FI, ON. BRAMBILLA: “CONGRATULAZIONI E AUGURI A TAJANI, BERNINI , OCCHIUTO E RONZULLI”

VITTORIA BRAMBILLA. Foto Archivio

“Congratulazioni e auguri di buon lavoro al nuovo coordinatore nazionale di Fi, on. Antonio Tajani, alla sua vice, sen. Anna Maria Bernini, alla responsabile dei rapporti con gli alleati, Sen. Licia Ronzulli,  al sen. Massimo Ferro, nuovo responsabile del dipartimento Economia, e al capogruppo facente funzioni alla Camera, on. Roberto Occhiuto. Lo stesso augurio rivolgo ai nostri tre ministri, gli onn. Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna. Con questa squadra, nel partito, in Parlamento e nel governo, sono certa che Fi darà un contributo determinante al superamento della grave crisi sanitaria, sociale ed economica nella quale versa il Paese”. Lo scrive in una nota l’on. Michela Vittoria Brambilla.




XXIX GIORNATA MONDIALE DEL MALATO. LA RELAZIONE DI FIDUCIA ALLA BASE DELLA CURA DEI MALATI

10 Febbraio 2021 Aula Convegni Ospedale G. Mazzini – Teramo

Inaugurazione Corso Di Laurea In Infermieristica Università egli Studi dell’Aquila Sezione Asl TE

Grande partecipazione il 10 e 11 febbraio u. s., due giorni dedicati alla Giornata Mondiale del Malato con l’invito alla riflessione sulle tematiche legate alla salute, alle condizioni della malattia e al prenderci cura delle persone fragili in questa fase di difficoltà nell’emergenza pandemica, caratterizzata dal cambiamento del nostro modo di relazionarci nella gestione delle fragilità, del dolore, dei lutti, degli anziani e dei bambini.

 

Il primo appuntamento si è tenuto il 10 febbraio presso l’Aula Convegni dell’Ospedale G. Mazzini di Teramo, con il convegno “La Relazione di Fiducia alla base della Cura dei Malati”,. L’evento, trasmesso in diretta streeming You Tube e Facebook, è stato seguito da oltre 800 contatti tra cui 220 studenti registrati sulla piattaforma Zoom. Tra i promotori, la Direzione strategica della ASL di Teramo con la partecipazione della Diocesi di Teramo-Atri, della presidenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, degli organi accademici delle Università degli Studi dell’Aquila e Teramo.

Moderano i lavori Giovanni Muttillo Direttore delle attività Didattiche Professionalizzanti del Corso di Laurea in Infermieristica ASL TE Cristina Petrucci presidente del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi dell’Aquila con la presentazione del video di apertura “I am a Nurse – a song for all the world’s nurses” dell’ICN-International Council of Nurses, un inno alla vita, un omaggio, un tributo al coraggio della professione infermieristica e agli altri operatori fondamentali nella gestione dell’emergenza Covid-19. Una relazione di fiducia e di vicinanza empatica, assicurata con competenza specialistica, in qualunque condizione clinica, in stretta correlazione con la mission dalla cura al prenderci cura, dell’assistenza, della formazione e della ricerca.

Tra i saluti, il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto evidenzia la centralità della sinergia delle istituzioni in sanità per un processo di cura rivolto alla persona e non alla malattia soprattutto quando si tratta dei più piccoli. Un augurio importante lo estende a tutti gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Infermieristica.

Il Rettore Edoardo Alesse nel portare i saluti dell’Università Dell’Aquila, evidenzia come l’inaugurazione possa servire ad esplicitare una vocazione intrinseca, mettendosi a disposizione dei territori verso tutto ciò che ci circonda. Gli studenti danno il loro contributo. La giornata mondiale del malato che viene celebrata per porre al centro il malato e coloro che devono prendersi cura di lui come persona; tutto ciò viene realizzato grazie al prezioso contributo delle professioni sanitarie (infermieri, medici, ecc.) conferendo loro la massima fiducia. L’Università dell’Aquila è partita dalle scuole dirette a fini speciali, ai diplomi universitari fino ai corsi di laurea in infermieristica alle specializzazioni fino ai dottorati.

Il Rettore dell’Università degli Studi di Teramo Dino Mastrocola, ringrazia tutti della splendida iniziativa, in primis gli studenti del nuovo corso di laurea. Nell’assicurare la massima disponibilità alla collaborazione inter-istituzionale, ricorda come la formazione accademica possa rivestire una rilevanza fondamentale per il collegamento con la ricerca e con i diversi territori.

