La leggenda del Torino calcio incontrerà i tifosi e appassionati di calcio il 7 aprile al ristorante  Via Veneto di Castelnuovo Vomano (Teramo).

Prenotazione obbligatoria entro il 31 marzo.
Il bomber granata Paolo Pulici incontra i tifosi a Teramo
La cena incontro è organizzata da “Anima Granata”, il club abruzzese nato nel 2015 dedicato al Torino calcio

foto Anima Granata 2015

 

Teramo, 26 marzo – Il bomber granata Paolo Pulici, 172 gol, di cui 142 in campionato, nel Torino calcio dal 1967 al 1982, sarà l’ospite d’eccezione in una cena-incontro il 7 aprile, alle 20.00, presso il ristorante Via Veneto di Castelnuovo Vomano in provincia di Teramo (prenotazione obbligatoria al 347/7853421, entro il 31 marzo) organizzata da Anima Granata il Torino fan Club nato in Abruzzo nel 2015 che conta oltre 100 iscritti.

Le cena incontro, che diventerà uno dei tanti appuntamenti organizzati dal club nasce “dalla voglia – spiegano gli organizzatori – di condividere una passione, i colori granata, in nome di una squadra di calcio che non rappresenta solo una città ma il calcio in Italia con una storia identitaria forte, una passione che rappresenta un simbolo e un modo di vivere il calcio fatto di strada, di scuole calcio e di trasferte umane e familiari”.

Pulici cenerà e incontrerà i tifosi, racconterà gli aneddoti di quel Torino che ha fatto grande il calcio italiano: i rigori, le acrobazie e il dietro le quinte degli spogliatovi, dove, gli allenatori e tutte le “manovalanze” dello sport più amato al mondo, ne tracciano le strategie delle partite e i trucchi del mestiere.

Per tutti “Paolino”, per la penna di Gianni Brera detto “Puliciclone” (per le sue azioni velocissime e devastanti nell’aria di rigore delle squadre avversarie) e per un giornalista, di cui non si è mai saputo il nome, detto il “Gemello del gol”, appellativo che condivideva con Francesco Graziani (detto “Ciccio”) nel campionato ‘75/76 quando il Torino vinse lo scudetto a ventisette anni dalla tragedia di Superga, il bomber granata con il Torino ha vinto lo scudetto del 1975-76, la Coppa Italia del 1971, e tre volte la classifica dei cannonieri, nel 1973, 1975 e 1976.

Pulici “era più finalizzatore – si legge nei tanti articoli su di lui – più uomo d’area, abile colpitore di testa, faceva dell’acrobazia il suo tratto distintivo. Era inoltre, in quanto infallibile dal dischetto, il rigorista designato del Torino”.

Dal 1990 insegna il gioco del calcio presso la Società Sportiva Tritium 1908, a Trezzo sull’Adda (MI), occupandosi della scuola calcio che porta il suo nome. Nel 2014 è stato inserito nella Hall of Fame del Torino; il suo è stato il primo nome in assoluto a venirvi eletto, nella categoria “Attaccanti”.

Il suo leggendario nome approda anche nel mondo della musica con la band ska di Torino, Statuto, gli ha dedicato la canzone “Facci un gol”; con il comico Flavio Oreglio e la canzone dal titolo Ciclone e Sergio Berardo, il leader della band folk-rock dei Lou Dalfin, suona spesso con una ghironda autografata da Paolo Pulici.

Per prenotazioni: Mario 3477853421 Dante 3291471607 http://www.toroclubanimagranata.it/




USA. Benny Manocchia: parlano di armi atomiche strategiche come si trattasse di uova di Pasqua ……….

………….nascoste nel giardino, che i bambini devono scovare. Spiegheremo piu’ avanti il perche’ di questo paragone.

Archivio Benny Manocchia giornalista e Sammy Davis Jr. (Harlem, 8 dicembre 1925 – Beverly Hills, 16 maggio 1990) è stato un ballerino, cantante, vibrafonista, batterista, attore e comico statunitense.

