PESTE SUINA AFRICANA, ON BRAMBILLA: “BENE ESCLUSIONE DALL’ABBATTIMENTO DEI SUINI DA COMPAGNIA”

Non vi saranno abbattimenti e macellazioni indiscriminate di suini, per prevenire la diffusione del virus della PSA (Peste suina africana) la cui presenza è stata riscontrata nelle carcasse di cinghiali tra la Liguria e il Piemonte. Nei giorni scorsi, l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, aveva avanzato questa richiesta al Ministero della Salute attraverso un’interrogazione parlamentare depositata a sua firma; oggi finalmente il dicastero ha chiarito con una nota che si possono evitare abbattimento e macellazione di suini “detenuti per finalità diverse dalla produzione zootecnica o alimentare” purché  “sia garantito il rigoroso rispetto di tutte le misure di biosicurezza utili ad evitare l’infezione da PSA e la sua diffusione”.
“E’ un importante risultato – commenta l’on. Brambilla – perché difende la vita di tanti animali, escludendo dalla mattanza i suini salvati da macellazione e detenuti da associazioni o i suini detenuti a fini di compagnia non affetti dalla malattia. Sarebbe stato assurdo se fossero stati abbattuti anche animali detenuti in condizioni ben differenti rispetto a quelle degli allevamenti a scopo alimentare. Un conto è lo status giuridico, altra è la situazione di fatto, del tutto diversa, come dimostrano le numerose proteste arrivate alle associazioni di protezione animale, di cui mi sono fatta interprete”.




CARIFERMO ACCANTO ALLE REALTÀ DEL TERRITORIO

 

 

 

 

 

Con l’obiettivo di affiancare le realtà del territorio, nei giorni scorsi Carifermo ha organizzato in videoconferenza un incontro sugli aspetti fiscali della liquidità delle imprese.

 

Dopo i saluti iniziali di Ermanno Traini, Direttore Generale di Carifermo, Carlo Sportillo, della Direzione Commerciale, ha sviluppato il tema in collaborazione con partner primari, esperti del settore.

 

Grazie all’iniziativa, alla quale ne seguiranno altre nei prossimi mesi, la Banca mette a disposizione delle aziende, soprattutto in questa fase economica complessa, una qualificata consulenza per poter affrontare in modo consapevole le scelte più importanti.

 

Gli incontri si inseriscono in una programmazione di educazione economica e finanziaria più ampia che coinvolge anche il mondo della scuola, al fine di offrire un contributo alla crescita ed allo sviluppo del territorio.




La sezione A.N.P.I. di Montorio al Vomano “Donato Di Giammarco e Giuseppe Valentini” sente il dovere di esprimere la propria posizione in merito all’ordinanza del Sindaco di Montorio al Vomano di abbattere numerosi alberi centenari lungo Viale Duca degli Abruzzi.

A.N.P.I. SEZIONE MONTORIO AL VOMANO

“DONATO DI GIAMMARCO E GIUSEPPE VALENTINI”

ANPI

 

L’A.N.P.I. è un’associazione che ha come finalità la conservazione e l’attualizzazione
della memoria storica della lotta antifascista partigiana. Custodisce vivo il ricordo delle lotte di tanti uomini e donne che hanno subito violenze, torture e che hanno dato la vita per difendere i loro ideali di libertà e democrazia.

Per noi dell’A.N.P.I., libertà e democrazia, non sono valori scontati, al contrario, siamo convinti che siano beni preziosi sui quali vigilare sempre.

