Giulianova. MAS: domenica 8 luglio inaugurazione mostra “Frammenti di Grazia” di Luca Farina

Al Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova sarà inaugurata domenica 8 luglio 2018 alle ore 18.30 la mostra Luca Farina frammenti di grazia, curata dalla direttrice del Museo d’Arte dello Splendore, Marialuisa De Santis e dal direttore tecnico scientifico del Polo  Museale  Civico, Sirio Maria Pomante.

Luca Farina

L’esposizione ordinata all’interno del Museo d’Arte dello Splendore ha una seconda sede nel Museo Civico Archeologico “Torrione La Rocca” per il quale l’artista ha realizzato una sola ma particolarmente significativa  installazione.

La mostra rientra nella programmazione comunale di eventi in ricordo dei novant’anni dalla morte del munifico intellettuale Vincenzo Bindi a cui Giulianova  deve  l’importantissimo lascito della  Biblioteca e della  Pinacoteca civiche.

L’attenzione di Vincenzo Bindi nei confronti dell’arte abruzzese e in particolare dei giovani artisti abruzzesi è ricordata puntualmente dal direttore Pomante nel testo contenuto nel catalogo dove ugualmente sottolinea la sfida dell’ingresso dell’arte contemporanea  al Museo Archeologico giuliese. “ Tale sfida all’antichità, ai suoi luoghi, alle tracce scomposte di un passato perduto nella sua interezza che una nuova narrazione e un inedito dialogo con la contemporaneità può far comprendere e rivivere, è lanciata da Luca Farina.”

E così De Santis inizia la sua decodificazione delle opere e dell’artista che segue fin dal 2011: “Farina, nato e cresciuto a Campli, in un contesto quindi eccezionalmente ricco di storia e soprattutto di storia cristiana, è artista di rara sensibilità e cultura. Oggi, dopo il terremoto, vede le numerose chiese e conventi della sua piccola e nobile città assumere sembianze di reliquie di un passato e di una fede “invecchiata” e fragile: scorge barlumi di luce che devono essere tenuti accesi all’interno di puntelli e ponteggi e diventano parafrasi evidenti della sua contraddittoria condizione di artista e di uomo del XXI secolo”.

Il catalogo contiene anche un piccolo ma prezioso testo di don Vincenzo Manes che puntualizza, in un certo senso problematicizza ancor di più, le parole adoperate  dai critici e dall’artista stesso.

Domenica 8 luglio il catalogo sarà distribuito  gratuitamente .

La mostra resterà aperta fino al 9 settembre con i seguenti orari: al Museo d’Arte dello Splendore dal martedì alla domenica 17.30/20.30 (domenica anche 10.30/13.00) e  al Museo Civico Archeologico “Torrione La Rocca” dal martedì alla domenica 21.00/23.00.

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Luca Farina

Note biografiche

 

Luca Farina (1982) consegue nel 2006 la laurea triennale in Pittura e nel 2008 la  specializzazione in Beni Storico Artistici presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.

Esordisce giovanissimo, nel 2005, con la personale  Sperimentazioni: traduzioni di dimensioni inconsce di un intimo sistema di segni presso il Museo Archeologico Nazionale (Campli, TE).

Nello stesso anno, è inserito nella pubblicazione Accademia ’05 – Un album di esercizi, a cura di Mariano Apa.  Nel 2007 realizza la bipersonale Corpo nella MICROgalleria dell’Accademia di L’Aquila ed inizia la sua collaborazione con la Fondazione Staurós Italiana Onlus e con il Museo Staurós d’Arte Sacra Contemporanea, conseguendo il Corso di perfezionamento in Arte per la Liturgia e partecipando all’esposizione Giovani Artisti di-segnano il Sacro IV.

