Usura in provincia di Teramo, un convegno insieme a don Cozzi per capire il fenomeno e contrastarlo


 
L’incontro venerdì pomeriggio, nella Camera di commercio di Teramo, organizzato da Procura, CSV, Fondazione Antisura, AssISTA, Ordini degli avvocati e dei commercialisti

“Usura: fenomeno sociale – Come contrastarlo” è il titolo del convegno che si svolgerà dopodomani, venerdì 26 gennaio, a partire dalle ore 17, nella sede della Camera di Commercio, in via Savini, a Teramo.

USURA


Il programma dell’incontro – organizzato da Procura della Repubblica del Tribunale di Teramo; Fondazione Antiusura “Interesse Uomo”; AssISTA (Associazione Interventi Solidali nel Territorio Abruzzese); Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Teramo e con la collaborazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Teramo e della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Teramo – prevede interventi di protagonisti del settore dell’economia, del mondo universitario, della giurisdizione e dell’associazionismo.

Dopo l’introduzione di Massimo Pichini, presidente del CSV di Teramo, sono previsti gli interventi di Stefano Cianciotta, membro di AssISTA Onlus e docente di comunicazione di crisi aziendale all’Università degli studi di Teramo, il quale parlerà di crisi economica locale e di microcredito ed educazione finanziaria come strumenti antiusura, e di Marco Pierdonati, docente di Diritto penale commerciale all’Università degli studi di Teramo, che tratterà i “Profili giuridici del reato di usura”.
Seguiranno gli interventi di Stefano Giovagnoni, pubblico ministero della Procura di Teramo, che delineerà la casisitica del fenomeno di usura nella provincia di Teramo, e del Procuratore di Teramo Antonio Guerriero, che approfondirà il tema delle “Strategie e tecniche investigative a tutela degli usurati”. Le conclusioni saranno affidate a don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione Antiusura Interesse Uomo.
L’evento è valido ai fini della formazione professionale continua degli avvocati e dei commercialisti.
L’incontro sarà moderato dal giornalista Rai Umberto Braccili.
Per ulteriori informazioni, si può contattare il CSV Teramo al numero 0861558677 o all’email info@csvteramo.it.



Roma. MADE IN ITALY: APRE SALONE CREATIVITÀ CON L’INDAGINE SU GIOVANI E LAVORO

Venerdì 26 gennaio dalle ore 9,00

al Centro Congressi Rospigliosi via XXIV Maggio 43 – Roma

Bamboccioni a chi? Dalle ultime frontiere della moda green alla valorizzazione degli scarti, dalla bioedilizia antisismica ai nuovi antistress naturali, dagli energy snack della nonna al take away marino, dalle innovazioni hi-tech alle nuove forme di integrazione sociale sono solo alcune delle geniali esperienze in mostra al “Salone della creatività Made in Italy con le dimostrazioni pratiche dei giovani finalisti al premio per l’innovazione Oscar Green sostenuto da Campagna Amica venerdì 26 gennaio 2018 che apre alle ore 9,00 in via XXIV Maggio 43 al Centro Congressi Rospigliosi a Roma dove giungeranno centinaia di giovani da tutte le regioni. Sarà possibile scoprire dal vivo i capolavori di ingegno realizzati grazie al talento di giovani e destinati a rivoluzionare la vita quotidiana nei piu’ diversi ambiti, dall’ambiente alla salute, dall’alimentazione all’edilizia.

