 si sono ribellati alla scuola autoritaria, reagiscono con stupore alla chiusura didattica, trasmissiva e dialogica, di testimonianza, di alcuni docenti che pure avevano partecipato agli eventi della resistenza.

Per questi motivi è necessario riprendere il dialogo con le giovani generazioni, cercando di ricomporre i tasselli della memoria storica che rischia di essere trascurata e dimenticata, a causa di un apporto scolastico impreciso e lacunoso.

Da un’indagine riguardante i bisogni formativi degli insegnanti di storia, compiuta dal Provveditorato agli studi di Milano nel 1997, emerge che la maggioranza degli insegnanti utilizza come strumento fondamentale la lezione frontale e il libro di testo e, inoltre, gli avvenimenti della storia contemporanea vengono trattati in modo limitato, compreso l’Olocausto.

Con il decreto Berlinguer, questa situazione cambia radicalmente.

Il decreto Berlinguer prevede lo studio del ‘900 durante l’ultimo anno di ogni segmento di scuola, ponendo le basi della didattica della storia e innescando una serie di riflessioni da parte di storici, docenti, associazioni professionali, anche attraverso gli istituti storici della resistenza che hanno avuto un ruolo significativo nel promuovere tali cambiamenti, con la ricerca di percorsi più significativi nell’ambito della storia del ‘900, che per la sua grande ricchezza e complessità si offre a una pluralità di interpretazioni e tematizzazioni ed è stata oggetto di un ampio e variegato dibattito che ha coinvolto insegnanti, associazioni professionali e disciplinari e riviste specializzate.

Nel corso degli anni ‘70, nelle scuole medie, gli insegnanti trattavano e spiegavano tematiche collegate alla deportazione e allo sterminio degli ebrei, con la lettura di testi canonici come Il diario di Anna Frank, Se questo è un uomo e La tregua di Primo Levi e collane di volumetti per la scuola media, dove sono commentate molte opere di scrittori del ‘900.

Tali collane di testi hanno avuto una grande diffusione che ha permesso alle tematiche storiche di entrare nella scuola.

Nel 1975, con la celebrazione del trentennale della resistenza, molti insegnanti trattarono in classe degli aspetti più cruenti della storia del ‘900 come l’Olocausto.

Lo sceneggiato televisivo dal titolo Olocausto, di produzione americana, racconta la storia di due famiglie tedesche, una ebraica che subisce le persecuzioni, mentre l’altra si nazifica.

Questo sceneggiato propone tutte le tappe dello sterminio ebraico in Europa, suscitando un ampio dibattito che ha attribuito nuovo impulso alla ricerca storica.

La Regione Piemonte, in collaborazione con l’Aned e il comitato regionale, hanno condotto esperienze durante gli anni ’80 e ‘90, volte all’affermazione dei valori della resistenza e dei principi sanciti dalla carta costituzionale repubblicana e democratica, promuovendo visite di studio nei campi nazisti per le scuole superiori e proponendo tematiche sulle manovre concentrazionarie e sulla deportazione per motivi politici e razziali.

Con il decreto 681, conosciuto come decreto Berlinguer, cresce l’interesse per l’Olocausto e la storia resistenziale.

In questo contesto, le singole istituzioni scolastiche promossero studi e ricerche inerenti la promulgazione delle leggi razziali del 1938 e riguardanti l’espulsione di insegnanti e studenti di origine ebraica da ogni ordine di scuola.

Queste ricerche si basano sull’analisi di documenti d’archivio, conservati nelle scuole stesse e aprono una stagione di rilancio delle tematiche riguardanti la resistenza e la deportazione per ragioni politiche e razziali.

Le ricerche, basate sull’analisi delle documentazioni degli archivi scolastici, hanno riscontrato notevole successo, contribuendo a suscitare un ampio e articolato dibattito storiografico.

A partire dal 1998, il Ministero della Pubblica Istruzione, ha promosso, a livello nazionale, il progetto I giovani, il Novecento e la Memoria e in tutto il territorio nazionale, insegnanti e studenti hanno iniziato un lavoro di notevoli dimensioni, raccogliendo gli esiti dei loro progetti in testi e dattiloscritti, con il supporto di varie agenzie educative presenti nell’ambito territoriale come il CDEC, l’ANED e l’INSMLI.

I percorsi elaborati si sviluppavano attraverso l’incontro con i testimoni delle deportazioni e dei Lager.