Del 2008 sono molte collettive, tra le quali quella al Palazzo della Regione di L’Aquila (Accademia di Belle Arti per la Galleria Incontro); Resistenze-Esistenze all’Ex Aurum di Pescara e Mille di cuori. Forme e colori della ricerca presso la Villa Borromeo Visconti Litta di Linate. Nel 2009 è al Sacro Convento di Assisi per l’esposizione Ars Pax. Atlante del dialogo e al Seminario Arcivescovile di Lecce per la Quinta Triennale d’arte Sacra Contemporanea di LeccePremio Paolo VI. Sempre nel 2009 partecipa a Giovani artisti di-segnano il Sacro con la Beata Angela da Foligno (Castello di Scopoli, TR) ed a 21 Artisti per l’Aquila (Galleria Marte, Roma). Del 2010, sono le mostre Stauros per Onna: cento artisti disegnano la Mad-Onna (Museo d’Arte Sacra Contemporanea Staurós); Circuiti contemporanei, in occasione della giornata dell’arte contemporanea a Teramo e Affamati presso lo spazio mOHOc di San Benedetto del Tronto.

Tra le collettive del 2011 Credere la luce (Museo d’Arte dello Splendore, Giulianova) e  tra quelle del 2012:  XV Biennale d’Arte Sacra Contemporanea (Museo d’Arte Sacra Contemporanea Staurós di San Gabriele), Sesta Triennale d’arte Sacra Contemporanea di LeccePremio Paolo VI,  e Creati per Creare – gli artisti ed il sacro a cinquant’anni dal Concilio ecumenico Vaticano II  e  Amor Mundi – racconto del Verbo Incarnato, le ultime due a Campli. Ancora nel 2012 riceve la prestigiosa commissione di una pala d’altare per il Duomo di Campli (TE).

Nel 2013 è l’artista copertina per UT, bimestrale di fatti culturali con l’opera Dov’è luce.

Nello stesso anno collabora con l’artista Paolo Annibali alla realizzazione del portale monumentale in bronzo per il nuovo Santuario di San Gabriele e partecipa alla collettiva SoVVersi – chiudi la bocca e guarda (Palazzo Pardi, Colonnella TE).

Nel 2014: personale SoVVersi – luca farina nello Spazio NovaDea (Ascoli Piceno), personale Ghost on papers nello spazio del Roxy Bar (Macerata) e personale alla galleria L’Idioma di Ascoli Piceno, Prima, la visione curata da Giuseppe Bacci e Alessandra Morelli. Ancora nel 2014 è invitato alla bipersonale Maria Mater Tellus, curata da Anna di Corcia, presso la Torre del Molino di Ischia.. Nel 2015 è presente a Credere la Luce 5 a cura di Marialuisa de Santis (Museo dello Splendore di Giulianova).

Nel 2016 partecipa al Premio Vasto  Archeologie a venire a cura di Silvia Pegoraro. Nello stesso anno, sempre a cura di Silvia Pegoraro, espone  nella mostra Vo(L)to di Donna nella Sala della Regina della Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio. Nell’estate del 2017 partecipa presso le Sale del Belvedere di Giulianova ad Abruzzo Contemporaneo a cura di Barbara Birindelli e Leo di Rocco e alla Biennale nazionale di pittura murale. VI edizione Casoli  pinta a  cura di Massimo Consorti presso il  Museo archeologico di Atri. Nello stesso anno è  a Montefalco presso il Santuario Madonna della Stella in Maria e la sua gente-Incontro con artisti d’oggi a cura di Giuseppe Bacci.

È invitato ad esporre nella mostra Fantasmi di luce – Estetiche visionarie da Michetti al presente  (dicembre 2017 / 28 gennaio 2018) a cura di Silvia Pegoraro in occasione del settantennale del Premio Michetti di Francavilla al  Mare. Nel 2018 espone nello Spazio Indipendente per l’arte 16 Civico di Pescara nella collettiva  Terzo paesaggio. Territorio di diversità a cura di Silvia Moretta.

Dell’estate del 2018 è la sua personale Frammenti di grazia a cura di Marialuisa De Santis e Sirio Maria Pomante  al Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova.