Tortoreto. PD: la sagra che non sa da fare

Tortoreto 07 luglio 2018 –  Il giorno 6 luglio è stato finalmente pubblicato il bando per la sagra dei piatti tipici locali da realizzarsi a Tortoreto Paese, si può pensare ad un nuovo modus operandi che permetta a tutte le associazioni di poter offrire la migliore soluzione possibile per la realizzazione di questo evento storico che porta molti turisti e non, a visitare il nostro meraviglioso borgo. Purtroppo la data dell’evento è il 18 luglio, già il 18 luglio quindi questo gioca a sfavore di qualsiasi organizzatore a presentare una proposta organica e efficiente come è richiesto dal bando, inoltre ci sono diversi punti non chiari, tipo :

Tortoreto alto, Foto Mauro Di Bonaventura 

  1. La scadenza della candidatura è il 10 luglio  entro le ore 13.30 quindi si avrebbero a disposizione solo 3 giorni per proporsi;
  2. Solo tre giorni per Presentare un programma organico composto dal; menu, intrattenimento/animazione e il programma di sicurezza da trasmettere alla Questura.
  3. Versamento di 1000 euro con assegno circolare come polizza fideiussoria,
  4. Nel bando si dice che sarà permesso alle attività presenti di replicare i prodotti della sagra  con dei punti ristoro, facendo di fatto concorrenza a chi realizza l’evento, le attività di ristorazione e il commercio si valorizzano con altri modi.

Dal nostro punto di vista possiamo dire: cosa ha fatto fino ad oggi l’assessore Giorgio Ripani? Sicuramente ha dormito perché i tempi sono troppo stretti, ci saremmo aspettati come da lui dichiarato sulla stampa due mesi fa, che almeno il bando fosse presentato agli inizi di giugno, per dare tempo alle associazioni di sedersi intorno ad un tavolo e organizzare l’evento in maniera idonea e funzionale. Infine, per non dimenticare: il bando per la sagra delle vongole quando lo pubblicherà ? vista la grande capacità programmatica dell’assessore sicuramente uscirà il giorno 1 agosto.

Uniti Per Tortoreto

Segreteria PD Tortoreto




Teramo – Nancy Fazzini e Paola Chiaramonte alla conduzone di EUROPEAN LATIN AWARDS

 

l’8.Luglio  Il cast del più grande spettacolo d’Europa a Frosinone allo Stadio Benito Stirpe vede protagonisti Bob Sinclar, Gipsy Kings, Toto, Alex Britti, Anggun e altri 30 Big internazionali.

Presenti anche RICCARDO COCCIANTE CON JOSE’ LUIS CORTES E NG LA BANDA.

La giuria che ha assegnato le nomination dei “Big” e che giudicherà la categoria “giovani” sarà composta da:

– Mauricio Guerrero (Shakira, Gloria Estefan, Placido Domingo, Celine Dion, Neil Diamond, Mc Hammer, Marc Anthony, Beyoncè etc. etc. vincitore di 9 Grammy).

– Franco Miseria

– Rodrigo Eitel (Vina del Mar, Maga Tv Miami, La voce del Chile)

– Oscar Lolo Pena

Naturalmente lo Show sarà televisivo e sono in atto trattative sia con Mediaset sia con RAI, confermata anche la messa in onda su “ Mega Tv” di Miami che diffonderà la manifestazione in Florida, California, Puerto Rico, Stati Uniti, Chile e altri paesi dell’America meridionale.

L’esibizione inizierà alle 19.00 del pomeriggio per terminare dopo la mezzanotte, coinvolgerà oltre 200 persone tra artisti, tecnici, musicisti, cameraman, ballerini e addetti ai lavori, con un apparato tecnico importante riguardante impianti audio/luci, schermi giganti e uno stage di 30×30 metri situato al centro dello stadio.

Una macchina organizzativa impressionante per uno spettacolo che rimarrà nella storia dei concerti organizzati in Italia.

A condurre l’evento in diretta Radiofonica Nancy Fazzini e Paola Chiaramonte in collaborazione con radio ”7.va” e tutti i suoi partner.

