Prende ufficialmente il via la progettualità del Castelnuovo Vomano Calcio Sociale

Castelnuovo Calcio

E’ ufficialmente partita l’attività del Castelnuovo V. Calcio rivolta al settore sociale. Questa mattina il Presidente, Giancarlo Di Flaviano, il Direttore Generale Emilio Capaldi, il Capitano Francesco Terrenzio e il Vice Capitano Massimo Loviso, in rappresentanza dell’intera squadra, si sono recati presso la scuola dell’infanzia di Guardia Vomano, per apportare un contributo in termini di materiale didattico all’Istituto. Una mattinata fatta non solo di donazioni, ma anche di sorrisi tra i presenti, primi fra tutti tra i piccoli studenti e i nostri tesserati, entusiasti di ricevere anche i gadget della squadra, pensati appositamente per la scuola. Un ringraziamento doveroso è per la Preside dell’Istituto Comprensivo di Notaresco Maria Lalli per la collaborazione e l’accoglienza, alle maestre e alla cartolibreria Play Island di Castelnuovo Vomano per il materiale e per il contributo aggiuntivo offerto, segno della vicinanza e della sensibilità delle attività territoriali, alla nostra visione del concetto di socialità e solidarietà.




GRANDI, GRANDI, GRANDI… IL GIULIA BASKET GIULIANOVA BATTE CIVITANOVA E SALE A QUOTA 8 PUNTI IN CLASSIFICA

Basket, Dron

Seconda vittoria in tre giorni per il Giulia Basket Giulianova che, dopo aver battuto Ancona, si è ripetuto anche contro la Virtus Civitanova, formazione, prima della palla a due, a pari punti con i giallorossi. Proprio come tre giorni fa, in una gara alla vigilia tutt’altro che semplice, i giallorossi hanno vinto in modo chiaro, scavando fra loro e gli avversari ben 19 punti di distacco. Il 69-50 finale è il giusto premio per una squadra che, in un periodo di grandi difficoltà legate alle assenze e agli infortuni, ha dato il meglio di se’, superando le avversità e compattandosi ulteriormente come gruppo. Tutti i giocatori chiamati a rapporto hanno dato in campo fino all’ultima stilla di energia. Thiam, con tre schiacciate da antologia, si è costruito il titolo di miglior realizzatore delle serata (17 punti), ma dietro di lui altri tre giocatori in doppia cifra, a dimostrazione della grande prova di squadra: Dron con 14 punti, e due triple molto importanti nell’ultimo periodo,  Panzini e Di Carmine a braccetto a quota 10, senza dimenticare Cacace e Tognacci che, ancora non al 100%, hanno contribuito rispettivamente con 9 e 8 punti. In casa Virtus Civitanova Casagrande (15 punti) è stato il migliore dei suoi, con gli altri che sono andati però a corrente alternata.
Primo tempo in sostanziale equilibrio quello visto sul parquet di Atri. Anche a causa degli impegni ravvicinati, le due formazioni esprimevano una pallacanestro magari non spettacolare ma sicuramente molto intensa, dove le difese si facevano preferire agli attacchi.

Il Giulia Basket, pur sbagliando qualche tiro di troppo, nel corso dei primi 10′ conteneva le sfuriate offensive degli ospiti, che avevano in Casagrande il loro migliore realizzatore (10 pt nei primi 20′). Grazie al buon apporto offensivo di Cacace (5 punti) e Thiam (8 punti) i giallorossi chiudevano il primo quarto sul 15-18. Nel secondo però le cose, offensivamente parlando, iniziavano a girare meglio. Dron segnava dalla lunga distanza, Tognacci ne metteva 5 in fila, il capitano Di Carmine regalava magie in attacco e Giulianova arrivava anche fino al +6 (32-26 al 9′), prima di subire sulla sirena di metà gara il canestro che mandava le due squadre al riposo sul 32-28.
Al ritorno in campo dopo la pausa lunga Giulianova cambiava decisamente marcia. Il “solito” Thiam ne metteva 7, la difesa minuto dopo minuto saliva di intensità e Civitanova vedeva aumentare lo svantaggio, fino a toccare il -10 al 24′ (40-30). Andreani e Rocchi provavano a riaprire la gara (40-36 al 27′) ma il Giulia Basket, passato il momento di sbandamento, riusciva a chiudere il quarto su un promettente 46-39.
Gli ultimi 10′ erano un assolo giuliese. I giallorossi, se in difesa concedevano poco o niente agli ospiti (52-42  al 34′), in attacco si scatenavano letteralmente segnando ben 5 triple e regalando anche qualcosa allo spettacolo, come un alley-oop da stropicciarsi gli occhi sull’asse Panzini-Thiam. Civitanova era sulle gambe e Giulianova ne approfittava, aumentando il vantaggio minuto dopo minuto fino 69-50 che chiudeva la contesa.
Adesso però per i giallorossi non ci sarà tempo per festeggiare la bella vittoria, perchè domani si tornerà subito in palestra perchè se da un lato c’è da preparare la gara di domenica prossima contro Montegranaro, dall’altro c’è da inserire l’acquisto dell’ultim’ora: la guardia/ala Niccolò Lurini. Classe 2000, 93 kg per quasi due metri, Lurini è stato prelevato dalla Virtus Pozzuoli (serie B) dove ha iniziato la stagione. Cresciuto nelle giovanili del Galli Basket di San Giovanni Valdarno, la sua città natale, è stato poi per due anni a Cantù prima di approdare in serie A2 nel 2017-’18 con la Mens Sana Siena per poi giocare con le casacche di San Vendemiano e Pozzuoli

