WWF Abruzzo e Legambiente Abruzzo: “LEGGE ECONOMIA CIRCOLARE: UNA PROPOSTA ANCORA SCHIAVA DELLE DISCARICHE”

E’ il tempo del coraggio! L’augurio è che il Consiglio regionale metta al centro
i modelli veri dell’economia circolare e si costruisca un percorso strutturato sull’impiantistica
necessaria per uscire fuori dal mondo delle discariche. La proposta di progetto di legge dal titolo “Norme a sostegno dell’economia circolare e di gestione
sostenibile dei rifiuti” che arriva al voto domani in Consiglio regionale risulta essere ancora debole e
incompleta rispetto alla grande sfida che si propone di raccogliere. Certamente alcuni contenuti inseriti
sono apprezzabili e attesi da diversi anni ma, a nostro avviso, risultano essere ancora frammentati e schiavi
delle problematiche legate alle singole discariche/consorzi della nostra regione. Non si avverte in questa proposta la forza di un cambiamento che è già in atto e che non può più attendere, ovvero la transizione dall’economia lineare a quella circolare che si regge su nuovi modelli ed impianti di
gestione integrata dei rifiuti. In Abruzzo cresce la raccolta differenziata, un passo positivo e propedeutico ma non sufficiente per
superare i vecchi sistemi di smaltimento che resistono. Affinché gli sforzi, l’impegno e gli importanti risultati
conseguiti dalle nostre comunità siano ripagati, occorre lavorare alacremente sulla chiusura del ciclo, sul
riciclo e sull’utilizzo della materia prima seconda che ne deriva. Ci saremmo aspettati un’azione più marcata e decisa in questa direzione dentro questa proposta di legge. Si continua a discutere sulle volumetrie delle discariche ma non si entra nel merito degli impianti virtuosi da
realizzare necessari a tutto ciò, a partire dal recupero della frazione organica. Senza un’adeguata rete
impiantistica a supporto dell’economia circolare dei rifiuti, continueremo ad assistere alla mancata chiusura
del ciclo, al ricorso alle discariche e ad un trasferimento dei rifiuti raccolti verso altre regioni o all’estero, come accade oggi. Registriamo come il lavoro svolto in Commissione, anche grazie alle audizioni alle quali abbiamo preso parte
insieme alle altre associazioni e portatori di interesse, sia stato in parte migliorativo della proposta: la
cancellazione della norma “trasforma cave” ne è l’esempio più sbandierato. Ma non convince la norma che
inserisce la ri-programmazione delle volumetrie degli impianti/discariche previste come provvedimento
urgente con la ridistribuzione sul altri territori, seppur entro i volumi massimi previsti dal piano regionale
dei rifiuti vigente. Innanzitutto, perché non è superabile la non assoggettabilità a Valutazione Ambientale
Strategica (VAS) e poi perché tutte le provincie dovrebbero essere autonome nella gestione dei rifiuti per
evitare ulteriori carichi sull’ambiente con il già richiamato “turismo dei rifiuti”. Questo è la ri-prova della
rincorsa alle emergenze del territorio e della mancanza di una visione chiara sui modelli di economia
circolare su cui operare. Come non convincono alcune modifiche della L.R. 45 del 2007 sui termini e sulle differenze tra varianti
sostanziali e non degli impianti che sembrano rafforzare questa tendenza. Allo stesso tempo, chiediamo attenzione al Consiglio anche laddove nella proposta si introducono i nuovi
temi della “raccolta differenziata di qualità”, “beni si scarto post-consumo” e “materie prime seconde”. Contenuti funzionali ai modelli di economia circolare ma che necessitano di attenta formulazione al fine di
evitare che l’articolato previsto possa potenzialmente trasformarsi in una sorta di deregulation dei rifiuti, favorendo in modo improprio chi è tenuto alla loro corretta gestione e smaltimento. Non del tutto chiara è la norma introdotta nella proposta che consente di utilizzare il fondo di rotazione nel
ripristino e recupero ambientale di cave qualora si riscontri l’impossibilità da parte del gestore che è tenuto
per legge a farlo. Una formulazione sul quale chiediamo un’attenzione massima, onde evitare che cittadini
alla fine paghino al posto di chi si sottrae a quest’impegno. Come è arrivato il momento di cambiare
l’ecotassa per lo smaltimento in discarica per tartassare questo vecchio sistema di gestione dei rifiuti. Particolare attenzione va posta all’articolo che inserisce modifiche all’istituzione dell’Autorità di Gestione
Integrata dei Rifiuti Urbani (AGIR) che si attende dal 2013 e che dovrebbe assolvere alla funzione di
riorganizzazione. Le modifiche inserite, vanno verso una velocizzazione della sua operatività ed una
semplificazione. Riteniamo questo importante per dare credibilità e certezze al sistema ma che avvenga con
i dovuti strumenti e garanzie di controllo. Una diffusa rete impiantistica, con un corretto ciclo dei rifiuti
basato sulla produzione di materia prima seconda, non può prescindere da un adeguato sistema di controllo
pubblico ambientale. Riteniamo comunque positiva la posizione sul definitivo abbandono della realizzazione di inceneritori e
l’azione rivolta ad implementare sul territorio abruzzese le politiche di riduzione della produzione dei rifiuti
ed in particolare la riduzione della plastica, l’attenzione al recupero delle eccedenze alimentari e alle
politiche sulla applicazione della tariffa puntuale e la spinta sul mercato degli acquisti verdi, attuando
quanto previsto dalla normativa sul Green Public Procurement (GPP). Positivo anche l’inserimento di una
governance che favorisce la partecipazione e lo stimolo di corrette politiche di programmazione: il forum
regionale per l’economia circolare. “Auspichiamo che si apra in Abruzzo una nuova stagione nella gestione dei rifiuti – dichiara Filomena Ricci, delegata regionale del WWF – che presti sempre più attenzione a politiche concrete di riduzione e riciclo
necesarie e che questa norma prova a mettere in campo. Troppo spesso capita che i buoni principi restino
tali, senza alcuna applicazione reale o accumulando enormi ritardi ma la sfida in atto non può essere persa o
rimandata.”
“Togliamo le discariche dal centro della discussione e ragioniamo insieme sull’intero sistema
impiantistico necessario all’economia circolare dei rifiuti – conclude Giuseppe Di Marco, presidente di
Legambiente Abruzzo – Questo è il vero nodo del sistema di gestione regionale, l’ultimo miglio che manca
ancora all’Abruzzo per fare il salto di qualità. È fondamentale costruire nuovi impianti di riuso e riciclo dei
rifiuti (es. piattaforme di raccolta, centri del riuso, ecc.), spesso osteggiati come se fossero impianti
inquinanti, e di completamento della filiera dell’organico a partire dai biodigestori. Sbaglia chi pensa che
l’opzione rifiuti zero in discarica corrisponda alla costruzione di zero impianti, quando in realtà se ne devono
costruire nuovi, tecnologicamente avanzati, utili al territorio ed in modo partecipato e nel rispetto delle
norme ambientali. Facciamo in modo che la programmazione dei nuovi fondi strutturali sia funzionale
anche a questo percorso, così da accompagnare la fase di transizione e riconversione e garantire: lavoro, salute e ambiente.”




