L’AUTORE PEPPE MILLANTA con il suo romanzo “Vinpeel degli orizzonti” vince il Premio John Fante Opera Prima 2018

Nella splendida cornice della XIII edizione del Festival “Il dio di mio padre” dedicato a John Fante, a Torricella Peligna,  il romanzoVinpeel degli orizzonti di Peppe Millanta (Neo Edizioni), si aggiudica la vittoria del Premio John Fante Opera Prima, annoverato tra i più importanti riconoscimenti nazionali per gli esordi letterari.

A Torricella Peligna, (paese di origine di John Fante) in una piazza gremita, la proclamazione del vincitore è stata una festa molto sentita, perché solo Donatella Di Pietrantonio (autrice abruzzese) aveva ricevuto finora questo ambito premio.

In soli quattro mesi dall’uscita editoriale del romanzo Vinpeel degli orizzonti, oltre 80 le tappe che lo hanno visto protagonista su tutto il territorio nazionale e ospite nei grandi Festival della letteratura, con numerosi riconoscimenti e premi. Abruzzo, Lombardia, Book Pride Milano, Salone internazionale del libro di Torino, Bologna, Venezia, Varese, Nocera Inferiore, Napoli, Roma, Palermo, Salerno, Isernia, Isole Tremiti, Pescara, Festival delle letterature Salerno, Urbino, Tropea, e moltissimi altri luoghi.

I Premi e riconoscimenti raccolti finora per l’opera: vincitore (1° classificato) del Premio Alda Merini, del Premio Quercia in favola (per i diritti dell’infanzia), del Premio La Pania, del Premio Borgo Albori 2018 per la narrativa; 2° classificato al Premio Nero su Bianco; Menzione speciale al Premio Città di Grottammare. Inoltre, il suo romanzo è Opera selezionata al Premio Grotte della Gurfa, e Opera finalista al Premio San Salvo e al Premio Carlo Piaggia.

E pochi giorni fa, Vinpeel degli orizzonti è vincitore del Premio Letterario John Fante Opera Prima 2018 Festival “Il dio di mio padre”, a Torricella Peligna (Chieti).

La vittoria del Premio “John Fante opera prima” arriva, quindi, a coronamento di un percorso pieno di soddisfazioni.

Vinpeel degli orizzonti è un libro pieno di luce, un romanzo intriso di poesia, che ai sogni e all’immaginazione ruba la scintilla. Un cartello sbiadito con su scritto “Benvenuti a Dinterbild”. Un pugno di case gettate alla rinfusa intorno a una locanda. Una comunità che pare sospesa nel tempo. Una strada da cui non arriva più nessuno, e nessuno ricorda più dove porti. E gli occhi di Vinpeel, l’unico ragazzino di questa bizzarra comunità, che una notte, scrutando l’orizzonte, si convince che al di là di questo mondo esitante ci sia qualcos’altro.

Peppe Millanta, al suo esordio, crea un mondo che tutti vorremmo abitare e che forse, in cuor nostro, già abitiamo. Racconta del ragazzino che abita dentro ognuno di noi. C’è la sua vita confinata in un luogo che sembra appartenere a un sogno, c’è suo padre con cui parla solo attraverso l’aiuto del mare, ci sono amici che hanno la consistenza di nuvole e bizzarri personaggi. Ma su tutto c’è la sua voglia di scoprire, di spingersi oltre ciò che gli è dato conoscere.

Vinpeel degli orizzonti” è il romanzo edito da Neo Edizioni, casa editrice per metà abruzzese e metà campana che negli anni si è distinta per scelte editoriali accurate, con autori candidati al Premio Strega e altri importanti riconoscimenti. L’autore Peppe Millanta, abruzzese, sta ricevendo grande consenso di pubblico e critica con la sua opera prima.

