Comitato ristretto dei Sindaci della Asl di Teramo. Il Sindaco Costantini invita all’unità: “c’è il rischio di dover reperire 400 posti letto nelle strutture ospedaliere della provincia.

Comitato ristretto dei Sindaci della Asl di Teramo

Il Sindaco Costantini invita all’unità: “c’è il rischio di dover reperire
400 posti letto nelle strutture ospedaliere della provincia. Giulianova
pronta a fare la sua parte”

Si è riunito questo pomeriggio, in videoconferenza, il Comitato ristretto
dei Sindaci della Asl, a cui ha preso parte anche il Sindaco Jwan
Costantini, vista la situazione dei contagi nella Provincia di Teramo, che
si presenta ogni giorno più critica sulla base dei dati.

“Alla luce dei contagi attualmente attivi (2.390) sul territorio teramano –
dichiara il primo cittadino – sarà necessario uno sforzo comune per
sopperire alla grande emergenza e garantire una adeguata assistenza
sanitaria a chi ne ha bisogno, in termini di posti letto disponibili nelle
strutture ospedaliere della Provincia. Ad oggi sono 180 i pazienti
teramani ricoverati in ospedale e la situazione, purtroppo, sembra
peggiorare di giorno in giorno. Si fa strada il serio rischio di dover
reperire almeno 400 posti letto. Siamo in piena emergenza e tutti gli
ospedali della provincia dovranno fare la loro parte per evitare che
qualcuno resti senza assistenza sanitaria, aspettando ore ed ore nelle
ambulanze prima di essere assistito. La Asl di Teramo sta svolgendo un
lavoro immane ma in questa battaglia per la salvaguardia della salute
pubblica, mai affrontata prima d’ora, è necessario essere uniti. So che
anche il nostro ospedale, il Maria Santissima dello Splendore, qualora ce
ne sarà necessità, sarà pronto a fare la sua parte e per questo ci tengo a
ringraziare tutto il personale medico e paramedico, perché sono certo che
lavoreranno senza risparmiarsi, gettando il cuore oltre l’ostacolo per
superare questa sfida”.




Teramo. La Ruzzo Reti rinvia il pagamento della bolletta per le attività ferme a causa delle misure anti Covid

Come è noto, il Dpcm del 24 ottobre scorso introduce misure di contenimento del contagio relative al Covid ma nel farlo dispone la sospensione di diverse attività che, anche sul nostro territorio, tornano a soffrire e, in alcuni casi, lo fanno pesantemente. Per questo motivo la Ruzzo Reti, senza che sin qui ci sia stata ancora alcuna indicazione da parte dell’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) o da altre organizzazioni o Istituzioni, ha stabilito che, per le categorie che di sotto elenchiamo, verranno prorogati i termini di pagamento delle bollette dell’acqua che sono state emesse il 21 ottobre scorso, la cui scadenza era prevista per l’11 dicembre prossimo. Quelle bollette non scadranno a dicembre 2020 ma l’11 aprile 2021 e sarà possibile anche ottenere (senza interessi) la rateizzazione del pagamento. La difficoltà che la nostra comunità torna a vivere non poteva che far assumere questa decisione alla Ruzzo Reti storicamente radicata sul territorio e storicamente vicina alla popolazione.
Le attività che possono chiedere la proroga dei termini di pagamento sono elencate nel modulo di richiesta e sono comunque: palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, sale cinematografiche, sale da ballo e discoteche e locali assimilati, bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Sul sito   www.ruzzo.it  troverete il modulo di richiesta che comunque è in allegato. Il modulo va compilato e consegnato a mano negli uffici della Ruzzo Reti oppure può essere inviato via mail:   ufficio.protocollo@ruzzo.it  o all’ indirizzo PEC   protocollo@ruzzocert.it.
Teramo, 29 ottobre 2020



MuNDA – SABATO 31 OTTOBRE APERTURA SERALE FINO ALLE 23.00 al  Museo Nazionale d’Abruzzo – L’Aquila

 

 

 

Sabato 31 ottobre, in un Halloween diverso, silenzioso,  il MuNDA,  a L’Aquila,  sarà aperto continuativamente fino alle 23.00.

