Giulianova. Torna il DISTE con la rubrica settimanale “Faccedigiglije”, la prima dedicata al “nostro” Walter De Berardinis.

DISTE

Comincia oggi una nuova collaborazione con il vignettista Diste. Diste propone questa volta la rubrica umoristica “Faccedigiglije”. Ogni settimana sulla pagina dedicata a questa rubrica, verrà pubblicata la caricatura di un personaggio famoso o meno che ha fatto la storia popolare della nostra città. I lettori di giulianovanwes.it potranno interagire con la redazione segnalando i personaggi giuliesi da inserire nella galleria di “faccedigiglije”. La prima faccia non poteva essere che quella del direttore di giulianovanews.it, Walter De Berardinis.

Il DISTE

BIOGRAFIA SEMISERIA DEL DISTE

 

Diste, al secolo Vladimiro Di Stefano nasce nel lontano 1964 entrando così di diritto nella categoria generazionale dei boomer;milanese di nascita,giuliese ab uxore ama spacciarsi per caricaturista, disegnatore, umorista, cartoonist, vignettista, chef familiare, stipulante di contratti di trasporto, guidatore della domenica, ammaestratore di leoni…e quanto altro la coniuge, i figli, il cane e il gatto di casa, gli chiedono di essere.

La carriera artistica del Diste, per la disperazione di mamma Angela, comincia nella tenera età imbrattando i muri di casa con i suoi coloratissimi murales domestici.

La verve artistica continua a manifestarsi anche alle scuole elementari quando prova a barattare i suoi fantastici (a suo dire) disegni con le figurine calciatori, non riuscendo però mai a completare un album Panini, neppure quello della stagione calcistica 2022/23.

Alla scelta della scuola superiore, avendo saputo che all’artistico posano le modelle nude, cerca di iscriversi a questo corso di studi, optando però poi per una scuola dove non debba abbandonare la matita: l’istituto tecnico per geometri. All’epoca infatti i geometri non utilizzano AutoCAD,QGIS, Sketch UP… e diavolerie simili, ma solo riga squadra e matita per l’appunto.

Durante il servizio di leva, in qualità di aiuto topografo di un reparto d’Artiglieria di stanza sul fronte nord  orientale del Friuli Venezia Giulia, disegnando le cartine militari per le esercitazioni di tiro, spostando con la matita i confini nazionali verso est, annette (sulla carta) alla Repubblica Italiana vasti territori ex-jugoslavi.

Segue un corso di giornalismo ed entra a far parte della redazione di “Treni di carta” l’houseorgan( giornalino aziendale è meno figo) del dlf di Milano.                      Disegna vignette satiriche per il quindicinale politico “Segrate oggi”; alcune di queste sono ancora oggi ricordateperché ritenute PPC (politicamente poco corrette) dagli avversari politici, ma PCI (politicamente corrette invece) dall’editore.

Oltre ad illustrare le copertine di molti libri pubblicati da una casa editrice abruzzese, millantando conoscenze di grafic design progetta e realizza loghi, marchi, locandine per eventi, esercizi commerciale, manifestazioni e associazioni di ogni genere.

Non sapendo scrivere correttamente in italiano, (queste righe ne sono una inconfutabile prova) grazie all’ausilio dell’amico “napolista” Roberto Di Giovannantonio pubblica nel 2014 “I Capitani della Vecchia Signora”, un libro sportivo che riscuote un discreto successo negli ambienti dei supporter della Madama (la Juventus, non la polizia !)

Idea e cura per diversi anni il concorso di arte sacra su strada “I madonnari dell’Annunziata” che si svolge annualmente a Giulianova; collabora all’organizzazione di “Extemporamnia” il Festival dell’Arte estemporanea di Teramo per il quale progetta,oltre al logo, anche le copertine dei tre cataloghi d’arte finora pubblicati.

Per il Q.O.L. “Giulianovanews.it” diretto dal giornalista Walter De Berardinis, gestisce le rubriche umoristiche “le vignette del DISTEe “Serie Diste”. Con la nuova rubrica “Faccedigiglije” continua la collaborazione con la redazione del  quotidiano giuliese, presenterà le caricature dei personaggi famosi e meno famosi che hanno fatto o stanno facendo la storia popolare della città.

