DECRETO INCENERITORI: L’ABRUZZO CHIEDE LA REVISIONE DI LEGGE

Mario Mazzocca

 

Mazzocca: nuovo ed annunciato passo ufficiale della Regione Abruzzo verso il Ministero dell’Ambiente per scongiurare l’inceneritore

 

Pescara.    «Il 22 giugno scorso il Comitato VIA regionale ha dato il via libera sulla Valutazione d’Incidenza Ambientale del nuovo “Piano di Gestione dei Rifiuti”, che si rammenta è stato conformato fin dal novembre 2014 agli indirizzi politico-programmatici dell’esecutivo regionale, ovvero “economia circolare” e assenza di impianti di incenerimento di sorta». Così in una nota il sottosegretario regionale con delega ad Ambiente ed Ecologia, Mario Mazzocca, interviene nuovamente su di un tema di ormai pressante attualità.

«Nello specifico – continua il Sottosegretario – con la delibera n° 316 del 26 giugno scorso, prontamente trasmessa al Ministero dell’Ambiente il giorno successivo, la Regione Abruzzo, ha ribadito il proprio NO alla costruzione di un impianto di incenerimento di rifiuti nel proprio territorio in base al comma 3 dell’art.6 del DPCM 10 agosto 2016», che prevede che: Entro il 30 giugno di ogni anno, le regioni e le province autonome possono presentare al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare una richiesta di aggiornamento del fabbisogno residuo regionale di incenerimento dei rifiuti urbani e assimilati individuato nell’allegato II. La richiesta è presentata in presenza di nuova approvazione di piano regionale di gestione dei rifiuti o dei relativi adeguamenti, ai sensi dell’art. 199 del decreto legislativo n. 152 del 2006, o di variazioni documentate del fabbisogno riconducibili:

  1. all’attuazione di politiche di prevenzione della produzione dei rifiuti e di raccolta differenziata;
  2. all’esistenza di impianti di trattamento meccanicobiologico caratterizzati da una efficienza, in valori percentuali, di riciclaggio e recupero di materia, delle diverse frazioni merceologiche superiori rispetto ai valori indicati nell’allegato II;
  3. all’utilizzo di quantitativi di combustibile solido secondario (CSS) superiori a quelli individuati nell’allegato II;
  4. ad accordi interregionali volti a ottimizzare le infrastrutture di trattamento dei rifiuti urbani e assimilati”.

A supporto della richiesta di aggiornamento di cui sopra, la Regione ha inviato al Ministero una dettagliatissima relazione, contenente, tra l’altro la tavola sinottica della tabella sulle previsioni di fabbisogno di incenerimento contenute nel DPCM 10 agosto 2016 e quelle dell’approvando Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.

 

Fabbisogno teorico di incenerimento: previsioni DPCM a confronto con previsioni di Piano Previsioni DPCM Previsioni PRGR
Produzione RU 593.080 520.902
RD a recupero 385.502 332.494
terre da spazzamento a recupero nd 11.339
RAEE/rifiuti ingombranti non recuperabili nd 5.870
RUI residuo 207.578 171.199
RUI da avviare a impianti di trattamento preliminari 207.578 171.199
Rifiuti e combustibili da rifiuti prodotti dagli impianti preliminari FS+CSS 134.926 106.391
di cui:                                                                                                                rec materia da RUI 0 16.242
CSS a rec energetico extra Regione 52.407 37.540
Sovvallo a rec energetico extra Regione 20.000
Sovvallo a discarica 82.519 32.610
Scarti RD 38.550 25.050
Fabbisogno teorico incenerimento (scarti RD + sovvallo) 121.069 57.660

 

«Il complessivo fabbisogno teorico di incenerimento stimato risulta quindi pari a 57mila tonnellate annue, oltre il 50% in meno rispetto alle stime del DPCM (121mila t/a). Tali quantitativi non giustificano la costruzione di un impianto di incenerimento dedicato in regione Abruzzo». Ha commentato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca, che ha aggiunto: «le previsioni del nostro Piano sono confermate dai dati relativi al biennio 2015-2016 che mostrano un sensibile incremento della Raccolta Differenziata pari al 6,2% circa, un maggiore utilizzo dell’impiantistica regionale e la sostanziale stabilità del dato del materiale avviato al recupero energetico. Infine, è stato comunicato al Ministero che la Regione Abruzzo ha già predisposto l’Accordo di Programma con la Regione Molise per condividere, attraverso uno specifico Accordo di Programma interregionale, un percorso di collaborazione – in parte già in atto – volto a ottimizzare le infrastrutture di trattamento dei rifiuti urbani e assimilati esistenti ed operanti sui due territori».

 




Teramo. Taglio d’organico insegnanti nel teramano: interrogazione del Deputato Art.1 Mdp Melilla al Ministro Fedeli 

Gianni Melilla
Gianni Melilla

 

E’ stata presentata dal Deputato Art.1 Mdp Gianni Melilla al Ministro dell’Istruzione Fedeli un’interrogazione parlamentare sulla possibilità di rivedere il taglio d’organico previsto per 18 docenti nell’anno scolastico 2017/18 e annunciato dal MIUR per le scuole della Provincia di Teramo. Negli ultimi 10 anni, specifica Melilla, si era già assistito ad una riduzione di organico di oltre 500 unità.

“I sindacati scuola di CGIL, CISL e UIL della provincia di Teramo hanno denunciato la insostenibilità dei tagli decisi dal MIUR che mettono in seria discussione il diritto allo studio – si legge nell’interrogazione del Deputato di Art.1 – Per la prima volta non é prevista l’apertura della classe 1^ dello storico, e unico in Abruzzo, Liceo Artistico “Grue” di Castelli (Te), eccellenza italiana nello studio della tradizione storica della ceramica. Inoltre, nelle scuole dell’infanzia, vi sono 16 sezioni con un’unica insegnante a 5 ore mentre nelle scuole primarie vi sono 23 pluriclassi (anche dalla 1^ alla 5^) con più di 18 alunni di cui alcuni disabili gravi. La Provincia di Teramo, negli ultimi anni, è stata colpita da importanti calamità naturali tra cui gli eventi sismici che hanno interessato vari altri territori del centro Italia: 16 comuni della Provincia sono stati inseriti nel cratere sismico dove permangono gravi problemi di ricostruzione materiale e di mobilità interna. La nota del Direttore Generale del MIUR, in data 15/05/2017, prevede che «per quanto riguarda le aree interessate dai recenti eventi sismici sono mantenute le classi attivate nei Comuni colpiti, anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa vigente ed è possibile attivare ulteriori classi nei Comuni che hanno accolto gli studenti delle zone terremotate». Ciò non appare garantito per le scuole della provincia di Teramo: Colledara, comune del cratere sismico, non avrà più una classe 1^ e i bambini dovranno andare ogni mattina a Isola del Gran Sasso, in una zona in cui l’inverno è una stagione particolarmente rigida e inclemente, con relativi problemi di mobilità. I tagli agli organici intervenuti negli anni precedenti hanno già determinato l’aumento degli alunni per classe e il mancato rispetto dei numeri in presenza di alunni con disabilità”.




SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA (TE) – EPISODIO DI SCIACALLAGGIO UN ARRESTO

 

 

Nell’ambito dei mirati servizi anti-sciacallaggio, durante il controllo del territorio, disposti dal Comandante della Compagnia – Magg. Emanuele Mazzotta – i Carabinieri del Comando Stazione di Sant’Egidio alla Vibrata, diretti dal Lgt. Mario DE NICOLA, hanno identificato e tratto in arresto – in flagranza di reato –  50enne, di Alba Adriatica, nullafacente, già noto alle forze di polizia.

Carabinieri

L’uomo, questa mattina presto, erano appena le ore 05.30, a Sant’Egidio alla Vibrata è entrato furtivamente presso un supermercato al momento inagibile, a seguito degli eventi sismici e dell’eccezionale nevicata di quest’inverno, ed aveva riempito 2 sacchi per l’immondizia di articoli casalinghi e prodotti per l’igiene intima. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata che hanno prontamente bloccato il reo. La refurtiva, per un valore di € 3.000 circa recuperata è stata restituita all’avente diritto. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare i Carabinieri hanno rinvenuto altri analoghi articoli provento di precedenti furti presso lo stesso esercizio commerciale per un valore di circa 1.000 €uro, recuperato e restituiti al legittimo proprietario. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo per “direttissima” previsto per il primo pomeriggio.




Silvi. Infrange due bottiglie e tenta di uccidere un 40enne marocchino. Arrestato dalla Polizia giovane palestinese.

POLIZIA

 

Gli agenti del Commissariato di Atri e della Squadra Mobile di Pescara hanno tratto in arresto, nella giornata di ieri, E. K. N., 32enne palestinese, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per precedenti in materia di stupefacenti e furto.