ECCO COSA HA PORTATO VOTARE SI AL REFERENDUM PER LA RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI!  

Forza Italia Giovani Teramo

Il Coordinatore Provinciale Luca Ciafardoni, unitamente al Coordinatore Regionale Alessandro D’Alonzo e al Coordinamento Provinciale di Forza Italia Giovani Teramo esprimono il proprio dissenso e contrarietà allo schema del decreto legislativo che ridisegna i collegi elettorali dopo la riforma sul taglio dei parlamentari cancellando il collegio uninominale di Teramo.

Aver votato SI allo scorso referendum ha portato semplicemente all’indebolimento della rappresentanza della Provincia di Teramo.

Il nuovo collegio, uscito fuori dai lavori parlamentari vede il territorio spaccato in due, dove la zona interna viene accorpata al collegio de L’Aquila e la zona costiera a quello di Pescara. Questo ha come conseguenza che la provincia di Teramo in termini di rappresentanza parlamentare scompare. E’ assai improbabile che il territorio teramano possa riuscire ad eleggere un proprio rappresentante. I candidati eletti saranno quasi sicuramente espressione delle zone più popolose (la provincia di Pescara e la provincia de L’Aquila) che nulla hanno a che vedere con i nostri territori.

Su questo tema Forza Italia diede trattandosi di scelta di rango costituzionale, libertà di scelta al suo elettorato. Tuttavia, occorre sottolineare che il 90% dei simpatizzanti di Forza Italia ha abbracciato la scelta del NO, sul presupposto che non occorreva stravolgere la Costituzione e di conseguenza la rappresentanza dei territori, per evitare che i catapultati fossero fatti salvi nei collegi di comodo. Bastava ed era necessario, cosa che Forza Italia ancora sostiene, creare una riforma elettorale che sostenesse il binomio merito territorio.




