Jacopo Sipari e L’Orchestra Sinfonica Abruzzese in Tv la sera dell’Epifania con il Concerto di Sacrum Festival

 

 

Il 6 Gennaio ore 21.00 su Sky 515 e la televisione vaticana Telepace per la regia di Giacomo Iacolenna e presentato da Federica Buda trasmetteranno il consueto concerto dell’Epifania che quest’anno prende le forme del Concerto di Chiusura della prestigiosa rassegna internazionale SACRUM FESTIVAL che ha visto come protagonista l’Orchestra Sinfonica Abruzzesediretta da Jacopo Sipari di Pescasseroli con la partecipazione straordinaria di Alberto Veronesi, Presidente della Fondazione Festival Pucciniano.

amb. russo, veronesi – sipari

Ho fortemente voluto – dice Sipari – l’Orchestra Sinfonica Abruzzese per un evento di così grande rilevanza nazionale. E’ fondamentale presentare la grande professionalità musicale della nostra regione, e l’Istituzione Sinfonica rappresenta sicuramente da anni un faro la cui luce deve fortemente brillare nel panorama musicale nazionale”.

Il Concerto celebra eccezionalmente a Roma la conclusione dell’anno culturale russo in Italia con il patrocinio dell’Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede : “Vorrei ringraziare – dice l’Ambasciatore Alexander Avdeev – gli organizzatori del grande concerto SACRUM che quest’anno deciso di dedicarlo alla grande musica sinfonica russa, in particolare, alla musica sacra. Stasera l’Orchestra Sinfonica Abruzzese suonerà le opere di due grandi compositori russi Nikolaj RIMSKY – KORSAKOV e Pyotr TCHAIKOVSKY nella magnifica cornice di una delle più antiche, più belle e importanti Basiliche di Roma situata nel vero cuore della Città Eterna. Spero che vi farà piacere ascoltarle in un’atmosfera intrisa di storia millenaria che fa ricordare gli inizi di affermazione e della diffusione della fede cristiana nel mondo. Il linguaggio universale della musica permette di riunire e riconciliare le persone di diverse nazioni, culture e religioni, che oggi possono meditare e pregare insieme per la pace universale”.

 

Il programma, interamente dedicato alla migliore musica russa, vedrà nella prima parte del programma un omaggio al compositore Rimsky – Korsakov il cui ricordo è affidato alla suite per Orchestra “Christmas Eve” e nella seconda parte l’esecuzione della Sinfonia n.5 in mi minore di P. Tchaikovsky, tra i capolavori assoluti della musica classica occidentale. Ad accompagnare il viaggio musicale la voce del noto attore italiano Pino Quartullo.

 

Ad aprire ufficialmente la rassegna, la bacchetta del Presidente della Fondazione Festival PuccinianoMaestro Alberto Veronesi con la suite sinfonica di Rimsky – Korsakov: “Dalla storia – dice Veronesi –  la lezione che ci viene è sempre la stessa e sempre è rimasta inascoltata, per questo le parole che instancabilmente vengono spese a difesa della pace trovano sempre nella grande musica il terreno più fecondo per far breccia nei cuori di tutte le donne e gli uomini di buona volontà. Ecco in sintesi perché sono particolarmente felice di aderire, come musicista e come Presidente della Fondazione Festival Pucciniano all’invito del caro Maestro Jacopo Sipari con il quale abbiamo condiviso già molti progetti musicali, di poter ricevere la bacchetta in questo concerto così fortemente imperniato sul tema della Pace nel mondo”.

Un Concerto che fa del legame musica – fede il suo inno principale: “la Chiesa” dice Sua Em.za il Cardinale Vicario di Roma Mons. De Donatis “ è pluralità nell’unità, diversità di carismi e di persone nell’unico battesimo e nell’unico vincolo di carità. Una comunità che impara a cantare insieme impara anche a vivere insieme: i suoi membri comprendono quanto sia importante “andare a tempo” e “tenere il ritmo” non solo nel canto, ma in qualsiasi atto della vita comunitaria. E così si costruisce la Chiesa. Analogamente, questo può valere per i rapporti tra i popoli e le culture. E in tal senso va il nostro auspicio, perché le tensioni e i conflitti trovino la loro soluzione in una armonia che non neghi le differenze ma le armonizzi. Sarà questa la polifonia più bella che l’umanità potrà cantare al suo Creatore”.

L’evento ha ricevuto i prestigiosissimi patrocini istituzionali di Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede, Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede,Pontificio Consiglio per la Cultura, Vicariato di Roma, Diocesi di Roma, Regione Abruzzo, Città Metropolitana di Roma Capitale, Consiglio Regionale d’Abruzzo, Fondazione Festival Pucciniano, Comune dell’Aquila, Comune di Tagliacozzo, ed è in collaborazione con Istituzione Sinfonica Abruzzese,Ente Morale Tabor, Confederazione per la Musica Lirica e Sinfonica, Festival Internazionale di Mezza Estate.

Il concerto è sostenuto da Fondazione Cultura e Arte, Magnolia Eventi, Ente Morale Tabor International, Banca Euromobiliare.