Vinpeel degli orizzonti: un libro pieno di luce, un romanzo intriso di poesia, che ai sogni e all’immaginazione ruba la scintilla. Un cartello sbiadito con su scritto “Benvenuti a Dinterbild”. Un pugno di case gettate alla rinfusa intorno a una locanda. Una comunità che pare sospesa nel tempo. Una strada da cui non arriva più nessuno, e nessuno ricorda più dove porti. E gli occhi di Vinpeel, l’unico ragazzino di questa bizzarra comunità, che una notte, scrutando l’orizzonte, si convince che al di là di questo mondo esitante ci sia qualcos’altro.

Peppe Millanta, al suo esordio, crea un mondo che tutti vorremmo abitare e che forse, in cuor nostro, già abitiamo. Racconta del ragazzino che abita dentro ognuno di noi. C’è la sua vita confinata in un luogo che sembra appartenere a un sogno, c’è suo padre con cui parla solo attraverso l’aiuto del mare, ci sono amici che hanno la consistenza di nuvole e bizzarri personaggi. Ma su tutto c’è la sua voglia di scoprire, di spingersi oltre ciò che gli è dato conoscere.

Peppe Millanta – una laurea in Giurisprudenza alla “Sapienza” di Roma, due anni di Specializzazione e un’Abilitazione all’esercizio della professione forense – si è diplomato in Drammaturgia e Sceneggiatura all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico. Vincitore di numerosi premi di narrativa e di teatro, nel 2013 fonda la “Peppe Millanta & Balkan Bistrò”, band di world music con cui si esibisce in tutta Italia. Nel 2017 fonda a Pescara la “Scuola Macondo – l’Officina delle Storie” dedicata alle arti narrative.

Scrittore, sceneggiatore, musicista, insomma artista dal multiforme ingegno, nella sua biografia semiseria, tra l’altro, afferma che in totale si è innamorato una sola volta. Ha avuto due cani. Ha fissato il mare almeno una volta al giorno. Ha pianificato nove viaggi che poi non ha fatto. Ha tirato a far tardi molte più volte del dovuto. Gli sono volati via dalle mani sei palloncini. Ha una fobia, otto libri che rileggerebbe all’infinito e quattro persone che vorrebbe prima o poi rincontrare. Vinpeel degli orizzonti è il suo primo romanzo.

http://www.peppemillanta.it/




Migliaia i pellegrini che hanno partecipato alla conclusione della XXXVIII Tendopoli.

 

 Questa mattina la solenne celebrazione eucaristica presieduta

dal cardinale Bertone che ha letto il messaggio del Papa.

Al termine, la consueta foto ricordo sulla scalinata del vecchio Santuario.

 

L’ultimo giorno della Tendopoli si è aperto questa mattina con la tradizionale marcia a piedi dei ragazzi verso Isola del Gran Sasso.

Ad attendere i tendopolisti nel Santuario, al ritorno, Sua Eminenza il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato di Papa Francesco, e il vescovo di Teramo monsignor Lorenzo Leuzzi che, da ieri sera è in mezzo ai ragazzi ed ha partecipato alla tradizionale via Crucis nel piazzale del Santuario. E’ stato il vescovo a leggere il messaggio del Papa ai tendopolisti:

 

<<Cari amici, desidero rivolgere il mio cordiale saluto a voi, riuniti nella festa dei Giovani, che conclude la 38 Tendopoli di San Gabriele, incentrata sul tema “La donna sacra o schiava?”.

E’ bello che in queste giornate tante persone si siano riunite per considerare la vocazione sublime della donna collaboratrice di Dio nel generare la vita nuova, come pure il suo insostituibile ruolo nella famiglia e il suo indispensabile apporto nella società, in particolare verso l’altro, il debole e l’indifeso. Da parte mia, auspico che si allarghino gli spazi per la presenza e l’attività delle donne, tanto nell’ambito ecclesiale quanto in quello civile e delle professioni, così che possano manifestarsi a pieno le doti di delicatezza e tenerezza di cui è ricco l’animo femminile. Con tali voti, mentre chiedo per favore di pregare per me e per il mio ministero, invio di cuore a voi cari giovani, al Cardinale Tarcisio Bertone che presiede la celebrazione eucaristica, ai benemeriti padri Passionisti come pure ai pellegrini tutti, la benedizione apostolica>>.