Le armi tattiche sono l’infernale richiesta delle grosse industrie interessate allo sviluppo atomico;
ma i governi,come sempre,sono in prima fila. La Russia di Putin afferma che ne ha pronte dio
solo sa quante. L’America di Trump assicura che ne ha a bizzeffe nei rifugi sotterranei. Ma per farne cosa? La spiegazione (piu’ o meno cretina) e’ questa: le bombette atomiche saranno piazzate (o forse nascoste,appunto come le uova di Pasqua)un po’ dappertutto: nei boschi, nei
canaloni tra due valli, nelle spiagge,perfino in mezzo alla strada. Cosi’,in caso di guerra,attenti
a come e  dove vi muovete,se non volete saltare in aria con l’atomica trasportabile.Naturalmente si riferiscono a Russia e Stati Uniti,perche’ gli altri Paesi non possono permettersi l’enorme spesa per preparare le uova…atomiche. Giunge alla mente un episodio di un uomo che attacca   con un coltello in mano,  un  altro uomo apparentemente disarmato.E invece no L’uomo disarmato ha una
pistola sotto la giacca,la  tira fuori,  spara un colpo e  buonanotte all’uomo con il coltello in mano. Portiamo
il concetto di questo episodio nella realta’ subdola della vita. Alla bombetta seminascosta l’avversario usera’ prontamente l’atomica “vera”,quella che squaglia una citta’ in pochi minuti.
Sara’ ancora,e sempre, l’impietosa capacita’ di distruggere il mondo con vere atomiche
a bloccare le grandi guerre. Ma fino a quando?



Corropoli, 2000 presenze le Giornate FAI di Primavera, a cura della Delegazione FAI di Teramo

Corropoli, 2000 presenze le Giornate FAI di Primavera, a cura della Delegazione FAI di Teramo

Corropoli, 2000 presenze le Giornate FAI di Primavera, a cura della Delegazione FAI di Teramo

Giornate FAI di Primavera 2018
Corropoli | 23, 24 e 25 marzo | h 10-18
Luogo d’arte e di tradizioni, dinamico e creativo, un’occasione di svago di cultura e di incontro.

1. Badia di Mejulano (solo esterno)
2. Piazza piè di corte, Chiesa di Sant’Agnese (restauro in corso), torre campanaria, pinciaia, cine-teatro Italia
3. Palazzo Ducale della Montagnola e Chiesa di Sant’Antonio da Padova_
4. Lago Sanità
5. Giardino di Villa Cerulli Irelli Sanità (ingresso riservato iscritti FAI, con possibilità di iscrizione in loco)
6. Villaggio neolitico di Ripoli (parco archeologico e museo)

Tutto questo mentre al Cine-teatro Italia era possibile assistere alla proiezione di un video su Corropoli, a cura degli allievi del Liceo Aeronautico su “La Famiglia Sanità: immagini e memorie”, il tutto arricchito da una mostra fotografica riguardo la rievocazione storica della Pentecoste celestiniana, a cura dell’Ass.ne “Palio delle botti”.
Nei luoghi invece era sempre attiva una estemporanea di pittura degli allievi dell’Ist. Comprensivo.

Presso la Chiesa di S. Agnese, è stata esposta la Madonna di Mejulano, scultura lignea policroma per la quale il FAI ha attivato una raccolta fondi per i restauri ancora in essere.

Alcune immagini salienti, scattate dalla fotografa ufficiale Daphne Catalogna:
http://bit.ly/2GdJDK2

Si ringraziano :

Comune di Corropoli
Info point: P.zza Pie’ di Corte
Sac. Ennio Di Giovanni | Francesco Gali a | Lorenzo Gatti
Lido Giosia | Fam. Marchetti | Camillo Montori
Marco Piras | Gabriella Roesler Franz in Sanità
Elena Sanità | Francesco Saverio Sanità
Apprendisti Ciceroni
Ist. Comprensivo Corropoli, Colonnella e Controguerra
Liceo Aeronautico “G. D’Annunzio”
Fondazione Tercas
Unione dei Comuni della Val Vibrata
Ass.ne Naz.le Vigili del Fuoco in Congedo,
Delegazione “Terre del Cerrano”
Protezione Civile Pineto
Ass.ne “Civiltà contadina” | Ass.ne Italico Onlus
Ass.ne “Palio delle botti” | Cinquecento jazz
Pro Loco Corropoli

Per il contributo al restauro della Madonna di Mejulano, si ringraziano le aziende:
Nogs
Eurocarbo

Capo Delegazione FAI Teramo
Giovanna Marinelli

teramo@delegazionefai.fondoambiente.it

Per info : 338.8824222
Fb: Delegazione FAI di Teramo
www.giornatefai.it
www.comunecorropoli.com

FAI un gesto concreto per proteggere il patrimonio d’arte e natura italiano: sostieni la campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia”.