Per questa ragione esprimiamo il nostro rammarico nel constatare che l’Amministrazione Comunale di Montorio al Vomano, in questa specifica situazione, non abbia agito secondo le basilari regole democratiche della trasparenza e della condivisione.
Le scelte importanti che riguardano la collettività si espongono con limpidezza e si offrono serenamente al confronto. Al contrario, la decisione di abbattere gli alberi è stata presa molti mesi fa, senza essere minimamente condivisa con la cittadinanza. Presentata infine come urgente, è stata messa in atto, nel giro di poche ore, di soppiatto, nella totale disinformazione dei cittadini con un’ordinanza del Sindaco, eludendo, in seguito, qualsiasi confronto democraticamente chiesto e sollecitato da più parti.
Oltre che da questo generale atteggiamento antidemocratico, siamo anche profondamente turbati, tanto è lontano dai principi della convivenza civile, dal tentativo di ridicolizzare il gesto coraggioso di protesta di un cittadino di Montorio che ha tentato di bloccare il taglio degli alberi del nostro viale.
Alberi che i cittadini montoriesi hanno tutto il diritto di voler salvare e che anche l’A.N.P.I. di Montorio intende difendere in quanto bene collettivo, parte del patrimonio paesaggistico, naturalistico e culturale del nostro paese e del Parco Nazionale, di cui con tanta leggerezza qualcuno pensa di potersi disfare.
Siamo fiduciosi che la mobilitazione generale che in brevissimo tempo si è manifestata, sortisca l’effetto di una immediata sospensione dell’abbattimento degli alberi ed una valutazione più approfondita e ragionata del loro stato di salute e di sicurezza, presso gli organi preposti.
Come A.N.P.I. ci riteniamo soddisfatti della immediata risposta della società civile che, al di là degli schieramenti politici, ha saputo rispondere con prontezza e fermezza, dimostrando la volontà di partecipare attivamente alle scelte che riguardano la collettività e che ha scongiurato, almeno per il momento, l’abbattimento degli alberi.
Per noi questo significa che, nel nostro paese, la democrazia è viva e gode di buona salute.

 

COMITATO DIRETTIVO A.N.P.I. SEZIONE MONTORIO AL VOMANO “DONATO DI GIAMMARCO E GIUSEPPE VALENTINI”




Provinciale 36 di Saputelli: la strada chiude per l’intervento di risanamento dal dissesto idrogeologico.

I fondi sono quelli dell’Anas che interviene direttamente in questo primo tratto mentre un secondo tratto sarà a cura della Provincia.

Teramo 31 gennaio 2022. Da oggi e  fino al 24 aprile la provinciale 36 località Saputelli nel tratto che attraversa il territorio del comune di Penna Sant’Andrea sarà interdetta al traffico per un significativo intervento di risanamento. La strada a partire dagli eventi sismici e nevosi 2016/2017 è interessata da un vasto fenomeno di dissesto idrogelogico che ha danneggiato anche il piano stradale e il sistema dei drenaggi a suo tempo realizzati dall’ente.

I lavori sono finanziati con gli Stralci ANAS (Fondi sisma); il primo intervento di oltre 2 milioni di euro inizia oggi e viene realizzato direttamente dall’Anas; un secondo intervento, invece, sarà, a cura della Provincia a chiusura del cantiere Anas. I due Enti, infatti, si stanno coordinando anche con gli enti locali interessati ( Penna Sant’Andrea e Cermignano) per gestire i lavori e la viabilità alternativa visto che la strada rimarrà chiusa per circa tre mesi.

“In questi anni la Provincia ha fatto fronte all’emergenza con piccoli interventi tampone – spiega il presidente Diego Di Bonaventura – quello che parte oggi è un Piano di risanamento del versante e quindi della strada, un’arteria che rappresenta una direttrice privilegiata per arrivare nei Comuni interessati ed è quella utilizzata dai mezzi pubblici. Ai cittadini chiediamo pazienza per gli inevitabili disagi e ringraziamo l’Anas per il contributo fondamentale che ci sta dando, in termini di finanziamenti e supporto tecnico. Con loro e anche grazie a loro stiamo recuperando un’assetto di marcia congruente con le numerose emergenze che fra terremoti ed alluvioni hanno segnato la rete stradale provinciale”.




“Quota Mille” al confine con il Lazio, alla scoperta di Sella di Corno

 

Sella di Corno, 1005 metri sul livello del mare, frazione del comune di Scoppito (Aq) ultimo paese dell’Abruzzo al confine con il Lazio: si trova al centro della fertile Valle di Corno, luogo incantevole e suggestivo; è sempre stato un passaggio obbligato nell’Appennino, tra il gruppo montuoso del Monte Calvo a nord e quello di Monte Nuria a sud.

