Applausi a scena aperta per “Pinocchio sotto le stelle” a Guardia Vomano

 

Gli allievi del centro danza Pagliare hanno interpretato magistralmente il musical del burattino più famoso al mondo con balli contemporanei, moderni, hip hop e di danza classica

Per il secondo anno consecutivo per volontà del Comitato festeggiamenti  del Santo Patrono San Rocco di Guardia Vomano, Venerdì 11 agosto alle 21:30 in piazza  Civitello, si è svolto uno spettacolo all’aperto, curato dal Centro danza della palestra “Sport Centre”  di Pagliare di Morro D’Oro, dove gli allievi e allievi hanno portato in scena il musical “Pinocchio”, accompagnato da balli di brani di danza classica, hip-hop, contemporaneo e moderno, sotto la guida delle insegnanti Elisa, Antonella, Giorgia De Cristofaro e Elisa Falasca. La storia raccontata e ballata, è stata quella classica, cioè quella del burattino famoso in tutto il mondo, il copione musicale ha vissuto una triplice forma artistica: narrata, recitata e naturalmente ballata, dove tutti gli allievi/e hanno messo in luce il lavoro artistico svolto durante l’anno accademico 2016/17. I protagonisti della serata e le insegnanti, hanno strappato applausi a scena aperta  e hanno dato appuntamento all’attesissimo prossimo spettacolo all’aperto sotto le stelle, in programma il prossimo 31 agosto alle ore 20:30, a Notaresco in piazza S. Pietro, patrocinato dalla locale Amministrazione Comunale.

Gli interpreti dello spettacolo di Guardia Vomano sono stati: Jessica Di Giammatteo; Noemi Di Marco; Palmacristina Di Violante; Maristella D’Ambrosio; Carlo Colleluori; Tamara Recchiuti; Benedetta Ranalli; Anastasia Di Marco; Diletta Bartolacci; Angelica Gentile; Aurora Bobbio; Anita D’Elpidio; Aurora D’elpidio; Daniel Bucci; Pierangelo Di Gregorio; Camilla Di Crescenzo; Jacopo Censori;  Daniel  Doriana Bobbio; Giulia Pela; Batrice Cerquone; Angela Misantone; Miriam Saccomandi; Alisia Cantoro; Alessandra Colleluori; Giorgio D’Agostino; Denise Sacripante; Jennifer Tritella; Antonio Di Violante;  Giulia Misantone; Roberta Andrenacci; Leonardo Di Ludovico; Alisia Cantore; Valentina De Luca; Giulia Porrini; Giulia Gentile;  Vittoria Lattanzi; Martina D’Eugenio; Alice Micolucci; Alina Castagna; Angela Gashi; Marco Mettimano; Desiree’ Leonzi; Ludovica Vallese; Giulia Di Marco; Martina Fasolino; Elisa Rampa; Letizia Hess; Benedetta Macignani; Claudia Macignani; Edoardo Di Pietro; Alessia Censori; Emanuela Di Pietro; Emily Di Pietro; Chiara Pierabella; Altea Malvone; Noemi Bellini; Laura Cantoro; Benedetta D’Eugenio; Valentina Faga; Lavinia Saccomandi; Tatiana Ranalli; Mattiucci Veronica; Mattiucci Gioia; Yazmari Beatriz; Vivien Saccomandi; Martina Misantone; Noemi San Lorenzo; Sara Raschiatore; Alice Berardinelli; Veronica Cola; Giulia Adducci; Emma D’Eugenio.




Serata finale della “Festa Popolare” a Roseto degli Abruzzi

serata finale della “Festa Popolare” di Città per Vivere a Roseto.