Giulia Basket Giulianova – Rossella Virtus Civitanova Marche 69-50 (15-18, 17-10, 14-11, 23-11)

Giulia Basket Giulianova: Iba koite Thiam 17 (8/13, 0/1), Gabriel Dron 14 (2/5, 3/5), Lorenzo Panzini 10 (2/4, 2/7), Gianluca Di carmine 10 (3/4, 1/2), Alberto Cacace 9 (2/5, 1/3), Federico Tognacci 8 (1/2, 2/4), Matteo Tersillo 1 (0/3, 0/2), Fabio Scarpone 0 (0/0, 0/0), Davide Galliè 0 (0/0, 0/0), Federico Malatesta 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 6 / 10 – Rimbalzi: 30 5 + 25 (Alberto Cacace 8) – Assist: 14 (Lorenzo Panzini, Gianluca Di carmine 4)
Rossella Virtus Civitanova Marche: Riccardo Casagrande 15 (6/8, 0/2), Tommaso Milani 9 (3/10, 1/3), Simone Rocchi 9 (0/3, 3/6), Lorenzo Andreani 6 (0/1, 2/8), Marco Lusvarghi 6 (3/4, 0/0), Marco Vallasciani 2 (1/2, 0/2), Francesco Amoroso 2 (1/4, 0/3), Matteo Felicioni 1 (0/0, 0/0), Tommaso Cognigni 0 (0/0, 0/1), Giorgio Montanari 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 4 / 6 – Rimbalzi: 34 7 + 27 (Marco Lusvarghi, Marco Vallasciani 8) – Assist: 14 (Tommaso Milani, Lorenzo Andreani 5)



27 Gennaio: lettera aperta che Gianguido D’Alberto, per la Giornata della Memoria, ha scritto a sua figlia Viola

 

 

Piccola Viola,

oggi celebriamo la “Giornata della Memoria”, ricordiamo l’Olocausto, quando milioni di persone, tra le quali anziani, uomini, donne e bambini, furono chiuse nei campi di concentramento per poi essere uccise.

La Memoria, che è una parola che viene dal greco, una lingua antica, con la quale si indica l’importanza di ricordare il passato ma al tempo stesso di guardare al futuro, deve aiutarci a valutare ciò che non deve essere più fatto.

Non trovi ingiusto prelevare le persone dalle loro case in ogni città, anche qui a Teramo, e condannarle solo perché erano considerate diverse o avevano altre idee rispetto a chi comandava? Ecco, è per questo che facciamo ‘Memoria’: perché l’odio, il disprezzo, la violenza, non devono più vincere.

Dobbiamo impedire che tutto ciò possa ripetersi con altre persone, anche se in forme differenti, ma con lo stesso obiettivo: eliminare chi è diverso, chi non ha lo stesso colore della pelle, chi è povero, chi è malato, chi ha altre idee di pensiero.

Tu puoi insegnarmi come sia bello stare insieme tra amici che hanno un diverso colore della pelle o hanno bisogno di essere aiutati perché malati; in tutti questi momenti hai fatto ‘Memoria’, hai fatto vincere il bene sull’assurda bruttezza del male; hai reso, nel tuo piccolo, il mondo un posto migliore.

E’ proprio questo il messaggio che la Giornata della Memoria vuole trasmettere: un invito a vivere la differenza come una ricchezza, uno stimolo a spalancare le braccia, ad aprire le frontiere all’altro. Non voltiamoci da un’altra parte, se chi è diverso viene maltrattato, non dimentichiamo che non c’è colore della pelle, credo, condizione, che ci rende migliori o peggiori.

