Teramo. Vaccini, open day per un’intera settimana all’hub di Teramo

Covid-19

 

Dal 16 agosto si terrà all’hub vaccinale di Teramo un’intera settimana di open day, dal lunedì al venerdì compreso. Dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 tutte le categorie di cittadini potranno recarsi all’hub senza prenotazione per vaccinarsi, sia per la prima che per la seconda dose.

“Il nostro obiettivo”, dichiara il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, “è in particolare di mettere in sicurezza il mondo della scuola, in vista della riapertura. Vogliamo incentivare gli studenti a vaccinarsi, e non solo loro, ma anche il personale che opera in questo mondo. Per questo motivo torno a rivolgere un appello a vaccinarsi sia ai giovani che al personale docente e non docente. L’appello inoltre è rivolto anche al personale tecnico che opera nel settore sportivo: vogliamo garantire una ripresa in sicurezza delle attività”. La Asl di Teramo ha dato seguito a una recentissima circolare del commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, che ha raccomandato, a livello nazionale, di vaccinare senza prenotazione i ragazzi dai 12 ai 18 anni.




Roseto degli Abruzzi. Cinghiali al Borsacchio: un problema che va risolto subito

 

On. Giuseppe Bellachioma

 

Come riportato dalle cronache di questi giorni, si registra l’invasione dei cinghiali nella Riserva del Borsacchio invasa con grave danno per gli agricoltori  e per l’immagine turistica della città.

Quella che doveva essere una Riserva finalizzata sì alla conservazione della natura, ma anche “motore” dello sviluppo e del turismo sostenibile di Roseto, si è trasformata in un regno dell’abbandono e dell’incuria, simbolo negativo di Roseto.

Il piano di assetto naturalistico (PAN)  recentemente adottato dal Consiglio Comunale, dopo anni di lungaggini e ritardi, è connotato da gravi errori che ne inficiano la legittimità; si rischia cioè di non vedere mai attivata la Riserva che può rimanere un’area vincolata fine a se stessa, con grave danno sia per le esigenze di conservazione della natura che per la valorizzazione turistica dell’area.

Un piano incompleto, senza copertura finanziaria per gli indennizzi dovuti ai proprietari, senza il programma pluriennale delle attività, senza il necessario coordinamento con programmi idonei ad attrarre finanziamenti comunitari e regionali, destinato invece a perpetrare nel tempo lo stato di abbandono della Riserva.

In questo contesto, l’invasione dei cinghiali rappresenta solo la punta dell’ iceberg che la paralisi amministrativa di questi anni ha prodotto: solo slogan per  carpire i  consensi dei cittadini,  cui non seguono le attività necessarie per l’avvio di programmi e progetti.

Al contrario, la Lega, insieme agli alleati nelle elezioni amministrative di ottobre, cioè: Fratelli d’Italia e Forza Italia, crede fermamente nella Riserva e con il Sindaco Willam Di Marco, in collaborazione con Governo Regionale e Ministero per la Transizione Ecologica, ne farà il fiore all’occhiello di Roseto e il fulcro del turismo sostenibile della Regione.

 

Roseto, 13 agosto 2021

 

On. Giuseppe Bellachioma

(candidato al consiglio comunale di Roseto)

 




40 volontari del Modavi Abruzzo abilitati per l’Antincendio Boschivo AIB

 

Si è concluso il 9 agosto 2021, a Pianella, il corso di formazione per addetti all’Antincendio Boschivo A.I.B. organizzato dal Coordinamento Modavi Abruzzo, riconosciuto dalla Regione Abruzzo.

 

Il Modavi Abruzzo si arricchisce di 40 volontari abilitati per l’Antincendio Boschivo AIB, istruiti e preparati ad operare in sicurezza mediante un’adeguata formazione tecnica ed operativa finalizzata ad una ottimale capacità d’intervento sul territorio in supporto alle Istituzioni.

 

Il Coordinamento si è fatto promotore di una campagna di sensibilizzazione di protezione dal rischio di incendi boschivi fornendo ai cittadini alcune semplici informazioni che, se messe in pratica possono aiutare a salvare la vita delle persone e dei boschi abruzzesi, e mediante l’organizzazione del corso AIB per la formazione dei volontari di Protezione Civile.

 

“Con il corso abbiamo formato 40 volontari del Coordinamento Modavi Abruzzo, attraverso l’acquisizione di metodologie teorico/pratiche, fornendo le informazioni necessarie per valutare i rischi nelle aree di intervento, la pianificazione e il coordinamento del sistema AIB, la catena di comando nelle attività AIB nell’ambito dell’Antincendio Boschivo AIB. – afferma il presidente del Modavi Abruzzo, Mirco Planamente – Vogliamo formare e istruire volontari che siano in grado di intervenire professionalmente nelle emergenze e rendere sempre più efficiente il ruolo del volontariato. In tante occasioni ho sperimentato personalmente come sia importante la presenza sul territorio di personale professionalmente preparato, volontario o non, che conosca capillarmente il territorio, pronto ad intervenire in situazioni di emergenza, soprattutto in una situazione di pericolo come un incendio boschivo, ed è quindi importante promuovere attività formative come questa. Posso essere fiero, di avere avuto a disposizione formatori qualificati che si sono messi a disposizione e con la loro esperienza e passione sono riusciti a trasmettere i giusti valori ai corsiti. Concludo ringraziando l’Amministrazione del Comune di Pianella che ci ha messo a disposizione la struttura.”

 

“Siamo molto contenti che la struttura, già precedentemente adibita come Centro Vaccinale a Pianella, presso il quale sono state somministrate 4264 dosi per le categorie indicate dalla ASL: Over 80, legge 104 con caregiver e tutti i ‘fragili’ residenti nei comuni di Carpineto della Nora, Catignano, Nocciano, Pianella e Vicoli, sia stata scelta dal Coordinamento Modavi Abruzzo per organizzare un corso di formazione Antincendio Boschivo AIB così importante. Un segnale fondamentale in particolar modo in questo periodo di massima pericolosità d’incendio.” – afferma il Sindaco di Pianella, l’Avv. Sandro Marinelli.

