Pescara. Conferenza e mostra dell’artista Peter Fend

INVITO PETER FEND _ 14 Giugno 2017

 

La Fondazione Zimei, in collaborazione con il FLAG Costa di Pescara, è lieta di invitarLa mercoledì 14 giugno 2017 alla Conferenza e Mostra di Peter Fend:

ore 18.30  Conferenza

Peter Fend
Potenza del Mare: perché Pescara

Interverranno:
Assessore Dott. Giacomo Cuzzi
Presidente Flag Dott. Mauro D’Andreamatteo
Direttore Flag Arch. Andrea Mammarella
Direttore Fondazione Zimei Arch. Massimiliano Scuderi

Mercato Ittico
Lungofiume Paolucci – Pescara

ore 21.00 Opening

Change of the world starting in Tel Aviv
a cura di Massimiliano Scuderi

Fondazione Zimei
Via Aspromonte 4 – Montesilvano Colle (Pescara)

Info:
www.fondazionezimei.it | info@fondazionezimei.it
www.flagcostadipescara.it | info@flagcostadipescara.it

 

 

 

 

 

 

 

 

La Conferenza
Peter Fend
Potenza del mare: Perché Pescara

L’artista Peter Fend è una delle voci più importanti della scena artistica internazionale. Di recente il critico Francesco Bonami, in un suo libro, lo annovera tra i 65 personaggi più importanti  del mondo dell’arte contemporanea accanto a nomi come Vito Acconci, Marcel Duchamp e Maurizio Cattelan.
Nato a Columbus (Ohio) nel 1950, ha partecipato a numerose mostre internazionali come cinque edizioni della Biennale di Venezia e due di Documenta a Kassel.

In bilico tra arte, architettura, ingegneria, geopolitica e ad altre numerose discipline, Fend prova a suggerire al mondo un nuovo corso attraverso un maggiore e consapevole impiego delle ricchezze dei bacini idrografici, di mari ed oceani, e attraverso alcune proposte progettuali per un nuovo equilibrio mondiale fondato su una policy innovativa nell’uso della terra e delle acque. Queste sue teorie nascono dalla consapevolezza di poter trarre dall’arte gli strumenti per rispondere alle problematiche del mondo contemporaneo, sicuro della non unicità dell’opera e della sua possibile ripetibilità in una visione ampliata oltre il contesto dell’arte stesso.
La conferenza, organizzata nel mercato Ittico, uno dei punti nevralgici della vita della città legata al mare, nasce dalla volontà comune della Fondazione Zimei e del FLAG Costa di Pescara  di inaugurare una stagione progettuale condivisa tra le realtà più propositive del territorio in questo caso sui temi della sostenibilità, del lavoro, dell’arte e del mare. In questo senso Peter Fend, interessato da sempre alle innumerevoli possibilità derivanti dall’impiego delle ricchezze marine, intende sottolineare come la città di Pescara possa avere un ruolo trainante nell’economia dell’eurocontinente, offrendo a tutti una proposta progettuale di sviluppo delle potenzialità del Mare Adriatico, per la tutela e la valorizzazione degli habitat marini e per la promozione delle attività legate al mare.

FLAG Costa di Pescara
La nascita del FLAG (Fishering Local Action Group) ‘Costa di Pescara’ avviene all’interno degli scenari previsti per lo ‘Sviluppo Locale di tipo Partecipativo’ (CLLD) della Comunità Europea. Utilizzando un approccio di tipo bottom-up (dal basso verso l’alto), che rovescia radicalmente la tradizionale politica di sviluppo top-down (dall’alto verso il basso), le popolazioni locali si organizzano in gruppi di partenariato locale che elaborano e attuano una strategia di sviluppo integrato, concepita in modo da sviluppare i punti di forza sociali, ambientali ed economici locali, ossia il patrimonio della comunità. Il FLAG Costa di Pescara si è costituito attorno alla necessità e all’opportunità di tutelare e rilanciare i temi e le attività della pesca, delle marinerie locali, così come quelli turistici legati al mare, al controllo ambientale e alla valorizzazione storico-culturale del capoluogo adriatico.
Tali questioni sono al centro di una progettualità a tutto campo che dovrà esplorare, nel medio-lungo periodo, le condizioni e le possibilità di promuovere programmi di tutela e diffusione delle potenzialità esistenti, così come avviare e rafforzare le attività e le professionalità esistenti all’interno di settori innovativi ed evoluti. Dall’ittiturismo all’acquacoltura, dalla promozione delle tipicità gastronomiche all’inserimento nelle reti commerciali e turistiche adriatiche ed europee legate allo sviluppo sostenibile, il FLAG Costa di Pescara , grazie alla partecipazione attiva dei suoi soci (armatori, associazioni di categoria, enti pubblici…) si configura come strumento privilegiato dei prossimi anni per la programmazione, progettazione, attuazione e gestione delle principali politiche di sviluppo locale legate al mare.

