17 Novembre, Giornata regionale sulle dipendenze patologiche. A Giulianova, dalle 16 alle 19, al Kursaal, il laboratorio psicologico aperto a tutti “Dalla bacchetta spezzata alla realizzazione di un sogno”.

Si terrà nel pomeriggio di oggi, al Kursaal, l’ interessante laboratorio “Dalla bacchetta spezzata alla realizzazione di un sogno” il cui intento è far luce sui meccanismi psicologici che favoriscono l’insorgenza delle dipendenze patologiche. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare all’incontro, tenuto, dalle 16 alle 19, dalla dottoressa Isabella Marchionne, che trarrà spunti dal film “Il concerto”. Cura l’evento il Ser.d. di Giulianova nell’ambito della “Giornata  regionale sulle dipendenze patologiche” che si celebra oggi, 17 Novembre. Porterà il saluto dell’ Amministrazione Comunale il Vice Sindaco Lidia Albani. Il programma delle iniziative, promosso dalla Asl di Teramo,  prevede in primo luogo il convegno dal titolo  “Sinergie che promuovono la salute: Vivere Indipendenti” e la successiva tavola rotonda “Nuove dipendenze: prevenire per promuovere ben-Essere”, entrambe organizzate ad Atri. A San Nicolò, nel pomeriggio, un triangolare di calcio per sensibilizzare la popolazione al problema delle dipendenze, evento che unirà mondo dello sport, istituzioni, Università e Diocesi.




Presentazione del 15° L’Aquila Film Festival e del 2° Abruzzo Film Industry

 

 

 

Nei giorni compresi tra il 21 e il 29 novembre presso l’Auditorium del Parco e il Palazzetto dei Nobili a L’Aquila avrà luogo la quindicesima edizione del L’Aquila Film Festival. Come già nella passata edizione, il LAQFF ospiterà al suo interno l’Abruzzo Film Industry, manifestazione rivolta principalmente agli operatori economici e culturali della Regione Abruzzo che si occupano di Cinema.

I dieci giorni di festival andranno a concludere un percorso di oltre due mesi di Cinema e incontri realizzato nelle ultime settimane ttraverso numerose iniziative quali il Festival del Gran Sasso, il Festival delle Culture, la rassegna di opere prime e seconde PRIMA! [gli italiani], la rassegna DOQ dedicata al cinema documentario e numerose proiezioni-evento.

 

Le due manifestazioni, finanziate dal Ministero per la Cultura, dal Comune dell’Aquila, dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia e dalla Fondazione Carispaq, saranno ricche di ospiti e relatori, già a partire dalle due rispettive aperture che saranno tenute da Toni Servillo, gigante del Cinema e del Teatro, attore che ha caratterizzato gli ultimi tre decenni della scena culturale napoletana e nazionale. Il giorno lunedì 21 novembre incontrerà il pubblico del Festival al termine delle proiezioni de L’uomo in più e La stranezza (accolto dai professori Univaq Massimo Fusillo, Mirko Lino e Doriana Legge e accompagnato dal produttore teatrale e cinematografico Angelo Curti), il martedì 22 novembre terrà una masterclass a favore di giovani attori, filmmaker e studenti.

Anche Giuseppe Piccioni sarà ospite del Festival presentando il suo L’ombra del giorno e poi tenendo una masterclass e come lui il regista congolese Petna Ndoliko Katondolo con il suo film Kumbuka e lo sceneggiatore teramano Davide Orsini.

 

Sarà dato spazio anche a tematiche sociali e di attualità con gli incontri con Autismo Abruzzo Onlus e la proiezione di Tommy e gli altri alla presenza dell’autore e giornalista Gianluca Nicolettie del Presidenza di Autismo Abruzzo Onlus Dario Verzullie quello sui diritti delle donne in Iran con Amnesty International e la giornalista Gabriella Colarussoe la responsabile di Amnesty International Ilaria Masinarain occasione della proiezione di Persepolis dell’iraniana Marjane Satrapi.

 

Altro ospite di rilievo sarà il regista Stefano Chiantini che presenterà in anteprima il suo ultimo film Il ritorno con la cantante Emma Marrone che cercherà di presenziare alla proiezione, in sala o a distanza.

Da non perdere la sonorizzazione dal vivo di Davide Barbafiera e Tommaso Tanzini del capolavoro dell’espressionismo tedesco Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau in occasione dei cento anni dalla uscita nei cinema.