 

Il corso è stato strutturato in sei incontri nei quali si sono alternati formatori qualificati quali: Livio D’Orazio, Formatore Modavi iscritto all’elenco dei volontari formatori della Regione Abruzzo; Fabio Ferrante, funzionario della Regione Abruzzo specializzato nel settore Antincendio Boschivo e Formatore Regionale di Protezione Civile; il Carabiniere Forestale Luciano Schiazza; Gianluca Ferrini e Elio Ursini appartenenti al Laboratorio Geolab e all’Unità di Crisi dell’Università degli Studi dell’Aquila. Sono stati trattati ed approfonditi: la sicurezza in attività operativa, il Quadro Normativo, gli incendi di vegetazione, gli interventi preventivi, le attività organizzative, i Dispositivi di Protezione Individuale, interventi di lotta attiva, impiego di mezzi aerei nell’attività AIB, adempimenti post-intervento, pianificazione e coordinamento del sistema AIB, catena di comando, cartografia ed orientamento, conoscenza dei rischi, esercitazioni pratiche e studio dei casi reali.

 

Anche tu puoi aiutarci a ridurre il rischio di incendi boschivi, è importante la manutenzione e la pulizia dei fossi e delle aree verdi, il taglio di rami, siepi e sterpagli che ingombrano sulla viabilità per i soccorritori, non bruciare sterpaglie e residui agricoli nel periodo estivo, non gettare oggetti che potrebbero innescare il fuoco (sigarette, rifiuti, ecc.), non parcheggiare sull’erba secca poiché la marmitta calda potrebbe innescare il fuoco.

Non bruciare il futuro! Se avvisti un incendio boschivo, fai la tua parte, chiama il 115 o il numero 800861016. Non dare mai per scontata l’avvenuta segnalazione da parte di altri. Non avvicinarti mai alle fiamme ed attendi sempre l’arrivo dei soccorsi.




Atri a Tavola diventa maggiorenne e festeggia con grandi nomi della cucina e dello spettacolo. Tra gli ospiti Beppe Convertini

–       12 e 13 agosto 2021, Piazza Duchi Acquaviva –

******

ATRI. Dopo un anno di pausa, a causa della pandemia da Covid-19, torna quest’anno – seppur in maniera diversa al fine di rispettare tutti i protocolli anti-contagio – Atri a Tavola, il Festival Nazionale del Cibo, in programma il 12 e il 13 agosto 2021. L’iniziativa, alla sua 18esima edizione, si svolgerà nell’area eventi – attrezzata e organizzata secondo le diposizioni vigenti – di Piazza Duchi Acquaviva e gli espositori, in numero ovviamente ridotto, saranno sempre nella stessa piazza e non lungo il corso. Come di consueto ci saranno grandi nomi della cucina e dello spettacolo. L’ospite di quest’anno è il conduttore e attore Beppe Convertini. Un format dedicato al racconto di storie di gente comune che ha sempre vissuto il mare e le sue bellezze. Tra una battuta e l’altra, sul palco centrale di Atri a Tavola ogni sera vanno in scena interessanti Show Cooking. Con le mani, cuore e un pizzico di creatività, gli Chef danno forma a piatti unici della tradizione culinaria locale. L’obiettivo di quest’anno è quello di valorizzare le realtà del territorio, pertanto sul palco si alterneranno chef locali che daranno vita a interessanti e creativi piatti che saranno trasmessi, live, anche sulla pagina ufficiale Facebook di Atri a Tavola. La manifestazione, a cura dell’Associazione Culturale Promo Eventi e dell’Amministrazione Comunale di Atri, ha come obiettivo primario il valorizzare il meglio dell’enogastronomia con prodotti e produttori presenti durante l’iniziativa. Le due serate saranno presentate dalla giornalista Evelina Frisa.

Per la rassegna Piazza Duchi sarà divisa in tre zone. La prima è l’area eventi per accedere alla quale occorrerà iscriversi, per entrambe le giornate, su viviatri.ito direttamente sul posto la sera dell’evento. Se i posti dovessero risultare dal sito tutti occupati, come già si risulta per la serata del 13 agosto, i visitatori sono invitati a partecipare comunque poiché qualcuno dei prenotati potrebbe all’ultimo momento rinunciare e di conseguenza liberare dei posti. Per accedere in questa area, come da misure per il contenimento dell’epidemia, occorre esibire il Green Pass. C’è poi l’area Mercatino, in questo caso l’accesso è libero e non occorre registrarsi. In questa area nelle due giornate i profumi, i sapori, le forme e il gusto diventano i protagonisti dell’evento. Un’area di Piazza Duchi d’Acquaviva, si trasformerà infatti nella Via del Gusto dove sarà possibile acquistare, parlare e fare domande direttamente a chi i prodotti tipici li ha fatti nascere e crescere. Zafferano, tartufi, l’olio extra vergine d’oliva e aromatizzato. La porchetta, salsicce, salumi e i caratteristici formaggi. Sottoli, sughi, confetture il miele monofloreale biologico di Pratola Peligna. Il caratteristico aglio rosso di Sulmona e derivati. Le birre e i liquori artigianali. I dolci tipici del nostro territorio e naturalmente il Pan Ducale, la storica azienda dolciaria sarà presente ad Atri a Tavola con una ampia area espositiva. Nelle due giornate proporrà il tiramisù al Pan Ducale con crumble. Ci sarà quindi una grande vetrina delle eccellenze agroalimentari abruzzesi. Prodotti che quotidianamente aiutano a rendere speciali i piatti tipici della nostra regione. In piazza ci sarà inoltre un’area food con circa 100 posti, allestita e gestita direttamente dalle attività commerciali presenti in piazza. Sarà possibile degustare un aperitivo cenato con: porchetta calda in vaschetta o con panino, ciabatta calda con salumi e formaggi (pecorino o mucca); aperitivo cenato d’asporto monoporzione, tagliere di salumi e formaggi locali. Il tutto abbinato a vini e birre artigianali locali. Si consiglia la prenotazione al numero: 393.1723797. Dalla fantasia del pizzaiolo Giuseppe Iommarini è nata la pizza “Atri a Tavola”: focaccia con patate speziate, porchetta, rucola, bufala e olio extravergine d’oliva. La Pizza Atri a Tavola sarà disponibile nelle due giornate, in esclusiva, in una nota pizzeria del centro storico ducale.