Verrà presentata l’Indagine Coldiretti/Ixè su “I giovani italiani, la vita e il lavoro” che smentisce luoghi comuni e stereotipi e svela aspetti inediti su capacità, aspirazioni, sentimento patriottico e sogni ma anche l’arte di arrangiarsi nella vita e sul lavoro, il rapporto con i genitori e le nuove aspettative. Insieme a Maria Letizia Gardoni (delegata Coldiretti Giovani Impresa) e Roberto Moncalvo (Presidente Coldiretti) sui risultati si confronteranno i rappresentanti delle principali organizzazioni giovanili economiche e sociali, Marcello De Risi (Presidente Giovani Federalberghi), Marco Vicentini (Presidente Giovani CNA), Maria Pisani (Portavoce Forum Nazionale Giovani) e Alessandro Squeri – Presidente giovani Federalimentare




Teramo. Potere al Popolo: Parte la raccolta fondi per la campagna elettorale a Teramo e Provincia

 

 

Potere al Popolo
Potere al Popolo

            Sabato 23 Gennaio , alle ore 13.00 , presso l’Agriturismo Domus di Bisenti (Te) in contrada Troiano , si terrà il primo evento in Provincia di Teramo per raccogliere fondi a sostegno della campagna elettorale ,alle prossime politiche , di Potere al Popolo.

            Dopo il successo delle Assemblee sui territori , che hanno coinvolto centinaia di cittadini , la lista che sta rivoluzionando il metodo politico italiano lancia la sfida della raccolta fondi dal basso.

            In questi giorni la raccolta firme , per presentare la lista, è stata un successo e renderà questa nuova forza politica l’unica ad aver davvero costruito nelle strade la futura rappresentanza parlamentare.

            Nessun altro schieramento ha dovuto fare questo passaggio ed anche questa sfida sarà presto vinta..

            Contro ogni sondaggio iniziale siamo riusciti ad unire tutte le realtà positive che davvero operano sui territori da decenni con costanza . La nostra forza è la presenza reale in ogni vertenza .

            Ora lanciamo la sfida della raccolta fondi. Non abbiamo bisogno di grandi finanziatori e non ci interessa. Importa unire i cittadini e renderli partecipi alla vita pubblica ed in questo siamo e saremo sempre rivoluzionari decidendo ogni cosa in Assemblee pubbliche .

            Non siamo come gli altri partiti e questo è evidente. Con una buona dose di pazzia andiamo avanti e non poniamo limiti al futuro.

            Siete tutti invitati quindi questo 23 Gennaio al primo evento di autofinanziamento.




Chieti. DIMENSIONE NOMADE  IN CONCERTO ALLO STAMMTISCH TAVERN”

 

Chieti Scalo

Il 26 gennaio nel noto locale di Chieti Scalo evento imperdibile con la Tribute Band Ufficiale dei Nomadi –

 

Chieti Il 26 gennaio i Dimensione Nomade saranno in concerto allo Stammtisch Tavern di Chieti Scalo (inizio ore 22.00).

La Tribute Band Ufficiale dei Nomadi proporrà uno spettacolo imperdibile che ripercorrerà le tappe principali dello storico gruppo.

 

I Dimensione Nomade, riconosciuti ufficialmente dai Nomadi come Nomadi Tribute Band, nascono a Pescara nel 2010 e sono formati da un gruppo di amici con in comune la passione per i
grandissimi Nomadi.
La formazione è composta da sei elementi dalle spiccate doti musicali.

L’esibizione rigorosamente live è arrangiata è studiata nei minimi particolari artistici e tecnici.
Il modo personale di interpretazione rende ogni spettacolo unico, creato per far vivere al pubblico le emozioni delle canzoni dei Nomadi, un vero e proprio omaggio eseguito con professionalità, rispetto e passione.
Lo spettacolo ha una durata di circa due ore e mezza ed abbraccia l’intero repertorio dei Nomadi dal presente al passato.

 

“Noi siamo i Dimensione Nomade, Tribute Band Ufficiale dei Nomadi.

Il 26 gennaio saremo in concerto allo Stammtisch Tavern di Chieti Scalo e come in ogni serata proporremo un repertorio composto da canzoni dei Nomadi riarrangiate in chiave rock. 

In ogni occasione diamo il meglio per soddisfare le persone che, anche percorrendo molti chilometri, vengono ad ascoltarci. Vi aspettiamo!”

