Ercole Luciani, il poeta atriano caduto nell’oblio.

Ercole Luciani, il poeta atriano caduto nell’oblio.

Di Walter De Berardinis

Nell’era di internet, dove un mare magnum di notizie ti fa perdere l’orientamento, certe volte scopri autori quasi del tutto sconosciuti al grande pubblico, soprattutto se nati nel finire dell’800 e con una forte carica di oblio che ne ammanta l’intera esistenza. Il caso dell’eclettico atriano Ercole Luciani è veramente singolare. Mentre cercavo alcune notizie storiche sui letterati giuliesi vissuti tra il finire dell’ottocento e gli inizi del novecento, ecco che mi compare una recensione della rivista “Picenum” – rivista marchigiana illustrata diretta dalla scrittrice e giornalista marchigiana Nada Peretti (anche lei caduta nell’oblio) – dell’aprile 1913. Nell’articolo veniva citato un brillante oratore presente alla serata futuristica indetta il 13 aprile nei locali del Circolo culturale “Novana” di Portocivitanova, paragonandolo proprio al più famoso Marinetti, con una conclusione al quanto audace per quei tempi: “ il Luciani ha il pregio della sincerità. Pregio rarissimo ai nostri tempi, e una base, ci perdonino i… saggi, di… saggezza. Non per nulla il “Picenum” ha sempre concesso una sua pagina ai versi futuristi.” La sincerità e l’intraprendenza letteraria di questo giovane atriano colpì sicuramente un altro collega affermato come il giornalista napoletano Teodoro Rovito (Theo) del “Roma” che lo inserirà nella seconda edizione del volume “Letterati e giornalisti italiani contemporanei – dizionario bio-bibliografico” edito dallo stesso autore nel 1922 a Napoli. Proprio nel dizionario compariva la voce: “nato ad Atri nel 1884 e domiciliato a Giulianova”. Questo mi ha dato lo spunto per incuriosirmi e indagare sullo “sconosciuto” poeta di Atri. Lui era già reduce da un piccolo successo con “Mamma!…: novellina semplice”, edito nel 1907 per la Tip. Ed. Sannitica di Agnone e “Rintocchi”, edito nel 1920 per la Casa editrice del Lauro di Teramo. Quest’ultimi versi furono accolti favorevolmente dalla critica, tanto che il famoso poeta e romanziere romagnolo, Marino Moretti, dichiarò: “…dei molti volumi e volumetti di versi ricevuti, quello che preferisco è il suo (Luciani, ndr): versi, veri versi e molto spesso poesia. Un suo verso mi è rimasto nell’ anima : « Soffro, sorella, di malinconia ». E’ il male di cui soffriamo tutti!».” Ma di lui avevano già recensito critici e poeti di chiara fama come: Giuseppe Lipparini, Adolfo De Bosis, Fausto Maria Martini, Salvatore Di Giacomo, Angiolo Silvio Novaro, Enrico Cavacchioli, Olindo Giacobbe, ed altri. Sempre nel dizionario, ma di cui non abbiamo certezza dell’avvenuta pubblicazione, si dava annuncio dell’uscita di: “Il demone che ride” e “Concubina”. All’epoca, siamo alla vigilia dell’avvento del fascismo, collaborò con il  Giornale d’Italia, Nuova Lettura dello Streglio di Torino diretta allora da uno scrittore brillantissimo come Carlo Dadone; Il Paese di Roma, l’Idea Abruzzese di Castellamare Adriatico e in tante riviste letterarie. Non trascurò neanche il teatro come autore ed interprete scrisse: “La rivolta”, dramma in due atti mandato in scena per la prima volta nella sua città natia al Teatro Comunale di Atri; successivamente interpretò “Papirio” una commedia di Filippo Casari e l’operetta “Tromperie” del Maestro Bernardino Lanzi.