            Il programma nel dettaglio prevede per il 12 agosto alle 21,30 la musica live del quintetto Cafè de Paris che ripropone le atmosfere dei caffè parigini del primo ‘900, con un repertorio che include famosi brani di Edith PiafCharles Trenet e tutti gli altri grandi rappresentanti della chanson française. Alle 22 al via il cooking show con la chef Stefania Ferretti e il suo Take Away Fatto da me. Seguirà lo chef Gianni Tosto con idee della sua +Tosto Gastro Bottega. Alle 23 torna la musica live con il quintetto Cafè de Paris. Il 13 agosto alle 22 è previsto il passaggio in piazza Duchi D’Acquaviva della Fiaccola della Perdonanza che partirà giovedì 12 agosto dalla Basilica di Collemaggio a L’Aquila per arrivare a Pineto, la sera del 13 agosto, intorno alle 19,45, ripartirà da Pineto per arrivare intorno alle 22,15 in Cattedrale passando, senza fermarsi, in Piazza Duchi. Dopo il passaggio della Fiaccola, alle 22,30 inizierà il Cooking Show di Luigi Ferri. Alle 23 salirà sul palco l’ospite d’onore Beppe Convertini.

“Atri a Tavola – spiega Luciano Alonzo, direttore artistico del Festival – è un food festival con l’intento di raccontare e far conoscere ai turisti le eccellenze del territorio. Una importante manifestazione dedicata al buon cibo abruzzese, dalle eccellenze agroalimentari ai tradizionali piatti tipici locali. Un evento che ormai è diventato un punto di riferimento della nostra regione. La manifestazione, da 18 anni, si svolge all’interno di una cornice scenografica ricca di arte e storia, tutta da scoprire. Atri a Tavola è un esclusivo e imprescindibile appuntamento per tutti i cultori della buona tavola, perché ad Atri il “buon cibo” diventa Cultura, Arte, Natura e Spettacolo. Quella di quest’anno è una edizione che non punta ai grandi numeri come in passato. L’obiettivo è quello di ripartire dopo una interruzione forzata a causa di una pandemia che ha cambiato, purtroppo, il nostro stile di vita. Le difficoltà organizzative sono state tante, a partire dai continui cambiamenti delle disposizioni in materia, alla difficoltà nel reperire i produttori poiché non dispongono di scorte di magazzino essendo stati fermi un anno. Ciononostante abbiamo voluto comunque un ospite di richiamo e la scelta è ricaduta su Beppe Convertini il quale sta vivendo un momento d’oro dal punto di vista professionale. Questa settimana la rivista Telesette gli ha dedicato la copertina. Convertini si è fatto conoscere dal grande pubblico del piccolo schermo grazie a Vivere, la fiction di Canale 5. Attualmente, ogni fine settimana, insieme ad Anna Falchi, su RaiUno conduce la trasmissione ‘Uno Weekend’. Per lui ci sono novità in arrivo: sarà infatti l’unico conduttore della prossima edizione di ‘Linea Verde’, trasmissione perfettamente in linea con gli intenti di Atri a Tavola”.

 

“Siamo felicissimi di poter proporre quest’anno Atri a Tavola – commenta il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti – una rassegna molto amata e apprezzata da produttori, residenti e turisti. Ringrazio l’Aran, la famosa azienda di cucine, che quest’anno, per la prima volta, è partner di Atri a Tavola. La cucina ufficiale per gli show cooking infatti, è stata concessa da questa azienda. Un ringraziamento va anche all’azienda Pan Ducale per aver rinnovato la sua collaborazione con la manifestazione e a tutti gli espositori partecipanti. Ringrazio, inoltre, la Promo Eventi per l’organizzazione e quanti si sono adoperati per rendere possibile in questa edizione e aspettiamo i numerosi ospiti che, come ogni anno, verranno a trovarci per vivere due giornate uniche e originali”. 

 

Tutte le info sono reperibili sulla pagina Facebook Atri a Tavola e sul sito www.atriatavola.it




DA 727 ANNI LA PERDONANZA, ORA PATRIMONIO DELL’UMANITà Come venne rivitalizzato, nel 1983, il primo giubileo donato a L’Aquila da Celestino V

 

 

di Goffredo Palmerini

 

Perdonanza-83

L’Aquila, Santa Maria di Collemaggio

Perdonanza 1983, il sindaco Tullio De Rubeis con Errico Centofanti e Goffredo Palmerini

 

L’AQUILA – Due anni fa, il 12 dicembre 2019, il Comitato Mondiale dell’UNESCO riunito a Bogotà, il Colombia, dichiarava finalmente la Perdonanza Celestiniana “Patrimonio immateriale dell’Umanità”. Sotto il nome “The Celestinian Forgiveness” entrava ufficialmente nella Lista dei Patrimoni Culturali immateriali dell’Umanità, essendo stata accolta definitivamente la richiesta sostenuta dalla Municipalità aquilana, con il coordinamento tecnico-scientifico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della rappresentanza italiana dell’Unesco. Numerose le personalità della cultura che in ogni modo e circostanza avevano sostenuto la candidatura della Perdonanza aquilana. Dopo qualche anno d’impegno finalmente giungeva l’atteso riconoscimento per la Perdonanza Celestiniana, una tradizione secolare che, a giudizio dell’Unesco, costituisce un simbolo di riconciliazione, coesione sociale e integrazione, riflettendo nell’atto del perdono i valori di condivisione, ospitalità e fraternità tra le genti. Inoltre, secondo l’Unesco, ancor più rafforza la comunicazione e le relazioni tra le generazioni, con un forte coinvolgimento emotivo e culturale in grado di interessare una vasta comunità di persone, indipendentemente dalle differenze di età, genere e origine.

