Tortoreto. Carmine DI Giandomenico incontrerà il pubblico di Tortoreto

Sabato data 25 Agosto a Tortoreto dalle 18.00 in poi

Carmine DI Giandomenico incontrerà il pubblico con un’ intervista condotta dagli organizzatori.

L’artista abruzzese si racconterà e racconterà la sua nuova avventura su Batman Detective Comics dopo che per due anni è stato il disegnatore principale del rilancio di The Flash..

Inoltre ci sarà la presenza dell’artista Francesco Colafella con Carmine Di Giandomenico parlerà del loro progetto “Leone appunti di una vita” che uscirà nel 2019.

Non perdete l’occasione di farci autografare i vostri volumi MArvel e DC comics dal disegnatore abruzzese,
vi aspettiamo.

Dopo la conferenza l’artista Teramano si presterà ad una performance Live

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Tortoreto Comics



Pescasseroli ospita PIERO FASSINO, PD davvero, La Nave di Teseo.                                                                Modera: Eugenio Murrali; legge: Piera Degli Esposti.

domani sabato 25 agosto Dacia Maraini presenta il penultimo libro in calendario a Pescasseroli Legge. Il 26 agosto, domenica, si conclude con lo scrittore Alessandro Barbano.    Troppi diritti – L’Italia tradita dalla libertà, Mondadori. (segue nota)

SABATO 25 AGOSTO, ore 17:45, Piazza Umberto I

�� PIERO FASSINO, PD davvero, La Nave di Teseo.
Modera: Eugenio Murrali; legge: Piera Degli Esposti.

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L’arte al tempo dei centri commerciali: 19 artisti espongono all’Universo di Silvi

Dal 27 agosto al 3 settembre mostra promossa dal Movimento del Guardare Creativo

Chieti – Produzione artistica e merci possono “convivere”? E’ l’interessante scommessa proposta dall’Associazione culturale “Movimento del Guardare Creativo” di Chieti, che al Centro commerciale Universo, di Silvi Marina, promuove una mostra in programma dal 27 agosto (l’inaugurazione prevista alle 17,30) al 3 settembre prossimo. Grazie alla collaborazione con la struttura, i visitatori abituali del centro commerciale potranno insomma soffermarsi anche ad osservare i lavori di diciannove artisti esposti negli spazi della struttura che sorge a qualche chilometro dalla celebre Torre di Cerrano.

«L’idea – illustra Gabriella Capodiferro, presidente dell’associazione, il Movimento del Guardare Creativo – nasce da una coraggiosa proposta di incontro tra commercio ed arte, dove merci e manufatti artistici possono trovare uno scopo comune nella ricerca della qualità del prodotto. Abbiamo accolto di buon grado l’idea di esporre in un luogo dove l’arte impegnata non è mai entrata, usando però lo stesso rigore estetico e stilistico di una galleria. Abbiamo trovato in questa proposta l’occasione di incontro con un pubblico vario ed eterogeneo, in un modo diretto e spontaneo».

Diciannove, come detto, gli artisti presenti: si tratta di Lorella Belfonte, Alfonso Camplone, Simonetta D’Alessandro, Francesco D’Aponte, Laura De Lellis, Concita De Palma, Giacinta Di Battista, Liliana Di Giovine, Marilena Evangelista, Marco Iannetti, Rosa Lisanti, Iva Lombardi, Maria Masciarelli, Teresa Michetti, Antonio Rucci, Paola Santilli, Deni Scarsi, Nicoletta Testa,  Bruno Torriuolo. A completare poi l’ideale percorso che si snoda attorno dalla mostra, penserà la conferenza (“Saper leggere l’opera d’arte”) che la stessa Capodiferro terrà sabato 1 settembre, alle 17.30, sempre all’interno della struttura.

L’Associazione Culturale M.G.C. del Guardare Creativo, nata nel 2008, si ispira all’esperienza didattica trentennale dello omonimo Studio d’Arte di Chieti che ha aperto la strada allo studio percettivo e critico dell’opera d’arte attraverso l’analisi strutturale della composizione. L’Associazione si propone di diffondere la cultura dell’arte, come linguaggio visivo, tra quanti amando l’arte e non potendola approfondire attraverso lo studio sistematico, cercano occasioni per conoscerla di più. Proponendosi come luogo d’incontro e di aggregazione nel nome di interessi culturali, asolvendo una funzione sociale di maturazione critica e di crescita umana attraverso l’ideale dell’educazione permanente mirata alla lettura dell’opera d’arte. Il Movimento del Guardare Creativo ha realizzato visite guidate a mostre e musei in Italia ed all’estero; incontri e conferenze sull’analisi percettiva dell’opera d’arte; mostre collettive dei soci. Ha organizzato inoltre eventi culturali tra cui la Biennale internazionale d’Arte “Arte no caste”, con cadenza biennale, ospitata all’Aurum di Pescara ed al Palazzo dei  Nobili all’Aquila.