Non esiste la diversità, Viola, perché non esiste la normalità: tutti noi siamo meravigliosamente diversi l’uno dall’altro, in fondo, e questa è una fortuna, la più grande delle fortune.

La Giornata della Memoria deve portarci a riflettere e parlare di uguaglianza, di fratellanza e di non discriminazione, ma deve spingerci a generare in noi valori importanti come quello della tolleranza che deve essere sempre viva in ciascuno per consentirci di vivere tutti in armonia.

Facciamo ‘Memoria’, non solo oggi, Viola, ma ogni giorno, sempre.

 

“…per questo è importante conservare, divulgare, tramandare la Memoria. Solo così sapremo di essere umani, in grado di essere umani” Edith Bruck

 

Il tuo papà

 




RIFONDAZIONE COMUNISTA PARTECIPA ANCHE A TERAMO AL “GIORNO DELLA MEMORIA”.

IL 27 GENNAIO 1945 LE TRUPPE SOVIETICHE DELL’ARMATA ROSSA LIBERARONO AUSCHWITZ.

Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea partecipa alla celebrazione del “Giorno della Memoria”, istituito nel ricordo del 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche dell’Armata Rossa aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia e liberarono gli ultimi prigionieri sopravvissuti allo sterminio nazista di Hitler. Più di 1 milione di persone morirono dal 1940 al 1945, solo in quel lager. L’Unione Sovietica, con i suoi 25 milioni di morti, è stata la principale artefice della sconfitta militare e politica del nazismo. Questa è la verità storica che qualcuno vorrebbe cancellare o vergognosamente modificare.

Quest’anno, a causa della pandemia, non si terranno molte delle consuete manifestazioni mentre altre cerimonie si svolgeranno in forma ristretta. Ma è fondamentale non dimenticare mai la nostra storia. Vogliamo ricordare i tanti luoghi di internamento e concentramento presenti anche in Provincia di Teramo, dove furono detenuti centinaia di cittadini: ebrei, zingari, cinesi, omosessuali, disabili, comunisti ed altri oppositori politici, nonché militari disertori dopo l’8 settembre 1943. Tra i vari campi di prigionia presenti nel nostro territorio rammentiamo quello di Teramo situato presso l’ex Caserma Mezzacapo nei pressi del Santuario della Madonna delle Grazie e quello di Isola del Gran Sasso collocato all’interno del Santuario di San Gabriele, requisito dalle autorità fasciste ai Padri Passionisti.

Ricordare è decisivo per non ripetere, per capire come tutto sia potuto succedere nell’indifferenza e nel consenso dei più, per evitare che di nuovo oggi l’indifferenza permetta il riemergere del razzismo, della xenofobia, dell’odio e della ricerca dell’uomo della provvidenza. Gli uomini della provvidenza hanno fatto danni enormi nel secolo scorso, ricordarlo aiuta ad evitare che tornino a farne oggi.

Non un solo giorno ma ogni momento per ricordare coloro che sono stati uccisi dalla barbarie nazifascista. Perché ebrei, rom, asociali, omosessuali, comunisti, disabili rischiavano di contaminare la purezza di un’inesistente “razza ariana”. Oggi come ieri c’è chi nega o sminuisce la shoah, c’è chi dimentica che l’anticomunismo fu col razzismo e l’antisemitismo il cuore della folle ideologia nazifascista. In nome di un revisionismo miserabile, si cerca di rivalutare anche pubblicamente quello che è stato e rimane il male assoluto. Verso l’uso della xenofobia e del razzismo come veicoli di raccolta di consenso non ci può essere alcuna giustificazione: è necessario rialzare la voce contro vecchi e nuovi fascismi, in nome di chi è morto, di chi ha disobbedito, di chi ha resistito. E non possiamo tralasciare i vergognosi tentativi di equiparazione tra comunismo e nazi-fascismo, perpetrati anche a livello istituzionale.

Rifondazione Comunista non dimentica il sacrificio dei deportati e di tutte le vittime del nazi-fascismo e continuerà ad onorarne la memoria per trasmettere il loro esempio alle nuove generazioni, per renderle consapevoli delle atroci vicende che hanno segnato il nostro passato, affinché restino scolpiti per sempre i valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo, la dignità dei popoli, la libertà e la pace, caratteri essenziali di ogni società democratica.