 

I Dimensione Nomade sono: Gabriele D’Orazio (tastiere e voce), Ivano Marino (voce), Simone Ciavattella (basso), Lorenzo Paolucci (batteria), Marino Di Nino (chitarra), Gianluca Romano (chitarra).

 

“Dimensione Nomade in concerto allo Stammtisch Tavern (Viale Unità d’Italia, 645 Chieti Scalo)

26 gennaio 2018

Info e prenotazioni: 0871. 577171 – 342.0704408 (anche whatsapp)




Pescara. “PRESENTAZIONE DEL NUMERO ZERO DEL FUMETTO ANANKE AD ACME FUMETTI DI PESCARA IL 26 GENNAIO”

 

 

ANANKE

– Interverranno l’autore Marco De Rosa e Giuseppe Candita, uno dei principali disegnatori  Bonelli, autore della copertina e di una parte delle tavole del volume –

 

Pescara – L’attesa è finita: venerdì 26 gennaio ad Acme Fumetti a Pescara sarà presentato il numero zero di Ananke, volume che inaugura la serie opera prima fumettistica di Marco De Rosa.

Saranno presenti l’autore e uno dei principali disegnatori di Bonelli, Giuseppe Candita, che ha curato la copertina del volume e ne ha disegnato una parte delle tavole.

 

Il numero zero di Ananke è una “Special Edition” del progetto nato qualche mese fa.

Avrà una tiratura limitata in 150 copie numerate ed autografate e le prime 50 di queste comprenderanno, oltre al volume firmato, la litografia della copertina che è il primo disegno originale di Ananke realizzato da Giuseppe Candita.

Saranno sedici pagine nel classico formato americano, quattro delle quali a colori e il resto in bianco e nero.

 

La serie di Ananke avrà cadenza bimestrale ed accompagnerà i lettori fino alla fine del 2018: il numero uno uscirà a breve.

Ananke fonde vari generi che hanno sempre appassionato l’autore Marco De Rosa, dal thriller psicologico al noir fino al giallo. Non ci sono al suo interno riferimenti ad altre opere: colpisce per originalità e particolarità nel raccontare quelle che sono alcune peculiarità e gli accadimenti del mondo di oggi. Il tema principale è la multipersonalità e ci sarà una punta di psicologia con ambientazione nell’Italia di oggi. Tanti saranno i colpi di scena e molti comprimari si avvicenderanno all’interno della storia, tutto farà capo ovviamente ad Ananke.

 

Ogni albo della serie comprenderà 32 pagine ed avrà un finale che lascerà la suspense sull’evoluzione dei numeri successivi della storia.

Nello speciale che sarà disegnato da Candita saranno chiari alcuni riferimenti che l’autore ha inserito già nel numero zero e, quella che in un primo momento può essere considerata la fine del primo ciclo di Ananke, non sarà altro che un nuovo inizio.

Luca Cicchitti e Sofia Terzo (disegnatrice di Torture Garden per Edizione Inkiostro) disegneranno i primi numeri.

Giuseppe Candita disegnerà le copertine di tutti i numeri e la parte finale di questo primo ciclo di Ananke.

 

 

Marco De Rosa

 

Classe 1974, grande lettore di libri e fumetti, blogger.

Ha fatto disparati lavori ed è appassionato di informatica e digital marketing.

Apre anni fa il suo primo blog con lo pseudonimo di Arcadi.

È gestore dello Stammtisch Tavern a Chieti Scalo.

Collaboratore di Acme Fumetti. Nasce come Nerd e si evolve in Geek.

Da tempo sognava di scrivere un fumetto ed ora il sogno è realtà con la pubblicazione di Ananke.