24/8/2018




ALLA GROTTA DI SAN FRANCO

 

 

Nel quadro dei festeggiamenti dell’Assunta, il 16 agosto, tre giorni dopo l’immancabile gita all’Acqua di San Franco, come si usa da qualche anno a questa parte, si è svolta ad Assergi un’escursione con meta la grotta di San Franco, il luogo dove, secondo la tradizione, il santo eremita del Gran Sasso trascorse i suoi ultimi quindici anni di vita e dove morì, la notte tra il 4 e il 5 giugno di un anno imprecisato tra il 1220 e il 1230. Si racconta che quella notte gli abitanti di Assergi furono svegliati dalle campane della chiesa, che suonarono a distesa, ad annunciare più una festa che una morte, mentre dalla grotta rifulse un grande straordinario chiarore.

Non lontana dal tragitto c’è un’altra grotta legata alla memoria del santo, più piccola, e accessibile solo con l’aiuto di una corda assicurata ad un gancio fissato nella roccia : quella dei “Peschioli” , località non lontana dalla stazione intermedia della funivia che porta a Campo Imperatore.

La piccola comitiva (in tutto meno di venti persone, assergesi ma non solo), diretta dall’assergese Leandro Giannangeli, guida esperta e simpatica, ha preso le mosse dal piazzale della stazione della funivia del Gran Sasso. Il percorso, lungo ed impervio e a tratti insidioso per l’erba resa scivolosa dalle piogge dei giorni precedenti, ha messo a dura prova i polpacci e l’equilibrio, ma la fatica non ha spento il clima festoso dell’ascensione. Una breve sosta a metà cammino per un piccolo panino e un sorso d’acqua, e su..su fino all’affascinante spelonca, lunga e stretta,  poco distante dai rilievi rocciosi di Pizzo Cefalone. La fatica è stata ripagata da una vista mozzafiato. Poco sotto, un piccolo mare di verde, quello del bosco di “Macchia grande” ; più in basso, dove la campagna si confonde con la valle, il borgo di Assergi, con le sue case in pendìo e le sue antiche mura di cinta da poco restaurate : uno spettacolo che lo sguardo accarezza a lungo, insieme al verde della ridente valle del Raiale, che da lassù appare ancor più dolce e piena di magìa. Viene da pensare che questi uomini di Dio erano anche dei grandi esteti.

Franco, nativo di Roio, monaco benedettino fin da giovane nel convento di Collimento di Lucoli, sentendo nel suo cuore una chiamata più radicale, assetato di solitudine, e rivestito del solo nudo Vangelo, non aveva esitato a prendere congedo dai suoi confratelli, e aveva girovagato a lungo nelle montagne circostanti prima di stabilirsi negli orridi e irraggiungibili anfratti del Gran Sasso.

La mente stenta a credere, alle sole viste umane, come l’anacoreta abbia potuto vivere da solo in questa grotta angusta e umida, considerati i rigidi inverni delle nostre montagne. Forse un altro prodigio, in aggiunta ai tanti attribuiti al santo in vita e dopo la morte.  E’ lecito ipotizzare, comunque, che l’eremita, di tanto in tanto, scendesse per ascoltare la messa, e accettasse volentieri, al ritorno, di dare consigli a chi gliene chiedesse : ai pastori, che volentieri avranno ricambiato con del buon pecorino o con un pezzo di carne appena arrostita ; e ai suoi confratelli del convento di Assergi, che forse gli davano ricetto nei periodi invernali più rigidi.

Del resto, era destino dei solitari dello spirito – sarà così anche per Pietro Celestino – che più si ritraessero dalla vita associata e più la gente li cercasse. San Franco, come l’eremita del Morrone portatore sano di una lucida follia che quasi gli invidiamo, ha molto da dire a noi uomini moderni “ equilibrati” ed insani, che spesso ci scopriamo soli e sperduti anche nelle piazze più affollate.