 

 




Sabato 8 luglio, oltre al concerto già annunciato di VillaBanks, il live di ROSA CHEMICAL a Giulianova

TERRASOUND FEST

Piazza Bruno Buozzi di Giulianova

Sabato 8 luglio, oltre al concerto già annunciato di VillaBanks, il live di ROSA CHEMICAL

 

Biglietti sui circuiti TicketOne e Ciaotickets

                                                  

Pescara, 23 marzo 2023 – Sabato 8 luglio alle 21:30, oltre al concerto già annunciato di VillaBanks, Piazza Bruno Buozzi di Giulianova ospiterà il live di Rosa Chemical sempre nell’ambito del Terrasound Fest, festival organizzato da Best Eventi in collaborazione con il Comune di Giulianova.

I biglietti sono disponibili sui circuiti TicketOne www.ticketone.it e Ciaotickets www.ciaotickets.com: posto unico 29,90 (diritti di prevendita inclusi).

 

Info: 085 9047726 www.besteventi.it

 

Prima di questa tournée estiva, prodotta da Friends & Partners e Magellano Concerti, Rosa Chemical si esibirà per la prima volta in concerto davanti ai suoi fan nel suo primo attesissimo tour nei club, che ha già collezionato quattro sold out: lunedì 17 aprile, martedì 18 aprile e mercoledì 10 maggio i Magazzini Generali di Milano e giovedì 20 aprile all’Orion di Ciampino (Roma). A questi appuntamenti si aggiunge una nuova tappa milanese, sempre ai Magazzini Generali, per giovedì 11 maggio.

Scritto da Manuel Franco Rocati (Rosa Chemical) e Paolo Antonacci, composto da Oscar Inglese e Davide Simonetta e con la produzione di Bdope e Simonetta, “Made in Italy”, con oltre 18 milioni di stream, è certificato disco d’oro, ha debuttato all’ottavo posto nella Top Songs Debut Global di Spotify della settimana di uscita, ed è tutt’ora nella Top15 della classifica FIMI dei singoli più venduti e dei brani più trasmessi in radio, oltre che alla #20 della Top50 Italy di Spotify.

È un brano di provocazione che racchiude al suo interno tutta l’essenza e l’irriverenza prorompente di Rosa Chemical. Parlando in maniera sfrontata di temi ancora oggi considerati tabù come il sesso, la fluidità e il poliamore, lancia un messaggio di libertà che, con strofe sporche e accattivanti e un ritmo puramente dance ed un tocco gipsy, invita ad abbracciare la diversità in tutte le sue sfaccettature. Uno spaccato di realtà che si prende gioco di cliché, luoghi comuni e pregiudizi fino a romperli.

Rosa Chemical si impone nel panorama musicale attuale per i testi eccentrici nati dall’esigenza di esprimersi senza filtri a 360°, con un linguaggio dissacrante e non convenzionale, che gli hanno permesso di rivoluzionare il mondo urban, in particolare con il suo manifesto artistico “POLKA”: la serie, divisa in tre parti, vede la collaborazione coi Thelonius B. e la produzione di Greg Willen in “Polka” (2020, che ha anticipato il suo primo album “Forever”), il feat. con Gué e Ernia in “Polka 2” (2021) e infine la produzione di Bdope in “POLKA 3” (2022), non etichettabile in alcun genere, in un mix di cultura gitana e musica elettronica.

A novembre 2022 torna con “non è normale”, canzone con cui gira l’Italia in un radio & digital tour a bordo di un camper rosa per dare vita a contenuti che fanno discutere sul concetto di normalità. Dopo aver debuttato in gara al Festival della canzone italiana, Rosa Chemical è pronto ora ad incontrare i propri fan nel corso del suo primo tour nei club e estivo.

 




Giulianova. Alberto Rodi e Roel Narcisi trionfano nelle loro specialità. Il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione comunale si congratulano per i risultati raggiunti.

 

Quelli appena trascorsi sono stati giorni segnati da due brillanti affermazioni di giovani atleti giuliesi.

Giovanissimo, con i suoi 12 anni, Alberto Rodi, che con la sua performance ha regalato la

Medaglia d’oro nazionale ai campionati italiani di pattinaggio corsa alla società sportiva “Giulianova Skate in line” Asd. Alberto si è imposto  nella gara 100 metri sprint in corsia disputata in occasione del Campionato Italiano di Pattinaggio Corsa su strada e Trofeo Roller Skate Italia svoltosi dall’8 all’11 giugno a Cassano D’Adda.

Soddisfazioni enormi anche per il 21 enne Roel Narcisi, che a San Donato Milanese ha agguantato il titolo di Campione Italiano assoluto di pesistica olimpica 2022 . Già campione italiano juniores e due volte campione italiano universitario, il pesista, cresciuto alla scuola di Anselmo e Giulio Silvino,  ha sollevato sullo strappo 181 chili, per un totale di 321 chili.