L’organizzazione tecnica sarà curata dalla Together Infrastrutture Sportive, la parte artistica dalla Nicola Convertino Management e la parte televisiva da Andrea Gioia Lomoro, in collaborazione con Latincuba nella persona di Flavio Ferrari, Oscar Lolo Pena e Eduardo Fuentes, mentre l’Uffico stampa è curato per l’Europa da Nicola Convertino e per il resto del mondo da Maria Pia Cassinelli.

 

 




Infrastrutture ferroviarie e stradali: TUA-ANAS sottoscrivono un’intesa strategica per la Fondovalle Sangro

 

Sinergia Tua-Anas per l’entroterra abruzzese. E’ stata ufficializzata ieri pomeriggio nel comune di Quadri (CH) la collaborazione strategica tra l’azienda unica di trasporti della Regione Abruzzo e l’Anas che permetterà il completamento della strada statale 652 “Fondovalle Sangro”.

FOTO ARCHIVIO

TUA, gestore dell’infrastruttura ferroviaria che collega la costa adriatica all’alto Sangro, ha infatti messo a disposizione temporaneamente la propria ferrovia, attualmente in fase di ammodernamento, per consentire la costruzione, a cura di Anas, del tratto stradale compreso tra le stazioni di Gamberale e Civitaluparella, in provincia di Chieti.

TUA, in altri termini, per il lasso temporale necessario, garantirà all’Anas di utilizzare una parte della propria infrastruttura per consentire l’accesso dei mezzi d’opera, dei materiali che verranno impiegati nella realizzazione del tratto di strada e delle maestranze.

I vantaggi sono reciproci. Le ditte incaricate di realizzare l’opera effettueranno contemporaneamente una serie di lavori a favore di TUA propedeutici alla riattivazione della tratta ferroviaria.

Nel caso specifico, le ditte garantiscono la rimozione, il trasferimento e l’accatastamento di tutti gli elementi costituenti il binario (rotaie 27 UNI e traverse in legno) nelle aree di stoccaggio, le sistemazioni e  le regimazioni  idrauliche di tombini, fossi di guardia e cunette e ricostruiscono lo strato che costituisce il sottofondo ferroviario, l’idonea compattazione e la livellazione della sede ferroviaria nelle condizioni geometriche (plano-altimetriche) preesistenti.

Insomma, Tua offrendo ad Anas supporto per la costruzione della strada, si porterà parallelamente avanti dal punto di vista del cronoprogramma operativo per completare i lavori che consentiranno la successiva ricostruzione del binario con nuovo tipo di materiale di armamento nell’ottica dell’ammodernamento, elevazione degli standard prestazionali e del potenziamento della dorsale ferroviaria Adriatico-Tirrenica.

Una sinergia efficace per il territorio – ha sottolineato Tullio Tonelli, presidente di TUA SPA – perché consente un’ottimizzazione delle tempistiche dei lavori per la nostra parte di ferrovia ma in modo contestuale e strutturato permette la realizzazione di un’opera viaria indispensabile e strategica per l’intera Regione Abruzzo”.




Roma. Emesso un francobollo dedicato a Pineto

Francobollo di Pineto

       Poste Italiane comunica che il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso oggi, 6 luglio, quattro francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “il Patrimonio naturale e paesaggistico”, dedicati al Turismo: Grado (Friuli Venezia Giulia); Pineto (Abruzzo); Soverato (Calabria); Grammichele (Sicilia), relativi alla tariffa B.

annullo filatelico Pineto

I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Il bozzetto del francobollo dedicato a Pineto è a cura di Fabio Abbati.

La vignetta raffigura, entro una cornice lineare, un panorama in cui si staglia la Torre di Cerrano.

Completano il francobollo la leggenda “PINETO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Il giorno dell’emissione l’ufficio postale di Pineto utilizzerà l’annullo primo giorno, disponibile anche alla Torre di Cerrano nell’ambito della presentazione del francobollo, dalle 18:00 alle 20:00.

I francobolli ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” e sul sito poste.it.

Saranno inoltre disponibili quattro folder in formato A5 a tre ante, contenenti un francobollo, la cartolina affrancata ed annullata primo giorno di emissione e una busta personalizzata, al costo di 8€ ciascuno.