Val Vibrata. VARIA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER I COMUNI COSTIERI Lievi modifiche al calendario, Poliservice investe nella rimozione dei rifiuti abbandonati

 

 

L’obiettivo primario per il nuovo anno appena iniziato è aumentare la raccolta differenziata e rimuovere i rifiuti abbandonati intensificando i controlli avvalendosi di Comuni e Anas. E’ quanto ha disposto la Poliservice. Governance e parte dirigenziale hanno dato l’ok ad una serie di novità di immediata attuazione (valida per il periodo invernale), come la modifica della raccolta differenziata nei comuni costieri e, prossimamente, investimenti contro l’abbandono dei rifiuti per favorire decoro urbano e tutela dell’ambiente. A Tortoreto, da questo mese, è stato eliminato un giorno settimanale per il ritiro del secco mentre aumenta di un giro il ritiro dell’organico, cioè lunedì, giovedì e sabato. Ad Alba Adriatica  è variato il giorno della raccolta domiciliare dell’organico e della carta,  mentre la plastica sarà ritirata una volta ogni due settimane. Inoltre nei comuni sopracitati è stata inserita la raccolta domiciliare dell’indifferenziato nelle domeniche di giugno, luglio, agosto e metà settembre.  A Martinsicuro si sta ancora lavorando per apportare modifiche alla raccolta differenziata. L’altra novità, che riguarderà via via tutti comuni serviti dalla Poliservice, interesserà dapprima Colonnella, Alba Adriatica e Martinsicuro e poi i comuni dell’interno attraversati dalla Strada statale 259. Si registrano troppi rifiuti abbandonati lungo il ciglio della strada e plastica e carta sono sparsi ovunque. Un’immagine che nuoce al turismo e ancor più al decoro urbano ed all’ambiente. Su questo versante, Poliservice chiederà all’Anas l’attivazione di un tavolo di concertazione con i comuni che si affacciano lungo la Ss 259 dal casello autostradale fino all’innesto con la Strada statale 16, quindi, Colonnella, Martinsicuro ed Alba Adriatica. Oltre ad attivare controlli dinamici attraverso gli ispettori ecologici, è prevista l’attivazione di fototrappole. A ciò, si aggiunge anche, per l’estate, il servizio di recupero dei rifiuti in caso di mancata raccolta da parte dell’operatore ecologico. Poliservice procederà a richiedere all’Anas se coadiuva Comuni e la stessa Poliservice nel tenere nel giusto decoro il ciglio della strada statale 259 lungo ambedue i lati. Poi, appena chiuso l’accordo e reso operativo il servizio tra il casello e la strada statale 16 si procederà ad interessare anche i comuni dell’interno per fornire lo stesso servizio. Ma sarà necessaria la compartecipazione degli stessi enti locali. Il servizio, a partire dai comuni costieri, sarà finanziato dalla stessa Poliservice spostando i costi di un servizio di raccolta plastica in più sulla pulizia del territorio. Va precisato che, il giro aggiuntivo della plastica finora fornito, non è stato sopportato tributariamente dall’utenza ma direttamente dalla Poliservice che ha pensato di fornire un servizio nuovo e atteso dal comparto turistico e a difesa del decoro urbano e dell’ambiente. Infine due precisazioni. Nel calendario 2019 è stata erroneamente inserita la “carta dei giornali” da conferire oltre che nella normale raccolta di carta e cartone anche nel secco. Ebbene, Poliservice precisa che tale tipologia di rifiuto va solo ed esclusivamente differenziata nella carta. Infine, durante l’anno, partirà una nuova campagna di sensibilizzazione e informazione sulle varie tipologie di rifiuto da differenziare in modo corretto.

 

 




Abruzzo – maltempo. Situazione dei servizi bus Tua Spa suddivisa per zone geografiche della regione Abruzzo. Situazione aggiornata alle ore 18:00. RFI ha attivato, anche per domani, la fase di emergenza “lieve”

 

 

Il presente comunicato stampa illustra la situazione dei servizi autobus Tua Spa, distinta per aree geografiche della regione Abruzzo, aggiornata alle ore 18:00 di oggi, giovedì 3 gennaio 2019.

Foto Archivio 2012

In alcune aree, le problematiche principali che hanno subito i servizi di Tua Spa sono dovute al ghiaccio e all’accumulo di neve non rimossa; questi fattori hanno determinato, per alcuni servizi, dei ritardi.

Migliorata, a livello generale, la situazione dei servizi rispetto a quella delle prime ore della mattinata.

 

Zona L’Aquila:

I servizi sono stati effettuati in maniera pressoché regolare.

 

Zona Avezzano:

Dalle ore 13.40 circa si sono normalizzati i servizi nella zona di Castel di Sangro-Pescasseroli. Per il resto, i servizi sono stati effettuati in maniera pressoché regolare.

 

Zona Teramo:

I servizi sono stati effettuati in maniera pressoché regolare.

 

Zona Giulianova:

I servizi sono stati effettuati in maniera pressoché regolare.

 

Zona Sulmona:

Non è stata effettuata la corsa ore 14.00 Sulmona-Ateleta. Per il resto, i servizi sono stati effettuati in maniera pressoché regolare.

 

Zona Lanciano:

Nel corso del pomeriggio i servizi si sono normalizzati rispetto alle primo ore della mattina, soprattutto verso le zone montuose. Difficoltà dei collegamenti concentrata soprattutto nella fascia oraria dalle 13:00 alle 15:00, sia lungo la costa che nell’entroterra abruzzese.

 

Zona Chieti    

La corsa delle ore 13.50 Lanciano-Guardiagrele non è stata effettuata. Il servizio delle ore 12.50 Lanciano-Miglianico è stato effettuato via autostrada. Per il resto, i servizi sono stati effettuati in maniera pressoché regolare.

