Campagna: Manifesto Nonviolento

Promossa da: Associazione Peacelink, Presidente Alessandro Marescotti
Campagna di pressione sui parlamentari per fermare le spese militari finalizzate alla guerra e all’acquisto dei cacciabombardieri F-35.

MANIFESTO NONVIOLENTO

http://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=90&id_topic=4
Noi sottoscritti, singoli e associazioni,

CHIEDIAMO al governo di attuare il risanamento del bilancio statale a partire dal taglio drastico delle spese militari.

DICHIARIAMO CHE

– votare a favore di missioni militari volte a partecipare ad azioni di guerra all’estero viola l’articolo 11 della Costituzione

– non sosterremo politicamente con il voto i partiti che in Parlamento voteranno a favore dei finanziamenti per tali missioni o per l’acquisto di cacciabombardieri F-35, ovvero i partiti che si dichiareranno favorevoli alle suddette iniziative, se non rappresentati in Parlamento.

PRIMI FIRMATARI

SINGOLI:

Lorenzo Galbiati; Alessandro Marescotti; Michele Boato; Antonella Recchia; Laura Tussi; Lidia Giannotti; Nadia Redoglia; Marco Palombo; Giulio De La Pierre; Claudio Pozzi; Giuliano Falco; Enrico Peyretti; Pilar Castel; Tiziano Cardosi; Paola Merlo; Nicoletta Crocella; Ettore Acocella; Dante Bedini; Lino Balza; Franco Borghi; Valentina Conti; Luigi Guasco; Francesco Biagi; Renato Guarino; Antonio Vermigli; Pietro Lazagna; Alberto Cacopardo; Bruno Leopoldo; Manuela Iacopetti; Davide Bertok; Olivier Turquet; Paolo Bertagnolli; Mauro Biani; Alex Zanotelli; Emanuela Fumagalli; Pierluigi Ontanetti; Liliana Boranga; Giuseppe Lodoli; Antonio De Filippis; Paolo D’Arpini; Angelo Baracca; Vittorio Pallotti; Francesco Vignarca; Piergiorgio Rasetti; Gualtiero Via; Ernesto Celestini; Luisa Morgantini, già Vice Presidente del Parlamento Europeo; Farshid Nourai; Francesco Lo Cascio; Gabriele Volpi; Giovanni Sarubbi; Alessandra Zaghini; Paolo Vachini; Matteo Zaghini; Aurora Perego; Marinella Correggia; Natalia Castaldi; Alfonso Navarra; Loretta Mussi; Antonio Lombardi; Gianfranco Aldrovandi; Massimiliano Pilati; Vittorio Agnoletto, già eurodeputato; Isabella Horn; Stefano Melis; Paolo Spunta; Alessandro Robecchi; Gian Mario Gillio; Duccio Demetrio; Diego Parassole; Virginio Bettini; Daniele Biacchessi; Alberto L’Abate; Maria Carla Biavati; Gianmarco Pisa; Dario Palini; Agnese Ginocchio; Gilberto Squizzato; Paola Bassi; Roberta Salardi; Gianni Scotto; Riccardo Troisi; Alberto Patrucco; Andrea Gallo; Maurizio Somma; Nella Ginotempo; Mao Valpiana; Francesca Spurio; Moni Ovadia; Maso Notarianni; Angelo Miotto; Donatella Coccoli; Annalisa Altini; Fabio Pipinato; Alessandro Capuzzo; Antonia Carone; Claudio Carrara; Paola Ciardella; Brunetto Salvarani; Elena Raina; Gianni Donaudi.

Associazioni:

Peacelink; Ecoistituto del Veneto Alex Langer; Stelle cadenti – Artisti per la pace; Donne per la Solidarietà – Scuola d’Azione per lo Sviluppo Sostenibile onlus; Roma Social Forum; Medicina Democratica – Movimento di lotta per la salute onlus; Centro Studi Umanisti Ti con Zero; Mondo Senza Guerre e Senza Violenza; Emergency ONG onlus; Circolo Vegetariano VV.TT; Rete Bioregionale Italiana; Freedom Flotilla Italia; Centro Pace comune Bolzano; Redazione di www.mamma.am;Associazione Popoli Minacciati; Associazione per la pace; Movimenti Civici; Redazione di www.ildialogo.org; Operazione Colomba – Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII; Associazione Kronos Milano; Un Ponte per…; Collettivo Nonviolento Uomo Ambiente Bassa Reggiana; Centro Studi Sereno Regis; Rete degli Ebrei Contro l’Occupazione; IPRI – Corpi Civili di Pace; ReOrient; Comunità San Benedetto; Casa della Pace e della Nonviolenza; Redazione di Pressenza Italia; Rete NoWAR; Movimento Nonviolento; WILPF – Italia; Peacereporter; Redazione di www.unimondo.org; Nigrizia; Redazione di Left – Avvenimenti; Progetto “Per Non Dimenticare”- Città di Nova Milanese

Hanno già aderito: “Noi Siamo Chiesa” , Bruno Antonio Prof.Bellerate, Fulvio C. Manara, katia bellillo, Marco Pirovano, Movimento RadicalSocialista , Partito Umanista , Roberto Antonaz, Sergio Mariani, sinistra per modena

Aderisci:

per informazioni
Lorenzo Galbiati

Adesioni dal 11 dicembre 2011: 594 persone , 37 associazioni




Milano. Il Cammino della Saggezza

PRESSENZA è un’agenzia di stampa internazionale specializzata in notizie riguardanti i temi della Pace: la Nonviolenza, l’Umanesimo e la non discriminazione

Pressenza-International Press Agency

Pressenza ritiene che una rinnovata valorizzazione della diversità e della complementarità, generata dalla collocazione dell’Essere Umano come preoccupazione e valore centrale, sia essenziale per attuare le trasformazioni necessarie in momenti di crisi e di conflitti in tutte le latitudini.
PRESSENZA ha un carattere internazionale e si occupa di notizie da tutto il mondo, privilegiando un’ottica umanista e multiculturale. Con questo obiettivo, si avvale di corrispondenti, giornalisti, fotografi, grafici, cineasta e reporter dei 5 continenti che apportano, senza fine di lucro, il loro contributo professionale.

http://pressenza.com/npermalink/il-cammino-della-saggezza

http://www.peacelink.it/pace/a/35248.html

http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/cultura/Recensioni_1323782131.htm

Il Cammino della Saggezza

Viene tradotta per la prima volta in italiano l’ultima grande opera di Tolstoj, cui lo scrittore lavorò incessantemente fino al giorno della sua morte. Come in un intenso breviario spirituale, vi sono raccolti i pensieri e le massime dei grandi maestri della saggezza di tutti i tempi. Con la recensione che segue Laura Tussi inizia la sua collaborazione con Pressenza.

Pressenza Pressenza International Press Agency Milano, 2011

“Il cammino della saggezza” di Tolstoj indica un percorso di vita spirituale, un insegnamento etico e morale, attraverso i più importanti temi e più alti ideali dell’esistenza, dal pensiero alla verità, dalla fede all’anima, dall’amore alla morte, in cui il pensatore elabora concetti tramandati e rievocati da un passato remoto, comunque sempre attuale, orientato a condurre l’umanità in percorsi di proposizione di pace, di comunione solidale e fraterna e di liberazione e affrancamento dalle vanità dell’esistenza. Nell’opera, come in un intenso breviario dello spirito, sono raccolti i pensieri e le massime dei grandi maestri della saggezza di tutti tempi, di ogni luogo e contesto storico, allo scopo di restituire all’uomo moderno confuso, spaesato, alieno dalle autentiche mete dell’essere, il senso più vero della vita, dell’umana condizione esistenziale, realizzando quella lirica osmosi “con la compresenza dei morti e dei viventi” che Capitini riteneva essere una caratteristica precipua di ogni elevata creazione del pensiero umano. “Il cammino della saggezza”, secondo Tolstoj, è finalizzato ad una vita autentica, vera, felice, in cui la persona comprenda la pienezza essenziale dell’esistere, il senso di una condotta basata sui significati ultimi e imprescindibili dell’essere, che travalichino le passioni, oltre gli errori, le superstizioni, i pregiudizi, che inquinano e ingannano la coscienza più genuina, lasciandosi, invece, condurre in un impervio, quanto mai appagante “cammino della saggezza”, dalle dottrine di coloro che furono i più saggi fra tutti i popoli, i cui insegnamenti si sintetizzano nelle basi concettuali, riguardanti le questioni fondanti dell’essere e dell’esistere. L’opera di Tolstoj rivela gli scopi, le finalità della vita umana e la condotta da osservare, non per mero moralismo e spirito puritano e devoto, ma per riconoscere, recuperare e riattualizzare il vero senso dell’umanità, al di là delle grandi orchestrazioni metafisiche, elaborando così pensieri che liberino dalle prigioni anguste del male, dell’egoismo esacerbato, del solipsismo esasperato, dell’individualismo patologico portato all’eccesso e per questo deleterio della libertà altrui. L’Autore fa tesoro dei concetti alti e ultimi del sentire disinteressato prodotto dalla saggezza delle genti e dei popoli per andare oltre l’angusto delle prigioni dell’essere, per liberare l’umanità dalle tentazioni, dalle superstizioni, dai pregiudizi, attraverso le elaborazioni e le creazioni concettuali più elevate dello spirito e le elaborazioni veritiere del pensiero. Il principale ausilio, per l’umanità, nel liberarsi dalle abiezioni, consiste nel potersi unire, in un afflato umanistico, nell’attività del ragionamento, in percorsi spirituali di pace e assenza di violenza, a tutti i saggi e i santi del mondo che sono vissuti in tempi passati e remoti, nella magnifica economia della storia umana, in cui, nonostante l’eclissarsi dei grandi slanci creativi dello spirito, nulla di essenziale va perduto e il flusso e riflusso delle vicendevoli relazioni con i nostri padri, gli antenati, per la trasmissione ai posteri, formano una corrente di saggezza, un fluire umano di valori e significati che arricchiscono le persone e fecondano l’umanità di alti ideali di pace, solidarietà e altruismo, tramite orizzonti e ponti ideali di dialogo, libere reti culturali di relazioni, nell’aprire laici e spirituali varchi di speranza, per favorire prospettive di pace che superino gli odi ancestrali tra popoli, genti e minoranze, oltre le barriere ideologiche, oltre i muri caratteriali, creando così contesti di fraternità, accoglienza, legami e relazioni di idee, nel bisogno di amore per la comunione tra esseri umani, tra donne e uomini in cammino, in ricerca e confronto comunitario, attraverso la forza della verità, per un avvenire migliore.

Per ordinare il libro: http://www.gandhiedizioni.com/

Laura Tussi

Docente, giornalista e ricercatrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell’ambito delle scienze della formazione e dell’educazione




Moni Ovadia- Il Popolo dell’Esilio- Editori Riuniti, Aprile 2011

La Rivista Tempi di Fraternità propone una recensione a “Il Popolo dell’Esilio”, opera di Moni Ovadia inerente la questione mediorientale e il conflitto tra Israele e Palestina

Moni Ovadia- Il Popolo dell’Esilio- Editori Riuniti, Aprile 2011

La Rivista e la Redazione di Tempi di Fraternità sono impegnate sui temi del diritto internazionale alla pace, al dialogo, alla democrazia, alla luce dei processi di riconciliazione tra genti, popoli e minoranze, al fine di esorcizzare e superare la strategia della tensione e del terrore di tutti i conflitti armati, delle dittature imperialiste e dei regimi sciovinisti.

Opera di Moni Ovadia

Recensione di Laura Tussi

Editori Riuniti, Aprile 2011.

In pagine di alta e rara intensità, Moni Ovadia esprime la propria posizione sulla questione mediorientale, con la voce ironica e commossa di un ebreo che desidera intensamente la pace fra i due popoli, rompendo il proprio canto con quesiti difficili e oscuri presagi della discordia che separa terre e uomini. Un canto che esprime una vocazione libertaria,1’istintiva diffidenza nei confronti del potere cristallizzato, dell’autorità prepotente, contro ogni antisemitismo, indagando la verità, oltre asfittici schematismi ideologici, banali slogan propagandistici e cortocircuiti della memoria. Moni Ovadia, attraverso l’opera “Il popolo dell’esilio”, manifesta una profonda vocazione per la condizione dell’esule, dello straniero, nel regno della giustizia sociale, dove i ruoli non pretendono alcun significato e le gerarchie sono abolite, nel viaggio in cammino verso l’Uomo, sulla Terra che è Santa perché la si abita da stranieri fra gli stranieri, in un alto concetto di economia di giustizia, contro ogni deriva nazionalista. Una condanna all’Europa intrisa ancora di odio per l’altro e che non diventerà mai un’unica nazione degna, finché non accoglierà le alterità e le minoranze, condannando e contrastando le ideologie xenofobe, tramite l’espulsione dalle istituzioni di capi politici che sfruttano il pregiudizio e fomentano l’odio razziale. Moni Ovadia si schiera contro la virulenza e la rigidità sionista, delirio del confine e rivendicazione di un’identità sclerotizzata e ottusa, in nome di una “sicurezza”, sul cui altare si immolano ideali di giustizia, di pace e umanità, tramite la mistica della forza del potere. Dall’opera affiora invece pressante l’esigenza di Pace per far  riemergere la memoria dello sterminio nazista dall’ossessione, dalla paranoia, per trasformarsi in un alto momento mnestico creativo di un nuovo umanesimo universalista, nella condizione dell’esilio in cui l’essere umano rivela lo splendore che lo conduce alla pace, all’uguaglianza, all’alleanza con gli altri esseri viventi, con l’ambiente e l’ecosistema, in sospensioni sabbatiche di spazio e tempo, in un’auspicabile diasporizzazione universale, contro la peste del nazionalismo che ingenera guerra e stermini. Occorre abitare la terra da stranieri fra gli stranieri, praticando la giustizia sociale e affermando un paradigma di relazione e accoglienza con il popolo antagonista, in un ideale sublime di erranza, nella prospettiva di una diaspora universale, precondizione necessaria per costruire la pace, dove prevalga l’idea dell’esilio come patria che riconosce le potenzialità della fragilità dell’umano, in profonde strutture dell’emozione e del sentimento comuni, in una riconoscibilità identitaria indefinita e in continua ridefinizione, di tradizioni, narrazioni, lingue, letterature, popoli senza confini, bandiere, eserciti, burocrazie, senza retorica patriottarda, in un infinito e osmotico collettivo di diaspore universali. Dunque la questione ebraica rappresenta proprio il quesito dell’alterità.

Il nazifascismo odiava l’ebreo della diaspora, sradicato, fragile, ubiquo, capace di tenere in sè le contraddizioni, l’ossimoro di molteplici identità, senza rinunciare a nessuna di esse; l’ebreo maestro del pensiero critico, padrone della dialettica del dubbio, portatore dell’idea rivoluzionaria di una redenzione universale, fondata sulla precaria, onirica, evanescente bellezza dell’Uomo fragile, inventore dell’elezione dal basso, di redenzione dalla condizione di schiavo, di straniero, oltre le logiche spietate di teocrazie nazionaliste votate all’annientamento delle diversità. La Torah è un messaggio universalista. La Torah, oltre la formazione marxista e libertaria, ispira il pensiero dell’Autore nelle lotte per la giustizia sociale, per le rivendicazioni palestinesi, per tutti gli oppressi, per le donne, gli omosessuali e per i diritti del creato, degli animali che lo abitano, dove il tempo diviene lo spazio dell’esistenza nell’abolizione della logica del confine, nella vera visione universalistica ebraica. Lo Shabbat è extraterritoriale ed extratemporale, per pensare alla donna e all’uomo come soggetti di pensiero spirituale, etico, di giustizia e amore, nella relazione con se stessi, con l’altro, con la società, per alimentare i circuiti virtuosi dell’esistenza, nella centralità della vita, della dignità, dell’uguaglianza, oltre lo sfruttamento capitalistico, la mercificazione consumistica, in una buildung straordinaria, dove la società può indagare le questioni del proprio esistere, le aspirazioni e le derive, le grandezze e le miserie, le patologie e il sublime dell’Uomo fragile, oltre i falsi idoli del potere, oltre le vocazioni idolatriche. Il passato e il presente si intrecciano nei ricordi per affermare che la terra non è stata donata per alimentare la guerra e il nazionalismo, ma per dimostrare che l’unico modo per costruire la pace è essere “popolo che sa vivere sulla terra da straniero fra gli stranieri”.

Allegati

  • Moni Ovadia si schiera contro la virulenza e la rigidità sionista, delirio del confine e rivendicazione di un’identità sclerotizzata e ottusa, in nome di una “sicurezza”, sul cui altare si immolano ideali di giustizia, di pace e umanità, tramite la mistica della forza del potere. Dall’opera affiora invece pressante l’esigenza di Pace per far riemergere la memoria dello sterminio nazista dall’ossessione, dalla paranoia, per trasformarsi in un alto momento mnestico creativo di un nuovo umanesimo universalista, nella condizione dell’esilio in cui l’essere umano rivela lo splendore che lo conduce alla pace, all’uguaglianza, all’alleanza con gli altri esseri viventi, con l’ambiente e l’ecosistema, in sospensioni sabbatiche di spazio e tempo, in un’auspicabile diasporizzazione universale, contro la peste del nazionalismo che ingenera guerra e stermini



Care Amiche, Cari Amici, http://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=91&id_topic=4 NO ALLA GUERRA IN SIRIA SI’ AI DIRITTI UMANI E ALLA LEGALITA’

Care Amiche, Cari Amici,
NO ALLA GUERRA IN SIRIA
SI’ AI DIRITTI UMANI E ALLA LEGALITA’
Le sottoscritte organizzazioni non governative umanitarie e a difesa dei diritti umani chiedono con forza alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale di agire immediatamente per fermare ogni tentativo di intervento militare straniero contro la Siria e di favorire una vera mediazione svolta in buona fede.  Questa imperdonabile negligenza non può continuare.
Com’è noto, nei mesi scorsi c’è stata una crescente campagna mediatica internazionale sugli eventi in Siria, spesso basata su resoconti parziali e non verificabili, com’è già successo nel caso della Libia.
Quello che si sa è che sono in corso violenti scontri fra truppe governative e le truppe di insorti dell’autoproclamato Esercito di Liberazione della Siria, con basi in Turchia al confine con la Siria, e che questo crescendo di violenze ha già provocato enormi perdite anche di civili. I civili innocenti sono le prime vittime di ogni guerra.  Entrambe le parti armate hanno dunque responsabilità.
Ma l’intervento militare esterno non è assolutamente il modo per proteggere i civili e i diritti umani.
AFFERMIAMO CON FORZA CHE:
1) Il cosiddetto “intervento militare umanitario” è la soluzione peggiore possibile e non può ritenersi legittimo in nessun modo; la protezione dei diritti umani non viene raggiunta dagli interventi armati;
2) al contrario le guerre portano, come inevitabili conseguenze, ad imponenti violazioni dei diritti umani (come si è visto nel caso della “guerra umanitaria” in Libia);
3) l’introduzione di armi dall’estero non fa che alimentare la “guerra civile” e pertanto dev’essere fermato;
4) non è tollerabile che si ripeta in Siria lo scenario libico, dove una “no-fly zone” si è trasformata in intervento militare diretto, con massacri di civili e violazioni dei diritti umani.
VI CHIEDIAMO CON FORZA DI FAVORIRE:
1) una mediazione neutrale tra le parti e un cessate il fuoco: ricordiamo che la proposta avanzata da alcuni paesi latinoamericani del gruppo Alba è gradita anche all’opposizione non armata;
2) un’azione per fermare l’interferenza militare e politica straniera, volta a destabilizzare il paese;
3) il reintegro della Siria nel Blocco Regionale;
4) lo stop a tutte le sanzioni che attualmente minacciano il benessere dei civili;
5) una missione d’indagine internazionale parallela da parte di paesi neutrali per accertare la verità;
6) l’invio di osservatori internazionali che verifichino fatti e notizie che circolano attualmente privi di verifiche e di verificabilità.

Grazie per l’attenzione e la collaborazione.

Alessandro Marescotti- Presidente PeaceLink
Laura Tussi- Redattrice PeaceLink



Milano. Il Gruppo Solidarietà e il Progetto ”Per non dimenticare” propongono un incontro su Antifascismo, Pace e Resistenza al Liceo Curie di Meda (Monza e Brianza)

Il Gruppo Solidarietà e il Progetto ”Per non dimenticare” propongono un incontro su Antifascismo, Pace e Resistenza al Liceo Curie di Meda (Monza e Brianza)

Pace, Memoria Storica e Antifascismo: un incontro al Liceo

Il Gruppo Solidarietà del Liceo Curie di Meda è composto da studenti e professori. E’ presente nel nostro liceo “Marie Curie” fin dal 2004. Parliamo soprattutto di guerre, di pace, di povertà, di ambiente: insomma di argomenti che devono interessare tutti!
Il Gruppo Solidarietà
del LICEO CURIE  di MEDA

Nell’ambito del progetto:

”Per non dimenticare” della Città di Nova Milanese

Propone un incontro su Antifascismo, Pace e Resistenza

sabato 26 novembre 2011 ore 10.00

Aula Magna

Interverranno:

  • Il gruppo musicale I 7Grani
  • Attilio Galimberti (Ordine Francescano Secolare)
  • Giuseppe Valota(presidente ANED Sesto San Giovanni e Monza)
  • Bacio Emilio Capuzzo (presidente ANPI e ANED Nova Milanese)
  • Presentazione di Laura Tussi
  • Per le classi 5^ del Liceo.