 

Bertone ha poi concelebrato, insieme a padre Francesco Cordeschi fondatore e anima della Tendopoli e ad altri 10 sacerdoti provenienti da tutta Italia, la messa delle ore 11.  Nel corso dell’attenta e partecipata celebrazione, il cardinale Bertone si è rivolto ai giovani dicendo: <<Immediatamente si presenta agli occhi della fede Maria la giovane di Nazareth, chiamata da Dio ad un compito straordinario nella storia dell’umanità ed elevata nella sua assunzione al cielo a segno di sicura speranza. Ma quante e quali donne abbiamo incontrato nella nostra vita? Che senso ha avuto fino ad ora per noi la donna? Quante storie di donne nella Bibbia, nella letteratura, nei media, nella nostra vita personale? Donne vittime della filosofia “usa e getta”, costrette a vendere la dignità per un posto di lavoro, obbligate a prostituirsi per strada, proposte come “oggetto del desiderio”, sui giornali, in tv e persino nei supermarket per piazzare un prodotto. Il sistema di “calpestare la donna perché donna” e non considerarla una persona, è sotto gli occhi di tutti; e insegnerebbe molto un “pellegrinaggio notturno” per le strade delle città o dei paesi, dove alle ragazze si chiede solo: “Quanto costi?”. Con questa fortissima denuncia, papa Francesco, nella messa celebrata venerdì 15 giugno a Santa Marta,

ha rilanciato l’insegnamento di Gesù sulla donna.

E’ appena uscito nelle librerie un libro stupefacente: “L’Alleluja di Susanna” un po’ speciale. E’ la storia di una ragazza, Susanna Rufi, di appena 18 anni, che purtroppo ha dovuto scrivere per lei il papà, perché Susanna non c’è più; è stata stroncata da una meningite fulminante a Vienna, sulla via del ritorno da Cracovia, dalla Giornata Mondiale della Gioventù del 2016 con papa Francesco. In Polonia il papa aveva chiesto ai giovani: “Le cose brutte si possono cambiare?”. Le pagine dell’Alleluja di Susanna sono una risposta, un “sì” senza “sé” e senza “ma”. Una ragazza romana di 18 anni che ha fatto le sue scelte, che ha dato un senso pieno alla sua breve esistenza scandita dalle tappe di un percorso di fede e di amore che è sfociato nel mistero di una morte assurda, inaccettabile per chi non crede, ma nell’abbraccio con il Dio della vita e della gioia per chi ha fede.

Perciò il racconto di Susanna è una sfida al pessimismo giovanile, è un canto giovanile alla speranza.

Ricordo della mia giovinezza la figura di un grande predicatore degli Stati Uniti, il vescovo mons. Fulton Sheen che affascinava grandi folle e che ha indirizzato tanti giovani verso il sacerdozio: è in corso la sua causa di beatificazione. Un sera, stavo parlando nello stadio di Philadelphia, ed improvvisamente si spensero le luci e lo stadio piombò nel buio. Il vescovo accese un fiammifero ed invitò tutti i presenti ad accendere un fiammifero o un accendino. Lo stadio come di incanto si illuminò di migliaia di fiammelle e il vescovo disse: anche nei momenti più bui della nostra vita, se ciascuno di noi accende una fiammella, tutto il mondo è illuminato e riprende a vedere e a sperare. E’ interessante la raccomandazione che il famoso Riccardo Muti ha rivolto ai carcerati di Ravenna di non perdere mai la speranza citando una frase di Giuseppe Verdi: “Se uno si trova in un luogo buio e vede una luce in fondo, per quanto lontana, non si faccia intimorire dalle tenebre ma vada verso la luce”. Ognuno porta le sue croce e i suoi problemi, ma cercate di essere postivi, guardate avanti! Questo è il nostro compito imprescindibile. Nessuno è inutile, ognuno di noi può aiutare a cambiare il mondo, a cambiare le cose brutte in cose belle, con atti di fede, di preghiera, di amore gli uni verso gli altri.