Prende la parola S.E. Monsignor Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di Teramo- Atri che sottolinea come questa sinergia di collaborazione rivesta un ruolo importante sul tema della cura affidato dal Papa. Il Vescovo rilancia il suo slogan “Curare sempre e guarire se possibile”; rivolge principalmente la sua attenzione al bambino chiarendo che per imparare la cultura della cura occorre avere un cuore da bambino per aiutare tutti coloro che soffrono.

Interviene al convegno Guido Macchiarelli, Direttore del Dipartimento MESVA, dell’Università degli Studi dell’Aquila, che ringrazia tutti e soprattutto i ragazzi i quali meritano di poter studiare vicino ai loro cari, vivendo in un mondo incentrato sulla famiglia. Nella presentazione richiama alcuni principi costituzionali, soffermandosi sui valori della Repubblica democratica fondata sul lavoro; sui diritti allo studio e all’istruzione, ai capaci e ai meritevoli anche se privi di mezzi, hanno diritto raggiungere i gradi più alti degli studi come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Di grande attualità la riflessione apportata dai riferimenti di Aristotele al suo allievo Alessandro alle nuove sfide tecnologiche in medicina.

Nel suo intervento Loreto Lancia, Presidente del Corso di Laurea Magistrale di Scienze Infermieristiche ed Ostetriche dell’Università degli Studi dell’Aquila, ha posto l’attenzione sull’importanza di sostenere una formazione infermieristica di qualità per portare l’Italia almeno ai livelli medi dei paesi OCSE per quanto riguarda il numero di infermieri rispetto alla popolazione generale. Il prof Lancia ha evidenziato come i Paesi del nord Europa, in cui questo rapporto è molto elevato, con oltre 14 infermieri per 1000 abitanti (in Italia il valore è di 5,7 per 1000 abitanti), l’assistenza nel territorio è molto sviluppata, gli ospedali non sono congestionati e i vantaggi per la salute pubblica sono considerevoli. In questa ottica, il superamento della carenza infermieristica in Italia consentirebbe di istituire, per esempio, l’infermiere di comunità, che opererebbe nelle famiglie, ma anche nelle scuole, e di sviluppare, quindi, modelli assistenziali innovativi in grado di migliorare le strategie di prevenzione e più adatti a fronteggiare una situazione che vede il nostro Paese ai vertici di quelli industrialmente avanzati per numero di anziani e di patologie croniche a loro associate, per le quali il ricovero ospedaliero sarebbe inappropriato. Lancia si è soffermato, quindi, sulle ragioni per cui vale la pena studiare l’infermieristica all’Aquila. Non solo perché in questo Ateneo gli studenti che fanno questa scelta hanno la possibilità di completare l’intero percorso formativo fino al dottorato di ricerca, come solo in pochissime altre università italiane sarebbe possibile, ma anche perché gli indicatori sulla qualità della formazione infermieristica, secondo i dati ministeriali, pongono l’Aquila ai vertici delle classifiche nazionali.

 

Ad introdurre la Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma Mariella  Enoc è stato il Direttore Generale Maurizio Di Giosia, in segno di riconoscimento e di attestazione di stima anche per la recente convenzione recentemente stipulata con la ASL di Teramo. La Presidente esordisce ringraziando tutti per l’accoglienza riservatagli e rivolge particolare attenzione alla condizione di costante impegno infermieri. Nell’infermiere riconosce il professionista sanitario responsabile insieme al medico della gestione curativa – assistenziale, del percorso diagnostico-terapeutico-riabilitativo ed educativo del paziente. Un tema importante sottolineato dalla Presidente sono le fragilità psichiatriche, e ricorda come un tempo i ragazzi con patologie psichiatriche venivano chiusi in casa perché si vergognavano. Quindi la necessità di collaborare con le famiglie, per riflettere insieme sulla sofferenza dei bambini con tutte le implicazioni etiche nell’accettazione della malattia dei propri figli da parte dei genitori.