La Mostra
Peter Fend
Change of the world starting in Tel Aviv
La conferenza presso il mercato ittico di Pescara, sarà seguita alle 21.00 dall’opening della personale di Peter Fend presso la Fondazione Zimei a Montesilvano Colle a cura di Massimiliano Scuderi. La mostra si presenta avvolta da un grande mistero legato ad una oscura vicenda di un pacco contenente materiale di studio dell’artista statunitense a Tel Aviv.
Nel pacco erano contenuti i materiali di un’esposizione di Fend con la sua organizzazione TVGOV (television government) presso il museo Artport  che sembrano strettamente collegati alla copertina della rivista Economist del 20-26 Maggio 2017 relativa alla risoluzione del conflitto israelo-palestinese. Il pacco inviato in Italia viene rimandato indietro per ben due volte per poi essere recapitato, con la sorpresa di tutti, ad una galleria d’arte di Basilea. Al di là del dilemma, la mostra presenta parte degli studi relativi alla ricerca dell’artista che da decenni, tra considerazioni di natura geopolitica e progetti di architettura e bioingegneria, presenta in contesti internazionali le sue visioni transdisciplinari per un nuovo destino delle nazioni e del mondo.
Tra i lavori esposti anche un video dell’artista intitolato “Grazie Mille”, dedicato al Mare Adriatico e all’artista Vito Acconci da poco scomparso.

 

Peter Fend (Columbus, Ohio,1950). Vive e lavora a New York.
Il New York Times ha definito il suo lavoro “Una miscela di arte concettuale, attivismo e imprenditoria che propone per affrontare i problemi ambientali attraverso un’ applicazione dell’ arte come design”.
L’ambito di ricerca di Peter Fend è l’energia, in particolare quella sostenibile, con tutte le implicazioni di carattere geopolitico.

Artista impegnato in progetti che interessano vaste porzioni di territori in tutto il mondo,  realizza tecnologie che ricordano le strutture di  Buckminster Fuller e che affermano l’arte come paradigma dell’evoluzione umana, denunciando la necessità di ricorrere a nuovi strumenti traendoli direttamente dall’arte, per sviluppare una nuova consapevolezza nell’uso dei materiali, della terra, dell’acqua, dell’ecologia e dell’energia.
Il lavoro di Peter Fend è stato esposto in spazi pubblici e privati di tutto il mondo. Ha partecipato a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1993/1995/1997/1999/ 2003 e 2005);  alle edizioni del 1987 e 1992 di Documenta a Kassel, nel 2007 alla Sharjah Biennial( Emirati Arabi),  alla Biennale di San Paolo nel 2001 e a quella di Liverpool nel 2004. Ha inoltre esposto in varie occasioni in musei come , Nationalgalerie di Berlino, Centre Pompidou e Palais de Tokyo di Parigi, ZKM di Karlsruhe, Centre Pompidou di Metz,  Mumok e Secession a Vienna, Rooseum di Malmo, Fondazione Cini, Fondazione Giuliani, Museo Pav e Fondazione Zimei in Italia, YBCA di San Francisco,  ACC a Weimer, FRAC Provence Alpes Côte d’Azur a Marsiglia, Mamco e Ars Elettronica in Svizzera, Ujazdowski Castle a Varsavia, MOMA PS1 di New York tra gli altri. E’ nelle collezioni del Universalmuseum Joanneum, Graz, dello Stedelijk Musem voor Actuele Kunst (S.M.A.K.) a Gand in Belgio, del FRAC Poitou-Charentes – Angoulême, Angoulême e FRAC – Provence-Alpes-Cote d’Azur a Marsiglia in Francia.