In questo luogo percepiamo il profumo di un Santo che ci ha preceduti nella vocazione religiosa come passionista, Gabriele dell’Addolorata, anch’egli morto giovane a 24 anni, ma che ha lasciato una traccia di amore appassionato a Cristo e alla Vergine Madre. Egli visse in tempi molto diversi dal nostro, ma fu modello di tante persone che seguirono le orme di Cristo e del progetto morale cristiano impregnato di profonda spiritualità. Naturalmente, non distratto da attrazioni mondane, egli era solito dire: “Il mio paradiso è meditare”.

E’ possibile oggi, con la volatilità della civiltà digitale e l’accumulo di informazioni che si susseguono e si cancellano, fermarsi a meditare, cioè concentrarsi in se stessi, dedicare tempo all’ascolto, alla lettura, all’ammirazione, alla contemplazione della bellezza delle cose visibili e di quelle invisibili? Sovente, durante l’Angelus domenicale, papa Francesco invita le miglia di fedeli radunati in piazza San Pietro a fermarsi a pregare in silenzio o a pregare tutti insieme. Siamo capaci di farlo nella nostra vita personale, secondo le parole di Gesù: “Quando preghi entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. (Mt 6,6)? Penso di sì. Tra le migliaia di giovani che popolano il mondo e talora danno l’impressione di superficialità, di svogliatezza, persino associazione a delinquere, ci sono dei fiori che spiccano per la purezza, la freschezza dell’amore, delle intenzioni, della verità delle parole.

Proprio il 3 luglio scorso, papa Francesco ha dichiarato le virtù eroiche di tre giovani: Pietro Di Vitale, siciliano di 24 anni, coetaneo di San Gabriele; Alessia Gonzalez, spagnola di 16 anni, e Carlo Acutis, italiano di 15 anni “enfant prodige” di informatica morto nel 2006. Un filo rosso li lega perché tutti e tre sono morti di gravi malattie molto giovani, ma hanno compreso, anzitutto, che il compimento del proprio dovere è il modo di garantire il diritto di vivere a chi sta a fianco, in secondo luogo che l’accettazione e l’offerta della sofferenza sono un contributo efficace per cambiare il mondo.

Cosa ne pensiamo? Li vogliamo imitare? Preghiamo il Signore che ci ispiri e ci aiuti>>.

 

Bertone e Leuzzi, al termine della messa, si sono uniti con padre Francesco Cordeschi ai tendopolisti nella tradizionale foto davanti al vecchio Santuario.

Sceso il sipario su questa XXXVIII edizione, padre Cordeschi  ha espresso tutta la sua soddisfazione e il suo entusiasmo per questa settimana ricca ed intensa di emozioni. Per i giovani in partenza i saluti non hanno rappresentato un addio ma un reciproco impegno a ritrovarsi di nuovo insieme per continuare a scrivere la storia della Tendopoli.

Potete seguire la Tendopoli on line sul sito www.tendopoli.it e sui canali social Facebook (Tendopoli di San Gabriele Onlus), Twitter (@Tendopoli_IT) e Instagram (tendopoli.sangabriele) , digitando gli hashtag ufficiali: #Tendopoli2018 #accendilasperanza.

 




Giulianova. Coppa Italia Trofeo Pirelli Cup, Matteo sul gradino più alto

MUGELLO CIRCUIT 26 AGOSTO 2018. Nel weekend si è svolta la tappa della Coppa Italia Trofeo Pirelli Cup. Il “nostro” Matteo Ciprietti, nella giornata del sabato, ha ottenuto la Pole position con il  tempo 1.55,80. Nella successiva gara di domenica, dove partiva in prima posizione, dopo una gara sul filo di lana, Matteo guadagnava il gradino più alto del podio. Adesso, il pilota giuliese, continua la preparazione per la gara del Campionato Italiano Velocità che si terrà sempre al Mugello il 23-24 Settembre. Naturalmente, oltre al sostegno della sua famiglia, il fan club Ciprix51  e il suo Team RM, sosteranno il campione giuliese.