Le Giornate FAI di Primavera Il 24 e 25 marzo 2018 torna la due giorni che permette ai cittadini in tutta Italia di visitare siti o monumenti poco noti o solitamente non aperti al pubblico, grazie all’impegno del Fondo Ambiente Italiano e delle Delegazioni provinciali e regionali. Nel corso degli anni, le Giornate FAI hanno promosso la consapevolezza dell’importanza del patrimonio nazionale, portando una folla festosa e interessata a scoprire chiese e ville, giardini e aree archeologiche, fino ad avamposti militari e interi borghi.
Veri e propri tesori resi accessibili grazie all’impegno di volontari e guide (“apprendisti ciceroni”), che mostrano percorsi, svelano storie indimenticabili e raccontano la storia dei beni visitati.
Per l’edizione 2018, la Delegazione FAI Teramo ha deciso di proseguire nella scoperta dei borghi dei quali la nostra Regione e la Provincia teramana sono particolarmente ricche. La scelta è caduta su Corropoli, città di 5000
abitanti, situata nella Val Vibrata a pochi kilometri da Teramo e a 10 km dalla costa.

Corropoli
Da Collis Ruppuli = Colle di Ripoli (nome dell’insediamento neolitico che sorgeva in parte sull’attuale territorio comunale), entrata a far parte dell’Impero Romano, nel Medioevo (1393) fu annessa al Ducato degli Acquaviva, duchi di Atri, sotto il cui dominio rimase fino alla scomparsa della famiglia nel 1760.
Molti sono i reperti archeologici dell’epoca romana, i monumenti medievali ancora visibili nel borgo: abbazia, chiese, monastero, convento. Corropoli è esemplare rispetto alla storia non solo storico artistica, ma anche sociale, di molti dei borghi teramani: comunità antiche, segnate da vicende storiche drammatiche, ma che hanno
conservato un’identità riconoscibile non solo grazie al patrimonio materiale, ma anche grazie a quello immateriale, quali le tradizioni religiose (festa della Madonna di Mejulano), folkloriche (Palio delle botti, rievocazione storica della Pentecoste celestiniana), alimentari (sagra), artigianali (cantine e lavorazione del vimini).

Corropoli La Madonna di Mejulano
La Madonna Mejulana è una scultura lignea policroma e dorata, il cui nome maiuma è riferito a feste romane dedicate alla Dea Flora. Secondo un rito antico, in uso per la Pentecoste dai Benedettini, si facevano scendere sui presenti petali di rosa e si consegnavano doni votivi. La statua si trovava nell’abbazia di Mejulano e nel 1807, dopo la soppressione del convento, fu trasferita nella Chiesa di S. Agnese.
L’opera si colloca tra il XIII e il XIV sec. ed è attribuibile alla scuola del Maestro della Santa Caterina Gualino; raffigura la Madonna in trono con Bambino: alta 115 cm, è inserita in un ricco tronetto barocco, con volute e cherubini, decorati in foglia d’oro zecchino. La statua ha la rigida frontalità romanica, tuttavia l’eleganza formale sembra appartenere al gotico. Il Bambino nella mano sinistra ha un globo, attributo del Redenptor mundi, mentre con la mano destra benedice.
La Madonna ed il Bambino hanno corone in argento sbalzato e cesellato, del XIX sec., di ignoto argentiere napoletano.
L’opera, in precario stato conservativo e avanzato degrado, ha un grande valore pastorale per la comunità corropolese, che la festeggia ogni 15 agosto. Il restauro sarà possibile grazie alla sponsorizzazione di due aziende locali e una raccolta fondi che il FAI avvierà tra gli stessi cittadini di Corropoli, chiedendo piccoli
contributi, a partire dalle GFP, quando la statua sarà esposta al pubblico. Al termine del restauro, l’opera sarà presentata ufficialmente alla cittadinanza, illustrando le fasi d’intervento tecnico e i risultati delle indagini
diagnostiche.