Mirko De Berardinis

Segretario cittadino PRC – SE Teramo




Pubblicato il Bando del Premio Nazionale di letteratura naturalistica “Parco Majella” 24a edizione – anno 2021

Antonio Di Marco – Presidente Premio Parco Majella

 

È stato pubblicato il Bando del Premio Nazionale di letteratura naturalistica “Parco Majella”, giunto quest’anno alla sua 24a edizione e la composizione della giuria che valuterà i testi in concorso.

 

Il Premio, che si svolge sotto l’egida del Centro Scuola e Cultura Italiana di Toronto, è strutturato nelle seguenti sezioni in concorso:

 

  1. NARRATIVA edita
  2. SAGGISTICA edita
  3. GIORNALISMO (articoli, servizi e inchieste su temi naturalistico – ambientali, pubblicati, teletrasmessi e radiotrasmessi negli ultimi due anni)
  4. POESIA edita

 

Non è prevista quota di partecipazione.

Tutti i testi dovranno essere inviati entro e non oltre il 31 marzo 2021.

 

La GIURIA di esperti della 24° edizione del Premio Parco Majella è così composta:

 

Antonella SANVITALE Dirigente Scolastico
Raffaele RIBA Scrittore
Andrea GIALLORETO Docente universitario
Rosaria CHICCHIRICHI MORRA Vicepresidente Regionale FAI Abruzzo – Molise
Aurelio MANZI Ricercatore e Saggista
Andrea LOMBARDINILO Docente universitario
Maria Rosaria LA MORGIA Giornalista e Scrittore
Antonio DEL GIUDICE Giornalista e Scrittore
Paolo DI MIZIO Giornalista e Scrittore

 

La PREMIAZIONE avverrà nel corso di una cerimonia che si terrà ad Abbateggio (PE), alla presenza di autorità ed esponenti del mondo ambientalistico e culturale, il 24 LUGLIO 2021.

 

Il bando è scaricabile dal sito del Comune di Abbateggio:

https://www.comune.abbateggio.pe.it/Premio-Parco-Majella-1.htm

 

 

 

 

 

Il Premio Nazionale di Letteratura Naturalistica “Parco Majella” è un concorso letterario esplicitamente dedicato alla letteratura naturalistico – ambientale, per richiamare l’attenzione su opere nelle quali un ritrovato equilibrio tra uomo e natura apre un orizzonte nuovo, capace di valorizzare le nostre radici e indicare un modello culturale forte e denso di sviluppi e approfondimenti.

Il Premio Parco Majella si svolge nel mese di luglio in Abbateggio (PE), uno de “I borghi più belli d’Italia” in Abruzzo ed è promosso dall’Associazione “Alle falde della Majella” in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

L’iniziativa culturale nasce nel 1998 con l’intento di sensibilizzare alle tematiche ambientali, promuovendo nel contempo l’intero territorio del Parco Nazionale della Majella.

Il Premio Parco Majella nei suoi primi 23 anni ha realizzato un vero e proprio albo d’onore della scrittura verde costituito da autori Nazionali e Internazionali: oltre 1500 partecipanti, 250 vincitori e 100 premi speciali. Nel corso degli anni ha assunto anche una valenza Internazionale, vedendo la partecipazione e la collaborazione di personalità non solo illustri, ma provenienti da varie parti del mondo: Canada, Stati Uniti, India, Argentina, Germania e Svizzera. Attualmente questa iniziativa culturale ha raggiunto un rilevante spessore grazie alle varie ed importanti tematiche affrontate nelle passate edizioni, riuscendo a coinvolgere attivamente personaggi di rilievo in ambito culturale ed ambientale, tra i quali Tara Gandhi Bhattacharjee, Dacia Maraini, Rita El Khayat, Grazia Francescato, Luciano D’Alfonso, Ruggero Leonardi, Alda D’Eusanio, Lucio Marcotullio, Rodolfo De Laurentiis, Enzo De Caro, Daniele Becci, Luciano D’Amico, Michele Mirabella, Daniele Mocio, Benedetta Rinaldi, Roberta Morise, Annalisa De Simone, nel ruolo di Presidenti di Giuria.

 

ANTONIO DI MARCO – Presidente del Premio Parco Majella:

Il consolidarsi di un Premio Letterario Nazionale a vocazione naturalistica in un piccolo centro di una zona montana interna al Parco Nazionale della Majella non può che essere motivo di gioia ed entusiasmo per quanti, come noi, credono nell’importanza della valorizzazione della cultura e dell’ambiente naturale quali pilastri su cui dovranno poggiare, negli anni a venire, la riscoperta dell’antica dignità della nostra gente e la costruzione di una nuova prosperità per la nostra terra.