 

Fra le tante chiusure, previste dall’ultimo DPCM, i musei possono rimanere aperti rispettando  le norme previste.

 

Sarà,  quindi,  possibile ritrovare  in tutta sicurezza, nei luoghi espositivi,  residui di una ritualità normale, ricordare bellezza e memoria.

 

Entrata con biglietto intero a 4 €, ridotto a 2. Non è necessaria la prenotazione




Francavilla al Mare. VI edizione di MumArt, sabato 17 ottobre

Mum ART

Dal 17 al 31 ottobre 2020, presso le prestigiose sale della “Fondazione Michetti ”, in Piazza San Domenico 1  Francavilla al mare , (CH ),si terra’ la VI Edizione di MumArt .In questa edizione ci saranno grandi cambiamenti , MumART  sara’ ospitata nelle prestigiose Sale della Fondazione Michetti .La mostra sara’ arricchita da un catalogo con foto dell’opera e nota critica sugli artisti partecipanti, dulcis in fundo l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo e quello del Comune di Francavilla al Mare . Gli artisti selezionati saranno 78, le opere partecipanti 111, provenienti dall’Italia , dal Canada , dalla Germania e dal Giappone .

MumArt nasce dall’idea dell’artista francavillese Sandro Lucio Giardinelli che ne è il curatore e promotore .

MumArt  dalle passate edizioni ha visto un crescendo di approvazione ed apprezzamento da parte del pubblico . Sabato 17 ottobre , ore 17.30 ,  inaugurera’ la  VI Edizione. Un grazie di cuore all’amministrazione del comune di Francavilla al Mare per il Patrocinio e la vicinanza al mondo dell’arte . alla Regione Abruzzo per aver concesso l’alto patrocinio , ai collaboratori , ad agli amici di Mum Art.

L’Arte… rip… arte ! VI edizione di Mum ART .

La mostra si svolgera’ nel pieno rispetto delle norme anti COVID.




Teram’Art si svolgerà sabato 17 ottobre a Teramo

Teram’art

Teram’Art si svolgerà sabato 17 ottobre a Teramo dalle ore 20 in via della Cittadella 5. Teram’Art è organizzato da UniMov e da Teramo 3.0 ed è un evento molto particolare in cui arte e musica conviveranno nella stessa sera nello stesso spazio, per un’esperienza che punta ad esaltare diverse emozioni. L’evento, organizzato nel pieno rispetto delle normative anti Covid, punta a far esprimere diversi giovani artisti che solitamente non hanno possibilità di poter mostrare la propria arte.

Le esibizioni musicali saranno di: Blowy, Amelia e Metanoia.
Le esposizioni artistiche saranno di: Davidd D’Addario, Gianmarco Figliola, Monica Toscani, Alessia Donnini e Laura Orfanelli.



