Bellante. Conferenza: “MONETA e BANCA” Introduce: On. Serafino Pulcini

L’Ass.ne culturale Nuove Sintesi vi invita alla Conferenza

“MONETA e BANCA”

Introduce:

On. Serafino Pulcini

Interviene: Luciano Marrocco

SABATO 27 GENNAIO 2017, ORE17,30
SALA ex Asilo delle suore – PIAZZA ARENGO, BELLANTE (TE)

“l 97% del denaro che circola nella economia è creato dalle banche (dal nulla) ogni volta che effettuano un prestito. Di conseguenza se tutti i debiti venissero ripagati, non avremmo più moneta in circolazione. E questo il motivo dell’enorme indebitamento della società. Avere consapevolezza di questa realtà è il primo passo nella ricerca di una soluzione.
Attivarsi per diffondere questa verità è l’unico modo per reagire a questo sopruso che carica di debiti l’umanità.”




AD AUSCHWITZ  OGGI E IERI di Mario Setta

 

 

Ad Auschwitz, oggi, c’è gente. Tanta gente. Per ricordare. Allora, per morire.

“Non si riesce a credere nell’incredibile. Non è possibile che l’irreale diventi realtà” dice nel manoscritto, ritrovato su questo terreno, l’ebreo Zalmen Gradwoski.

Ad Auschwitz non si va in visita come ad un museo. Si va a condividere la tragica sorte di quei milioni di innocenti dei quali si calpestano ancora le ceneri. Annientati con le tecniche più impensabili, con le morti più atroci. Un gusto (!), talmente barbaro e disumano, da non poter nemmeno credere che si sia trattato di comportamenti tra esseri umani.

 

“Perché Signore hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto questo?” ha gridato qui

Benedetto XVI. Ma la domanda andrebbe rivolta all’Uomo. Perché ad Auschwitz non sono morti ebrei, cattolici (p. Kolbe), zingari, testimoni di Geova, ecc. Sono morti gli uomini. Semplicemente e totalmente uomini. Non pochi, ma milioni. E i carnefici non hanno ucciso solo dei poveri sventurati. Hanno ucciso, anche e soprattutto, se stessi. Una guerra tra morti. Come tutte le guerre.

 

Qui è la tomba dell’umanità. Una tomba che attende la voce di Cristo: “Uomo, vieni fuori!”,

come disse, piangendo, sulla tomba dell’amico Lazzaro. Il grido della “resurrezione” dai morti

dell’intera umanità. Perché, perfino in questa “residenza della morte”,  c’è stato chi ha lottato

per la vita. Eccezioni. Ma ci sono state. Basta ricordare Witold Pilecki, fattosi volontariamente

arrestare dalla Gestapo per  raccontare al mondo gli orrori di Auschwitz.

Ne ha pubblicato una interessante e accurata  biografia, col titolo “Il volontario” (Laterza 2010), Marco Patricelli, storico e giornalista abruzzese. Ci sono anche  i cosiddetti “negazionisti”, che affermano come il genocidio non sia mai esistito e che la “soluzione finale” (endlösung) sia solo un “flatus vocis”. Ma il negazionismo  non è una   questione storiografica. Sembra piuttosto una questione patologica: una cecità.

 

Rudolf Höss, comandante del KL (/KonzentrationLager) di  Auschwitz, Oberstumbannführer delle SS, ha lasciato questa  descrizione agghiacciante, sconvolgente, terrificante:

« Lo sterminio ad Auschwitz avveniva nel modo seguente: gli ebrei destinati alla morte, uomini e donne separatamente, venivano condotti con la maggior calma possibile ai crematori. Negli spogliatoi i prigionieri del Sonderkommando li inducevano a spogliarsi, dicendo che li avevano portati lì per il bagno e la disinfestazione… Dopo la svestizione, gli ebrei entravano nelle camere a gas, provviste di docce  e di lavandini per dare meglio l’impressione di stanze da bagno… Quindi si chiudevano rapidamente le porte e il gas veniva immediatamente fatto uscire dagli appositi serbatoi e immesso, attraverso fori praticati nel soffitto, in un pozzo d’aerazione che li faceva arrivare fino al pavimento. Questo assicurava l’immediato diffondersi del gas. Attraverso gli spioncini praticati nelle porte si poteva osservare come le persone più vicine al pozzo d’aerazione cadessero morte all’istante. Si può dire che un terzo circa moriva subito. Gli altri cominciavano ad agitarsi, a urlare, a lottare in  cerca di aria, ma ben presto le grida si trasformavano in rantoli, e dopo pochi minuti tutti giacevano a terra. Non passavano venti minuti, e già più nessuno si muoveva. […] A questo punto gli uomini del Sonderkommando estraevano ai cadaveri i denti d’oro, e tagliavano i capelli alle donne. Poi i cadaveri venivano portati col montacarichi ai forni che intanto erano stati accesi. »

 

 




27 gennaio –  Giornata della Memoria La solidarietà abruzzese verso gli Ebrei di Mario Setta

27 gennaio –  Giornata della Memoria

La solidarietà abruzzese verso gli Ebrei

di Mario Setta

 

Sono  trascorsi  73 anni da quel 27 gennaio 1945, quando furono aperti i cancelli del lager di   Auschwitz. In quel giorno è stata aperta la porta dell’inferno e  l’umanità ha conosciuto il suo aspetto bestiale: lo sterminio (Shoah). Una delle pagine più nere della storia,  provocato da  un’ideologia assurda, pazzesca: l’antisemitismo. Hitler lo aveva scritto nel libro, Mein Kampf (1925) e Mussolini lo aveva codificato nel Manifesto del razzismo italiano (14 luglio 1938), dichiarando, tra i dieci punti : “Esiste una pura razza italiana; è tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti; gli ebrei non appartengono alla razza italiana”.  E subito dopo la pubblicazione del “manifesto”, arrivarono le leggi contro gli ebrei. Il fascismo si allineava al  nazismo.

Furono creati campi di internamento per ebrei italiani e stranieri. E molti di questi campi erano in Abruzzo: Chieti, Casoli, Città S. Angelo, Civitella del Tronto, Corropoli, Isola del Gran Sasso, Lama dei Peligni, Lanciano, Nereto, Notaresco, Tollo, Tortoreto, Tossicia. (cfr. Carlo Spartaco Capogreco, I campi del duce. L’internamento civile nell’Italia fascista 1940-1943, Einaudi, Torino 2004). C’è una testimonianza poco conosciuta, ma sconvolgente, il diario di Maria Eisenstein, dal titolo L’internata numero 6,  sulla sua permanenza nel campo di Lanciano.  Una pagina  di vita reale, che sembra l’Incipit del romanzo “Il Processo” di Kafka: «La mattina del 17 giugno 1940, sette giorni dopo l’entrata in guerra dell’Italia e sei giorni dopo aver ricevuto la notizia della morte di mio padre in Polonia, alle sette e minuti, un ometto in borghese, mal vestito, si presentò a casa mia…».

E’ vero, però,  che molti ebrei trovarono ospitalità e complicità da parte di molte famiglie abruzzesi,  che li accolsero e li sfamarono.  Ne sono testimonianza le memorie dei confinati e dei fuggiaschi, nascosti in Abruzzo: da Ginzburg a Finzi-Contini, da Fleischmann a Pirani, dalla famiglia  Modiano ai Fuà, fino a  Beniamino Sadun, che, con la madre, si nascose a Scanno, in compagnia dell’amico Carlo Azeglio Ciampi (cfr. “Il Sentiero della Libertà. Un libro della memoria con Carlo Azeglio Ciampi”, Laterza 2003).  Durante l’intervista, durata un intero pomeriggio, gentilmente concessami  nella sua abitazione a Roma, Beniamino Sadun, ingegnere ultraottantenne, al ricordo dell’accoglienza ricevuta a Scanno e nei paesi della Valle del Sagittario, non faceva altro che parlare e piangere.