Siamo stati i primi in Italia, più di venti anni fa, a parlare di natura ed ambiente in un Premio letterario e sono orgoglioso che questa sensibilità sia partita dal nostro piccolo Borgo alle falde della Majella!

 

Abbateggio, 24 Gennaio 2021

 

Antonio Di Marco

Presidente del Premio Parco Majella




Il 27 Gennaio giornata della memoria.

1)    Memoria per ricordare l’OLOCASTO, dello sterminio di milioni di persone.

Responsabilità nazismo e della follia di Hitler, vennero sterminati oppositori politici, ebrei, omosessuali, rom, handicappati, testimoni di Geova e gente comune.

Lasciatemelo dire una parte di colpa l’hanno avuta l’indifferenza di tanta gente e di tanti che sapevano e hanno taciuto, la memoria serve soprattutto per ricordarci di non commettere più quei errori.

2)    Memoria per ricordare la nostra resistenza in Italia, dell’uccisione di tanti partigiani e di tanta gente comune, donne, bambini uomini, Da parte dei nazisti e fascisti. Il sacrificio dei partigiani, le loro battaglie, la loro tenacia, sono servite, per conquistarci la libertà e la democrazia.

3)    Memoria per ricordare i nostri fratelli, morti nel deserto, nei lagher libici e in mare, persone che fuggono da schiavitù, dalla fame, da guerre e da sofferenze inumane. In mare muoiono perché, dai paese ricchi vengono in parte respinti. Paese con tanta gente egoista che non hanno una briciola di umanità.

4)    Memoria per ricordare che tanti profughi muoiono di freddo e fame, sono abbandonati a se stessi al freddo al gelo, alle intemperie invernali senza alcun riparo, sono a due passi dal confine italiano, sono in Bosnia, Croazia, Ungheria e altri paesi e non si fa quasi niente per aiutarli, salvo qualche associazione di volontariato.

5)    La memoria serve per ricordare i sbagli fatti e che si fanno, da non commettere più, di combattere l’indifferenza e l’egoismo. Con grande responsabilità, praticare i veri valori della vita, di uguaglianza,  di solidarietà, di giustizia sociale, di democrazia e di fratellanza dentro un progetto pieno di umanità.

Francesco Lena Via Provinciale




IL GIULIA BASKET GIULIANOVA BATTE CON MERITO LA CAPOCLASSIFICA ANCONA

Basket Giulianova FOTO ARCHIVIO

Un solo aggettivo per descrivere la prestazione di questa sera del Giulia Basket Giulianova… commovente. Da ormai quasi un mese lo staff tecnico giallorosso è alle prese con numerose assenze, tra casi Covid-19 e infortuni, l’ultimo dei quali quello occorso a Epifani nella gara contro Roseto, che rendono oltremodo difficoltoso mettere in piedi una settimana di allenamento. In condizioni oggettivamente difficili, con Cacace e Tognacci appena rientrati e con solo un paio di allenamenti sulle gambe, la partita contro la capoclassifica Ancona era più simile ad una montagna da scalare che ad una gara di campionato. Ancona reduce tra l’altro da tre convincenti vittorie consecutive. Giulianova ha dato il meglio di se’ disputando una gara tatticamente perfetta, dominando a rimbalzo, e conquistando con merito i due punti in palio, con il punteggio finale di 86-73. Tra le fila giallorosse è difficile assegnare la palma del migliore, perchè tutti hanno dato il loro, grande, contributo. Il capitano Di Carmine segnando ben 24 punti, di cui 11 nel primo quarto, Thiam dominando nel pitturato e mettendo a referto 22 punti, Cacace lottando a rimbalzo come un leone e difendendo spesso sui lunghi avversari, Dron (12 punti) giocando una gara di altissima qualità, Panzini (15 punti) mostrando lampi di alta classe e segnando una tripla clamorosa in chiusura di terzo quarto, Tersillo difendendo forte sugli esterni avversari e segnando un’importante tiro dalla lunga nell’ultimo periodo, Tognacci e Malatesta garantendo minuti di qualità. In casa Ancona ottime le prove di Oboe (18 punti) e Paesano (19 punti).
Era decisamente un’altra Giulianova quella che si vedeva in campo fin dalla palla a due. Rispetto alla gara di pochi giorni fa contro Roseto i giallorossi erano trasformati, concentrati in difesa e cinici in attacco tanto da lasciare ad Ancona la miseria di soli 26 punti nei primi 20 minuti di gioco.
Già dalle prime battute il Giulia Basket, guidato da Di Carmine e Thiam, rispettivamente 15 e 13 punti nella prima metà gara, creava non pochi problemi agli ospiti concedendo poche linee di passaggio pulite. Al 5′ i punti di vantaggio erano 6 (11-5) saliti a 8 a fine primo quarto (23-15). In casa Ancona il peso della fase offensiva era sulle spalle del solo Paesano, lasciato troppo solo da Leggio e Centanni, ben contenuti dalla difesa giuliese. Nel secondo quarto, aumentando l’intensità, i ragazzi di coach Zanchi compivano un piccolo capolavoro. Panzini segnava due volte dalla lunga distanza, Thiam dominava sotto le plance e Giulianova dopo essere stata avanti anche di 25 punti (49-24) andava al riposo su un clamoroso +23 (49-26).
Al ritorno in campo si assisteva al prevedibile forcing degli ospiti. Leggio, Potì e Oboe iniziavano a trovare con regolarità la via del canestro e passavano dal -20 (59-39) del 25′ al 63-51 del 29′, avendo anche in mano il pallone del potenziale -9. Paesano sbagliava dall’angolo mentre nel capovolgimento di fronte, sulla sirena di fine quarto, Panzini pescava da otto metri la tripla del +15 (66-51).
Negli ultimi 10′ i giallorossi amministravano il vantaggio, grazie ai canestri di Di Carmine, Thiam e Dron, fino al definitivo 86-73 che regalava al Giulia Basket una splendida e meritata vittoria.