Matteo Ciprietti




Bellante. Presentazione ufficiale del libro “Le Marocchinate. Cronaca di uno stupro di massa”, edito Youcanprint.

L’Ass.ne culturale Nuove Sintesi invita alla prima presentazione ufficiale del libro “Le Marocchinate. Cronaca di uno stupro di massa”, edito Youcanprint.

Relatore:
Emiliano Ciotti (Autore del libro e Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate)

le marocchinate

SABATO 1 SETTEMBRE 2018, ORE 17.30, presso l’Ex asilo delle suore in PIAZZA ARENGO, BELLANTE paese (TE)

Breve introduzione:
“- L’autore nato a Latina nel 1973, da anni con determinazione porta avanti questo lavoro per far conoscere alle nuove, ma anche ad una parte delle vecchie generazioni, questa tragedia immane, il dolore e le umiliazioni patite dalle popolazioni da una parte dell’Italia che ha dovuto conoscere le barbarie rimaste nel cassetto per troppo tempo. Una pagina vergognosa a lungo nascosta, perpetrata da coloro che arrivarono sotto la bandiera dei “liberatori”.
Questo libro prende spunto dal racconto di Annunziata Gigli, sorella di Anastasio Gigli a cui è dedicato. Barbaramente violentato e ucciso a soli 14 anni da un gruppo di goumiers. All’occhio del lettore non può non andare la copertina rossa accattivante firmata da Luigi Boccasile, che ritrae un uomo di colore intento a violentare una donna con il titolo “difendila!”. Copertina che dà lo spunto all’autore nel far conoscere questa tragedia avvenuta nell’ultimo conflitto mondiale. Una pagina di Storia scritta da Alberto Moravia nel suo romanzo “La Ciociara” e ripreso dal genio di Vittorio De Sica nel celebre film “La Ciociara” con Sophia Loren. Una madre e una figlia violentate dalla furia di stranieri venuti da lontano. Famosa ma sconvolgente la scena all’interno della chiesa dove Rosetta figlia della Loren, nel film interpretata da Eleonora Brown, viene stuprata da un gruppo di marocchini. La Loren interpreta il personaggio di Cesira. Un passaggio veloce quello di innocenza a un altro di amara consapevolezza.
– Emiliano Ciotti nel tempo ha girato in lungo e in largo l’Italia ascoltando testimonianze e reperire documenti. Molta la reticenza, la vergogna ancora adesso a parlarne. Documenti che testimoniano gli eccidi, gli stupri di massa, la furia bestiale che si abbatté sulle campagne, sui paesi italiani, sin dallo sbarco in Sicilia fino alle porte di Firenze, tra il 1944-1945. Leggendo il libro si resta senza parole nel leggere le testimonianze di coloro che hanno subìto sulla loro pelle questa vergogna. Ricco di foto, di cartine che ripercorre quel periodo tragico. Soldati del C.E.F. (Corps Expéditionnaire Francais) guidati dal generale Alphonse Juin, i quali scatenarono i loro impulsi verso popolazioni inermi. Molti hanno taciuto e molti sapevano. In primis la Francia che era al corrente di quello che accadeva nelle zone oggetto della violenza. Le province di Frosinone, di Latina le più colpite. Il generale De Gaulle aveva la sua “residenza” nel comune di Esperia, paese del frusinate. L’autore ha avuto la bontà e l’intelligenza di portare al pubblico questo capitolo della nostra storia che ancora tanti non conoscono. Una gran parte sa, ne ha sentito parlare ma meglio non approfondire, non bisogna parlare. Nell’ultimo periodo le coscienze stanno cambiando, anche con i tanti incontri che l’Associazione fa in tutta Italia. Di recente la Francia è stata denunciata per crimini di guerra, tramite lo studio legale dell’associazione, presieduto dall’avvocato Luciano Randazzo. E questo è solo l’inizio di un percorso che vuole dare e ristabilire la verità e le colpe che ancora aspettano risposte. Questo libro ha invece come messaggio quello di testimoniare, di ricordare le migliaia di vittime innocenti che ancora oggi reclamano Giustizia. E meglio non poteva Ciotti nel suo lavoro di dare voce e Giustizia a queste morti.”