A Pizzoli era stato confinato Leone Ginzburg, che morirà nel carcere di Regina Coeli, il 5 febbraio 1944. All’età di 35 anni. La moglie, Natalia Ginzburg, nel romanzo autobiografico Lessico famigliare ha scritto: “Avremmo lasciato l’Abruzzo con dispiacere, come l’avevano lasciato con dispiacere Miranda e Alberto… Partii dal paese il primo di novembre… Mi venne in aiuto la gente del paese. Si concertarono e mi aiutarono tutti.”

A Navelli, si trovava la famiglia Fleischmann, con altri ebrei.  Uno dei componenti, allora ragazzo, ha raccontato la storia in un libro autobiografico dal titolo Un ragazzo ebreo nelle retrovie (1999), scrivendo: “I contadini qui sono meravigliosi. Sebbene nessuno abbia detto nulla, cominciano a portare forme di formaggio o pezzi di pane o uova, e presentano tutto con un fare imbarazzato, come se si vergognassero”.

Giovanni Finzi-Contini, componente della famiglia ebrea resa celebre dal romanzo di Bassani e dal film di Vittorio De Sica, Il giardino dei Finzi-Contini,  è spesso tornato a scrivere dei suoi rapporti con Atessa, la cittadina abruzzese che aiutò la sua famiglia. Nel libro Cara cugina” (2002), scrive: “Temo di amare questa terra… avverto una sorta di corrispondenza biologica, oserei dire animale,  tra la mia carne e le forme di questo paese sperduto: quasi che il vento gelido che a sera scende dalla lontana Maiella abbia per me ormai un significato personale e individuale troppo radicato e profondo: un legame come tra madre e figlio…” . Alla solidarietà dimostrata dalla gente, Finzi-Contini dà una sua risposta: “…un simile comportamento non può non derivare da consuetudini remote, da una sapiente tolleranza e da un superiore rispetto per l’uomo ormai connaturali a queste popolazioni…”.

Ma, il caso più emblematico è quello del giovane ebreo diciassettenne di Sulmona, Oscar Fuà.   Era stato nascosto, con tutta la famiglia, nelle case di amici sulmonesi. Si verificava a Sulmona ciò che avveniva ad Amsterdam, dove in un edificio di via Prinsengracht 263, viveva nella clandestinità la famiglia Frank. Il celeberrimo “Diario” di Anna Frank descrive l’isolamento e la paura di essere scoperti. Ma a differenza dei Frank che furono traditi e deportati nel lager di Bergen Belsen dove morirono, la famiglia Fuà non venne denunciata né scoperta. Anzi, con l’arrivo a Sulmona dei patrioti della Brigata Maiella, Oscar Fuà vi si arruola con l’obiettivo di contribuire alla liberazione d’Italia. Dopo pochi mesi, il 4 dicembre 1944, viene ucciso in battaglia a Brisighella, in provincia di Ravenna. Qualche tempo prima, passando da  Recanati, aveva acquistato una cartolina del paese con alcuni versi di Leopardi, indirizzandola alla sorella Giuseppina. Non era riuscito a spedirla. Gliela trovarono in tasca. Ai familiari furono riconsegnati: la cartolina non spedita,  un portafoglio, un pezzo di stoffa dei pantaloni.

(Cfr. “Terra di libertà, storie di uomini e donne nell’Abruzzo della seconda guerra mondiale” a cura di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta)

 

 

 

 

 

 




Pescara. BEPPE GRILLO in INSOMNIA, TEATRO MASSIMO PESCARA 4 MAGGIO 2018.

 

 

Beppe Grillo sarà al Teatro Massimo di Pescara il 4 maggio con il suo attesissimo spettacolo “Insomnia”.