“L’ Amministrazione comunale – sottolinea il Sindaco Jwan Costantini – non può che rallegrarsi con questi ragazzi, che onorano i loro maestri, le loro famiglie, la nostra città. E, che, soprattutto, onorano se stessi, i loro sacrifici, il tanto tempo impiegato, ogni giorno,  per raggiungere risultati straordinari”.




Giulianova. Grande attesa per le tre serate conclusive della manifestazione “Giulia Rock” con You Wanna Be Americano – The Italian Rock’n’Swing Stars

 

 

Il Festival Vintage si svolgerà dall’11 al 13 settembre in Piazza del Mare

Impossibile frenare la dilagante febbre Fifties. Si rinnova per il decimo anno l’appuntamento in Abruzzo con il Festival YOU WANNA BE AMERICANO, dedicato alla musica, alla cultura ed alla moda degli anni ’50 e ’60 in America e in Italia, organizzato in questa decima edizione dal Comune di Giulianova, dall’associazione culturale Ark’Arte e coordinato da Marco “Sburzo” Di Pietro, direttore artistico e creatore di uno dei primi Festival a tema vintage della regione Abruzzo.

Dopo il successo di pubblico della ultime edizioni svolte nella regione, torna la rassegna dedicata ai tanto rimpianti ciuffi impomatati e gonne a palloncino.

“You Wanna Be Americano”, manifestazione per sua natura itinerante, sceglie per la decima edizione Giulianova come palcoscenico di questo originale vintage festival, “Giulia Rock 2020”, che avrà quindi una veste anni ‘50/’60 e Piazza del Mare si trasformerà in una macchina del tempo, capace di farci rivivere la magia di quei favolosi anni passati e mai dimenticati.

Saranno coinvolti oltre 40 musicisti e 7 gruppi musicali, che daranno vita a 6 serate di musica Rock’n’Roll, Rockabilly e Swing, da giovedì 13 agosto a domenica 13 settembre.

 

You Wanna Be Americano da sempre si caratterizza per la sua volontà di far conoscere e celebrare la cultura e i costumi propri degli anni ’50 e ’60 in Italia e in America, a questo deve i numerosi seguaci che ogni anno sempre di più affollano le date della manifestazione.

Una manifestazione divertente e trasversale – dice Marco “Sburzo” Di Pietro, direttore artistico, ideatore e organizzatore del festival – a cui partecipano appassionati del genere provenienti da tutta Italia, estimatori del mondo vintage, ma anche famiglie con bambini: un pubblico sempre più numeroso ed eterogeneo che, ormai da anni, conferma il successo delle nostre iniziative”.

Tirate fuori le gonne a ruota della mamma e le giacche di pelle chiuse in armadio: l’abbigliamento dovrà essere rigorosamente a tema Grease ed Happy Days.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti secondo le norme Covid-19. L’evento si svolgerà nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti con razionalizzazione degli ingressi, posti a sedere distanziati e obbligo di mascherina.

IL PROGRAMMA

VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2020 ORE 21.30

“Swing Night” con

Crazy Stompin Club

Una serata unica per ricreare l’atmosfera che si respirava all’epoca della cosiddetta “Swing Era”, il periodo a cavallo degli anni ’20 e ’40 del secolo scorso, quello delle big band, dello Swing, del Lindy Hop, del Charleston.

 

SABATO 12 SETTEMBRE 2020 ORE 21.30

“Rock’n’Roll Night” con

The Fuzzy Dice

Energico quintetto dalla consolidata esperienza che da anni coltiva con successo un progetto musicale che ha riportato in auge sonorità Rock’n’Roll dallo stile tipicamente anni ’50.

 

DOMENICA 13 SETTEMBRE 2020 ORE 21.30

“Rockabilly Night” con

I Ragazzi del Giubocs

“opening act per il re del rockabilly mondiale BRIAN SETZER, leader degli Stray Cats, nel tour ROCKABILLY RIOT ed uno dei pochi gruppi del settore ad aver suonato all’ALCATRAZ, noto locale milanese e tempio della musica live in Italia”

Le più conosciute e divertenti canzoni italiane anni ’50/’60 arrangiate in chiave Rock’n’Roll, Surf, Ska, Rockabilly.

Miss Spy C. & the Poker Jokers

Crazy Stompin Club

Logo YOU WANNA BE AMERICANO FESTIVAL (1)

The Fuzzy Dice

I Ragazzi del Giubocs

Miss Spy C. & the Poker Jokers

Alla voce una moderna e frizzante Pin-up accompagnata da una band divertente e coinvolgente per una serata original Rockabilly.