Hanno scritto di lui vari critici e curatori tra i quali Hans Ulrich Obrist, Nicolas Bourriaud, Alan Jones, David Joselit, Angela Vettese, Francesco Bonami.

 

 




New York. Quell’incontro con Frank Sinatra Jr.

New York. Era un uomo timido, forse pieno di complessi Frank Sinatra junior. Suo padre lo aveva tenuto sotto controllo sin da ragazzo,quando i suoi compagni lo prendevano in giro, forse perché’ non amava chiedere  appuntamenti alle ragazze che le sue sorelle,Nancy e Tina, continuamente gli presentavano. Aveva studiato musica e tentato il canto come suo padre. Una voce leggera, non faceva presa. Frank Senior non sapeva piu’ come “svegliare mio figlio sempre tra le nuvole”,disse piu’ di una volta. Junior si avvicinava ai trentanni allorché’ qualcuno lo rapi’,il classico kidnapping dei figli dei ricchi e famosi.  Speculazioni della stampa: old blue eyes (come chiamavano Frank senior) ha organizzato tutto per pubblicita’. Ma non fu cosi’. Frank coinvolse potenti amici e alla fine suo figlio torno’ a casa. I giornali scrissero che il padre aveva pagato duecento mila dollari per la liberazione. Lo incontrai la prima volta mentre usciva dall’ hotel Fontainebleau di Miami beach. Curvo,occhi bassi,accompagnato da due uomini,le guardie del corpo imposte dal vecchio Frank. Chiesi a uno dei bodygards: vorrei intervistare Frank junior per una rivista italiana. Rispose subito:”Guarda,mi dispiace,ma Frank non scherza,ci ha dato ordini chiari:state con lui giorno e notte, tenetelo lontano dalla gente!”. Il 16 marzo 2016 a Daytona (Florida) a  72 anni,un attacco cardiaco gli strappò il timido Frank all’affetto delle sue due sorelle. Suo padre lo attende lassù’, finalmente tranquillo.

Benny Manocchia



ALBA ADRIATICA: “1° TRITHLON OLIMPICO”: disagi per gli automobilisti

polizia stradale

Alba Adriatica. Per ridurre al minimo i disagi alla circolazione stradale, si comunica che nella mattinata di domenica 11 giugno prossimo,oltre il comune di Alba Adriatica, anche i territori dei comuni sotto elencati saranno interessati dall’attraversamento della gara ciclistica, che fa parte del “1° Triathlon Olimpico” con le specialità oltre indicate.

L’evento, a cui parteciperanno circa 250 atleti,si svolgerà con il seguente programma:

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ALBA ADRIATICA

 

NUOTO

  • prova sul tratto di spiaggia libera antistante piazzale Rovigo (altezza tra stabilimenti “Corallo” e “Royal”): partenza della prima frazione di nuoto alle ore 09.30 e con arrivo prevedibile dell’ultimo concorrente per le ore 11.15.

 

ALBA ADRIATICA – CORROPOLI CONTROGUERRA – TORANO NUOVO E NERETO

CICLISMO

 

  • Ore 09.45 – partenza da Piazzale Rovigo di Alba Adriatica del primo ciclistica, con arrivo previsto della carovana tra le ore 10.55 e le ore 12.20, nel luogo di partenza.

 

Le arterie stradali interessate saranno: la S.S.16/Bivio Gattopardo fino al bivio per via Ascolana; quindi via Ascolana fino al bivio con la S.P.259; quindi S.P.259 fino al bivio per Controguerra; quindi sulla S.P.4 direzione Controguerra e dopo aver attraversato l’abitato, la carovana proseguirà per Torano Nuovo sulla S.P.2, sino  ad attraversare l’abitato; la corsa proseguirà sulla S.P.7 direzione Nereto, quindi Controguerra,  quindi direzione mare S.P.4 e di nuovo innesto con la S.P.259 direzione via Ascolana.