 

Secondo la tradizione il borgo nacque a seguito della distruzione della vicina Amiternum, i cui abitanti furono sparpagliati nella zona, alcuni dei quali trovarono rifugio proprio qui: ci si trova nella zona più a sud di quello che un tempo era il territorio dei Sabini, antico popolo che si contese a lungo queste terre con i romani.

Come spiega lo scrittore abruzzese Peppe Millanta che, insieme Sem Cipriani e le telecamere Rai, ha raggiunto questa frazione per una nuova puntata della rubrica a cura di Paolo Pacitti,“Quota Mille”“la località prende il nome dall’omonimo valico che mette in collegamento l’aquilano con Rieti. Al centro della Valle del Corno, infatti, c’è una altura ben visibile proprio a forma di Corno, su cui fu costruita una fortificazione, intorno alla quale il paese continuò ad espandersi.

L’importanza del luogo come via di comunicazione è testimoniata da un cippo, presente nella piazza centrale del paese. Si tratta della pietra miliare della via Cecilia, costruita dai romani quando occuparono la zona, che congiungeva l’attuale Antrodoco con Amiternum. Sopra, in miglia romane, c’è scritta la distanza dalla città eterna, 72, equivalenti a circa 106 chilometri”.

Eamus frates. Ad Aquilam missus sum!” ossia “Andiamo fratelli. Sono stato mandato a l’Aquila! Queste parole – prosegue Millanta – furono pronunciate il 16 maggio del 1444 da San Bernardino da Siena, nel suo ultimo viaggio. Le cronache ci dicono che c’era un caldo torrido, e San Bernardino fu colto da una febbre altissima e iniziò a implorare per avere dell’acqua. I confratelli non sapevano dove trovarla quando Bernardino stesso, steso sull’erba a riprendere fiato, mosse la mano e indicò un punto, da cui venne fuori uno zampillo. E lo zampillo si tramutò in una fonte, ancora oggi chiamata fontana di S. Bernardino”.

Mentre si dissetava, con gli occhi infuocati dalla febbre, gli apparve Celestino. I due si abbracciarono e il santo eremita gli affidò L’Aquila. Quando la figura di Celestino si dissolse, Bernardino esortò i suoi confratelli a continuare il viaggio nonostante il suo malore.

Affrontò così gli ultimi chilometri che lo separavano dall’Aquila, stremato, dove morì pochi giorni dopo divenendone patrono, come predetto da Celestino.

Il prodigio è ricordato oggi dalla chiesetta, che attira ogni anno numerosi fedeli sulle orme del santo senese.

L’antico dazio segna il confine tra l’Abruzzo e il Lazio.

Il viaggio tra i borghi d’Abruzzo continua su Buongiorno Regione; novità, curiosità e qualche piccola anticipazione sono sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/peppemillanta, dov’è possibile saperne di più anche sulla puntata dedicata a Sella di Corno.




Da Vanity Fair con la rubrica “Sirene” alla Scuola Macondo, la scrittrice Terranova presenta “Addio Fantasmi” al Gruppo di Lettura

Il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara, scuola fondata e diretta dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta, torna con un nuovo appuntamento dedicato alla lettura, il primo di questo 2022, previsto per venerdì 28 gennaio alle ore 19:00 con Nadia Terranova e il suo romanzo Addio Fantasmi (Einaudi).

Nel romanzo Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale, la stessa città in cui è nata l’autrice: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata quando era solo una ragazzina.

Ventitré anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è più tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell’assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio.

Ma ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena: “Fra il tramonto e la cena, l’assenza di mio padre tornava a visitarmi. Aprivo il balcone sperando che il temporale filtrasse dai soffitti e squarciasse le crepe sul muro, supplicavo la tramontana di trasformarsi in uragano e rovesciare in terra l’orologio e le sedie, all’aria il letto, i cuscini, le lenzuola. Non vuoi sapere che sono diventata grande, non ti interessa?, chiedevo, e nessuno rispondeva”.