Ercole Ulrico Giuseppe Luciani era nato ad Atri alle 23,30 del 28 marzo 1884 da Carlo e Marina Vincenza Teresa Ricci, essendo figlio di benestanti fu mandato a studiare nel collegio Boccarini di Amelia (Terni) e successivamente quello di Terni, qui coltivò la passione per la musica imparando a suonare il violino, la chitarra e mandolino ed anche nella scrittura della musica. Il 15 settembre 1905, la rivista “Il Concerto” di Bologna, lo premierà per aver scritto “Torna, petite valse romantique” per chitarra e mandolino. Diplomatosi ragioniere, successivamente entrò nelle ferrovie statali ed approdò sulla costa adriatica, come Capostazione tra le Marche e l’Abruzzo. Il 15 luglio 1911 sposa, nella casa nella borgata di Rosburgo del comune di Montepagano (oggi Roseto degli Abruzzi – in Via Regina Elena al numero 5), alle ore 18,30, per indisposizione della sposa, Emma Lidia Celommi, figlia del già famoso pittore Pasquale. L’anno successivo nasce Vera, nel 1915 Bianca e nel 1918 Carlo. A causa della sua intensa attività letteraria e di qualche articolo inviso al regime, nel 1928 il pretore di Torre dei Passeri lo multa per aver violato gli articoli 112 e 114 del Regio Decreto, Legge del 14 aprile 1927, n° 593 sulla pubblica sicurezza. Da questa esperienza verrà schedato dalla polizia nel casellario politico centrale “Ferrovieri e sovversivi”. Ma già qualche problema lo aveva avuto anni prima quando, nel 1923, sempre per la sua attività giornalistica, viene spedito di gran fretta alla stazione di Sella di Corno di Scoppito (AQ) con la moglie e i tre figli piccoli. Il primo letterato famoso che gli andrà a far visita, per una battuta di caccia, sara il drammaturgo Luigi Antonelli. Sarà  subito ribattezzata da lui in “Cornisella”, lo stesso titolo che verrà usato, nel luglio 2020, dalle nipoti: Emma, Silvia e Rosaria Luciani, per dare alle stampe il pregevole libro “Cronache di Cornisella – diario di un capostazione al confino”. Un libro scritto in memoria di quel nonno che, come scrivono le nipoti, era stato però giovane e vivace, coraggioso ed eclettico, amante della compagnia, promotore di eventi culturali e ricreativi. Nel libro emerge, dalle stesse parole dell’autore del racconto, la descrizione in una prosa di altri tempi dove rivive la stazione di Sella di Corno e il territorio aquilano di oltre 100 anni fa. Dopo aver lavorato anche al nord d’Italia, tra il Piemonte e la Lombardia, Ercole tornerà a vivere da pensionato a Roseto degli Abruzzi dove si spegne nel 1957 (la moglie Emma lo aveva lasciato l’anno prima). Quest’articolo non sarebbe mai uscito se il mare magnum di internet non mi avesse messo sulle tracce della nipote Emma, una delle nipoti del poeta dimenticato, la stessa che da Londra mi spedì il libro e mi ha concesso oggi l’uso di alcune e preziose foto di famiglia del giornalista e poeta atriano che abbiamo riscoperto e fatto tornare agli onori della cronaca che gli compete.

Walter De Berardinis

(C) giulianovanews.it – 27 marzo 2023

Indirizzo web testo https://www.giulianovanews.it/2023/03/ercole-luciani-il-poeta-atriano-caduto-nelloblio/

 




Atri. È su YouTube il video della canzone “Il culo e il tuo cuore” ultimo singolo dei Kusameze.