TERAMO. CINGHIALI: GLI AGRICOLTORI TERAMANI SUL PIEDE DI GUERRA 

Le scelte dell’ATC Salinello non piacciono agli agricoltori teramani. Invece di cercare di ridurre la presenza del dannoso ungulato con la riapertura delle Riserve dove si riproduce indisturbato, l’ATC ne istituisce altre e più vaste. Da molti anni gli agricoltori della zona tra Teramo, Miano, Rapino, Spiano e dintorni chiedevano la riapertura della ZRC Sparazzano ed altre, esternata con raccolte di firme, riunioni con amministratori pubblici, comunicazioni alla Prefettura e richieste di contenimento dei danni alla Polizia Provinciale e ai Carabinieri forestali per ridurre al massimo la presenza dei cinghiali. Tali esigenze non collimano però con gli interessi di uno sparuto gruppetto di cacciatori specializzati nella braccata ai cinghiali che per poter fare grossi panieri hanno tutto l’interesse a mantenere molto alta la presenza di questi dannosi animali sui terreni coltivati e peraltro anche invisi, per i loro metodi scorretti, alla maggior parte dei cacciatori corretti e rispettosi delle regole della provincia di Teramo. Questi si sono distinti con numerosi atti di disturbo delle operazioni di controllo sui campi coltivati organizzati dalla Regione Abruzzo e dalla Polizia Provinciale nei terreni in coltura nei mesi di maggio e giugno quando i danni erano più rilevanti. L’ATC Salinello ha scelto invece di dare loro ancora più spazio a dispetto dei cacciatori locali agricoltori-conduttori di rilevanti aziende agricole in questi territori che hanno tutto l’interesse alla riduzione della presenza dei cinghiali, andando persino contro le normative regionali che prevedono l’assegnazione delle zone in base al maggior numero dei residenti.

Gli agricoltori del teramano si appellano a tutte le organizzazioni agricole provinciali affinché i propri rappresentanti in seno al comitato di gestione dell’ATC facciano sentire alta la loro voce sul piano di gestione della caccia al cinghiale e annunciano che porteranno avanti tutti le azioni e rimostranze possibili nei confronti degli amministratori pubblici contro tali stolti metodi di gestione del territorio. Ricordano inoltre che la maggior parte dei danni denunciati alle autorità non vengono risarciti se non parzialmente, senza contare molti piccoli danni ad orti e colture minori che, non valendo la pena, non vengono neanche comunicati.

Teramo, 15 ottobre 2020

 In allegato le firme degli agricoltori.




Parco Nazionale della Majella, per gli allevatori un occhio di riguardo dall’Europa

 

Arrivano dal Tirolo austriaco, e non solo, in visita al Parco Nazionale della Majella. Non solo, questa volta, per ammirare le bellezze dell’Appennino abruzzese ma per cogliere i segreti della difficile, ma qui possibile, convivenza con il lupo.

Una delegazione di allevatori e operatori economici delle montagne austriache ha visitato in questi giorni, insieme ad un gruppo di esperti della European Wilderness Society, ad una ricercatrice dell’Eurac, istituto di ricerca che ha sede in Bolzano, e all’Ufficio Veterinario del Parco Nazionale della Majella, i pascoli e gli allevamenti monticanti del Parco, per comprendere in che modo gli allevatori della Montagna Madre abbiano saputo conservare, anzi rielaborare e consolidare, il loro rapporto di convivenza con i grandi predatori.

I lupi sono di recente tornati in Austria, provenienti sia dall’Appennino, sia dalla Slovenia, sia dalla Germania, e trovano, nei verdi pascoli tirolesi, spesso greggi non particolarmente protette, perché la lunga assenza del predatore da quelle montagne ha fatto dimenticare, per generazioni, l’uso di condurre gli animali al pascolo sotto la custodia continua del pastore e dei cani e l’utilizzo di stazzi protetti per la notte, come invece è sempre accaduto in Abruzzo.

In questo contesto, gli studi multidisciplinari, effettuati dai tecnici dell’Ente (Uffici Veterinario, Monitoraggio e Conservazione fauna selvatica e Monitoraggio e Conservazione della biodiversità vegetale) sugli habitat di pascolo della direttiva 43/92/CEE presenti nel territorio del Parco, hanno fornito una base di informazioni unica a livello nazionale.