* Lettura scenica del racconto breve
Ersilia e le altre” 
tratto da “Colline incantate” di Giovanna Forti 
Pio Rapagnà e Giovanna Forti




Associazione Operatori Turistici Roseto: registriamo un meno 20% di presenze

A metà stagione estiva anche a Roseto si può tracciare un primo bilancio sull’andamento del turismo. Un bilancio certamente provvisorio ma che denota finora un calo delle presenze con la speranza che, tra Agosto e Settembre, si possa recuperare per chiudere nel miglior modo possibile la stagione 2017.
Si tratta di una flessione delle presenze turistiche di circa il 20% per cento a Roseto, dati che sono più o meno in linea con le altre località della costa teramana, situazione attenuata dai fine settimana sempre più di moda con provenienza di turisti dalle località e regioni più vicine.
Indubbiamente, come ha commentato l’Assessore regionale Giovanni Lolli in una recente intervista, anche le recenti calamità hanno contribuito all’attuale situazione di difficoltà, senza dimenticare alcune vicende locali che potrebbero aver influito negativamente sui numeri del turismo rosetano come, ad esempio, i divieti di balneazione o i parcheggi a pagamento, rivelatisi sicuramente utili ma la cui attivazione nel bel mezzo dell’estate ha creato non pochi problemi a residenti e turisti.
Ma se queste considerazioni sono senz’altro veritiere bisogna anche dire che, con le temperature che si sono avute in quest’estate da record, si sarebbe potuto senz’altro fare di piu’ in termini di presenze. Soprattutto se avesse funzionato meglio l’organizzazione della promozione dell’Abruzzo, del teramano ed anche di Roseto, che troppo spesso continua a perdersi in iniziative minori e di piccolo cabotaggio invece di puntare in alto utilizzando nel modo migliore le pur scarse risorse disponibili.
Sarà importante, a fine stagione, avviare una riflessione a tutto campo tra le istituzioni e gli operatori affinchè si pongano finalmente le basi per un vero e proprio rilancio, innanzitutto d’immagine, dell’Abruzzo e, nel nostro caso, del turismo balneare di Roseto e del teramano, con iniziative serie e concrete per non essere continuamente scavalcati da altre realtà italiane che, realisticamente, sia come servizi che come accoglienza e potenzialità sono certamente inferiori alla nostra regione.
E’ infatti giunto il momento di domandarsi per quali motivi il nostro territorio non riesce a decollare come potrebbe in chiave turistica, una riflessione doverosa per trovare le giuste soluzioni con un programma organico e fattibile da redigere in tempi brevi e da poter applicare già per la prossima stagione balneare. Una pianificazione che tenga conto, ad esempio, delle potenzialità in termini turistici oltre che ambientali della Riserva del Borsacchio che necessita dell’immediata approvazione del Piano di Assetto Naturalistico e di un programma pluriennale di sviluppo da preparare.
Il settore turistico deve essere sempre più considerato il settore trainante per l’intera regione, una vera e propria industria dell’ospitalità e dell’accoglienza che necessita di finanziamenti agevolati per investimenti, di una de-tassazione per incentivare nuovi interventi, di una seria e concreta programmazione evitando sperpero di denaro pubblico per iniziative inutili in modo da concentrare le scarse risorse disponibili per progetti realmente utili, a partire da una vera e propria campagna promozionale per far conoscere le bellezze, l’enogastronomia e le strutture all’avanguardia presenti in Abruzzo.

Roseto degli Abruzzi, lì 12/08/2017 ROSETO INCOMING – Associazione Operatori Turistici Roseto
Il Presidente
Giuseppe Olivieri




WWF. Nessun biologo nella commissione che abilita all’esercizio venatorio in provincia di Chieti

12 agosto 2017

 

Composizione irregolare: il WWF diffida la Regione

In campo venatorio l’Abruzzo sembra avere incomprensibili difficoltà nel rispettare leggi e sentenze

 

Il WWF ha indirizzato ieri, con posta elettronica certificata, una diffida alla Regione Abruzzo per invitarla, in autotutela, a revocare le nomine per la Commissione d’esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio venatorio della Provincia di Chieti, effettuate nel gennaio scorso.