 

L’uomo, rintracciato nei pressi di un supermercato di Silvi Marina, era ricercato per il tentato omicidio di un 40enne marocchino, B.H., che il 2 giugno scorso, in Marina di Città S.Angelo, era stato affrontato da E. K. N.  il quale infrageva due bottiglie di vetro utilizzandole per colpire al petto il malcapitato, il quale, caduto a terra, veniva anche violentemente percosso con una pietra.

Sebbene gravemente ferito, il marocchino riusciva a chiamare aiuto.

Trasportato d’urgenza presso il nosocomio pescarese, veniva ricoverato in prognosi riservata e sottoposto ad immediato intervento chirurgico a causa delle ferite al polmone.

 

Le indagini immediatamente avviate dalla Polizia di Stato consentivano di far luce su movente e responsabile del cruento episodio.

 

  1. K. N. si sarebbe infatti accanito su B.H. ritenendolo “colpevole” di aver dissuaso, allontanandolo, un minorenne che si era recato, quello stesso 2 giugno, in via delle Tamerici (luogo dell’avvenuta aggressione) intenzionato ad acquistare stupefacente dal palestinese.

La perdita del potenziale cliente sarebbe quindi alla base della “vendetta” del palestinese.

 

In sede di denuncia i poliziotti ponevano in visione al ferito alcune fotografie, tra le quali riconosceva senza alcun dubbio quella di E. K. N.

 

La Procura della Repubblica di Pescara (dr. Andrea Papalia), sulle base degli elementi probatori prospettati dagli investigatori, chiedeva ed otteneva dal G.I.P. (dr. Elio Bongrazio) un provvedimento cautelare di custodia in carcere, eseguito ieri dal Commissariato di Atri e dalla Squadra Mobile della Questura di Pescara.

 

Peraltro E. K. N.ine lo scorso aprile era riuscito a sfuggire ai poliziotti della mobile che, sempre in via delle Tamerici di Marina di Città S.Angelo, lo avevano sorpreso con diverse dosi di hashish, già confezionate e pronte per la vendita al dettaglio.

In quell’occasione l’uomo aveva opposto resistenza ai poliziotti, con cui aveva ingaggiato una violentissima colluttazione, riuscendo alla fine a sottrarsi all’arresto dileguandosi nella vegetazione circostante.

 

Teramo, 27 giugno 2017




Teramo. DUE CITTADINI PAKISTANI DENUNCIATI PER TRUFFA DALLA  POLIZIA STRADALE

 

 

AGENTI SI SONO FINTI “CANDIDATI” ALL’ESAME PER  LA PATENTE DI GUIDA

POLIZIA

La Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Teramo, nell’ambito dei controlli agli esami per il conseguimento della patente di guida, di concerto con personale della Motorizzazione Civile di Teramo, hanno denunciato due cittadini Pakistani, residentI in provincia di Macerata, per truffa ai danni dello Stato.

Questa mattina gli Agenti si sono simulati candidati all’esame teorico per conseguire la patente di guida; nel corso di detta “attività” hanno avuto modo di constatare che un cittadino, di nazionalità Pakistana, intento a svolgere l’esame con l’ausilio del supporto audio.

Dopo aver costantemente monitorato il comportamento di questi, gli Agenti si avvedevano che sotto la cuffia, su un orecchio.

Immediatamente intervenivano ed a seguito di perquisizione personale accertavano che il dispositivo era collegato ad un terminale cellulare tenuto in tasca ed a sua volta era in contatto con altro cellulare appartenente al complice anch’esso di origine pakistana.

Al riguardo verranno svolte indagini al fine di accertare se risultano coinvolte altre che in precedenza hanno usato lo stesso modo fraudolento.

 

Teramo, 27 giugno 2017




Notaresco. Carabinieri: arrestato un 23enne per uso e detenzione di sostanze stupefacenti

Carabinieri

Alle prime ore dell’alba di oggi i Carabinieri della Stazione di Roseto degli Abruzzi hanno arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, ,un 23enne di Notaresco, già noto per fatti di giustizia. I Carabinieri, che da alcuni giorni erano sulle tracce del giovane lo hanno fermato in centro e, dopo averlo perquisito, lo hanno trovato in possesso di ottantasei grammi di marijuana e 0,1 gr. di “cocaina”. sottoposta a sequestro. I militari hanno quindi proceduto ad una perquisizione all’interno dell’abitazione del giovane,  rinvenendo ulteriori tredici grammi di marijuana. Espletate le formalità di rito, l’uomo,  è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dalla Procura di Teramo, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per oggi.