Da via Ascolana i ciclisti imbeccheranno la S.S.16 per entrare in Alba Adria5tica attraverso il sottopasso del “Gattopardo”, per poi raggiungere il lungomare.

 

 

 

 

 

 

 

 

ALBA ADRIATICA

 

 

CORSA A PIEDI

 

  • dalle ore 10.55 alle ore 13.30 – partenza del primo atleta da Piazzale Rovigo.

 

La gara interesserà esclusivamente la pista ciclabile del Lungomare Marconi – tratto compreso tra via Olimpica e via Trento.

 

Teramo 9 giugno 2017

 

 

 

 




Pescara. La liberazione di “Gelo” e “Cento” per la Campagna WWF GenerAzioneMare

Domenica 11 con WWF Chieti-Pescara e WWF YOUng, Centro Studi Cetacei e Capitaneria di Porto

 

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Il WWF Chieti – Pescara e il WWF YOUng avviano, domenica 11 giugno, con la liberazione di due tartarughe Caretta caretta, la campagna di sensibilizzazione GenerAzioneMare del WWF con un evento organizzato insieme agli esperti del Centro Studi Cetacei (che gestiscono il Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine “Luigi Cagnolaro”) e alla Capitaneria di Porto di Pescara.

 

“Gelo” e “Cento”, questo è il nome scelto per le due tartarughe, saranno liberate a 3 miglia dalla costa in modo tale da evitare ogni possibile incontro con le reti “fantasma” e per offrire loro subito la possibilità di alimentarsi.

 

«Gelo – ci racconta il dott. Vincenzo Olivieri, presidente del Centro Studi Cetacei Onlus – è stata portata al Centro di Recupero il 19 dicembre 2016 da alcuni pescatori in seguito a cattura accidentale con rete a strascico. Era disidratata e con stato di nutrizione scadente; la lunghezza del suo carapace misurata sulla curvatura è di 27 cm. Cento, che si chiama così perché è la centesima tartaruga recuperata dai nostri volontari, è stata trovata spiaggiata a Montesilvano il 19 gennaio scorso. Sono stati due carabinieri a consegnarla direttamente al Centro. È un piccolo individuo che misura appena 21 cm. Nonostante avesse segni di congelamento e di denutrizione, è stata curata e riabilitata con  successo così come la sua compagna di sventura. Cento e Gelo hanno nelle ultime settimane superato ogni prova dimostrando di essere pronte a tornare nel loro ambiente naturale».

 

L’appuntamento per salutare Geo e Cento è domenica 11 giugno alle ore 15.30 presso il Porto turistico di Pescara; subito dopo le due tartarughe saranno caricate a bordo di una imbarcazione della Capitaneria di Porto che le porterà al largo dove finalmente saranno liberate.

 




ASSOCIAZIONE CULTURALE LASCIA IL PARCO FLUVIALE SPORCO.

 

 

 

Parlare di assenza di governo della città è un po’  “come sparare sulla Croce Rossa”, non è accettabile in qualsiasi caso che una associazione utilizzi il parco fluviale per una manifestazione e non si degni di lasciare i luoghi cosi come li ha trovati o migliorati. Questo è accaduto nei giorni scorsi sul parco fluviale del Vezzola tra il campetto di calcio ed il parcheggio antistante la multisala 7 Smeraldo. Gli organizzatori non hanno neanche effettuato la differenziata, non hanno bonificato la zona da rifiuti tra i quali anche bottigliette rotte.

La domanda che sorge spontanea è questa: chi doveva pulire?.

Se un bimbo od un animale si taglia chi paga?.

Al di là di tutto il bene pubblico ha una sua priorità e va trattato come casa propria, dopo una festa la casa si riordina e si pulisce, ma forse questa considerazione di civiltà è ben lungi dall’arrivare.