Frana Casoli di Atri (Te): Mazzocca risponde al Sindaco Astolfi 

Il Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca risponde al Sindaco Astolfi relativamente alla sua ultima dichiarazione in merito alla frana di Casoli di Atri (Te):

Mazzocca

“Stamani mi sono imbattuto nell’ennesima dichiarazione a mezzo stampa di Gabriele Astolfi sulla questione della frana di Casoli di Atri.Avrei potuto liquidare l’accaduto con una citazione di Shakespeare: “Non v’è altra tenebra che l’ignoranza!”

Tuttavia, in ballo c’è il destino di ben 15 famiglie che hanno perso la loro abitazione e, per rispetto nei loro confronti, riporterò per la terza volta, a conoscenza di tutti, quello che è l’operato del sottoscritto per la soluzione del problema.

Con verbale n. 64, in data 24 maggio 2018, il Commissario per la Ricostruzione in sede di “Cabina di Coordinamento”, approva definitivamente la specifica “Ordinanza dissesti idrogeologici”, atto ufficiale che dispone il finanziamento di 4,55 milioni di euro per l’intervento specifico sulla frana diCasoli di Atri (Te).

Dovrebbe sapere il Sindaco in pectore Astolfi che in Italia esistono degli iter burocratici e legali ben precisi ed ineludibili: l’ordinanza commissariale si trova al vaglio della Corte dei Conti per il prescritto parere e la consequenziale pubblicazione. Prima di questo passaggio il Comune non potrà avere i fondi.

Ci spieghi Astolfi se conosceva quest’aspetto oppure lo ignorava prima di leggerci?

 attualmente in fase di esecuzione.

È in grado di ricordarselo oppure ha perso la memoria?

Infine, con Delibera di Giunta n.165 del 6 aprile 2017, la Regione concede un finanziamento di 450mila euro per realizzare “Opere di consolidamento sul versante S. Ilario finalizzate al ripristino della viabilità tratto ex SS 523”.

In una nota del marzo scorso la Regione invitava il Sindaco a porre in essere le attività di competenza nelle more della predisposizione degli atti di concessione.

Colgo l’occasione per ricordargli due cose: i competenti uffici regionali sono ancora in attesa di un riscontro tecnico-amministrativo per la chiusura di due interventi di consolidamento relativi al periodo di programmazione 2000-2006! Anche la piattaforma RENDIS attende l’arrivo del famoso progetto per Casoli di Atri. Capisco benissimo che per Astolfi sia partita una nuova e avventurosa campagna elettorale.

Tra un proclama e una intimidazione potrebbe cortesemente fare queste due piccole cose?

La politica è una cosa seria, non confondibile con altre attività ludiche che il sottoscritto non ama.

Lavori di rifacimento manto stradale Ospedale Mazzini Teramo

LOGO AUSL – ASL

 

E’ previsto per lunedì 9 luglio p.v. l’inizio dei lavori di rifacimento del manto stradale dell’area circostante il Presidio Ospedaliero “G. Mazzini” di Teramo.

I lavori, pur se gestiti in modo tale da arrecare il minor fastidio possibile agli utenti dell’Ospedale, produrranno rallentamenti nella ordinaria viabilità nelle aree circostanti la struttura ospedaliera e impediranno il parcheggio in alcune aree esterne.

La fine dei lavori e dei relativi eventuali disagi è prevista per la metà di agosto.




Dal 9 al 15 luglio la Sagra del Tartufo di Campovalano con apertura straordinaria della Necropoli

Dal 9 al 15 luglio la Sagra del Tartufo di Campovalano con apertura straordinaria della Necropoli
Al via la 18esima edizione della kermesse gastronomica dedicata al diamante della cucina abruzzese. Visite guidate in notturna alla Necropoli

CAMPLI – Dal 9 al 15 luglio parte la settimana dedicata a sua maestà il tartufo a Campovalano di Campli con l’edizione numero diciotto della Sagra del Tartufo, organizzata dall’associazione “Campovalano Viva” con il patrocinio del Comune di Campli e del Consorzio Bim.