Parco Nazionale della Majella, intesa con i Comuni dell’Area Casauriense per valorizzazione territorio

 

 

Il Parco Nazionale della Majella e i Comuni dell’Area Casauriense (Bolognano, Castiglione a Casauria, Tocco da Casauria e Torre dè Passeri) hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per un programma di valorizzazione dei patrimoni storici, architettonici e ambientali compresi nel territorio dell’alta Val Pescara e legati con la presenza -fin dall’alto medioevo- del nucleo

religioso dell’Abbazia di San Clemente a Casauria.

Le vicende storiche di questo territorio e la sua particolare configurazione orografica, che vede la congiunzione tra i massicci della Maiella e del Gran Sasso, hanno prodotto un condensato di permanenze negli impianti urbani, nelle opere monumentali e nella stessa definizione paesaggistica che connotano un sistema fortemente integrato.

L’identità del luogo è sostenuta da emergenze come il borgo di Bolognano, il Castello di Tocco, quelli di Torre dè Passeri e Castiglione, ma anche dalla natura che gravita sul corso del fiume Pescara e su quello dell’Orta.

Al centro di tutto questo scenario si trova il complesso di San Clemente, conosciuto in tutto il mondo per la sua raffinatezza architettonica e per essere il centro della cultura casauriense.

“Gran parte di questo patrimonio – ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco della Majella Lucio Zazzara – merita una migliore conservazione e un completo recupero ed è in grado di divenire un formidabile motore dell’interesse turistico più qualificato. L’iniziativa del Parco è rafforzata dall’attenzione più volte manifestata dalla Regione Abruzzo (anche attraverso l’approvazione della specifica legge sulla valorizzazione del Medioevo) e dal personale interessamento del Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri”.




La Flora del Parco Nazionale della Majella, strumento di tutela della biodiversità

Parco Nazionale

Dopo la pubblicazione della “Flora del Parco Nazionale della Majella”, sulla rivista scientifica internazionale Phytotaxa, viene data alla stampa la versione divulgativa in due volumi, che contengono foto di circa 1700 specie delle 2309 piante (specie + sottospecie) registrate. Gli autori (Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci ricercatori dell’Università di Camerino, Luciano Di Martino e Giampiero Ciaschetti, botanici dell’Ufficio Botanico del Parco Nazionale della Majella, ed Aurelio Manzi, etnobotanico e storico dell’agricoltura), dopo 25 anni dall’istituzione ufficiale del Parco Nazionale della Majella, pubblicano quindi un primo ed esaustivo repertorio sulla flora del proprio territorio.

Molti endemismi dell’Appennino Centrale presentano qui il loro locus classicus, ossia la stazione di rinvenimento utilizzata per descrivere la specie. Molte piante sono state dedicate alla Majella perché qui scoperte e descritte, riportando l’epiteto magellensis/e o majellensis/e.

Tra le entità censite 204 sono endemiche italiane, di cui 17 endemiche del Parco (cioé in tutto il mondo vivono rispettivamente solo in Italia o nel territorio del Parco). Molte altre sono di particolare interesse biogeografico perché molto rare o al limite di areale (queste ultime ammontano a ben 131 entità, costituite soprattutto da piante che hanno nella Majella il limite meridionale dell’areale italiano). Sono state elencate anche 126 piante esotiche spontaneizzate, da tenere sotto controllo perché particolarmente invasive.

Per il Direttore Luciano Di Martino, co-autore della pubblicazione: “Il risultato raggiunto, frutto di oltre un ventennio di ricerche iniziate proprio dal Prof. Fabio Conti, offre al Parco un utile strumento per la tutela della biodiversità vegetale nell’area protetta, in termini di divulgazione, da affiancare alle costanti attività dei due Giardini Botanici, della Banca del Germoplasma e del Vivaio delle Piante autoctone”.

Il Prof. Fabio Conti, coordinatore della ricerca, dichiara soddisfazione nel divulgare il ricco elenco di piante corredato da un’eccellente iconografia, nella speranza che possa avvicinare sempre più gente a un patrimonio vegetale invidiabile.

Le esplorazioni floristiche e, in generale, gli studi botanici (ecologia vegetale, micologia, etnobotanica) sulla Majella e sugli altri rilievi circostanti confermano la notevole importanza floristico-vegetazionale e biogeografica del Parco Nazionale della Majella a livello nazionale ed europeo, scrigno di cultura e di biodiversità. Questo volume divulgativo è un omaggio simbolico a tutti gli esploratori botanici che hanno raccolto dati floristici sulla Majella.