Associazione Robin Hood   

2003-2013 DIECI ANNI DI TUTELE 

Via Giuseppe Flajani,6 64100 Teramo

Tel.fax 0861213192 Cell. 3476085547




Pineto. Brillante esibizione di Sylvia Pagni, l’artista abruzzese a Canale 5, ” Mattino Cinque”

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L’artista abruzzese M° Sylvia Pagni è stata ospite musicale 8 giugno a canale 5 ,Mattino Cinque,,ottenendo un ottimo risultato di Share .La Gorni Kramer in gonella Sylvia Pagni è stata intervistata dalla presentatrice Federica Panicucci , si è esibita suonando il pianoforte cantando tre brani storici della melodia italiana ( Le Canzoni Italiane più amate) “Caruso “,O sole mio “,Volare nel Blu dipinto nel blu” oltre un brano classico di Chopin per avvicinare i giovani la musica classica . La prima data del Tour “ Un’avventura Italiana” inizierà Trieste il 16 agosto al castello di San Giusto come data finale  di Trieste Estate .con una big band e ospiti a sorpresa.

Sicuramente l’artista abruzzese dopo l’ottima perfomance musicale ottenuta negli studi Canale di 5 con ovazione dal pubblico presente, picco di share  durante la sua esibizione , sarà a breve di nuovo ospite nelle reti Mediaset. Un orgoglio in più per L’abruzzo che ha contribuito con altri artisti abruzzesi a rendere questa regione ultimamente martoriata da eventi sismici ,Uno dei punti focali dell’arte musicale mondiale e italiana.

 

D’altronde il M° Sylvia Pagni essendo titolare del progetto per la ricerca della melodia inedita italiana “Forza Canzone D’Italia nel Mondo”, a ragion veduta poteva solo interpretare con la giusta verve i brani melodici più amati italiani nel mondo.

 




Minori. Plusdotati, quando il potenziale è mascherato da un disturbo La storia di un caso clinico. Pubblicata ricerca IdO su rivista internaziona