Nadia Terranova è nata, appunto, a Messina nel 1978 e vive a Roma. Per Einaudi ha scritto i romanzi Gli anni al contrario (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award) e Addio fantasmi (2018, finalista al Premio Strega, vincitore del premio Subiaco Città del libro, del premio Alassio Centolibri, del premio Nino Martoglio e del premio Mario La Cava). Ha scritto anche diversi libri per ragazzi, tra cui Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo 2012), Casca il mondo (Mondadori 2016) e Omero è stato qui (Bompiani 2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega Ragazzi), e un saggio sulla letteratura per ragazzi, Un’idea di infanzia (ItaloSvevo 2019). Ha una rubrica su Vanity Fair, Sirene, in cui racconta storie di donne contemporanee.

Il prossimo appuntamento è previsto per il 25 febbraio con Simona Baldelli ed il suo romanzo “Evelina e le fate” (Giunti).

Per ricevere il link per partecipare alla presentazione (su zoom) contattare il numero 3703525381 o scrivere a scuolamacondo@gmail.com.




Imprese danneggiate dall’emergenza Covid: «Legge regionale nel cassetto da maggio»

CASARTIGIANI – CLAAI – CNA – CONFAPI –
CONFARTIGIANATO – CONFCOMMERCIO – CONFESERCENTI
ABRUZZO

La protesta: «Non spesi 10 milioni di euro destinati al credito dei settori più colpiti»
Pescara – La legge regionale di sostegno destinata soprattutto alle imprese del turismo e della
ristorazione danneggiate dalla zona rossa per l’emergenza Covid dichiarata dal Presidente
della Regione Abruzzo, si eè persa. Smarrita nel dimenticatoio della politica e nei labirinti delle
istituzioni, nonostante fosse stata annunciata con grande enfasi e approvata addirittura il 18
maggio scorso. I giorni previsti per l’attivazione delle misure, fissati in quindici giorni, sono
giaè diventati 245 ma di quell’intervento non si ha piuè notizia, mentre nel frattempo le imprese
sono tornate in piena emergenza. Lo denunciano le associazioni di categoria delle piccole e
medie imprese d’Abruzzo Casartigiani, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio e
Confesercenti, sigle complessivamente rappresentative di gran parte delle imprese della
nostra regione, che questa mattina hanno tenuto a Pescara, nella sala Camplone della Camera
di commercio di Chieti-Pescara, una conferenza stampa.
Con Graziano Di Costanzo, direttore regionale della CNA a fare da portavoce delle diverse sigle,
erano presenti anche Luciano Marifiamma (presidente Confapi dell’Aquila), Lido Legnini
(direttore Confesercenti Abruzzo), Fabrizio Vianale (direttore Confartigianato Pescara),
Flaviano Montebello e Dario Buccella (coordinatori regionali Casartigiani), Gianluca Luminari
(direttore Claai Pescara), con Roberto Donatelli, presidente regionale della Confcommercio in
collegamento video.
Giaè dal nome della legge – hanno osservato i partecipanti – si ribadivano i motivi di urgenza ed
emergenza che avevano indotto il Consiglio regionale a dare il via libera, prima della
pubblicazione sul Bollettino Ufficiale il 19 maggio con il numero 9: “Misure a favore delle
micro, piccole e medie imprese […] che hanno subito restrizioni previsteper le “zone rosse”
per effetto delle Ordinanze del Presidente della Regione”. Cosìè come dalla prima dotazione
finanziaria, indicata in 10 milioni di euro: fondi residui del periodo 2014– 2020, destinati a
favorire l’accesso al credito di alcuni dei settori piuè duramente colpiti dalla pandemia da
Covid-19, che piuè volte il mondo dell’imprenditoria abruzzese aveva chiesto con una sola voce.
Un tempo enorme, insomma, quello trascorso da maggio ad oggi, in cui la Giunta regionale non
ha in pratica indicato alcuna plausibile ragione di tanto ritardo: motivo, questo, che ha indotto
Casartigiani, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti Abruzzo a
scrivere ripetutamente al presidente della Regione Marco Marsilio, all’assessore alle Attivitaè
produttive Daniele D’Amario, e agli stessi esponenti politici di Palazzo dell’Emiciclo per
chiedere conto invano di questa mancanza cosìè grave. Nonostante la legge – caso forse unico
nella recente vicenda istituzionale regionale – fosse stata concepita con un larghissimo
consenso delle forze sociali e votata perfino all’unanimitaè dall’Assemblea regionale.
Adesso, rivolgendosi direttamente all’opinione pubblica percheé comprenda le ragioni della
protesta, le associazioni promotrici dell’appuntamento odierno con gli organi di stampa
tornano a sottolineare gli elementi di urgenza che stavano alla base del provvedimento: la
difficoltaè per un numero consistente di micro e piccole imprese di accedere al credito
garantito attraverso il Fondo centrale di garanzia; la necessitaè di far fronte alle emergenze di
carattere finanziario e di liquiditaè; la ripresa del pagamento di tasse e imposte
precedentemente bloccate; i benefici che gli investimenti effettuati avrebbero avuto sul
sistema economico regionale; il coinvolgimento dei confidi che avrebbe consentito un effetto
moltiplicatore delle somme stanziate. Tutte ragioni la cui validitaè eè oggi confermata anche
dall’autorevole voce dell’Associazione Bancaria Italiana, l’Abi, che ha lanciato piuè volte
l’allarme sul rischio di insolvenza per molti piccoli imprenditori: motivo questo, per chiedere
l’immediata applicazione delle legge con lo sblocco dei fondi. Evidenze che, ad oggi, risultano
purtroppo vanificate dalla stasi assoluta in cui versa il provvedimento, di cui non eè stato
avviato alcuno degli atti indicati nel testo. Il tutto, mentre altre amministrazioni di territori
vicini – pensiamo alle Marche – mettono in campo risorse ingenti per sostenere il mondo della
micro impresa a rischio tracollo attraverso analoghe misure finanziarie.
Si tratta dunque di una situazione inaccettabile, che colpisce ulteriormente le speranze di
ripresa di alcuni settori che – come il turismo – hanno pure alle spalle una stagione estiva
positiva, ma che non hanno potuto contare sul sostegno promesso e che ora si trovano a dover
fare i conti con una nuova crisi in ragione della ripresa dei contagi e della cancellazione di
prenotazioni in serie. A rendere ancora piuè inaccettabile il quadro, va detto, contribuisce
anche la stridente differenza di passo utilizzato per l’approvazione di altri provvedimenti,
anche in sede consiliare per cui – al di laè delle considerazioni circa l’opportunitaè – si eè
proceduto a tutta birra. E che dire, infine, dei 10 milioni di euro del programma RESTART,
stanziati addirittura dal Cipe il 25 agosto del lontano 2018, in gran parte disponibili in cassa
dal febbraio 2019, destinati all’Area Cratere del Sisma 2009 e fino ad oggi non ancora spesi.
18/1/2022