Parco Nazionale della Majella e Anas insieme per impedire incidenti con la fauna selvatica

Parco Nazionale

È stata avviata l’attività di installazione dei cartelli informativi, previsti dall’Azione C3 del progetto Life Safe-Crossing, per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza di moderare la velocità e guidare con prudenza.

Gli incidenti stradali con la fauna selvatica sono un fenomeno diffuso dovuto al fatto che spesso le strade “tagliano” gli habitat degli animali selvatici costringendoli ad attraversarle frequentemente per potersi alimentare, per bere o per cercare aree di rifugio.

Una delle azioni più semplici ed efficaci per ridurre il rischio di collisioni fauna-veicoli è proprio quello di moderare la velocità, rispettando i limiti imposti dalla legge e prestando attenzione alla guida.

È per questo motivo che, nell’ambito del Life Safe-Crossing, l’installazione di cartelli informativi per indurre gli automobilisti a moderare la velocità rappresenta una delle più importanti azioni concrete, definita attraverso l’applicazione di metodologie innovative e all’avanguardia.

La grafica, infatti, è stata elaborata da un team di esperti in comunicazione e testata attraverso il neuromarketing, tecnica che permette di massimizzare l’efficacia del cartello nella comunicazione del messaggio.

Dopo un periodo di studio, maturato nella fase preliminare del progetto, il Parco Nazionale della Majella e Anas hanno iniziato l’installazione dei cartelli che interesserà, tra le altre, le strade statali SS5, SS17, SS84 e SS487 nelle province di L’Aquila, Chieti e Pescara.

La posa in opera dei cartelli, 42 in totale sulle strade statali, è il frutto di una stretta collaborazione tra il Parco e Anas che ha supportato formalmente il progetto e ne ha autorizzato l’installazione per i tratti stradali di competenza.

 “L’avvio dell’Azione C3 del Safe-Crossing – dichiara il Presidente del Parco Lucio Zazzara  – è stata possibile solo grazie alla stretta collaborazione tra Parco della Majella e Anas e testimonia l’impegno profuso nell’affrontare un problema molto sentito dalla popolazione che è anche una delle minacce più importanti alla sopravvivenza degli animali e dell’orso bruno marsicano in particolare”.

L’inizio della campagna di sensibilizzazione dei guidatori è soltanto il primo passo del percorso di implementazione delle azioni concrete del Life Safe-Crossing che proseguirà fino al 2023 con l’installazione, a partire già dalla fine di quest’anno, di sistemi innovativi per ridurre le collisioni fauna-veicoli e l’adattamento delle strutture di attraversamento esistenti per renderle fruibili dalla fauna.

 




CPO di Pineto: oggi il convegno “Donne e violenza, un focus attraverso le opere d’arte”

Pineto 27 Novembre 2020- Ha avuto luogo questa mattina, in forma virtuale, il convegno organizzato dalla Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pineto, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Pineto, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Una lezione online, con relativo dibattito, in cui la restauratrice Valentina Muzii, ha tenuto un’interessante conferenza dal titolo “Donne e violenza, un focus attraverso le opere d’arte”. Tante le opere analizzate realizzate da diversi artisti nei secoli, ripercorrendo il tema della violenza in varia accezioni: femminicidio, suicidio causato dal disagio a seguito di soprusi, violenza sessuale, rapimento, sfruttamento sul lavoro e discriminazione sociale e lavorativa.

Oltre agli studenti della terza media dell’Istituto Comprensivo di Pineto, hanno partecipato in collegamento il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio, l’Assessora alle Pari Opportunità Marta Illuminati, la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità Regionale Maria Franca D’Agostino la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pineto Anna D’Amario e la Vicepresidente Edda Migliori, il Preside dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” Gaetano Avolio e la Prof.ssa Tiziana Venditti che ha moderato i lavori spiegando che la violenza è sempre frutto di relazioni tossiche con la donna percepita dall’uomo come antagonista e con la sua svalutazione.

“Ringrazio l’Istituto Comprensivo tutto e il Dirigente Gaetano Avolio, la Commissione per le Pari Opportunità di Pineto che è sempre puntuale su temi fondamentali come lo è quello della violenza sulle donne- ha dichiarato il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio– Da diversi anni infatti la Commissione organizza momenti significativi coinvolgendo i ragazzi ed è una cosa estremamente importante perché, oltre al grande lavoro che devono fare la politica e le istituzioni, è vitale il percorso culturale che parte dalla scuola e dalla quotidianità. Mi auguro che i ragazzi possano fare propria questa esperienza e veicolare il messaggio appreso anche ai coetanei”