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Roma, 9 giugno – Francesco è un bambino di 7 anni e oggi frequenta con successo la seconda elementare. Ha un’intelligenza superiore alla norma, è plusdotato, eppure all’età di 3 anni e mezzo è arrivato all’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) per un disturbo del linguaggio espressivo che investiva anche l’aspetto strutturale: non parlava, appariva ansioso, aveva una bassa autostima, una tendenza al perfezionismo e un’evidente inibizione sociale. Il suo potenziale era dunque mascherato dal disturbo e per farlo emergere l’IdO ha puntato su due obiettivi: una diagnosi sequenziale, per seguire il percorso evolutivo del bambino, rimodulare l’intervento terapeutico in base ai suoi cambiamenti e differenziare le vulnerabilità dai deficit; e risposte terapeutiche non settoriali, per evitare interventi terapeutici sintomatici che avrebbero eluso il disagio più profondo alla base del sintomo stesso e aumentato il rischio psicopatologico in termini prognostici.
“Offrire risposte non solo settoriali al disagio di un bambino consente di espandere tutte le sue componenti dello sviluppo e di sostenere la funzione che inizialmente era deficitaria”, spiega l’equipe IdO. Lo dimostra il caso clinico di Francesco, che seguendo un approccio integrato è diventato una storia di successo: oggi è un ottimo narratore, sebbene fosse partito da una quasi assenza di linguaggio. Cosa è successo in questi tre anni e mezzo di terapia? L’IdO lo racconta in un recente articolo, dal titolo ‘Quando il potenziale intellettivo è mascherato dal sintomo: un caso clinico’, pubblicato sulla rivista scientifica ‘Journal of Clinical Case Reports’ (https://www.researchgate.net/publication/316906367_When_the_Intellectual_Potential_is_Concealed_from_Symptoms_A_Case_Report; la versione in italiano sul sito www.ortofonologia.it).
L’obiettivo finale del lavoro dell’Istituto non è stato, pertanto, solo compensare il disturbo, ma far raggiungere al bambino un maggiore equilibrio fra tutte le aree del funzionamento, affinché il suo potenziale potesse essere espresso in pienezza sia dal punto di vista intellettivo, che dei sistemi evolutivi deputati al suo contenimento emotivo. Francesco è stato preso in carico globalmente per correlare il percorso terapeutico alle sue potenzialità, piuttosto che alle vulnerabilità.
Alla luce dei tanti casi di plusdotazione presenti in Italia (il 4-5% della popolazione 0-18 anni ha un alto potenziale cognitivo) diventa sempre più importante accendere un focus sulla ‘giftedness’ per evitare di mettere in primo piano solo il disagio/disturbo. “È ormai acquisito dalla comunità scientifica- si legge nell’articolo- che i bambini plusdotati presentino, nella maggior parte dei casi, problemi socio-emozionali e\o difficoltà scolastiche, nonostante il ricco potenziale che li caratterizza. E’ inoltre dimostrato che l’evoluzione dei bambini gifted è fortemente influenzata dalle circostanze ambientali e dai sistemi educativi. Se i bambini plusdotati non sono tempestivamente riconosciuti può accadere che arrivino al clinico per le manifestazioni psicopatologiche che vengono a strutturarsi sulla disarmonia esistente. Manifestazioni che- avverte il Centro di diagnosi e terapia per l’età evolutiva-, se lette solo in senso sintomatico, possono creare maggiori squilibri al bambino”. Ecco allora che il lo ro eccitamento “viene considerato eccessivo e inquadrato come una sindrome iperattiva, l’atteggiamento critico come non accettazione dell’autorità, l’immaginazione come mancanza di attenzione, la forte emozionalità come immaturità, la creatività e l’ autocentrismo come disturbo oppositivo”.
Francesco ha avuto quattro valutazioni nel corso dei tre anni e mezzo di terapia in modo da rimodulare il trattamento a seconda della sua evoluzione. Infatti, in occasione della seconda valutazione è stata definita la necessità di un intervento psicomotorio attento alla relazione nel gruppo dei pari. “La diagnosi era al bambino nei suoi sistemi evolutivi integrati- spiega l’equipe IdO- se ci fossimo fermati solo al disturbo del linguaggio, non avremmo colto l’aspetto del potenziale intellettivo. Era chiaro che si trattava di un bambino intelligente che non riusciva ad esprimere a pieno le sue potenzialità, perché non aveva un adeguato assetto psicomotorio, mostrava una difficoltà nel regolare le emozioni, la sua competenza di autoregolazione era molto immatura. Abbiamo proposto un intervento terapeutico evolutivo integrato e non finalizzato solo al disturbo del linguaggio (quale area di vulnerabilità) e questo ha permesso a Francesco di migliorare decisamente la sua capacità di autoregolazione e, nello stess o tempo, di riuscire ad elaborare meglio alcuni vissuti, anche quelli relativi a fattori ambientali sfavorenti. In occasione dell’ultima valutazione è emerso un quoziente intellettivo molto alto (131) e un 132 nel verbale: la sua parte più vulnerabile è diventata il suo punto di forza”.
In conclusione l’equipe IdO sottolinea il ruolo della famiglia che “ha lavorato in sinergia con gli operatori e ha collaborato nei tempi e nei modi richiesti ai follow-up e alle sedute terapeutiche negli anni, mostrandosi punto di riferimento affettivo per il sostegno al delicato e importante processo di crescita descritto”.




“Il lambrusco in trasferta” a Civitella del Tronto, ore 17,00 inaugurazione

10 GIUGNO. TAGLIO DEL NASTRO ALLE ORE 17.00

Lambrusco
Lambrusco

Porterà nel caratteristico Comune abruzzese dieci produttori locali insieme alle specialità dello street food modenese. Degustazioni con il maestro dei panini Daniele Reponi e Matteo Pessina docente ALMA e coordinatore dell’Osservatorio del lambrusco

 

Uno dei vini rossi frizzanti più apprezzati al mondo, in uno dei borghi più belli e caratteristici d’Italia. Dieci realtà produttive di primo piano, tra cantine ed aziende agricole del territorio modenese e reggiano. Un solo protagonista: il lambrusco, per una due giorni in terra abruzzese inedita. Questi gli ingredienti de “Il lambrusco in trasferta”, originale, quanto innovativa iniziativa, che per due giorni, domani sabato 10 e domenica 11 giugno, animerà Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, tra i Comuni annoverati nell’esclusivo Club de “I borghi più belli d’Italia”.