 

 

Zona Pescara (urbano):

I servizi sono stati effettuati in maniera pressoché regolare.

 

Zona Pescara (Extraurbano):

I turni in partenza da Tocco Casauria hanno assicurato il servizio per Salle. Non sono stati effettuati i servizi da Farindola, mentre nel pomeriggio sono stati svolti i servizi da Villa Celiera. Per il resto, i servizi sono stati effettuati in maniera pressoché regolare.

Servizio ferroviario per domani, venerdì 4 gennaio 2019

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha attivato anche per la giornata di domani, venerdì 4 gennaio 2019,  la fase di emergenza lieve dei piani neve e gelo su alcune linee ferroviarie di Marche, Abruzzo, Puglia, Molise e Campania che prevedono una riduzione dei servizi ferroviari. Pertanto i servizi ferroviari TUA/Sangritana che domani non potranno circolare regolarmente per via del piano neve e gelo disposto da RFI sono gli stessi di oggi.

 

Tutte le novità vengono veicolate sui canali ufficiali di TUA Spa: sito internet www.tuabruzzo.it, canali social come la pagina Facebook Tua Spa Società unica abruzzese di trasporto o Twitter all’account @tua_spa, oltre al numero verde 800 762 622 attivo nei giorni feriali dalle ore 8:00 alle ore 20:00.

 

Chieti, 03.01.2019                                                                                        TUA SPA




Marco MARSILIO, CANDIDATO PRESIDENTE alla REGIONE ABRUZZO, domani 3 gennaio a Teramo

 

 

Il candidato presidente alla Regione Abruzzo Marco Marsilio nella giornata di domani sarà in provincia di Teramo.

Marco Marsilio

In mattinata sono previsti incontri con i presidenti di Federalberghi e Confindustria mentre nel pomeriggio Marsilio incontrerà i cittadini di Teramo e alcuni candidati dei partiti della coalizione che sostengono la sua candidatura, passeggiando per il centro storico e la periferia della città.




GIULIANOVA HA URGENTE BISOGNO DI UN TEATRO E DI RIAPRIRE IL CINEMA MODERNO

 

 

Nuovo straordinario concerto di Capodanno, ieri pomeriggio, tenuto dall’orchestra I Sinfonici diretta dal maestro Sergio Piccone Stella, il quale con grande competenza e passione anima questa importante realtà culturale, che proprio nel 2019 compirà 25 anni di attività. Il Kursaal era pieno fino all’inverosimile, l’atmosfera quella delle grandi occasioni, il pubblico entusiasta.

Concerto

Tutto ciò è avvenuto all’interno di una sala inadeguata sia per numero di posti a sedere che per ampiezza del palcoscenico: i musicisti si sono dovuti esibire in spazi troppo angusti, moltissimi spettatori sono rimasti in piedi.

Si è, quindi, toccato con mano quanto sia necessario e urgente dotare la città di un vero teatro-auditorium di almeno 600 posti, con un palcoscenico consono.

Una città civile non può trovarsi nella condizione di non poter ospitare degnamente concerti di musica classica, spettacoli teatrali, di danza o altri spettacoli dal vivo tipici dei teatri.

In passato questa funzione è stata svolta egregiamente dal cine-teatro Ariston. Cercammo di scongiurarne l’abbattimento nel 2009 suggerendo, invano, proposte alternative.

Fu annunciato un nuovo teatro, ma sono passati quasi 10 anni e di esso nemmeno l’ombra, mentre la stagione teatrale – che aveva una tradizione ormai trentennale –  è scomparsa.

Ora addirittura è stato chiuso anche l’ultimo cinema in una città che ne aveva quattro negli anni ’70-’80!

Questa città ha urgente bisogno di un teatro e di riaprire il cinema Moderno: per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini e per un’offerta turistica più qualificata.

Perché questi obiettivi vengano conseguiti al più presto il Comune è decisivo; deve però essere amministrato da una classe dirigente che li abbia tra le sue priorità programmatiche e che, poi, sia in grado di concretizzarli.

Il  Cittadino Governante – che da tempo ha inserito nel suo programma per il governo della città tali obiettivi – se dovesse alle elezioni del maggio prossimo essere incaricato di amministrare Giulianova, si impegna sin d’ora a trovare le vie rapide per riaprire il cinema Moderno e per realizzare il nuovo teatro, e poi farli diventare strutture di riferimento provinciale.

 

Giulianova 2 gennaio 2019




Montefino. DISPERSI DOPO IL CAPODANNO: RINTRACCIATI DALLA POLIZIA

 

 

Dopo i festeggiamenti per il Capodanno in un agriturismo sito in Contrada Muraglie di Montefino, ieri sera intorno alle ore 19.00 dieci giovani, tra i venti ed i venticinque anni, tutti provenienti da Foggia e Cerignola, a bordo di un adeguato veicolo, si sono ritrovati in una zona impervia agricola senza illuminazione, con il mezzo “impantanato” nel fango ed immobilizzato e, soprattutto, senza avere la benché minima idea di dove concretamente si trovassero.