Non che questo però sia scontato: ai nostri allevatori va riconosciuto il merito di aver non solo ripreso la tradizione antica della buona gestione delle pecore al pascolo ma anche di aver collaborato con il Parco, negli ultimi anni, perché questa tradizione venisse rinforzata anche nelle nuove aziende e presso i nostri giovani allevatori che lavorano in un contesto di speciale tutela, molto bello, ma a volte difficile e anche profondamente cambiato dal punto di vista ecologico. Grazie a loro, gli oltre 100 lupi della Majella, come ci dicono gli studi effettuati dal Parco, “si servono” degli animali domestici solo per il 5% della loro dieta: questo accade perché c’è ampia disponibilità di prede selvatiche, come cinghiali, cervi e caprioli, ma soprattutto perché gli allevamenti ben custoditi non sono “scelti” dal lupo di frequente: il lupo teme l’uomo e preferisce starne lontano, quando può. Gli amici austriaci dunque, oltre ad essere molto interessati agli studi condotti in questi anni dai tecnici del Parco, sono rimasti assolutamente colpiti nell’ascoltare i racconti degli allevatori e dei pastori della Majella, che hanno garantito di non aver nessun problema con il lupo, o almeno che le rare predazioni che avvengono non costituiscono di certo il problema principale per l’economia dell’azienda. E ne hanno avuto conferma, toccando con mano la gestione di questi allevamenti e osservando come i pastori conducono le greggi al pascolo, insieme ai cani da pastore abruzzesi e ai sistemi di protezione, tra i quali recinzioni elettrificate o metalliche, consegnate dal Parco proprio per consolidare queste strategie  di prevenzione.

La visita è stata anche una buona occasione di scambio culturale e di vivace discussione rispetto a temi di forte attualità, come l’importanza ecologica del mantenimento di attività di pascolo sostenibili, la qualità dei prodotti, la biodiversità agroalimentare e soprattutto la necessità di maggiore attenzione istituzionale agli allevamenti di piccole dimensioni che deve venire dalla prossima programmazione, con la PAC 2021, spesso invece “troppo orientata” sui modelli di allevamento intensivo, i cui fondi dovranno essere auspicabilmente indirizzati al sostegno effettivo di queste attività, piccole, ma fondamentali per l’economia della montagna, la nostra identità culturale e la tutela dell’ambiente.




Eccezionale doppio appuntamento con GIORNATE FAI D’AUTUNNO Per la prima volta due fine settimana

 

con mille aperture a contributo libero in 400 città di tutta Italia
L’edizione 2020 è dedicata a Giulia Maria Crespi
sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre 2020

IN ABRUZZO
Con l’Alto Patrocinio di

Sogni? Sì sogni! A furia di sognare,
si riesce a portare nel concreto ciò che si sogna.
Giulia Maria Crespi (6 giugno 1923 – 19 luglio 2020)
A Giulia Maria Crespi, scomparsa lo scorso luglio, è dedicata l’edizione 2020 delle Giornate FAI d’Autunno: mille
aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, organizzate per la prima volta in due fine settimana, sabato 17 e
domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre. Anche quest’anno promotori e protagonisti sono i Gruppi FAI Giovani,
ideali eredi e testimoni dei valori che per tutta la vita hanno guidato la Fondatrice e Presidente Onoraria del FAI – Fondo
Ambiente Italiano: l’inesauribile curiosità, la voglia di cambiare il mondo e l’instancabile operosità per un futuro
migliore per tutti. Ispirandosi a lei, i giovani del FAI – con la collaborazione delle Delegazioni e degli altri Gruppi di
volontari della Fondazione – scenderanno in piazza per “seminare” conoscenza e consapevolezza del patrimonio di
storia, arte e natura italiano e accompagneranno il pubblico, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, alla
scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni: un caleidoscopio di
meraviglie nella proposta effervescente del FAI e dei suoi delegati che reagiscono con ancor più energia e impegno,
positività ed entusiasmo al periodo difficile che l’Italia sta attraversando (al fine di garantire la sicurezza di tutti è
consigliata la prenotazione online su www.giornatefai.it;alcune aperture richiedono la prenotazione obbligatoria: sul sito
giornatefai.it sono indicate tutte le informazioni e le modalità di partecipazione).
Storiche dimore signorili, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come
borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente riservati agli addetti ai lavori si
sveleranno attraverso punti di vista insoliti e racconti che meraviglieranno i visitatori, soddisfacendo e, insieme,
accrescendo il loro desiderio di sapere, la loro curiosità. Prendere parte alle Giornate FAI d’Autunno 2020 vuol dire non
solo godere della bellezza che pervade ogni angolo del nostro Paese e “toccare con mano” ciò che la Fondazione fa per la
sua tutela e valorizzazione; vuol dire soprattutto sostenere la missione del FAI in un momento particolarmente delicato. Tutti
i visitatori potranno sostenere il FAI con una donazione libera – del valore minimo di 3 € – e potranno anche iscriversi al
FAI online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di
prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di
tutti, i posti saranno limitati.
In occasione delle Giornate d’Autunno anche i Beni del FAI si mostreranno da prospettive inconsuete. Saranno proposte al
pubblico visite speciali dedicate in particolare agli interventi per la sostenibilità ambientale dei Beni e, più in generale, al
patrimonio di natura, ambiente e paesaggio curato e valorizzato dalla Fondazione.

Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana dedicata dalla Rai ai beni culturali in collaborazione con il FAI.
Dal 12 al 18 ottobre, infatti, la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro
Paese: una maratona televisiva e radiofonica di raccolta fondi a sostegno del FAI, per sensibilizzare sempre più italiani sul
valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva.
Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d'Autunno 2020 anche attraverso la
collaborazione di Rai per il Sociale.
L’edizione 2020 delle Giornate FAI d’Autunno è resa possibile grazie al fondamentale contributo di importanti aziende
illuminate. Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo
nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo
del materiale plastico. FinecoBank, realtà leader nel trading online e nel Private Banking, è il prestigioso Main Sponsor
dell’evento perché da sempre sostiene il valore del patrimonio, Rekeep, principale gruppo italiano attivo nel facility
management e amico del FAI dal 2018, che conferma il suo sostegno all’evento in qualità di Sponsor.
Grazie anche a Edison, da sempre vicina al FAI per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale, turistico e
sociale presenti nel nostro Paese, Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018, che nasce
per favorire il dialogo con la società civile, promuovere la cultura industriale e d’impresa, diffondere conoscenza e valorizzare il
proprio patrimonio culturale e museale, e System Professional, brand di prodotti professionali haircare, per il primo anno
accanto alla Fondazione con cui condivide la missione di prendersi cura della bellezza.
Si ringrazia inoltre l’Ippodromo Snai San Siro di Milano per la rinnovata apertura e il prezioso sostegno locale.
Le Giornate FAI d'Autunno si svolgono con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di
Regione Abruzzo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Si ringrazia per la collaborazione la Commissione europea in Italia, da alcuni anni partner delle Giornate FAI attraverso
l’Ufficio di Rappresentanza a Milano, con la quale verranno proposte aperture speciali.
Grazie a Province, Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, Istituzioni Pubbliche e Private, ai privati cittadini
e a tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione.
Grazie di cuore alle 128 Delegazioni, ai 101 Gruppi FAI e ai 4 Gruppi FAI ponte tra culture che hanno collaborato in modo
virtuoso con i 96 Gruppi FAI Giovani, tanto desiderati dalla Fondatrice Giulia Maria Crespi e storicamente protagonisti delle
Giornate FAI d’Autunno, per la realizzazione dell’evento. Nel 2020 la manifestazione vuole essere la festa di tutto il mondo
FAI, vitale e attivo più che mai. Ad affiancare volontari giovani e non, ci saranno anche quest’anno gli Apprendisti Ciceroni,
studenti della scuola di ogni ordine e grado che hanno scelto, autonomamente o con i loro docenti, di mettersi in gioco in prima
persona per raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del loro territorio.
Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione alla Protezione Civile, da 13
anni vicina al FAI con i suoi volontari, che a ottobre promuove la campagna di comunicazione “Io non rischio” per diffondere la
cultura della prevenzione dei rischi naturali e antropici presenti nel nostro Paese, e all’Arma dei Carabinieri per il loro
contributo alla sicurezza dell’evento. Un sentito ringraziamento anche ai volontari della Croce Rossa Italiana che per la prima
volta affiancano il FAI, garantendo un prezioso supporto in questo particolare periodo di emergenza sanitaria. Grazie alla Croce
Rossa Italiana anche per aver concesso l’apertura del Parco di Villa Ceriana a Castagneto Po (TO) e del Treno ospedale
“Centoporte” a Massa.
Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni
comunali che hanno accolto questa iniziativa, comprendendone l'importanza e il significato di ripartenza.
FAI Ufficio Comunicazione Stampa e New Media – Francesca Decaroli tel. 338.1229565; f.decaroli@fondoambiente.it
FAI Ufficio Comunicazione Tv e Radio – Novella Mirri tel. 334.6516702; n.mirri@fondoambiente.it