https://www.youtube.com/watch?v=M7mlSXge3TM

Il video vede la partecipazione straordinaria di Paletta dei Punkreas e di Irene e Sal dei Viboras. Irene e Sal hanno partecipato anche alla realizzazione del brano. La regia è di Tommy Antonini, che attualmente dirige i video della Sad, band di spicco dell’emo punk in Italia. Già disponibile in tutti i principali digital store, il pezzo è una cover che vuole rendere omaggio a Roberto Vecchioni.  Il batterista Malcolm Kusa ha raccontato di essere rimasto colpito dal disco del cantautore milanese, mentre preparava il programma di intrattenimento su Twitch “1000 cd X mio padre”. Assieme a Gix dei Digos Goat, Malcolm ascolterà e commenterà i primi 1000 cd della collezione del padre Antonio, appassionato di musica, grande amante del blues e del rock. Appuntamento con “1000 cd X mio padre” dal prossimo 3 maggio sul canale twitch.com/malcolm_kusa__
Link del video “il tuo culo e il tuo cuore”
https://youtu.be/M7mlSXge3TM

I Kusameze sono una band punk rock di Atri attivi dal 2000.




Giulianova. L’ostetrica giuliese Maria Sechini compie 100anni

Giulianova. Martedì 17 febbraio la storica “mammina” giuliese Maria Sechini (poi in seguito per errori di trascrizione il loro cognome risulterà Sichini o Sighini, per loro una controversia perenne), compirà 100anni nella sua città natale. Maria nasce il 17 febbraio del 1915 da Antonietta De Angelis e Silvio Paolo Sechini (noto fabbricante di carri e fratello di Saverio, fondatore del P.P.I. a Teramo e Deputato della Consulta Nazionale nel 1945 per la DC; di Concezio, Parroco all’Annunziata; Samuele Giulio e le sorelle Beatrice e Erminia (la mia Bisnonna, poi sposata con Andrea Toscani)), nella casa di Corso Garibaldi, 82, nel cuore del centro storico giuliese, ove, per tradizione famigliare materna vi era anche l’attività commerciale di ferramenta e affini “De Angelis”.

Antonietta De Angelis, la mamma
Antonietta De Angelis, la mamma di Maria

 

Silvio Paolo Sechini, il papà di Maria
Silvio Paolo Sechini, il papà di Maria

In famiglia già era arrivata Giovanna, sorella maggiore, e dopo pochi anni Margherita Rosaria e Vincenzo. La sua infanzia si dividerà tra la scuola, la casa e l’attività commerciale gestita principalmente dalla nonna materna, Domenica Meo e dal marito Marceliano De Angelis, la stessa che gli darà nozioni importanti per stare in mezzo alla gente e incuriosirsi della vita.

A sinistra il negozio in Corso Garibaldi, 82 a Giulianova alta, di Marceliano De Angelis e Domenica Meo, nonni materni di Maria Sechini
A sinistra il negozio in Corso Garibaldi, 82 a Giulianova alta, di Marceliano De Angelis e Domenica Meo, nonni materni di Maria Sechini

Terminate le scuole, si dedica, come era consuetudine a quei tempi,  all’attività di cucito e di ricamo; però la prospettiva di una attività troppo tranquilla, le stava stretta, e quindi, superato lo scetticismo delle donne di casa ma comunque appoggiata dal papà, nel 1940 decide di trasferirsi a Firenze per frequentare la scuola per ostetriche, nella quale si diploma nel giugno del 1943. Subito dopo il diploma accarezza anche l’idea di prestare servizio professionale in nord Africa (Libia), ma poi gli avvenimenti bellici e politici evolvono in modo tale che questo sogno rimarrà nel cassetto, tanto più che in quegli anni conoscerà Mario Ferretti, che sposerà del dicembre del 1946. Trasferitasi ad Atri, paese natale del marito, inizia ad esercitare la libera professione di ostetrica, intanto la famiglia comincia a crescere venendo alla luce 4 figli: Vincenzo, Paolo, Concetta e Silvio e poi 5 nipoti: Valentina, Luca, Francesca, Chiara e Mario. Nei primi anni 60’ ritorna a Giulianova come ostetrica condotta, ruolo che ricoprirà fino al pensionamento avvenuto sul finire del 1980; negli ultimi anni ha affiancato il dott. Nino Tancredi nella conduzione dell’allora “Ufficio Sanitario” a Giulianova.