Polizia Stradale Teramo – Foto Archivio

 

Di qui la richiesta di aiuto al “113” che, immediatamente, ha interessato il Commissariato di P.S. di Atri, atteso che il segnalante aveva riferito di aver viaggiato per circa 15/20 minuti dal predetto agriturismo. La causa delle difficoltà risultava dal navigatore satellitare che li aveva indirizzati, per raggiungere il casello autostradale A/14 – Pescara Nord, verso un’arteria comunale sterrata ed in disuso che terminava a ridosso di uno strapiombo e ciò impediva anche una comoda inversione di marcia adeguata per il veicolo su cui viaggiavano.

 

L’operatore della Sala Radio del Commissariato ha subito richiesto di attivare, tramite uno smartphone, la localizzazione GPS, fornendo le coordinate di latitudine e longitudine.

Il giovane che aveva telefonato riferiva anche che, poco prima, due amiche si erano addentrate all’interno delle aree agricole alla ricerca di una qualche abitazione, in realtà non presente poiché nessuna luce nemmeno in lontananza si poteva intravedere.

 

Nel frattempo, veniva inviata nell’area interna collinare di Castilenti/Montefino la Volante del Commissariato che, guidata dalle coordinate sviluppate dall’operatore radio dell’Ufficio, raggiungeva l’ampia Contrada Muraglie riuscendo ad individuare le due ragazze che, spaventate ed infreddolite, erano alla ricerca di aiuto. Le stesse venivano accompagnate presso un’azienda agricola vicina dove i gentili proprietari se ne prendevano cura.

Dopo circa mezzora i poliziotti riuscivano ad individuare anche i restanti otto giovani: con l’aiuto di un fuoristrada di proprietà della predetta azienda agricola, guidato dal titolare, veniva agganciato il furgone “impantanato”, riportato sul piano stradale e condotto all’azienda suddetta ove i ragazzi, rifocillati e riscaldati, si intrattenevano il tempo necessario.

 

Dopo circa venti minuti i dieci giovani sono stati condotti al casello autostradale di “Pescara Nord” ove hanno ripreso la via per le sedi di provenienza.

 

 




Editoria. KAOS 2018, I FINALISTI DEL FESTIVAL DELL’EDITORIA, DELLA LEGALITÀ E DELL’IDENTITÀ SICILIANA. A CANICATTÌ DAL 18 AL 20 GENNAIO 2019

 

 

Selezionati i finalisti delle tre sezioni del concorso letterario promosso nell’ambito del Kaos Festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana, che si terrà nei giorni 18 19 e 20 gennaio 2019. La manifestazione, che quest’anno fa tappa a Canicattì, si svolgerà nella prestigiosa sede del centro culturale “San Domenico”.

Per la narrativa: Davide Camarrone “Tempesta” Corrimano Edizioni; Gianfranco Perriera “L’amore custodito” il Palindromo; Nicolò D’Alessandro “La cantautrice muta” Edizioni Medinova; Sibilla Gambino “Il silenzio dell’orso” Carlo Saladino Editore e Christian Bartolomeo “Le Quindici” Navarra Editore. Per la sezione “Racconti” la terna finalista è composta da: “Le stelle di Minicuzza” di Maria Carmela Miccichè, “Telone americano” di Giuseppe Pierconti e “Grazia” di Maria Concetta De Marco.

Finalisti sezione poesia: “L’ulivo” di Rosaria Alaimo; “Io, Isola” di Elisabetta Ternullo e “‘A notti…ddri vuci” di Giuseppa Iacono Baldanza.

A presiedere la giuria della sezione narrativa sarà Francesco Pira, giornalista, scrittore e Professore presso l’Università di Messina. Anche per l’edizione 2018, oltre alle consuete Conversazioni letterarie e la Fiera del Libro, sono previste numerosi appuntamenti collaterali:  mostre,  degustazione di prodotti locali,  incursioni musicali e momenti teatrali. Un programma ricco e variegato con la direzione artistica di Peppe Zambito.

Programma e i premi speciali assegnati verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà nei primi di gennaio alla quale prenderanno parte, oltre al direttore artistico, il Sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura, l’assessore alla cultura Katia Farrauto, il presidente di giuria Professore Francesco Pira e per l’associazione Athena il Presidente avvocato Giovanni Salvaggio e la dottoressa Mariella Di Grigoli responsabile comitato scientifico dell’associazione.

 

 




Editoria. Grand Tour a volo d’Aquila Viaggio come memoria per il nostro presente di Gianfranco Giustizieri *

 

 

 

Nel ricevere il libro per l’ormai consolidato e atteso appuntamento con Goffredo Palmerini, siamo all’ottavo, il titolo nobile Grand Tour a volo d’Aquila (One Group Edizioni, L’Aquila, novembre 2018), immediatamente cattura la nostra attenzione con due forti richiami. Il primo, immediato, fulmineo, non poteva non andare ai secoli dei grandi viaggiatori che dalla fine del Seicento si riversarono in Italia assetati di cultura e conoscenza, viaggi tramandati dalla storia con l’appellativo di Grand Tour.

 

“Il Grand Tour ha una identità sovranazionale che riluce soprattutto negli spiriti più alti che vissero questa esperienza e tale carattere cosmopolita è un dato costitutivo fin dalle origini […], l’Italia è la terra di Dante, Petrarca, Machiavelli, di Michelangelo e Raffaello, di Vivaldi, di Galileo […], l’Italia è a un tempo Parnaso e Campi Elisi e terra delle Esperidi. E Roma costituisce il centro di questo viaggio” (Cesare De Seta, Vedutisti e viaggiatori in Italia tra Settecento e Ottocento).