Nel sottolineare l’importanza della relazione verso chi soffre, ricorda come il Papa rivesta grande attenzione per gli infermieri proprio per la loro esclusiva competenza professionale, sempre più richiesta dalle persone malate, citando anche il raccontato della suora infermiera che nel suo percorso di cura gli ha salvato la vita. La Presidente Enoc più volte si sofferma sul binomio inscindibile della competenza tecnica con la cura di relazione: “tutto il tempo che si passa con la famiglia è un tempo di cura. Ma tutto ciò è possibile se c’è fiducia nei confronti di coloro che aiutano ad alleviare il dolore della sofferenza di fronte a diagnosi difficili con parole di conforto e amore”.

 

Tra gli ultimi interventi l’Assessore alla Salute e Pari Opportunità della Regione Abruzzo Nicoletta Verì, ringrazia tutti gli studenti che hanno creduto nella formazione in questo difficile momento della pandemia, iscrivendosi al nuovo Corso di Laurea in Infermieristica. Ringrazia e raccoglie le sollecitazioni evidenziate da Muttillo e Lancia rispetto all’importanza di poter disporre anche in Abruzzo di un Osservatorio Regionale per le Professioni Sanitarie, come organo di monitoraggio e di indirizzo per le politiche sanitarie in questo settore, garantendo un impegno concreto ed immediato in questa direzione. A tal proposito riprende la scelta sostenuta con convinzione di attivazione nei POA delle Aziende Sanitarie della nostra Regione dei Dipartimenti delle Professioni Sanitarie. Oggi è un momento di verifica tra l’operato passato, presente e futuro. E’ stato istituito un protocollo con l’Ordine degli Infermieri di tutta la Regione firmato dai Presidenti degli OPI che sottolinea gli obiettivi da portare in atto. Particolare attenzione riveste la formazione e il potenziamento del ruolo nella medicina territoriale dell’infermiere di famiglia e di comunità.

Evidenzia infine l’attenzione per i bambini disabili con l’istituzione del gruppo di lavoro dedicato, con l’attivazione di n.4 posti di terapia intensiva a Pescara e la stipula della Convenzione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, centro di eccellenza per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero.

A concludere i lavori, l’intervento del Direttore Generale della Asl di Teramo Maurizio di Giosia, che nel ringraziare tutti per il ruolo, l’impegno e la dedizione alla funzione strategica che ricopre la ASL  in questa fase di grande difficoltà legata alla pandemia che tutti stiamo vivendo, ripercorre la  prospettiva della XXIX Giornata Mondiale del Malato con i 2 eventi: L’inaugurazione del corso di Laurea in Infermieristica e il consolidamento della Convenzione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Il secondo appuntamento di riflessione della Giornata Mondiale del Malato, si è concluso giovedì 11 febbraio alle ore 18,30 nella Cattedrale di Teramo con la Celebrazione Eucaristica della Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo, Sua Eccellenza Monsignor Leuzzi.

 

 

 

 

 




Il 18 febbraio esce in tutte le librerie e sugli store online il nuovo romanzo di Stefano Redaelli Beati gli inquieti, edito dalla Neo Edizioni.

Copertina BEATI GLI INQUIETI – Stefano Redaelli – Neo Edizioni_low – Copia

Il 18 febbraio esce in tutte le librerie e sugli store online il nuovo romanzo di Stefano Redaelli,
Beati gli inquieti, edito dalla Neo Edizioni. Il romanzo è Candidato alla 75° edizione del Premio Strega (2021) e alla 59° edizione del Premio Campiello (2021).

L’autore Stefano Redaelli, per scrivere questo romanzo, ha frequentato per circa due mesi una struttura psichiatrica di Lanciano (CH), con il proposito di riuscire a raccontare da vicino e senza filtri la vita degli “ospiti” che ha conosciuto, la follia nella sua immediatezza e poesia.

————-

Il libro: Casa delle farfalle è il nome della struttura psichiatrica a cui Antonio, ricercatore universitario, si rivolge. Per raccontare la follia devi osservarla da vicino, conoscerla, abitarla. Prende accordi con la direttrice, si finge un paziente. Scopre le storie delle persone che vi abitano, le loro ossessioni, le paure, i loro desideri. I matti dicono sempre la verità, sono uomini liberi.
Conoscerà Marta, Cecilia, Angelo, Carlo e Simone; ma sarà costretto a conoscere anche se stesso, più a fondo di quanto abbia mai fatto prima.
Redaelli sceglie con cura le parole, la sua scrittura sa di immediatezza e poesia. Indaga senza filtri la natura umana portando alla luce i suoi lati più insoliti eppure più delicati, e rivela ‒ anche se solo per un attimo ‒ la verità tutta intera.