Programmi e schede in jpg:

https://it.pinterest.com/lelcomunicazion/giornate-fai-di-primavera-2018-corropoli-23-24-e-2/

Programmi e schede in pdf:
https://www.slideshare.net/luisaferretti81/depliant-giornate-fai-di-primavera-2018-corropoli-23-24-e-25-marzo-fuori
https://www.slideshare.net/luisaferretti81/depliant-giornate-fai-di-primavera-2018-corropoli-23-24-e-25-marzo-dentro
https://www.slideshare.net/luisaferretti81/depliant-corropoli-la-madonna-di-mejulano-fuori
https://www.slideshare.net/luisaferretti81/depliant-corropoli-la-madonna-di-mejulano-dentro

Giornate FAI di Primavera 2018 Corropoli | 23, 24 e 25 marzo

Apertura eccezionale di oltre 1000 luoghi in tutta Italia
Sostieni la Fondazione con l’iscrizione,
con un contributo facoltativo o, dal 13 marzo al 1 aprile, invia un sms o chiama il 45592
per la campagna di raccolta fondi “Insieme cambiamo l’Italia”

Palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti. Le aperture delle Giornate FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo 2018, raccontano con la loro straordinaria varietà un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Un Paese che ritrova la propria identità in un evento festoso e rassicurante che supera gli schieramenti e fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, bene comune di ogni italiano. Le emozioni che ci uniscono sono il desiderio e la passione di scoprire le tante facce della bellezza che ci circonda: per questo il FAI invita tutti a partecipare a questa grande festa italiana, vivendo la gioia di sentirsi parte di un popolo con solide radici che in questo modo rafforza il filo che lo lega. Nessun evento collettivo è tanto ricco di entusiasmo e di tolleranza, nulla come le grandi code davanti ai nostri monumenti simboleggiano con più forza questa unione al di là dei propri convincimenti. C’è un’Italia che invita e un’Italia che partecipa: l’energia dei 50.000 volontari del FAI attraversa la Penisola da nord a sud alle isole e spinge la gente a scoprire, negli oltre 1000 i luoghi aperti al pubblico, i tanti frammenti di una stessa identità.

La manifestazione, oltre a essere un momento di incontro tra il FAI e la gente, uniti nel festeggiare e raccontare la propria storia più bella e più nobile, è anche un importante evento di raccolta fondi e un’occasione per raccontare a tante persone gli obiettivi e la missione della Fondazione. Per questo, all’accesso di ogni luogo aperto verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro: i preziosi contributi raccolti saranno destinati al sostegno delle attività istituzionali del FAI.