 

 

Giuseppe Candita

 

Nasce a Cittiglio (VA) il 16 aprile 1978. Sin da piccolo il suo sogno è quello di diventare un disegnatore di fumetti, così, nel 1992, irrompe nello studio di Corrado Roi, una delle matite di Dylan Dog, che lo inizia al mestiere. Frequentando le fiere del fumetto, fa la conoscenza di Ade Capone, sceneggiatore, oltre che per la nostra Casa editrice, per Star Comics e per la sua stessa etichetta, Liberty. Grazie a Capone, Candita fa il suo esordio nel 2006, con una storia pubblicata su Lazarus Ledd Extra 21: “Stelle cadenti”. Nello stesso anno, disegna una storia horror per la Narwain (USA), pubblicata su “Brian Yuzna’s Horrorama”, quindi, di nuovo con Star Comics Edizioni, lavora per le collane “Jonathan Steele”, “Nemrod”, “Factor V” e “San Michele”, oltre a divenire copertinista di “Legion 75”. Per la 7age entertainment, nel 2010, collabora alle serie “Draco”, “Cronache di Legend” e “Gotika”. Per il mercato francese, lavora per Zephyr Editions (ora Dupuis), disegnando la serie “Korea” (2011). Attualmente, è inserito nello staff di Julia, collana sulla quale fa il suo esordio, nel 2013, con una storia pubblicata sull’Almanacco del Giallo.

 

 

Info sulla presentazione del numero zero di Ananke:

Acme Fumetti

Via Bologna, 30 Pescara

085.292322




PICCOLE VITE INFELICI Stefano Labbia Elison Publishing

 

 

http://www.elisonpublishing.com/index.php/Narrativa

 

Aveva appena compiuto quarant’anni, e da tutti era soprannominato Caio Sano. Caio perché ricordava, seppur di origini toscane, un romano verace, sguaiato, contraddittorio e pigro. Sano perché si professava un ateo – che ce l’aveva col mondo intero

 

– e dunque, secondo la sua coscienza, era uno dei pochi sani in un pianeta di pazzi. Caio aveva problemi di fiducia in se stesso, un po’ come tutti, direte voi. Ecco…

 

 

Giorni nostri. Quattro personaggi in cerca di pace nella quotidianità caotica del mondo (a)sociale del nuovo millennio. Quattro persone si incontrano, si sfiorano, collaborano, vivono, si amano. Poi si

perdono di vista, perdono opportunità, occasioni, fanno scelte (talvolta opinabili), si maledicono. Come se niente fosse. Come se tutto ciò che hanno condiviso nel passato recente non avesse alcun valore. Ne emotivamente, nè lavorativamente. Piccole vite infelici parla delle esistenze di Melina, Marco Marcello, Caio Sano e Maya in una Capitale d’Italia glaciale, non per il freddo ma per la nuda e gelida umanità che la anima. Una Roma multiculturale nel 2015 che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti bramosi di essere finalmente valorizzati dall’altro e maledettamente insicuri e complessati nei loro confronti al contempo. Una città, Roma, che sa amarli per poi nascondersi tra le pieghe della sua imponente fragilità, raggomitolandosi su sé stessa per giocare al gatto con il topo con i suoi cittadini tutti. Che l’abitano, la visitano, la colorano. E poi la violentano brutalmente senza alcuna pietà.

 

Stefano Labbia è un giovane autore italo brasiliano classe 1984, nato nella Capitale d’Italia. Ha scritto e pubblicato, nel 2016, “Gli orari del Cuore” per Leonida Edizioni, raccolta poetica che racchiude alcune liriche composte tra l’adolescenza e la maturità. Nel 2017 è tornato in libreria con “I Giardini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PICCOLE VITE INFELICI Stefano Labbia Elison Publishing Euro 3,99

 

 

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Aveva appena compiuto quarant’anni, e da tutti era soprannominato Caio Sano. Caio perché ricordava, seppur di origini toscane, un romano verace, sguaiato, contraddittorio e pigro. Sano perché si professava un ateo – che ce l’aveva col mondo intero

 