All’interno del Festival un’intera giornata sarà poi dedicata, a concludere il Festival del Gran Sasso 2022 realizzato dallo stesso LAQFF, all’alpinismo al femminile con il film Climbing Iran e la presenza della regista Francesca Borghetti, del medico e alpinista Annalisa Fioretti e della pianista Natalia Ratti.

 

Uno spazio molto importante è dedicato ai film in concorso con cinque lungometraggi a contendersi il premio principale e quellodella giuria degli studenti UNIVAQ:

Come prima, di Tommy Weber (Francia)

Bentu, di Salvatore Mereu (Italia)

Rebel, di Adil El Arbi e Bilall Fallah (Belgio)

La traversèe, di Florence Miailhe (Francia)

The staffroom, di Sonia Tarokic (Croazia)

Il premio Miglior film 2022 sarà assegnato dalla Giuria composta da Michelangelo Iuliano, giornalista Mediaset, Andrea Magnani, regista, sceneggiatore e produttore, ed Eleonora Nascimben, reporter e comunicatrice sociale, mentre una giuria di studenti Univaq composta da Luca Cialfi, Leonardo Di Pietrantonio e Arianna Tomassini assegnerà il Premio UNIVAQ.

 

Uno spazio altrettanto importante sarà occupato dal concorso dei cortometraggi, selezionati da una Giuria d’eccezione formata dalle ragazze e dai ragazzi degli istituti Bafile e Cotugnopartecipanti al PCTO del L’Aquila Film Festival, organizzato quest’anno per la prima volta.

Sarà il pubblico presente in sala a costituire la Giuria che eleggerà il cortometraggio vincitore.

I 9 cortometraggi in concorso sono i seguenti:

 

Re-Animal, di Rubén Garcerá (Spagna)

When the suncomes up, di Viktorija Samardzic (Serbia)

Ficciones, di Teo Planell e Alejandra Kikidis (Spagna)

Il Balcorto, di Alessio Merighi (Italia)

Un’Ora Sola, di Serena Corvaglia (Italia)

Paradise Lost, di Francesca Fini (Italia)

Non Esattamente Ken Loach, di Stefano Moscone (Italia)

Monsieur Lucien, di Robin Barriere (Francia)

Lights, di AdélPalotás (Ungheria)

 

 

Ancora, le ragazze ed i ragazzi del PCTO coadiuveranno la realizzazione dell’intera manifestazione partecipando attivamente a tutte le attività che la caratterizzano: sotto la guida degli organizzatori del LAQFF si occuperanno di intervistare gli ospiti che interverranno, di curarne l’ospitalità, di gestire l’accoglienza del pubblico ecc.

 

La serata conclusiva, nella quale avverrà la premiazione dei vincitori, sarà caratterizzata dalla presenza di un altro grande ospite, protagonista di serie e film: Federico Cesari, il Martino Rametta di Skam Italia e il Daniele Mencarelli di Tutto chiede salvezza sarà infatti il padrino ufficiale del Festival mentre i ragazzi del PCTO LAQFF realizzato con gli Istituti Bafile e Cotugno dell’Aquila premieranno il Miglior Cortometraggio.

Durante la serata conclusiva sarà inoltre possibile tornare ad ascoltare l’Orchestra di Piazza Palazzo che accompgnerà in musica l’evento finale di questa ricchissima edizione del L’Aquila Film Festival.

 

Non mancheranno, ancora, gliincontri ed eventi tecnici dell’Abruzzo Film Industry, rivolti agli addetti ai lavori: mercoledì 23 novembre si incontreranno glioperatori regionali con i rappresentanti della Regione Abruzzo per delle proposte di rilancio del Cinema abruzzese e l’Osservatorio Interuniversitario sul Cinema e gli audiovisivi in Abruzzo curerà un incontro con la costituenda Abruzzo Film Commission (nella persona dell’assessore Daniele D’Amario), Cristina Priarone di Italian Film Commission, Stefania Ippoliti di Toscana Film Commission, Marco Cucco dell’Università di Bologna, Bruno Zambardino del MIC e Ester Di Cino e Alessandra Lucantonio della Regione Abruzzo.

Ci sarà ancora spazioper parlare di sale cinematografiche tra crisi ed esempi viruosi con gli interventi dei rappresentanti del Premio Lizzani, del Presidente ANAC Francesco Martinotti, i gestorid elle sale Ettore Scola di Pescasseroli e Postmodernissimo di Perugia e di Tony Zitella, Presidente ANEC Abruzzo.