Dalla quarta di copertina: Leggendo questo libro mi è sembrato di fare un viaggio dall’inquieto alla serenità, grazie alla scoperta di mondi, di anime(Remo Rapino)

Motivazione candidatura al Premio Strega da parte di Roberto Barbolini: “Molte sono le maschere della follia. Se vogliamo raccontarla, dobbiamo indossarne una (o più di una) anche noi […] Stefano Redaelli sa che il battito d’ali di una farfalla a Tokyo può provocare un uragano a San Francisco; ma l’apocalisse indotta da questo inquietante “effetto domino” ha il sapore originario di una rivelazione, struggente e salvifica insieme, che riguarda tutti noi”.

—————-

L’autore: Stefano Redaelli è professore di Letteratura Italiana presso la Facoltà di “Artes Liberales” dell’Università di Varsavia. Addottorato in Fisica e Letteratura, s’interessa dei rapporti tra scienza, follia, spiritualità e letteratura. È autore delle monografie Nel varco tra le due culture. Letteratura e scienza in Italia (Bulzoni, 2016), Le due culture. Due approcci oltre la dicotomia (con Klaus Colanero, Aracne, 2016), Circoscrivere la follia: Mario Tobino, Alda Merini, Carmelo Samonà (Sublupa, 2013) e di numerosi articoli scientifici. Ha pubblicato la raccolta di racconti Spirabole (Città Nuova, 2008) e il romanzo Chilometrotrenta (San Paolo, 2011).
Il romanzo Beati gli inquieti è stato secondo classificato al “Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza 2019”.




L’Abruzzo protagonista nel campo del recupero dei rapaci

Una pubblicazione scientifica rende merito ad anni di lavoro dedicati all’introduzione di moderne tecnologie nella riabilitazione dei rapaci

Grande notizia in campo di tutela e benessere degli animali selvatici. La prestigiosa rivista Scientifica Animals ha deciso di pubblicare nel numero speciale Human-wildlife conflict and interaction un articolo dedicato al recupero e allo sviluppo della forza muscolare di diverse specie di rapaci. Lo studio pioneristico del falconiere Giovanni Granati (vicepresidente con delega Animali Selvatici di Altra Italia Ambiente) suo ideatore, era già stato presentato in via preliminare lo scorso anno al Symposium 2020 tenutosi a South Padre Island in Texas (NWLA National Wildlife Rehabilitation Association). Lo studio, portato avanti con la collaborazione della Prof.ssa Pia Lucidi dell’Università degli Studi di Teramo, e della Dr.ssa Francesca Cichella, aveva già ricevuto il plauso di numerosi centri internazionali e di personaggi di spicco nel campo della riabilitazione animale, protagonisti che lavorano in Stati leader su questa delicata tematica come California, Messico, Emirati Arabi, Canada etc.

Da qualche anno l’arte della falconeria classica, magistralmente applicata dai falconieri ai propri rapaci, non sembrava essere un percorso di élite per il recupero della fauna selvatica incidentata. Giovanni Granati, da sempre attento allo studio dei propri soggetti in quanto atleti, ha capito prima di molti altri che era necessario cambiare il paradigma uomo-rapace per permettere ai selvatici riabilitati di ritrovare forza e diffidenza nei confronti dell’uomo, anche nei confronti di coloro che li avevano nutriti e allenati durante il periodo di ricovero forzato.  L’intuizione è stata premiata quando l’arte della falconeria classica è stata agganciata a moderne tecnologie quali droni, gps, monoala, integatori, action-camera e sovraccarichi, un vero e proprio breakthrough nella tematica della riabilitazione animale.

Tramite l’utilizzo di falconeria e high-tech – spiega Granati – stiamo toccando i temi focali dello sviluppo sociale ecosostenibile rispettando le nostre tradizioni e cooperando attraverso la tecnologia ad aiutare le specie in via d’estinzione, tematiche queste fortemente appoggiate dalla stessa Comunità Europea.