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Tra le aperture più interessanti in ABRUZZO:

Montebello sul Sangro (CH)
Borgo di Buonanotte – Buonanotte Contemporanea
Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre
Arroccato a 800 metri slm su una sella rocciosa tra la Maiella e il Lago di Bomba, il borgo di Buonanotte venne
abbandonato negli anni Settanta a causa di frequenti terremoti e frane, e dal 3 settembre di quest’anno ospita “Buonanotte
Contemporanea”, progetto interdisciplinare di arte, natura e architettura per la valorizzazione e lo sviluppo turistico del
borgo. Le installazioni che animano le sue vie sono promosse dal Comune di Montebello sul Sangro e realizzate con il
sostegno della Regione Abruzzo, su idea dello studio di architettura pescarese CA-SaA. All’interno delle strade abbandonate
sono state realizzate tre installazioni ambientali di artisti contemporanei – selezionati dalla curatrice Maria Letizia Paiato –
che dialogano con i ruderi, il paesaggio e l’assenza della presenza umana. Domenica 25 è prevista un’esibizione del coro
vocale al femminile Rosa Rorans Ensemble, con repertorio di musica medievale, dal gregoriano alla prima polifonia.
Lettomanoppello (PE)
Gli scalpellini raccontano la pietra preziosa: dalla storica “Bottega D’Alfonso” all’Iconicella
Visite sabato 17 e domenica 18, sabato 24 e domenica 25 ottobre
Noto come “il paese degli scalpellini” e come piccola “Carrara di Abruzzo”, Lettomanoppello è legato fin dal medioevo alla
lavorazione della pietra bianca e nera della Majella, destinata all’edilizia decorativa e all’arredamento. Tra i vicoli del centro