 

Il secondo richiamo riguarda il termine Aquila, vocabolo dal valore polisemico e metaforico. Alfredo Cattabiani (1937-2003), valente scrittore e studioso delle tradizioni popolari, nel suo libro Volario sulla mitologia degli esseri alati, riportò diverse leggende sull’uccello/aquila e le sue capacità di rigenerarsi, riprese soprattutto dagli indiani del Nord America. Una di queste narra la necessità, quando è giunta la vecchiaia, di abbandonare i propri luoghi e di volare su in alto fino al sole che brucia le penne e oscura la vista per poi tuffarsi in picchiata per tre volte nell’acqua, rigenerarsi e volare verso nuovi incontri. E L’Aquila, la città di Goffredo, la nostra terra!

 

Così da queste annotazioni il pensiero si sposta ad altri viaggi, ad un’altra Italia, a quell’Italia che ha avuto Le ali per andare, le radici per restare, come da un’intervista concessa dal nostro autore alla giornalista Valentina Di Cesare, a quelle donne e a quegli uomini orgogliosi della loro terra d’origine, fuori e dentro confine, dove nella quotidianità esprimono storie di rigenerazione e di ricchezza umana, di eccellenza e di cultura, di dialogo nei valori fondanti della pace e dell’amore secondo la significativa Presentazione di Hafez Haidar, di speranza e di accoglienza come dalla profonda Prefazione di Tiziana Grassi per “ quegli occhi ci riguardano” riferita a Josefa e a tutti gli emigranti che giungono sulle nostre coste. Quindi un Grand Tour a volo d’Aquila che si dispiega in oltre 350 pagine e che ci porta a viaggiare con l’autore per conoscere, per riflettere, per legare il nostro tempo con il nostro passato e il nostro futuro.

 

Questo ed altro ancora è il libro davanti a noi nel quale si dipana il filo della vita con narrazioni di oggi e di ieri, di persone e di luoghi, di gioie e di tragedie, di successi e di resilienze, un lungo percorso di attualità e di memoria nel quale il ricordo è il nostro presente, per richiamare una frase del grande poeta messicano Octavio Paz, Premio Nobel per la letteratura nel 1990. Allora apriamo il volume e con attenta lettura seguiamo le pagine che ci conducono in terre lontane e vicine Alla scoperta delle meraviglie del Belpaese dentro e fuori confine, come recita il titolo di ogni capitolo e nel quale confluiscono personaggi, avvenimenti, luoghi.

 

Significativamente, le prime pagine riportano il discorso che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella tenne agli Italiani d’Argentina nel maggio del 2017 durante la sua visita. Oltre a ricordare pezzi di storia dell’emigrazione, dei sacrifici affrontati, “dell’altro oggi”, Mattarella parlò di “una nazione fuori dalla nazione” nel considerare i circa 26 milioni emigrati dal 1875 al 1975 che arrivano a 80 milioni tra i pionieri, i figli, i nipoti e i pronipoti di diretta appartenenza e discendenza italiana (“sangue italiano” specificato da Palmerini nell’intervista rilasciata a Valentina Di Cesare). Concetto più volte ripreso dall’autore e ampliato in una lettera diretta al Capo dello Stato in occasione della sua venuta a L’Aquila nel giugno successivo con la richiesta di inserire la storia dell’Emigrazione nei programmi di studio anche “per riportare l’Italia dentro i confini con l’altra Italia, persino più numerosa”, quell’altra Italia che ama la terra d’origine e rifugge dall’acredine di parlarne male come spesso avviene dentro i confini nazionali. Purtroppo in Italia c’è stata la rimozione del fenomeno migratorio e della sua storia dolorosa (Intervista a Goffredo Palmerini di Valentina Di Cesare). Quindi la necessità di costruire quei ponti che possano far conoscere, unire e tramandare la storia e la forza di “un Noi inclusivo, non contrapposto al voi, dell’Altro tra noi, dell’Altro parte di noi” l’altro di oggi che arriva da terre affamate, l’altro di ieri che eravamo noi, come Tiziana Grassi nella sua Prefazione.

 

Le pagine scorrono e ogni parte offre tesserine preziose: amicizie vicine e lontane, luoghi da ammirare, avvenimenti da celebrare o ricordare. Palmerini, ambasciatore in un mondo globale, raccoglie esperienze e le trasmette. Quanti personaggi e quanti ricordi escono dalle narrazioni, quante terre ricche di cultura, di bellezza, di sapori vengono esplorate, quanti fatti di diversa natura sono disseminati! È difficile tenerne il conto, solo esempi possono illuminarne il percorso. In una soggettiva e arbitraria suddivisione tematica è possibile enucleare tre aree di lettura che continuamente si sovrappongono: amicizia e memoria, conoscenza e sapienza, vicende umane.

 

AMICIZIA E MEMORIA

Tra le pagine troviamo gli “ambasciatori dell’Italia e della sua cultura” (Filippo Baglini, Letizia Airos, Ottorino Cappelli) che a Londra e a New York sono i fondatori di un sistema Italia multimediale per la conoscenza e la diffusione della nostra cultura, a dimostrazione che la fuga dei cervelli è da valorizzare nell’assetto di un mondo globale. Incontriamo donne come Laura Benedetti, Maria Assunta Accili, Ada Gentile, Daniela Musini, valori dell’Italia nel mondo oppure il ricordo di Maria Grazia Cutuli, giornalista coraggiosa perita in Afghanistan e dell’aquilana Amalia Sperandio, pioniera della fotografia a cavallo di due secoli.