 

Infatti il Cammino del Perdono, il Corteo della Bolla e l’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio rappresentano tre forti elementi identitari della Perdonanza Celestiniana, simbolo dei valori di solidarietà per tutti coloro che vi partecipano, testimonianza del patrimonio culturale immateriale per la società civile, specie per le nuove generazioni. Oltre ad essere forte elemento della memoria collettiva della comunità, la Perdonanza costituisce un esempio di resilienza anche di fronte a calamità ed emergenze naturali. Dunque l’importanza che l’evento celestiniano rappresenta, anche quale elemento chiave per la costruzione di società inclusive e per lo sviluppo sostenibile dei territori. Fin qui le considerazioni dell’Unesco a motivazione del riconoscimento quale Patrimonio immateriale dell’Umanità, tralasciando i rilevanti aspetti spirituali del primo Giubileo della storia della Cristianità, in quanto inconferenti al giudizio d’una organizzazione mondiale laica qual è l’Unesco.

 

Ora mi piace rendere il giusto tributo allo straordinario lavoro di tutte le Amministrazioni civiche che dal 1983 si sono succedute al Comune dell’Aquila, ciascuna mettendo in campo un progressivo impegno di valorizzazione della Perdonanza Celestiniana fino a cogliere, finalmente, questo rilevante traguardo che pone le basi per una sempre più diffusa conoscenza internazionale del Giubileo celestiniano e dei valori storici, culturali e spirituali che lo connotano. A distanza di quasi quaranta anni dall’inizio della “rivitalizzazione” della Perdonanza viene da domandarmi se Tullio de Rubeis – il sindaco dell’Aquila che ebbe il merito di trarre la Perdonanza dalla noncuranza nella quale era caduta da molti decenni per avviarla alla rinascita – avesse immaginato di cogliere un risultato così importante come il riconoscimento dell’Unesco. Probabilmente non lo poteva immaginare un esito del genere, ma tuttavia credo che la sua determinazione, la sua visione progettuale e certamente il suo desiderio non si discostassero di molto. Per chi abbia voglia di conoscere meglio la storia della rinascita della Perdonanza consiglio il bel volume del giornalista scrittore Angelo De Nicola30 anni di Perdonanza”, pubblicato nel 2014 da One Group Edizioni.

 

Credo sia intanto utile ricordare come la Perdonanza Celestiniana rinacque nel 1983. Ci sarebbe molto da scrivere sulle singolarità che segnano la nascita del primo Giubileo della Cristianità, sancito dalla Bolla pontificia di Celestino V, emanata il 29 settembre 1294 ad un mese esatto dalla sua incoronazione papale nella basilica di Collemaggio. Come pure del privilegio gelosamente conservato dalla Municipalità aquilana, la quale proprio in virtù del possesso ininterrotto della Bolla custodita nella cappella della Torre civica, ha la potestà d’indire annualmente le celebrazioni della Perdonanza. Ma non è di questo che ora s’intende argomentare. Piuttosto mi preme richiamare alla memoria – da testimone che ha vissuto molto addentro i fatti della Municipalità aquilana per un lungo periodo –  circostanze e vicende che riportarono la Perdonanza all’attenzione degli Aquilani, e non solo, facendo riscoprire un evento della spiritualità aquilana e della stessa storia civica che fino all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso sembrava del tutto sopito. Questa breve nota vuole dunque richiamare all’attenzione le iniziative promosse nel 1983, grazie alla lungimiranza del sindaco Tullio de Rubeis che della Perdonanza intuì tutte le potenzialità, sia sotto l’aspetto religioso come dei valori civici, per “rivitalizzare” l’antico giubileo aquilano.

 

Occorre ricordare che fino allo scadere degli anni Settanta del Novecento, dopo secoli di splendore della Perdonanza, per decenni verso il Giubileo celestiniano c’era stato disinteresse e una scarsa attenzione degli Aquilani, quasi un appannamento della memoria collettiva della comunità. La Perdonanza s’era ridotta a una tradizione da strapaese, con una semplice celebrazione religiosa vespertina, il 28 agosto, cui seguiva una sciatta benedizione di automobili – sì, proprio a tanto era stata ridotta – davanti la Basilica di Collemaggio.

 

Solo all’inizio degli anni Ottanta il rettore della basilica, il francescano padre Quirino Salomone, aveva meritoriamente avviato un recupero di attenzione e solennità intorno alla figura di San Pietro Celestino e al messaggio universale di perdono del giubileo aquilano, con le iniziative del Fuoco del Morrone e della Campestrina della Perdonanza, prologo della nascita qualche anno più avanti del Centro Celestiniano. Infatti il 28 agosto del 1981, dopo l’arrivo del Fuoco del Morrone a Collemaggio, il Cardinale aquilano Corrado Bafile aveva aperto la Porta Santa. Oltre alla Messa Solenne del 28 e alla veglia di preghiera, nella giornata del 29 si svolsero per la prima volta eventi musicali nella splendida Sala Celestiniana dell’abbazia adiacente alla basilica. Il sindaco Tullio de Rubeis assecondò quegli sforzi, ma la sua grande intuizione fu quella di promuovere un forte investimento culturale e civile nella “rivitalizzazione” della Perdonanza, consapevole che l’evento portava con sé valori religiosi e civili talmente unici e così intimamente legati alla storia della città per i quali valeva la pena di mettere in campo un grande progetto pluriennale di valorizzazione.