Infine anche attenzione ai progetti dei giovani autori con i pitch registi-produttori e il concorso Next Abruzzo, alle questioni di genere nel Cinema con Eleonora Nascimben, Ira Fronten e Stefano Chiantini, ai temi dell’europrogettazione con Claudio Esposito, produttore, Daniela De Francesco, autrice, Mirco Mirabilio, rappresentante CNA Abruzzo, e Stefano Chiavarini, Produttore esecutivo, e al Product placement con l’intervento di Leonardo Paulillo, avvocato esperto in diritto d‘autore.

 

I due programmi, così ampi, possono essere consultati online al sito www.laquilafilmfestival.it dove sarà anche possibile prenotarsi ai diversi appuntamenti, quando necessario.

Tutti gli eventi, incontri e proiezioni sono ad ingresso libero

Altri contatti: info@laquilafilmfestival.it / facebook.com/laquila.filmfest / instagram.com/laquilafilmfestival




Convegno internazionale di studi Regimi punitivi e sistemi politici: il fascismo italiano tra rotture e continuità. 25-26 novembre 2022 Università degli studi Roma Tre- Dipartimento di Studi Umanistici

Sala Professori (ex Presidenza) si trova in via Ostiense 234/236 Roma
Venerdì 25 novembre 2022
Mattina: 10h00. Apertura dei lavori. Saluti istituzionali
– ANPPIA Nazionale.
– Manfredi Merluzzi, Direttore Dipartimento Studi Umanistici – Roma Tre.
– Marco Ruotolo, Direttore European Penological Center – Roma Tre.
10h30-12h15 Prima sessione:
Punitive regimes and political regimes in the European and colonial
world
Discussant: Andrea Brazzoduro
Zhanna Popova
Revolutionary utopias and dystopias: Forced labour of convicts and the making of the Soviet
man, 1923-1929.
Christian G. De Vito
Legacies of empire, practices of dictatorship. Militarism and punitive regimes in the Spanish
monarchy (1870s-1975).
Francesca Di Pasquale
Colonization, human reclamation and punitive labour. Agricultural penal colonies in
Southern Italy and in Libya during the Fascist Regime.
Pausa pranzo
2
Pomeriggio: 14h30- 16h15 Seconda sessione:
Regimi punitivi nelle transizioni tra sistemi politici
Discussant: Chiara Lucrezio Monticelli
Claudio Sarzotti
Il carcere di Saluzzo durante il Ventennio fascista tra svolta repressiva e detenzione politica.
Giovanni Brunetti
L’ossessione per l’ordine. La genesi delle commissioni per il confino degli ex fascisti e le
“Sanzioni contro il fascismo” (1944-1946).
Marco Mondini, Michela Ponzani
Credere, obbedire, sorvegliare, punire. Il “nemico interno” e l’eredità delle leggi eccezionali
di guerra, dal fascismo alla Repubblica.
16h30- 18h15 Terza Sessione:
L’esperienza della punizione
Discussant: Anthony Santilli
Giuseppe Ferraro
I confinati del duce. Storie dei deportati etiopi in Italia.
Giuseppe Lorentini
L’“Internatitis” di Mikuletič come paradigma dell’esperienza di internamento nei campi
fascisti (1941-1943).
Jacopo Pavanetto
La carcerazione politica a Regina Coeli e a Santo Stefano: alcune voci di antifascisti.
Cena sociale
Sabato 26 novembre 2022
Mattina: 09h00-10h45 Quarta Sessione:
Guerra mondiale e regimi punitivi
Discussant: Claudio Natoli
Michelangelo Borri
Dall’altra parte della recinzione. L’internamento italiano in Germania attraverso le relazioni
della Croce Rossa di Salò.
Costantino Di Sante
3
Dannosi per lo Stato fascista. Internati e confinati politici nelle colonie italiane durante la
Seconda guerra mondiale.
Giovanni Villari
La repressione del dissenso nel contesto albanese.
Giacomo Massimiliano Desiante
Il censimento degli sloveni alle Tremiti: dall’internamento ai campi di addestramento
partigiani.
11h00-12h45 Quinta sessione:
Costruire regimi punitivi, categorizzare i reclusi
Discussant: Lorenzo Benadusi
Ernesto De Cristofaro
La scienza e le pratiche realizzazioni. Il fascismo e la scuola positiva di antropologia
criminale.
Matteo Pasetti
Il modello punitivo fascista contro i “paradisi artificiali”.
Manoela Patti
L’antimafia del fascismo. Pratiche repressive e ridefinizione del “paradigma mafioso” tra
aule di tribunale e colonie di confino (1925-1938).
13h00-13h30 Note conclusive




