Montone (TE). Presentata la XXIII edizione del Festival “TRA IL SOLE E LA LUNA” 4 – 6 agosto
Dall’introduzione di Loredana Iannucci, direttrice del Festival:
“Che cos’è “tra il sole e la luna”? “tra il sole e la luna” è un festival che attraverso il teatro coniuga tutte le discipline artistiche, in un luogo paesaggisticamente affascinante come Montone; è la forte e determinata volontà di sperimentare una seria ricerca antropologica su un territorio inesplorato, ricerca che va di pari passo con percorsi artistici legati fra loro dal segmento del terzo teatro. Esperimento riuscito tanto da far conoscere la piccola realtà della campagna abruzzese a livello internazionale….”
“Il festival è stato un evento atteso e riconosciuto come momento culturale forte e importante, come disse il prof. FerdinandoTaviani, “Montone non è un piccolo festival, Montone è un grande festival, con il suo percorso è riuscito a portare in una piccola enclav di campagna i più grandi pedagoghi del teatro del 900 e a coniugare le arti in un dialogo necessario”.
E’ per tutta questa gente, per il territorio e per noi stessi, che abbiamo deciso di riprendere il nostro viaggio “tra il sole e la luna”.”
Montone Festival, XXIII edizione
Torna il Montone Festival “Tra il sole e la luna”, per la sua XXIII edizione.
Dal 4 al 6 agosto il teatro di strada sarà di nuovo in scena nel borgo montonese grazie alla volontà ferrea dei suoi abitanti che hanno fortissimamente voluto il ritorno del festival dopo alcuni anni di interruzione. La Proloco di Montone e il suo storico direttore artistico Loredana Iannucci hanno creato un ricchissimo palinsesto diviso in sezioni che, oltre al teatro, comprende anche la musica, le arti visive, il cinema documentario.
Due laboratori teatrali saranno il fulcro della sezione Teatro, sotto il segno dell’integrazione e della memoria. Il primo è quello del Teatro Simurgh, “la musica interiore del corpo in scena”, dedicato al lavoro dell’attore e che coinvolgerà, oltre a tutti coloro che vorranno iscriversi, anche una decina di ospiti dei centri di accoglienza di Sulmona e Castel Di Sangro, che risiederanno a Montone per tutto il periodo del Festival. In un momento storico segnato dalle divisioni e dagli scontri il lavoro del teatro Simurgh riporta l’attenzione sul valore sociale del teatro come strumento di coesione, di lavoro comune per un fine collettivo, ovvero la creazione di uno spettacolo.
L’altro laboratorio invece lavora sulla memoria, sulla tradizione della pupazzeria, “la terra sognata” di Massimo Piunti, dedicato alla creazione delle pupe che verranno utilizzate alla fine del festival per il tradizionale spettacolo pirotecnico che chiude la manifestazione. Il lavoro di Piunti porterà anche alla realizzazione di una grande parata con delle sagome di cartapesta che verranno dislocate nei punti cruciali del borgo.
Gli altri spettacoli teatrali saranno curati da noti gruppi e figure del teatro di strada come l’Efesto Teatro, il Silence Teatro e i Teatri de le rue di Mara Di Giammatteo.
Accanto ai laboratori e al teatro c’è poi la sezione denominata “L’altra faccia della luna” che comprende le arti visive, il cinema, la musica, ma anche le clownerie. Le arti visive saranno collocate nei fondaci del borgo e ospiteranno, tra gli altri, artisti come Fausto Cheng e Fabio Mariani ma anche fotografi come Giampiero Marcocci, Paolo Di Giosia ed Emanuela Amadio. Per chiudere il cinema e la musica, due forme espressive legate fortemente al teatro, con il lavoro documentaristico di radice etnografica di Gianfranco Spitilli e Stefano Saverioni e la performance musicali che chiuderanno ogni sera il programma della giornata con Renata Mezenov Sa, Arup Kanti Das, Ameli Saha, Yukio Tsji.