“Seppur trattata in maniera massiccia in questo periodo, quella della violenza sulle donne, è una problematica che non ha ancora trovato soluzione, tant’è che dall’inizio dell’anno ad oggi sono oltre novanta le donne uccise– ha dichiarato il Dirigente Scolastico Gaetano Avolio– Credo che lo Stato e la Magistratura debbano porre maggiore attenzione a tutelare le vittime che denunciano affinché non si arrivi alle uccisioni. La violenza è sempre da condannare e ringrazio la CPO per questo momento di sensibilizzazione

La giornata contro la violenza sulle donne viene ricordata a Pineto tutti gli anni ed è un percorso importante che consente di piantare dei semi nella cultura, dei semi che anche noi mamme dobbiamo trasmettere ai nostri figli- le parole dell’Assessora alle Pari Opportunità Marta Illuminati– La prevenzione è fondamentale e deve andare di pari passo con la certezze delle pene affinché si possa agire preventivamente nel momento in cui si manifestano gesti sconsiderati e violenti, prima che sia troppo tardi. Mi complimento con la CPO per l’iniziativa che ci consente di vedere questa tematiche attraverso uno sguardo nuovo. L’arte, in particolare in questo momento così duro, pieno di brutte notizie, riveste  un notevole valore sociale e ci consente una nuova prospettiva su questo messaggio. Mi complimento inoltre con il mondo della scuola per i grandi sforzi e sacrifici che sta facendo in questo difficile contesto legato alla pandemia”

“Abbiamo voluto proporre un incontro con la scuola, anche se con modalità virtuale e diversa rispetto al solito, perché riteniamo che quello affrontato oggi sia un argomento importantissimo e che si debba iniziare a parlarne già da ragazzi – ha spiegato la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità di Pineto Anna D’Amario– Spero che i ragazzi oggi possano introiettare la gravità degli atti violenti sulle donne e che le ragazze possano sviluppare la consapevolezza di essere fondamentali in qualsiasi settore della società: ciascuna con le proprie diversità ma tutte con il proprio valore”

“Attraverso l’arte abbiamo voluto porre l’attenzione sul fatto che la violenza non è solo quella fisica che lascia lividi e segni, ma che ne esistono molte tipologie: quella fisica, quella emotiva e psicologica ma anche l’isolamento sociale, lo sfruttamento e quella virtuale che passa attraverso le minacce e i ricatti via web– ha concluso la Vicepresidente della CPO Edda Migliori– E’ importante riconoscere tutte queste accezioni e chiedere sempre aiuto”.




FOOD4RESTART: RACCONTIAMO INSIEME L’ITALIA CHE RIPARTE. Al via la campagna di Natale a sostegno del progetto solidale SPORT4RESTART e degli imprenditori colpiti dal terremoto del Centro Italia.