Nel testo, inviato al direttore del Dipartimento regionale competente (Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca) e anche all’assessore Dino Pepe e al presidente Luciano D’Alfonso, il WWF ricorda che la Legge nazionale n. 157/1992, “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, all’art. 22, stabilisce che la Commissione per l’abilitazione all’esercizio venatorio, nominata dalle Regioni in ciascun capoluogo di provincia, debba essere composta da esperti nelle seguenti materie:

  1. a) legislazione venatoria;
  2. b) zoologia applicata alla caccia con prove pratiche di riconoscimento delle specie cacciabili;
  3. c) armi e munizioni da caccia e relativa legislazione;
  4. d) tutela della natura e principi di salvaguardia della produzione agricola;
  5. e) norme di pronto soccorso.

La stessa legge impone che nella Commissione debba esserci almeno un componente laureato in scienze biologiche o in scienze naturali esperto in vertebrati omeotermi, quelli volgarmente detti “a sangue caldo”. Alle Regioni, ai sensi del comma 4 del medesimo art. 22, spetta esclusivamente il compito di stabilire le modalità per lo svolgimento degli esami. La Legge regionale n. 10/2004, agli artt. 22 e 24, infatti, precisa solo ulteriori dettagli sulle modalità di nomina delle commissioni, sul loro operare e sullo svolgimento degli esami. La Regione del resto non potrebbe mai derogare, come in più occasioni confermato dalla Corte costituzionale, agli standard minimi di tutela garantiti dalla Legge nazionale. Di conseguenza nelle Commissioni provinciali per l’abilitazione all’esercizio venatorio è obbligatorio nominare almeno un laureato in scienze biologiche o in scienze naturali. Se non si provvede in tal senso ne derivano, per la commissione stessa, gravi e insanabili conseguenze giuridiche di illegittimità.

Ebbene nella DGR n. 21 del 26 gennaio 2017 è stata istituita la Commissione per la provincia di Chieti che non annovera, fra i componenti effettivi, alcun membro che possegga i requisiti richiesti dalla legge quadro nazionale. Non solo: la materia “zoologia applicata alla caccia” risulta essere assegnata a componenti che non posseggono formazione specifica per titoli legittimamente riconoscibili. La Commissione è stata dunque nominata in palese violazione di legge con uno standard minimo di tutela nel controllo del possesso dei requisiti per l’abilitazione all’esercizio venatorio inferiore al livello imposto dallo Stato.

Il WWF ha per questo inviato una propria diffida alla Regione Abruzzo invitandola a ripristinare la legittima competenza e la corretta composizione della Commissione provinciale di Chieti. Operazione possibile e auspicabile, con il ricorso alle forme dell’autotutela, senza costringere l’associazione a rivolgersi alla magistratura con un ricorso che avrebbe un esito scontato, per l’ennesima volta sfavorevole per la Regione Abruzzo che in tema di caccia sembra assurdamente far fatica a muoversi nel pieno rispetto di norme di legge e sentenze.

WWF Italia Onlus, Abruzzo




Isola del Gran Sasso, Associazione Onlus Genius Loci: Il terzo defibrillatore per il soccorso nelle frazioni di Isola del Gran Sasso

 

Continua con orgoglio e soddisfazione il progetto dell’Associazione Onlus Genius Loci “UNA MONTAGNA DEFIBRILLATA” finalizzato all’acquisto di defibrillatori per le frazioni montane di Isola del Gran Sasso, territori non raggiungibili in breve tempo in caso di urgenza cardiaca.

Con un ricco calendario di iniziative partecipate con grande successo da cittadini e da altre associazioni, sono stati acquistati due defibrillatori: il primo consegnato alle frazioni di Casale San Nicola, Cerchiara, Fano a Corno e Forca di Valle e il secondo alle frazioni di San Pietro, Ceriseto, Pretara e Villa Piano. Genius Loci, grazie alla Croce Bianca di Isola, ha provveduto anche alla formazione di alcuni cittadini locali per l’utilizzo del defibrillatore.