Notazione conclusiva sull’allestimento del borgo, quest’anno affidata alla luce di un giovanissimo direttore della fotografia, Gianni Chiarini.
IL PROGRAMMA
4 agosto
- Ore 21,00. Sezione – L’altra faccia della luna (Editoria).
Artemia Edizioni presenta “Autori sotto la luna” / Ricerche & Redazioni presenta “Abbecedario del buon terrestre” di Mara Di Giammatteo / Mondadori edizioni presenta “Le immagini rubate” di Manuela Costantini
- Ore 21,45. Parata “ la terra sognata” condotta da Massimo Piunti e Silvia Di Gregozio e “Rito della maschera” con Valentina D’Angelo
- Ore 22,30. Spettacolo “Atlante e il firmamento delle stelle” di Efesto Theatre
- Ore 23.30. Saluto alla luna – Musica
5 agosto
- Ore 21,00. Sezione – L’altra faccia della luna (Editoria – Cinema).
Squi-libri edizioni presenta “Canti e racconti dei contadini d’Abruzzo” di Omerita Ranalli.
A seguire Tramontana e la memoria lunga. Antropologia e documentario fra il Gran Sasso e i Monti della Laga di Gianfranco Spitilli e Stefano Saverioni.
- Ore 21,45. Spettacolo “Abbecedario del buon Terrestre” di e con Mara Di Giammatteo
- Ore 22,30. Spettacolo “Madame Aissata, la signora dei matrimoni” del Teatro Simurgh
- Ora 23,30. Saluto alla luna – Musica
6 agosto
- Ore 21,00. L’altra faccia della luna (cinema)
Proiezione del film documentario “Open heart” a cura di Emergency, gruppo di Teramo
- Ore 21,45. Spettacolo “Come angeli del cielo” del Silence Teatro
- Ore 22.45. Omaggio a Shakespeare, reading musicale “Il suono dei sonetti” del Teatro Simurgh
- Ore 23,30. Saluto alla luna – Parata “la terra sognata”
- Ore 24,00. “Pupa pirotecnica” e musica con i Vuelvo al Sur
LE SEZIONI DEL FESTIVAL
TEATRO
- EFESTO THEATRE “ATLANTE E IL FIRMANENTO DELLE STELLE”
La Compagnia fonde il teatro danza, il teatro movimento su trampoli con la musica, le grandi emozioni date dal fuoco con le tradizioni popolari, la mitologia, la storia e gli antichi riti propiziatori. Lo spettacolo è particolarmente adatto per
manifestazioni celebrative proprio per il tema di largo respiro affrontato: il superamento degli Ordini e delle teocrazie antiche per l’affermazione di un Nuovo Uomo capace di trovare nell’universo una Nuova Armonia.
Idea cinque-seicentesca che torna oggi di grande attualità, con le prospettive, le paure, le ansie per le novità di questo nuovo millennio
- TEATRO SIMURGH “MADAME AISSATA LA SIGNORA DEI MATRIMONI”
Carla Robertson interpreterà Madame Aissata, la signora dei matrimoni. Madame Aissata
è una Sherazade africana che ci trasporta in un mondo magico e reale al contempo, per sanare ancora una volta, con amore ed umorismo, la mente, Il cuore e il corpo di quel re frammentato che si agita senza meta in ogni uomo e ogni donna del nostro tempo. La signora dei matrimoni è invitata d’onore alla vigilia delle nozze di due giovani di nobile stirpe della città di Bandiagara, nel Malì. Il suo mestiere è quello di narratrice e cantatrice di leggende ed epopee di molte genti africane. È qui ora per parlare alla coppia di fidanzati del significato profondo dell’unione di donna e uomo. Così Madame Aissata assolve il suo compito raccontando con straordinaria maestria delle storie stupefacenti che catturano l’attenzione di tutti gli astanti. L’idea drammaturgica di una “signora dei matrimoni” come figura femminile intesa a giocare un ruolo fondamentale in ciò che
è tradizionalmente l’educazione sentimentale e sessuale dei futuri sposi, è maturata come naturale conseguenza dello studio di quel linguaggio diretto, di un umorismo straordinario,
senza moralismi ma pieno di vero pudore, che gli antichi africani utilizzano per trattare il tema della sessualità.