storico si possono ammirare i portali, gli stipiti, le chiavi di volta, i motivi decorativi come rosoni, mascheroni, foglie
d’acanto e stemmi sapientemente lavorati dagli scalpellini. Il percorso delle Giornate FAI si snoderà tra le botteghe
artigianali – tra cui la più famosa, quella di Gennaro D’Alfonso – dove o maestri artigiani racconteranno l’antico mestiere
della lavorazione della pietra bianca. La visita si concluderà al Santuario dell’Iconicella, a monte del paese, e alla sua
facciata finemente scolpita.
Collelongo (AQ) – Villavallelonga (AQ)
Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre
Situato a 915 metri sul livello del mare, Collelongo, immerso tra i boschi e i monti dell'Appennino, presenta la tipica
struttura del borgo medievale, con mura di cinta intervallate da porte cittadine, una torre baronale risalente all’anno 1000,
che in epoca rinascimentale divenne il mastio dell’adiacente palazzo baronale, minuscole vie a saliscendi e case una a
ridosso dell’altra. La fontana, detta Fonte Vecchia, progettata come lavatoio-abbeveratoio e per l'approvvigionamento idrico
del paese, fu realizzata nel 1840. Fra le famiglie importanti si ricordano: i Botticelli, a cui si deve, oltre all'omonimo
palazzo, la commissione della chiesa di San Rocco nel 1636 poiché il paese era stato graziato dalla peste, e la famiglia
Floridi, che fece edificare la Madonna del Rosario in occasione del giubileo del 1700. In epoca moderna il paese si è
arricchito di quadri murali. Come Collelongo anche Villavallelonga, così chiamata in quanto costruita lungo ai piedi del
Monte Quaresima, è un borgo medioevale risalente all’anno 1000. Fu feudo dei Marsi nel XII secolo, dei Piccolomini Duchi
di Amalfi nel XVI secolo e dei Duchi Pignatelli in seguito. Successivamente alla fondazione del Parco Nazionale
d’Abbruzzo (1922) il borgo fu tra gli enti fondatori della Condotta forestale marsicana.
Prata d’Ansidonia(AQ)
Peltuinum
Visite sabato 17 e domenica 18 ottobre
La città di Peltuinum, fondata dai Romani fra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C. nel territorio abitato dall'antico popolo dei
Vestini, si estende su un pianoro sopraelevato collocato tra la valle dell'Aterno e quella del Tirino, naturali vie di
attraversamento dell'Appennino Abruzzese. Importante ruolo, sia politico che economico, rivestiva la città nel controllo
strategico dei traffici commerciali legati ai percorsi della transumanza. Il sito archeologico rappresenta oggi un luogo di
straordinaria testimonianza storica. Durante la visita, sarà possibile ammirare gli scavi dell'antico insediamento. Tra le
rovine visibili spiccano i resti del teatro di età augustea, tratti di mura e un tempio forse dedicato ad Apollo. Altro elemento
architettonico di notevole importanza è la chiesa di San Paolo di Peltuinum del XII secolo.
Elenco completo dei beni aperti in ABRUZZO:

https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-

aperti/?regione=ABRUZZO

Per ulteriori informazioni: www.giornatefai.it – www.fondoambiente.it o 02/467615399
IMPORTANTE: Verificare sul sito i luoghi aperti nei due fine settimana
ed eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse




Teramo. Semplificazione della ricostruzione degli edifici di culto. Seminario formativo/informativo con i professionisti  Duomo di Teramo, venerdì 16 ottobre, ore 9.00

Alla luce dell’incontro di mercoledì scorso tra il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, il segretario generale della CEI, mons. Stefano Russo e i rappresentanti delle diocesi coinvolte dal sisma del 2016, l’Ufficio Tecnico Diocesano e per la Ricostruzione post-sisma invita professionisti e cittadini al seminario formativo/informativo che si terrà nel Duomo di Teramo venerdì 16 ottobre 2020 alle 9.00 sulla recente Ordinanza del Commissariato alla Ricostruzione n. 105 avente per oggetto la Semplificazione della ricostruzione degli edifici di culto.

L’Ordinanza n. 105 del 17 settembre 2020 sulla ricostruzione delle chiese, attuando un’altra norma contenuta nel Decreto 76 di luglio, disciplina ex novo l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata, ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici.

Nell’incontro – rivolto a ingegneri, architetti, geometri e all’intera cittadinanza – dopo i saluti del vescovo, mons. Lorenzo Leuzzi, interverranno il dott. Guido Liris, assessore della Regione Abruzzo con delega alle aree interne e del cratere, il dott. Vincenzo Rivera, Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Abruzzo, l’arch. Antonio Di Stefano, funzionario della Soprintendenza, don Stefano De Rubeis, economo della Diocesi, don Filippo Lanci, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, l’ing. Antonio Masci, direttore dell’Ufficio Tecnico diocesano e per la ricostruzione e l’Avv. Gelsomina Marsilii, dell’avvocatura della Diocesi.

Per motivi di sicurezza, legati alle norme per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’accesso in Duomo è consentito a 150 persone. L’ordine di accesso sarà quello di accreditamento attraverso il modulo presente sulla relativa pagina web del portale della diocesi: https://www.diocesiteramoatri.it/semplificazione-della-ricostruzione-degli-edifici-di-culto/  attivo fino a giovedì 15 ottobre alle ore 17:00.