Questa volta l’appuntamento è per il 16 agosto prossimo alle 20:30 al campo Panico di Isola del Gran Sasso, dove, con LA PARTITA DEL CUORE, l’Associazione raccoglierà proventi per l’acquisto del terzo defibrillatore da destinare alle frazioni di San Massimo e Colliberti.  Genius Loci ringrazia l’azienda Lucci Arrosticini che sarà lo sponsor tecnico della partita.

Data l’importanza del progetto, Genius Loci ha chiesto aiuto al Comune di Isola del Gran Sasso per continuare il cammino che conduce alla piena realizzazione del programma. Con una lettera rivolta a tutti gli amministratori ha chiesto una campagna di sensibilizzazione istituzionale che muova e motivi i cittadini verso un senso di consapevolezza a formarsi per poter utilizzare gli strumenti di primo soccorso. Genius Loci ha richiesto inoltre colonnine di custodia e segnaletica necessaria che renda visibile la localizzazione dei defibrillatori.

Il presidente di Genius Loci, Maura Ianni, ha sottolineato “il ruolo importante che tutte le parti in causa hanno nel realizzare la campagna di sensibilizzazione e la raccolta dei fondi, al fine di garantire una copertura sull’intero territorio comunale”.

 

Isola del Gran Sasso, 12 agosto 2017




E’ tornato percorribile il tratto da Castelli al “ Piccolo Tibet”

 

E’ tornato fruibile l’accesso da Castelli per Vado di Sole e i versanti aquilano e pescarese del Gran Sasso grazie alle riaperture delle provinciali Castelli – bivio di Rigopiano e  Rigopiano – Vado di Sole  

Grazie alla riapertura della viabilità ordinaria del tratto Farindola – Rigopiano- Vado di Sole è tornato fruibile l’accesso da Castelli e dal Teramano al “Piccolo Tibet” e ai versanti aquilano e pescarese del Gran Sasso. Più di un mese fa era stata riaperta la provinciale 37 che da Castelli porta al bivio di Rigopiano. Torna così accessibile un tratto di rilevante importanza turistica che era stato chiuso a seguito degli eventi calamitosi e drammatici del gennaio scorso. Da oggi si può tornare ad ammirare le bellezze paesaggistiche del versante teramano del Gran Sasso e del Monte Camicia e fermarsi nel borgo della ceramica per poi proseguire, in un percorso tra natura, arte ed enogastronomia fino al caratteristico “ Piccolo Tibet” e i versanti aquilano e pescarese con i loro borghi e bellezze.

 “ Sono estremamente soddisfatto per la riapertura di un’arteria strategica per Castelli e per il Teramano” – ha detto il sindaco di Castelli Rinaldo Seca “ che rappresenta un passo ulteriore verso la ripartenza dopo un periodo difficile”.

In questo periodo Castelli accoglie tre importanti mostre:  “ I Cascella e la ceramica in Abruzzo del primo Novecento” nel locale Museo delle ceramiche , “La tradizione del futuro – I 110 anni della scuola d’arte di Castelli” nel Liceo artistico statale per il design “Grue” in contrada Convento e la “Personale Nino e Giantommaso di Simone 3.0” nel centro storico del borgo.