 




Il calendario 2018 di Amandha Fox dedicato all’ilva di Taranto

“ Dedico questi  12  scatti ai lavoratori dell’Ilva di Taranto, nella speranza che il mio corpo con le sue nudità possa scuotere e smuovere le coscienze dei nostri Governanti  “.  Esordisce in questo modo  la diva del porno  Amandha Fox che è tornata sul luogo del delitto, Taranto appunto.  Ma di quale delitto parliamo? Nulla di cui sia responsabile la social porno star, anche se per i suoi occhi e le sue forme ci vorrebbe il porto d’armi ! E’ lei invece a denunciarlo per l’Italia e per il Mondo, da anni . Alludiamo allo Stato prima e dai privati successivamente, nel nome dell’industria:  ovvero il sacrificio di una città che ha pagato e paga a caro prezzo il benessere temporaneo della monocultura dell’acciaio.                 Tutto nell’interesse superiore dell’Italia , che lascia una provincia di 500.000 abitanti in balia di giganteschi problemi occupazionali, sanitari, ambientali e chi più ne ha più ne metta.                                       I 12 scatti fotografici si contrappongono ai 12 decreti ( o disegni di legge su Ilva Taranto ) , la forza della sensualità e della femminilità più prorompente contro le montagne di carta della burocrazia sindacale, politica ed industriale. L’eclettico intellettuale tarantino Pasquale Vadalà  ha fatto il possibile affinché la Venere polacca Amandha Fox  risuonasse visivamente, usque ad  sidera  usque ad  inferum.

                                                              La città ma anche la provincia di Taranto hanno risposto con grande vigore .  Ecco la vertigine dell’inabissarsi dalle empiree terrazze dell’Hotel Akropolis dell’ospitale ingegnere Pino De Bellis, nonchè ai misteriosi ipogei millennari di Città Vecchia e le bellezze naturali del villaggio turistico Malibù di Oria  aperti alla troupe di Vito Russo deus ex machina dell’agenzia fotografica  ‘Occhio Magico’ di Putignano.   L’erotismo senza compromessi della Fox ha saputo riscaldare tanto l’atelier del celebre coiffeur Angelo  Labriola quanto le paranze degli entusiasti pescatori del Mar Piccolo, esaltando con immagini indelebilmente erotiche le potenzialità contraddittorie di un territorio che ha bisogno urgente d’essere liberato dalla cappa dei fumi e svestito dell’ipocrisia dell’attuale classe politica.  Fortissima l’immagine ‘nature’ di Amandha che campeggia marmorea fra falliche ciminiere, velando e svelando i disastri dell’industria e della politica, piagata dal notissimo processo ‘Ambiente svenduto’ .  Appena drappeggiata da un diafano velo, la Fox incarna la potenza vitale e mortifera di Iside, chiamata al miracolo di piegare l’acciaio: nessun tarantino può evitare di pensare che fosse stata eletta nel 2012 – quando fu vicinissima ad una candidatura – la città si sarebbe risparmiata la seconda.In ogni senso. Anche nel riportare sotto i riflettori la questione del siderurgico – lontanissima dall’essersi risolta, nonostante le continue rassicurazioni mediatiche e le fantasiose procedure di ‘vendita’ ( a suon di palanche tirate fuori dalle tasse dei cittadini  ) – e dello strazio di una città che ama. E dalla quale è riamata. Avercene di politici così esplosivi.  “ Auguro  al  neo Sindaco – ha dichiarato la porno sindachessa –  di risolvere il problema ILVA altrimenti  fra cinque anni sarò la sua prima sfidante “ .




Teramo. Incendio Richetti, il Sindaco Brucchi monitora la situazione e verifica la salvaguardia dei posti di lavoro

 

Come noto, ieri, lunedì 26 giugno alle ore 22:00, nel Nucleo Industriale di Sant’Atto, è divampato un incendio che ha interessato lo stabilimento industriale della Società “Richetti”. L’incendio ha interessato un’area di circa 10.000 mq, destinati alla produzione e allo stoccaggio di materie alimentari per importanti aziende nazionali ed internazionali. Sin da subito, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco con numerose squadre e tecnici di coordinamento, che hanno lavorato per l’intera notte, riuscendo a domare le fiamme. Ora l’area interessata è sotto controllo e monitorata a vista per prevenire ulteriori focolai e completare la messa in sicurezza della struttura.

Durante le operazioni è stato posto in atto un primo confinamento e contenimento di eventuali agenti inquinanti, mediante il bloccaggio del conferimento delle acque di prima pioggia in fognatura, nonché con lo spegnimento effettuato in modo tale da consentire l’implosione verso l’interno della copertura, supposta in eternit.