TERAMO. UNITE: CHRISTIAN CORSI È IL NUOVO DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Christian Corsi è stato eletto Direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione. È il primo Direttore dell’Università degli Studi di Teramo ad essere eletto. Alla tornata elettorale – che ha interessato 40 votanti tra docenti, personale amministrativo e studenti – Christian Corsi ha ottenuto 37 preferenze. Tre le schede bianche.
Christian Corsi è professore ordinario di Economia aziendale presso il Dipartimento Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo dove insegna Comunicazione d’impresa ed Economia e gestione delle imprese. Preside dal 2019 alla guida della omonima Facoltà, è coordinatore del Corso di Dottorato di ricerca in Economic and social sciences (Università degli Studi di Teramo).
Ha insegnato all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ed è stato coordinatore del Corso di laurea magistrale in lingua inglese Economics and communication for management and innovation in partenariato con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È stato prorettore all’Orientamento in entrata, al Placement e al Welfare studentesco dal 2014 al 2018.
È responsabile scientifico di diversi progetti e gruppi di ricerca nazionali e internazionali, tra cui quello denominato “Elementi e dinamiche evolutive di crescita degli spin-off universitari. Approcci d’analisi multi-livello e transnazionali” svolto in collaborazione con l’Università della Coruña e l’Università di Santiago de Compostela.
È componente dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali, tra le quali l’International Journal of Business Environment, il Journal of Business Economics and Management, l’International Journal of Business Competition and Growth e Management Control.
Ha pubblicato numerosi articoli e monografie scientifiche con editori nazionali e internazionali sul trasferimento tecnologico universitario, sugli spin-off universitari e accademici, sulle performance economico-finanziarie, innovative e sociali, nonché sulle dinamiche di corporate governance, di startup e collegate imprese ad alto contenuto tecnologico e conoscitivo, di PMI e di modelli aziendali orientati alla sostenibilità. Tra le diverse pubblicazioni si ricordano, tra le altre: Unmasking Intellectual Capital from gender and nationality diversity in University Spin-Offs boards. A study on non-linear effects upon firm innovation (2022); Monopolistic professional closure, family credentials and examination procedures in the Venetian College of Accountants (16th-17th century) (2020); Influence of the regional entrepreneurial ecosystem and its knowledge spillovers in developing successful university spin-offs (2020); High-tech entrepreneurial firms’ innovation in different institutional settings. Do venture capital and private equity have complementary or substitute effects? (2019); The role of venture capitalist to enhance the growth of Spanish and Italian university spin-offs (2018); A quality evaluation approach to disclosing third mission activities and intellectual capital in Italian universities (2018); Improving the external financing in independent high-tech SMEs. Does the foreign ownership matter? (2017).



DI CANDIDO POTEVA EVITARE LA RISPOSTA POLEMICA

 

In replica all’assessore Di Candido  che afferma che  sugli alberi asfaltati  “è stata montata una polemica ad arte e sul nulla”  ricordiamo che:

  1. Le criticità che abbiamo denunciato sono vere tant’è che l’Ufficio tecnico, venuto a conoscenza del problema ha “messo in preventivo l’eliminazione dell’asfalto attorno alla base dei tronchi”. Prendiamo atto del fatto che a Giulianova gli asfalti si fanno e si disfanno con conseguente sperpero di denaro pubblico.
  2. È vero che anche in passato quel viale è stato trascurato ma va precisato che fino a metà degli anni ‘90 degli asfalti in via Gramsci si occupava la Provincia (in quanto allora classificata come strada provinciale) dopo di che le Giunte di centro-destra (in cui Di Candido è stato più volte assessore) e di centro-sinistra che si sono succedute (e alle quali noi abbiamo fatto sempre opposizione) si dividono equamente le responsabilità.
  3. Ribadiamo: perché sul tratto finale di via Gramsci non è stato progettato un marciapiede per completare quelli realizzati dalle Giunte di sinistra prima degli anni ’90? Eppure metterebbero in sicurezza i tanti pedoni che frequentano il cimitero e la scuola di Bivio Bellocchio.
  4. Quanto al fatto che l’attuale amministrazione tiene al verde osserviamo che l’incuria è sotto gli occhi di tutti e per farla breve ricordiamo la colata di asfalto al posto dei pini in via Trieste.