Sono già in vendita i biglietti nei circuiti TicketOne e Ciaotickets.

Beppe Grillo

L’insonnia che tormenta Grillo da 40 anni, che lo porta a farsi domande scomode, a interrogarsi sull’ovvio e a trovare risposte azzardate, a diventare il personaggio che tutti conosciamo, raccontata in un work progress creativo.

Un viaggio nella vita del comico che dal mondo dell’informazione auspica un ritorno a un sistema più percettivo, primordiale, istintivo.

Beppe si racconta in uno spettacolo intimo e autentico prendendo in contropiede ancora una volta tutti quelli che lo vogliono dipingere diverso da quello che è.

Immancabile il riferimento agli eventi dell’attualità più recente filtrati dalla sua pungente ironia.

 

Lo spettacolo di Pescara è organizzato da:

Alhena Entertainment e Ventidieci

 

Prevendite già disponibili nei circuiti TicketOne e Ciaotickets

 

PREZZI BIGLIETTI:

 

Platea Poltronissima Numerata   36,00 € c.d.p.                                 

Platea Poltrona  Numerata   32,00 € c.d.p.                                           

Balconata Numerata    32,00 € c.d.p.                                                    

Galleria Numerata   25,00 € c.d.p.  

Disabili in carrozzina 32,00 € c.d.p.                                                      

 

 

 

Infoline: 085.9433361

www.alhena.it     http://on.fb.me/1OExn6C   https://twitter.com/AlhenaLive

www.ventidieci.it     info@ventidieci.it




Roma. Ambiente e/è Vita Onlus e Aiace insieme per difendere ambiente e consumatori

 

E’ stato sottoscritto oggi, martedì 23 gennaio 2018 a Roma, un protocollo d’intesa tra l’associazione ambientalista “Ambiente e/è Vita” onlus e l’associazione di difesa dei consumatori “AIACE”.

Avvocato Benigno D’Orazio

Le due associazioni hanno deciso di collaborare ed unire le forze per rendere servizi sempre più evoluti ai propri associati, partecipare a progetti comuni, svolgere insieme attività informative ed educative ed ogni possibile attività ricompresa nei rispettivi statuti.

E’ altresì previsto l’utilizzo di sedi e strutture comuni nonché la gestione integrata di beni culturali, parchi riserve ecc.

“Per quanto ci riguarda si tratta di una naturale estrinsecazione del principio: L’uomo al centro del sistema ambiente – dichiara l’avv. Benigno D’Orazio Presidente di Ambiente e/è Vita-. Avvalerci di una importante associazione di consumatori ci aiuterà senz’altro nella migliore gestione di parchi e riserve da un latro; dall’altro, grazie alla loro collaborazione, cercheremo di diffondere quanto più possibile i principi di tutela della natura e di rispetto dell’ambiente che debbono governare ogni azione umana nel segno della responsabilità verso le future generazioni”.

“Le azioni già intraprese a tutela dell’ambiente da parte di AIACE, vedi quella della presenza ancora di condutture in cemento amianto in ambito nazionale, troverà maggiore impulso, grazie alla competenza e professionalità di Ambiente è/e vita – dichiara il dott. Giuseppe Spartà, segretario di AIACE (Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo). Infatti, AIACE, ha tra i propri dirigenti di sede principalmente commercialisti con esperienza maturate nel campo economico finanziario avendo combattuto diverse battaglie, sia individuali sia collettive, per la difesa del consumatore nei confronti di molti istituti bancari. Con l’accordo vogliamo fortemente potenziare la difesa del consumatore anche nel campo della tutela dell’ambiente.”

 

Quali primi atti esecutivi della convenzioni i responsabili delle associazioni hanno deciso di destinare a sedi comuni quella regionale d’Abruzzo a Chieti (recentemente inaugurata da ambiente e/è vita) e quella Siciliana a Taormina di Aiace.

Un primo passo verso una collaborazione che si annuncia tanto innovativa quanto produttiva di importanti risultati.