 

All’inizio del 1983, quindi, egli avviò con decisione quel progetto, tra qualche diffidenza e un malcelato scetticismo anche all’interno della Giunta e della sua stessa maggioranza. Errico Centofanti – uno dei fondatori del Teatro Stabile dell’Aquila e direttore dell’ente fino al 1982 – fu chiamato ad essere l’artefice del progetto di recupero della Perdonanza, nei suoi valori civici e negli aspetti creativi delle manifestazioni culturali collegate. Per la consulenza storica il sindaco de Rubeis si avvalse delle competenze del prof. Alessandro Clementi, di padre Giacinto Marinangeli e Walter Capezzali; per gli aspetti religiosi di padre Quirino Salomone e di Mons. Virgilio Pastorelli, vicario dell’Arcivescovo dell’epoca Carlo Martini; della Giunta si avvalse particolarmente dell’assessore alla Cultura, Carlo Iannini, e di chi scrive, allora assessore alle Finanze.

 

Errico Centofanti, nel frattempo, portò brillantemente a compimento, con l’autorevole sostegno del sindaco, la riacquisizione alla Municipalità, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali dell’Abruzzo, della Bolla celestiniana che fino ad allora era esposta come un qualunque documento d’archivio in una sala secondaria del Castello Cinquecentesco, sede del Museo Nazionale d’Abruzzo. Tra genialità artistica e rigore storico Centofanti progettò l’impianto per la rinascita della Perdonanza Celestiniana, attingendo alle fonti degli antichi Statuti della Città e della tradizione secolare. Quindi ricostruì la composizione del Corteo, con un attento e rigoroso cerimoniale, che quantunque codificato fu purtroppo malamente manomesso dopo che egli, all’inizio degli anni Novanta, lasciò la soprintendenza dell’evento.

 

Pensando appunto al Corteo del 28 agosto, per l’annuale traslazione della Bolla dal municipio alla basilica, si ritenne doversi trovare un sistema che incorniciasse con la dovuta dignità e l’adeguata solennità l’antica pergamena, cosicché, recandola a Collemaggio, ciascun aquilano potesse ammirarla. Fu Remo Brindisi, cui il sindaco s’era rivolto, a realizzare un’opera adatta allo scopo. L’artista creò una grande teca a forma d’aquila, di color verde, rimasta esposta in municipio fino al terremoto del 6 aprile 2009 lungo lo scalone tra il primo e secondo piano di Palazzo Margherita. Nell’agosto dell’83 andammo – il sindaco, Centofanti ed io – da Remo Brindisi a Lido di Spina per ritirarla, alcuni giorni prima della Perdonanza. Il grande pittore ci tenne felicemente ospiti nella sua splendida villa rivestita di formelle di ceramica bianca, in verità un Museo Alternativo d’arte, che attualmente porta il suo nome, con centinaia di opere di sommi artisti contemporanei – da Picasso a Chagall, Braque, Dalì, Fontana, Modigliani, De Chirico, Guttuso e tanti altri, oltre alla collezione di opere di Brindisi – insomma il meglio della pittura del Novecento.

 

La prima Perdonanza Celestiniana “rivitalizzata”, come allora si scrisse, fu certamente un evento spartano, rispetto a quelle degli anni successivi. Eppure fu bella e di grande respiro. Fu un miracolo inatteso per gli Aquilani, per i turisti e per gli Abruzzesi venuti a parteciparvi. Grande anche il ritorno della Chiesa, presente con il Cardinale Carlo Confalonieri, già pastore della diocesi aquilana dal 1941 al 1950, legato del Papa per l’apertura della Porta Santa, con l’arcivescovo Carlo Martini e con il vescovo ausiliare Mario Peressin, con un’imponente partecipazione di religiosi, in piena sintonia con la Municipalità, come pure generosa fu la partecipazione di Comuni abruzzesi, di autorità e rappresentanze civili della città.

 

Davvero fu un buon inizio, con un Corteo della Bolla ben costruito, severo e dignitoso: la Bolla, nella sua teca recata da quattro funzionari comunali in livrea settecentesca (le imprestò la gentilizia famiglia Rivera), il sindaco Tullio de Rubeis, la Giunta, i Consiglieri Comunali e, tra gli altri, la Contrada dell’Aquila di Siena con i colori giallo sgargiante e nero dei suoi costumi. Solo l’anno successivo sarebbe nato il Gruppo Storico del Comune dell’Aquila, che Don Tullio, concordando con l’orientamento di Centofanti di rifarsi sempre, per quanto possibile, alle norme di severa solennità degli Statuti medioevali, volle composto da funzionari del Comune. Quanto ai vestiti, Centofanti decise di ispirarsi alle fogge tre-quattrocentesche del periodo di maggior splendore della città e di ricorrere agli antichi colori civici bianco-rosso, curandone la creazione in una delle più famose sartorie teatrali di Roma, con l’apporto progettuale di Francescangelo Ciarletta e Giancarlo Gentilucci, mentre fece realizzare dai maestri senesi le bandiere che aveva chiesto di disegnare al pittore Fulvio Muzi.

 

Rinacque così la Perdonanza Celestiniana, con una nuova attenzione ai valori religiosi e civili, con un grande fervore della ricerca storica su Celestino V e sul suo tempo, con importanti iniziative che esaltavano il valore della pace e del dialogo interculturale, con una città che, nella settimana d’agosto dal 23 al 29, finalmente scopriva le sue architetture, i suoi scorci, il suo centro storico, vedendoli diventare per incanto quell’Isola Sonante che Errico Centofanti aveva inventato, trasformando in realtà le parole di papa Celestino nella Bolla, affinché con hymnis et canticis si svolgesse la festosa giornata del giubileo celestiniano.