Evento Facebook

https://www.facebook.com/events/347696172909863/

Pagine e siti istituzionali Comune di Giulianova:

www.comune.giulianova.te.it

www.giulianovaturismo.it

https://www.facebook.com/cittagiulianovaculturaturismo/

You Wanna Be Americano

www.youwannabeamericano.com

https://www.facebook.com/youwannabeamericano/

 

Ark’Arte associazione culturale

https://www.facebook.com/ArkArte-associazione-culturale-109601470523438/




Giulianova. Damiano Crognali presenta il suo libro Podcast, il Nuovo Rinascimento dell’Audio.

Come raccontare, pubblicare, promuovere storie da ascoltare

Giulianova, venerdì 28 Agosto ore 21, Terrazza del Kursaal

Crognali

A Giulianova venerdì 28 agosto alle ore 21 sulla Terrazza del Kursaal apre
il Cinema delle Orecchie: sono i Podcast, un argomento che è sulla bocca
di tanti autori che grazie a Spotify e alla piattaforme di Streaming
audio, possono raccontare storie senza il bisogno di avere uno studio
radiofonico per trasmettere. A trattare il tema sarà il giornalista e
autore Damiano Crognali, che presenterà il suo libro in uscita il 26
agosto, PODCAST – IL NUOVO RINASCIMENTO DELL’AUDIO. Come raccontare,
pubblicare, promuovere storie da ascoltare, in prima assoluta, con il
patrocinio della Città di Giulianova, edito da Roi Edizioni.
Nell’ultimo periodo gli italiani hanno scoperto il mondo dei podcast non
solo come fruitori, ma anche come creatori. Con un’offerta in esplosione
grazie al fenomeno degli user-generated podcast e l’ingresso nel settore
di grandi player come Spotify e Amazon, il podcast è il trend da tenere
d’occhio oggi.
Damiano Crognali, giornalista, youtuber e podcast producer, è tra i
creatori di La7.it. Ha iniziato la sua carriera all’Ansa, poi si è
spostato a La7 e successivamente al sito LaStampa.it dove ha fatto
videoreportage dagli Stati Uniti ed è stato inviato in Siria. Ha
collaborato come giornalista con La Stampa, l’AGI, La7 e SkyTg24. È stato
anche speaker in una storica radio milanese, Radio Atlanta. Come Podcast
Producer, ha ideato e realizzato i podcast di Ninja.it e di Radio Atlanta
e ha un popolare canale YouTube dove fa divulgazione su che cosa sono i
podcast e come realizzarli. Esperto di podcast, e nel suo libro fotografa
accuratamente il fenomeno e in modo semplice racconta ai nuovi podcaster
come creare prodotti editoriali, arricchiti dal sound design, per portare
gli ascoltatori in un mondo fatto di intrattenimento e informazione di
qualità.
“Stiamo assistendo ad una rivoluzione nell’audio, è quella
dell’ascolto on demand – dice Damiano Crognali – si tratta
dell’ascolto quando, dove e come mi pare. Ed è un argomento che
rivoluzionerà il modo di fare i contenuti online e il mondo delle
radio”.
Damiano Crognali è stato bloccato 7 mesi in Kuwait a causa
dell’emergenza Virus e ha raccontato il medioriente in podcast, tra i
più ascoltati in cultura e società su Apple Podcasts. La scorsa estate ha
raccontato l’Abruzzo in video online che sono in cima alle classifiche
su YouTube per chi si documenta sulla regione.
L’evento sarà moderato dal giornalista Nicola Catenaro, autore del blog
Storie Abruzzesi.




Giovedì 13 agosto Antonio Sorgentone in concerto a Giulianova per la prima serata del festival You Wanna Be Americano

GIULIA ROCK 2020 presenta
YOU WANNA BE AMERICANO – The Italian Rock’n’Swing Stars
Piazza del Mare, Giulianova

Sorgentone

Impossibile frenare la dilagante febbre Fifties: si rinnova per il decimo anno l’appuntamento in Abruzzo con il Festival YOU WANNA BE AMERICANO, dedicato alla musica, alla cultura ed alla moda degli anni ’50 e ’60 in America e in Italia, organizzato in questa decima edizione dal Comune di Giulianova, dall’associazione culturale Ark’Arte e coordinato da Marco “Sburzo” Di Pietro, direttore artistico e creatore di uno dei primi Festival a tema vintage della regione Abruzzo.

Dopo il successo di pubblico della ultime edizioni svolte nella regione, torna la rassegna dedicata ai tanto rimpianti ciuffi impomatati e gonne a palloncino.