Tutti gli interventi saranno a titolo volontario a sostegno dell’istituzione Scuola

Gruppo Solidarietà del Liceo Curie di Meda

Il Gruppo Solidarietà è un gruppo di studenti e professori presente nel nostro liceo “Marie Curie” fin dal 2004. Il gruppo si interessa di diversi temi con lo scopo generale di essere partecipi dei problemi di questo nostro mondo. Parliamo soprattutto di guerre, di pace, di povertà, di ambiente: insomma di argomenti che devono interessare tutti! In questo sito troverete tutte le informazioni sulle attività organizzate e anche le indicazioni per collaborare, se lo vorrete, alle varie iniziative del gruppo.

grupposolidale@liceomeda.it

www.grupposolidalecurie.it

http://www.youtube.com/lauratussi

Allegati

  • Laura Tussi
    Il Gruppo Solidarietà è un gruppo di studenti e professori presente nel nostro liceo “Marie Curie” fin dal 2004. Il gruppo si interessa di diversi temi con lo scopo generale di essere partecipi dei problemi di questo nostro mondo. Parliamo soprattutto di guerre, di povertà, di pace, di ambiente: insomma di argomenti che devono interessare tutti!



“Difesa Ambiente”: la rivista del Dialogo e della Pace

La Rivista “DIFESA AMBIENTE”, realizzata da EURO EDIZIONI e diretta da Alfonso NAVARRA, promuove ideali universali e principi sociali imprescindibili per costruire insieme comunità e società di Pace, oltre i muri della discordia

“Difesa Ambiente”: la rivista del Dialogo e della Pace

La democrazia e la forza della verità devono prevalere sull’egoismo più abietto, contro la perversa logica capitalista del potere che vuole mercificare tutto tramite le grandi lobby del libero mercato e le multinazionali del liberismo più sfrenato, che disprezzano il valore dell’ambiente, della persona, del rispetto dei diritti umani, travalicando il vero significato e il prioritario principio del bene comune.
La Rivista “DIFESA AMBIENTE”, realizzata da EURO EDIZIONI e diretta da Alfonso NAVARRA, promuove ideali universali e principi sociali imprescindibili per costruire insieme comunità e società di Pace, fondate sulla valorizzazione ambientale, tramite la tutela ecologica e la promozione culturale, con stili di vita ecosostenibili e processi equosolidali, attraverso la democrazia diretta dei cittadini, la partecipazione sociale, collettiva, pluralista e l’Azione Nonviolenta, contro i poteri forti, oltre ogni discriminazione ideologica e ogni schematismo partitico, per il diritto umano a contesti sociali comunitari liberi, giusti e democratici.

La democrazia e la forza della verità devono prevalere sull’egoismo più abietto, contro la perversa logica capitalista del potere che vuole mercificare tutto tramite le grandi lobby del libero mercato e le multinazionali del liberismo più sfrenato, che disprezzano il valore dell’ambiente, della persona, del rispetto dei diritti umani, travalicando il vero significato e il prioritario principio del bene comune. Ci dobbiamo riappropiare dell’azzurro che non è il colore di un becero partito del Presidente del Consiglio, ma è il colore del cielo, del mare, dell’aria, dell’acqua che ci appartengono, sono i nostri beni comuni e dobbiamo difenderli e tutelarli dalla privatizzazione mercificatoria, in favore della vita e dell’appartenenza plurima alle molteplici culture, nell’alto proposito di superare i pregiudizi consolidati, gestire i conflitti culturali, stemperare paure e ostilità, in una concezione di laicità aperta, relazionale ed inclusiva che coglie le differenze come bene comune.

“DIFESA AMBIENTE” EURO EDIZIONI propone gli studi di Laura Tussi, Antonella Nappi, Alfonso Navarra, Mario Agostinelli, Alberto L’Abate e molti altri.

Marcia Perugia Assisi
VOGLIAMO UNA MARCIA CHE SI DISSOCI DALLE GUERRE CHE VIOLANO LA NOSTRA COSTITUZIONE

di Laura Tussi

La seguente lettera redatta dalla nostra redattrice Laura Tussi è stata sottoscritta dalla nostra redazione e dal Comitato Promotore Obiezione alle Spese Militari che l’ha inviata alla Tavola della Pace.

Cari promotori della Perugia-Assisi

concorderete di sicuro che qualsiasi guerra è un crimine contro l’umanità e che pertanto devono cessare le guerre neocoloniali in Libia e in Afganistan, anche e soprattutto perché ammantate di ragioni umanitarie e di difesa della libertà. L’umanità necessita della smilitarizzazione dei conflitti, del disarmo, della pace ed è necessaria l’accoglienza e l’assistenza di tutti i profughi e i migranti, vittime della guerra. Auspichiamo un movimento di protesta dei popoli contro la barbarie per contestare, con l’affissione delle bandiere di pace e con manifestazioni nonviolente, tutte le guerre, sia civili sia, appunto, le cosiddette guerre ipocritamente definite umanitarie o di legittima difesa.

Il movimento in favore della pace deve nascere, come è accaduto in passato, da un sentimento laico condiviso di valori e di credi in cui si rispecchia il pacifismo, l’azione nonviolenta, in una presa di coscienza e di posizione collettiva, ma soprattutto a partire da ogni singolo individuo. L’idea di Pace deve investire la coscienza di ognuno di noi, di ogni essere umano, donne e uomini, in quanto attori e costruttori nel quotidiano e nel presente di contesti di dialogo.

Il valore del sentimento globale e mondiale di pace consiste, in primis, nell’osservare e constatare che ogni soggetto singolo, ogni individuo è ontologicamente promotore di pace, in quanto essere pensante e comunicativo e raziocinante: la pace negli affetti, il confronto costruttivo nelle relazioni, l’interscambio positivo negli ambiti di lavoro, nelle istituzioni, nella scuola…insomma nell’attualità del vivere ordinario e di ogni giorno. Passo per passo, momento per momento, ogni persona per la pace diviene creatrice di accordo e conciliazione, fautrice di bene e portatrice intrinseca di valore. Un valore universale e umano che viene calpestato dalle prepotenti decisioni governative, dettate dalle più bieche ragioni di stato di qualche “presidente di governo”, sospinto da volontà estremamente nazionaliste, da manovre di potenza miranti a conservare, in una logica schiacciante e capitalistica, il potere sul mondo.

Il “Dio petrolio” funge da pretesto per queste manovre belliche di menti votate alla follia, ottenebrate dall’arrivismo più esasperato, a scapito delle vite umane e della dignità dell’umanità.

Abbiamo assistito a bombardamenti ed evoluzioni belliche, meglio considerabili come messe in scena di conflitto tra i grandi della terra, che alla fine si spartiscono “il bottino”, dietro occulte connivenze, a scapito del popolo sottomesso, senza considerazione per il valore dell’umanità e per l’integrità della stessa.

L’età contemporanea, l’era planetaria attuale, esige la risoluzione di esigenze e problematiche ben più pressanti delle guerre, che non coincidono con politiche distruttive ed omicide antiumanitarie, o con lo sterminio e sottomissione di un nemico considerato negativo ed inferiore perché “altro” e “diverso” dal modello di un Occidente supposto emancipato,e presunto essere aperto al progresso.