PSI TERAMO – RICLASSIFICAZIONE STRADE PROVINCIALI TERAMO

Alcuni giorni or sono, attraverso gli organi di stampa, si è appreso che il
Presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, ha chiesto la
decapitazione dei vertici dell’ANAS Abruzzo, colpevoli a suo dire di
non aver difeso il territorio della provincia di Teramo, nel programma di
riclassificazione delle strade abruzzesi da provinciali a statali. È fin
troppo chiaro che il Presidente ha, forse volutamente, sbagliato soggetto
e che i suoi strali li avrebbe dovuti rivolgere verso altri soggetti. È
altrettanto evidente che in Abruzzo è in atto una lotta di posizionamento
all’interno del Partito Democratico per le imminenti elezioni
politiche e forse regionali e quindi si è scelta la strada più conveniente
che è quella di “meglio guerra fuori che dentro casa”. Il
presidente di Sabatino, persona avveduta, preparata e soprattutto politico
navigato, sa benissimo che la riclassificazione di strade provinciali in
statali, passa attraverso un’intesa Stato-Regione e quindi l’Anas
è un soggetto completamente estraneo a questi accordi. Affermare poi che il Dipartimento ANAS d’Abruzzo non ha fatto nulla per
la provincia di Teramo, francamente ci lascia esterrefatti. In un sol
colpo si vogliono mettere in soffitta tutti gli attestati di stima da
parte delle Istituzioni Provinciali e dei numerosissimi Sindaci della
comunità teramana, per il grande impegno profuso dall’Anas stessa nei
fatidici giorni dell’emergenza neve e terremoto in Abruzzo, liberando
centinaia di chilometri di strade provinciali e portando soccorso alle
popolazioni stremate.  Si capisce e si giustifica l’amarezza e la delusione del Presidente Di
Sabatino, che quotidianamente è impegnato a risolvere gli innumerevoli
problemi che affliggono la nostra provincia, vedere escluse le nostre
strade da questo scellerato accordo Stato-Regione. Ho ragione di credere
che, purtroppo per noi teramani, in questo caso sono prevalsi interessi
campanilistici, di potere e elettorali, avallati, se non imposti, da parte
di chi, per il suo alto ruolo istituzionale, dovrebbe garantire euguale
impegno per tutte le Province.  Se dimissioni si devono chiedere, il Presidente di Sabatino, dovrebbe ben
sapere a chi chiederle e nel contempo dovrebbe legittimamente domandare e
domandarsi con forza e determinazione qual è stato il ruolo dei tre
Consiglieri regionali eletti nella provincia di Teramo, in questa
spiacevole e penalizzante vicenda. Cosa hanno fatto costoro per impedire
in sede istituzionale questo sopruso ai danni della provincia di Teramo,
qual è stato il loro atteggiamento nei confronti del presidente della
regione Abruzzo e soprattutto perché questo loro omertoso silenzio, a
parte l’Assessore Pepe che ha preso formale impegno? Spiace dirlo ma, l’innegabile impegno del Presidente Di Sabatino,
questa volta si è sciolto come neve al sole, per colpa di meri interessi
di parrocchia.  Ciò che fa maggiormente male è, che sulla testa dei cittadini della
provincia di Teramo, si è consumato uno dei più deprecabili compromessi
omertosi con la convivenza di chi, questi scempi, li avrebbe dovuti
combattere con tutti i mezzi nelle sedi istituzionali competenti. Io penso, che l’amico Renzo in questi ultimi tempi, sia diventato,
all’interno del suo stesso partito, un personaggio scomodo per i
futuri giochi elettorali e che, in quest’occasione, gli abbiano fatto
vivere questa partita da spettatore sugli spalti e non da protagonista in
campo. L’unico rammarico è che alla fine a pagare siano sempre i
cittadini indifesi. Giovanni Proti Segretario Provinciale

PSI Teramo




Il Modena Park rivive a San Salvo con “La Notte di Vasco”

 

 

 

Il 17 agosto la terza edizione dell’evento dedicato al Blasco nazionale con Innesto, Solieri, Rocchetti, Golinelli, Braido, Moroni, Spagnoli e tanti altri ospiti

 

San Salvo Notte di Vasco

 

 

 

 

San Salvo, 12 agosto 2017 – Si terrà il 17 agosto prossimo la terza edizione de “La Notte di Vasco” a San Salvo Marina. I musicisti ufficiali di Vasco Rossi, direttamente dal palco del Modena Park, concerto che si è aggiudicato il record mondiale per numero di presenze,  si ritroveranno a San Salvo capitanati dalla voce di Antonio Renzone dei Senza Resa, una delle più apprezzate cover band del Blasco nazionale.