Giulianova, 23 ottobre 2022

IL CITTADINO GOVERNANTE

associazione di cultura politica




GIULIANOVA. “LA TORRE DI BABELE”: UN LIBRO SULLA STORIA DELL’EX SADAM

È in libreria l’instant book  La Torre di Babele,edito da Maginot Edizioni con la prefazione dell’urbanista Paolo Berdini.

Con questo libro abbiamo voluto raccontare la storia dell’area ex Sadam e insieme fotografare  gli sviluppi attuali della vicenda.

Una lunga storia urbanistica, che ancora deve concludersi, in cui,nelle diverse fasi, si intrecciano, si confrontano e si scontrano rendita fondiaria e interessi generali sullo sfondo di visioni diverse della città delle varie parti politiche.

È un racconto che parte da lontano (1994), da quello che doveva essere “l’anno zero” (con una rapida  soluzione a portata di mano), fino ad arrivare  all’agosto di quest’anno con le due Proposte di iniziativa popolare, una per il teatro e un diverso assetto della parte pubblica dell’area ex- Sadam e l’altra per il recupero del parco sul lungomare Spalato nell’ambito del cosiddetto “cannocchiale verde”.

Il finale del racconto è ancora aperto e tutto da scrivere, perché nella realtà avere in quella parte di città un quartiere bello, moderno e vivibile è ancora possibile.

Di facile lettura e sostenuto dai documenti necessari per la ricostruzione dei passaggi amministrativi, La Torre di Babele con il caso dell’ex-Sadam  ci presenta un caso esemplare che Paolo Berdini nella prefazione definisce “un esempio paradigmatico della possibilità di riprenderci il futuro”.

Dunque buona lettura e buon futuro!

N.B.: “La Torre di Babele” la trovate a Giulianovapresso Libreria Ianni in Via Gorizia o presso Mondadori Bookstore di Via Nazario Sauro, oppure scrivendo a maginotedizioni@gmail.it

Giulianova 20 settembre 2022

 

IL CITTADINO GOVERNANTE

Associazione di cultura politica




È tempo di Open day per la Scuola Macondo: si parte sabato con la scrittrice Maura Chiulli 

La Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara ideata e diretta dallo scrittore abruzzese  Peppe Millanta, è pronta per l’Open day di domenica 11 settembre, intera giornata, presso la sede in via C.De Cesaris 36 a Pescara.

La scuola si prepara ad inaugurare un nuovo anno accademico ed inizia con il presentare tutte le novità e i corsi, facendo conoscere i docenti, alunni e presentando il loro lavoro “I racconti di Macondo vol. V”.
Un primo assaggio di questo week end di presentazioni e’ previsto per sabato 10 settembre alle ore 18 con il reading “Le parole per dirlo” – Racconti di sé a cura dei corsisti dell’a.a. 2021/2022 del corso di Scrittura Autobiografica tenuto da Maura Chiulli che sta facendo parlare molto di se’ per il suo ultimo capolavoro “Ho amato anche la terra”, Hacca Edizioni. Oltre al reading verra’ presentato il corso di scrittura autobiografica con la stessa Maura Chiulli. Tutto si svolgerà presso la sede della scuola Macondo.
In seguito dalle 10 di domenica, e per l’intera giornata, ci sarà  la presentazione dei corsi con lo staff della Scuola Macondo e con i docenti.
Verranno presentati anche i corsi della Macondo Kids, i corsi di scrittura e lettura dedicati ai più piccoli.
E’ possibile consultare il sito http://www.macondokids.it.
Alle 18 e alle 19.30 verra’ presentata l’antologia, “I Racconti di Macondo vol. V” (Ianieri Edizioni), con gli studenti della classe di Scrittura Creativa.
Gli autori parleranno dei loro racconti e della loro declinazione del tema scelto per quest’anno: “l’origine”.
Alle 18:45 ci sarà il concerto “Storie di musica” di e con Umberto Palazzo chitarra e voce, e Piero Delle Monache sax e voce accompagnati alle percussioni da Michelangelo Del Conte, “Storie di musica” è anche il titolo del corso che terranno gli stessi e di cui si parlerà in sede.
Si sottolinea che per chi si iscrive ad uno dei corsi annuali durante l’ Open Day, ci sarà il 10% di sconto.
Info: 3703525381



La Provincia incontra Dirigenti, Consigli d’Istituto e Consulta degli Studenti in vista della riapertura dell’anno scolastico.

