Offerte deducibili: un impegno da rinnovare, uniti nel dono per il bene di tutti. Tra i 33mila preti diocesani segnaliamo in Abruzzo, Don Luca Torresi, parroco a Giulianova, da carabiniere dei Ris a sacerdote, sempre al servizio del bene comune.
I sacerdoti sono affidati alla generosità dei fedeli per compiere con serenità il proprio compito.
Tra i 33mila preti diocesani segnaliamo in Abruzzo, Don Luca Torresi, parroco a Giulianova, da carabiniere dei Ris a sacerdote, sempre al servizio del bene comune.
Un grazie per il dono dei sacerdoti in mezzo a noi, questo il significato profondo delle offerte deducibili. I nostri preti infatti sono ogni giorno al nostro fianco ma anche noi possiamo far sentire loro la nostra vicinanza.
“Il sacerdote per svolgere il proprio compito ha bisogno di sostegno e supporto per vivere una vita decorosa – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – Le offerte rappresentano il segno concreto dell’appartenenza ad una stessa comunità di fedeli e costituiscono un mezzo per sostenere concretamente tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. Tanto più in questo lungo periodo segnato dal Covid in cui da più di due anni i preti diocesani continuano a tenere unite le comunità provate dalla pandemia, promuovono progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, incoraggiano i più soli e non smettono di servire il numero crescente di nuovi poveri”.
Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese ed utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di uno strumento che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani e che rappresenta un segno di appartenenza e comunione.
“I nostri sacerdoti hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità – aggiunge Monzio Compagnoni – Oggi più che mai ci spingono a vivere il Vangelo affrontando le difficoltà con fede e generosità, rispondendo all’emergenza con la dedizione”.
è una vocazione che lo ha portato alla scelta del sacerdozio a 42 anni, una vocazione adulta come spiega a Giovanni Panozzo nel filmato “ Il faro”, disponibile nel canale YouTube Uniti nel dono https://youtu.be/mOZH7uxcWiE
Dal Reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri fino all’altare. Ma il filo rosso della vita di don Luca Torresi, parroco a Giulianova, è rimasto sempre quello del servizio nell’ottica del bene comune.
“Quando ho comunicato ai miei colleghi che me ne sarei andato – spiega Don Luca Torresi a Giovanni Panozzo nel filmato” Il faro” che si può vedere al link https://www.unitineldono.it/le-storie/a-giulianova-il-faro-della-speranza/– la spiegazione che ho dato è che mi era stata proposta una felicità più bella di quella che già stavo vivendo. Le reazioni sono state molto diverse. Alcuni non hanno capito, altri sono rimasti meravigliati e c’è chi si è commosso”.
E’ stato un radicale cambio di divisa quello di Don Luca, passato da quella molto operativa di carabiniere dei Ris, ad un’altra decisamente spirituale. A cambiare il percorso della sua vita è stato un pellegrinaggio. “Al mio rientro alcuni miei amici mi fecero notare un cambiamento – prosegue il Don – io mi sentivo sempre lo stesso e non avevo avvertito questi segnali che solo i veri amici possono percepire”. Dalle prime inquietudini ha preso il via un percorso di discernimento durato dieci anni, faticoso e travagliato, durante il quale è nata una “vocazione adulta”, che ha portato il futuro sacerdote all’ordinazione sacerdotale a 42 anni, il 30 maggio 2015, nella stessa chiesa dove serviva la messa come chierichetto.
“Il sacerdozio non è solo un dono per me ma è un dono per tutto il popolo di Dio – aggiunge Don Luca – Non sono io la strada, ma cerco di indicarla alla comunità nella quale il Signore mi ha mandato”.
Oggi l’ex carabiniere è una persona realizzata, un sacerdote al servizio di una comunità coesa come quella della parrocchia della Natività di Maria Vergine a Giulianova, piccola città di circa 24mila abitanti che si affaccia sul mare Adriatico nella diocesi di Teramo-Atri. Guidata per oltre 60 anni da don Ennio Lucantoni, alla sua scomparsa nel 2018, la parrocchia è stata affidata al neo sacerdote che era stato suo vice durante l’ultima parte del suo percorso di vita.
L’eredità di don Ennio non è stata semplice da raccogliere. La collettività della Natività è composta di circa 7mila fedeli ed è arricchita dai carismi di numerosi movimenti e associazioni che hanno spesso esigenze e necessità diverse tra loro. E poi in una cittadina di mare come Giulianova, con il suo fardello di problemi legati al mondo del lavoro e alla società, si sono aggiunte anche tutte le difficoltà portate dalla pandemia.
“Il Covid si è portato via mio padre – racconta Stefania a Giovanni Panozzo – ma in tutto questo la presenza in parrocchia mi ha aiutato. La pandemia che doveva isolarci e allontanarci ha creato delle occasioni di riunione e collaborazione che, magari, in una situazione normale non si sarebbero create. “Don Luca è un padre – aggiunge Marco – è stato parroco anche in quei momenti, ha pensato al bene delle nostre famiglie. Avere la parola del proprio pastore dentro le nostre case è stato veramente importante”.
Don Luca è diventato ben presto nella comunità giuliese un punto di riferimento per la vita spirituale di ognuno, dai bambini del catechismo, fino alle persone anziane e ammalate, ma soprattutto per chi versa in condizioni più disagiate, e in parrocchia non trova mai la porta sbarrata.