Giulianova. L’ETOMILU GIULIANOVA ESCE SCONFITTA DAL PARQUET DEL PALAELETTRA DI PESCARA


Basket – foto Jwan Costantini FOTO ARCHIVIO

L’Etomilu Giulianova è uscita sconfitta con il punteggio finale di 70-56 dal parquet del PalaElettra di Pescara, non approfittando quindi degli scivoloni di Teramo, Nardo e Campli, squadre che la precedono in classica. Il -14 finale è anche fin troppo severo per i ragazzi di coach Davide Tisato che sono stati in partita per quasi 35′ di gioco ma che sono stati penalizzati da un ultimo quarto asfittico dal punto di vista offensivo, come dimostrano i soli 5 punti segnati. In casa Etomilu buone le prestazioni offensive di Gallerini, Bastone e Ricci, autori rispettivamente di 12, 14 e 10 punti. Tra le fila dell’Amatori da rimarcare la prestazione di Bedetti autore di 22 punti ed MVP della partita.
I padroni di casa approcciavano la gara meglio dei giallorossi giuliesi e nel giro di 5′ minuti erano già sul +9 (15-4). Coach Tisato provava a mischiare le carte in tavola avvicendando Tomasello con Locci; la mossa dava i frutti sperati e l’Etomilu iniziava a macinare gioco e con 4 punti di Gallerini, ed un canestro a testa di Ricci e Preti, i giallorossi si riportavano ad un solo possesso di distanza dai biancorossi di coach Rajola (15-13 al 8′). Il -2 si manteneva inalterato fino alla chiusura del quarto con D’Eustachio che rispondeva dalla lunetta ai tre tiri liberi messi a segno da Ricci, bravo a concretizzare un fallo di Leonzio a 5 secondi dalla prima sirena.
Ad inizio secondo quarto di gioco l’Etomilu metteva il naso avanti grazie ad un 2+1 di Bastone (19-20 al 11’20). Bedetti con 4 punti in fila provava a dare il là alla fuga dell’Amatori (23-20 al 12’30) ma Giulianova era sempre sul pezzo ed al 16′ era sul 31-31, dopo che un paio di azioni prima Locci aveva dato il +1 ai giallorossi. Al 17’40 l’Etomilu con due tiri liberi di Ricci si riportava in vantaggio (34-35) ma Pescara nell’ultimo giro e mezzo di lancette prima della pausa lunga metteva a segno un parziale di 5-0, firmato Capitanelli-Masciarelli, che valeva il +4 per i biancorossi (39-35).
Al ritorno in campo dopo la pausa di metà gara l’Etomilu prontamente pareggiava con un canestro di Gallerini (39-39). Bedetti, vero rebus per la difesa giuliese, saliva di livello e guidava i suoi al parziale di 14-4 che ribaltava le sorti della gara (53-43 al 25’30). Giulianova, nonostante il break operato dai pescaresi, si sbloccava con una tripla di Criconia ed al 26’30 era sul -6 (55-49), ricucendo parte dello svantaggio accumulato fino a quel momento. Locci firmava il canestro del -4 (55-51 al 29′) ma ci pensava Masciarelli, con un tiro dall’arco, a riportare a tre i possessi di vantaggio dell’Amatori Pescara a fine terzo periodo (58-51 al 30′).
Il primo canestro dell’ultimo parziale arrivava solamente dopo 4’30 di gioco ed era opera del “solito” Bedetti. Il ventesimo punto dell’ala piccola pescarese regalava all’Amatori tre possessi pieni di vantaggio (60-51). Dopo essere andata sotto anche di 11 punti (62-51) Bastone segnava la tripla del -8 (62-54 al 35’30) riaccendendo le speranze dell’Etomilu. A 3′ minuti dalla sirena finale il vantaggio dei padroni di casa era ancora di 8 lunghezze (64-56), Giulianova però non ne aveva più e l’Amatori Pescara incrementava il vantaggio fino al +14 che chiudeva la gara (70-56).

AMATORI PESCARA – ETOMILU GIULIANOVA 70-56 (18-16, 21-19, 19-16, 12-5)

Pescara: D’Eustachio 1, Leonzio 12, Drigo 8, Mlinar, Masciarelli 10, Boscherini, Pagliaroli, Bedetti 22, Capitanelli 7, Caverni 10, Di Giorgio, Taglieri.

Giulianova: Ricci 10, Bastone 14, Preti 4, Tomasello, Sacripante 2, Gallerini 12, Criconia 6, Locci 8, Sofia, Malatesta, Zacchigna.




COPPA ITALIA. AMICACCI SUPERA ROMA E SALE SUL PODIO, CANTÙ TRIONFA




L’Aquila. Primavera dell’Atletica:   La Carducci vince il Trofeo Arrigo Leoni – La Dante Alighieri  si aggiudica  il Trofeo  delle Gazzelle  e  il Memorial A. Frastani De Ritis

Circa cinquecento studenti delle scuole medie cittadine hanno animato il parco di Murata Gigotti in cui la primavera, che si è fatta attendere in questi giorni, ha spazzato via il temibile Burian, per regalare a tutti  un primo vero tepore primaverile. A dare inizio alle gare,  sono stati gli studenti delle prime medie con il 17° Trofeo delle Gazzelle,  dove nella gara femminile si è imposta Galli Maria Giovanna S.M. Patini, tra i maschi ha vinto Rosati Antonio, S.M. Dante Alighieri dell’Aquila.