In questi luoghi di silenzio, lontano dal fragore della quotidianità, l’anima è più disposta a cantare. Per pochi minuti ci siamo raccolti per recitare una preghiera molto bella ( di seguito trascritta ), riprodotta ed incorniciata in un rudimentale quadretto consunto dai venti e dalle piogge : parole inusitate, di un’altra grammatica, di un altro mondo.

Poco dopo è iniziata la discesa, che ha richiesto pari impegno della salita, con la guida alpina a sorvegliare i passi di ciascuno, come fa un buon cane pastore abruzzese con le pecore che gli sono state affidate.

Alla fine dell’impresa la giusta ricompensa : un buon pasto, predisposto dalla generosità degli organizzatori della festa nei locali polifunzionali attigui alla chiesa parrocchiale, consumato in allegria e con la promessa  di rivedersi il prossimo anno,…a Dio piacendo.

 

 

PREGHIERA A SAN FRANCO

 

O San Franco d’Assergi,

eroico eremita del Gran Sasso !

Tu lasciasti tutto nel modo,

per ritrovare tutto in Dio.

Ti allontanasti dagli uomini

per avvicinarti al Signore.

Rinunciasti alla terra

per acquistare il Cielo.

Sulle cime dei monti,

immensi altari della natura,

offristi al Creatore l’omaggio

della tua vita innocente

e penitente: pura come il cielo,

vergine come l’acqua che sgorgò,

per tua preghiera, dalla roccia;

dura come i denti del lupo

che ammansisti,

difficile come i dirupi impervi

che praticasti.

Oh, la bellezza della tua

vita solitaria, nascosta

con Cristo, in Dio.

O caro Santo, noi siamo ancora

troppo legati alla terra:

Ottienici dal Signore

il distacco dalle cose,

e avviaci per il sentiero

delle vette dello spirito:

Fa’ che non abbiamo paura

di salire.

Salire di virtù in virtù.

Dacci coraggio: tu fosti scalatore !

Tu sei una guida ! Facci trovare

le fresche sorgenti della Grazia,

che sono i Sacramenti:

con Cristo nell’anima

raggiungeremo la meta del Cielo.

Verremo con te: vedremo il Signore :

godremo per sempre. Amen.

 




Peppe Zambito, al racconto « Il culo sui tacchi » il XXI premio letterario “Alessio Di Giovanni”. L’intervista

Un’iniziale sollecitazione e considerazione estetica si trasforma gradatamente in uno stato mentale malato che porta all’esasperazione e alla tragedia.

Le sfumature linguistiche, perfettamente e in maniera naturale abbinate al pensiero che man mano occupa pagina e cervello, rendono appieno la condizione del protagonista. Stiamo parlando de “Il culo sui tacchi” racconto inedito di Giuseppe Zambito, che  si è aggiudicato il XXI premio letterario “Alessio Di Giovanni” di Raffadali. La cerimonia di premiazione si svolgerà nella Sala del Consiglio comunale di Raffadali domenica 9 settembre alle ore 18,00.

“Un riconoscimento che apprezzo particolarmente – dichiara lo scrittore – perché premia un racconto non facile, ispirato ad una opera fotografica di Vincenzo Di Leo e che fa parte di un lavoro per “immagini e parole” che raccoglie undici monologhi”.

Di che tratta?

Nel “Il culo sui tacchi” il tema il femminicidio raccontato dal colpevole, un taglio che mi ha consentito di scavare nella psicologia di un uomo che confonde l’amore con il possesso.

Che cosa rappresenta per lei questo premio?

Una conferma che mi stimola a proseguire e soprattuto a sperimentare una scrittura che mira alla comprensione della metamorfosi dell’anima di uomini e donne. Una modalità che mi consente di affrontare temi non semplici, che riguardano la sfera più intima degli individui e la parte più recondita di ognuno.

Che cosa comporta affrontare un argomento così attuale e delicato?

Mettere a nudo l’anima. Senza filtri e senza l’ipocrisia che la società pretende.

Non è la prima volta che si aggiudica il premio…

No, ho vinto anche nell’edizione dello scorso anno con il racconto “Le arance di Craiova”.

Il premio è organizzato dall’Accademia Teatrale di Sicilia, presieduta da Tonina Rampello e con la direzione artistica di Enzo Alessi.