Giulia Basket Giulianova – Luciana Mosconi Ancona 86-73 (23-15, 26-11, 17-25, 20-22)
Giulia Basket Giulianova: Gianluca Di carmine 24 (8/10, 2/3), Iba koite Thiam 22 (10/12, 0/0), Lorenzo Panzini 15 (3/4, 3/9), Gabriel Dron 12 (6/6, 0/2), Alberto Cacace 7 (1/4, 1/2), Matteo Tersillo 6 (0/1, 1/5), Federico Tognacci 0 (0/2, 0/0), Fabio Scarpone 0 (0/0, 0/0), Davide Galliè 0 (0/0, 0/0), Federico Malatesta 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 9 / 11 – Rimbalzi: 33 7 + 26 (Alberto Cacace 7) – Assist: 15 (Iba koite Thiam 6)

Luciana Mosconi Ancona: Alessandro Paesano 19 (7/12, 1/2), Francesco Oboe 18 (6/7, 2/2), Gianmarco Leggio 15 (2/2, 1/4), Alessandro Potì 10 (2/4, 2/5), Simone Centanni 7 (1/3, 1/6), Thomas Aguzzoli 4 (2/4, 0/0), Michele Caverni 0 (0/2, 0/2), Veselin veselinov Gospodinov 0 (0/1, 0/0), Tommaso Rossi 0 (0/0, 0/0), Luca Rattalino 0 (0/0, 0/0), Pietro Mancini 0 (0/0, 0/0), Francesco Carboni 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 16 – Rimbalzi: 17 1 + 16 (Alessandro Paesano 7) – Assist: 8 (Simone Centanni 4)



CPO di Pineto: per la Giornata della Memoria un video per non dimenticare

 

Pineto 25 Gennaio 2021- Sarà diffuso mercoledì mattina, sulla pagina Facebook della
Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pineto, in occasione della Giornata della
Memoria, un video realizzato per l’occasione dal Prof. Domenico Di Felice docente e formatore
cinematografico di Tossicia (TE).
In un anno caratterizzato dalla pandemia e nell’impossibilità di creare momenti di sensibilizzazione
in presenza, la CPO di Pineto presieduta da Anna D’Amario, ha deciso di utilizzare uno strumento
fruibile attraverso numerosi canali e in assoluta sicurezza ciascuno dal proprio dispositivo.
Un lavoro che è un continuum con "La giornata della Memoria dell'Abruzzo e degli abruzzesi",
l’evento organizzato dalla CPO lo scorso anno per la stessa ricorrenza e che vuole porre
l’attenzione su una realtà locale, quella abruzzese, scenario e luogo di numerosi e tristi
accadimenti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il video oltre ad essere pubblicato sulla pagina Facebook della CPO e altri canali Social, sarà inviato
a chiunque ne farà richiesta alla mail cpo@comune.pineto.te.it
“Nonostante le limitazioni Covid abbiamo voluto rispettare la nostra tabella di marcia e il nostro
impegno soprattutto verso le nuove generazioni – ha dichiarato la Presidente della CPO Anna
D’Amario- Abbiamo provato una forma di comunicazione diversa con cui condividere un piccolo
spaccato di storia del nostro territorio negli anni dell’applicazione della legge razziale del 1938. Un
modo per sentire che ciò che leggiamo sui libri di storia non è accaduto lontano ma lo abbiamo
vissuto sulla nostra pelle, nei numerosi campi di prigionia sparsi in provincia di Teramo. Per non
dimenticare bisogna conoscere per poi riconoscere”.
"Anche se il Covid ci ha impedito di creare un evento pubblico in presenza -ha dichiarato l'Assessora
alle Pari Opportunità Marta Illuminati- è apprezzabile il supporto della CPO che puntualmente,
come ogni anno, dedica tempo e idee per rinnovare un momento storico del quale non dobbiamo
mai perdere la memoria".