L’Istituto Comprensivo “Corropoli-Colonnella-Controguerra” si aggiudica il Primo Premio al Concorso “Storie di Moda e di Meccanica”

Sabato 20 gennaio, nelle aule dell’Istituto Omnicomprensivo “Primo Levi” di Sant’Egidio alla Vibrata, guidato dalla Dirigente scolastica Sandra Renzi, si è tenuta la cerimonia di premiazione del Concorso “Storie di Moda e di Meccanica” , rivolto unicamente alle scuole secondarie di primo grado.

I primi classificati della IIIG

Ad aggiudicarsi il Primo Premio nel settore Moda è stata la classe IIIG della Scuola Secondaria di I grado di Corropoli. L’I.C. “Corropoli-Colonnella-Controguerra”, guidato dalla Dirigente Scolastica Manuela Divisi, ha visto gli alunni Sophia D’Ascanio, Eleonora Moscardelli, Aurora Di Fabio, Alex Muntaen, Matteo Liessi vincere un buono per l’acquisto di libri, grazie alla realizzazione del bozzetto illustrativo (rapporto fra moda e meccanica) titolato “Ritorno al Futuro”. Alla premiazione erano presenti Sandra Renzi, dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di S. Egidio alla Vibrata, la prof.ssa Valentina Zuccarini, coordinatrice dell’Orientamento, la classe vincitrice IIIG con le loro insegnanti: la prof.ssa Paola Natali, che ha curato la parte artistica dei disegni, e la prof.ssa Eide Bianchi, che si è occupata del contributo storico-letterario del progetto. Il bozzetto illustrativo “Ritorno al Futuro” è stato premiato con la seguente motivazione: “Si sono apprezzate l’originalità e la creatività nel ripercorrere le fasi storiche in un unico abito: dalla preistoria, alla classicità, dal medioevo al rinascimento, fino all’avveniristico richiamo all’energie rinnovabili”. Per il settore Meccanica, inoltre, l’alunno Lorenzo Cornacchia della classe IIIG ha ricevuto una menzione d’onore per “Meccar”, bozzetto di un’auto futuristica, aggiudicandosi un attestato di merito e una t-shirt realizzata dagli alunni dell’Istituto di Moda di S. Egidio alla Vibrata, durante il progetto di alternanza scuola-lavoro.




Teramo. Arrestato spacciatore. Sequestrato più di un etto e mezzo di eroina.

 

 

Polizia Stradale Teramo – Foto Archivio

Nella mattina di ieri personale della Squadra Mobile, diretto dal V.Q.A. Roberta Cicchetti , nell’ambito di mirati servizi diretti a contrastare il traffico di sostanze  stupefacenti in città,  in via Referza, ha tratto in arresto un cittadino italiano, classe 1987 con precedenti e pregiudizi di polizia ed attualmente sottoposto alla misura della detenzione domiciliare presso la sua abitazione con possibilità di assentarsi in alcune ore della giornata.  Nella tarda mattinata di ieri, a  seguito di un mirato e lungo servizio di osservazione, il personale della Squadra Mobile, procedeva al controllo del predetto, il quale, dopo aver parcheggiato la sua autovettura nella predetta via, si portava in un’adiacente stradina  sterrata che collega al lungofiume Vezzola e dissotterrava due vasi in vetro occultati,  in mezzo alla fitta vegetazione, alla base di alcune piante ubicate a metà della citata stradina. All’interno di uno dei suddetti vasi venivano rinvenuti 8 involucri in cellophane termosaldati contenenti ognuno 11 grammi circa  di sostanza stupefacente del tipo eroina per un peso complessivo di gr. 87,07. Nell’altro venivano rinvenuti n.54 involucri in cellophane termosaldati contenenti ciascuno 1,2 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina per un peso complessivo di gr. 68,87 già pronti e confezionati per lo spaccio al dettaglio. La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro e l’uomo associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.