“Mi fido di lui al 100% – dice Lorenzo– Don Luca è un faro come quello di Giulianova che per me è il posto più bello della città. Qui venivo da bambino con mio padre a vedere le stelle la notte di San Lorenzo”.
Dopo sette anni, i suoi parrocchiani continuano a vedere Don Luca come un faro, la cui luce non si lascia intrappolare dalle colonne della chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo ma si offre a tutti quelli che chiedono un po’ di aiuto per illuminare la strada.
“L’immagine del faro è bellissima perché tante volte – conclude Don Luca – e la pandemia ce l’ha insegnato, si perde la speranza poiché, non facendo più le stesse cose, sembra quasi che il mondo finisca.”
Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. I sacerdoti sono sostenuti in queste opere dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento.
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Le Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, sono espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi. L’Offerta è nata come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose.
Le offerte raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e 3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2020 si è attestato sopra gli 8,7 milioni di euro rispetto ai 7,8 milioni del 2019. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.
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SERVIZIO PER LA PROMOZIONE
DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
Allegato 1
La raccolta storica delle Offerte Insieme ai sacerdoti
destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero
Nella tabella che segue sono raccolti i dati storici sulla raccolta annuale delle Offerte Insieme ai sacerdoti, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (I.C.S.C.) che le distribuisce ai circa 33 mila sacerdoti diocesani, dal 1989 al 2020.
Dati storici sulla raccolta annuale delle Offerte Insieme ai sacerdoti
(Fonte: elaborazione C.E.I. su dati dell’I.C.S.C.)
Anni | Donazioni (migliaia di €) | Numerosità
delle offerte |
Numerosità
degli offerenti* |
Offerta media
(in €) |
1989 | 13.193 | 105.704 | 98.367 | 125 |
1990 | 20.377 | 175.132 | 139.821 | 116 |
1991 | 21.232 | 185.370 | 143.124 | 115 |
1992 | 23.535 | 211.138 | 168.051 | 111 |
1993 | 22.492 | 189.213 | 152.362 | 119 |
1994 | 23.736 | 196.417 | 163.018 | 121 |
1995 | 22.397 | 190.057 | 156.395 | 118 |
1996 | 21.879 | 203.044 | 162.825 | 108 |
1997 | 21.773 | 197.588 | 155.712 | 110 |
1998 | 21.398 | 192.072 | 150.781 | 111 |
1999 | 20.553 | 189.475 | 148.049 | 108 |
2000 | 20.031 | 181.453 | 143.091 | 110 |
2001 | 19.293 | 182.634 | 143.476 | 106 |
2002 | 19.036 | 182.272 | 143.215 | 104 |
2003 | 18.326 | 176.801 | 140.280 | 104 |
2004 | 18.229 | 177.890 | 138.682 | 102 |
2005 | 17.470 | 169.764 | 133.411 | 103 |
2006 | 16.369 | 155.501 | 122.643 | 105 |
2007 | 16.803 | 171.544 | 128.943 | 98 |
2008 | 16.562 | 160.878 | 120.607 | 103 |
2009 | 14.908 | 147.065 | 114.481 | 101 |
2010 | 14.017 | 137.319 | 106.556 | 102 |
2011 | 12.794 | 126.940 | 99.207 | 101 |
2012 | 11.837 | 113.093 | 88.881 | 105 |
2013 | 11.251 | 117.272 | 88.309 | 96 |
2014 | 10.546 | 110.831 | 81.996 | 95 |
2015 | 9.687 | 97.582 | 71.822 | 99 |
2016 | 9.366 | 99.906 | 78.330 | 94 |
2017 | 9.609 | 102.820 | 78.176 | 94 |
2018 | 8.801 | 98.926 | 74.928 | 89 |
2019
2020 |
7.837
8.718 |
85.756
109.983 |
66.509
78.853 |
91
79
|
*dal 1989 al 2015 sono esclusi i donatori che hanno fatto un’offerta tramite il canale bancario, invece inclusi a partire dal 2016
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DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
Allegato 2
Il fabbisogno per il sostentamento del clero anno 2020
Nel consuntivo relativo al 2020, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 529,9 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.
A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 16,5% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,3% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 5,4% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 70,8% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le Offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille. Nel 2020 le fonti di finanziamento sono state:
Totale (milioni di euro) 529,9 100%
Remunerazioni proprie dei sacerdoti 87,5 16,5%
Parrocchie ed enti ecclesiastici 38,8 7,3%
Redditi degli Istituti diocesani 28,4 5,4%
Offerte per il sostentamento 8,7 1,6%
Quota dall’otto per mille 366,5 69,2%
Sono stati quasi 33mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 227 diocesi italiane: 30.648 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali circa 300 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 2.724 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa.
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Allegato 3
Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti
Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 4 modalità:
1 – Conto corrente postale
Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.
2 – Carta di credito
Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/
- Paypal
Si può donare tramite paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione.
4- Versamento in banca
Si può donare con un bonifico sull’iban IT 90 G 05018 03200 000011610110 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.
L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/dona-ora/.
5 – Istituti Diocesani Sostentamento Clero
Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).
L’offerta è deducibile.
Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.