Spazio Civico Roseto. Si è riunito il coordinamento politico di Spazio Civico che affiancherà l’Amministrazione nel progettare la Roseto di domani

 

 

Si è riunito nei giorni scorsi il coordinamento politico di Spazio Civico che vede, al suo interno il Sindaco Mario Nugnes,la Giunta (il Vice-Sindaco Angelo Marcone, gli assessori Zaira Sottanelli, Lorena Mastrilli, Gianni Mazzocchetti e Francesco Luciani), i Consiglieri di maggioranza (il Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti, i consiglieri Enio Pavone, Toriella Iezzi, Valentina Vannucci, Paolo De Nigris, Dario Chiarobelli, Vincenzo Addazii, Simona Di Felice, Annalisa D’Elpidio e Christian Gabriele Aceto), i coordinatori di tutte le sei liste che hanno concorso fattivamente all’elezione di Mario Nugnes a Sindaco di Roseto degli Abruzzi e l’Onorevole Giulio Sottanelli.

 

A coordinare il gruppo di lavoro l’ex Consigliere e Assessore Gianfranco Marini, figura storica della politica rosetana, scelta da tutto il coordinamento proprio in virtù della sua grande esperienza e delle competenze maturate, negli anni, al servizio della collettività.Con lui Umberto Schiavoni (Azione con Carlo Calenda), Pierpaolo Di Elpidio(U.N.D.E.R. Nuove Energie per Roseto), Andrea Marziani (Per Nugnes Sindaco Altracittà-Casa Civica-Volt), Andriano De Sanctis (Operazione Turismo), Toriella Iezzi (Fare per Roseto), Riccardo Tomassoni (Sport e Civismo).