Le questioni pressanti da risolvere e i gravi problemi planetari sono ben altri rispetto alle spietate logiche belliche vendicative, intrise di orgoglio e superbia nazionalista: dalla grave situazione di degrado ambientale del pianeta, alla ricerca di energie alternative, alla risoluzione della fame nel mondo. La globalizzazione economica viene perseguita a tutti i costi, anche con mezzi illegittimi, ma possiede una crepa incolmabile: la crescita della coscienza dell’umanità intera.

La pace è condivisione di idee, di valori, di opinioni con il fratello, amico e compagno è confronto e costruzione di progetti e speranze, di gioie e dolori, di successi e delusioni, è portare gli uni il peso degli “altri” tramite la tenerezza della dedizione, del dono. La pace è futuro e sarà promotore ed attore di pace chi gioiosamente raggiungerà la meta della condivisione di ogni alterità e diversità nell’altro da noi. Non costruiremo pace se non siamo in grado di trovarci ricchi e importanti gli uni per gli altri, nelle nostre reciproche ed imprescindibili differenze.

Le istanze ed i valori sopra richiamati, benissimo espressi dal manifesto di convocazione della Marcia del 50enario, hanno però bisogno, per concretizzarsi quale materia di responsabilità individuale e collettiva, di un esplicito riferimento, da parte vostra, alla necessità che la nostra Costituzione non venga contraddetta dalle due guerre, che abbiamo citato, in cui l’Italia è attivamente coinvolta.

Sottacere questa realtà, come finora voi fate nel modo in cui comunicate , significa, nei fatti, dare una mano a chi si pone fuori dalla legalità repubblicana e costituzionale; e, nei fatti, tradire la vera volontà dei marciatori, che ripudiano le guerre, non solo in generale ed in astratto, ma partendo da quelle che violano la Costituzione del Paese cui appartengono ed il cui governo eleggono.

Siete in tempo per rimettere nei corretti binari l’iniziativa che state organizzando e vi invitiamo “capitinianamente” a farlo.

Firmato: il CP OSM

LAURA TUSSI: Comitato Promotore Obiezione alle Spese Militari

Fabrizio De André, un’ombra inquieta.

Ritratto di un pensatore anarchico – Edizioni Il Margine

Libro di Federico Premi

Recensione di Laura Tussi

Il Pensiero Anarchico negli scritti di Fabrizio De André

Fabrizio De André ha sempre praticato consapevolmente l’esercizio del pensiero e la sua opera politica e musicale rappresenta una sapiente e radicale critica alla concezione borghese dell’esistenza.

L’autore del libro, Federico Premi, avvalora questa ipotesi tramite l’analisi dei manoscritti inediti di De André, disponibili presso il centro studi Fabrizio de André dell’Università di Siena, dove appaiono ricorrenti i riferimenti alla tematica anarchica e alla critica della società borghese. “È tempo di tornare nomadi. Siamo stati sedentari per troppo tempo. Bisogna rimettersi in cammino”. Fabrizio De André continua a ripetere questo concetto nelle sue canzoni e nei moltissimi appunti manoscritti.

La vita infatti è un continuo processo di metamorfosi, di cambiamento, di ricerca nella costante resistenziale e febbrile dell’erranza.

Secondo De Andrè, l’anarchia, oltre che forma di autogoverno alternativa all’attuale sistema di potere, rappresenta il solo antidoto contro l’omologazione sociale e culturale, contro la pianificazione categorica e l’arbitrio imperante. Tra gli aspetti più inquietanti dell’immobilismo della società contemporanea è l’assuefazione universale alla logica capitalista. Il verbo del fondamentalismo capitalista si è imposto ovunque, operando una drastica reductio ad unum, un’inaudita uniformizzazione, pianificazione, normalizzazione del sistema e omologazione culturale. L’umanità dovrà attuare presto un nuovo sistema politico ed economico e una diversa e più virtuosa cultura del confronto e dello scambio, non più fondate esclusivamente sul torvo e bieco valore del profitto e del tornaconto, nella realizzazione di un’utopia sommessa e confessata in versi, all’interno di un discorso cifrato ed elusivo nelle canzoni di De André, che canta una critica serrata al mondo borghese del conformismo allineato. Infatti, borghese è, in ogni tempo, l’invincibile inerzia dello spirito, l’ossessione per l’agio e la stabilità, matrice di ogni idolatria, che costituisce il momento statico immortale dell’esistenza del singolo e della società. La morale borghese è mortifera, in quanto vuole bloccare il divenire, nella pretesa di uniformare, omologare, conformare e rendere tutti gli uomini simili fra loro, equivalenti, intercambiabili, perché il borghese si preoccupa di essere integrato, allineato e leale con il sistema. Un’autentica rivolta esistenziale consiste nel riconoscere il proprio stato di uomini colonizzati e allineati, per liberarsi dagli ingranaggi del sistema e divenire Anime Salve, riappropriandosi di se stessi e della propria vita in modo unico e originale. Il potere persuasivo di ogni sistema, fondato su valori fissi e indiscutibili, provoca paura e disorientamento per ogni diversità e alterità anarchica, opposta all’ingranaggio del quotidiano. Il borghese non sa riconoscere il proprio intimo essere, l’ “ombra inquieta” che si muove nelle pieghe dell’anima e della storia.

Il Faber pensatore affronta dunque i temi della borghesia e dell’anarchia come categorie dello spirito, del potere e della costante resistenziale, tra morte, solitudine e natura, tra follia e diversità, per cui l’artista diviene anticorpo del sistema vigente e cantore di bellezza e utopia.

Laura Tussi, Istituto Comprensivo via Prati, Desio (Monza e Brianza)

Note:

Allegati

  • “DIFESA AMBIENTE”- EUROEDIZIONI (1797 Kb – Formato pdf)
    Laura Tussi
    La Rivista “DIFESA AMBIENTE”, realizzata da EURO EDIZIONI e diretta da Alfonso NAVARRA, promuove ideali universali e principi sociali imprescindibili per costruire insieme comunità e società di Pace, fondate sulla valorizzazione ambientale, tramite la tutela ecologica e la promozione culturale, con stili di vita ecosostenibili e processi equosolidali, attraverso la democrazia diretta dei cittadini, la partecipazione sociale, collettiva, pluralista e l’Azione Nonviolenta, contro i poteri forti, oltre ogni discriminazione ideologica e ogni schematismo partitico, per il diritto umano a contesti sociali comunitari liberi, giusti e democratici. La democrazia e la forza della verità devono prevalere sull’egoismo più abietto, contro la perversa logica capitalista del potere che vuole mercificare tutto tramite le grandi lobby del libero mercato e le multinazionali del liberismo più sfrenato, che disprezzano il valore dell’ambiente, della persona, del rispetto dei diritti umani, travalicando il vero significato e il prioritario principio del bene comune. Ci dobbiamo riappropiare dell’azzurro che non è il colore di un becero partito del Presidente del Consiglio, ma è il colore del cielo, del mare, dell’aria, dell’acqua che ci appartengono, sono i nostri beni comuni e dobbiamo difenderli e tutelarli dalla privatizzazione mercificatoria, in favore della vita e dell’appartenenza plurima alle molteplici culture, nell’alto proposito di superare i pregiudizi consolidati, gestire i conflitti culturali, stemperare paure e ostilità, in una concezione di laicità aperta, relazionale ed inclusiva che coglie le differenze come bene comune. “DIFESA AMBIENTE” EURO EDIZIONI propone gli studi di Laura Tussi, Antonella Nappi, Mario Agostinelli, Alberto L’Abate, Alfio Nava e molti altri.