Promosso ed organizzato da ConosciModena, attiva realtà dedita alla promozione turistica, culturale ed enogastronomica dei territori emiliano-romagnoli, l’evento, al suo esordio, mira a valorizzare e a far conoscere in particolare un prodotto che è riuscito a ritagliarsi, negli ultimi vent’anni, un ruolo di primo piano al fianco di vini blasonati sia italiani che stranieri, in Italia e all’estero. Basti pensare che tra le cantine che saranno a Civitella del Tronto, diverse hanno già avuto il merito di ottenere importanti riconoscimenti: dai ‘Tre Bicchieri’ della guida annuale del Gambero Rosso, a quelli di Slow Food ad altri ancora di prestigio internazionale.

Semplice, brioso e spumeggiante, il lambrusco – nelle sue versioni Sorbara, Grasparossa, Modena, Salamino, Reggiano e Mantovano – grazie alla sua bollicina è in grado di conquistare anche i palati più raffinati. È risaputo che si abbina con le specialità della tradizione emiliana e proprio per questo, alcune delle quali saranno proposte, a 400 km circa più a sud dai loro luoghi d’origine, in occasione del week-end in terra teramana. In accostamento al rosso frizzante per eccellenza infatti, non mancheranno,gnocco, tigelle e salumi, tipici emiliani, grazie alla presenza delle note insegne dello street food modenese: Macelleria del Viale, Gnock & Roll e Osteria Emilia.  Al seguito de “Il Lambrusco va in trasferta” ci sarà poi Daniele Reponi noto per l’estro creativo che esprimono i suoi panini. Sia sabato che domenica Reponi proporrà cinque tigelle speciali in abbinamento con altrettante etichette di lambrusco, scelte dal Coordinatore dell’Osservatorio del Lambrusco Matteo Pessina docente della prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA di Parma: in quelli del sabato l’ingrediente principale saranno i salumi emiliani. Domenica invece la farcitura verrà realizzata con salumi della tradizione abruzzese.




MAURO SERAFINI INSIGNITO DA SERGIO MATTARELLA DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Mauro Serafini
Mauro Serafini

Teramo 9 giugno 2017 ‒ Mauro Serafini, professore ordinario di Alimentazione e nutrizione umana, responsabile del laboratorio “Alimenti funzionali e prevenzione stress metabolico” e vice preside della Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Teramo, è stato insignito ‒ motu proprio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ‒ del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Mauro Serafini ha ricevuto l’onorificenza «per meriti scientifici facendo parte degli scienziati italiani inclusi nella lista redatta dalla Thomson Reuters relativa ai ricercatori internazionali i cui lavori scientifici sono stati i più citati al mondo (top 1%) nella decade 2003-2013».

Le ricerche del professor Serafini studiano il ruolo degli alimenti di origine vegetale nella modulazione dello stress ossidativo e infiammatorio nell’uomo, con l’obiettivo di identificare ingredienti e alimenti funzionali da utilizzare per pianificare strategie di prevenzione dell’obesità e delle patologie correlate. Mauro Serafini si occupa anche dei rapporti tra la salute dell’uomo e quella del Pianeta attraverso lo studio del costo ecologico del cibo e la valorizzazione della sostenibilità alimentare.

L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è il primo fra gli ordini nazionali e il Presidente della Repubblica è il Capo dell’Ordine. Il titolo di Commendatore è il terzo in ordine di importanza, dopo quello di Grande Ufficiale e quello di Cavaliere di Gran Croce.

Laureato con lode in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Mauro Serafini ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Sperimentale presso l’Università di Pavia, Facoltà di Medicina. È stato ospite per due anni presso il Nutritional Immunology Laboratory, HNRC, Tufts University, dove ha lavorato sul ruolo di vitamina E e quercetina nel processo immunitario durante l’invecchiamento. Visiting Professor tramite una borsa di studio della Japan Society for Promotion of Sciences per tenere seminari in Università e Centri di Ricerca giapponesi con base alla Kyoto University, Dipartimento d’infiammazione.