Nel nostro studio abbiamo dimostrato che è possibile sfruttare le moderne tecnologie e le sue innovazioni per creare nuove professionalità. Queste tecniche serviranno nel presente e nel prossimo futuro ad assicurare la massima sopravvivenza agli animali riabilitati e successivamente reintrodotti in natura. Attualmente infatti le reintroduzioni a seguito di infortuni vengono realizzate senza tener conto se la muscolatura del rapace selvatico è adatta o meno a sopportare lo sforzo per la vita che un selvatico deve affrontare dopo una permanenza più o meno lunga nel centro di riabilitazione. Reintrodurre infatti un selvatico senza un adeguato preallenamento che lo renda nuovamente competitivo, porta con sé un elevato rischio di mortalità. Granati spiega: “è stato questo il motivo che mi ha spinto a utilizzare droni e monoala come finte prede. In questo modo potevo simulare dinamiche di attacco sempre diverse per parametri di velocità, altitudine etc. In più, l’uso di integratori come supporto nutrizionale, di microcamere per controllare la dinamica del volo, di GPS per evitare di perdere il contatto dei rapaci allenati, tutto questo ha permesso di poter contare su un metodo unico e veramente innovativo”.

Lo studio,  finora autofinanziato, ha visto la collaborazione – oltre che dei succitati partecipanti – dei medici veterinari Giammaria Antonazzo (Italia),  Vickie Joseph (California) della Dr.ssa Noemi Vasari (osteopata animale) e dell’ingegnere elettronico Simone Alessandroni, che hanno contribuito anche alla creazione di un manuale dedicato,  in prossima Uscita in Canada (edizioni Hancock).
Conclude Granati: “Ora che abbiamo ottenuto questa ulteriore approvazione anche da parte della comunità scientifica, mi auguro che qualcuno a livello regionale o nazionale possa aiutarci nel prosieguo di questa prestigiosa ricerca, che ci pone attualmente nella veste di precursori di un’innovazione unica nel suo genere. Quello che ci serve in primis è un’intera e vasta area non urbanizzata dove poter attuare i nostri test; l’Abruzzo con i suoi numerosi parchi e lande desolate sarebbe uno scenario perfetto per l’attuazione dei nostri studi futuri. In alternativa e con mio grande dispiacere, dovremo optare per altre soluzioni come per esempio la California o gli Emirati Arabi.




NON RIESCE LA RIMONTA ALLA GLOBO GIULIANOVA CHE PERDE DI 2 SUL CAMPO DI JESI

Basket, Dron. ARCHIVIO

Il Giulia Basket Giulianova cade sul campo di Jesi, vera bestia nera dei giallorossi in questa stagione avendo vinto anche il confronto nella gara di andata. I giallorossi, dopo aver giocato un buon primo quarto, alla lunga sono stati penalizzati dalle troppe palle perse e dalle brutte percentuali al tiro, uscendo sconfitti dal PalaTriccoli, nonostante il forcing degli ultimi 10′, con il punteggio finale di 66-64. Un forcing che ha portato il Giulia Basket dal -21 del 27′ ad avere con Cacace, a poco più di 10″ dalla fine della partita, la tripla del sorpasso, a chiusura di un clamoroso parziale tra i due quarti di 12-31. Per i padroni di casa Magrini è stato l’hombre del partido, praticamente indemoniato nella prima metà gara, dove con le sue triple ha dato il via al vantaggio jesino. Giulianova ha trovato in Cacace (12 punti) il suo migliore realizzatore ma molto buone anche le prove di Dron (11 punti) e Tognacci (10), specie nell’ultimo quarto.

Jesi iniziava la gara con Giacchè, Mentonelli, Magrini, Ferraro e Quarisa mentre coach Zanchi rispondeva con il consueto starting five formato da Dron, Panzini, Cacace, Di Carmine e Thiam.

