Riapre la prossima settimana la provinciale 34 fra Arsita e Bisenti
Un lungo e articolato intervento che ha visto anche la messa in sicurezza di un ponte
“Uno dei lavori più importanti fatti in questi anni in un’area con una rete stradale molto obsoleta dove è indispensabile realizzare una strada di collegamento veloce: progetto per il quale ci battiamo in ogni sede” dichiara Diego Di Bonaventura
Teramo 10 febbraio 2022. Riapre la prossima settimana – a senso unico alternato in attesa del certificato di collaudo i cui tempi di rilascio sono comunque brevi – la provinciale 34 fra Arsita e Bisenti. Un’arteria principale di collegamento della Vallata del Fino che ha visto la realizzazione di un lungo e articolato intervento costato oltre 2 milioni e 900 mila euro. I lavori, finanziati con i Fondi Sisma Anas, erano suddivisi in tre lotti: i primi due cantieri sono serviti per gli interventi strutturali e di messa in sicurezza, ripristinando i tratti, anche di versante, danneggiati dal terremoto. Nel corso dei lavori è emerso che i danni subiti dal ponte che si trova alle porte di Bisenti erano più gravi rispetto alle valutazioni iniziali e questo ha comportato anche una modifica al cronoprogramma comunque nel rispetto dei termini di conclusione imposti dalla rendicontazione.
Il terzo lotto, al quale si sta lavorando attualmente, è quello di completamento con i blinder, la regimentazione delle acque, il rifacimento dei cordoli, la segnaletica e naturalmente gli asfalti. La prossima settimana l’intervento verrà concluso proprio con il nuovo manto stradale.
“Uno dei lavori più importanti che abbiamo fatto in questi anni in un’area dove i collegamenti sono penalizzati dall’orografia del territorio e da una rete oggettivamente obsoleta che vedrebbe un cambiamento radicale solo con la realizzazione della pedemontana a nord per la quale ci stiamo battendo in tutte le sedi possibili – dichiara il presidente Diego Di Bonaventura – la chiusura di tratti di strada a causa dei lavori aumenta in maniera considerevole le percorrenze perché non ci sono molte alternative. Anche per questo sono particolarmente felice del termine dei lavori conoscendo il disagio dei residenti e i sacrifici che hanno dovuto subire dopo il terremoto”.