Cesare Malfatti e Luca Lezziero in concerto a Campogrande di Castellalto

Il 30 agosto i due artisti milanesi  ospiti della rassegna “Fatti in Casa” organizzata dalla Compagnia dei Merli Bianchi
CASTELLALTO – Cesare Malfatti e Luca Lezziero ospiti d’autore per la prima edizione di “Fatti in Casa”, la rassegna estiva organizzata dalla Compagnia dei Merli Bianchi nel borgo di Campogrande, comune di Castellalto.
Giovedì 30 agosto, ore 21.00, i due artisti milanesi terranno un suggestivo house-concert nella residenza privata che da fine luglio sta ospitando la  prima kermesse “Fatti in casa” dedicata ad eventi teatrali, musica e laboratori per bambini.
Cesare Malfatti, ex componente dello storico gruppo dei La Crus, proporrà alcune delle canzoni più famose del proprio repertorio e accompagnerà, chitarra e pianoforte, Luca Lezziero durante il concerto .
Artista, poeta e musicista,  quest’ultimo, presenterà in una versione acustica e intima le canzoni del suo primo album solista Lezziero., uscito nel 2017. Un lavoro con pochi toni elettronici, dalla scrittura semplice ma ricca di profondi richiami letterari e che ha visto l’essenziale collaborazione con l’amico e musicista Cesare Malfatti.
Per informazioni e prenotazioni (necessarie), contattare la direzione artistica della Compagnia dei Merli Bianchi ai seguenti recapiti: 339-7864032 o info@compagniadeimerlibianchi.it.
La prima edizione di “Fatti in casa” è promossa dalla Compagnia dei Merli Bianchi in collaborazione con le associazioni della rete “StarBene” (Lavoro Impreciso, Teramo Children, Centro Yap , Psikè, Bontà contadina, Csv, Mamma dove mi porti?). I prossimi appuntamenti sono il 6 settembre alle 20 con l’incontro di bioenergetica curato dall’associazione Psikè e la lettura scenica “Per gli amici Frank!”, un omaggio a Mary Shelley per i 200 anni dalla prima pubblicazione del Frankenstein, il moderno Prometeo (a cura della Compagnia dei Merli Bianchi). L’11 settembre ultimo appuntamento dedicato al rapporto tra bambini e natura: dalle 17.00 si alterneranno le lezioni di yoga bimbi e le letture sotto l’albero dell’associazione Teramo Children. La chiusura è affidata invece agli attori della Compagnia dei Merli Bianchi con lo spettacolo “Alberi, Alberi, Alberi”.

Margherita Di Marco 

Compagnia dei Merli Bianchi




Teramo. Super J presenta il nuovo staff e il palinsesto 2018/2019

Teramo. L’editore, la direzione e il personale tecnico-giornalistico dell’emittente televisiva “Super J”, in una conferenza stampa che si svolgerà giovedì 30 agosto, alle ore 11,oo, presso i propri studi televisivi, presenterà il nuovo staff e il palinsesto 2018/2019

SUPER J




Caramanico Terme (PE). “Danza e musica ….”, personale dell’artista Mirta Maranca nelle terre del benessere

Dal 30 Agosto  al 10 Settembre 2018, nella Casa d’Arte “Nicola D’Antino”(Piazza Conti- Caramanico  Terme) con il Patrocinio del Comune di Caramanico Terme,   avrà inizio  la mostra personale  della pittrice e grafica  MIRTA MARANCA. La mostra , intitolata “DANZE  e MUSICA, ANTICHE ESPRESSIONI   ARTISTICHE DELL’UOMO, sarà inaugurata  il 30 Agosto  ore 19. Interverranno: Simone Angelucci, Sindaco  di Caramanico , Licio Di Biase curatore della Casa D’Arte “Nicola D’Antino”.