gazzelle donne premiazione prime 10

Nel 31° Trofeo Arrigo Leoni, riservato agli studenti delle classi seconde medie,  ha vinto tra le ragazze Aliberti Ilaria, S.M. Mazzini, tra i ragazzi  vittoria di Larcinese Giacomo, S.M. Alighieri dell’Aquila. Le gare  del 23° Memorial Alessandro Frastani De Ritis,  per gli alunni  ed alle alunne delle classi terze medie,  sono state vinte da Caldarelli Sara, S.M.  Carducci e Giorgi Francesco  S.M. Pizzoli. Nella 5^ Staffetta Atleticamenteinsieme, 4 x100 in erba,   riservata ai ragazzi diversamente abili  e loro partner hanno partecipato   quattro   squadre delle scuole medie Mazzini, Patini e due squadre della S.M. Carducci insieme agli atleti della squadra  paralimpica, del progetto Atleticamenteinsieme, dell’Atletica L’Aquila. Nella 1^ serie la vittoria è andata alla S.M. Patini mentre la 2^ serie è stata vinta dalla S.M. Carducci. Nella classifica  finale  per scuole, il Trofeo delle Gazzelle  e il Memorial Alessandro Frastani De Ritis sono stati conquistati dalla S.M. Dante Alighieri dell’Aquila, mentre il Trofeo Arrigo Leoni è andato alla S.M.Carducci.  A tutti i premiati sono stati offerti libri, cataloghi e dvd,  messi a disposizione dalla Fondazione Carispaq e dalla Provincia dell’Aquila. Hanno presenziato l’evento:  Luciano Perazza, Coni Point L’Aquila, Amedeo Seccia – Proloco Coppito, Walter Iannucci CSI  LAquila.

Questi i partecipanti della 5^ Staffetta Atleticamenteinsieme: Torge Leonardo,  Curtacci Mattia, Chiarizia Angelo, De Angelis Pietro, Manetta Samuele, Di Bonaventura Giada, Nardecchia Federica, Colaiuda Federico, Di Stefano Robertino, De Amicis Fabrizia, Dionisi Jacopo, Di Giamberardino Fabio, Mastropietro Alessandro, Pulzone Marco, Daniluc Daniel, Caldarelli Matteo.  Seguono i risultati individuali dei primi dieci. Per le classiche complete consultare il sito www.atleticalaquila.com

 




COPPA ITALIA. L’AMICACCI SI ARRENDE A CANTÙ, DOMANI IN PALIO IL PODIO CONTRO ROMA

Sconfitta per la DECO Group Amicacci nella prima semifinale della Final Four di Coppa Italia in corso a Porto Potenza Picena. In una gara equilibrata per tre quarti prevale la Briantea84 Cantù grazie ad una grande difesa nel quarto quarto che ha mandato in crisi l’attacco avversario. I brianzoli affronteranno domani mattina i padroni di casa della Santo Stefano Sport nella finale per il tifolo (ore 10:50), preceduta dalla sfida per il terzo posto tra Amicacci e Santa Lucia Roma (ore 8:45).




USA. Benny Manocchia: come succede in qualsiasi parte del mondo, chi perde dice sempre peste e corna di chi vince.