Amatrice, 22 novembre 2020 – Parte dal Forno Marini di Amatrice, messo in ginocchio dal terremoto del
Centro Italia, e dal ristorante Cracco di Milano, partner della campagna solidale FOOD4RESTART, la serie di
iniziative lanciate da Sedici Media per il Natale 2020. Utilizzando le farine del Consorzio Amatrice Terra Viva
lo chef Marco Pedron donerà alla realtà amatriciana la ricetta di una torta speciale.
“È nei momenti di grande difficoltà che il nostro Paese riesce a dare il meglio di sè” – afferma Marta
Ferrari, responsabile di SPORT4RESTART – “Siamo nel pieno di questa nuova battaglia che vede il popolo
italiano ancora una volta impegnato a combattere una sfida che ci vede tutti coinvolti. Nonostante ciò,
abbiamo pensato di promuovere un’iniziativa che raccontasse l’Italia che riparte e non si arrende di fronte
agli ostacoli. Un sentito ringraziamento va al Ristorante Cracco in Galleria, in particolare a Rosa Fanti e allo
Chef Marco Pedron, per aver deciso di sposare questa iniziativa che ha tra gli obiettivi la valorizzazione
dell’eccellenza agroalimentare amatriciana. Ma il nostro lavoro non finisce qui. Continueremo a supportare
le famiglie, gli imprenditori e i bambini di questo splendido territorio che merita di tornare al più presto alla
normalità grazie alla vendita dei cesti solidali.”
La realtà attuale delle zone colpite dal terremoto del Centro Italia è ancora difficile, la pandemia Covid – 19
ha ancor di più accentuato le difficoltà di famiglie e imprenditori di Amatrice e dintorni.
“Un sogno che si avvera poter collaborare con l’eccellenza italiana di Carlo Cracco” – afferma Enrico Marini,
titolare del Forno Marini di Amatrice – “La mia attività è stata messa in ginocchio da quel tragico terremoto
del 24 agosto 2016. Il mio negozio è stato completamente distrutto, ho avuto momenti di sconforto e
disperazione, ho pensato di chiudere e andarmene da Amatrice. Lo scorso anno, grazie all’aiuto di tante
persone e l’intuito di creare prodotti naturali e sostenibili anche grazie al Consorzio Amatrice Terra Viva,
sono riuscito a rialzarmi e ripartire. La situazione attuale nel nostro amato territorio è ancora tragica e la
pandemia Covid -19 ha rallentato ancor più la nostra battaglia per tornare alla normalità. Ora, grazie
all’infinita generosità della famiglia Cracco, dello chef Marco Pedron e di Sedici Media, spero di poter
ripartire con il desiderio di riuscire a mia volta ad aiutare le persone che, come me, hanno vissuto o stanno
passando momenti difficili”.
Per il Natale 2020 il cesto solidale FOOD4RESTART comprenderà: kit amatriciana con prodotti provenienti
dai produttori delle zone colpite dal terremoto, panettone Cracco e vino della cantina Castello di Cigognola.
“Tutto il ricavato di FOOD4RESTART sosterrà i progetti sportivi 2020” – afferma Alexandro Fiumara, Project
Manager di SPORT4RESTART – “In questo momento di difficoltà, sanitaria ed economica, non ci arrendiamo
e continuiamo nel nostro lavoro di sostegno alle popolazioni del Centro Italia. Grazie anche all’iniziativa
FOOD4RESTART 2020 saremo in grado di proporre campus gratuiti e iniziative sportive a partire da gennaio
2021. Crediamo che il lavoro in rete sia la migliore risposta al momento difficile che stiamo passando.”
Tutte le proposte del catalogo FOOD4RESTART saranno in vendita online e presso il Ristorante Grigliamania
di Piazza Sire Raul, 4 che, come sempre, si è reso fin da subito disponibile a sposare anche questa iniziativa
solidale a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia.
“Da anni ormai collaboriamo con le iniziative solidali di Sedici Media” – afferma Cosimo Chiariello,
proprietario del Ristorante Grigliamania – “Anche quest’anno, in vista del Natale, abbiamo voluto fare la
nostra parte sposando il progetto FOOD4RESTART e mettendo a disposizione la nostra professionalità nel
campo della ristorazione per promuovere e offrire a tutti i nostri clienti l’eccellenza agroalimentare
proposta all’interno dei cesti solidali proposti dallo staff di Sedici Media”.

Sedici Media – Via Procaccini 34, 20154 Milano
www.sedicimedia.it
info@sedicimedia.it

FOOD4RESTART: RIPARTIAMO DAL NATALE
In occasione del Natale 2020, Sedici Media ha creato un cesto natalizio che avrà un duplice scopo benefico.
Innanzitutto supportare le famiglie e gli imprenditori colpiti dal terremoto del Centro Italia che, in questo
periodo di emergenza sanitaria, continuano nella loro battaglia per tornare alla normalità.
Inoltre, tutto il ricavato sarà destinato ai progetti solidali 2020/2021 che vedranno, ancora una volta, i
bambini al centro del progetto SPORT4RESTART.
Da oltre quattro anni siamo vicini a migliaia di bambini, famiglie e imprenditori attraverso un programma
umanitario sviluppato in sinergia con le Istituzioni Locali, le Università e mondo della Scuola, affinchè le
iniziative portino a una risposta concreta a un bisogno reale del territorio.
In particolare SPORT4RESTART si pone l’obiettivo di sviluppare un percorso costante di sostegno post
trauma, sia in Lombardia che nelle zone colpite dal terremoto del Centro Italia, utilizzando lo sport come
strumento ideale per far emergere le singole qualità e potenzialità dei beneficiari.
Sono più di 5.000 ragazzi i protagonisti dei campus estivi 2020, dei weekend di Sport4restart, dei momenti
di formazioni e degli scambi culturali con i loro coetanei di altre Regioni Italiane.
n questo momento così particolare e viste le misure vigenti che non permettono la promozione di eventi
"in presenza" abbiamo attivato dei momenti formativi online dove campioni del mondo dello sport
rispondono alle domande dei bambini collegati tramite la piattaforma ZOOM.
Per informazioni e prenotazioni : www.sedicimedia.it – natale2020@sedicimedia.it




Istituti di partecipazione popolare e Covid19, convivenza improponibile: cerchiamo di fare tutto il possibile

Prof. Carlo Di Marco

Riceviamo dal Prof. Carlo Di Marco

Presidente Associazione culturale Demos

 L’acutizzarsi della pandemia Covid19 e le misure restrittive che al momento rendono impossibile ogni tipo di riunione di persone in presenza indeboliscono la democrazia rappresentativa poiché incidono sul funzionamento dei rispettivi organi istituzionali ma, ancor più, impediscono il funzionamento di ogni istituto di partecipazione popolare.