Questa mattina, intanto, presso una struttura messa a disposizione dalla stessa azienda in uno stabilimento limitrofo,  si è riunito il Tavolo tecnico coordinato dalla Prefettura di Teramo alla presenza degli enti preposti, tra cui: ARTA, ASL, SIAN, Comando Vigili Del Fuoco, Sindaci dei Comuni interessati di Teramo, Castellalto, Mosciano, Bellante, Carabinieri di Teramo, Provincia di Teramo. E’ emersa la decisione di porre in opera, nelle aree interessate, attività di controllo delle matrici ambientali (qualità dell’aria, prelievi di ortaggi a foglia larga, presenza di eventuali materiali contenenti amianto o altri inquinanti).

Il Sindaco di Teramo, dal canto suo, ha seguito direttamente per l’intera notte il succedersi degli eventi, e oggi ha ordinato le prime misure immediate e cautelari a tutela della salute pubblica, in attesa degli esiti delle analisi già disposte. Tali misure sono:

il divieto di raccolta, vendita e consumo di tutte le colture, incluso il foraggio per animali e per il pascolo, limitatamente ad un termine temporale di 24 ore nelle zone interessate all’evento;

il completamento, a cura del proprietario “ALFAGOMMA S.p.a.”, della immediata raccolta dei frammenti di copertura e materiale residuo di combustione nelle aree limitrofe ed in particolare nella zona del cortile della medesima azienda.

Lo stesso Sindaco Maurizio Brucchi sottolinea: “Dopo il terremoto, la neve, l’emergenza elettrica, l’emergenza idrica, è arrivato anche il fuoco con un incendio che nella notte ha devastato una delle aziende più importanti del nostro territorio: la Richetti spa, che dà lavoro a 250 dipendenti. L’incendio ha distrutto il 60% dell’azienda coinvolgendo quasi tutta la catena produttiva.  Sono salvi solo prodotti finiti per un importo di circa 700.000 euro. Ho seguito per tutta la notte e la mattinata di oggi la difficile situazione. Si è lavorato per mettere in sicurezza l’azienda grazie al lavoro dei Vigili del Fuoco, venuti da tutta la regione. Ora sarà monitorata la qualità dell’aria grazie all’Arta e delle colture grazie alla ASL e, a titolo preventivo, ho firmato una specifica Ordinanza. Contestualmente ed immediatamente mi sono interessato della situazione occupazionale ed ho avuto garanzie per i posti di lavoro, che saranno salvaguardati intanto con cassa integrazione per qualche mese per i dipendenti a tempo indeterminato, con il contestuale riassorbimento degli interinali nelle catene funzionanti della stessa azienda Richetti.

È un momento difficile per il nostro territorio, piagato dal terremoto e da tante, troppe emergenze. È necessario uno sforzo da parte di tutti per uscire da questa difficilissima situazione che, se non governata con determinazione, costanza, e partecipazione rischia di far cadere Teramo in un baratro senza fine”.

 




Mostra di Michael Kenna a Loreto Aprutino dall’8 luglio all’8 settembre

segnalo un evento  che condurrà il viaggiatore alla scoperta della bellezza dell’Abruzzo, con lo sguardo del fotografo Michael Kenna. Si tratta di una mostra che presenterà il suo primo lavoro interamente dedicato ad una regione italiana. L’iniziativa è il frutto di vari reportage realizzati tra il 2015 e il 2016, percorrendo 5700 km della regione, dalle vette più alte della Penisola fino alla “Costa dei trabocchi”.  Le più di 80 fotografie artistiche esposte nella mostra accompagneranno il visitatore in un sorprendente viaggio attraverso uno dei mosaici paesaggistici più ricchi d’Italia. La mostra si terrà dall’8 luglio all’8 settembre p.v., come da comunicato stampa allegato e da pagina web dedicata all’evento: www.abruzzomichaelkenna.it .

M.R.