Primo quarto in sostanziale equilibrio con Giulianova che trovava buone cose da Panzini (7 punti) e Thiam mentre Jesi si sorreggeva offensivamente sulle spalle dell’ottimo Magrini, sicuramente nei primi dieci minuti il suo uomo migliore (12 punti con 3 triple a segno). Le due squadre viaggiavano praticamente a braccetto fino al 10′ (19-17), con Jesi che solo nell’ultimo minuto riusciva a mettere il naso avanti nel punteggio.
La Globo dal canto suo a cavallo dei primi due quarti abbassava le percentuali al tiro consentendo ai padroni di casa, anche grazie alla quarta tripla di Magrini, di portarsi avanti di 7 (26-19 al al 12’30). I giallorossi in rottura prolungata con il canestro, non sfruttavano la brutta serata dalla lunetta da parte dei padroni di casa (solo 3/14), e al 18′, complice due triple di Giampieri, si trovavano sotto nel punteggio di 11 punti (37-26), costringendo coach Zanchi a fermare il gioco. Al ritorno in campo dopo il time-out Giulianova riusciva a trovare solo una volta la via del canestro, andando al riposo sul 37-28.
Al ritorno in campo dopo la pausa lunga Giulianova impiegava due minuti e mezzo per trovare con Dron i primi punti del secondo tempo (42-31) ma le troppe palle perse, ben 17, consentivano ai padroni di casa di aumentare il vantaggio fino al +16 del 23′ (47-31). La Globo provava a mettere mano al quintetto inserendo Lurini, Tognacci e Spera ma i cambi non sortivano gli effetti sperati. I padroni di casa infatti con Giacchè e Quarisa sugli scudi volavano addirittura sul +21 (52-31 al 27’20), prima di chiudere il penultimo parziale sul +18 (54-36 al 30′).
Ad inizio ultimo quarto la Globo provava il tutto per tutto. Serrando ancor più la difesa e provando a spingere in contropiede Giulianova, anche grazie a 6 punti di Tognacci, rosicchiava punti fino a portarsi sul -11 del 33′ (55-44). Jesi con Giacchè e Ferraro sugli scudi controllava il vantaggio nonostante le “spallate” di una Globo mai doma che trova punti da Dron, Cacace e Tognacci. Al 38′ una tripla di Tersillo riportava Giulianova sul -7, Thiam dalla lunetta firmava il -5, poi ancora Tersillo, sempre dalla lunetta, riportata la Globo ad un clamoroso -3 (63-60) quando sul cronometro mancava poco più di un minuto. Dopo un 1/2 dalla lunetta di Magrini, Thiam segnava il canestro del -2 (64-62) e dopo l’errore di Ferraro, la Globo aveva con Cacace il tiro del potenziale sorpasso. L’ex Rieti però lo sbagliava e Jesi con Giacchè dall’altra parte del campo segnava i liberi della tranquillità, prima del canestro in chiusura di Cacace che fissava il punteggio sul 66-64 finale


The Supporter Jesi – Giulia Basket Giulianova 66-64 (19-17, 18-11, 17-8, 12-28)

The Supporter Jesi: Mattia Magrini 20 (1/3, 4/9), Fabio Giampieri 13 (2/2, 3/4), Massimiliano Ferraro 12 (1/2, 2/4), Noah Giacche’ 11 (2/4, 1/5), Andrea Quarisa 5 (2/5, 0/0), Antonio Valentini 3 (0/0, 1/3), Simone Mentonelli 2 (1/1, 0/0), Yusupha Konteh 0 (0/2, 0/0), Daniele Cocco 0 (0/0, 0/0), Alex Ginesi 0 (0/0, 0/1), Rezart Memed 0 (0/0, 0/0), Gabriele Mentonelli 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 15 / 30 – Rimbalzi: 27 4 + 23 (Andrea Quarisa 6) – Assist: 11 (Noah Giacche’ 4)

Giulia Basket Giulianova: Alberto Cacace 12 (3/5, 0/3), Gabriel Dron 11 (1/2, 3/7), Federico Tognacci 10 (4/5, 0/2), Iba koite Thiam 8 (3/7, 0/0), Lorenzo Panzini 7 (2/4, 1/2), Andrea Spera 7 (3/6, 0/1), Matteo Tersillo 7 (0/0, 1/3), Gianluca Di carmine 2 (1/5, 0/1), Niccolò Lurini 0 (0/0, 0/1), Fabio Scarpone 0 (0/0, 0/0), Maurizio Cantarini 0 (0/0, 0/0), Federico Malatesta 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 15 / 20 – Rimbalzi: 31 9 + 22 (Gianluca Di carmine 7) – Assist: 11 (Lorenzo Panzini 3)




POSTE ITALIANE: COMPLETAMENTE RINNOVATO, L’UFFICIO POSTALE DI PIETRACAMELA RIAPRE NELLA SUA SEDE STORICA  

Ufficio Postale Pietracamela_1

Ufficio Postale Pietracamela_2

La sede, all’interno del palazzo municipale, era stata gravemente danneggiata dal terremoto  

Una struttura più accogliente, più sicura e più moderna  

Tutti disponibili i 93 uffici postali della provincia di Teramo  

Restano in vigore le regole di sicurezza per l’accesso agli uffici postali  

Teramo, 15 febbraio 2021 – Riaprirà al pubblico domani, martedì 16 febbraio, completamente rinnovato nella sua sede storica, l’ufficio postale di Pietracamela.