 

Il coordinamento politico – spiegano i promotori – avrà il ruolo di “motore propulsore dell’attività amministrativa”, affiancando e coadiuvando in ogni fase della loro attività gli amministratori chiamati a guidare la “svolta” del nostro territorio. Grazie a questo tavolo, che si riunirà almeno una volta al mese, puntiamo a portare avanti una serie di progetti per il territorio, alcuni dei quali già presentati alla cittadinanza in campagna elettorale, e a gettare le basi della “Roseto delle prospettive future”. Vogliamo fungere inoltre da raccordo tra il territorio, la collettività e l’Amministrazione, portando spunti, proposte, idee e progettualità che vadano oltre la quotidianità disegnando, tutti assieme, la Roseto del domani”.

 

Siamo molto felici di come procedono gli incontri del coordinamento politico di Spazio Civico, si tratta infatti di appuntamenti molto intensi e costruttivi che ci consentono di programmare, grazie al contributo di tutti i gruppi, la Roseto che vogliamo” spiega il Sindaco Mario Nugnes. “Sono poi particolarmente lieto che a coordinare i lavori sia un amico come Gianfranco Marini che sta mettendo tutta la sua esperienza al servizio del tavolo politico. D’altronde, finito il primo turno, malgrado non fosse stato eletto si mostrò felicissimo del fatto che al suo posto fossero entrati in Consiglio tanti giovani e persone alla prima esperienza amministrativa annunciandomi che sarebbe comunque rimasto a disposizione di tutti offrendo sempre e comunque il suo contributo”.

Spazio Civico Roseto




L’Aquila. Valorizzazione del Complesso Monumentale di San Bernardino e dei tesori d’arte sacra e contemporanea

 

L’AQUILA – “Valorizzazione del Complesso Monumentale di San Bernardino a L’Aquila e dei tesori d’arte sacra e contemporanea” è il titolo del progetto ideato dall’Associazione Cavalieri del Venerdì Santo di L’Aquila, curatrice dell’evento annuale artistico-religioso Processione del Venerdì Santo, scaturito dal desiderio dell’Associazione di dare un ulteriore contributo alla conoscenza dello splendido Complesso Monumentale e delle opere che custodisce.

 

E’ un unico progetto, sviluppabile su due obiettivi tra loro complementari, che si propone con l’obiettivo “A” di migliorare, ammodernare, rendere più conosciuti e più fruibili gli spazi in cui vive e respira l’opera che dal 1954 è parte del patrimonio spirituale e artistico di un’intera città e richiamo del turismo religioso e non solo e, al contempo, con l’obiettivo “B”, di valorizzare e rendere più godibili, nel tempo e nello spazio, i preziosi Simboli che compongono l’artistica Processione. E’ un progetto che l’Associazione ha potuto attuare, nel corso dell’anno 2021, grazie al sostegno del Comune dell’Aquila che ha approvato l’idea progettuale presentata a valere del Programma RestartPriorita’ C, D.L. 78/2015, C.M.I. Legge 125/2015, Delibera Cipe 10.08.2016 N. 49 – ANNUALITA’ 2018 – Filone B2.b. Restart Cultura “Sviluppo delle potenzialità culturali per l’attrattività turistica delcratere”, 4^ fase del filone B2b – con attivazione di attività e programmi di promozione dei servizi turistici e culturali per progetti con ricaduta nel Comune dell’Aquila – incubatore di creatività.

 

Pertanto, ad inizio del 2022,per quanto riguarda il primo obiettivo del progetto, è possibile prendere atto, visitando la Basilica di San Bernardino da Siena, al di fuori dei momenti dedicati alle celebrazioni liturgiche, delle realizzazioni intervenute all’interno della stessa, le quali si sostanziano nella creazione di un percorso culturale permanente, rivolto anche a fruitori/utenti non vedenti o ipovedenti, che consente agli innumerevoli visitatori italiani e stranieri della Basilica, tra questi anche gli stessi aquilani, di poter ammirare le meraviglie ivi custodite avvalendosi, in contemporanea, di un supporto esplicativo agile, coinciso ed esaustivo.Il percorso si snoda lungo tutto il ragguardevole perimetro della Basilica iniziando a destra dell’ingresso principale e via via, cappella per cappella, fino ad arrivare all’abside per poi ritornare sul lato opposto, ancora cappella per cappella, fino all’uscita principale.