Michael Kenna
Considerato il fotografo di paesaggio più importante della sua generazione, Michael Kenna osserva
il nostro mondo in un modo del tutto fuori dal comune da più di 45 anni. Le sue fotografie
misteriose, spesso realizzate all’alba o nelle ore buie della notte, si concentrano soprattutto sulla
interazione tra il paesaggio naturale e le opere dell’uomo. Kenna è sia un fotografo diurno che
notturno, affascinato dalle ore del giorno in cui la luce è nel suo punto più duttile. Con esposizioni
notturne che durano fino a dodici ore, le sue fotografie spesso registrano particolari che l’occhio
umano non è in grado di percepire.
Kenna è particolarmente famoso per la dimensione intima della sua fotografia e il suo meticoloso
stile di stampa personale. Lavora con mezzi fotografici tradizionali, non digitali. Stampe artigianali
in bianco e nero squisitamente lavorate a mano, riflettono un senso di raffinatezza, di rispetto per
la storia e un’originalità approfondita. Le fotografie di Kenna sono state esposte in mostra in più di
settecento gallerie e musei di tutto il mondo, e sono incluse in collezioni permanenti di celebri
istituzioni come: The Bibliothèque Nationale, Parigi; Il Metropolitan Museum of Photography,
Tokyo; La National Gallery, Washington, D.C.; Il Museo d’Arte di Shanghai e il Victoria and Albert
Museum di Londra.
Sul lavoro di Kenna sono stati pubblicati oltre cinquanta cataloghi di mostre e monografie, tra cui:
Michael Kenna – Una Retrospettiva Ventennale (Treville, 1994 e Nazraeli Press, 2000); Impossibile
dimenticare (Marval e Nazraeli Press, 2001); Giappone (Nazraeli Stampa e Treville Edizioni, 2003);
Retrospettiva Due (Nazraeli, e Treville Edizioni, 2004); Michael Kenna – Una Retrospettiva (BnF,
2009); Immagini del Settimo Giorno (Skira, 2010); La Cina (Poste e Telecom Press, 2014); Francia
(Nazraeli Press 2014); Forme del Giappone (Prestel – Random House, 2015).
Nel 2001 Kenna è stato nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della
Cultura in Francia. Nato a Widnes, in Inghilterra nel 1953, attualmente vive a Seattle, Washington,
USA, e continua a fotografare in tutto il mondo.
L’Abruzzo visto da Michael Kenna
L’Abruzzo è conosciuto come “regione verde d’Europa”, per via del suo sistema di parchi e riserve
naturali che tutela più di un terzo del proprio territorio; presenta uno dei più alti indici di
biodiversità in Europa ed è tra le aree floristicamente più ricche nel mondo. Michael Kenna è stato
notevolmente colpito dalla magnificenza dell’Abruzzo, dalla sua diversità paesaggistica e
dall’intrigante stile di vita che ancora si coglie in vaste aree della regione, dove il rapporto tra l’uomo
e la natura sembra riaffiorare da un lontano passato. Qui lui ha trovato un’identità culturale che
altrove, in gran parte, si sta perdendo sotto i colpi della globalizzazione e della comunicazione
istantanea. Kenna ha fotografato rovine medievali, antichi borghi e un paesaggio ricco di
coltivazioni tradizionali; ha vagato attraverso luoghi sereni e poetici in cui è ancora possibile
fermarsi a meditare, godendo della bellezza rigenerante del silenzio, mentre si coglie il senso della
storia trasmesso da questi paesaggi.
Il patrimonio culturale abruzzese, unito agli impressionanti scenari naturali, si presta oggi come
in passato ad evocare suggestioni romantiche, tanto da aver storicamente attirato molti artisti
internazionali del paesaggio, soprattutto nel XIX secolo. Tra coloro che sono venuti in Abruzzo vi
sono pittori di spicco come i francesi Jean Joseph Xavier Bidauld (1758-1846) e Jean Baptiste
Camille Corot (1796-1875), il tedesco Jakob Philipp Hackert (1737-1807) e lo svizzero Abraham Louis
Rodolphe Ducros (1748-1810), tutti molto noti negli ambienti del Grand Tour. Tuttavia, è stato il
pittore di paesaggio inglese Edward Lear (1812-1888) che ha lasciato una delle più importanti
testimonianze sui paesaggi romantici della regione. In seguito, anche Maurits Cornelis Escher
(1898-1972) ha realizzato famosi paesaggi del posto. Michael Kenna dunque si inserisce
perfettamente in questo ricco filone storico di celebri paesaggisti internazionali che hanno lavorato
in Abruzzo.
Le tematiche delle opere di Kenna
Spesso il lavoro di Kenna evoca le suggestioni del Romanticismo. Per esempio, nelle sue fotografie
di paesaggi rurali storici si ravvisa un’aura di malinconia, che accompagna i ricordi del passato. Le
sue immagini di rovine suscitano i sentimenti dello scorrere del tempo, dei legami in continua
evoluzione tra storia e natura. Suggestioni romantiche si potrebbero provare nell’osservare le sue
sublimi visioni di montagne selvagge, che svelano un “orrore dilettevole”: cieli tempestosi, cime