Teramo. Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti… Auguri!!

Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana

 

Ufficio Regionale per le Comunicazioni Sociali

 

 

A tutti gli Operatori della Comunicazione Sociale di Abruzzo e Molise

 

 

 

 

Lì, 23 gennaio 2021

 

 

Carissimi,

 

nell’ occorrenza della festa di San Francesco di Sales (24 gennaio), patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione sociale, a nome del Cardinale Presidente, degli Arcivescovi e Vescovi della Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana, rivolgo a Voi, assieme al più cordiale saluto, l’augurio affettuoso di buon lavoro nel quale possiate profondere sempre più, quotidianamente, competenza, amore e passione per la verità e il bene, creatività e gentilezza.

 

Il 29 settembre 2020, Papa Francesco, a proposito della 55ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che, come è noto, si celebrerà nella solennità dell’Ascensione del Signore, Domenica 16 maggio 2021, ha scelto questo tema: “Vieni e vedi (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone come e dove sono”. Noi di Abruzzo e Molise vivremo questa giornata mondiale con una grazia particolare, qual è quella del Giubileo dei giornalisti e degli operatori della comunicazione sociale, che si terrà, in questo medesimo giorno, nel santuario di San Gabriele dell’Addolorata (Teramo), nella cornice dei festeggiamenti per il centenario della canonizzazione del Santo (1920-2020), e alla quale, fin d’ora, siete tutti invitati a partecipare.

 

“Vieni e vedi” sono le parole su Gesù che l’apostolo Filippo, in una ispirata dinamica di autentica fraternità e fragrante generatività vocazionale, rivolge a Natanaèle di Cana di Galilea, alquanto scettico sulla figura del Maestro. Questa la citazione evangelica: «Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: ‘Seguimi’. Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: ‘Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret’. Natanaèle esclamò: ‘Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?’. Filippo gli rispose: ‘Vieni e vedi’» (Gv 1,43-46).

 

In pieno rispetto dell’altrui libertà, ma nel genuino proposito di offrire a un suo simile quella medesima possibilità di una inedita prospettiva di vita offertagli dal Maestro, Filippo esprime a sua volta a Natanaèle l’ annuncio-testimonianza-invito alla sequela del Cristo in una situazione altrettanto concreta e immediata fatta di sguardi, di esperienza e di vicinanza: in una realtà di vita tessuta sulla trama di quella verità che nasce dall’incontro con le persone, dalla partecipazione alla loro quotidianità, alle loro gioie e dolori. Dio ti incontra dove sei, narra un antico detto, che può ben essere una guida per tutti Voi, impegnati nel lavoro, ampiamente inteso, dei media, o delle comunicazioni nella società e nella Chiesa, e la stessa chiamata di Gesù agli apostoli può essere accolta anche da tutti Voi come invito ad utilizzare i media, in tutte le loro forme, per raggiungere le persone come sono e là dove vivono. Distintivo del bravo comunicatore è la capacità di conoscere e divulgare la verità, facendone esperienza diretta, incontrando e parlando con le persone, rendendo poi l’umana società partecipe delle loro gioie, delle loro speranze e dei loro dolori.

 

Nel cambio epocale che stiamo vivendo, la crisi pandemica dell’infezione da Covid-19 ha determinato un tempo per un verso negativo e deprimente, dovuto all’isolamento in casa e a paure-multistrato, ma anche, per un altro verso, praticamente stimolante. Se, da una parte, siamo frenati dai molteplici limiti imposti da questa pandemia, a partire dall’obbligo della distanza interpersonale, dall’altra ci si può organizzare ed adoperare affinché la comunicazione, grazie anche alla tecnologia, sappia rendere possibile la vicinanza necessaria per riconoscere ciò che è essenziale e comprendere davvero il senso delle cose.