Mirta Maranca come ebbe a dire la prof.ssa e critica d’arte   MARIAROSABELGIOVINE, “al di là delle sue creature, la qualità pittorica è notevole e ricca di pathos sottinteso”. Le sue opere vanno riflettute  e non soltanto  lette con un distratto  approccio”.

LOCANDINA CASA D’ANTINO

“Ella parte da un assunto , dimostrato ampiamente  dalla sua ultima produzione: l’artista gode di  uno status privilegiato ma incarna una missione unica, il deposito generativo  da cui egli trae l’entità visiva  che dà vita alle sue opere . L’indagine di Mirta Maranca è una ricerca che crea profondi crepacci nel fruitore  delle sue visioni artistiche, crepacci  soprattutto ermeneutici , perché direbbe Paul Klee “L’arte non riproduce  ciò che è visibile, ma rende visibile  ciò che non sempre lo è” (Massimo Pasqualone)

Dal al 30 Agosto al 10 Settembre 2018

Orario apertura : dalle ore 17.00 alle 22.00




Editoria. LA SECONDA VITA Preziosi cimeli della Grande Guerra – Arte e artigianato di trincea in Italia

 

Autori Giovanni Dalle Fusine e Giacomo Molon, in una ricerca a quattro mani recentemente pubblicata dall’editore Atelier Grafico di Schio. “Arte da trincea”, o meglio arte dalla trincea, poiché ogni materia prima per comporre questi manufatti ha il comune denominatore di giungere dal fronte di mille battaglie quotidiane: contro le armi del nemico, la sete, la fame, la necessità di scrivere ai famigliari, di fare luce nel buio dei ricoveri, di guadagnarsi qualche lira per l’acquisto di un pezzo di pane, un fiasco di vino. Schegge, spolette, proiettili e corone di forzamento diventano fonte per creare e forgiare ricordi della vita militare. Oggetti creati per sterminare masse di uomini si trasformano in elaborazioni da ammirare ed apprezzare; è la “metempsicosi” del metallo che rinasce a miglior vita, finalmente positiva.

Prima Guerra Mondiale

Il lavoro di catalogazione nasce dal desiderio di promuovere e divulgare ulteriormente la conoscenza della cosi detta “trench art”, di chi la creò e di chi ne usufruì, focalizzando l’attenzione e la ricerca, come inserito nel sottotitolo, sul fronte italo-austrongarico. Si tratta di una prospettiva quasi esclusivamente italiana tenendo ben presente la situazione europea nella quale nasce e si confronta l’italica trench art.

 

13,00 € -140 Pagine , più di 100 foto a colori -Edizioni Atelier Grafico

 

 

 




“PRESENTATO A L’AQUILA “SHAH MAT” L’ULTIMO LIBRO DI MARIA ELENA CIALENTE”

– Un romanzo generazionale ambientato nella città aquilana degli anni sessanta –

Si è tenuta a L’Aquila presso l’Auditorium “Elio Sericchi” , la presentazione del libro “Shah mat”, di Maria Elena Cialente, edito e curato nella elegante veste grafica dalla Casa Editrice Tabula Fati di Chieti. L’appuntamento culturale è stato promosso dall’Accademia San Giovanni Crisostomo di Lucoli, presieduta da Giuseppe Del Zoppo, con il patrocinio della Fondazione della Cassa di Risparmio di L’Aquila. Oltre all’autrice e all’editore Marco Solfanelli, sono intervenuti lo storico Umberto Dante e Sonia Ciuffetelli, scrittrice e presidente dell’Associazione Culturale Le Muse ritrovate. Mentre le letture del testo sono state effettuate da Antonella Torelli che con la sua voce ha saputo richiamare l’attenzione del pubblico intervenuto. “Shah mat”, è un romanzo generazionale, ambientato nella L’Aquila degli anni sessanta e settanta, che ha incuriosito i convenuti per essersi rivelato anche un romanzo di formazione che, attraverso la storia del protagonista, presenta un percorso di perdizione e riscatto, costellato da approfondimenti e riflessioni che tentano di gettare una luce sulla dura realtà dell’ esistenza umana, sulla persistenza dei valori, sul potere della memoria e persino sulla condizione femminile nella storia e nel pensiero occidentale.