Personale di Angelo Accardi  a Foggia, Contemporanea Galleria d’Arte a cura di Giuseppe Benvenuto

Dal 10 febbraio 2018 al 4 marzo 2018

 

Dopo i grandi eventi  alla Eden Gallery N.Y. and London – Art Gallery Tolstoj Mosca – Last and Found Galleria Milano – Galleria De Bonis Reggio Emilia

 Sabato 10 febbraio 2018 – vernissage dei cicli Misplaced e Blend




Giorno della memoria: Guadagnuolo con la sua arte ricorda “Lo sterminio del ghetto ebraico a Warszawa”

 

 

Storia della liberazione di Auschwitz, la proclamazione dell’ONU del 27 gennaio giorno della memoria.

 

Francesco Guadagnuolo ricorda una delle vicende più cupe e orribili della Storia con un’opera dal titolo: “Lo sterminio del ghetto ebraico a Warszawa” Sono trascorsi circa 76 anni dall’occupazione nazista nel territorio polacco che trascinò la soppressione di 260 mila esseri umani.

L’opera di Guadagnuolo piena di pathos fa vedere questo.  Nella sinistra il soldato tedesco simbolo del brutale crimine di cui la Polonia è stata il maggiore centro dell’olocausto tra carnefici e morti, Tedeschi contro Ebrei e i Polacchi osservatori e testimoni. Il riflesso dei Polacchi all’Olocausto è stato scioccante, ha contribuito non poco all’aspetto psicologico e morale. ci si chiede perché è successo tutto questo?

Nel quadro di Guadagnuolo si vede una Piazza con corpi morti sparsi ovunque, auto incendiate, guerra che incombe e distrugge tutto. Al centro parte della Deposizione di Van Der Weyden comunica commozione tra orrore passato e presente. Il rosso batte la scansione della struttura compositiva e diviene una componente energica dell’opera: Cristo muore per le ingiustizie del mondo, da quei pianti di sofferenza è stato versato tanto sangue in quella terra polacca martoriata.

Parlare della rappresentazione pittorica della Shoah è un incarico particolarmente arduo. Guadagnuolo c’è la fa vedere pensando ai luoghi legati al Papa polacco San Giovanni Paolo II di cui fu uno struggente testimone. Così per la Madonna Nera di Iasna Gora, di cui il Papa era particolarmente devoto, uscita miracolosamente indenne dal secondo conflitto mondiale, Guadagnuolo ce la mostra sloggiata assieme agli Ebrei appoggiata ad una poltrona quasi per dire che i nazisti se la prendono anche con la religione.

“Se comprendere è impossibile – scrive Primo Levi, deportato ad Auschwitz e morto suicida l’11 aprile 1987 – conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”. Guadagnuolo dice: “La memoria è necessaria in ricordo dello sterminio polacco della Shoah, conosciuto da Papa Wojtyla che lo ha sempre ricordato. ”Infatti, la sensibilità di Guadagnuolo attraverso la sua opera ci fa sentire questa vergognosa pagina di storia, rammentando l’orrore nazista con un’opera che fa vedere l’eliminazione del ghetto accaduta circa 76 anni fa. Dunque la giornata del 27 gennaio assume un importato simbolico senza precedenti ricordarlo per i tempi che verranno, quello dello sterminio del popolo ebraico. Possiamo dire in maniera convinta che la memoria storica della shoah non concerne unicamente al popolo ebraico, ma all’umanità intera.

 

Ardea (Roma), Sala Consiliare Via Laurentina Km 32,500, sabato 27 gennaio 2018, Giorno della memoria ore 17,30 (ingresso libero), interverranno: il Sindaco del Comune di Ardea Mario Savarese, l’Assessore alla cultura Sonia Modica, l’artista Francesco Guadagnuolo e l’esperto d’arte Mario Lupini.