L’ufficio, collocato all’interno del palazzo municipale, è stato interessato da importanti lavori di ristrutturazione, eseguiti di concerto con l’amministrazione comunale, a seguito degli ingenti danni causati dal terremoto del 2009 all’intero edificio. In questi anni Poste Italiane ha garantito la continuità dei servizi presso l’ufficio postale di Fano Adriano.

La nuova sede è stata realizzata secondo il modello “lay out”, caratterizzato da assenza di barriere fra operatore e cliente e innovativi sistemi di sicurezza. Gli interventi hanno riguardato la riqualificazione strutturale e funzionale degli interni, con il completo rifacimento di superfici e controsoffittature, servizi, impianti e cablaggi. L’organizzazione degli spazi interni, dove sono stati installati moderni arredi, garantisce una migliore accessibilità.

A 12 anni dal sisma del 2009– commenta il sindaco di Pietracamela, Michele Petracciariapre a Pietracamela, tra i Borghi più belli d’Italia, l’ufficio di Poste Italiane. Sono orgoglioso di essere riuscito non senza difficoltà a raggiungere un obiettivo importante per me e la mia amministrazione, ma soprattutto per i fruitori residenti. Abbiamo riportato nella sede storica, ubicata all’interno del Palazzo comunale, dopo essere stato oggetto di ristrutturazione e messa in sicurezza l’ufficio di Poste Italiane. Sono certo che i pretaroli apprezzeranno. Colgo inoltre l’occasione per confermare di aver avviato con Poste Italiane le procedure di richiesta per l’installazione di un ATM Postamat a Pietracamela. Grazie a tutti coloro, ognuno per le sue competenze, per aver dato di nuovo al paese montano un servizio importante ed essenziale”.

L’ufficio postale di Pietracamela, più accogliente, più sicuro e più funzionale, è dotato di uno sportello polifunzionale abilitato a tutti i servizi postali e finanziari ed è disponibile il martedì e il giovedì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato dalle 8.20 alle 12.45.

Poste Italiane precisa di avere adottato tutte le misure di sicurezza finalizzate a contenere la diffusione del Covid-19 nella sede, come, ad esempio, l’installazione di un pannello schermante in plexiglass e accurate procedure di sanificazione. Il personale che opera allo sportello, inoltre, è dotato di mascherine, guanti e gel disinfettante.

Con la riapertura della sede di Pietracamela, sono tutti disponibili i 93 uffici postali della provincia di Teramo. L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito a limitare al massimo gli assembramenti rivolgendosi agli uffici postali esclusivamente per operazioni essenziali e indifferibili e ad utilizzare, quando possibile, gli altri canali di accesso ai servizi messi a disposizione da Poste Italiane, come le app Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it.




La Sezione A.N.P.I. Di Montorio al Vomano “Donato Di Giammarco e Giuseppe Valentini” piange la morte di Bruno Petrarca

,

ARCHIVIO Montorio al V. – cartolina piazza Orsini – anni ’79-’80 (Collezione Pietro Serrani)

ex membro del Direttivo A.N.P.I. Montorio al Vomano, Consigliere Regionale e storico Dirigente del P.C.I.

Scompare un comunista convinto e militante antifascista garbato, che ha saputo unire la passione per la politica ad un’attenzione costante e profonda per la cultura. Un gentiluomo silenzioso, onesto e gentile, rimasto sempre fedele ai suoi sinceri ideali di gioventù. Un uomo politico mosso da onestà intellettuale, passione, ideali e moralità. Esempio di rigore etico e coerenza.

Esprimiamo la nostra vicinanza e le nostre più sentite condoglianze alle figlie Alessandra e Roberta, al genero Elio, al caro fratello Nino e tutti/e i parenti.