Questi, come è noto a quanti hanno avuto modo di approfondirne la conoscenza, possono realizzarsi solo in momenti di incontro aperti indistintamente a tutti i cittadini. solo in via accessoria possono utilizzare strumenti telematici. Per un Forum cittadino, infatti, sono necessarie assemblee e tavoli di lavoro, le prime senza alcun limite selettivo, i secondi formati su manifestazione di disponibilità che può essere fatta da chiunque a prescindere da ogni differenza; per un Sondaggio Deliberativo, oltre le condizioni richieste per il Forum, necessita la prioritaria formazione di un campione casuale e rappresentativo partendo da un’informativa da rivolgere a migliaia di cittadini di un territorio prescindendo, anche qui, da ogni diversità fra di essi al fine di consentire a tutti di poter manifestare la propria disponibilità a farne parte. Vi sono tanti altri strumenti di partecipazione, ci limitiamo a questi due perché il Provincia di Teramo ne abbiamo due in itinere, ma tutti presentano le stesse caratteristiche: libertà, eguaglianza e presenza fisica. Quest’ultima è caratteristica di particolare importanza: socializzante e di crescita culturale derivante dalle due precedenti.

Traslare sic et simpliciter questi strumenti di partecipazione sul web, utilizzandone gli strumenti telematici ed informatici spesso non praticati neanche da tutti i cosiddetti “internauti”, costituirebbe una forzatura “escludente” persino consapevole. Tutti sanno che il grado di alfabetizzazione informatica in Italia si aggira intorno al 40% della popolazione capace; di questo 40% non tutti usano Facebook, una minima parte usa piattaforme on line di video-conferenza, non tutti hanno un indirizzo di posta elettronica (esclusione nell’esclusione). Tale traslazione comporterebbe un abbattimento verticale dei principi di libertà e di eguaglianza che sono alla base degli strumenti di partecipazione sopra descritti (nel Sondaggio Deliberativo, ad esempio, la caratteristica della rappresentatività del campione risulterebbe completamente snaturata). Questo avverrebbe, per inciso, anche se quella percentuale di informatizzazione sopra richiamata (40% e 60%) fosse messa al contrario. Quanto detto non vuol dire che gli strumenti web non debbano essere usati, bensì che essi costituiscono elementi accessori e di completamento dei procedimenti deliberativi, non possono né sostituirli, né diventarne le principali premesse.

Nell’Assemblea ordinaria dell’Associazione Demos (che ha proposto questi strumenti partecipativi) svoltasi in data 13 novembre 2020, non si poteva che (come si è fatto) prendere atto e condividere unanimemente le scelte fatte, rispettivamente, dal Comitato di Quartiere del Lido a Giulianova e dal Comitato dei Garanti del Sondaggio deliberativo a Teramo: sospendere, l’uno, l’iter di svolgimento del Forum Cittadino sulla riqualificazione di Piazza Dalla Chiesa, l’altro, quello del Sondaggio deliberativo sulla riqualificazione dell’area circostante il Teatro romano in Teramo. Sospendere, non annullare, in attesa che finalmente le persone possano tornare a riunirsi. Questo, ci tengo a chiarirlo, anche perché dette iniziative hanno coinvolto le rispettive amministrazioni comunali: la Giunta comunale di Teramo ha deliberato l’appoggio all’iter di Sondaggio deliberativo; a Giulianova un Forum (almeno nel recente passato) è stato convocato dal Sindaco (al netto dei discutibili esiti di questo Forum che saranno presto discussi in una conferenza di tutti i partecipanti ai tavoli). Per la prima, ho avuto premura di informare personalmente il Sindaco di Teramo.

Le decisioni sopra rappresentate non escludono (anzi auspicano) che le rispettive tematiche debbano essere fatte vivere, in attesa, almeno fra gli “internauti”, con strumenti del web (facebook, videoconferenze), ma la nostra Associazione sa (e lo dice) che questa è una soluzione momentanea e parziale, neanche minimamente sostitutiva degli strumenti della democrazia partecipativa rivolti, invece, indistintamente  a tutti.

 

Carlo Di Marco

Presidente Demos




Teramo. CPO: mancato rispetto dell’equilibrio di genere nelle nomine dei Cda delle partecipate pubbliche locali.

La Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Teramo si trova ancora una volta a dover intervenire sul mancato rispetto dell’equilibrio di genere nelle nomine dei Cda delle partecipate pubbliche locali.

Foto Tania Bonnici Castelli

Oggi è il caso del Consorzio Area Marina Protetta Torre del Cerrano, a gestione totalmente pubblica, che ha appena rinnovato il proprio consiglio di amministrazione composto da cinque membri. I nominati? Cinque uomini.

E’ imbarazzante dover ancora ricordare che il Testo Unico degli Enti Locali impone, con chiarezza e  ormai da anni,  la presenza di entrambi i sessi nelle giunte, negli organi collegiali non elettivi nonché negli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti

Foto Commissione Pari Opportunità con Beta Costantini

Sarebbe avvilente dover ritenere che la composizione del nuovo Cda dell’Area Marina del Cerrano sia stata fatta volutamente in dispregio di una legge nazionale. La nostra speranza invece è che si sia trattato di un banale cortocircuito nella comunicazione tra coloro che erano preposti alle nomine e ai quali chiediamo di verificare le disposizioni dello Stato italiano in materia e procedere per assicurare le condizioni di pari opportunità all’interno del nuovo consiglio di amministrazione.

La Commissione provinciale, nel corso dell’ultimo triennio, si è battuta strenuamente su questo principio di uguaglianza e con risultati apprezzabili. Ci piace ricordare il caso dell’Ente Porto di Giulianova che su nostra sollecitazione ha adeguato lo statuto e a fine anno rinnoverà il proprio Cda prevedendo l’equilibrio di genere. E poi ancora il Bim e  la Fondazione Tercas dove grazie anche alla nostra voce le donne sono tornate ad essere presenti e protagoniste.

Ci auguriamo vivamente che l’Area Marina del Cerrano voglia correggere l’errore e cogliere l’opportunità di essere amministrata da uomini e donne insieme. Non solo perché c’è una legge che lo impone ma perché è giusto e sacrosanto.

Teramo, 13 novembre 2020

                                                                             Tania Bonnici Castelli

                                                             Presidente Commissione Pari Opportunità

                                                                             Provincia di Teramo                         




NUOVA DIREZIONE COMMERCIALE AL PASTIFICIO VERRIGNI – ANTICO PASTIFICIO ROSETANO

Verrigni

 
 
In questo momento così particolare della nostra vita lavorativa e professionale desideriamo comunicare una  novità che l’azienda ha messo in atto grazie alla collaborazione di una importante figura del mondo food&beverage  italiano.
Da novembre 2020 infatti l’Antico Pastificio Rosetano Verrigni annovera fra i suoi collaboratori un uomo che ha ampiamente dimostrato durante il suo percorso professionale una capacità e un’etica che rappresentano due valori fondamentali per professionista, in ogni campo.
Giuseppe Muscella, a molti noto per la sua recente e duratura direzione commerciale del Gruppo Terra Moretti, in passato nel Gruppo Lavis e nella multinazionale Diageo, oltre ad essere stato figura fondamentale del successo del Rum Zacapa in Italia già nei primi anni duemila, sceglie Verrigni per coadiuvarci in una brillante crescita commerciale nel mondo food di qualità rappresentando più che mai il giusto connubio tra un’azienda abruzzese ed un manager legato al suo territorio.
 
Nel dare il benvenuto a Peppe confidiamo che l’organizzazione e la gestione del nostro lavoro troverà il giusto collocamento del brand permettendoci di crescere senza mai scendere a compromessi su quanto abbiamo sempre profuso in qualità e ricerca del vero made in Italy: materia prima italiana lavorata in Italia.
Verrigni è sinonimo di italianità, di alta qualità nella ricerca delle materie prime e nella lavorazione attenta ai lunghi tempi di essiccazione. Siamo strenui difensori della nostra agricoltura e della forza che ci viene dall’apprezzamento di moltissimi chef prestigiosi che rappresentano la nostra pasta nei loro menù.
Con Verrigni si è iniziato a citare il produttore della materia prima accanto ai ricercati abbinamenti dei piatti, avete trovato forme nuove, spigoli, formati contenitori ed aromi originali. Siamo sinonimo di tradizione e di grande innovazione nelle forme come nella inimitabile  trafilatura in oro.
 
La nuova direzione di Peppe Muscella ci permetterà di avvicinare il nostro prodotto a quanti non lo conoscono ancora, con l’eleganza e la sobrietà che ci ha sempre caratterizzato e che potevamo affidare solo a mani veramente capaci.