Ecco i vincitori, sezione per sezione, della XXI edizione:

POESIA IN LINGUA SICILIANA

1° classificato: Vito Falco di Menfi

2° classificato: Antonino Pedone di Castellammare del Golfo

3° classificato Gaetano Lia di Monterosso Almo

Segnalazione speciale:

Girolamo La Marca di Ravanusa

POESIA IN LINGUA ITALIANA

1° classificato Carmelo Capraro di Agrigento

2° classificato Giuseppe Bufardeci di Siracusa

3° classificato Giuseppe Lo Dico di Agrigento

Segnalazioni al merito:

Mirko Violante di Milano

Francesco Ferrara di Sciacca

Andrea Lazzara di Marsala

CONCORSO DI RACCONTI

1° classificato Giuseppe Zambito di Siculiana

2° classificato Maria Concetta De Marco di Agrigento

2° classificato Rita Arrabito Latina di Siracusa

3° classificato Antonio Patti di Favara

Segnalazioni al merito:

Pietro Garruccio di Trapani

Gaetano Lia di Monterosso Almo

Antonio Fragapane di Santa Elisabetta

PREMI SPECIALI

IMPEGNO E LEGALITÀ

–     – Volontari di strada di Agrigento

–      Maresciallo Paolino Scibetta, comandante della stazione dei Carabinieri di Aragona

–      Angelo Sicilia (Pupi per la legalità) di Palermo

TEATRO

Settore professionisti:

Gaetano Aronica di Agrigento

Settore amatoriale:

Associazione Teatrale Culturale “Arcobaleno” di Favara

PROMOZIONE CULTURALE

–      Accademia di Belle Arti di Agrigento

–      Avv. Giuseppe Taibi di Agrigento, presidente regionale del FAI

–      Farm Cultural Park di Favara

MUSICA

–      Osvaldo Lo Iacono di Agrigento

–      Mauro Schembri di Agrigento

–      Don Giuseppe Pellitteri (Una vita per la musica)

TRADIZIONI POPOLARI

Settore letterario:

–      Marco Scalabrino di Erice

Settore Musicale

–      Lea Vella e Gruppo Diapason di Realmonte

–      Quartet Folk di Agrigento

PROMOZIONE CULTURA DELLA LEGALITÀ A SCUOLA

–      Vincenza Ierna, dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Leonardo” di Agrigento

–      Elisa Casalicchio, dirigente scolastico dell’Istituto professionale “Fermi” di Agrigento

FOTOGRAFIA

–      Angelo Pitrone di Agrigento

NARRATIVA

–      Cristian Bartolomeo di Raffadali

PITTURA

–      Carmelina Guarneri di Agrigento

PROMOZIONE LIBRARIA

–      Alessandro Accurso Tagano di Agrigento

PREMIO SPECIALE DELLA DIREZIONE ARTISTICA

–      Questura di Agrigento

PREMIO SPECIALE DELLA PRESIDENZA

–      Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle

 

PREMIO SPECIALE SETTORE SCUOLA

–      Istituto comprensivo statale “Rita Levi Montalcini” di Agrigento

–      Istituto comprensivo “Livatino” di Porto Empedocle

–      Istituto d’arte “Bonachia” di Sciacca

–      Istituto comprensivo “Bersagliere Urso-Mendola” di Favara

–      Istituto “Amato Vetrano” di Sciacca




Campli, Sagra della Porchetta: vince Massimo Fagioli

 il 23 Agosto ultima serata

Mercoledì 22 agosto 2017, si è tenuta con grande successo la serata di premiazione, della 47^ Sagra della Porchetta Italica di Campli che si chiuderà il 23 agosto. La coppa del primo classificato è andata al camplese Massimo Fagioli, seguito dal secondo posto Fulvio Pallotta e terzo posto Emidio Falasca. Il premio speciale della giuria è andato all’ Azienda Agricola De Federicis Barbara di Basciano alla sua prima partecipazione, che ha ricevuto in premio il “Sigillo del Guerriero” originale creazione Formeoro del Maestro d’arte applicata in metalli e oreficeria camplese Massimo D’Amario, dedicata al territorio camplese. Forte l’applauso emozionato della piazza anche a ricordo del giovane sostenitore della Pro Loco Moreno Esposito, a cui è stata dedicata una targa in memoria.

Grazie alla grande partecipazione, più di 300 porchette vendute e più di 150.000 persone hanno riconfermato Campli come la più amata dal pubblico. Un altro dato che dimostra quanto questo evento sia oramai affermato e diffuso è la forte affluenza da zone anche lontane dal comprensorio teramano, ne è la conferma il forte richiamo anche dalle zone di Pescara, Chieti e dalla regione Marche, con maggiore accento dalle provincie di Ascoli Piceno e Macerata.