Carissimi Operatori della Comunicazione sociale di Abruzzo e Molise, vogliate sentire vibrante in Voi questa pro-vocazione a nuove forme di prossimità. Siate diligenti recettori ed esperti applicatori del detto Dio ti incontra dove sei. Fate di esso una regola stabile di vita e di lavoro. Fatevi promotori di una comunicazione che non giudica (come) e che sappia rispettare il percorso di ciascuno, senza pretendere che sia il nostro (dove). Sappiate accogliere le sfide del cambiamento d’epoca e della pandemia che ci offrono nuove opportunità di riflessione e di azione, per una comunicazione rispettosa e inclusiva, che favorisca una cultura dell’incontro, dell’accoglienza e della cura, scevra da ogni forma di pregiudizio, per la quale sia possibile conoscere la realtà con uno sguardo fiducioso.

 

Nella festa del Vostro Santo Patrono Vi chiediamo di essere «seminatori di speranza in un domani migliore» per impedire «che le persone si ammalino di solitudine» (papa Francesco) e di far sentire al mondo, senza alcun timore e nell’intelligenza di un sano pluralismo, la voce della Chiesa e degli intellettuali cristiani, in uno scenario mediatico sempre più secolarizzato allo scopo di arricchirlo con l’apporto di riflessioni costruttive. L’informazione, quando è di qualità, consente di comprendere meglio i problemi e le sfide che l’uomo è chiamato ad affrontare e ispira i comportamenti conseguenti, contribuendo alla formazione delle coscienze.

 

Anche per il dovere morale di rilanciare il tema della pace in ogni circostanza. Pace. Non solo come assenza di guerre (ve ne sono, purtroppo, ancora e tante in varie parti del mondo che non fanno notizia sulle grandi testate), ma proprio, e soprattutto, come costruzione di un mondo più giusto e a misura d’uomo, d’ogni uomo, di tutto l’uomo, compresa la sua sfera spirituale e culturale. Pure quando dovete raccontare il male, non dimenticate di lasciare intravvedere, in mezzo ad esso, il dinamismo del bene e dargli spazio per la possibile risurrezione.  Dentro ogni situazione, anche dolorosa, il Signore, nella sua infinita bontà, mette sempre quel potenziale di bene per una chiamata a maggiore maturazione individuale, sociale ed ecclesiale e che solo lavorando insieme, mai da soli, possiamo scoprire e far emergere. Papa Francesco ci ricorda che: «solamente quando il futuro è accolto come realtà positiva e possibile, anche il presente diventa vivibile». Di qui la nostra viva esortazione a saper leggere e interpretare il tempo presente individuando tutte le strade possibili per una comunicazione del Vangelo accessibile al linguaggio e alla sensibilità dell’uomo contemporaneo, per un lavoro che sia veramente al servizio dell’incontro tra le persone e le società; che aiuti i comunicatori cristiani ad essere fedeli discepoli e annunciatori di Gesù Cristo nell’esercizio della loro professione; che risvegli nelle coscienze dei battezzati e di ogni uomo e donna di buona volontà l’universale chiamata alla santità. Come è urgente una narrazione umana, che parli del bello e del bene del Vangelo e lo proclami al mondo intero! E come sono necessari comunicatori che adempiano a questa esaltante missione con alta coscienza professionale!

 

Pertanto, carissimi, ringraziandoVi per quanto siete e fate, e con l’augurio di una fruttuosa riflessione per fare sempre più bene il bene, Vi affidiamo alla particolare protezione della Beata Vergine Maria, di San Giuseppe e di San Francesco di Sales col pegno di una paterna benedizione.

 

 + Claudio Palumbo

Vescovo di Trivento

                                                                 Delegato CEAM per le Comunicazioni Sociali




Grande Guerra. Domenica 31 gennaio 2021 sul quotidiano Corriere della Sera sarà pubblicata l’informativa sull’evento dell’attivazione del codice QR

Grande Guerra

La Grande Guerra nella storia della famiglia a ricordo del congiunto sopravvissuto, caduto o sepolto fra gli «Ignoti» … a futura memoria

NON PIÙ OBLIO MA LUCE

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Una tecnologia che sa creare emozioni, alla scoperta di frammenti di “vissuto” di soldati caduti e sepolti fra gli “Ignoti”, conservati nelle menti e nei cuori delle famiglie e a noi tramandati a perenne memoria di questa e delle future generazioni.

Le famiglie sono invitate a collaborare nella realizzazione della propria lastrina del Codice QR che riporterà il nome del Militare e verrà collocata su apposita Lapide predisposta in territorio della Regione Friuli Venezia Giulia.