Maria Sechini, oggi
Maria Sechini, oggi

 

Il diploma universitario di Maria Sechini
Il diploma universitario di Maria Sechini

 

Per le famiglie Sechini-Ferretti

Il pronipote

Walter De Berardinis




Atri. La Federazione di Teramo di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ dice NO alla “smobilitazione” nei fatti del presidio ospedaliero di Atri!

Tommaso Di Febo

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’

Federazione Provinciale di Teramo

La Federazione di Teramo di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ dice NO alla “smobilitazione” nei fatti del presidio ospedaliero di Atri!

Il presidio ospedaliero di Atri garantisce un vasto territorio con oltre 50.000 abitanti, senza considerare i turisti estivi soprattutto dei centri balneari di Silvi e Pineto.

La Regione Abruzzo ha avviato il procedimento che porta ad abolire il diritto all’assistenza alla popolazione in un territorio vasto che oltre ad Atri, comprende anche i comuni della vallata del Fino e le città di Silvi e di Pineto.

Ultimo presidio di assistenza alle popolazioni di un comprensorio già fortemente penalizzate.

Infatti, con la trasformazione in residenza assistita per lungo degenze, come dichiarato dall’assessore Venturoni, si sta per attuare un provvedimento di dubbia efficacia organizzativa ma soprattutto con rilevanti sconvolgimenti dell’ “offerta” sanitaria in questo territorio importante della Provincia di Teramo.

Mortificando così tutto il comprensorio oltre che tutto il personale (dai medici ai paramedici).

Per Sinistra Ecologia e Libertà il miglioramento del servizio della Sanità in Abruzzo deve passare attraverso una nuova mentalità di gestione.

Prevedendo il potenziamento dei servizi territoriali finalizzato alla de-ospedalizzazione nonché il miglioramento dei processi organizzativi con il potenziamento di alcuni reparti in maniera obiettiva, nelle strutture ospedaliere presenti in Provincia di Teramo.

La Federazione di Teramo di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’, propone ai Sindaci del comprensorio, che si facciano carico di una convocazione di un consiglio comunale congiunto, per votare un dispositivo di netta contrarietà allo “smantellamento” del presidio ospedaliero di Atri, da tenere presso il palazzetto dello sport di Atri, per far sentire che le istituzioni locali sono sensibili e si battono per la salvaguardia della struttura ospedaliera.

La Federazione di Teramo di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ , a breve avanzerà una propria autonoma proposta per affrontare la problematica sanitaria nel Teramano, riguardante le strutture di Teramo, Giulianova, Atri e S. Omero.

Il Coordinatore Provinciale

Sinistra Ecologia e Libertà

Tommaso Di Febo




Teramo. CONFERENZA STAMPA, MARTEDI’ 16 MARZO ORE 11, Sala audiovisi mediateca – Biblioteca Delfico – Teramo

Provincia di Teramo

CONFERENZA STAMPA, MARTEDI’ 16 MARZO ORE 11Sala audiovisi mediateca – Biblioteca Delfico – Teramo

Il Comune di Atri vi invita alla presentazione di:

“SYD, L’ALTRA FACCIA DELLA LUNA”.

Un progetto artistico che si avvale della collaborazione del DAMS di Roma Tre, uno spettacolo che prende vita dopo più di due anni di  lavoro e di ricerca, fortemente ispirato alle esperienze del Living Theatre e l’Odin Theatret che rieccheggia le atmosfere  degli anni ’60 e ’70 in onore del padre della psichedelìa: l’intramontabile Syd Barrett, fondatore dei Pink Floyd.

Danza, mimica, recitazione, musica, canto e video-arte sapientemente mixati in un musical scritto da un gruppo di attori originari di Atri in collaborazione con il regista Giancarlo Sammartano, il musicista Luca Aversano e la docente di storia della danza Concetta Lo Iacono.
Alla conferenza stampa, oltre agli autori, interverrà l’assessore alla Cultura di Atri, Angela De Lauretiis

Teramo 15 marzo 2010