Valore aggiunto durante i giorni della manifestazione è stata la presentazione di libri e convegni tenutisi nell’ufficio turistico al compianto Giammario Sgattoni, nel decennale della sua scomparsa. Molto valorizzati anche tutti i monumenti della città che sono rimasti eccezionalmente aperti per l’evento, accessibili al grande pubblico, nell’anno in cui Campli è stata ammessa nell’esclusivo Club dei “Borghi più Belli d’Italia”.

Oltre che a riempire le piazze di Campli le persone hanno dimostrato il loro gradimento riempiendo gli spazi del web.

Tutte le foto delle serate sono consultabili sulla pagina della Pro Loco di Campli
https://www.facebook.com/sagradellaporchettaitalica
Foto in alta qualità scaricabili da: https://www.dropbox.com/sh/19jcy1n78q5gyju/AAA8AsA1LuB2TaFicCD7fbY5a?dl=0




PRESENTAZIONE NUOVO PERSONALE ASL TERAMO

MARTEDI’ 28 AGOSTO 2018  – TERAMO – ORE 11:00

SALA CONVEGNI OSPEDALE MAZZINI II LOTTO.

 

 

Martedì 28 agosto 2018 alle ore 11:00 nella Sala Convegni dell’Ospedale Mazzini  – secondo  lotto –  a Teramo.

Presentazione della nuova squadra di 130 operatori, tra personale Infermieristico e Socio Sanitario, che sarà operativa dal 1° Settembre 2018.

La firma del contratto a tempo indeterminato sarà l’occasione per sottolineare l’importanza di tanti nuovi posti di lavoro e soprattutto di maggiore assistenza ai cittadini.

LOGO AUSL – ASL

E’ il più imponente ingresso ed è la più imponente assunzione in blocco degli ultimi decenni ed è anche la più grande nella storia della ASL di Teramo.

Alla presentazione parteciperà l’Assessore Regionale alla Sanità Dr. Silvio Paolucci.

 




PESCASSEROLI LEGGE – PRIMA EDIZIONE Rassegna di libri diretta da Dacia Maraini

PESCASSEROLI LEGGE – PRIMA EDIZIONE
Rassegna di libri diretta da Dacia Maraini
piazza Umberto I – Pescasseroli (AQ)

da ven. 17 a dom. 26 agosto

VENERDÍ 24 AGOSTO, ore 17:45, Piazza Umberto I

�� ALAN FRIEDMAN,Dieci cose da sapere sull’economia italiana, Newton Compton Editori.
Modera: Domenico Ranieri; legge: Ottavia Orticello, presenta Dacia Maraini.
   

«In questo libro ho cercato di raccontare in modo semplice l’economia, un argomento che tocca le vite di tutti noi, spiegando come funzionano davvero le cose, dove stiamo andando e cosa possiamo fare per salvarci. Finché siamo in tempo.» (Alan Friedman)
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Avrò mai una pensione? L’Europa ci aiuta o ci danneggia? Chi paga il salvataggio delle banche? Capire come funziona l’economia è fondamentale se vogliamo comprendere i meccanismi che regolano i rapporti tra noi e lo Stato e prendere le giuste decisioni per la nostra famiglia e per il nostro futuro. “Dieci cose da sapere sull’economia italiana di Alan Friedman è un libro scritto con un linguaggio comprensibile, lontano da quello degli addetti ai lavori, indispensabile per tutti coloro che non vogliono essere più strumentalizzati dagli imbonitori della politica. Numeri, cifre e statistiche reali per rispondere con la verità dei fatti a chi promette facili soluzioni, per controbattere ai politici che lanciano proclami e mentono su questioni importantissime: perché l’Italia non cresce più? Perché non crea più posti di lavoro? Perché gli italiani sono i più tassati d’Europa? Di quale politico italiano ci si può fidare di più? Quale futuro dobbi amo veramente aspettarci per il nostro Paese?



25 AGOSTO 2018 – TORTORETO COMICS – ore 18,00-23,00

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25 AGOSTO – TORTORETO COMICS
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Sabato 25 Agosto, dalle 18.00 alle 23.00 in Largo Marconi, gli organizzatori della Teramo Comix e di Civitella Acropoli Pop fest hanno preparato per voi un altro piacevole incontro a tema fumetto.