Parteciperanno all’evento, organizzato da Eventi & Servizi srl di Gaetano D’Ancona, da Antonio Cane e Antonio Renzone con il patrocinio del comune di San Salvo, il sassofonista Andrea Innesto detto “Cucchia”, il chitarrista Maurizio Solieri, lo storico bassista Claudio Golinelli conosciuto come “Il Gallo”, il tastierista Alberto Rocchetti e il chitarrista Andrea Braido.

A completare la rosa dei musicisti di Vasco ci saranno anche Clara Moroni , cantante e vocalist del rocker di Zocca sin dall’album “Gli spari sopra” del 1993 e soprannominata dallo stesso Vasco “la Ferrari del Rock”, Diego Spagnoli, direttore del palco del Modena Park e componente attiva dal 1996 di tutti gli spettacoli con presentazioni, discorsi e look che diventano ogni volta uno spettacolo nello spettacolo, Christian Tipaldi, fotografo ufficiale dei concerti di Vasco che avrà il compito di immortalare anche il live di San Salvo e YAYAdj, la famosa dj molisana che ha aperto le date del tour “Live KOM”.

Insomma una full immersion nell’apprezzatissimo mondo di Vasco a poco più di un mese dal Modena Park, evento quest’ultimo che verrà sicuramente ricordato nella storia della musica italiana.

“La Notte di Vasco” inizierà alle ore 21.00 e lo spettacolo sarà completamente gratuito.

 

 

 

 




“Ricordato a Bolzano l’eroe garibaldino Raffaello Sernesi“

 

Nella rievocazione emerge l’efficienza dell’Ospedale di Bolzano nel 1866 comunicata ai familiari dall’eroe.

 

Venerdì 11 agosto, i soci della Sezione Provinciale di Bolzano dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, riuniti presso la sede sociale hanno ricordato la figura del garibaldino Raffaello Sernesi, nato a Firenze il 29 dicembre 1838 che partecipò come volontario alla terza guerra d’indipendenza inquadrato nel 6° Reggimento del Corpo Volontari Italiani comandato dal Colonnello Giovanni Nicotera. Combattè in Trentino, ferito a una gamba il 16 luglio 1866 a Cimego nel corso della battaglia di Condino, mori l’ 11 agosto 1866 per cancrena, presso l’Ospedale di Bolzano. La relazione storica è stata tenuta dal presidente, Sciullo della Rocca coadiuvato dal Segretario Gabriele Di Lorenzo che ha dato lettura di alcune pagine di storia risorgimentale e di una nota della lettera che il Sernesi scrisse alla sorella Olimpia, il 21 luglio 1866: “Dopo appena 3/4 d’ora di combattimento fui colpito da una palla nell’estremità della gamba sinistra e restai sul campo fino alla fine del combattimento. Gli Austriaci restati padroni del campo vennero a prendere i feriti per trasportarli negli Ospedali. Io ora mi trovo nell’ospedale di Bolzano dove siamo ricolmati di cure e di gentilezze, che fano dimenticare un poco l’esser lontano dalla Patria” Oltre ad essere stato un valido patriota italiano è stato un valente pittore dell’ottocento dipinse molti quadri nella campagna toscana con la tecnica del macchiaiolo, studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove fu anche insegnante. Alla commemorazione ha preso parte anche una rappresentanza dell’Associazione Italiana Combattenti Interalleati, che al termine in segno di omaggio all’eroe hanno cantato l’inno di Garibaldi congiuntamente ai garibaldini altoatesini.

Foto di Raffello Sernesi dagli archivi garibaldini.

 

Lapide commemorativa a Bolzano nella via omonima a lui dedicata.