 

La storia leggendaria e tragica di Rodolfo Zanni, geniale compositore di origine abruzzese, sparito a soli 26 anni nell’Argentina dei colonnelli, si accomuna al ricordo doloroso delle due uniche vittime durante l’operazione tedesca per la liberazione di Mussolini al Gran Sasso: il carabiniere Giovanni Natale e la guardia forestale Pasquale Vitocco. Poi gli amici scomparsi: Constantin Udroiu, il grande artista rumeno a cui è dedicato il libro e Ludovico Nardecchia con cui l’autore ha condiviso pezzi di storia aquilana. E come non citare il tratteggio di Mons. Orlando Antonini e del suo pensiero per L’Aquila della ricostruzione e del domani, oppure le riflessioni di Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e frequente ospite della comunità di Paganica, sulla gioia di vivere nella letizia della condivisione. Infine e non ultimo il grande drammaturgo Mario Fratti, mentore dell’Abruzzo e dell’Aquila nel mondo, le pagine a lui dedicate risplendono di amicizia e di amore.

 

CONOSCENZA E SAPIENZA

Percorrendo le strade del Belpaese tra minuscoli borghi quasi dipinti da maestri del Rinascimento e città dalle bellezze nascoste, mentre i raggi del sole fanno scintillare le onde del mare e dei laghi “trapuntati di vele”, o si poggiano sui declivi delle colline e illuminano le alte vette, la penna dell’autore offre al lettore un susseguirsi continuo di meraviglie, un connubio inseparabile di arte, cultura, spiritualità, gastronomia, tradizioni. Conoscenza e sapienza sono l’inchiostro a cui Palmerini attinge per ogni sosta o passaggio del suo viaggio che inizia sul magazine i-Italy NY 2016, primo servizio sulle regioni italiane per interessare i lettori americani alle meraviglie del Belpaese. Solo la lettura può dare l’idea di come l’autore alimenta il suo percorso. Le prime immagini sono dedicate alla sua regione: “[…] scrigno inesauribile di tesori d’arte, d’antiche tradizioni ricche di suggestione, d’una grande varietà di sapori […], ricco di boschi è l’Abruzzo, incontaminata la natura […], lo raccontano in pagine stupende letterati e viaggiatori […], dalle dritte pareti del Gran Sasso […], agli altipiani […], dagli incantevoli borghi […], alle meravigliose città d’arte, dai laghi alle mutevolezze delle colline […], dalle ampie spiagge di sabbia dorata alle scogliere della verde costa dei trabocchi dove il mare diventa verde smeraldo […]. Fin dall’Età del bronzo l’Abruzzo racconta una storia di valore […]”.

 

Il viaggio continua, con una molteplicità di servizi, giù lungo il Tratturo Magno dove un tempo le greggi di pecore transumanti scendevano verso il Tavoliere, terra degli antichi Dauni. Un susseguirsi di immagini visive, lampi di luce per spazi culturali, ogni sosta un frammento: il Promontorio del Gargano che “imperla” la costa di pertugi e insenature rocciose, la costa “trapuntata” di borghi dalle antiche civiltà, Mattinata, Rodi Garganico, Peschici, Vieste e all’interno San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, luoghi di pellegrinaggi e di spiritualità.

 

Poi il Salento: Metaponto “dal mare di perla”, Taranto “città ricca di storia”, “colori e odori intensi dove la madre natura declina le sue copiose possibilità”, “il Salento una cornucopia feconda di bellezze, sapori, tradizioni, arte, e storia millenaria”. E ancora: Nardò, Galatone […]. E come non citare le pagine dedicate alla Basilicata: Matera “una straordinaria visione da imponente presepe”, Melfi con il Castello normanno dai geometrici e possenti bastioni, Potenza “città altera della sua antica storia” e Bernalda con i suoi ricordi.

 

Ancora più giù verso lo Ionio blu e turchese, la Calabria dai luoghi vecchi di storia e di arte, terra di antiche dominazioni dagli Achei agli Aragonesi nel corso dei secoli: la pianura di Sibari, Corignano e Rossano Calabro, Cirò Marina e Crotone e ancora […]. Poi in un altro viaggio ecco il lago di Garda “gagliardo, azzurro, intenso” e lì è Catullo cantore della bellezza del luogo con i suoi versi d’amore per Lesbia, poi Desenzano, Gardone Riviera e il Vittoriale con d’Annunzio il Vate d’Italia.    Ma tante altre sono le località nelle quali conoscenza e sapienza entrano per lasciare ampie tracce dei viaggi del nostro autore.

 

VICENDE UMANE

Le vicende umane guidano gli itinerari del nostro autore. Non ci sono confini, le ali per andare in ogni parte e in ogni luogo. Palmerini ritrova le amicizie fraterne in ogni angolo del mondo, dissemina cultura e conoscenza lungo i percorsi, approda nei lidi dove è chiamato per la sua persona, per avvenimenti da celebrare, per tragedie da ricordare. L’Ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo varca l’oceano e i reportage dagli States con le intense giornate descritte danno la misura di quest’impegno: incontri con le comunità italiane, interviste a personaggi di rilievo, conferenze richieste e rilasciate, incontri culturali, partecipazione al Columbus Day e tanto altro ancora. Giorni e giorni di percorrenza: “Un cielo terso” lo accompagna, “un’enorme luna piena” lo saluta.