- TEATRI DE LE RUE “ABBECEDARIO DEL BUON TERRESTRE” DI E CON MARA DI GIAMMATTEO
L’Abbecedario del Buon Terrestre è composto di lettere, parole e immagini che raccontano, sottoforma di elenco alfabetico illustrato, del significato di alcune delle parole più importanti che normalmente utilizziamo che avevamo dimenticato e di cui conserviamo ancora il legame non solo semantico ma anche di suono e di humus della terra sulla quale viviamo. Sono le parole che vorremmo che i nostri figli non dimenticassero mai…
- SILENCE TEATRO “ COME ANGELI DEL CIELO”
In silenzio prendono possesso della città e raggiungono postazioni elevate: un arco, una finestra, un terrazzo, una scala, un torrione… La festa può iniziare. A proteggere la città ci sono ora queste mute presenze lievi e poetiche, forme di sogno che si elevano verso il cielo e al tempo stesso rivolgono i loro sguardi amorevoli verso la terra.
Gli artisti, così sospesi tra cielo e terra, nella tensione dei corpi rivelano il desiderio struggente di volo e nella fissità delle posture un’energia incontenibile. Reale ed irreale respirano lo stesso respiro.
La festa si consuma e gli ultimi suoni tacciono. Cerchi con gli sguardi gli angeli, ma loro non ci sono più, sono volati via, leggeri e discreti.
Con questo nuovo spettacolo il SILENCE teatro prosegue il proprio lavoro di ricerca attraverso forme di espressione tendenti al connubio fra teatro e ambiente, tra spazi urbani e proposta artistica. Questa performance è dedicata soprattutto a coloro che caparbiamente credono ancora possibile assaporare la straniante bellezza del sogno.
- OMAGGIO A SHAKESPEARE READING MUSICALE “LA MUSICA DEI SONETTI” DEL TEATRO SIMURGH
L’omaggio a W. Shakespeare, a quattrocento anni dalla morte, sarà una selezione di sonetti del grande Poeta inglese in un Reading dove gli attori diranno sonetti, in inglese e in italiano, su tappeti sonori creati dalle loro stesse voci e accompagnandosi con alcuni strumenti musicali tra Oriente e Occidente.
LABORATORI
“LA TERRA SOGNATA” – LIBERA PUPAZZERIA MASSIMO PIUNTI E SILVIA DI GREGORIO
Laboratorio gratuito, aperto a tutti (ma proprio tutti!), finalizzato alla realizzazione e quindi alla messa in scena della spettacolare parata di apertura del Festival. “Verranno utilizzati materiali di recupero per costruire stendardi, mascheroni giganti, sagome di animali immaginari e altre invenzioni poetiche…”
“LA VOCE INTERIORE DEL CORPO IN SCENA” DEL TEATRO SIMURGH
La Musica interiore del corpo in scena è un laboratorio sulla conoscenza dell’Attore.
È aperto a studenti di teatro, attori professionisti, registi, drammaturghi, cantanti, musicisti, ballerini, ed è finalizzato ad aiutare i partecipanti a percorrere un cammino unico e personale nello studio e comprensione di quel concetto di “Attore Antico” inteso come qualcuno che possiede prima di tutto una relazione cosciente con il proprio corpo. Con la presenza che gli viene da tale padronanza, questo Attore diventa capace di arrivare agli spettatori attraverso azioni fisiche viventi, in ogni suo movimento, parola, e perfino in ogni suo pensiero sulla scena.
L’Attore Antico sente il ritmo, ogni volta diverso, del pubblico che ha di fronte, lo prende per mano e lo guida delicatamente al viaggio che lo spettacolo propone ed evoca all’immaginazione. Non si rivolge mai direttamente alla mente dello spettatore, ma utilizza sapientemente ogni vibrazione del corpo, cui lo spettatore risponde in modo naturale. Egli comunica prima e aldilà della parola “detta” e ottiene così la nostra attenzione.