– e dunque, secondo la sua coscienza, era uno dei pochi sani in un pianeta di pazzi. Caio aveva problemi di fiducia in se stesso, un po’ come tutti, direte voi. Ecco…

 

 

Giorni nostri. Quattro personaggi in cerca di pace nella quotidianità caotica del mondo (a)sociale del nuovo millennio. Quattro persone si incontrano, si sfiorano, collaborano, vivono, si amano. Poi si

perdono di vista, perdono opportunità, occasioni, fanno scelte (talvolta opinabili), si maledicono. Come se niente fosse. Come se tutto ciò che hanno condiviso nel passato recente non avesse alcun valore. Ne emotivamente, nè lavorativamente. Piccole vite infelici parla delle esistenze di Melina, Marco Marcello, Caio Sano e Maya in una Capitale d’Italia glaciale, non per il freddo ma per la nuda e gelida umanità che la anima. Una Roma multiculturale nel 2015 che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti bramosi di essere finalmente valorizzati dall’altro e maledettamente insicuri e complessati nei loro confronti al contempo. Una città, Roma, che sa amarli per poi nascondersi tra le pieghe della sua imponente fragilità, raggomitolandosi su sé stessa per giocare al gatto con il topo con i suoi cittadini tutti. Che l’abitano, la visitano, la colorano. E poi la violentano brutalmente senza alcuna pietà.

 

Stefano Labbia è un giovane autore italo brasiliano classe 1984, nato nella Capitale d’Italia. Ha scritto e pubblicato, nel 2016, “Gli orari del Cuore” per Leonida Edizioni, raccolta poetica che racchiude alcune liriche composte tra l’adolescenza e la maturità. Nel 2017 è tornato in libreria con “I Giardini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Aveva appena compiuto quarant’anni, e da tutti era soprannominato Caio Sano. Caio perché ricordava, seppur di origini toscane, un romano verace, sguaiato, contraddittorio e pigro. Sano perché si professava un ateo – che ce l’aveva col mondo intero

 

– e dunque, secondo la sua coscienza, era uno dei pochi sani in un pianeta di pazzi. Caio aveva problemi di fiducia in se stesso, un po’ come tutti, direte voi. Ecco…

 

 

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Stefano Labbia è un giovane autore italo brasiliano classe 1984, nato nella Capitale d’Italia. Ha scritto e pubblicato, nel 2016, “Gli orari del Cuore” per Leonida Edizioni, raccolta poetica che racchiude alcune liriche composte tra l’adolescenza e la maturità. Nel 2017 è tornato in libreria con “I Giardini




“Costruire Memoria” con Don Aniello Manganiello gli alunni dell’I.C. “Corropoli-Colonnella-Controguerra” incontrano il Parroco di Scampia

 

Venerdì 26 gennaio 2018
CineTeatro di Corropoli – ore 11


È in arrivo un altro appuntamento importante per l’I.C. “Corropoli-Colonnella-Controguerra”, un evento nato in collaborazione con il Premio Nazionale “Paolo Borsellino” e che si inserisce – sotto il segno della “Legalità” – all’interno del ricco piano dell’offerta formativa dell’Istituto vibratiano, guidato dalla dirigente scolastica Manuela Divisi. Venerdì 26 gennaio 2018, alle ore 11, le classi prime della Scuola Secondaria di I grado accoglieranno nel CineTeatro di Corropoli Don Aniello Manganiello, più comunemente conosciuto come il Parroco di Scampia, il tristemente famoso quartiere alla periferia settentrionale di Napoli. Don Aniello Manganiello aveva già incontrato gli studenti dell’Istituto lo scorso mese di ottobre e questa volta tornerà ad incontrarli per abbracciare insieme a loro una approfondita riflessione sul tema del ricordo e della memoria, in occasione della vicina ricorrenza internazionale che commemora le vittime dell’Olocausto. “Costruire Memoria” è infatti il titolo scelto per l’evento formativo, al fine di sottolineare che è sin da piccoli, attraverso l’azione costante e appassionata di un agire consapevole e legale, che si può costruire un proprio bagaglio di conoscenze e ricordi basati sul rispetto delle culture e delle specifiche peculiarità degli esseri umani. All’incontro previsto per il prossimo venerdì 26 gennaio, oltre all’ospite d’eccezione, interverranno: la Dirigente scolastica Manuela Divisi, la Vicaria Alessandra Angelucci quale referente Area “Legalità”, il giornalista Luca Maggitti.