“Tra le novità dell’edizione – annuncia il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale – ci sarà l’apertura straordinaria della Necropoli di Campovalano, in virtù di una convenzione per la gestione e valorizzazione del sito siglata di recente dal Comune di Campli e dalla Soprintendenza. In occasione della kermesse gastronomica saranno organizzate visite guidate in notturna all’area archeologica e al tumulo multimediale”.

Ci sarà un servizio di bus navetta gratuito da e per la necropoli dalle ore 20 fino alle 24. Inoltre, tra gli eventi collaterali si svolgerà la sesta edizione della collettiva di arte contemporanea “A tu per tu con l’arte” a cura dell’associazione “Star Art” e, dal 12 al 14 luglio, la quarta edizione dell’estemporanea di pittura legata al territorio, con cerimonia di premiazione domenica 15 alle ore 19. Inoltre, tutte le sere mercatino dei prodotti tipici e artigianali. Inaugurazione in programma il 9 luglio, alle ore 19:

“La Sagra si terrà per il terzo anno consecutivo – spiega il presidente di Campovalano Viva, Daniele Barbieri – presso la sede polivalente dell’associazione. Quest’anno a disposizione degli ospiti un’area di oltre 600mq, con più di mille posti a sedere e spazi per l’intrattenimento”.

Ogni giorno sarà proposto un menù tematico con l’aggiunta di alcuni piatti speciali proposti in edizione “limitata”, come burratina e mortadella tartufata.

“Come assoluta novità dell’edizione – svela lo chef Davide Cordoni – ci sarà la mazzarella tartufata. Confermata poi tutta l’apprezzata selezione di primi piatti della tradizione gastronomica locale come ravioli, lasagne, crepes, cannelloni, tagliatelle, chitarra, gnocchi, i secondi al tartufo tra cui reale di vitello, spezzatino, capocollo, agnello, formaggio fritto, e gli apprezzati tartufini di Campovalano”.

Domenica 15 luglio, ultimo giorno della manifestazione, alle ore 17, ci saranno la rituale Gara dei cani da tartufo, giunta alla dodicesima edizione, che richiama molti concorrenti anche da fuori regione, organizzata in collaborazione con l’Associazione “Tartufi pro Teramo”, e il concorso “Big Truffle”, con asta finale e premiazione del tartufo di miglior qualità e pezzatura tra quelli trovati dai tartufai locali.




Montepulciano d’Abruzzo: la Guida di Repubblica celebra i 50 anni della Doc e inaugura la collana dedicata all’Italia del Vino

 

 

Il volume sarà disponibile in edicola e nelle librerie dal 13 luglio al costo di 4,90 euro più il prezzo del quotidiano. La presentazione è prevista per il 15 luglio al Teatro Torti di Ortona

Montepulciano

Dieci itinerari e le storie di oltre 200 produttori raccontate insieme a centinaia di consigli
su dove mangiare, dove dormire e cosa comprare nei dintorni delle vigne
 Ad aprire, le testimonianze dello chef Niko Romito e della scrittrice Donatella Di Pietrantonio
Poi le ricette dei migliori chef della regione a base di Montepulciano
e decine di enoteche e winebar

 

 

“Non solo il racconto di decine di produttori, delle loro cantine, dei loro punti vendita, delle offerte per allargare e allungare i tempi di permanenza e di vacanza grazie alla creazione di raffinati resort nati sempre più vicino alle cantine o comunque nei luoghi di produzione. Ma anche il modo per ripercorrere attraverso una serie di invitanti itinerari le meraviglie di un territorio vinicolo che nel caso del Montepulciano coincide con tutto il perimetro regionale”. È così che il Direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa introduce Montepulciano d’Abruzzo, un nuovo volume che attraversa la regione con un approccio inedito in occasione dei 50 anni dall’istituzione della Doc per il vitigno.

 

LA GUIDA – Realizzata in collaborazione con il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, inaugura la collana Italia del Vino de Le Guide di Repubblica e si compone di 10 itinerari ritagliati sui diversi territori che danno forma alla straordinaria biodiversità dell’Abruzzo, dalle vette più alte degli Appennini ai trabocchi, dagli altopiani su cui crescono ortaggi inimitabili alle colline puntellate di viti e uliveti. E così, le bellezze e le ricchezze paesaggistiche, culturali e gastronomiche si fondono al racconto di 221 produttori di Montepulciano d’Abruzzo Doc, alle loro storie e al loro vino. Nessun voto, ma la narrazione di una terra attraverso le eccellenze e i volti che si trovano dietro ad esse.