FOTO: di Foto Arte Asmodeo Rennes




Falcong l’uomo che sussurra alle Aquile. 12 agosto 2017 wild sotto le stelle fortezza di Civitella del Tronto 

Giovanni Granati in arte Falcong ancora una volta stupisce il pubblico di civitella del Tronto! E lo ha fatto proponendo per il secondo anno consecutivo una visita intitolata “wild sotto le stelle”, un incrocio di eventi in un evento: un concerto sotto le stelle con pianoforte, violino e violoncello (al pianoforte granati, violino ludovica trimarelli, violoncello Irene scarpone, voce narrante Marherita di Marco), una visita storica affidata alle impeccabili guide della fortezza (Alan Natoni, Silvia di Giuseppe) ed una visita wild, con i numerosi animali della sua equipe tra cui l’Aquila reale Inca, i lupi cecoslovacco deha, Navarre ed Akela, il gufo Anacleto, l’Assiolo Uffa e i furetti Margot e lupin. Romano di origine circa 20 anni fa ha adottato l’Abruzzo come terra madre delle proprie ricerche nel campo dell’addestramento animale ed etologico. Inizialmente, ho sviluppato le mie tecniche di addestramento nella provincia dell’Aquila, spiega Granati ma, subito dopo il terremoto che ha interessato l’Aquilano, sono stato costretto a trasferirmi sulla costa dove ho incominciato ad orientare il mio interesse verso la Fortezza, ultimo baluardo borbonico del regno delle due Sicilie. Quest’anno, nonostante il calo del turismo registrato a seguito dei vari eventi catastrofici che hanno colpito le nostre zone, siamo riusciti ad attirare l’attenzione dei visitatori italiani ma soprattutto stranieri, registrando un incremento del 50 % nelle visite wild. Lo stesso concerto, ha avuto un richiamo di attenzione tale, da dover respingere numerose richieste di partecipazione negli ultimi giorni. Le visite wild organizzate in fortezza coadiuvate dalle due cooperative che gestiscono la struttura “integra” e “pulchra”, hanno come obiettivo quello di far conoscere la storia e la cultura della fortezza ma anche i numerosi animali selvatici di cui L’Abruzzo vanta in particolare Rapaci. Attraverso la visione diretta degli animali allevati, i visitatori, in particolare i bambini, osservano e studiano le caratteristiche peculiari di ciascuna specie, aumentando l’interesse verso il regno naturale e quindi sensibilizzandosi verso la cura e il rispetto di ciò che di più importante abbiamo: la natura( prossime passeggiate wild 18-20 agosto info 3208424540). Questa formula è stata presentata anche alla Rocca di Calascio (festival delle Aquile 10 agosto) con notevole riscontro e partecipazione anche dei locali.
Questo anno è stato un anno molto particolare per me, continua Granati; un anno di ripresa subito dopo il terribile incidente avvenuto in America nel gennaio del 2016. Un anno dove numerosi obiettivi sono stati raggiunti e numerose strade si sono aperte. Tra gli obiettivi principali ricordiamo le riprese del Film documentario Overland, in uscita a Marzo del 2018 nelle sale cinematografiche Americane e del Medioriente, la rubrica sull’Arca di Noè tg5 “Nell’alto dei cieli”, la pubblicazione del secondo libro “Soul Eagle” ed.rupe mutevole, articoli su riviste nazionali(GQ Italia) ed internazionali (patron distribuzione Russia,Lituania, Estonia e Lettonia); Siamo in procinto di organizzazione di due concerti in Giappone nel mese di novembre con un tour operator Abruzzese (hidden Italy tour) e non vedo l’ora di partecipare alla prima del film in America conclude Granati, il tutto, cercando sempre di valorizzare il territorio Abruzzese, un territorio martoriato dagli eventi sfavorevoli ma che rimane sempre il gioiello incontaminato d’Italia. Abruzzo nel cuore!

Granati