L’ultima fatica editoriale di Benny Manocchia, Cronache Americane

Piu’ che seri efficaci attacchi, sono piccoli conati di odio,  amare riflessioni su quanto poteva essere e invece non e’ stato. Naturalmente la colpa e’ sempre di qjuel fortunato vincitore,che ne ha combinate dii cotte e di crude per riuscire a vincere. Mai che il perdente ammetta di avere sbagliato,di avere imboccato una strada storta. E’ un  po’ come tornare bambini e  si
racconta al padre o alla madre il  motivo del guaio  combinato,
  Subito  il ragazzo mette le mani avanti e spiega che e’ stato l’altro a creare il guaio, a imbrogliare,mentire. Resta ,comunque,per tornare nella politica,resta il fatto che c’e’ un vincitore e chi ha perso la lotta deve aspettare il prossimo turno per cercare di vincre, a sua volta.
Comunque  e’ proprio in politica dove attaccare il nemico puo’ dare risultati. In Italia la terza
Repubblica ricorda tanto la prima. Non credo che occorra rimettere sul piatto i dettagli.
Dicevo all’inizio: in ogni parte del mondo il perdente attacca  il vincitore. Negli Stati Uniti c’e’
l’esempio classico: La signora Clinton ha perduto le elezioni presidenziali. Ebbene due ore dopo l’annuncio
Hillary  ha iniziato a piangere a destra e  a sinistra; ,prima contro Trump,aiutato dai russi a vincere
(nessuno ha mai spiegato come),poi contro Obama,che non avrebbe fatto quello che lei aveva chieto,poi perfino le donne americane,che in parte l’hanno tradita Ha scritto un  libro che e’ tutta una
accusa contro tutti; oggi,gira il mondo (perfino in India) per dire che: credetemi,,ho vinto IO. Quando si
sveglierà’ , Hillary capirà’ che qualcun’altro ha vinto le elezioni….



Abruzzo. Noi con Salvini: L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO IN ABRUZZO

 

 

 

La legge sull’alternanza scuola-lavoro pone più problemi di quanti ne risolva: se tutti possono convenire sull’opportunità di una maggiore e migliore connessione fra istruzione e occupazione, di dare un valore formativo a quelli che altrimenti sarebbero solo pseudo lavori non pagati, che spesso nella pratica finiscono per favorire l’abbandono scolastico piuttosto che il raggiungimento del diploma, nella pratica l’alternanza scuola-lavoro  rischia di diventare l’ennesima occasione mancata.

Non basta, infatti, dire “si aprano le aziende al lavoro degli studenti”, ma serve la presenza nella nostra regione di un tessuto industriale in grado di assorbire quest’offerta di alternanza scuola – lavoro e, allo stato delle cose, semplicemente non c’è.

I dati ci dicono che ai progetti di Alternanza Scuola-Lavoro  in Abruzzo hanno aderito  199 imprese   e in particolare  105 nella provincia di Chieti , 33 nella provincia di Pescara,   24 nella provincia  di Teramo  e   37 nella provincia di L’Aquila.

I dati sono abbastanza preoccupanti per la loro esiguità rispetto alla Lombardia   e il Veneto che presentano rispettivamente  4.732 e  3.951  imprese aderenti ma anche rispetto alle regioni  del Meridione e in particolare alla Calabria e alla Puglia con 613 e  1.363 imprese aderenti.

Ancora troppi, inoltre gli studenti che  l’alternanza sono costretti a farla a scuola e non in un’azienda: il 27%, ovvero più di 1 su 4.  L’alternativa è spesso rappresentata da surrogati : progetti di gruppo da realizzare in classe (35% di chi non va in alternanza), simulazioni di gruppi di lavoro (14%), conferenze (16%), incontri con esperti (13%).

Tuttavia, uscire dalla propria classe non sempre è sinonimo di esperienza formativa. Al 14% di quelli che sono andati in azienda, ad esempio, è stato chiesto di svolgere compiti di contorno (fare le fotocopie, portare i caffè, fare le pulizie) e il 12% ha raccontato di non aver fatto nulla. Situazioni a cui, però, fa da contraltare il 33% che ha svolto mansioni pratiche insieme al team aziendale. A una quota simile, invece, le cose vengono solo spiegate (per fortuna anche dal punto di vista pratico); mentre per un altro 10% ci si ferma alla pura teoria.

Per le scuole tecniche e professionali la cosa può avere invece altra efficacia, ma ricordiamoci sempre che il problema della forza lavoro nella nostra regione è la sua bassa percentuale di laureati. Il nostro problema più urgente non è inserire gli studenti nel mondo del lavoro nella maniera più rapida possibile, ma convincerli a continuare a studiare, possibilmente non solo  Lettere, Psicologia o Giurisprudenza, ma materie tecniche e scientifiche.