You Wanna Be Americano, manifestazione per sua natura itinerante, sceglie per la decima edizione Giulianova come palcoscenico di questo originale vintage festival, Giulia Rock 2020 avrà quindi una veste anni ‘50/’60, Piazza del Mare si trasformerà in una macchina del tempo, capace di farci rivivere la magia di quei favolosi anni passati e mai dimenticati.

Saranno coinvolti oltre 40 musicisti e 7 gruppi musicali, che daranno vita a 6 serate di musica
Rock’n’Roll, Rockabilly e Swing, da giovedì 13 agosto a domenica 13 settembre:

GIOVEDÌ 13 AGOSTO 2020 21.30 Antonio Sorgentone
Un live “fiammante” a base di rock’n’roll e boogie woogie del pianista giuliese vincitore di Italia’s Got Talent.
https://www.youtube.com/watch?v=cflIA-lV23k

LUNEDÌ 24 AGOSTO 2020 21.30 Jailhouse Bomb
Rockabilly & rhythm and blues dalle marche.

LUNEDÌ 31 AGOSTO 2020 21.30 – OSPITE SPECIALE:  GREG
Greg presenta: Dean Martin, Frank Sinatra e Humor Swing
Lo Swing dei grandi Crooners interpretato da Greg

VENERDÌ 11 SETTEMBRE 2020 21.30 Crazy Stompin Club
Una serata unica per ricreare l’atmosfera che si respirava all’epoca della cosiddetta “Swing Era”, il periodo a cavallo degli anni ’20 e ’40 del secolo scorso, quello delle big band, dello Swing, del Lindy Hop, del Charleston.

SABATO 12 SETTEMBRE 2020 21.30 The Fuzzy Dice
Energico quintetto dalla consolidata esperienza che da anni coltiva con successo un progetto musicale che ha riportato in auge sonorità Rock’n’Roll dallo stile tipicamente anni ’50

DOMENICA 13 SETTEMBRE 2020 21.30 I Ragazzi del Giubocs
“…opening act per il re del rockabilly mondiale BRIAN SETZER, leader degli Stray Cats, nel tour ROCKABILLY RIOT ed uno dei pochi gruppi del settore ad aver suonato all’ALCATRAZ, noto locale milanese e tempio della musica live in Italia…”
Le più conosciute e divertenti canzoni italiane anni ’50/’60 arrangiate in chiave Rock’n’Roll, Surf, Ska, Rockabilly !!!
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Miss Spy C. & the Poker Jokers
Alla voce una moderna e frizzante Pin-up accompagnata da una band divertente e coinvolgente per una serata original Rockabilly

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You Wanna Be Americano da sempre si caratterizza per la sua volontà di far conoscere e celebrare la cultura e i costumi propri degli anni ’50 e ’60 in Italia e in America, a questo deve i numerosi seguaci che ogni anno sempre di più affollano le date della manifestazione.

“Una manifestazione divertente e trasversale – dichiara Marco “Sburzo” Di Pietro, direttore artistico, ideatore e organizzatore del festival – a cui partecipano appassionati del genere provenienti da tutta Italia, estimatori del mondo vintage, ma anche famiglie con bambini: un pubblico sempre più numeroso ed eterogeneo che, ormai da anni, conferma il successo delle nostre iniziative”.

Tirate fuori le gonne a ruota della mamma e le giacche di pelle chiuse in armadio: l’abbigliamento dovrà essere rigorosamente a tema Grease ed Happy Days.

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Ingresso libero fino ad esaurimento posti secondo le norme Covid-19. L’evento si svolgerà nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti con razionalizzazione degli ingressi, posti a sedere distanziati e obbligo di mascherina.

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Evento Facebook
https://www.facebook.com/events/347696172909863/

Pagine e siti istituzionali Comune di Giulianova:
www.comune.giulianova.te.it
www.giulianovaturismo.it
https://www.facebook.com/cittagiulianovaculturaturismo/

You Wanna Be Americano
www.youwannabeamericano.com
https://www.facebook.com/youwannabeamericano/

Ark’Arte associazione culturale
https://www.facebook.com/ArkArte-associazione-culturale-109601470523438/

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Giulianova. Il Maestro Libero Canzanese e il corallo della famiglia Migliori

GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 39.
di Sandro Galantini*
«In silenzio opera e compie sforzi senza piagnucolare sui contrasti. Rifugge gli onori, perché è del concetto che non l’uomo deve emergere ma la patria».
Questo, in rapide ma efficaci pennellate, il ritratto che il giornalista Francesco Manocchia consegnava di Liberato Canzanese, suo amico dai tempi della scuola, ai lettori de “Il Lido estivo”, il numero unico giuliese che aveva stampato il 6 agosto 1939.
In quell’anno Liberato Canzanese aveva attivato a Giulianova una lavorazione-scuola, diremmo oggi un corso professionale, dedicata al corallo, forte di una pluridecennale esperienza acquisita come dipendente dei Migliori.
Lavorando inizialmente con Ernesto, il primo a comprendere le grandi opportunità che il corallo poteva offrire all’espansione dell’arte orafa da egli appresa appena quattordicenne, poi con Cesare Migliori, il quale aveva fatto compiere alla ditta di famiglia fondata nel 1890 il salto di qualità sposando la livornese Gilda Lubrano, rampolla di una cospicua famiglia di corallari, Liberato Canzanese era divenuto in breve tempo un abilissimo tecnico e maestro apprezzato nella lavorazione del polipo marino.
Da “tagliatore”, lavoro assai complesso comportando uno studio attento nel calcolo del verso e della venatura del pezzo da tagliare per ottenere il maggior rendimento, era stato partecipe delle fortune della ditta Migliori venute a consolidarsi grazie alle scaltre relazioni commerciali con le Indie e soprattutto con il Giappone, che nel 1910 aveva rinvenuto intorno alle isole di Formosa, oggi Taywan, nuovi e larghi banchi coralliferi. Per cui dopo il 1910 per le collezioni di punta create nei laboratori Migliori di viale dello Splendore non si sarebbe utilizzato più il corallo livornese bensì il più raffinato “Rosa nipponico”.
Eppure era proprio Livorno la città in cui Liberato Canzanese, congedatosi da Giulianova e dai Migliori, si sarebbe trasferito impiantando una sua ditta operante nel settore dei coralli. E che l’ex tecnico sapesse il fatto suo, avendo anche appreso come trattare con le società di export australiane, nipponiche, cinesi e africane, lo indicano le 60.000 lire di reddito presunto in contestazione calcolato nel 1928 dagli organi tributari dell’epoca per l’imposta sui redditi di ricchezza mobile.
La significativa collocazione di Liberato Canzanese nel ceto imprenditoriale livornese si era ulteriormente rafforzata grazie al matrimonio tra la figlia Giliola e Gaetano Martignetti, appartenente ad una famiglia d’origine milanese che a Livorno aveva costruito le sue fortune come gioiellieri sin dai primi del ‘900. Era nata così, si direbbe ripercorrendo in parallelo la vicenda di Cesare Migliori, la ditta Canzanese-Martignetti i cui meravigliosi monili in corallo sono stati esposti nella bella mostra “Il corallo all’epoca di Modigliani. Lavorazione e commercio del corallo livornese nel Novecento” inaugurata nel Museo civico della città toscana lo scorso 21 gennaio.
* Storico e Giornalista