 

Difficile è la scelta nel seguire i diversi percorsi, ma su di uno è necessario riflettere: Mons e Marcinelle nella ricorrenza del 60° anniversario della tragedia nella miniera di carbone di Bois du Cazier dove 262 persone di cui 136 immigrati italiani trovarono la morte a causa di un incendio nel mattino dell’8 agosto 1956. Tutto è annotato. Mons, città belga che annuncia i luoghi della tragedia e della memoria “Mi piace annusarla questa città” narrata nei suoi luoghi e nella sua storia, la commemorazione presso il Centro culturale italiano di Hornu con i maggiori rappresentanti istituzionali e Goffredo Palmerini in qualità di Presidente dell’Osservatorio Regionale dell’Emigrazione dell’Abruzzo, infine Marcinelle con l’omaggio davanti al monumento della memoria. Qui, dopo Marcinelle, vogliamo chiudere con le stesse parole dell’autore: “L’Italia contemporanea ha una scarsa ed epidermica conoscenza del fenomeno migratorio … c’è bisogno che le due Italie si conoscano e si riconoscono” e aggiungiamo: anche per non dimenticare.

 

*Saggista e critico letterario

 

 

 




“ROTARY PER TE 2018-2019”, il “SERVICE” a cura dell’Associazione Agape Caffè Letterari d’Italia e d’Europa di San Benedetto del Tronto e del Club Rotary Teramo Est di volontariato

ALLA RISCOPERTA DELL’AUTENTICITA’, realizzato con incontri di lettura guidata dai volontari dell’Associazione LaAV “Letture ad Alta Voce” di Roseto degli Abruzzi alla presenza degli Psichiatri Carola Ramelli ed Antonio Lera (Presidente dell’Associazione Agape Caffè Letterari d’Italia e d’Europa e del ClubRotary Teramo Est) a favore degli Ospiti dell’Unità Operativa Semplice a Valenza Dipartimentale di Psichiatria di Giulianova Diretta dal Dott. Gaetano Callista, a partire da Venerdi 23 Novembre con cadenza quindicinale. La partecipazione degli Ospiti del Reparto del Nosocomio Giuliese è sempre collettiva ed entusiastica, con la presenza anche di alcuni familiari che apprezzano l’iniziativa proposta. Il personale infermieristico presente in base ai turni collabora fattivamente a tale intervento che possiede le caratteristiche a valenza terapeutico socializzante. Secondo recenti ed autorevoli studi, la lettura ed in particolare la biblioterapia può essere considerata sia strumento di crescita personale e di auto-aiuto, sia strumento culturale che permette di superare un disagio psicologico o sociale, grazie al suo potere terapeutico ed educativo. Sempre maggiori le testimonianze attestanti quanto che la lettura porti beneficio. A pensarci, si tratta della grande verità che la cultura vuole diffondere: la lettura permette all’uomo di conoscere meglio se stesso e la realtà che lo circonda, e soprattutto di arrivare a nuove forme di conoscenza attraverso prospettive nuove, attraverso occhi che non sono i nostri, eppure capaci di donarci proprio quello che cercavamo. Infine, nell’Ambito Psichiatrico, l’abitudine quotidiana ed il contatto diretto con i libri, può divenire un momento irrinunciabile della giornata dei Soggetti con disagio psichico al quale pensare con un senso di gratitudine e di sollievo, come una sorta di giardino segreto che ci aspetta; quella specie di dipendenza, si sostiene, senza effetti collaterali, anzi con ricadute senz’altro positive sull’equilibrio e sull’umore e magari svincolante da altre dipendenze patologiche. Lettura ad alta voce strumento utile in chiave cognitiva ai processi mnesici come dimostra lo studio condotto attraverso cui era stato chiesto di memorizzare delle informazioni scritte su un foglio ricorrendo a quattro metodi di apprendimento differenti: leggere la pagina ad alta voceleggere in silenzioascoltare la lettura fatta da un’altra persona,ascoltare la lettura fattadalla stessa propria voce registrata all’Università di Waterloo, in Canada, e pubblicato sulla rivista Memory, in cui per 95 volontari, al termine dello stesso, i ricordi più lucidi e precisi sono stati quelli di chi aveva letto la pagina ad alta voce in tempo reale. Tale Studio ha confermato che l’apprendimento e la memorizzazione avvengono più facilmente se c’è un coinvolgimento attivo, aggiungendo cioè una misura attiva attraverso la riproduzione di parole, che diventano più tracciabili e facili da collocare nella memoria a lungo termine. La lettura va considerata non solo come strumento didattico ma anche come esercizio fisico della mente e dunque come attività che può potenziare la memoria ed in genere i processi cognitivi, che sappiamo essere messi a dura prova dalle malattie psichiatriche, perché impegna diverse aree cerebrali in vorticose operazioni di riconoscimento dei segni, conversione di quei segni in suoni, ricordo delle parole che a quei suoni corrispondono, interpretazione. La lettura ad alta voce è un’arte intima e perduta che può essere riscoperta, per condividere con gli altri l’emozione speciale di un libro, quando mentre si legge l’ascolto determina un’atmosfera di assoluto silenzio, di cattura piena, di totale estraniamento dalla realtà e dalle proprie preoccupazioni, in modo straordinario. Lettura ad alta voce insomma creazione di un tempo e di uno spazio dove ritrovare se stessi, insieme ad altri o da soli, ampliando non solo il vocabolario, ma migliorando la competenza emotiva, per entrare meglio in relazione con se stessi e con gli altri. E se la lettura in silenzio stimola fortemente la memoria visiva, quella ad alta voce stimola particolarmente quella uditiva, modificando in positivo le modalità di ascolto anche in chiave relazionale e l’accuratezza dei contenuti del messaggio comunicativo e la consapevolezza. La prima lettura ad alta voce risale per molti in tenera età, quando a sera nel buio a letto sotto le coperte, la propria mamma o il proprio papà leggevano per l’ennesima volta la stessa fiaba; quella voce ascoltata intensamente riusciva ad esorcizzare il fantasma del buio e della solitudine. L’atto di leggere in prima persona ad alta voce significa di fatto raccogliere il testimone e prendere in mano la propria vita, far risuonare di parole proprie il proprio corpo nell’atto intimo di farsi compagnia e rassicurarsi, aprendo ogni volta nuove porte esistenziali. Le parole nei libri sono chiavi che gli scrittori forgiano per aprire porte, attraverso le quali è possibile entrare nelle meraviglie della vita e la lettura ad alta voce, specie se in compagnia, assume un significato quasi terapeutico dando lo spunto di parlare di cose belle e scambiare impressioni ed esperienze assaggiando i diversi volumi della voce (alto, basso), ritmi di lettura (lento, veloce) e timbri (voci diverse a seconda del testo e dei personaggi). Occorre pensare alla lettura ad alta voce come un’azionemovimento della bocca, cambiamento dell’espressione del viso a seconda di ciò che si legge o di quanto di è “presi” dalla storia, che significa comunicare attenzione, presenza, movimento, vita. Leggere ad alta voce significa essere “svegli“, accorgendosi di quello che accade in chi sta ascoltando e rispondere di conseguenza alla reattività, curiosità ed eventuale impertinenza, per cui è normale che si facciano commenti, domande, interventi più o meno prevedibili durante la lettura. E va tenuta viva la partecipazione, alimentata, suggerendo alla fine della lettura spunti di riflessione. Per concludere ecco gli ingredienti per una corretta lettura ad alta voce: voce espressiva (e mai monotona e noiosa) variando tono e volume, facendo pause, dando giusta enfasi alle parole, in base al ritmo emotivo della storia. Per cui possiamo sussurrare o urlare, a seconda della scena, essendo autentici con occhiespressivi tanto quanto la voce per comunicare, senza cedere alla tentazione di salire in cattedra e trasformarsi in maestri, cosa che ridurrebbe le possibilità ci creare divertimento, giocointerazione, con attenzione particolare alle parole di aperturadella storia e ancor più, al suo finale, per cui occorre rallentare ad arte come a raccogliere insieme il senso del testo nella sua interezza. Lettura ad alta voce come forma di cura dunque legata alla dimensione narrativa, focalizzata sull’ascolto del vissuto emotivo del paziente e sul valore delle parole, che riveste grande importanza in termini di (ri)attivazione del dialogo con se stessi e con gli altri, delle capacità immaginative e del piacere di vivere storie simili e diverse dalla propria che cosi può essere riletta con occhi diversi, ed ancorata ad un’idea nuova di ascolto nella dimensione collettivo-gruppale. Gli incontri, saranno necessariamente sempre diversi in rapporto agli Ospiti presenti di volta in volta e comunque alla ricerca di nuovi EQUI-LIBRI, volti a raccontare attenzione e cura per tutti, lontano dalla logica sedativa quotidiana degli ambienti psichiatrici, suggerendo a chi sta vivendo una fase temporanea di fragilità, nuovi consolidamenti e percezioni di valori e sensibilità autentiche.