Negli esercizi e nelle improvvisazioni sceniche che si faranno nel laboratorio saranno presenti elementi di antiche danze e si farà ricorso anche all’uso di certe maschere tradizionali di Asia, Africa e Sudamerica come strumenti addizionali per la comprensione della codificazione del gesto evocativo. Si farà poi riferimento pratico a canti e musiche di diverse culture del mondo.
MUSICA
RENATA MEZENOV SA – ARUP KANTY DAS
Renata Mézenov Sa, propone un ricco repertorio di canzoni che hanno segnato dal primo ‘900 la nascita di un genere che non si è mai estinto nella tradizione canora dell’isola di Cuba: La Trova. Si tratta di uno stile musicale che si ritrova alla radice della musica cubana più diffusa e conosciuta nel mondo, intrecciata alle caratteristiche influenze africane e spagnole. Accompagnandosi con la chitarra l’artista ripercorre, in versione solista e attraverso il particolare timbro della sua voce, melodie che evocano lo spirito della perla del Caribe e il sentire profondo di questo genere canoro tradizionale. La memoria di un’infanzia trascorsa a San Pietroburgo la porta ad interpretare anche melodie dell’antica Rus’. Con il passare degli anni il recital è stato modellato come fosse un canto in viaggio. Da più di quaranta anni approfondisce lo studio delle Tabla e ha accompagnato molti famosi musicisti indiani nei loro concerti. Arup Kanti Das per promuovere la musica classica indiana ha viaggiato in Europa (Italia, Francia, Yugoslavia,
Germania, Gran Bretagna, Belgio e Olanda) tenendo concerti, conferenze e seminari dimostrativi.
AMELY SAHA
Inizia lo studio del canto classico (tradizionale indiana) e dell’Harmonium in giovane età all’Accademia musicale del suo paese “Sapla Saluk Asar”. In seguito approfondisce lo studio del canto classico, semiclassico, popolare (Folk di Bengala), Rabindra Sangeet(Musica del poeta/compositore premio nobel Rabindranath Tagore) e Nazrul Sangeet(musica di rivoluzionario poeta/compositore Bengalese Kazi Nazrul Islam) alla “Sangeet Accademy” di Dhaka con la guida di artisti di fama internazionale. In
Bangladesh e in India ha partecipato a numerosi programmi artistici e concertistici in teatro, radio e televisione.
YUKIO TSJI
Compositore e musicista de La MaMa di New York, per oltre 20 anni, Yukio ha lavorato come compositore e musicista per Estelle Parsons, Ellen Stewart, Jerome Robins, Julie Taymor, Al Pacino, Sir Peter Hall, John Dexter, Andrei Serban, Elisabeth Swados e molti altri importanti registi. Con Ellen Stewart ha lavorato agli spettacoli Medea, Elettra, Le Troiane, Seven e molte altre produzioni. Ha composto più di 20 ore di musica per lo spettacolo di Kei Takei ela sua compagnia Moving Earth Dance Company; ha composto ed eseguito le musiche per molti spettacoli di Broadway, collaborando con Al Pacino in Salome, Edipo and Padre; con Estelle Parsons ha collaborato in Macbeth, Night Over Taos ed altri. Yukio ha arrangiato le musiche e suonato per l’edizione a Broadway di M. Butterfly; ha composto ed eseguito le musiche per l’adattamento teatrale del film Year Of The Dragon, per Transposed Head con la regia di Julie Taymor, Tantalus Project regia di Sir Peter Hall con la Royal Shakespeare Company, Watermill regia di Jerome Robins con il New York City Ballet, Window of The City per l’Expo di Shanghai. Yukio è inoltre un membro della band newyorkese “SaraGalas Band”, con Sara Galassini.