Nicolò Ledwinka e la Regia Scuola Tecnica Industriale di Giulianova

GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 19
di Sandro Galantini*
Nicolò Ledwinka, direttore della Scuola tecnica industriale di Giulianova nel 1940, continuava ad esserlo anche nel 1941, anno in cui alla sezione falegnami ed ebanisti veniva aggiunta quella per maestri d’ascia affidata a Gino Menetto, docente di meccanica e macchine marine, fisica, chimica, tecnologia e disegno delle costruzioni navali. Si trattava di una disciplina opportuna per una città a vocazione marinara come Giulianova, e a cui Ledwinka teneva particolarmente. Nato a Zara il 5 dicembre 1899, con il mare Ledwinka aveva infatti avuto sempre un rapporto intenso. Conseguita nella città istriana la maturità tecnica, dopo la guerra si era iscritto ai corsi di ingegneria navale presso l’università di Genova. Nel 1919, allorché la Dalmazia settentrionale veniva assegnata, contro la volontà dell’Italia, al nuovo regno serbo-croato-sloveno, come dirigente zaratino del Gruppo studenti dalmati aveva sottoscritto il manifesto relativo alla grande manifestazione indetta per il 6 maggio di quell’anno a Roma per Spalato italiana, per poi arruolarsi tra i legionari fiumani dove gli era stato assegnato il grado di caporale. Dopo la laurea si era impiegato nel Registro Navale Italiano di cui, rimanendo ispettore, il 5 novembre 1928 veniva nominato agente. E qualche giorno dopo, il 20 novembre, giungeva la nomina a insegnante titolare stabile di tecnologia, meccanica e macchine nella Scuola industriale “P. Bakmaz” della sua Zara, dove sarebbe rimasto per sette anni. Appassionato di costruzioni navali (partecipa nel marzo 1930 al concorso per battelli per pesca meccanica con il progetto di una imbarcazione di 23 metri con motore diesel da 180 cavalli), disegnatore dotato di un certo talento (espone per la prima volta in una manifestazione artistica del ’32), ed iscritto alla società canottieri “Diaspora” di Zara, Ledwinka nel 1933 pubblica il suo primo libro, Remi sull’Adriatico, con prefazione del celebre Filippo Camperio, ammiraglio e fondatore della sezione milanese della Lega Navale di cui sarà presidente.
Nel 1936 lascia Zara per trasferirsi a L’Aquila dove insegna meccanica, macchine e disegno nella Scuola tecnica industriale “T. Patini”, rappresentandola oltretutto al congresso internazionale dell’insegnamento tecnico tenutosi a Roma.
Nel 1937 c’è il salto di qualità con la nomina di direttore a Corridonia, dove rimane sino al 1939. Ed è proprio durante il suo periodo marchigiano che Ledwinka, nel frattempo iscrittosi al Regio Yacht Club Italiano in quanto proprietario di un panfilo di 2 tonnellate armato a Lussingrado, incontra, innamorandosene, una giovane civitanovese, Alda Pagnanini, laureanda all’università di Urbino e supplente di italiano, storia, geografia e cultura fascista alla Scuola secondaria di avviamento professionale della sua città. I due, dopo un breve fidanzamento, si sposano divenendo genitori proprio nel 1940, l’anno in cui entrambi vengono a Giulianova.
E dopo? Al termine della 2^ guerra mondiale Ledwinka (che aggiungerà al cognome il termine Liburnico) è uno dei tanti istriani senza più patria, rimasto fedele alle sue radici. Sicché non sorprende la sua presenza, il 22 maggio 1949 a La Spezia, alla commovente cerimonia della benedizione della bandiera dell’Istria. Tornato all’insegnamento, coltivando la saggistica e l’arte (nel 1955 pubblica il volume Le ali dell’Egeo e cinque anni dopo allestisce a Napoli una sua mostra), è tra i relatori a Roma, dove ha fissato intanto la sua residenza, al 2° Convegno nazionale sui problemi della scuola italiana. Terminata la sua attività di impegnato docente, per la quale viene insignito del titolo di Cavaliere ed Ufficiale al merito della Repubblica, Nicolò Ledwinka si trasferisce a Torre Annunziata operando come libero professionista. Consigliere, dal 1963, del Libero Comune di Zara in esilio, membro della Società Dalmata di Storia Patria, oltre ad alcuni saggi d’indole storica sulla “Rivista Dalmatica” Ledwinka nel 1967 firma il suo terzo libro: Dav il saracino. Un brano di storia dimenticata di Napoli. Sarà, quella, la sua ultima pubblicazione. Di qui a pochi anni Nicolò Ledwinka chiuderà le sue palpebre definitivamente.



Giulianova. I “Giulianovesi” e la rielezione di Carlo Acquaviva d’Aragona, conte di Castellana

GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 13.

Di Sandro Galantini*

Carlo Acquaviva d’Aragona, conte di Castellana (titolo che amava ostentare benché spettasse al fratello primogenito Luigi, duca d’Atri), si ricandido’ come deputato di Giulianova alle elezioni politiche del 1865. Svoltesi il 22 ottobre, quando la capitale del Regno era stata da poco spostata da Torino a Firenze, egli raccolse 143 voti. Più rispetto ai concorrenti Nicola Pompizi (123 voti) e Domenico Savini (44), ma non sufficienti secondo la legge per venire eletto. Per cui il 29 ottobre seguente si fece luogo al ballottaggio. E in quell’occasione, con 379 votanti recatisi alle urne, Carlo Acquaviva vinse di misura: 199 i voti ottenuti rispetto ai 176 dell’avversario Pompizi. I risultati del ballottaggio, nonostante qualche voto annullato e un problema poi risolto riguardante la consegna per posta e non personale del verbale da parte del presidente di una sezione, vennero validati dal Parlamento nella tornata del 28 novembre. Da quel giorno, il conte di Castellana diveniva ad ogni effetto, e per la seconda volta, deputato del collegio di Giulianova nella IX legislatura per la Destra. «I Giulianovesi lo elessero perché la famiglia dei duchi d’Atri è la prima nella provincia, e difficilmente avrebbero trovato in paese un uomo migliore di lui». A scriverlo, nel suo “I 450 Deputati del presente e i Deputati dell’avvenire”, volume d’intonazione satirica pubblicato proprio alla fine del 1865, era Cletto Righi, pseudonimo anagrammato del milanese Carlo Righetti. Scrittore prolifico, giornalista di vaglia ma intemperante e anche politico seppur per breve tempo (deputato radicale nel 1867, si dimise qualche mese dopo l’elezione per le antipatie derivanti dal suo atteggiamento scontroso e a causa di uno scandalo), Carlo Righetti fu tra i massimi esponenti della Scapigliatura, che aveva preso nome dal suo romanzo più noto edito nel 1862 (La scapigliatura e il 6 febbraio).
Parlando ancora del riconfermato deputato, Righetti scriveva: «L’onorevole Acquaviva si fece benemerito nella sua città anche nella recente paura dell’invasione del colera. Provvide, istruì, persuase, cercò di scemare i danni dei pregiudizii e delle superstizioni». Ma accanto alla carezza, lo schiaffo. Ritenuto troppo ossequioso al principio d’autorità, l’Acquaviva inoltre – scriveva in conclusione – «non sappiamo che abbia fatta udire la sua voce nella passata legislatura e potremmo metter pegno che non la farà udire mai neppure nella presente». Insomma, un nullafacente. Non era vero. Almeno non completamente. In ogni caso Carlo Acquaviva, perso il seggio nel 1876, sarebbe stato poi nominato senatore nel 1890, due anni prima della morte. Carlo Righetti invece, caduto in miseria per la sua vita dissoluta, e dopo aver rinnegato nel 1902 tutto ciò che di anticristiano era presente nelle sue opere, avrebbe concluso i suoi giorni terreni, isolato e povero, il 3 novembre 1906 a Milano.