Concerto di inizio anno dell’Orchestra Sinfonica Duchi D’Acquaviva 2 gennaio 2019, ore 17, Teatro Comunale di Atri

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ATRI. Torna anche quest’anno ad Atri l’ormai tradizionale Concerto di Capodanno dell’Orchestra Sinfonica Duchi D’Acquaviva organizzato dal Comune di Atri e dall’Associazione “Amici della Musica 2000” con la direzione artistica di Algino Battistini. La manifestazione, giunta alla 20esima edizione, si terrà mercoledì 2 gennaio 2019 alle ore 17, e non il 3 gennaio alle 21 come precedentemente annunciato. Lo spostamento si è reso necessario a causa delle avverse condizioni meteo previste. Nel Teatro Comunale di Atri protagonista sarà l’Orchestra Sinfonica “Duchi d’Acquaviva”, costituitasi ad Atri nel 2008, che si esibirà con un organico di 45 musicisti tutti residenti in Abruzzo. Il Concerto, diretto da Nataliya Gonchak, proporrà musiche di Adam, DelibesGounodOffenbachTchaikovsky e Strauss. L’ingresso è gratuito.

            “Come ogni anno nella nostra città – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – anche per il 2019 torna il tradizionale concerto di inizio anno dell’Orchestra Sinfonica Duchi D’Acquaviva. Realtà vanto del nostro territorio di cui andiamo fieri e orgogliosi. Ringrazio il direttore artistico Algino Battistini e tutti i componenti dell’Associazione Amici della Musica 2000 per il loro impegno e la loro professionalità. Sono certo che ci sarà, come sempre, una importante cornice di pubblico per la qualità dei musicisti e il fascino delle musiche proposte”.

 

Atri, Teatro comunale