Ascoli/Val Vibrata. Carabinieri infliggono un duro colpo al mercato degli stupefacenti nella vallata del Tronto e Vibrata

Carabinieri

Alle prime luci dell’alba, in Ascoli Piceno, Martinsicuro (TE) e Pozzuoli (NA), i Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, in collaborazione con i colleghi territorialmente competenti, hanno eseguito una ordinanza di custodia  cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative dell’Arma, nei confronti di 6 (sei) persone (4 italiani e due albanesi ) ritenute, a vario titolo, responsabili di detenzione illecita di stupefacenti, continuata e in concorso (artt. 81 – 110 C.P. – 73 D.P.R. 309/90). Contestualmente è stata data esecuzione a 10 decreti di perquisizione locale e personale, anche nei confronti di altri indagati. L’indagine ha avuto la sua genesi:

  • in un periodo particolarmente critico per il territorio ascolano, già duramente colpito dagli eccezionali eventi sismici del 2016 e dalla straordinaria nevicata del gennaio 2017, in cui i Carabinieri erano diuturnamente impegnati in aiuto alla popolazione;
  • nell’ambito delle attività di contrasto ai reati predatori ove emergeva il coinvolgimento di alcuni soggetti già conosciuti alle forze dell’ordine in una articolata attività di detenzione illecita e spaccio di eroina e cocaina;

Gli accertamenti investigativi hanno consentito di:

  • evidenziare che gli indagati utilizzavano autonomi canali di approvvigionamento nelle provincia di Napoli e Teramo;
  • riscontrare le condotte illecite con 3 arresti in flagranza e una denuncia in s.l., sequestrando complessivamente decine di dosi di cocaina ed eroina;
  • accertare che la droga veniva occultata in contenitori cilindrici di noti farmaci;
  • comprovare che, in un’occasione, lo stupefacente è stato pagato con la formale compravendita di una potente Audi A6, sequestrata poiché provento illecito del reato.

All’esecuzione hanno partecipato decine di carabinieri  con l’ausilio di un elicottero del 5° Nucleo Elicotteri di Pescara e di  2 unità antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Pesaro.




“ARTINTYPE” UNA STORIA LUNGA DODICI ANNI


Passione, impegno e consapevolezza. È giunto il momento di celebrare i successi con una edizione speciale.

12 le Accademie coinvolte; 18 le mostre pensate, progettate ed allestite; 156 le opere originali esposte; 67 gli artisti ospitati; oltre 35 i direttoriprofessori e professionisti del mondo dell’arte coinvolti nella selezione delle opere e nella loro catalogazione, tante le pubblicazioni, i cataloghi, brochures, siti web e inviti legati alle varie manifestazioni e numerosissimo il pubblico di affezionati, fra amici, artisti e imprenditori, che accompagna l’evento sin dalla sua nascita.

Dopotutto la lettura di un progetto, la sua riuscita, la sua affermazione, passa inevitabilmente attraverso i numeri. E in 13 anni sono state numerose e tutte importanti le occasioni create per apprezzare e amareArtintype, un progetto culturale che dal 2005 ad oggi ricerca e valorizza i nuovi protagonisti e caratteri dell’arte contemporanea e li mette in relazione con la realtà produttiva del nostro territorio. Entusiasmanti i risultati raggiunti in questi 13 anni durante i quali il Calendario Artistico è diventato sempre più un oggetto di valore, di spessore non solo da un punto di vista prettamente tipografico, ma anche culturale e di contenuto. Come poter non celebrare questi risultati! Ecco dunque per il 2018 un’Edizione Speciale per raccontare questa meravigliora storia di successo!