Italia. Emergency e il Progetto “Per Non Dimenticare” per la Pace. Sempre in prima linea per i diritti degli ultimi.

Emergency e il Progetto “Per Non Dimenticare” per la Pace. Sempre in prima linea per i diritti degli ultimi.

EMERGENCY a Meda (Monza e Brianza)

Il Progetto “Per Non Dimenticare” e il Liceo Curie di Meda ospitano Emergency per l’impegno umanitario in favore della pace. Dal 1994 a oggi l’attività di Emergency è costantemente aumentata in Italia e nei paesi afflitti dalla guerra e dalla povertà.
Emergency è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

L’impegno umanitario di Emergency è possibile grazie al contributo di migliaia di volontari e di sostenitori.

Dal 1994 a oggi l’attività di Emergency è costantemente aumentata in Italia e nei paesi afflitti dalla guerra e dalla povertà.
Questo è stato possibile anche grazie all’aiuto di tutti coloro che hanno messo a disposizione il loro tempo come volontari e dei singoli cittadini, delle aziende e degli enti che hanno contribuito ai nostri progetti.

Il GRUPPO SOLIDARIETA’ del Liceo di MEDA (MB)

in collaborazione con

LAURA TUSSI, Progetto “Per Non Dimenticare” – Comune di Nova Milanese (MB)

invita

Giovedì 17 Novembre ore 21.00

INCONTRO CON EMERGENCY

Interverrà GIULIO CRISTOFANINI

(Un fondatore di EMERGENCY)

presso la

SALA CIVICA RADIO

v.lo Comunale

(dietro la piazza del Municipio di Meda)

Note:

Allegati

  • Laura Tussi
    Emergency è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. L’impegno umanitario di Emergency è possibile grazie al contributo di migliaia di volontari e di sostenitori. Dal 1994 a oggi l’attività di Emergency è costantemente aumentata in Italia e nei paesi afflitti dalla guerra e dalla povertà. Questo è stato possibile anche grazie all’aiuto di tutti coloro che hanno messo a disposizione il loro tempo come volontari e dei singoli cittadini, delle aziende e degli enti che hanno contribuito ai nostri progetti.



“Il Popolo dell’Esilio” di Moni Ovadia

“Il Popolo dell’Esilio” di Moni Ovadia

In pagine di alta e rara intensità, Moni Ovadia esprime la propria posizione sulla questione mediorientale, con la voce ironica e commossa di un ebreo che desidera intensamente la pace fra i due popoli, rompendo il proprio canto con quesiti difficili e oscuri presagi della discordia che separa terre e uomini.
IL POPOLO DELL’ESILIO

Opera di Moni Ovadia

Recensione di Laura Tussi

Editori Riuniti, Aprile 2011.

http://www.confronti.net/EDITORIALI/vivere-da-straniero-fra-gli-stranieri

http://www.confronti.net/SERVIZI/vivere-da-straniero-fra-gli-stranieri

In pagine di alta e rara intensità, Moni Ovadia esprime la propria posizione sulla questione mediorientale, con la voce ironica e commossa di un ebreo che desidera intensamente la pace fra i due popoli, rompendo il proprio canto con quesiti difficili e oscuri presagi della discordia che separa terre e uomini. Un canto che esprime una vocazione libertaria,1’istintiva diffidenza nei confronti del potere cristallizzato, dell’autorità prepotente, contro ogni antisemitismo, indagando la verità, oltre asfittici schematismi ideologici, banali slogan propagandistici e cortocircuiti della memoria. Moni Ovadia, attraverso l’opera “Il popolo dell’esilio”, manifesta una profonda vocazione per la condizione dell’esule, dello straniero, nel regno della giustizia sociale, dove i ruoli non pretendono alcun significato e le gerarchie sono abolite, nel viaggio in cammino verso l’Uomo, sulla Terra che è Santa perché la si abita da stranieri fra gli stranieri, in un alto concetto di economia di giustizia, contro ogni deriva nazionalista. Una condanna all’Europa intrisa ancora di odio per l’altro e che non diventerà mai un’unica nazione degna, finché non accoglierà le alterità e le minoranze, condannando e contrastando le ideologie xenofobe, tramite l’espulsione dalle istituzioni di capi politici che sfruttano il pregiudizio e fomentano l’odio razziale. Moni Ovadia si schiera contro la virulenza e la rigidità sionista, delirio del confine e rivendicazione di un’identità sclerotizzata e ottusa, in nome di una “sicurezza”, sul cui altare si immolano ideali di giustizia, di pace e umanità, tramite la mistica della forza del potere. Dall’opera affiora invece pressante l’esigenza di Pace per far  riemergere la memoria dello sterminio nazista dall’ossessione, dalla paranoia, per trasformarsi in un alto momento mnestico creativo di un nuovo umanesimo universalista, nella condizione dell’esilio in cui l’essere umano rivela lo splendore che lo conduce alla pace, all’uguaglianza, all’alleanza con gli altri esseri viventi, con l’ambiente e l’ecosistema, in sospensioni sabbatiche di spazio e tempo, in un’auspicabile diasporizzazione universale, contro la peste del nazionalismo che ingenera guerra e stermini. Occorre abitare la terra da stranieri fra gli stranieri, praticando la giustizia sociale e affermando un paradigma di relazione e accoglienza con il popolo antagonista, in un ideale sublime di erranza, nella prospettiva di una diaspora universale, precondizione necessaria per costruire la pace, dove prevalga l’idea dell’esilio come patria che riconosce le potenzialità della fragilità dell’umano, in profonde strutture dell’emozione e del sentimento comuni, in una riconoscibilità identitaria indefinita e in continua ridefinizione, di tradizioni, narrazioni, lingue, letterature, popoli senza confini, bandiere, eserciti, burocrazie, senza retorica patriottarda, in un infinito e osmotico collettivo di diaspore universali. Dunque la questione ebraica rappresenta proprio il quesito dell’alterità.

Il nazifascismo odiava l’ebreo della diaspora, sradicato, fragile, ubiquo, capace di tenere in sè le contraddizioni, l’ossimoro di molteplici identità, senza rinunciare a nessuna di esse; l’ebreo maestro del pensiero critico, padrone della dialettica del dubbio, portatore dell’idea rivoluzionaria di una redenzione universale, fondata sulla precaria, onirica, evanescente bellezza dell’Uomo fragile, inventore dell’elezione dal basso, di redenzione dalla condizione di schiavo, di straniero, oltre le logiche spietate di teocrazie nazionaliste votate all’annientamento delle diversità. La Torah è un messaggio universalista. La Torah, oltre la formazione marxista e libertaria, ispira il pensiero dell’Autore nelle lotte per la giustizia sociale, per le rivendicazioni palestinesi, per tutti gli oppressi, per le donne, gli omosessuali e per i diritti del creato, degli animali che lo abitano, dove il tempo diviene lo spazio dell’esistenza nell’abolizione della logica del confine, nella vera visione universalistica ebraica. Lo Shabbat è extraterritoriale ed extratemporale, per pensare alla donna e all’uomo come soggetti di pensiero spirituale, etico, di giustizia e amore, nella relazione con se stessi, con l’altro, con la società, per alimentare i circuiti virtuosi dell’esistenza, nella centralità della vita, della dignità, dell’uguaglianza, oltre lo sfruttamento capitalistico, la mercificazione consumistica, in una buildung straordinaria, dove la società può indagare le questioni del proprio esistere, le aspirazioni e le derive, le grandezze e le miserie, le patologie e il sublime dell’Uomo fragile, oltre i falsi idoli del potere, oltre le vocazioni idolatriche. Il passato e il presente si intrecciano nei ricordi per affermare che la terra non è stata donata per alimentare la guerra e il nazionalismo, ma per dimostrare che l’unico modo per costruire la pace è essere “popolo che sa vivere sulla terra da straniero fra gli stranieri”.