Il tutto arricchito da oltre 600 consigli sulle migliori tavole nei dintorni delle cantine, sulle destinazioni in cui prolungare la sosta, anche immersi nei vigneti stessi, sugli indirizzi in cui trovare le tipicità del territorio e le creazioni d’artigianato.

Ancora, sono decine le enoteche e i winebar raccontati in un volume che si chiude con 20 ricette firmate da chef abruzzesi che utilizzano il Montepulciano d’Abruzzo per creare autentiche delizie.

 

Montepulciano d’Abruzzo sarà disponibile in edicola e nelle librerie dal 13 luglio al costo di 4,90 euro più il prezzo del quotidiano. Il volume sarà presentato il 15 luglio a Ortona, al Teatro Tosti, in occasione delle iniziative per i 50 anni della Doc.

 

ROMITO – Immancabile una testimonianza diretta di Niko Romito, al timone del pluristellato Reale di Castel Di Sangro. È infatti a sua firma uno dei contenuti che introduce il volume, con un punto di vista soggettivo e personale su quello che definisce “un elemento fortemente identitario. Degli abruzzesi si dice che sono “forti e gentili”: penso si possa dire la stessa cosa del Montepulciano d’Abruzzo”. Romito per il cinquantennale della Doc ha realizzato due ricette, “Pane, Montepulciano, agnello e pollo” e “Pancetta, Montepulciano e cipolle”, entrambe illustrate nella Guida.

 

DI PIETRANTONIO – Intimità ed emozioni emergono poi dal contributo di Donatella Di Pietrantonio, scrittrice che con L’Arminuta ha conquistato il Premio Campiello 2017. Una toccante fotografia delle campagne abruzzesi scattata da lei bambina, con il nonno intento ad assaggiare il vino autoprodotto come spunto per il racconto di una cultura contadina che pur adattandosi ai cambiamenti degli ultimi decenni ha saputo mantenere le sue radici.




Bando IX Concorso Letterario “Città di Cologna Spiaggia”.

L’Associazione Culturale “IlFaro” di Cologna Spiaggia, con l’alto patrocinio della Regione Abruzzo, e con il patrocinio della Provincia di Teramo, del Comune di Roseto degli Abruzzi, di Giulianova, di Castelli e di Notaresco indice ilIX° CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE “Città di Cologna Spiaggia”articolato nelle seguenti sezioni: Poesia in lingua italiana; Poesia in vernacolo; Racconto breve. Il concorso vede, ogni anno, la partecipazione di autori da tutta Italia.

IL-FARO-_-2018-Concorso-Bando

IL-FARO-_-2018-CONCORSO-SCHEDA-ADESIONE

In allegato la scheda di adesione e il bando con le informazioni necessarie.

Gli elaborati e relativa scheda di adesione dovranno pervenire, ai contatti interni il bando, entro e non oltre il10 luglio 2018.

Per eventuali informazioni ed aggiornamentiwww.associazioneilfaro.org.




Migranti: intervento del Portavoce FAIM  Rino Giuliani

CGIE 3 luglio 2018 – Maeci-Sala Aldo Moro

 

Il tema delle migrazioni con i suoi cicli è tornato all’ordine del giorno e in un modo o nell’altro è parte costituente dell’agenda sia delle forze politiche che di quelle sociali.

Lo è in modo tutto peculiare per una organizzazione quale la nostra che esprime una rappresentanza del mondo associativo degli italiani nel mondo ambendo ad avere un ruolo più incisivo  nelle decisioni che investono la realtà sociale che il FAIM rappresenta.

Il giudizio che noi diamo sulla situazione  non può non muovere dalle istanze che in modo autonomo portiamo avanti, senza aprioristici preconcetti verso le forze politiche ma anche senza alcun collateralismo, valutando rispetto agli obiettivi che ci siamo dati le azioni e i comportamenti .