Le sue ricerche sono tese a svelare i meccanismi di difesa dell’organismo nei confronti degli stress esogeni nutrizionali e a identificare ingredienti e alimenti funzionali di origine vegetale ad azione antiossidante e anti-infiammatoria, da utilizzare per pianificare strategie nutrizionali di prevenzione dello stress metabolico e delle patologie correlate. Recentemente è stata avviata una linea di ricerca in eco-nutrizione focalizzata sulla valutazione della sostenibilità nutrizionale e i legami con la salute.

È docente a invito di “Food, Nutrition and Health” alla Facoltà di Tecnologie Alimentari e Biotecnologie dell’Università di Zagabria e insegna al Master in Fitoterapia dell’Università di Siena e al Master in Prevenzione dell’Obesità dell’Università di Roma “La Sapienza”.

È editore associato del Journal of Food Composition Analyses, del Journal of Functional Foods, Nutrition and Aging, di Frontiers in Nutrition and Ecological Sustainability e Frontiers in Nutritional Immunology. È componente del direttivo della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione.

Mauro Serafini è autore di lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali prestigiose come Lancet, Circulation, Diabetes, Gastroenterology e Nature focalizzati sul ruolo funzionale degli alimenti di origine vegetale tra i quali thè, cioccolato, mirtillo etc.




CASTELVECCHIO CALVISIO (AQ), andrà in scena “LUPO IN-CANTO | storie di uomini e di lupi”

Sabato 10 giugno alle ore 17.30, presso il Palazzo del Capitano dell’antico borgo di CASTELVECCHIO CALVISIO (AQ), andrà in scena “LUPO IN-CANTO | storie di uomini e di lupi”, racconto teatrale in musica a cura di Muré Teatro, con Marcello Sacerdote e le musiche di scena di Flavia Massimo (voce e violoncello).

Lo spettacolo è organizzato per l’occasione dall’associazione ARTEMISIA ABRUZZO ed è patrocinato dal PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA.

Per l’ingresso è previsto un contributo.

Per maggiori info contattare: artemisia.abruzzo@gmail.com; tel. 339479525 – 3291140129

 

“LUPO IN-CANTO” racconto teatrale in musica

Liberamente tratto dal libro “L’INCANTESIMO DEL LUPO” di Adriana Gandolfi e altri materiali della tradizione popolare.

 

Uno spettacolo con musica dal vivo, fatto di racconti, suoni e canti,  per restituire uno sguardo autentico sulla figura del lupo e sul suo rapporto con l’uomo.

Tra realtà e folclore, tra storia e poesia, il racconto di un legame ancestrale, quello uomo-lupo, pieno di fascino e mistero come anche di conflitti e contraddizioni. Sin dall’inizio dei tempi, infatti,  il lupo è stato sempre visto come il possibile alter-ego dell’uomo, il quale lo ammirava, ne imitava persino le qualità,  considerandolo al contempo come un nemico da cui difendersi e, spesso, anche da sterminare.

 

“Il lupo incute sia timore che ammirazione; emblematica metafora di libertà selvaggia, ma anche di ferocia e scaltrezza. Del lupo, si raccontano fatti legati spesso, al vissuto personale, ma sempre mantenendo un’atmosfera magica e leggendaria.

Da sempre, l’uomo ha dovuto confrontarsi con la natura, imparando a convivere con il “selvatico”, spesso assimilandolo al soprannaturale. In passato, egli esorcizzava le sue ancestrali paure, mediante l’elaborazione di forme rituali e spettacolari di comunicazione artistica, senza mancare di ricorrere alla trasmissione orale , per mezzo di racconti, leggende, canti, proverbi e filastrocche.

Questo lavoro, quindi, vuole essere un omaggio a questa “cultura della natura”, come sintesi interpretativa del fenomeno del “lupo” tra oralità e rappresentazione simbolica, seguendo un  filo della memoria  che ci aiuti a ritessere una nuova e comune identità culturale.”

(A.Gandolfi)