Un secondo problema, che riguarda  la nostra regione è quello delle dimensioni d’impresa. L’87% delle imprese ha meno di 10 dipendenti: la “polverizzazione” del tessuto produttivo regionale rende comunque molto problematico l’inserimento temporaneo di forza lavoro non formata; inserimento praticamente impossibile in imprese di produzione “nucleari”, nelle quali lo svolgimento di un’attività formativa su soggetti che poi non restano all’interno dell’azienda ha davvero ben poca ragion d’essere, giacché, per le sue dimensioni, queste imprese hanno esigenze di inserimento di personale molto limitate e diluite nel tempo e spesso temono  che il proprio esclusivo know-how, che sovente ne consente la sopravvivenza, venga trasmesso all’esterno favorendo la potenziale creazione di concorrenti qualificati.

Al  fine di superare le criticità occorre trovare soluzioni operative  attraverso una legislazione regionale che tenga conto delle specificità economiche e sociali dei territori di riferimento.

Una soluzione potrebbe essere rappresentata dalla  creazione della “Casa del lavoro”,come suggerisce anche il CRIET, ( Centro  di Ricerca Interuniversitario in Economia e Territorio) in fase sperimentale presso il comparto aerospaziale campano. Si tratta di una struttura indipendente, esterna alle imprese, in grado di rappresentare la complessità dei processi aziendali. È un luogo dove gli studenti possono sperimentare il modello lavorativo e gestionale di un’azienda reale, con la possibilità di apprendere competenze tecnico professionali, sviluppare spirito d’iniziativa, creatività e la possibilità di assumersi responsabilità imprenditoriali.

In altre parole un “simulatore d’impresa” che possa funzionare come stanza di compensazione fra mondo della scuola e mondo del lavoro, mettendo insieme reti di scuole e piccole imprese del territorio, coinvolgendo nel processo di formazione anche le istituzioni locali – particolarmente interessate anche al recupero ed alla riqualificazione di aree industriali dismesse o in difficoltà – e le associazioni imprenditoriali, che senza dubbio sono uno dei principali soggetti con i quali collaborare per creare percorsi formativi che stimolino ed incentivino la disponibilità delle imprese a partecipare utilmente alternanza scuola lavoro.

Le “Case del lavoro”, modello replicabile sul nostro territorio , potrebbero, inoltre, diventare centri di sperimentazione per l’applicazione e lo sviluppo di nuove tecnologie ai mestieri tradizionali delle microimprese regionali, spesso troppo focalizzate sul raggiungimento di obiettivi pratici di breve periodo anche per pianificare lo sviluppo futuro del loro business.

L’alternanza scuola-lavoro definita in questi termini può senza dubbio rappresentare una risposta concreta alla dispersione scolastica e alla disoccupazione giovanile. Una base su cui è possibile iniziare  a costruire progetti di aggregazione di tutti i soggetti interessati alla creazione di una forza lavoro più preparata e motivata e di una classe imprenditoriale maggiormente competitiva.

Una strada obbligata per consolidare e sostenere una ripresa economica endogena, autopropulsiva e non assistita dell’economia dei nostri territori regionali.

 

 

Andrea Leonzio

Responsabile regionale Dipartimento Scuola e Formazione Lega Abruzzo

 

Pescara, 24 marzo 2018




Festività pasquali al santuario di San Gabriele

Santuario San Gabriele, Domenica delle Palme 5

 

In occasione delle festività pasquali al santuario di San Gabriele ci sarà un notevole afflusso di pellegrini. In particolare, domenica delle Palme e lunedì di Pasqua è previsto l’arrivo di migliaia di pellegrini.

 

Domenica delle Palme 25 marzo, alle ore 16 il Coro San Gabriele, diretto dal maestro padre Pasquale Giamberardini, all’organo padre Sesto Giamberardini, proporrà un concerto di canti della Passione.

Domenica 1° aprile, giorno di Pasqua, sarà inaugurata la rappresentazione artistica della Passione di Cristo, che espone, nei locali del nuovo santuario, alcune scene della Passione.

 

Servizio Unitalsi. Con la domenica delle Palme l’Unitalsi abruzzese riprende il suo servizio al santuario. I volontari dell’associazione sono a disposizione dei pellegrini per accompagnare i malati e gli anziani nella visita ai luoghi del santo. Il servizio gratuito dell’Unitalsi continuerà per tutti i giorni festivi, fino al mese di novembre.