“L’Edizione 2018 del Calendario Artistico Artintype nasce proprio con l’intento di celebrare i risultati raggiunti e le persone che hanno contributo a realizzare 12 memorabili edizioni di Artintype”

 

spiegaGiuseppe Damiani, amministratore delle Grafiche Martintype nonché ideatore del progetto;

“una sorta di rassegna, o meglio un’antologia di immagini che, di mese in mese, ripercorre i temi e le opere che hanno caratterizzato le singole edizioni.”

 

Ogni mese un’accademia, ogni mese un tema e un filo conduttore che ricollega 13 anni di lavoro e di creatività; su tutti la necessità di accostare arte, cultura e lavoro per unire questi mondi e farli diventare fecondi di opportunità per i giovani creativi italiani.

 

L’idea si concretizza nel 2005. L‘esordio è con l’Accademia di Macerata, passando poi per Milano,Roma, Firenze, Urbino, Napoli, L’Aquila, Bologna, Ravenna, Carrara e Torino. Durante le varie edizioni si è posto l’attenzione su temi importanti quali l’ecologia, l’innovazione, il terremoto de L’Aquila, l’artigianato, l’industria e l’arte, sempre affiancati dalle Accademie più prestigiose d’Italia. Nel 2015 un’edizione speciale è stata dedicata all’Expò, un tema di grande interesse per celebrare le risorse e la qualità del nostro territorio.

artintype2012

“Diverse sono state le istanze strutturali entrate in ballo nello sviluppo del progetto grafico”, spiega Tony Cetta, direttore artistico del progetto. Due grandi sfere inglobano al loro interno i singoli mesi e formano il grande numero 8 che connota, sia in ambito percettivo che temporale, l’intero progetto

Altro aspetto importante che caratterizza questa edizione è la sua accentuata dinamicità che, attraverso l’utilizzo di linee di fuga formano una griglia visiva, che alterna elementi chiari e scuri in una ripartizione continua tra figura e sfondo. “Ombre dinamiche”, così sono state chiamate, la cui direzione è lasciata esclusivamente al possessore del calendario: elementi fuggevoli e mutanti che ne assecondano gli umori.

Il 2018 è l’anno che ripercorre tutto questo lavoro. Una storia fatta di successi, di opportunità, di entusiasmo.




L’Aquila. Giornata della Memoria: il dramma dell’olocausto raccontato ai giovani studenti delle scuole cittadine

 

 

 

Si terrà Venerdì 26 Gennaio a partire dalle ore 10.00 presso la Sala Ance, il consueto appuntamento annuale rivolto ai giovani allievi delle Scuole medie inferiori cittadine. L’iniziativa si inserisce all’interno delle celebrazioni internazionali sulla Giornata della Memoria ed è organizzata e promossa dall’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” in collaborazione con il Centro ebraico “Il Pitigliani” di Roma.

 

I numerosi studenti potranno assistere alla proiezione del film Il viaggio di Fanny di Lola Doilon (Francia, Belgio 2016) e successivamente ad una toccante testimonianza di Giorgio Sestieri, referente del Centro ebraico “Il Pitigliani”. Il lungometraggio proposto è tratto dalla storia vera di Fanny Ben-Amy; sullo sfondo gli orrori dell’olocausto e della tragedia della seconda guerra mondiale ma allo stesso tempo un film che aiuta a riflettere su temi sempre attuali come l’accoglienza e l’integrazione raccontati con l’innocenza dei bambini.

 

Diversi i plessi scolastici che hanno aderito all’iniziativa: Scuola Media “G. Mazzini”, Scuola Media “T. Patini”, Scuola Media “G. Carducci” e Scuola Media “D. Alighieri”.

 

Ingresso libero.