Ovviamente seguiamo  con grande interesse l’impegnativa azione del CGIE al quale attivamente partecipano numerosi  dirigenti del FAIM.

L’azione dei governi degli ultimi venti anni hanno messo in evidenza la sostanziale residualità del tema “italiani nel mondo” sia dai programmi di governo che dalla pratica in sede legislativa e nell’azione degli esecutivi.

Della legislatura nazionale e dei risultati in sede parlamentare non si tratta di fare un bilancio quanto alla natura, qualità e quantità della normazione promossa e approvata  grazie all’azione dei 18 parlamentari della “circoscrizione estero” e di esprimere giudizi sul rapporto fra aspettative e risultati raggiunti.

Bilancio e giudizi spettano soprattutto agli italiani nel mondo anche se come associazionismo  non possiamo esprimere un giudizio di soddisfazione.

Oggi c’è un nuovo governo con  impegni presi per gli italiani all’estero, un sottosegretario espressione di un movimento  politico che si è sviluppato da radici associazionistiche. Confidiamo in confronti aperti , in azioni concrete, in attenzione e valorizzazione del mondo associativo che è alla base di ogni possibile rilancio  del protagonismo degli uomini e delle donne delle nostre comunità all’estero

Tra le cose di possibile realizzazione ha ripreso vigore nei dibattiti quella della Conferenza mondiale degli italiani nel mondo.

Conferenza dell’emigrazione italiana nel secondo millennio o Conferenza mondiale degli italodiscendenti si vedrà sapendo che scegliendo un titolo si sceglie anche un punto di vista ed un punto di approdo . Vorremmo che presto si addivenisse ad una possibile calendarizzazione .

Come  Faim siamo in grado di contribuire e contribuiremo  in modo autonomo, originale con nostre proposte al più generale dibattito sulla nuova conferenza mondiale deglj italiani nel mondo.

Anche il CGIE, si è espresso favorevolmente per una nuova conferenza mondiale della quale si chiede che il governo si faccia promotore garantendo adeguato sostegno finanziario.

La precedente conferenza mondiale vide nella promozione e nello svolgimento della stessa un indiscusso protagonismo delle associazioni nazionali.

Perché la Conferenza non si trasformi in una palestra fra compagini  partitiche, perché le diverse componenti compresenti  nella realtà degli italiani nel mondo abbia il suo spazio e svolga il suo ruolo in sussidiarietà con le pubbliche istituzioni, la  preparazione e lo svolgimento della stessa  deve vedere sinergicamente operanti in un ruolo centrale l’associazionismo e i soggetti collettivi che fondamentalmente promanano o largamente derivano dallo stesso: i comites e il CGIE.

Anche a tal fine  come FAIM intendiamo chiedere ai comites  di aprire in modo ordinato una interlocuzione . Anche i comites  nelle recenti elezioni, pur misurandosi con la scarsa propensione al voto degli elettori, hanno saputo rinnovarsi in diverse realtà.

Sul piano delle cose da fare, lo vediamo dalla discussione in corso oggi pomeriggio,  c’è molto lavoro che si deve raccordare quanto a tempi di realizzazione e quindi a scadenze.

Come in ogni road map ci sono priorità che vanno collocate fra le prime cose da fare.  Maggiormente quando in prima fila per attuarla ci sono realtà istituzionali con i tempi delle pubbliche amministrazioni. Lo deciderete voi opportunamente: dalla  conferenza stato regioni cgie alla  conferenza dei giovani , alla conferenza delle donne, alla conferenza mondiale ecc,. Si tratta di attività alle quali come FAIM siamo interessati e nelle qauli tutti  nostri componenti presenti in cgie si sentono particolarmente impegnati

Come FAIM, in specie abbiamo chiesto di contribuire alla preparazione e alla l’organizzazione della Conferenza Stato Regioni Province autonome CGIE.

La L. 198/98 le da il compito di “indicare le linee programmatiche per la realizzazione delle politiche del governo, del parlamento e delle Regioni per le comunità italiane all’estero”. Lo scadenzario ministeriale colloca tale conferenza fra un anno circa, intorno   alla fine del  2018.