 

Si tratta di un cammino annunciato da un grande pannello introduttivo, contenente il riferimento mappale del percorso e segnato da eleganti e contenuti totem in plexi-glass, che non disturbano la funzionalità liturgica degli spazi e non impattano l’assetto architettonico e artistico dell’edificio sacro tanto che la loro introduzione in Basilica è stata vagliata e approvata dalla Sovrintendenza dell’Aquila, grazie all’attenzione dell’Architetto Antonio Di Stefano.I totem o piedistalli sono dotati di sistemi per la lettura in braille dei dati relativi all’identificazione dell’opera e della didascalia riportata, che denotano l’attenzione nei confronti di persone che, pur non potendo scorgere le immagini, hanno tutta la necessità di appagare la propria sensibilità artistica e il bisogno di condivisione della conoscenza di un patrimonio comune.

 

La realizzazione del progetto è stata seguita dal Consiglio Direttivo dell’Associazione, presieduto da Antonio Ruzza,con il sostegno continuo ed entusiasta di Padre Daniele Di Sipio, Rettore della Basilica, avvalendosiin primis dell’impegno e della competenza della socia Maura Iannucci, che si è direttamente dedicata al coordinamento del lavoro grazie ai fondamentali contributi del Prof. Michele Maccherini, docente presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila e dell’Architetto Maurizio D’Antonio, ex Funzionario del Provveditorato alle Opere Pubbliche già responsabile dei lavori eseguiti in Basilica dopo il sisma del 2009, i quali hanno curato i testi della nuova guida, Edizioni Carsa 2020.

 

Inoltre, è stata fondamentale, per il compimento dell’opera, oltre all’interazione conAntonio Rotondi, Presidente Provinciale dell’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS, la collaborazione prestata da tre studenti del Corso di Laurea Magistrale in Beni Culturali presso la stessa Università, Chiara Cafaggi, Daniele ColantonioeValentina Pessia, i quali si sono resi esemplari, insieme al grafico e informatico Cristinel Stan, per rendere i totem vere e proprie postazioni interattive con veloci rimandi al sito della Basilica per gli approfondimenti e la visualizzazione di video collegati.

 

Di pari passo si è reso necessario l’aggiornamento del sito della Basilica, sempre a cura del grafico e informatico Cristinel Stan, con la realizzazione di una veste più attuale e facilmente navigabile, consentendo, a beneficio dei visitatori a distanza, la trasposizione del percorso culturale permanente nello spazio virtuale del sito della Basilica.Inoltre, la nuova sezione Tesori d’Arte, con il suo prezioso archivio digitale, rappresenta la più considerevole novità del sito in essere per la quale esso si va a denotare come una risorsa nuova e completa per conoscere le notizie storiche riguardanti le opere di maggior interesse presenti in Basilica, con l’ausilio di una mappa per conoscere la loro ubicazione e brevi filmati, per incrementarne la percezione spaziale e visiva, corredati di sottotitoli per i non udenti.

 

In proposito si segnala la presenza, nel sito e su youtubehttps://www.youtube.com/watch?v=BrZePbeU66k, di due video che illustrano e presentano le opere d’arte i quali terminano con il caloroso invito del Rettore alla visione dal vivo nella Basilica.Contestualmente alla creazione del percorso culturale permanente in Basilica e nel sito, l’Associazione, nel 2021, ha portato avanti anche l’obiettivo “B” del progetto per effetto del quale, per la prima volta nella storia, è stato possibile esporre in Basilica, in un periodo diverso dai giorni tipici della Settimana Santa, alcuni dei preziosi Simboli della Processione.