innevate e ciuffi turbolenti in infiniti mari di nuvole, danno un brivido di pericolo, sia pur senza un
rischio reale. Queste immagini servono a farci sentire piccoli e fragili rispetto alla magnificenza della
natura e ci trasmettono una sensazione equivoca di piacere e paura. Sublime è lo sguardo sulla
natura infinita e possente, ma pacifica, nella sua fotografia “Distant Mountains”. I castelli medievali
ed i borghi pittoreschi avvolti nelle nebbie, circondati da atmosfere vaporose, sovrastati da cieli
agitati da nuvole minacciose, creano anch’essi un legame tra il Romanticismo e la realtà. I borghi
arroccati sulle montagne o adagiati sui versanti delle colline, ricoperti di olivi, colpiscono per il loro
armonico rapporto con la natura circostante e il loro aspetto antico. Spesso questi insediamenti
sono millenari, come nel caso di Loreto Aprutino la cui storia risale a più di duemila anni.
Gli alberi sono tra i protagonisti preferiti di Kenna e in questo lavoro ci offre sorprendenti visioni
dalle rigorose geometrie concepite dall’uomo che ridisegnano il paesaggio, quali file di alberi, di
pali e di strutture balneari.
Kenna è affascinato dalle astrazioni interessanti, dalle composizioni grafiche e dai soggetti con
potenzialità visive ed evocative, fornendo una rappresentazione del soggetto scevra da intenti
descrittivi, ma rivolta a una sua comprensione emotiva rivelata attraverso i sentimenti e le
sensazioni.
Infatti, la sua missione sembra essere di riconoscere e apprezzare lo spirito di un paesaggio, per
poi presentarlo nel carattere poetico del suo linguaggio fotografico. Yvonne Meyer-Lohr scrive che
“Espansività. Immobilità. Vuoto. Spazio. Sviluppo. Cambiamento. Generosità. Riduzione. Semplicità.
Forma” sono aspetti cruciali dell’espressione artistica di Kenna. A favore del vuoto, aggiunge che
“La semplicità e la chiarezza sono creati da spazi vuoti. Essi forniscono la libertà di tempo
necessaria per essere in grado di assorbire una vasta gamma di pensieri e sentimenti … Ciò offre lo
spazio per la propria immaginazione, per la grazia e la bellezza delle piccole cose, per il rivelarsi di
ciò che sta nel mezzo. Nelle sue fotografie, Michael Kenna crea pienezza dal vuoto, lui rende visibile
l’invisibile”.
Un esempio di questo modo di lavorare è dato dall’immagine di Kenna del “Trabocco Punta Le
Morge”, dove la linea dell’orizzonte che separa il mare dal cielo è invisibile, offrendo una visione
surreale del luogo, con il trabocco che sembra essere sospeso nel vuoto, come in un sogno.
Spesso, le composizioni di Kenna mostrano un paesaggio che dialoga con un cielo movimentato,
dove si notano particolari avvenimenti, come ad esempio un tramonto lunare o una curiosa
formazione di nubi. Queste fotografie sono generalmente realizzate all’alba o al tramonto, tra le
fasi della luce e del buio, del giorno e della notte, con l’utilizzo di lunghi tempi di esposizione. In
questo modo Kenna cattura effetti visivi che l’occhio umano non può cogliere.
L’Abruzzo ritratto da Kenna è una terra di sentimenti primari, in cui si scoprono molti valori di
Kenna. La maggior parte di questi paesaggi ci lascia con un senso della storia e vaghi ricordi del
passato. Forse le nubi scure e minacciose che si agitano su di essi e le atmosfere vagamente cupe
riscontrabili in molti di questi gioielli paesaggistici, lasciano intendere anche un senso di
preoccupazione dell’autore per il futuro. Il passato è sicuramente molto importante per Kenna, è
una fonte di nutrimento e non è casuale la sua scelta del monòcromo come forma di espressione
artistica; insiste ancora nel fare piccole stampe, fatte a mano, ai sali d’argento e l’articolazione della
scala tonale cromatica rappresenta più che un’allusione al lavoro pittorialista del passato.
Kenna ci offre vedute dell’Abruzzo che sono già state molto fotografate e dipinte, ma le sue
interpretazioni poetiche personali apportano nuove emozioni e sensazioni ai suoi soggetti. Ruth
Bernhard ha scritto nel 1991, “Le fotografie di Michael sono isole di serenità e di silenzio in un mondo
rumoroso e caotico … Le sue stampe sono squisitamente seducenti, esperienze spirituali, simili alla
poesia o alla musica … Colpiscono accordi cupi inoltre contengono una luce mistica che è allo stesso
tempo malinconica e luminosa … “. Molti anni dopo, queste stesse parole potrebbero essere
utilizzate per descrivere giustamente l’ultimo lavoro di Michael Kenna sull’Abruzzo.
Vincenzo de Pompeis
Marzo, 2017
Tratto dal libro “Abruzzo. Photographs by Michael Kenna”, edito da Nazraely Press; edizione giapponese della Shuppan –
Kyodosha.