Come FAIM siamo  produttori di proposte che  scaturiscono dalla discussione all’interno delle associazioni aderenti e che abbiamo avviate su tematiche predisposte dal coordinamento e successivamente validate dal dibattito e dalla discussione nel consiglio direttivo.

Quello che chiediamo  e di essere partecipi dei processi che le istituzioni, Maeci e presidenza del consiglio  intendono mettere in atto per la necessaria ripartenza del modo degli italiani all’estero e in tal senso il ruolo basilare di sussidiarietà qualificata che il Faim in quanto soggetto collettivo di rappresentanza sociale è in grado di garantire chiediamo venga sostenuto in analogia a quanto avviene con gli enti di promozione sociale presenti sul territorio italiano.

Anche dal parlamento ci aspettiamo e solleciteremo attenzione e interventi legislativi per l’associazionismo italiano all’estero vecchio e nuovo   in transizione verso il futuro.

 

 

CGIE 4 luglio assemblea plenaria

Intervento di Rino Giuliani Portavoce FAIM

Il fenomeno della nuova emigrazione è, da molti punti di vista, una questione di rilievo nazionale.
Sulla entità, tipologie, dinamiche e trend di sviluppo della nuova emigrazione dall’Italia i dati sono eloquenti; il fenomeno, in forte crescita dall’inizio della crisi economica dell’ultimo decennio, ha ormai raggiunto livelli analoghi a quelli riscontrati nella seconda metà degli anni ’60. Quelli di un’emigrazione di massa. Il fatto che l’entità complessiva della popolazione emigrata sia lievitata di circa il 60% in dieci anni, passando da 3.6 milioni ad oltre 5 milioni e che i nuovi flussi di emigrazione si situino ormai intorno alle 300mila partenze ogni anno a partire dal 2014-2015, cambia radicalmente il nostro approccio precedente molto mirato sulle comunità integrate della vecchia emigrazione.
Si è aperta una stagione nuova che spinge a analisi e rivendicazioni, a nuova rappresentanza , nuove tutele e diritti da difendere.
Come FAIM (Forum delle Associazioni degli Italiani nel Mondo), abbiamo monitorato fin dalla sua nascita l’evoluzione della nuova emigrazione italiana fornendo un quadro statistico comparato con le rilevazioni dei paesi di accoglienza (in particolare in Europa e Australia) che danno un risultato sensibilmente più elevato degli espatrii dall’Italia rispetto a quanto si desume dai dati dell’Istat relativi alle cancellazioni di residenza.
Il rapporto tra i dati raccolti all’estero e quelli dell’Istat è mediamente di 3 ad 1, con punte di 4 a 1 ed oltre. Tali dati presentati già nell’aprile 2016 in occasione dell’assemblea di fondazione del FAIM, hanno costituito la base di riflessione e discussione per l’azione del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’estero) nell’interlocuzione avviata con il MAECI e il Ministero del Lavoro sulle misure di orientamento da approntare per i nuovi migranti e, in generale, sono stati riconosciuti da importanti istituti di ricerca e, più recentemente, da ambienti del mondo sindacale e datoriale. Secondo queste stime, come sopra richiamato, la nuova emigrazione italiana viaggia al ritmo di quasi 300mila persone all’anno negli ultimi due anni (2015 e 2016). Di questi nuovi migranti, circa il 30% possiede una laurea e circa il 35% un diploma di scuola superiore, mentre oltre il 15% della nuova migrazione è composta da giovani al di sotto dei 15 anni, il che mostra che ad emigrare sono ormai non solo single, ma anche intere famiglie.
Il lavoro di approfondimento svolto nel 2017 e presentato nel convegno FAIM di Palazzo Giustiniani ha consentito di scendere ancora più nel dettaglio rispetto alle modalità di insediamento dei nuovi migranti, in gran parte caratterizzate da precariato e nomadismo sia all’interno dei singoli paesi, sia tra diversi paesi, nonché dalla presenza di una consistente componente che potremmo definire “proletaria”.