Teramo. Borsa di studio per il master universitario “Management delle Organizzazioni Turistiche” a Roma per i laureati residenti nei comuni del “cratere” teramano

 

Opportunità offerta dalla società Robert Bosch Spa in collaborazione con l’Università Europea di Roma e il Consorzio Bim. Domande entro il 30 gennaio

TERAMO – Ci sarà l’opportunità per un laureato dei comuni del “cratere sismico” della provincia di Teramo di partecipare gratuitamente al Master in “Management delle Organizzazioni Turistiche” (MOT) presso l’Università Europea di Roma. La borsa di studio è interamente finanziata dalla società Roberto Bosch Spa, in partenariato con l’Università Europea di Roma e il Consorzio Bim.

Il Master si propone di formare professionisti del turismo con ruoli manageriali  – spiega la professoressa Carmen Bizzarri, coordinatrice del MOT –, favorendo l’acquisizione di competenze tecniche operative immediatamente spendibili nel mondo del lavoro, nel settore alberghi, Tour Operator, organizzazione di Eventi, web agency, servizi crocieristici ecc. Fiore all’occhiello del Master MOT è lo stage personalizzato, corsia preferenziale per entrare in azienda, che permetterà di applicare le conoscenze acquisite in aula e facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. Il 90% dei nostri studenti ha già trovato un lavoro durante e subito dopo lo stage”. Tra i partner dell’iniziativa Dreamtour, Best Western, Fiavet Lazio, Federalberghi, Federturismo, Confindustria, Federeventi Lazio ed altri.

 

Ringraziamo Bosch Italia, in particolare il vicepresidente Roberto Zecchino, con il quale abbiamo già avviato una proficua collaborazione nell’ambito del progetto di orientamento “Allenarsi per il Futuro” – afferma il presidente del Consorzio BIM, Moreno Fieni – per questa ulteriore opportunità offerta ad un laureato residente in uno dei Comuni del cratere della provincia teramana, coincidenti con i Comuni facenti parte del nostro Consorzio, per formarsi e acquisire competenze specialistiche nel settore del turismo e del marketing territoriale, particolarmente utili e strategiche anche per l’ideazione di progetti di rilancio per il territorio di appartenenza”.

Il master prevede quattro mesi di formazione in aula più 4 mesi di stage in azienda (720 ore) oltre a un precorso di lingua inglese. Il bando è aperto a tutti i laureati, residenti nei comuni teramani del “cratere” (Campli; Castel Castagna; Castelli; Civitella del Tronto; Colledara; Cortino; Crognaleto; Fano Adriano; Isola del Gran Sasso; Montorio al Vomano; Pietracamela; Rocca Santa Maria; Teramo; Torricella Sicura; Tossicia; Valle Castellana) in possesso della laurea triennale o diploma universitario o laurea quadriennale o diploma di laurea (o titolo di studio estero equipollente) in qualsiasi disciplina, che dimostrino interesse e motivazione a sviluppare competenze professionali di tipo manageriale all’interno delle organizzazioni appartenenti alla filiera turistica.

La borsa di studio messa a disposizione dalla società Robert Bosch Spa copre integralmente i costi di partecipazione al master universitario di primo livello – sottolinea il vicepresidente Risorse Umane e Organizzazione Sud Europa Bosch, Roberto Zecchino – pari a 3mila euro. Dopo le attività di orientamento specifiche per il Centro Italia, ci sembra un bel segnale ai giovani residenti nelle aree colpite dal sisma, che potranno mettere la professionalità e le competenze manageriali acquisite nel corso del master anche per la valorizzazione del proprio territorio”. 

Per partecipare al bando c’è tempo fino al prossimo 30 gennaio. Le domande vanno corredate di curriculum in formato europeo e lettera di motivazione, contenente una proposta progettuale per la valorizzazione e il recupero del territorio di appartenenza in chiave turistica. Candidature su: http://www.bosch-career.it/it/it/invia_la_tua_candidatura/posizioni_aperte_in_italia_1/posizioni_aperte_in_italia.html