Teramo, 7 settembre 2022. La Provincia incontra Dirigenti, Consigli d’Istituto e Consulta degli Studenti in vista della riapertura dell’anno scolastico. L’incontro è stato promosso dal presidente Diego Di Bonaventura e dal consigliere delegato all’edilizia scolastica Enio Pavone, e vedrà inoltre la partecipazione del vice presidente Luca Frangioni (delegato al patrimonio) e della struttura tecnica dell’Ente con il dirigente Francesco Ranieri e la funzionaria delegata all’edilizia scolastica Mariella Gabriele.

La riunione servirà a presentare il piano di investimenti sui poli scolastici dell’intera provincia, a fare il punto sui lavori in corso e su quelli già conclusi realizzati durante l’estate per recuperare nuove aule, sulla base delle indicazioni pervenute dalle scuole, e in vista degli interventi a medio e lungo termine che saranno coperti con i finanziamenti straordinari intercettati dalla Provincia e che ammontano a circa 120 milioni di euro.

La riunione si svolgerà in sala consigliare domani 8 settembre a partire alle ore 12:00.




L’Aquila. INCONTRI CON L’AUTORE – PORTA BRANCONIA

Oggi sabato 27 agosto ultimo appuntamento della rassegna letteraria intitolata “Incontri con l’autore” organizzata all’interno della IV edizione della manifestazione “Aperitivo in musica – Porta Branconia”
L’ospite d’onore sarà Angelo de Nicola con il suo libro “i Papi e Celestino V”.
 questo libro ripercorre l’atteggiamento che i vari Papi, nel corso della Storia, hanno avuto nei confronti della figura di Celestino V e della Perdonanza, ovvero della Bolla con cui, al momento dell’incoronazione all’Aquila, Fra’ Pietro del Morrone concesse il Perdono da tutti i peccati a chi, sinceramente pentito e confessato, fosse passato sotto la Porta Santa di Collemaggio tra il 28 e il 29 agosto di ogni anno.
Un gesto rivoluzionario perché concesso erga omnes e gratis, cioè anche ai poveri che non potevano permettersi di “lucrare” l’indulgenza plenaria.
Dunque, da Bonifacio VIII, il successore di Celestino, che tentò in tutti i modi di annullare (che per l’epoca voleva dire distruggerla fisicamente) la Bolla del Perdono, senza riuscirvi per la coraggiosa resistenza del popolo aquilano che, infatti, ne custodisce la proprietà morale e materiale da 728 anni e, ancora oggi, promuove e organizza ogni anno la Perdonanza Celestinana con l’apertura della Porta Santa che è stata tenuta, nella versione cosiddetta “moderna” (ossia dal 1983 in poi) da 39 Cardinali.
Passando per Clemente V che fece santo, e subito, Celestino V ma significativamente non con il nome da Papa, bensì da Eremita: San Pietro Confessore.
Fino, in epoca moderna, a Paolo VI, il primo a parlare delle dimissioni come di un gesto eroico; a Giovanni Paolo II e soprattutto a Benedetto XVI che, dopo aver fatto un percorso di “riabilitazione” della “damnatio memoriae” di Pietro del Morrone, sostenendo che «seppe agire secondo coraggio e in obbedienza a Dio» e smontando così il marchio di vigliaccheria causato dal famoso verso dantesco (“vidi l’ombra di colui che per viltade fece il gran rifiuto”), fino al punto da dimettersi esattamente come fece il suo predecessore.
E, infine, a Papa Bergoglio che di Celestino V ha detto: «C’è un’idea forte che mi ha colpito, pensando all’eredità di San Celestino V. Lui, come San Francesco d’Assisi, ha avuto un senso fortissimo della misericordia di Dio, e del fatto che la misericordia di Dio rinnova il mondo».