*Storico e Giornalista

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Giulianova. Dalla cittadina giuliese l’idea del contenimento della caccia

GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 10.

di Sandro Galantini*

8 febbraio 1892. In quel giorno da Giulianova partiva una proposta mirante ad aumentare il costo della licenza di caccia per favorire il ripopolamento dei «graziosi selvatici». La missiva, che seguiva la richiesta avanzata da alcuni cacciatori di Como di abolire le reti, veniva pubblicata su “Caccia e tiri”, periodico milanese su caccia con cani, armi e tiro a volo ideato nel 1886 dal marchese Ferdinando Delor de Ferrabouc, tra le maggiori figure della cinofilia nel nostro Paese nonché fondatore l’anno prima del Kennel Club Italiano di cui la rivista era l’organo ufficiale. La proposta di provenienza giuliese si inseriva in un articolato dibattito che coinvolgeva allora le numerosissime associazioni venatorie in vista del loro secondo congresso nazionale che si sarebbe tenuto a Genova nell’ottobre di quell’anno. Chi erano i firmatari della proposta partita da Giulianova? Si trattava di appassionati tiratori per gran parte espressione delle classi agiate. Lo erano certamente i Trifoni: Serafino, ricco bachicoltore vincitore nel 1888 della medaglia d’oro a Teramo per l’allevamento bovino e insignito all’Aquila della menzione d’onore per cereali e formaggio. Suo nipote Giustino, nonché Domenico, prozio di Serafino, dovizioso proprietario terriero e nel 1881 sindaco facente funzioni di Giulianova con il figlio di questi Bonaventura. Serafino e Domenico Trifoni, va aggiunto, nelle gare di tiro al piccione organizzate a Giulianova nel novembre 1888 si erano piazzati rispettivamente al 2° e al 3 °posto. Noti erano anche Nicola De Dominicis, segretario comunale di Tortoreto e figlio di Livio, già decurione borbonico a Giulianova, nonché i teramani Leopoldo Paris, ispettore di Dogana a Giulianova, e Gaetano Pirocchi, tra i fondatori della banca mutua popolare e più volte assessore nel capoluogo aprutino. C’erano poi Apollo Caravelli, assessore comunale, Cesare e Giulio Di Michele, Ferdinando Falini, Giovanni Brodolini, Divinangelo Zanni, Giuseppe Pedicone e Francesco Rossi. Un gruppo di appassionati chi più chi meno in rapporto con la Società di tiro nazionale e il Club provinciale cacciatori di Teramo: la prima nata nel 1866 (benché fondata ufficialmente nell’aprile 1890 con presidente Attilio Corti) e il secondo esistente dal marzo 1888 sotto la presidenza di Troiano De Filippis Delfico. Di qui a non molto, nel giugno 1901, a Giulianova sarebbe sorta per volontà di Giulio Federici l’associazione Sport Ciclisti e Cacciatori. Alfonso Trifoni, Giulio Di Michele, Francesco Pedicone e Giovanni Albani come consiglieri; Cesare Marà, Bartolomeo Cichetti e Luigi Crocetti nel ruolo di controllori.

  • Storico e Giornalista
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