LUIGI CANDELORI
L’utilizzo della musica popolare, per citazioni dirette o spunti musicali/testuali/sociali, è stato ampiamente riconosciuto, dal medioevo fino ai giorni nostri, ed ha interessato il campo della musica colta e quello della musica jazz, che hanno preso molto da queste tecniche, seppure con sfumature differenti, da autore ad autore e da epoca ad epoca. “Tradizioni progressive” rappresenta un tentativo di re-invenzione (come tanti ce ne sono stati nella storia) della cultura popolare, che presenta nuovi materiali armonici su melodie etniche e anche nuove melodie intersecate fra le maglie dei temi tradizionali. Da un pò di tempo, grazie a questo progetto, ho approfondito l’ambito storico succitato e ne sto traendo una ricerca-saggio, di prossima pubblicazione (spero!), dal titolo: “la musica popolare (africana/europea), riferimento essenziale per la musica euro-colta e per il jazz”. Si potrebbe allestire un banco dove potrei spiegare queste tematiche e cercare di coinvolgere gli (eventuali) spettatori con l’utilizzo della chitarra per qualche breve esempio e potrei fare ascoltare qualche brano del disco.
VUELVO AL SUR
Il progetto “Vuelvo al Sur” nasce con l’intenzione di mettere in sinergia le sonorità del “sud del mondo”. Partendo dalla tradizione musicale del centro e sud- Italia, dalle antiche danze come il Saltarello, la Tarantella, la Tammurriata e la Pizzica, dai canti di protesta e d’amore sparsi per tutto il territorio un tempo “duosiciliano”, passando per i legami con la musica araba, greca, balcanica, le varietà linguistiche, tipiche della nostra penisola, come i dialetti napoletano, siciliano, pugliese, abruzzese (con le loro relative varianti) e la lingua grika, si stabilisce un ponte con la musica del centro e sud America utilizzando come trait d’union la presenza di elementi in comune sia sul piano armonico che nei canoni di canto tradizionali.
La formazione è composta da:
Francesca Catenacci – voce
Armando Rotilio – voce, percussioni
Antonio Marinelli – fisarmonica, sax, zampogna, ciaramella, percussioni
Fabrizio De Melis – violino, mandolino
Giovanni Corona – basso
Saverio Di Pasquale – chitarre, percussioni
Antonio Marangiolo – arti di strada, percussioni
CINEMA
“Tramontana e la memoria lunga” antropologia e documentario fra il gran sasso e i Monti della Laga di Gianfranco Spitilli e Stefano Saverioni.
Il format La memoria lunga. Eredità culturali abruzzesi è pensato come uno strumento per favorire la conoscenza del patrimonio culturale del territorio montano e rurale d’Abruzzo. La memoria lunga nasce dalla confluenza di ricerca antropologica e cinema, di indagine sul campo, relazione umana e tecnologia audiovisiva, dall’unione di testimonianze, documentazioni di attività, di vita quotidiana, di ambiente e paesaggio.
La scelta micro-tematica ha permesso l’approfondimento su scala ridotta, l’apertura di un punto di osservazione ravvicinato sopra un particola re aspetto di un fenomeno, lasciandone la narrazione agli stessi interpreti e protagonisti. Girate in Full HD, le prime sei puntate raccontano aspetti poco noti del vasto patrimonio culturale materiale e immateriale della provincia di Teramo, con un taglio autoriale che cerca di coniugare la narrazione divulgativa e la profondità di osservazione.
“Open Heart” di KIEF DAVIDSON
Diretta da Kief Davidson, la pellicola narra la storia di di otto bambini ruandesi che lasciano le loro famiglie per andare in Sudan e sottoporsi a un delicato intervento al cuore al Centro Salam di cardiochirurgia di Emergency, a Khartoum. Le loro valvole cardiache sono state seriamente compromesse dalla malattia reumatica: e così essere operati è davvero l’unica possibilità di salvezza.