 

Negli anni seguenti, specie ad opera di Raoul Manselli ed Edith Pasztor, come di altri illustri storici, si sarebbe dato un notevole impulso alla ricerca storica sul monaco Pietro Angelerio, poi papa Celestino V, restituendo a quella figura tutta la sua grandezza nella storia della cristianità e correggendo alla radice il giudizio, tanto superficiale quanto distante dalla realtà, invalso per secoli, che aveva dipinto Celestino dapprima come un povero monaco ignorante e poi come un pontefice pavido, restituendogli il posto che merita nella spiritualità del suo tempo, accanto a Gioacchino da Fiore e Francesco d’Assisi.

 

Ora, a quasi quaranta anni di distanza da quell’avvio di rivitalizzazione, molta strada è stata compiuta, segnatamente con il riconoscimento della Perdonanza “Patrimonio immateriale dell’Umanità”. Pur con i problemi che la città sta ancora patendo dopo il sisma del 2009, è apprezzabile lo sforzo di aver voluto celebrare degnamente, anche in tempo di pandemia, sia la Perdonanza del 2020 sia l’imminente edizione n. 727 dell’antico Giubileo aquilano. Come pure è commendevole l’aver affidato la direzione artistica al musicista e direttore d’orchestra Leonardo De Amicis, aquilano d’elezione, le cui indubbie qualità artistiche e organizzative egli ha dimostrato ampiamente negli anni recenti, con programmazioni di alto profilo ed eccellenti risultati. E infine è doveroso sottolineare come tutto questo sia oggi possibile grazie alla lungimiranza d’un sindaco che, tra non poche incredulità e sufficienze, nel 1983 ebbe il coraggio di crederci e di guardare lontano, restituendo dignità e valore ad un evento che per secoli aveva accompagnato la storia della nostra città e connotato la sua spiritualità.

 




Roseto degli Abruzzi. FDI ROSETO: SI DIMETTE FRANCESCO DI GIUSEPPE, AL SUO POSTO UMBERTO VALENTINI

Logo Fratelli d’ITALIA Giulianova

Cambio al vertice del circolo cittadino di Fratelli d’Italia, annuncia le sue dimissioni Francesco Di Giuseppe, candidato alle prossime amministrative, al suo posto l’Architetto Umberto Valentini.

<<È con grande emozione e con un velo di commozione che lascio il coordinamento del circolo cittadino, una scelta difficile ma che per serietà e senso di responsabilità dovevo fare visto che la sfida delle amministrative è alle porte e voglio contribuire in prima persona alla buona riuscita sia della coalizione di centrodestra con William Di Marco, sia al risultato della lista di Fratelli d’Italia>> dichiara Francesco Di Giuseppe.

<<Una storia iniziata quasi dieci anni fa quando partecipai alla fondazione del Partito di Giorgia Meloni, alla nomina a coordinatore l’anno successivo quando venne dato vita con il II congresso di Fiuggi a Fdi-AN che riportò, oltre alla fiamma tricolore nel simbolo, la quasi totalità degli esponenti di quella che fu “Alleanza Nazionale” ad aderire al progetto Meloniano.

Anni vissuti sempre in prima linea assieme ad un gruppo straordinario di uomini e donne, a cui va la mia infinita gratitudine, che hanno permesso al nostro circolo di primeggiare a livello Provinciale e Regionale per quantità e qualità del lavoro svolto: dalle decine di mozioni e interrogazioni presentate in questi anni su tutti i temi dalla sicurezza stradale, a quella urbana, agli sprechi alimentari, passando per le richieste di intitolazioni di parchi e piazze a eroi come Paolo Borsellino o ai martiri delle Foibe.

L’attenzione data sui temi dello sviluppo della città come la mancanza del piano antenne che porta ancora il nostro territorio ad essere martoriato da antenne che nascono nottetempo come funghi, alle incongruenze e dubbi sul project financing dell’illuminazione, all’annoso problema dei condoni o delle lentezze amministrative relative al bonus casa.

Alle denunce, spesso goliardiche, come nel caso del campo da golf allestito su tutte le buche delle strade del territorio comunale o sulle incompiute (Villa Comunale, Villa Clemente, Arena, Pontile, etc) e sulle centinaia di temi di attualità politica amministrativa trattati ogni anno.

La presenza costante nelle vie e nelle piazze della Città con i nostri banchetti del sabato in cui incontrare i cittadini ed portare all’attenzione di tutti le battaglie condotte; alle decine di incontri con deputati ed esperti che hanno spesso anticipato argomenti di discussione nazionale.

Di tutto questo i cittadini Rosetani ci hanno sempre dato atto e merito infatti i risultati ottenuti a livello locale negli anni passati sono sempre stati al di sopra delle percentuali nazionali, prevedendo in un qualche modo l’ascesa verticale che oggi stiamo vivendo con la nostra Giorgia Meloni leader trainante del centrodestra.

Dopo essermi consultato con i vertici provinciali che tengo a ringraziare di nuovo, in particolar modo la coordinatrice Marilena Rossi, lascio il coordinamento cittadino nelle mani di un uomo con la “U” maiuscola: preparato, serio, equilibrato e specchiato l’architetto Umberto Valentini che tanto ha dato e darà al nostro partito, verrà coadiuvato in questo lavoro da Francesco Pezzullo, già membro del direttivo Provinciale e Gianluca Ragnoli, presidente provinciale di GN.

Umberto Valentini avrà il mio continuo supporto e sono certo riuscirà a far crescere ancora il Partito>> conclude Di Giuseppe.

<<Ringrazio Francesco Di Giuseppe per il lavoro incredibile svolto in questi anni e insieme a lui  tutto il direttivo locale e provinciale per la fiducia riposta nei miei confronti, sento addosso la responsabilità di guidare il primo partito d’Italia e sono orgoglioso di avere attorno a me una squadra rodata e coesa, metto a disposizione la mia esperienza e appartenenza storica al centrodestra e l’entusiasmo con cui affronto ogni progetto.

Stiamo ultimando la preparazione della lista di Fratelli d’Italia che vedrà sia volti nuovi che persone di esperienza, un giusto mix di professioni ed esperienze pronto già ad una stagione di governo.