 L’incontro sarà trasmesso in streaming sul canale YouTube dell’ufficio comunicazioni della Diocesi.




Pescara. #Docudì2020: giovedì 15 appuntamento con il terzo incontro con l’Arte e sabato 17 le premiazioni e l’Evento Speciale

 

Giovedì 15 ottobre ore 18.00 presso il museo Colonna di Pescara in via Gramsci il terzo e ultimo appuntamento con il settore d’Arte.

Fuori concorso verranno presentati Preparando il bosco di Manuel Fanni Cannelles e Pietras di Giuseppe Saponara.

Anthony Molino, coordinatore del settore Arte ha da poco pubblicato il libro “Oltre la tela: conversazioni sulla pittura” (Pescara, Edizioni Mondo Nuovo, 2020), che viene presentato in anteprima in occasione dell’ultimo incontro d’Arte di Docudì.

I due cortometraggi sono dedicati ad artisti presenti nel libro: Preparando il bosco di Manuel Fanni Cannelles, omaggio alla pittrice triestina Manuela Sedmach (che sarà collegata in audio-video con la sala) e Pietras di Giuseppe Saponara, che celebra il lavoro del Maestro umbro Alfonso Fratteggiani Bianchi.

Oltre a Molino a dialogare col pubblico in sala sarà presente anche l’artista romano Marco Stefanucci, che apre il libro con la prima di sette conversazioni e collegati in audio-video Manuela Sedmach e Ignazio Schifano.

Ricordiamo che si accede alla sala indossando la mascherina e attuando – in entrata e in uscita – il distanziamento.

In sala i posti saranno distanziati. Si consigliala prenotazione tramite info@webacma.it

 

Pagina web https://bit.ly/33Nl70B

Evento su Facebook https://bit.ly/33O4f9T


Anthony Molino, direttore della sezione “Docudì d’arte” è psicoanalista di formazione anglo-americana e pluripremiato traduttore di letteratura italiana in inglese.

Da quasi 25 anni vive e lavora in Abruzzo, con studio a Pescara. Nel 2018 la sua traduzione de “Il diario di Kaspar Hauser” di Paolo Febbraro (Brescia, Edizioni l’Obliquo, 2003) è stato premiato quale migliore traduzione di un libro di poesia italiana in inglese dalla Academy of American Poets, la più prestigiosa istituzione letteraria americana. Da sempre attento alle intersezioni tra la psicoanalisi e altre discipline (ha pubblicato importanti ricerche su psicoanalisi e buddismo, altre su psicoanalisi e antropologia), da qualche anno Molino si interessa all’arte, di cui scrive per la rivista online “Aracne“. Collezionista di opere d’arte nonché curatore di mostre, ha da poco pubblicato il libro “Oltre la tela: conversazioni sulla pittura” (Pescara, Edizioni Mondo Nuovo, 2020), che viene presentato in anteprima in occasione dell’ultimo incontro d’Arte di Docudì del 15 ottobre 2020.

 

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Il concorso di cinema si concluderà tre giorni dopo, ovvero il prossimo sabato 17 ottobre, con la serata finale e la consegna del premio #Docudì2020 per l’opera che ha avuto il maggior consenso dalla Giuria popolare formata dal pubblico e #Docudì sociale il premio per l’opera che è riuscita a sviluppare una tematica legata al sociale in modo particolarmente sensibile ed originale.

A seguire, l’evento speciale in anteprima regionale con l’incontro con il regista Stefano Consiglio che ci racconta l’Italia attraverso i disegni di un grande fumettista nel suo film Mi chiamo Altan e faccio vignette.

Pagina Web del Concorso https://www.webacma.it/docudi-2020/

Evento Facebook del Concorso https://www.facebook.com/events/346470930064787/

Ricordiamo che si accede alla sala indossando la mascherina e attuando – in entrata e in uscita – il distanziamento. In sala i posti saranno distanziati.

Si consiglia la prenotazione tramiteinfo@webacma.it

 

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