Un’opera he documenta una delle tante attività sul campo dell’associazione. E che squarcia il velo su uno dei problemi gravi che affligge l’Africa: nel continente ci sono infatti circa 18 milioni di persone affette da questa malattia, e che hanno bisogno di essere operate. Il Centro Salam, aperto nel 2007, è l’unica struttura presente sul territorio che offre cure cardiochirurgiche di elevata qualità e gratuite. Come dice Strada, fondatore di Emergency nonché chirurgo del Centro, nel film, “una cosa è avere gli stessi diritti sulla carta. Tutt’altra è analizzare i contenuti di quelli che vengono chiamati diritti. Il mio diritto alla salute come europeo include una Tac e altri diagnosi sofisticate, ma per un africano il diritto a essere curato si ferma a un paio di vaccinazioni e alcuni antibiotici”.
Coprodotto dall’emittente televisiva franco-tedesca ARTE, Open Heart è già stato presentato al Docuweeks di New York, all’Hamptons International Film Festival e al Documentary Film Festival di Amsterdam.
EDITORIA
- Artemia edizioni presenta Autori sotto la luna con: Enzo Delle Monache, Roberto Carlini, Antonio Masseroni, Vladimiro Di Stefano.
- Ricerche e redazioni presenta Abbecedario del buon terrestre di Mara Di Giammatteo.
- Squilibri edizioni presenta Canti e racconti dei contadini d’Abruzzo di Omerita Ranalli.
- Mondadori edizioni presenta Le immagini rubate di Manuela Costantini
ARTE
La sezione arte ospita opere di:
NAZARENO LUCIANI, ANDREA CAPECCI, NIMA TAYEBIAN, EMILIO PATALOCCHI, MARCO RODOMONTI, JESSICA MONTEBELLO, RAUL RODRIGUEG, EMANUELA AMADIO, JOUGH CRISTOPH GRUNERT, VINCENZO LOPARDO, FABRIZIO MARIANI, FAUSTO CHENG, GIAMPIERO MARCOCCI , PAOLO DI GIOSIA, WALKING THROUGH DISEGNO SU STRADA DI MARCO POMENTI E ISABELLA BALDINI
CLOWNERIE di Giulio Votta
Giulio Votta vede muovere i suoi primi passi nel mondo del teatro e dello spettacolo fin da adolescente; all’età di sedici anni inizia il suo percorso di studio e lavoro con una compagnia di teatro per ragazzi a L’aquila (L’uovo), spaziando in seguito dal teatro di strada al teatro classico e contemporaneo. Studia con diversi maestri nei vari settori dell’arte e del teatro (Colombaioni, Barba, Del Bono, Brie, Gentilucci, Salvo, Piccardi), si laurea in lettere indirizzo storico artistico alla facoltà di lettere e filosofia de L’aquila con Ferdinando Taviani e accomunando il lavoro allo studio realizza diversi progetti in ambito sociale e socio-culturale teatrale a carattere nazionale ed internazionale (Danimarca, Germania, Polonia). Attualmente è socio fondatore di diverse associazioni di teatro, musica e spettacolo (Artisti Aquilani, Il Brucaliffo, I Guastafeste); collabora da 7 anni con il Teatro Stabile d’ Abruzzo in un progetto per le scuole sul territorio abruzzese e nel corso dei 19 anni di lavoro e studio prende parte a più di 30 spettacoli come attore e musicista.
FABULANDO IN MASCHERA di Emanuele D’Andrea
Molto tempo fa, in Italia, nacque un metodo veramente particolare di recitare che in breve tempo si trasformò in un vero e proprio stile di recitazione e si diffuse rapidamente in tutta l’Europa: la Commedia dell’Arte.
La Commedia dell’Arte è un viaggio all’interno di un mondo ormai a noi molto lontano, il grottesco come frutto del lavoro del corpo e della trasformazione delle membra. L’espressione dei gesti ripescati nei ricordi del passato. Lo Zanni, personaggio classico della Commedia dell’Arte, è dentro di noi come un ospite dimenticato da tempo che aspetta impaziente dei segnali per poter tornare di nuovo ad improvvisare su un palcoscenico o tra le piazze affollate di un teatro di strada.
E’ tempo che l’Arte trovi altre forme per comunicare in un universo in cui tutto è comunicazione, ci vuole un altro sguardo per dare senso a ciò che barbaramente
muore ogni giorno.
#montone #trailsoleelaluna