Dal momento dell’apertura fino a tarda serata, il lungomare di Tortoreto non smette di essere animato nemmeno dopo i bellissimi eventi di ferragosto.

Troverete stand assortiti di tutto il materiale che un nerd o una famiglia possano desiderare, dai lego alle magliette dei supereroi.

Ci saranno anche scenografie tratte da film e serie tv che potrete usare per scattare una fotografia da conservare con gioia. Probabilmente vedrete girovagare anche Groot dei guardiani della galassia intorno alla mostra mercato.

Non mancherà l’intrattenimento musicale con due band eccezionali e perfino l’artista internazionale Carmine Di Giandomenico sarà dei nostri per una sorpresa che piacerà a grandi e piccini.

Insomma, il Tortoreto Comics non sarà una vera e propria fiera ma un bellissimo e colorato momento per tutte le famiglie a spasso per il lungomare che potranno regalare ai loro figli espressioni di vera sorpresa e gioia.




ULTIMO APPUNTAMENTO CON IL TRENO DEGLI ALTIPIANI: A SCANNO EVENTO E PROIEZIONE DEL FILM DOCUMENTARIO SULLA TRANSIBERIANA D’ITALIA

 

GIOVEDI’ 30 AGOSTO ALLE ORE 17.30, PRESSO L’AUDITORIUM EX ANIME SANTE.

34 – sciatori di Chieti a Roccaraso

L’ingresso è GRATUITO.

LA STORIA DELLA TRANSIBERIANA D’ITALIA RIPERCORRE LE VOCI, LA MEMORIA E LE TRASFORMAZIONI DELLE POPOLAZIONI E DEL TERRITORIO DEGLI ALTIPIANI MAGGIORI ABRUZZESI CON L’ARRIVO DELLA STRADA FERRATA SULMONA-ISERNIA. DAL 1897 AD OGGI, UN RACCONTO VIVO CHE RESTITUISCE ALLE NUOVE GENERAZIONI SPERANZE E PROPOSTE SEMPRE NUOVE PER IL FUTURO.

La nuova opera dei registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli in uno straordinario docufilm, prodotto dall’Associazione Territori Linke distribuito in tutte le edicole d’Abruzzo insieme al quotidiano Il Centro fino al 31 agostoIl dvd sarà in vendita il 25 agosto anche a bordo del treno storico degli “Antichi mestieri” Sulmona-Pescocostanzo, organizzato dall’associazione Le Rotaie.

Il “TRENO DEGLI ALTIPIANI” ricostruisce la storia e l’attualità della strada ferrata Sulmona-Carpinone-Isernia, raccontando la profonda trasformazione storico-sociale e culturale avvenuta nel XX secolo sugli Altipiani Maggiori, grazie all’arrivo della ferrovia che da Sulmona si inerpica fino ai 1300 metri di Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso, per poi ridiscendere verso Isernia. E’ un’area vasta, rimasta isolata dal resto del territorio abruzzese che, con l’arrivo della ferrovia nel 1897, si aprì alle grandi città come Roma e Napoli. Tutto questo comportò uno stravolgimento delle abitudini, del lavoro e, in generale, della vita delle popolazioni di queste zone dell’entroterra abruzzese. Il racconto si sviluppa attraverso testimonianze autentiche, le voci di quelle persone, alcune ormai centenarie, che hanno vissuto quegli anni di grandi mutamenti, ed è arricchito da fiction ambientate nel periodo che va dal 1915 al 1950. Per realizzare le ricostruzioni storiche, tentando di avvicinarsi il più possibile alla realtà dell’epoca, gli autori hanno scelto di coinvolgere direttamente gli abitanti degli Altipiani, trasformandoli in attori protagonisti di quest’opera.

Dal 2013 i treni storici sono tornati a fermarsi nelle antiche stazioni abruzzesi, grazie all’impegno dell’Associazione Le Rotaie e della Fondazione FS italiane. Da subito questa straordinaria iniziativa ha attirato folle di turisti, tanto che in ogni occasione i biglietti sono andati esauriti in pochi minuti.

Il docufilm è stato realizzato dai registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli, con l’aiuto del Comune di Roccaraso, con il sostegno della Regione Abruzzo – Dipartimento Turismo Cultura e Paesaggio, legge 98/99, con la preziosa disponibilità della Fondazione FS Italiane, la consulenza storica del professor Francesco Sabatini e con la collaborazione dell’Associazione Le Rotaie.