A giorni presenteremo le osservazioni al PAN, frutto del lavoro di ascolto effettuato con chi nella Riserva vive e lavora e, in conclusione, la settimana successiva al Ferragosto inaugureremo il nostro comitato elettorale>> dichiara Valentini.




La Direzione regionale dei Musei dell’Abruzzo comunica che ad oggi sono state avviate le riaperture al pubblico dei seguenti siti, fino ad ora chiusi.

 

 

BASILICA DI SAN CLEMENTE A CASAURIA A CASTIGLIONE

 

CHIESA DI SAN PIETRO AD ORATORIUM A CAPESTRANO

 

TAVERNA DUCALE A POPOLI

 

 

A seguito di accordi siglati con i sindaci di Castiglione a Casauria, arch. Biagio Petrilli, di Capestrano, dott. Antonio d’Alfonso, di Popoli, dott. Concezio Galli, è stato possibile creare una sinergia che, grazie alla disponibilità di personale reperito dai Comuni stessi a supporto o in sostituzione di quello statale in grave carenza di organico, porta a un grande risultato in termini di collaborazione tra Enti e di valorizzazione dei luoghi della cultura abruzzesi.

 

Altri accordi si stanno definendo con i Comuni nei quali insistono alcune emergenze monumentali in carico alla direzione dei Musei statali d’Abruzzo: CARPINETO DELLA NORA per l’Abbazia di San Bartolomeo e MASSA D’ALBE per la chiesa di San Pietro. Anche in questi casi si giungerà ci auspichiamo presto a una piena intesa finalizzata alla fruizione dei siti.

 

Corre tuttavia l’obbligo di richiamare anche il recentissimo Protocollo per la valorizzazione del CASTELLO PICCOLOMINI DI CELANO, anche questo siglato con il sindaco ing. Settimio Santilli, e quello siglato qualche settimana fa con il Comune di Chieti, sindaco dott. Diego Ferrara, assessore alla cultura dott. Paolo De Cesare e la Deputazione del Teatro Marrucino, presidente dott. Giustino Angeloni direttore dott. Cesare Di Martino per la valorizzazione dell’Arena del MUSEO ARCHEOLOGICO LA CIVITELLA.

 

La Direzione regionale Musei dell’Abruzzo condivide l’entusiasmo con il quale dopo un lungo periodo di chiusura, dovuto anche all’emergenza pandemica, ci si riappropria di parte della propria storia culturale permettendo il pubblico godimento dei tesori d’Abruzzo e si augura una positiva e proficua collaborazione nel segno della ripresa anche culturale dei territori.

 

La Direzione regionale dei Musei dell’Abruz




Il poeta nederlandese Van Toorn secondo al Premio Oreste Pelagatti di Civitella del Tronto

 

Ieri 10 agosto a Civitella del Tronto, il poeta nederlandese Willem van Toorn ha ricevuto il secondo premio per la sua raccolta di poesie “I giorni”, tradotta da Patrizia Filia e pubblicata dalla Di Felice Edizioni, per la XXIII edizione del Premio nazionale di poesia Oreste Pelagatti, iniziativa organizzata dall’Associazione Le Lunarie con il patrocinio del Comune di Civitella del Tronto. Alla cerimonia di premiazione, presentata da Lorenzo Degl’Innocenti e allietata dal gruppo musicale Fairy Consort, hanno partecipato i giurati Leandro Di Donato Anna Maria Farabbi, Eugenio Parziale, Antimo Amore, Roberto Michilli, Marco Solfanelli con la partecipazione straordinaria dell’attore Patrizio Rispo.

Questa la motivazione della giuria della sezione sull’edito: «La poesia vive l’orlo dell’ombra, là dove la vecchiaia assume la consapevolezza dell’impermanenza, la compresenza con esistenze che hanno attraversato o accompagnato la propria vita, la leggerezza amara che coglie dettagli, tocchi di colori, movimenti di animali, articolazioni di suoni. L’arte, la natura, anche la propria, nelle sue espressioni quotidiane, investono la sensorialità del poeta, che mantiene una costruzione stilistica sempre in tensione e, al tempo stesso, contenuta, senza retorica né sentimentalismo. In ogni punto dell’inchiostro si apre il tutto e affiora dal foglio, spingendoci sul bordo dell’ombra di una vecchiaia maestra, in grado di decifrare lo spettro della luce.»

 

Durante la cerimonia, che si è svolta in piazza Filippi Pepe alla presenza di un pubblico molto numeroso, sono state lette le opere di Patrizia Santi (1° classificata), Willem Van Toorn (2° classificato), Carlo Giacobbi (3° classificato),Claudia Di Palma, Fabio Franzin e Marco Bellini (menzioni speciali) per la sezione poesia edita; Alfredo Panetta (1° classificato), Andreina Trusgnach (2° classificata), Elisabetta Liberatore (3° classificata), Rodolfo Vettorello e Attilio Giannoni (menzioni speciali) per la sezione poesia inedita; Bruno Tognolini e Teresa Porcello-Giorgia Atzeni (1° classificati ex aequo), Gianluca Caporaso  (2° classificato), Nino De Vita (3° classificato), Kwame Alexander e Kadir Nelson (menzioni speciali) per la sezione poesia edita per ragazzi.

 




Cerchio. Montagne Funky: il Festival della montagna della Marsica orientale

Pro Loco di Cerchio

 

 

Montagne Funky: il Festival della montagna della Marsica orientale

Sabato 14 agosto a Cerchio, presso la località di montagna “Trinità d’ Rocc”, si terrà la terza edizione di “Montagne Funky”: un’intera giornata ricca di attività ludico – ricreative, artistiche e sportive per tutti, completamente dedicato ai nostri monti.

Dopo una lunga sospensione delle attività a causa della pandemia da Covid-19, la Pro Loco di Cerchio, nella sua rinnovata veste ricca di idee ed energie, offre la possibilità di vivere una “full immersion” nella Natura con l’intento di riscoprire il prezioso patrimonio naturale del paese e del territorio circostante.