Laura Tussi

Allegati

  • Laura Tussi
    Un canto che esprime una vocazione libertaria,1’istintiva diffidenza nei confronti del potere cristallizzato, dell’autorità prepotente, contro ogni antisemitismo, indagando la verità, oltre asfittici schematismi ideologici, banali slogan propagandistici e cortocircuiti della memoria. Moni Ovadia, attraverso l’opera “Il popolo dell’esilio”, manifesta una profonda vocazione per la condizione dell’esule, dello straniero, nel regno della giustizia sociale, dove i ruoli non pretendono alcun significato e le gerarchie sono abolite, nel viaggio in cammino verso l’Uomo, sulla Terra che è Santa perché la si abita da stranieri fra gli stranieri, in un alto concetto di economia di giustizia, contro ogni deriva nazionalista.



Roberto Zaccaria, Ex Presidente Rai, ospite degli eventi “PER NON DIMENTICARE”. ROBERTO ZACCARIA a Bollate (Milano)

Roberto Zaccaria, Ex Presidente Rai, ospite degli eventi “PER NON DIMENTICARE”.

ROBERTO ZACCARIA a Bollate (Milano)

La Costituzione è uno scrigno di valori condivisi che gronda la fatica e il sacrificio dei nostri padri. E’ un lume nella notte in cui ci tocca navigare. In questa volgarità che straripa, abbiamo solo quell’argine. Parole che, pietre nella Resistenza, si trasformarono in mattoni. Dall’uguaglianza alla pace, dalla sacralità del lavoro alla libertà, dai diritti alla dignità sociale… tutto è scritto. Molto più che un contratto. Una promessa per cui dare la vita.

ANPI BOLLATE presenta:

Biblioteca Comunale di BOLLATE (Milano)

CONOSCIAMO LA NOSTRA COSTITUZIONE. DIFENDILA.

Venerdì 11 Novembre ore 21.00

INCONTRO- DIBATTITO con l’ONOREVOLE ROBERTO ZACCARIA

Partecipa LAURA TUSSI Progetto “Per Non Dimenticare”

Modera ANDREA RISCASSI Giornalista RAI.

Con il Patrocinio del Comune di Bollate.

Prosegue l’iniziativa “Per non dimenticare”. Questo progetto si pone l’ambizioso traguardo e l’importante obiettivo di unire e far incontrare tutte le forze democratiche che hanno a cuore i valori della Costituzione, dall’antifascismo alla Pace, dal Pluralismo al Dialogo interculturale ed interreligioso, dal rispetto delle Pari Opportunità ai Diritti Umani, dalla salvaguardia ecologica e ambientale alla lotta contro tutte le mafie, attraverso incontri tematici che sviluppano percorsi e argomenti di dibattito inerenti le tematiche collegate al recupero della memoria storica e alla tutela dei diritti umani.

Oltre agli ebrei, il sistema nazifascista ha schiavizzato e assassinato milioni di persone, a partire dai propri connazionali, tra cui Rom e Sinti, disabili fisici e mentali, oppositori politici, sindacalisti, avversari, obiettori di coscienza, omosessuali, prigionieri di guerra, e altre tipologie di persone diverse e colpevoli solo di esistere in quanto tali e per la loro diversità.

Il nazifascismo ha iniziato lo sterminio a partire dai propri connazionali.

Addirittura anche ragazzi che non rispettavano le regole, perché irrequieti o ipercinetici e si opponevano alla disciplina scolastica, venivano inviati nelle camere a gas e nei forni crematori.

E’ necessario ripercorrere l’analisi del passato, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle donne e degli uomini e dei diritti imprescindibili della persona, sanciti dalla Carta Costituzionale Democratica e dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani. Secondo la Costituzione è necessario tutelare la persona nella Sua integrità e dignità e la società nella sua complessità, sotto varie forme e aspetti, contro l’intolleranza per le differenze, contro l’oppressione delle minoranze, nella considerazione del dialogo tra le parti, le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell’ambiente circostante e dell’ecosistema, contro tutte le ecomafie e contro la criminalità organizzata, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile, nonviolento ed equosolidale.

La Costituzione tramanda i valori della pace, della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione e di pensiero, contro ogni omertà che ingenera il crimine.

La Costituzione è uno scrigno di valori condivisi che gronda la fatica e il sacrificio dei nostri padri. E’ un lume nella notte in cui ci tocca navigare. In questa volgarità che straripa, abbiamo solo quell’argine. Parole che, pietre nella Resistenza, si trasformarono in mattoni. Dall’uguaglianza alla pace, dalla sacralità del lavoro alla libertà, dai diritti alla dignità sociale… tutto è scritto. Molto più che un contratto. Una promessa per cui dare la vita.

In questo link sono visibili i video del ciclo di eventi “Per Non Dimenticare”

www.youtube.com/lauratussi

http://www.peacelink.it/cerca/index.php?q=laura+tussi

www.lageredeportazione.org

www.testimonianzedailager.rai.it

Note:

Allegati

  • ROBERTO ZACCARIA a Bollate (Milano) (203 Kb – Formato pdf)
    ROBERTO ZACCARIA, Ex Presidente Rai, ospite degli eventi “PER NON DIMENTICARE” di Laura Tussi Ospite a Nova Milanese, nell’ambito degli eventi “PER NON DIMENTICARE”, l’Onorevole e Professore Roberto Zaccaria, Docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Firenze, Presidente RAI dal 1998 al 2002, vice Presidente dell’UER (Unione delle televisioni pubbliche europee) dal 2000 al 2002. In precedenza era stato consigliere ed amministratore della RAI dal 1977 al 1993 e dell’Ente Cinema dal 1990 al 1995. Laura Tussi, docente dell’Istituto Comprensivo via Prati di Desio, organizzatrice dell’evento “PER NON DIMENTICARE”, ha introdotto l’incontro con Roberto Zaccaria, citando tutti i patrocini comunali, le associazioni, gli enti istituzionali che sostengono l’iniziativa “PER NON DIMENTICARE”, a livello locale e nazionale. Roberto Zaccaria ha trattato dei principi basilari della Costituzione, alla presenza di più di cento ragazzi dell’ITIS Fermi di Desio, di molti personaggi del mondo politico locale e della stampa. E’ stata una lezione dinamica ed interattiva che ha coinvolto nella lettura gli studenti. L’Onorevole e Professore Roberto Zaccaria ha fatto leggere loro stralci di Onida, di Zagrebelsky, di Pericle, dell’Antigone di Sofocle, del testo della Costituzione Italiana. Ha commentato il diritto alla Pace, alla salute, all’istruzione, alla libertà e alla felicità, principi che a molte persone, ancora oggi, nella nostra attualità, sono negati, soprattutto ai migranti. Il riferimento all’Antigone di Sofocle è valso per spiegare l’importanza del concetto di Legge Morale, che è il fondamento del Diritto Costituzionale.



RETTIFICA: la presenza di Moni Ovadia è stata da noi annunciata erroneamente, in quanto Moni Ovadia era già occupato in un altro impegno

RETTIFICA: la presenza di Moni Ovadia è stata da noi annunciata erroneamente, in quanto Moni Ovadia era già occupato in un altro impegno
PER NON DIMENTICARE… Don Gallo a Nova Milanese: sempre in prima linea per i diritti degli ultimi

DON GALLO a Nova Milanese (Monza e Brianza)

Don Andrea Gallo, che sarà ospite principale dell’evento, è un sacerdote e partigiano, fondatore e animatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova e di altri centri di accoglienza. Le comunità di Don Gallo accolgono persone con ogni tipo di problema di emarginazione, tutti gli ultimi, i più deboli, gli emarginati, i più fragili e tutte le persone con difficoltà che la società non vuole e non riesce ad aiutare e ad integrare.
PER NON DIMENTICARE…

Don Gallo a Nova Milanese: sempre in prima linea per i diritti degli ultimi

di Laura Tussi

In Auditorium Comunale, sabato 29 ottobre 2011, ore 17.oo, si aprirà la nuova stagione del progetto “Per Non Dimenticare” con una staffetta benefica di raccolta fondi a favore delle comunità del caro amico e compagno Don Andrea Gallo. Sul palco si esibiranno attori del calibro di Alberto Patrucco, Bebo Storti, Renato Sarti, Diego Parassole, Paolo Ciarchi, Daniele Biacchessi, i 7grani e molti altri. “Per non dimenticare”, l’importante Progetto riguardante la memoria storica dell’Antifascismo e della Resistenza è organizzato, promosso e coordinato da LauraTussi, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Nova Milanese, con l’Istituto Comprensivo Via Prati di Desio e con molte altre realtà associative e istituzionali e centri di ricerca per la Pace e la Nonviolenza. Il progetto “Per non dimenticare” è sempre aperto ad argomenti di attualità, di importanza e di rilievo civile e di impegno sociale e umanitario. Infatti, Don Andrea Gallo, che sarà ospite principale dell’iniziativa, è un sacerdote e partigiano, fondatore e animatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova e di altri centri di accoglienza. Le comunità di Don Gallo accolgono persone con ogni tipo di problema di emarginazione, tutti gli ultimi, i più deboli, gli emarginati, i più fragili e tutte le persone con difficoltà che la società non vuole e non riesce ad aiutare e ad integrare. Don Andrea Gallo è stato uno dei più grandi amici di Fabrizio De André e caro amico di Moni Ovadia e di altri personaggi importanti del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo. Ricordiamo l’ultimo suo libro, dal titolo “Di sana e robusta Costituzione”, edito da Aliberti e Mondadori, che sarà disponibile dopo l’iniziativa e sarà autografato e dedicato, a chiunque lo richieda, dallo stesso Don Gallo. Durante l’evento sarà presente anche e soprattutto Emergency.

Saranno presenti RAI e RAI NEWS 24.

DON GALLO a NOVA MILANESE

“PER NON DIMENTICARE”

Stagione 2011/2012

Staffetta benefica in favore delle comunità di Don Gallo

Presentano LAURA TUSSI e RENATO SARTI

Intervengono con DON GALLO

BEBO STORTI, ALBERTO PATRUCCO, DIEGO PARASSOLE,

DANIELE BIACCHESSI, GIULIO CAVALLI, ANTONIO PIZZINATO, GIULIO CRISTOFANINI,

I 7GRANI

Con la partecipazione di RAI NEWS 24, TGRAI, EMERGENCY

Sabato 29 Ottobre 2011 ore 17.00

AUDITORIUM COMUNALE- Nova Milanese

Con il patrocinio:

Città di Nova Milanese

Comune di CesateMedaglia d’argento al Valore Civile

Comune di Cologno Monzese

Comune di Cormano

Città di Desio

Città di Bresso

Città di Cinisello Balsamo (Milano)

Comune di Sinalunga (Siena)- Assessorato alla Memoria

In collaborazione con:

ANPI, ANED, APEI, ARCINOVA, CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI, CASA DELLA CULTURA-Milano, CENTRO STUDI SERENO REGIS-Torino, CENTRO INTERDISCIPLINARE DI SCIENZE PER LA PACE-UNIVERSITÀ DI PISA, FLC-CGIL, DIFESA AMBIENTE, EMERGENCY, FONDAZIONE GIANFRANCESCO SERIO, IL DIALOGO.org, ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA, OSSERVATORIO NAZIONALE ED EUROPEO PER IL RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA’- ONERPO, PEACELINK, RETE ANTIFASCISTA NORD OVEST MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA, TEMPI DI FRATERNITA’, LAVORATORI LARES METALLI PREZIOSI….e tanti altri.

DON GALLO a Nova Milanese (Monza e Brianza) (70 Kb – Formato pdf)

  • PER NON DIMENTICARE… Don Gallo a Nova Milanese: sempre in prima linea per i diritti degli ultimi
  • In Auditorium Comunale, sabato 29 ottobre 2011, ore 17.oo, si aprirà la nuova stagione del progetto “Per Non Dimenticare” con una staffetta benefica di raccolta fondi a favore delle comunità del caro amico e compagno Don Andrea Gallo. Sul palco si esibiranno attori del calibro di Alberto Patrucco, Bebo Storti, Renato Sarti, Diego Parassole, Paolo Ciarchi, Daniele Biacchessi, i 7grani e molti altri. “Per non dimenticare”, l’importante Progetto riguardante la memoria storica dell’Antifascismo e della Resistenza è organizzato, promosso e coordinato da LauraTussi, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Nova Milanese, con l’Istituto Comprensivo Via Prati di Desio e con molte altre realtà associative e istituzionali e centri di ricerca per la Pace e la Nonviolenza. Il progetto “Per non dimenticare” è sempre aperto ad argomenti di attualità, di importanza e di rilievo civile e di impegno sociale e umanitario. Infatti, Don Andrea Gallo, che sarà ospite principale dell’iniziativa, è un sacerdote e partigiano, fondatore e animatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova e di altri centri di accoglienza. Le comunità di Don Gallo accolgono persone con ogni tipo di problema di emarginazione, tutti gli ultimi, i più deboli, gli emarginati, i più fragili e tutte le persone con difficoltà che la società non vuole e non riesce ad aiutare e ad integrare. Don Andrea Gallo è stato uno dei più grandi amici di Fabrizio De André e caro amico di Moni Ovadia e di altri personaggi importanti del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo. Ricordiamo l’ultimo suo libro, dal titolo “Di sana e robusta Costituzione”, edito da Aliberti e Mondadori, che sarà disponibile dopo l’iniziativa e sarà autografato e dedicato, a chiunque lo richieda, dallo stesso Don Gallo. Durante l’evento sarà presente anche e soprattutto Emergency. Saranno presenti RAI e RAI NEWS 24.