XXIV^ EDIZIONE LA NOTTE DELLE PAURE- TEATRO NEI PARCHI “Le terre di Fontamara”, con la regia di Gianluca Bondi. Dal 10 al 13 agosto 2022- Leofara di Valle Castellena (TE)

Torna dopo 3 anni di assenza la Notte delle Paure- Teatro nei parchi, manifestazione teatrale

che dal 1995 anima i boschi di Leofara. Lo spettacolo di questa edizione “Le Terre di

Fontamara”, con la regia di Gianluca Bondi, è liberamente tratto dal romanzo “Fontamara” di

Ignazio Silone. Accompagna lo spettatore in un viaggio nella realtà rurale di un piccolo paese

del Fucino, sconvolto dai cambiamenti economici e sociali imposti dal regime fascista.

Semina, potatura, mietitura e vendemmia sono i cicli che scandiscono da sempre il ritmo

degli abitanti di questo piccolo comune abruzzese in stretto dialogo con la natura. Questo

equilibrio secolare viene però minacciato dal potere costituito che, improvvisamente,

sacrifica i bisogni primari degli abitanti di Fontamara in nome di un progresso che va a

beneficio solo di pochi privilegiati.

La frustrazione e la miseria dei “cafoni” del Fucino prendono corpo in un’intensa e ritmata

messa in scena, a tratti grottesca, che restituisce al pubblico l’ autentica forza vitale e di una

comunità svantaggiata ma dignitosa, permeata da una cristianità antica e popolare.

Una storia tragica di lotte, di disperazione, di illusioni e di promesse tradite da una classe

dirigente che si prende gioco di una comunità sprovvista non solo di mezzi, ma anche di

istruzione e priva di una prospettiva di vita che vada oltre la monotona quotidianità di un

mondo arcaico.

Lo spettacolo tocca temi sempre attuali, come l’estromissione dei cittadini dalle decisioni che

li riguardano.

«A volte anche noi non sappiamo a chi credere» – afferma il regista Gianluca Bondi – «Ci

sentiamo spaesati così come lo sono gli abitanti di Fontamara, che vivevano in un momento

storico di grande crisi». Di lì a poco, infatti, si sarebbe verificata la grande depressione del

‘29 e si respirava grande confusione nella società. Continua Bondi: «Si dice che i momenti

difficili creino uomini forti e credo che quello sia stato un momento duro che abbia generato

persone forti. Forti, perché costrette a ripiegare su loro stesse e a cercare le risorse al loro

interno ma anche al di fuori, tra quello che ancora c’era e non tra le cose che mancavano.

Costretti a stare nel poco o nel vuoto, siamo obbligati a reinventarci».

In questo spettacolo corale accompagnato da musica dal vivo originale, il racconto della lotta

di classe si svolge sulle note delle melodie popolari abruzzesi. La pièce teatrale è frutto di

un’attenta ricerca che recupera le antiche tradizioni del territorio del Fucino, espressioni

dialettali, costumi, proverbi e canti che fanno da cornice alle vicende di una comunità

simbolo di tutti gli oppressi.

“In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe

Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle

guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E

si può dire ch’è finito” (Ignazio Silone, Fontamara)

INFO UTILI:

“La Notte delle Paure-Teatro nei Parchi” è progetto dell’Associazione “I’FERE” nato nel

1995 con la volontà di far rivivere, attraverso un progetto teatrale, la memoria dei luoghi e

delle genti del territorio del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.

Si inizia con il passeggiare al tramonto tra gli antichi sentieri dei Monti Gemelli per poi

incontrare al calar del sole, qua e là nella natura, storie suggestive, installazioni, adattamenti e

riscritture di testi, poesie, romanzi, racconti, ricordi. Infine si cena tutti insieme sotto le stelle.

Un’esperienza intensa, primordiale, unica nel suo genere che ogni anno attira spettatori da

tutta Italia.

Programma: Il programma prevede a partire dalle 18 il ritrovo a Leofara, con ristoro e

possibilità di assistere a una mostra fotografica che introduce visivamente lo spettatore nel

mondo rurale di fontamara. Alle ore 19 ci sarà il concerto di un trio strumentale. Alle 20 è

prevista la partenza per l’escursione guidata per raggiungere i luoghi della rappresentazione,

con inizio previsto alle ore 21. Si raccomanda abbigliamento adeguato da montagna e torcia.

Al termine dello spettacolo ci sarà, come sempre, la possibilità di cenare e pernottare in loco

(con sottoscrizione al costo di 10 euro). Obbligatorio munirsi di torcia e abbigliamento da

montagna.