 Foto Arte Asmodeo Rennes




Quarta giornata di Tendopoli. Relatrice della giornata la teologa e biblista Rosanna Virgili.

 

In serata, dopo un pomeriggio interamente dedicato ad un percorso di spiritualità,

la tradizionale Via Crucis nel piazzale del Santuario a cui prenderà parte Mons. Leuzzi.

 

Domani la conclusione con la Festa dei Giovani

e la santa messa presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone

 

 

E’ giunta al quarto giorno la 38 edizione della Tendopoli di San Gabriele. Dopo la toccante testimonianza di ieri di Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie e di sua moglie Anna Chiara Gambini,, oggi è stata la volta della teologa e biblista Rosanna Virgili,  con la relazione dal titolo “Da Eva ad Ave”, che ha parlato della sacralità della donna attraverso la sua vocazione alla maternità. <<La donna è sacra perche porta la vita>> ha esordito la Virgili <<e nella Bibbia la donna è il primo grande quadro in cui appare subito come fonte di vita. Sempre la Bibbia ci parla di sesso e genere per esprimere diversità, ma senza il femminile non c’è il maschile e viceversa: per completarsi si ha bisogno l’uno dell’altro. La donna è la persona in attesa, in comunione sempre. La donna è un vaso che accoglie la goccia di rugiada dell’uomo e, senza, resta in attesa di un pieno. È la prima impresa edile dell’umanità che trasforma quella goccia (seme maschile) in tante membra, un microcosmo>>. La teologa ha poi spiegato la differenza del rapporto madre-figlio e padre-figlio. <<Il padre ha un rapporto mediato col figlio, mentre la madre immediato. La grandezza della mamma dipende dal fatto che il suo è un rapporto immediato, poiché lo ha portato nel grembo. Ma non basta partorire per diventare madre, perché si diventa madri generando amore per tutta la vita>>. La relatrice ha quindi parlato della Bibbia, dove
<<c’è la centralità del maschile. Ma le donne quando escono allo scoperto? Quando i re si mostrano corrotti e impotenti, quando ci sono dei problemi. Sono le donne ad insegnarci la fraternità nella Bibbia, perché la donna è accoglienza e amore>>. Infine un cenno al femminismo <<sano per certi versi ma a volte sbagliato, perché ha ridotto la donna a consumo e a scarto>>.  Tante le domande che la relazione ha suscitato nei tendopolisti, che hanno mostrato interesse per l’argomento. Alcuni ragazzi, invece, si sono sentiti inferiori di fronte a questa eccessiva enfatizzazione della donna. E lo hanno dimostrato attraverso delle domande a cui la relatrice ha risposto in modo esaustivo, ribadendo il ruolo dell’uomo per il completamento della donna <<l’uomo come principio vitale, perché senza la goccia di rugiada la donna resterebbe in attesa>>.

Dopo le riflessioni di questa mattina, il pomeriggio sarà invece completamente dedicato ad un approfondimento del proprio cammino spirituale attraverso il silenzio ed il deserto cui si accompagnerà la festa della riconciliazione. In serata, la via crucis, animata dai ragazzi, sul piazzale del Santuario alla quale prenderà parte Sua Ecc. Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo della diocesi di Teramo-Atri.

Domani la Tendopoli chiuderà i battenti con la Festa dei giovani e la tradizionale marcia a piedi Isola – San Gabriele. Alle 11.00 è prevista la messa presieduta da Sua Eminenza il cardinale Tarcisio Bertone  e poi, come tradizione vuole, la foto ricordo davanti al vecchio Santuario. Nel pomeriggio alle ore 14.00 i saluti con il gruppo di animazione della Tendopoli.

Potete seguire la Tendopoli on line sul sito www.tendopoli.it e sui canali social Facebook (Tendopoli di San Gabriele Onlus), Twitter (@Tendopoli_IT) e Instagram (tendopoli.sangabriele) , digitando gli hashtag ufficiali: #Tendopoli2018 #accendilasperanza.