 

Perciò, nel tempo dell’agosto aquilano, normalmente quello di massimo afflusso turistico in città, fortemente così confermatosi anche in questa scorsa estate segnata dalla pandemia, i visitatori della Basilica hanno potuto ammirare da vicino alcuni dei preziosi Simulacri così come hanno potuto farlo, in centro storico, i turisti e gli aquilani che si sono immersi nella cornice dell’imponente palazzo Cipolloni-Cannella, presso cui ha sede la Galleria d’Arte Gliubich, la quale ha accolto per l’esposizione, altre opere processionali quali le tre bellissime artistiche aureole dorate eseguite su disegni del maestro Remo Brindisi.Ciò ha consentito una divulgazione più immediata e diretta dell’artistico patrimonio rendendo una percezione di gran lunga più gradevole e appagante di quanto possano farlo i rimandi a realtà virtuali, a reperti fotografici o a narrazioni letterarie.

 

Questa è stata l’occasione per avvalorare, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, lo speranzoso intento, fortemente sostenuto dall’Associazione, rivolto al sostegno per la ricerca di spazi adeguati, in termini di posizione, di ampiezza e di sicurezza, da destinare all’allestimento di una Esposizione Permanente dei Simboli della Processione del Venerdì Santo, così da dare a questo patrimonio spirituale e culturale di un’intera città un respiro continuo, non relegato ai soli giorni della Passione, che si rifletterebbe positivamente in termini di ritorno turistico religioso e turistico artistico-culturale. ’Associazione ringrazia calorosamente i partner dell’iniziativa quali il Convento di San Bernardino dei Frati Minori, la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano e la Casa d’Aste Gliubich, che con vero spirito costruttivo si sono posti a servizio del progetto in argomento, nonché la Sig.ra Prefetto di L’Aquila dott.ssa Cinzia Teresa Torraco quale rappresentante del FONDO EDIFICI DI CULTO per il territorio di competenza.

 




Si è svolta venerdì, dalle 18 alle 21, l’Agorà organizzata dal Partito Democratico della provincia di Teramo “Un treno verde per uno sviluppo sostenibile delle aree interne del Gran Sasso”.

Tanti i partecipanti, iscritti e non al PD, che hanno dato vita ad un confronto ricco di contenuti e di spunti di riflessione. Al centro del dibattito è stata posta la realizzazione di una rete ferroviaria che colleghi le aree montane del teramano alle città di Teramo, L’Aquila e Roma. Un collegamento strategico, in grado di arginare il fenomeno dello spopolamento, che affligge questi territori, e di avviare un concreto rilancio dello sviluppo economico e turistico dei Comuni montani, ricchi di storia, arte, culto e tradizioni.

Il progetto, perfettamente in sintonia con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ossia la riduzione dei divari territoriali e la sostenibilità, vedrebbe finalmente realizzato il sogno di uomini e amministratori del passato che a partire dal 1866, a Teramo, avanzarono e sostennero questa proposta. Il collegamento tra la Capitale e le Aree appenniniche è oggi una priorità anche nazionale, infatti, grazie a specifiche disposizioni adottate dopo gli eventi sismici del 2009 e del 2016 che hanno colpito queste Comunità, sono stati stanziati fondi specifici destinati proprio a studi di fattibilità per sviluppare i collegamenti che riguardano Roma, L’Aquila, Teramo e Ascoli Piceno.

La nuova ferrovia, che dovrà necessariamente attraversare anche aree del Parco Nazionale, sarà servita da treni ad idrogeno, all’avanguardia per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di decarbonizzazione e di utilizzo di energie rinnovabili.

Nel corso dell’incontro è stato trattato anche il tema dell’alta velocità e il suo potenziamento previsto su tutta la dorsale adriatica, che renderebbe ancora più necessario un intervento capillare di infrastrutture nelle aree interne per collegare ogni territorio alla costa e velocizzare così i collegamenti dell’intera provincia.

L’intenzione del Partito Democratico, condivisa da tutti i partecipanti all’Agorà, è di passare al più presto alla fase operativa coinvolgendo tutti i soggetti e le Istituzioni interessate. Già durante la fase organizzativa dell’incontro, il Consigliere regionale del Partito Democratico Dino Pepe ha presentato un emendamento al Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR), approvato all’unanimità nell’ultima seduta del Consiglio, che ora è parte integrante nella programmazione strategica regionale, che include la nostra provincia nella progettazione, anche esecutiva, e nella redazione di piani di fattibilità che hanno come obiettivo il collegamento ferroviario di Teramo con Roma e le dorsali Tirreniche ed Adriatiche.

Partito Democratico Provincia di Teramo