In quel convegno abbiamo registrato con soddisfazione la condivisione con la direzione generale degli italiani nel mondo circa la necessità di pensare ex novo ad un sistema di orientamento alla partenza e all’arrivo per questi nostri connazionali (in riferimento alla conoscenza del mondo del lavoro dei paesi di arrivo, dei locali sistemi di welfare, della tutela e dei diritti, sia in Europa che oltre Oceano), come impegno minimo che il nostro paese deve assumersi anche per mantenere con essi un legame positivo.
E’ questo un punto importante della nostra agenda di lavoro sul quale siamo in grado di dire la nostra su come attivare una rete di sostegno che parta dall’Italia e sostenga nei paesi di accoglienza i nostri emigrati e in molti casi anche le loro famiglie.
L’approntamento di un tavolo di lavoro tra CGIE, MAECI e MIN.LAVORO sul tema dell’orientamento e dell’accompagnamento della nuova emigrazione ci interessa in modo peculiare anche come occasione di valorizzazione e di diversificazione nel ruolo delle nostre associazioni presenti all’estero ma anche nelle regioni italiane.
Anche la possibile convenzione tra Patronati e Maeci di cui si è discusso n CGIE e il più ampio coinvolgimento dell’associazionismo di emigrazione in ogni politica attiva, rientrano in tale nuovo scenario.
Come Faim eravamo e siamo disponibili a contribuire a tali obiettivi con l’auspicio che le istituzioni vogliano avviarli con logica strutturale. Le nostre associazioni in ordine sparso dalla Germania al Belgio all’Inghilterra hanno già sperimentato, con proprie risorse, esperienze anticipatrici, buone pratiche degne di interesse. Come FAIM abbiamo inteso porre all’attenzione del mondo istituzionale, sociale e politico, il fatto che questi consistenti flussi di nuova emigrazione comportano un impoverimento delle risorse umane del paese e delle sue competenze, alimentando spreads importanti tra Italia e paesi di accoglienza. Recentemente, Confindustria, sulla base dei dati Istat, ha stimato in un punto di Pil la perdita annuale di patrimonio umano qualificato che se ne va dal paese. Se prendiamo in considerazione la media di arrivi registrati nei principali paesi di arrivo, si tratterebbe invece di circa 3 punti di Pil all’anno. Oltre 40 miliardi di Euro. Giovani italiani, un capitale sociale sul quale hanno investito famiglie e Stato che non accresce il nostro ma altri paesi e senza neanche i ritorni delle rimesse della vecchia emigrazione di un tempo.
Al di là della quantificazione monetaria del fenomeno è indubbio che il nuovo esodo comporti un impoverimento importante delle opportunità di sviluppo e del futuro del paese. Comprenderne le cause, cercare di contenerlo e di orientarlo con adeguate politiche attive capaci di coniugare la libertà di circolazione con gli obiettivi del sistema paese, costituisce quindi un compito istituzionale tra i principali. Se infatti consideriamo l’impatto dei nuovi flussi emigratori in particolare nelle aree interne e del Mezzogiorno e le proiettiamo a 1 o 2 decenni, potremmo dedurne una grave accentuazione di squilibri già esistenti e il rischio di un declino di intere zone del paese che non può essere compensato (o compensato solo in parte sia sul piano demografico, che su quello del bilancio delle competenze disponibili) dai flussi di immigrazione terzomondiale o dall’Est europeo.
La specifica congiuntura economica e politica globale, caratterizzata da tendenze contraddittorie tra processi di globalizzazione e crescenti resistenze a tali processi con il ritorno ad approcci nazionali, comportano infine una nuova attenzione sui diritti e delle tutele dei cittadini migranti in generale e, tra essi, dei nuovi migranti italiani, coinvolti, anche in ambito europeo, negli effetti di queste politiche, come le espulsioni (da Belgio e Germania) o da ciò che potrebbe comportare la Brexit per coloro che risiedono in Gran Bretagna, ma anche per coloro che vivono o decidono di trasferirsi in Australia o in nord America.
I nostri governi se ne devono occupare stabilmente.
Ci aspettiamo scelte pubbliche all’altezza dei cambiamenti che auspichiamo-
Come abbiamo avuto modo di dire anche nel passato, come FAIM, i governi si valutano sempre alla prova dei fatti .