Una giornata ricca di emozioni ed attività a contatto con la natura ed il paesaggio circostante: a partire dalla prima mattinata, dopo un ritrovo nell’area attrezzata “SS. Trinità” a Cerchio, alle 8.30 si partirà con un’escursione trekking con il CAI sul Monte San Pietro, passando dalla più famosa fonte del nostro piccolo paese (Fonte Cannlecchia). Contemporaneamente si partirà per un’escursione (amichevole) in MTB tra i sali-scendi boschivi de J’Upr nella piccola montagnola aiellese, tra i comprensori di Aielli Stazione, Cerchio e Aielli Alto.

Nel frattempo alle ore 9.00 ci sarà il laboratorio “I suoni del bosco” per grandi e piccoli con Marta Trobitz e a seguire dalle 12.00 un laboratorio di cucina montana con l’Osteria “Mammarossa”. Nel pomeriggio ci sarà un laboratorio di riconoscimento delle erbe spontanee, una sessione di yoga al tramonto con Gaia Leonio per poi proseguire con ristoro e musica dal vivo con Daniele Mammarella e vinyl set fino alle ore 22.

Quest’anno Montagne Funky indosserà una veste ridimensionata, nel pieno rispetto delle misure anti-covid. Tuttavia non mancherà l’area Food e un’area relax per le famiglie, oltre alla possibilità di campeggiare in tenda e di utilizzare i servizi igienici il mattino seguente. Persino gli animali domestici (ben controllati dai proprietari) avranno la possibilità di far tesoro di questa esperienza di cui la Natura sarà protagonista indiscussa.

Un Festival nel pieno rispetto dell’ambiente, eco-sostenibile e plastic – free per apprezzare la meravigliosa montagna che ci circonda nella sua semplicità, tra il fruscio delle foglie e la morbidezza della terra, tra le pietre e le panche di legno e soprattutto sotto un cielo di stelle non “oscurate” dalle luci della città.

L’evento, patrocinato dal Comune di Cerchio, dall’Ente Parco Naturale Regionale Sirente – Velino e dalla sezione di Avezzano del CAI, offre ingresso e attività gratuite ma è prevista una prenotazione ai numeri

Montagne Funky 392 24778373

Pro Loco di Cerchio 3933846163

Inoltre si ricorda che partecipare alle attività e accedere all’area ristoro bisogna essere muniti del Green Pass (anche prima dose o l’aver passato il covid-19 da non oltre sei mesi).

 




Tagliacozzo. Torna Gironi divini e questa volta sarà in tour, ecco le sei date dell’evento

Torna Gironi divini e questa volta sarà in tour. La manifestazione enogastronomica che celebra il vino abruzzese quest’anno si fa in sei. A causa della pandemia Franco Santini, critico enogastronomico e direttore tecnico dell’evento, è stato costretto con la sua squadra a rivedere l’organizzazione della manifestazione che da sempre anima il cuore di Tagliacozzo, non rinunciando però all’atmosfera di Gironi divini e alle 70 cantine abruzzesi pronte a sfidarsi a colpi di calici.

Stessa qualità, stesso pubblico ma un format diverso che sembra già aver conquistato gli appassionati di vino. Il tour sarà strutturato su sei serate di degustazioni durante le quali ci sarà la possibilità di assaporare i migliori vini abruzzesi: dalle etichette più blasonate e note sul mercato italiano, fino a quelle emergenti, che hanno voglia di farsi conoscere dal grande pubblico.

Nei giorni scorsi ci sono state le selezioni dei vini che arriveranno alle sei serate finali di Gironi. Due giurie composte da cinque membri ciascuna: giornalisti e critici enogastronomici tra cui i Andrea De Palma, per oltre 15 anni curatore per l’Abruzzo della guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club, Carlo Dugo, titolare della distribuzione Enosis e ambasciatore per l’Italia del prestigioso Concours Mondial de Bruxelles, Marco Sciarrini, giornalista di Cronache di Gusto e firma ben nota del settore enogastronomico, e Daniele Moroni, co-fondatore della testata giornalistica Vinodabere.it, e poi un enologo, un rappresentante di vertice di Fisar e Fis, un distributore/enotecario e un appassionato esperto di vino, hanno degustato per tre giorni 250 vini per fare una prima scrematura e consegnare al pubblico di Gironi divini una selezione meticolosa e di qualità.

Ora si entrerà nel vivo della nona edizione. Tre le serate che si svolgeranno a Tagliacozzo dove si partirà come da tradizione il 19 agosto e si andrà avanti fino al 21. Durante le degustazioni ci sarà l’ormai celebre “Torneo del vino” che incoronerà il miglior bianco, il miglior rosato e il miglior rosso d’Abruzzo. Le degustazioni guidate, tre durante ogni serata, si terranno nella pergola del ristorante “La Parigina” di Tagliacozzo.

Alle tappe tradizionali di Tagliacozzo saranno poi aggiunte altre tre serate: a Sante Marie, a Magliano de’ Marsi e ad Avezzano. Venerdì 13 agosto a Sante Marie nel borgo della lettura la serata sarà tutta dedicata ai vini del mondo bio (naturali, biologici, biodinamici…), si proseguirà poi lunedì 16 agosto nel piazzale antistante la chiesa di Santa Lucia a Magliano de’ Marsi con una rassegna sulle bollicine d’Abruzzo e poi mercoledì 18 ad Avezzano con Mille Sfumature di Rosa – serata speciale, con abbinamento delle pietanze preparate per l’occasione da Il Postaccio – dedicata al fenomeno ascendente dei vini rosa, di cui l’Abruzzo è degno protagonista.

Tutte le degustazioni saranno a numero chiuso. Per informazioni e prenotazioni visitare il sito www.gironidivini.it, contattare il numero 335.7533346 o scrivere all’indirizzo mail gironidivini@gmail.com