 

Presidente A.N.P.I. Di Montorio al Vomano “Donato Di Giammarco e Giuseppe Valentini”

Dott.ssa Sabrina Evangelista




Giulianova. Conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente della Consulta del Turismo

Giovedì 11 febbraio, alle ore 10.30, nella Sala Consiliare del Comune di
Giulianova, si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo
presidente della Consulta del Turismo, l’imprenditore alberghiero Andrea
Tafà. Interverranno il sindaco Jwan Costantini, l’assessore al Turismo
Marco Di Carlo ed il nuovo presidente Tafà.




CPO di Pineto: per il Giorno del Ricordo un video per non dimenticare

Pineto 10 Febbraio  2021- È stato diffuso questa mattina, sulla pagina Facebook della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pineto, in occasione del Giorno del Ricordo, un video realizzato per l’occasione dal Prof. Domenico Di Felice docente e formatore cinematografico di Tossicia (TE).
https://fb.watch/3A5U9wIgN7/
Nell’impossibilità di creare momenti di sensibilizzazione in presenza, la CPO di Pineto presieduta da Anna D’Amario, ha deciso di utilizzare uno strumento fruibile attraverso numerosi canali e in assoluta sicurezza ciascuno dal proprio dispositivo, così com’era accaduto alcune settimane fa in occasione della Giornata della Memoria.
Il video realizzato in memoria delle vittime delle Foibe, oltre ad essere pubblicato sulla pagina Facebook della CPO e altri canali Social, sarà inviato a chiunque ne farà richiesta alla mail cpo@comune.pineto.te.it
“Un’altra pillola di storia in occasione della Giornata del Ricordo -ha spiegato la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità Anna D’Amario-  Come l’altro, anche questo video, ha la finalità di ripercorrere dei momenti di storia che ci aiutino a capire che il razzismo, le leggi razziali e il pensare che l’altro sia inferiore, siano portatori di lutti e di grandi tragedie che vengono reiterate ancora al giorno d’oggi”.
“Ben vengano queste iniziative con il giusto peso e le giuste motivazioni- ha dichiarato l’Assessora alle Pari Opportunità Marta Illuminati- L’ importante è non accomunare Foibe a Shoah. Quest’ultima ha rappresentato il disegno scientifico e antisemita di distruggere il popolo ebreo in tutto il mondo. Le Foibe , seppure condannabili, hanno rappresentato la reazione alle politiche nazionalistiche e di oppressione che gli Italiani operarono sul popolo Slavo e ai crimini perpetrati dai fascisti in quelle zone”.
IL VIDEO



Teramo. Il Premio Di Venanzo saluta Peppino Rotunno

 

uno dei più grandi maestri della fotografia cinematografica

A lui il primo riconoscimento alla Carriera nel 1997

A Teramo partecipò all’inaugurazione di Via Gianni Di Venanzo

 

 

L’associazione culturale Teramo Nostra e il Premio Di Venanzo si uniscono al cordoglio del mondo del cinema per la scomparsa di Peppino Rotunno, uno dei grandi maestri della fotografia cinematografica mondiale. E’ venuto a mancare ieri, all’età di 97 anni, nella sua casa di Roma.

Nel 1997, nella seconda edizione del Premio Di Venanzo, fu assegnato a lui il neonato Premio alla Carriera. Insieme a tanti cineasti, tra cui i registi Tonino Valerii e Carlo Lizzani, partecipò a Teramo all’inaugurazione di Via Gianni Di Venanzo, per siginificare l’importanza del suo collega scomparso prematuramente e per ricordare un vero amico. Il figlio di Gianni, Massimo Di Venanzo, fu aiuto di Rotunno per oltre dieci anni.

“Peppino Rotunno – ha dichiarato Piero Chiarini, Presidente di Teramo Nostra – è stato un grande amico e sostenitore del Premio Di Venanzo, fin dall’inizio. Anche per via del rapporto di profonda amicizia che lo legava al grande Di Venanzo”.

Come scrive Stefano Masi, saggista cinematografico e Presidente di Giuria del Premio Di Venanzo, nel suo “Dizionario mondiale dei Direttori della fotografia”, “Rotunno è stato uno dei più colti interpreti della tradizione realista del dopoguerra…sempre legato a progetti di alto profilo, ha attraversato varie stagioni del cinema italiano, gudagnandosi una fama internazionale che gli permise – sin dalla fine degli anni Cinquanta – di lavorare anche in grandi produzioni americane. Ha ottenuto i suoi risultati più prestigiosi al fianco di Luchino Visconti e Federico Fellini”.