In questo contesto di attenzione sull’insegnamento della Shoah, nasce la Task force for international cooperation on holocaust education, remembrance and research, un organismo internazionale costituito nel 1998, finalizzato ad istituire progetti di educazione all’Olocausto e alla memoria, anche nei paesi dell’Est, che dopo il crollo delle ideologie, si trovano impegnati in un difficile processo di ricostruzione della storia.

La Task Force si prefigge come obiettivi principali la formazione degli insegnanti sul tema dell’Olocausto, la traduzione di testi scolastici inerenti tali tematiche, e il recupero e la conservazione dei luoghi della memoria.

La Task Force ha presenziato a livello internazionale al forum sull’Olocausto che si è tenuto a Stoccolma nel 2000, a cui hanno partecipato capi di governo e delegazioni da tutto il mondo, che hanno sottoscritto la dichiarazione di Stoccolma, tramite cui tutti i singoli paesi si sono impegnati a promuovere ed implementare l’educazione all’Olocausto, istituendo in ogni paese un giorno della memoria, per preservare e mantenere la memoria della Shoah e promuovere l’apertura di tutti gli archivi storici.

In base a questi impegni, in Italia, è stato istituito, con una legge del 2000, il giorno della memoria, il 27 gennaio.

Bibliografia:

“Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah”: DVD ideato e narrato da Moni Ovadia e curato da Elisa Savi, con la partecipazione di Antonio Albanese, Nicoletta Braschi, Lorenzo Cherubini, Luciano Ligabue, Luciana Littizzetto, Shel Shapiro, Palumbo Editore 2009.

Chiappano A., Minazzi F., Il presente ha un cuore antico. Atti del Seminario residenziale per insegnanti, Quaderno 1, MIUR 2002

Moni Ovadia, Laura Tussi, Fabrizio Cracolici, Mario Petazzini con l'A.N.P.I. di Paderno Dugnano (Milano)

  • Radio24: PeaceLink e Radio24 promuovono e condividono il Progetto “Per Non Dimenticare” della Città di Nova Milanese e Bolzano

    Radio24: Progetto “Per Non Dimenticare”

    Radio24: il Progetto “Per Non Dimenticare” sulla Memoria Storica della Resistenza, delle Deportazioni e dell’Antifascismo è condiviso da PeaceLink e da molti Centri di Studio e Istituti di Ricerca che si occupano di Pace, Nonviolenza, obiezione di coscienza alle spese militari, disarmo, diritti umani ed ecopacifismo.
    18 marzo 2012 – Laura Tussi

    RADIO24- Italia in controluce- Daniele Biacchessi intervista Laura Tussi

    RADIO24- Italia in controluce- Daniele Biacchessi intervista Laura Tussi

    Radio24: Progetto “Per Non Dimenticare”

    RADIO24- Daniele Biacchessi intervista Laura Tussi.

    Progetto “PER NON DIMENTICARE”

    Con il patrocinio:
    Città di Nova Milanese
    Comune di Cesate – Medaglia d’argento al Valore Civile
    Comune di Cologno Monzese
    Comune di Cormano
    Città di Desio
    Città di Bresso
    Città di Cinisello Balsamo (Milano)
    Comune di Sinalunga (Siena)- Assessorato alla Memoria

    ANPI, ANED, APEI, ARCINOVA, CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI, CASA DELLA CULTURA-Milano, CENTRO STUDI SERENO REGIS-Torino, CENTRO INTERDISCIPLINARE DI SCIENZE PER LA PACE-UNIVERSITÀ DI PISA, FLC-CGIL, DIFESA AMBIENTE, EMERGENCY, FONDAZIONE GIANFRANCESCO SERIO, IL DIALOGO.org, ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA, OSSERVATORIO NAZIONALE ED EUROPEO PER IL RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA’- ONERPO, PEACELINK, RETE ANTIFASCISTA NORD OVEST MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA, TEMPI DI FRATERNITA’, LAVORATORI METALLI PREZIOSI….e tanti altri.

    http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/storia/Gmemoria_1331912747.htm

    RADIO24- Daniele Biacchessi intervista Laura Tussi.

    Trasmissione “Italia in controluce”- RADIO 24, condotta da Daniele Biacchessi.

    Laura Tussi racconta il Progetto “Per Non Dimenticare” della Città di Nova Milanese e Bolzano.

    Allegati

    • Radio24: il Progetto “Per Non Dimenticare” sulla Memoria Storica della Resistenza, delle Deportazioni e dell’Antifascismo è condiviso da PeaceLink e da molti Centri di Studio e Istituti di Ricerca che si occupano di Pace, Nonviolenza, obiezione di coscienza alle spese militari, disarmo, diritti umani ed ecopacifismo