Sant’Atto. Incendio presso lo Stabilimento “Richetti SpA” in Loc. Sant’Atto di Teramo –  Coinvolta dalle fiamme un’area di circa 10 mila mq su un totale di 16 mila mq di superficie coperta.

Situazione sotto controllo. In un tavolo di coordinamento definite le misure precauzionali da adottarsi.

 

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Situazione sotto controllo, oggi, presso lo Stabilimento Richetti di Sant’Atto, operante nel settore alimentare, dopo il grave incendio che dalle 22.00 di ieri ha tenuto impegnate squadre dei VV.F, servizi di soccorso e Forze di Polizia.

Al momento continua l’azione di messa in sicurezza dell’area da parte dei Vigili del Fuoco, che si avvarranno anche di un mezzo speciale per una migliore sistemazione di strutture e lamiere crollate. Nei crolli sono state interessate anche coperture in eternit, nella quasi totalità implose all’interno dell’area distrutta per effetto della metodica utilizzata dai VV.F. nello spegnimento, che ha consentito di evitare la frantumazione delle stesse verso l’esterno.

 

Sin da questa mattina sono in corso le operazioni di campionamento del terreno, a cura degli operatori dell’ASL, nonché dell’aria a cura dell’ARTA, che proseguiranno anche nel prossimo futuro, con le modalità convenute nel tavolo tecnico di coordinamento, presieduto dal Viceprefetto Vicario Silvana D’Agostino, che si è riunito presso un secondo stabilimento dell’Azienda, ubicato in prossimità del sito interessato dall’incendio.

 

Hanno preso parte ai lavori del “tavolo tecnico”, convocato per valutare gli eventuali provvedimenti urgenti da porre in essere a tutela della salute pubblica: i Sindaci dei Comuni di Teramo, Bellante, Castellalto e Mosciano Sant’Angelo, il Comandante provinciale dei VV.F. Ing. Panzone, il Direttore Generale dott. Chiavaroli ed il Direttore del Distretto di Teramo dott. Campanella dell’ARTA Abruzzo, la Responsabile f.f. del SIESP dott.ssa Danese ed il Coordinatore del SIAN dott. D’Ostilio della ASL di Teramo, il Mar. Ciardo Comandante della Stazione CC. di San Nicolò a Tordino, il Direttore dello Stabilimento dott. Igor Mirisola, il responsabile del Servizio Rifiuti della Provincia dott. Guerini.

 

Queste le misure precauzionali che saranno assunte:

  1. Campionamenti dell’aria a cura dell’ARTA

Oltre ai prelievi già effettuati in prossimità dell’incendio, saranno svolti ulteriori campionamenti nelle Loc. di Piane Sant’Atto di Teramo, Castellato, Selva Piana di Mosciano Sant’Angelo e Villa Rasicci di Bellante.

La qualità dell’aria sarà monitorata, anche avvalendosi di un campionatore di aria ad alto volume che, proveniente dal Distretto ARTA di Chieti, ubicato nell’area di pertinenza dello stabilimento ove si svolge la riunione. I campioni saranno analizzati, sin dall’odierno pomeriggio, dal Distretto di L’Aquila.

 

  1. Campionamento del terreno e delle colture a cura della ASL

Ai controlli già svolti sul terreno delle zone circostanti alla ditta Richetti, saranno effettuati 4 prelievi di ortaggio a foglie larghe in una zona di territorio che – tenuto conto della direzione del vento rilevata nel corso dell’incendio – corrisponde ad un cono avente apice nel luogo dell’evento,  direzione Nord-Est, lunghezza km 1+00, gradi 45.

Le aree ricadenti sono quelle di Piane Sant’Atto di Teramo, Loc. Case Molino di Castellalto, Villa Rasicci e Ripattoni di Bellante.

I campioni saranno analizzati presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale G. Caporale di Teramo, per accertamenti chimici riguardanti le diossine, metalli pesanti e PCV;

 

 

 

  1. Provvedimenti precauzionale e temporanei da adottarsi a cura dei Sindaci, nelle more delle risultanze dei campionamenti

nelle zone incluse nel menzionato cono, sarà disposto il divieto di raccolta, vendita e consumo di tutte le colture per uso umano, incluso il foraggio per animali ed il pascolo.

 

 

Teramo 27 giugno 2017